La tragedia dell`Airbus Air France

Transcript

La tragedia dell`Airbus Air France
Sito del Sindacato dei Lavoratori intercategoriale
La tragedia dell'Airbus Air France
martedì 02 giugno 2009
Continuano senza sosta le ricerche dell'Airbus dell'Air France disperso con 228 persone a bordo tra il Brasile e l'Africa
Aereo sparito nell'Atlantico Erano dieci gli italiani a bordo Piloti brasiliani raccontano di aver visto dei piccoli focolai
d'incendio sul mare
Da Repubblica.it
ROMA - Sono andate avanti per tutta la notte e continuano tuttora senza sosta le ricerche dell'Airbus dell'Air France
disperso nell'Atlantico con 228 persone a bordo. Tra i passeggeri dieci gli italiani, dei quali tre sono altoatesini tra i 25 ed
i 34 anni: Georg Martiner, Alexander Paulitsch e Georg Lercher; altri tre sono trentini tra i 58 ed i 66 anni: Rino Zandonai,
Luigi Zortea e Giovanni Lenzi; oltre ad una donna bolognese di 55 anni: Claudia Degli Esposti. Gli altri tre dispersi
italiani, i cui nomi sono stati pubblicati stamane dai giornali locali, sono veneti. Secondo quanto riporta il quotidiano La
Nuova Venezia, si tratterebbe della responsabile di origine brasiliana di un'associazione internazionale per la difesa dei
diritti delle donne straniere, di suo marito, un maresciallo in pensione, entrambi residenti al Lido di Venezia, Enzo
Canaletti e Angela Cristina de Oliveira. Con loro il veronese Agostino Cordioli di 73 anni, che si trovava in Brasile per
lavoro. Finora non è giunta alcuna comunicazione ufficiale, affermano però le Prefetture del Veneto, e nessuna
conferma dalla Farnesina. Gli Stati Uniti offriranno tutto ''l'aiuto necessario'' per determinare le cause di quel che puo'
essere accaduto all'Airbus A330 dell'Air France scomparso ieri dai radar durante il volo Rio de Janeiro-Parigi, ha
assicurato il presidente americano Barack Obama alla tv francese, i-TV. Il leader statunitense ha inoltre espresso
solidarietà alle famiglie dei passeggeri. I soccorritori brasiliani "lavorano con l'ipotesi dell'esistenza di sopravissuti", ha
detto ieri sera il presidente Luiz Inacio Lula da Silva. L'aereo era in volo da Rio de Janeiro a Parigi. E mentre continuano
le ricerche per individuare l'aereo, alcuni piloti di un volo sulla rotta Parigi-Brasile della compagnia aerea brasiliana Tam
hanno riferito di aver visto delle "luci arancioni" sull'Atlantico una quarantina di minuti dopo l'ultimo contatto radio stabilito
dall'Airbus dell'Air France scomparso ieri sull'Oceano. Lo ha reso noto alla stampa il vicepresidente brasiliano, Josè
Alencar, dopo aver incontrato all'aeroporto internazionale di Rio de Janeiro alcuni dei familiari dei passeggeri a bordo
dell'aereo sparito, affermano i siti online brasiliani. Nel precisare che "si tratta di una notizia molto imprecisa", Alencar ha
detto che i piloti del volo Tam, che faceva la stessa rotta ma in direzione contraria dell'Airbus, "hanno in effetti detto di
aver visto qualcosa che si incendiava in un'area dell'Atlantico". Sulla questione è poi intervenuto il vicecapo del Centro
di comunicazioni dell'aeronautica brasiliana, Jorge Amaral, il quale ha confermato che i piloti della Tam hanno visto dei
"punti arancioni" sull'Oceano: "Al loro arrivo in Brasile, dopo aver saputo quanto era successo con l'Airbus, i piloti hanno
in effetti ricordato di aver visto dei piccoli focolai d'incendio sul mare". Amaral ha infine sottolineato che i lavori di ricerca
del relitto dell'Airbus proseguiranno tutta la notte in un'area delimitata con una superficie pari a circa 120 chilometri
quadrati. (2 giugno 2009)
Â
 ...........................
