Dati tecnici Note sul trattamento Linea Tecno

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Dati tecnici Note sul trattamento Linea Tecno
Dati tecnici
I prodotti Antoniazzi destinati a pavimentazione sono marcati
in base alla norma UNI EN 1339/2005 (lastre in calcestruzzo prefabbricate
per pavimentazione destinate all’impiego in aree trafficate) e alla norma UNI EN 13748-2 (piastrelle per uso esterno -incluse le applicazioni di copertura- nelle aree pedonali). Le lastre posseggono le caratteristiche certificate 21 giorni dopo la produzione.
Marcatura
dei vari prodotti
RESISTENZA ALLA
FLESSIONE
CARICO DI
ROTTURA
SCARTI
DIMENSIONALI
DIFFERENZE TRA LE
MISURE DELLE DIAGONALI
RESISTENZA AGLI
AGENTI CLIMATICI
RESISTENZA
ALL’ABRASIONE
EN
1339/2005
EN
13748-2
EN
1339/2005
EN
13748-2
EN
1339/2005
EN
13748-2
EN
1339/2005
EN
13748-2
EN
1339/2005
EN
13748-2
MONO
U
UT
4
4T
R
±2 mm
L
n.p.
B
B
G
G
TECNO
T
TT
4
4T
R
±2 mm
L
n.p.
B
B
H
H
EUROGRANITO/LINEA ORO SABBIATI
T
TT
4
4T
R
±2 mm
L
n.p.
B
B
H
H
EUROGRANITO/LINEA ORO
LEVIGATI E DECORATI
T
TT
4
4T
R
±2 mm
L
n.p.
B
B
H
H
QUOD
T
UT
11
11T
R
±2 mm
L
n.p.
B
B
G
G
PASTELLI/QUARZOCEM/PIETRE/PORFIDI
SABBIATI/DUROBEL/TERZI/IDROSLIM
T
TT
4
4T
R
±2 mm
L
n.p.
B
B
H
H
I PORFIDI LEVIGATI E DECORATI
T
TT
4
4T
R
±2 mm
L
n.p.
B
B
H
H
MICROGRANE LAVATI
T
TT
4
4T
R
±2 mm
L
n.p.
B
B
H
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BRADSTONE
TT
4T
**
L
n.p.
B
POOL TENDER
ST
3T
**
L
n.p.
B
EN
1339/2005
EN
13748-2
G
G
STYLE MODULO/STYLE DUCRO/STYLE GHEO
T
TT
4
4T
R
±2 mm
L
n.p.
B
B
G
G
STYLE ROCK
T
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4
4T
N
±2 mm
L
n.p.
B
B
G
G
PERCORSO GUIDA
T
TT
4
4T
R
±2 mm
L
n.p.
B
B
I
I
**Bradstone - Tender scarti dimensionali - In riferimento all’art. 5.2 il valore nominale dichiarato dei formati è da ritenersi convenzionale.
Le lastre hanno dimensioni diverse nel singolo pezzo, con una variabilità rispetto al valore nominale anche di un paio di centimetri.
Tutti i prodotti grezzi, sabbiati, decorati e lavati sono resistenti allo scivolamento/slittamento in base all’art. 5.3.5.3 della norma EN
1339/2005. I prodotti levigati presentano un valore di scivolosità USRV (media di 5 valori) pari a 50. In base alla norma DIN 18 500 presentano un grado di scivolosità R9.
I prodotti Antoniazzi destinati a pavimentazione interna sono marcati
Marcatura
in base alla norma UNI EN 13748-1.
dei vari prodotti
RESISTENZA REQUISITI CARICO
SCARTI
ALLA ROTTURA*
DI ROTTURA
DIMENSIONALI
LE GRANIGLIE SERIE 900 STANDARD
ASSORBIMENTO
ACQUA
CLASSE DI
SPESSORE
RESISTENZA
ALL’ABRASIONE
RESISTENZA
AL FUOCO
II
19,0 mm
A1fl
8 Mpa
2
±2 mm
5,5%
LE GRANIGLIE SERIE 900 EXECUTIVE
11 Mpa
2
±2 mm
5,5%
I
17,8 mm
A1fl
EURO STANDARD PER INTERNI
6.2 Mpa
2
±2 mm
5,5%
II
17,8 mm
A1fl
EURODURELLA
6.2 Mpa
2
±2 mm
5,5%
I
17,8 mm
A1fl
TERRAZZO TILE E DUROLIT
6.2 Mpa
2
±2 mm
5,5%
I
20,7 mm
A1fl
*La Resistenza alla Rottura è una grandezza che si ottiene dal Carico di Rottura messo in relazione con le dimensioni dei manufatti.
Carico di Rottura ottenuto dalle prove: Le Graniglie Serie 900 Standard: 4,3 KN; Le Graniglie Serie 900 Executive: 2,8 KN; Euro Standard
per interni: 5,8 KN; Eurodurella: 5,8 KN; Terrazzo Tile e Durolit: 4,5 KN.
Resistenza allo scivolamento: secondo il punto 4.2.5 della UNI EN 13478-1 le piastrelle in graniglia ad uso interno quando utilizzate in
condizioni alle quali sono destinate (condizioni asciutte) hanno una resistenza allo scivolamento soddisfacente.
