Simone Cristicchi - Album di famiglia

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Simone Cristicchi - Album di famiglia
SCHEDA ALBUM
SIMONE CRISTICCHI
“ALBUM DI FAMIGLIA”
Data di pubblicazione: 14 febbraio
Nel percorso di ricerca tra teatro, memoria civile e tradizioni popolari, Simone Cristicchi approda al quarto
album nella sua piena maturità artistica e consapevolezza di stile. “Album di famiglia” è un’isola felice che
resiste contro le dimenticanze e i cinismi del presente.
Un album che funziona come un talismano pieno di vita e che riesce a parlare anche di un tema solitamente
rimosso come la morte. Così in La prima volta (che sono morto), brano in gara al 63° Festival di Sanremo,
con swing e col suo sorriso surreale, Simone ci racconta un Paradiso alternativo, dove Pertini gioca ancora
a carte e Pasolini gira il suo nuovo film. L’album, registrato in buona parte nella stessa casa del cantautore
romano, vicino ai suoi affetti più intimi, racconta la parentela verso l’umanità tutta, la famiglia “umana”
alla quale ci accorgiamo di appartenere attraverso il contatto con gli emarginati, i matti, i migranti. In
Cigarettes, l’integrazione rivisitata, un documento storico diventa, inaspettatamente, cartina di tornasole
per i nostri “razzismi involontari”, impliciti, inconsci. Le sol Le mar è, invece, una cartolina estiva, grottesca,
da un Bel Paese eternamente in cerca d’identità, che preferisce promuoversi anziché guardare in faccia le
proprie eterne contraddizioni.
L’album è un riassunto tematico di tutte le strade di ricerca percorse da Cristicchi in questi ultimi otto
anni: ne I Matti de Roma, ci ricorda “che male strano che è la normalità”, canzone che è anche una tappa
del raccontare la sua città, Roma, dove i matti sono “la smorfia un po’ sdentata delle strade di città”. Senza
notte né giorno, storia da un passato in cui il lavoro è il rischio e la fatica di una vita intera, canzone
riecheggia tutto il lungo percorso di “scavo” che Cristicchi ha fatto in questi anni con gli spettacoli legati alla
vita di miniera. In Sipario rivive la magia polverosa e antichissima dello stare in scena, i mille mestieri che
creano una condizione unica, effimera eppure immortale: lo spettacolo. Mondo privato e sguardo civile
sono in Cristicchi lati di uno stesso metodo, sono il suo doppio movimento creativo: continuare a stupirsi
del mondo e continuare a guardare dentro di sé, senza perdere mai il contatto, però, con una società che
cambia, a volte in peggio (l’infanzia tradita o negata di Scippato). La crudeltà che può attraversare il mondo
dei media, pronti a farsi cannibali e giudici della vita privata delle persone, viene denunciata nella
struggente Laura, canzone ispirata alla biografia e alle vicende dell’attrice Laura Antonelli, un omaggio e un
monito, in forma di lettera, contro i pericoli delle “gogne mediatiche”.
Canzone Piccola, La cosa più bella del mondo, Mi manchi (quest’ultimo secondo brano dell’album
presentato a Sanremo 2013) sono tre piccoli capolavori di romanticismo moderno, esempi di quella “onestà
delle emozioni in musica” di cui Cristicchi è ormai un giovane maestro riconosciuto. Contro l’abbuffarsi di
realtà (“Dove non si mangia con la poesia ci si abbuffa di realtà”, Sipario) Cristicchi ci porta ancora una
volta a visitare all’umanità dimenticata, in storie nascoste. Ad esempio a riscoprire la complessa vicenda
dell’esodo giuliano-dalmata in Magazzino 18, nome del deposito situato nel porto d Trieste che conserva
moltissime masserizie abbandonate da un intera generazione di italiani costretti all’esilio. La canzone farà
parte di uno spettacolo teatrale in preparazione per la fine del 2013 per il teatro Stabile di Trieste. Nel
finale dell’album, Simone ci regale la poesia Testamento di Mauro Marè (considerato uno dei più grandi
poeti del secondo '900 nel comporre versi in dialetto romanesco) un commiato dal mondo dolcissimo e
lieve, come l’aria che soffia su una collina.
TRACKLIST
1. Mi manchi
2. La prima volta (che sono morto)
3. Canzone piccola
4. Laura
5. Magazzino 18
6. Cigarettes (feat. Nino Frassica)
7. Senza notte né giorno
8. Scippato
9. La cosa più bella del mondo
10. I Matti de Roma
11. Le sol le mar (feat. Alessandro Mannarino)
12. Il Sipario
13. Testamento
Commenti di Simone Cristicchi sui 2 brani di Sanremo 2013
MI MANCHI
Un amore mai del tutto svelato. Troppo profondo per esser cancellato.
E allora meglio preservarlo questo amore, nasconderlo agli occhi del mondo, anche agli occhi suoi...
soprattutto quando le parole per svelarlo proprio a chi si ama, non escono e non usciranno mai.
"Mi manchi come l'ago ad un pagliaio, allo Yeti il suo ghiacciaio, come a volte manca il fiato e a me dirti che
ti amo"
LA PRIMA VOLTA (che sono morto)
Perché attendere l'ultimo momento per accorgerci che la vita che abbiamo vissuto non è quella che
volevamo?
Una vita terrena c'è sicuramente... una seconda opportunità chissà...
Gira voce nell'aldilà possa capitare di giocare a briscola con Pertini, passeggiare con Chaplin, trovarsi
persino invitati alla "prima" del nuovo film di Pasolini...
e che non ci attenda né Paradiso, né Purgatorio, nemmeno l'Inferno... pare più una scuola serale tipo un
corso di aggiornamento, dove impari ad amare la vita in ogni singolo momento.
E allora perché perdere altro tempo?
"La prima volta che sono morto immaginavo fosse uno scherzo ma dopo tre giorni non sono risorto"