Â
 Scompare dal radar. Allarme per un jet Air France
Da L'Unità on line
Conitnuano le ricerche dell'Airbus dell'Air France con 228 persone a bordo decollato da Rio de Janeiro e diretto a Parigi
scomparso ieri durante la traversata atlantica. Le squadre di ricerca pasasano al setaccio interi quadranti dell'Atlantico.
Due aerei della forza brasiliana dotati con visori all'infrarosso hanno sorvolato l'Oceano fino quasi a metà strada
dall'Africa, ma senza esito. Le indagini sulla terraferma, intanto, si concentrano su una setie di messagi di errore inviati
dall'aereo dopo che era finito in una violenta turblenza. L'ultimo segnale dall'aereo, un allarme automatico riguardante
diverse avarie negli impinati eletruicei e alla pressurizzazione, è stato ricevuto quando il velivolo si trovava a 1.100
chilometri al largo delle coste del Brasile. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha già detto ai familiari delle vittime di
prepararsi al peggio perche «le possibilità di trovare superstiti della peggiore catastrofe mai vissuta da Air France sono
esigue». Da Washington il presidente Barack Obama ha assicurato l'impegno pieno della sua aministrazione per far
luce su quanto è accaduto. Un aereo radar e una squadra di ricerca sono stati inviati nell'area dela scomparsa. Dopo
che la perlustrazione compiuta durante il giorno da otto aerei brasiliani non aveva dato alcun esito, si è deciso di andare
avanti con un Hercules C130 equipaggiato con strumentazioi per cogliere i segnali inviati dal 'faro di emergenzà dell'areo
e con un altro aereo con radar e sistemi all'infrarosso in grado di individuare corpi in mare. Il presidente di Air France,
Pierre-Henry Gourgeon, ha detto che «una sequela di un decina di messaggi tecnici» trasmessi dall'aereo alle 4,15 ora
italuina segnalavano che diversi sistemi elettrici erano andati in tilt «causando» una situazione senza precedenti a
bordo dell'aereo e di conseguenza poco dopo si è verificato l'impatto con le acque dell'Atlantico. Quella del volo AF 447
è la peggiore sciagura aerea della storia della Air France e la più grave per l'aviazione civile da una decina d'anni. Oltre
ai tre altoatesini ci sarebbero anche tre veneti a bordo. Secondo quanto riportano le testate locali, si tratterebbe della
http://www.sdlintercategoriale.it/
Realizzata con Joomla!
Generata: 16 March, 2017, 04:59
Sito del Sindacato dei Lavoratori intercategoriale
responsabile di origine brasiliana di un'associazione internazionale per la difesa dei diritti delle donne straniere, di suo
marito, un maresciallo in pensione, entrambi residenti al Lido di Venezia, e di un cittadino veronese che si trovava in
Brasile per lavoro. Finora non è giunta alcuna comunicazione ufficiale, affermano le Prefetture del Veneto, e nessuna
conferma dalla Farnesina. 02 giugno 2009
Â
.......................
Â
AIRBUS A330 · Aereo nuovo, revisione pure Un incidente anomalo fra tante ipotesi fragili
Da Il Manifesto del 2 giugno 2009
Francesco Piccioni Un incidente anomalo. Una una lunga lista di ipotesi tutto sommato improbabili. Dal punto di vista
tecnico, infatti, non c’è ancora una spiegazione considerata valida per l’improvvisa scomparsa dai radar dell’Airbus
200 diretto a Parigi. Un modello abbastanza giovane (il primo volo di servizio risale al 1994),ma soprattutto un esemplare
uscito di fabbrica nel 2005; e con revisione effettuata appena nell’aprile scorso. per di più, Air France – insieme a
Lufthansa, British Airways e la «vecchia» Alitalia pubblica – gode fama di avere una manutenzione tra le più efficienti.
Vero è che ci troviamo in tempi di deregulation tariffaria, e che anche AF ha fatto registrare il primo bilancio in rosso
della sua storia, ma certe procedure industriali non si smantellano da un giorno all’altro. Neppure volendo. Gli esperti, che
ricordano continuamente come «le ipotesi vengano sempre fatte per esorcizzare un evento», invitano tutti ad avere «la
pazienza di attendere» il ritrovamento dell’aereo – o quantomeno della «scatola nera» – prima di delineare una qual
ricostruzione. Nemmeno l’inabissamento in mare può esser dato per certo, perché in linea teorica anche un’avaria
elettrica totale (il pilota, nell’ultima comunicazione, aveva parlato di problemi al sistema elettrico) avrebbe comunque
lasciato ampi margini dimanovra. Viene ricordato il caso di un altro A330 che, il 23 agosto del 2001, diretto a Lisbona e
proveniente dal Canada, atterrò sulla pista di Lajes Field – alle Azzorre – dopo aver percorso ben 85 miglia nautiche (157
km) con imotori spenti. Una banale rottura del tubo di alimentazione aveva fatto perdere carburante durante il volo. Ma
era entrato in funzione il Rat (Ram Air Turbine) – un’elica bipala azionata dalla sola energia cinetica dell’aereo – che
permesso al pilota di governare a lungo il mezzo come un aliante. Una speranza altamente improbabile, naturalmente.
Ma altrettanto aleatoria dell’ipotesi che l’aereo sia stato colpito da un fulmine, avanzata in un primomomento dallo stesso
amministratore delegato di Air France, Pierre-Henry Gourgeon. «L’ultimo aereo abbattuto da un fulmine risale a 30 anni
fa, un vecchio 747 militare», rispondono i tecnici. La ragione è semplice: un aereo è una autentica «gabbia di
Faraday».Molti aerei vengono colpiti dai fulmini senza che i passeggeri neppure se ne accorgano (on line si possono
vedere diversi video in proposito). Uno steward con 27 anni di carriera ci racconta che solo una volta gli è capitato di
avere un problema simile: un «fulmine globulare» (una piccola sfera di energia) era entrato in cabina di pilotaggio e
aveva attraversato tutta la carlinga, esplodendo senza toccare nessuno. L’aereo andò avanti fino a destinazione, anche
se tutti avevano i capelli alla Caparezza. Altra ipotesi di giornata sono le «turbolenze». L’Airbus, almomento dell’ultim
contatto radar – le 3.33 ora italiana – viaggiava a 840 chilometri l’ora, ad una quota di 11.000 metri, 565 chilometri a nord
della costa brasiliana dello stato del Natal. Uscito dall’area di copertura del radar posto nelle isole Fernando de Noronha
non è mai arrivato ad entrare in quello del Senegal, sul lato opposto dell’Atlantico. Maanche in questo caso – e
nonostante sia certo che l’AF447 era entrato in una zona di nubi compatte – gli storici degli incidenti aerei fanno notare
che «non si conosce nessun caso di velivolo che si sia rotto in volo al di sopra dei 10.000 metri» (attacchi armati a
parte). «Quello che sappiamo è troppo poco per avanzare ipotesi forti», ci viene ripetuto più volte. Così l’unica
certezza arriva da Philippe Hazane, vicedirettore dell'agenzia spaziale francese (Cnes) di Tolosa, l'organizzazione che
avrebbe dovuto ricevere da una rete di cinque satelliti in orbita l'eventuale avviso di anomalia dall'A-330 200. Tutto è
avvenuto così rapidamente che «non si è attivato nessuno dei tre radiosegnalatori che a bordo segnalano
(automaticamente) ai satelliti» qualsiasi problema a bordo dell'aereo. «Se nessun segnale è stato intercettato questo
significa che (l'aereo) è stato distrutto prima di poter emetterne uno e perciò la catastrofe è stara molto rapida».
http://www.sdlintercategoriale.it/
Realizzata con Joomla!
Generata: 16 March, 2017, 04:59