Note sul trattamento Linea Tecno
Il pretrattamento, effettuato durante la fase produttiva, riduce il grado di assorbenza ed aumenta il tempo impiegato
da eventuali macchie per penetrare nella mattonella; se con
una mattonella non pretrattata lo sporco tenderà ad essere assorbito
immediatamente, con una mattonella Tecno, pretrattata, si avrà la
possibilità di intervenire in un maggior intervallo di tempo, dato che
lo sporco ed i liquidi impiegheranno un tempo maggiore per essere assorbiti dalla mattonella stessa. La mattonella pretrattata non
elimina in valore assoluto l’assorbenza, ma ne riduce i suoi effetti
ed è quindi importante sapere che la mattonella si può comunque
macchiare se l’agente esterno (liquido o altro) è molto aggressivo
o nel caso in cui la macchia non venga rimossa tempestivamente: il
pretrattamento Tecno farà comunque in modo che l’intervento possa
essere posticipato o che la macchia sia meno evidente rispetto ad un
pavimento che non ha subito il nostro trattamento. Il pretrattamento
non rende le mattonelle autopulenti.
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iazzi Resea
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i
La prestazione di protezione è garantita per più anni e dipende
dal grado di abrasione che subisce la mattonella nel tempo;
la prestazione è quindi garantita fino al consumo, causato
dall’abrasione, di uno strato superficiale, di circa 1,5 mm, delle
mattonelle Tecno. Per mantenere la protezione nel tempo si
deve evitare l’utilizzo di sostanze fortemente alcaline.
PROVA EFFETTUATA CON
TEMPO DI
PERMANENZA
RISULTATO
Vino rosso, aceto, tipo cola,
olio minerale esausto
1 ora
Macchia tolta con sapone
neutro e acqua calda
corrente per 5’
Iodio 1.3%, caffè, olio di
oliva, grasso animale
1 ora
Macchia tolta con azione
meccanica e forte agente
detergente neutro
Cicli di esposizione Uv e
successiva condensa
200 ore
Nessuna alterazione visibile
Chewingum
Non si attacca
ELLENT
EP
TRAT
T
A IDROR
AT
Con il trattamento idrorepellente la superficie della mattonella viene trattata con un prodotto nanotecnologico che la
protegge dalle infiltrazioni dell’acqua ostacolando la risali-
• SUPERF
E
ICI
Note sul trattamento idrorepellente
E
ta in superficie dei sali contenuti nell’acqua, mantenendo la
mattonella traspirante.
Consigli di Posa – Pavimenti per Esterni
NOTE SUL DRENAGGIO
Essendo l’acqua il principale nemico di ogni superficie pavimentata, è
necessario pensare al drenaggio sin dall’inizio dei lavori. È necessario
prevedere le opportune pendenze trasversali o longitudinali da realizzare
durante il livellamento o la compattazione. A volte può essere utile uno
strato effettuato con materiali di drenaggio.
POSA DELLE LASTRE A MALTA
Per posare i pavimenti usando malta è necessario adottare la tecnica
seguita per la posa delle pietre naturali. Si consiglia di stendere uno
spessore minimo di 4 cm di malta di consistenza fluida, di non fugare
e non stuccare le lastre con cemento liquido o boiacca, ma utilizzare
eventualmente solo sabbia fine. Dopo 3-4 giorni il pavimento può essere
calpestato da pedoni. Dopo circa 10 giorni può esser utilizzato anche in
situazioni di carrabilità. Per ottenere questo requisito ricordiamo che è
fondamentale che il sottofondo sia stato realizzato a regola d’arte per lo
scopo e che, grazie ad una corretta posa, mattonella, malta e sottofondo
costituiscano corpo unico. In caso contrario vi è la possibilità che si verifichino sbeccature e rotture delle mattonelle dovute al movimento delle
stesse. Fare attenzione a non sporcare con la malta le mattonelle. Se ciò
dovesse accadere rimuoverla subito e pulire con una spugnetta e acqua.
POSA DI PAVÉ E PETRA
È possibile posare questi prodotti solo a colla a spessore (Maxi) o a malta,
seguendo le regole di posa previste per queste metodologie. È importante lasciare una fuga di 4-5 mm da riempire con gli appositi stucchi
reperibili in commercio. Si sconsiglia la posa a sabbia su supporti.
POSA DI PAVIMENTI BRADSTONE
O PIETRA RICOSTRUITA IN GENERE
È possibile posare questi prodotti solo a colla o a malta, seguendo le
regole di posa previste per queste metodologie.
Lasciare una fuga di 1 cm circa e riempirla con stucco pronto o con una
malta semisecca del colore desiderato.
La malta per le fughe non va mai stesa sulle mattonelle per evitare di
macchiarle irreversibilmente, ma va colata nei giunti ad un livello inferiore a quello delle lastre, per fare risaltare l’aspetto irregolare dei bordi.
Con l’ausilio delle setole di un pennello lisciare la superficie stuccata ed
eliminare ogni residuo. La fuga così realizzata, nel momento in cui inizia
a fare presa, va leggermente compattata e stilata con apposito attrezzo.
La malta che dovesse per errore venire a contatto con la superficie delle
mattonelle va rimossa immediatamente con una spugna pulita, avendo
cura di non stenderla sulle pietre, ma di asportarla completamente, senza lasciare residui; non usare spazzole metalliche che graffierebbero il
pavimento. Se la malta si secca sulle pietre non sarà possibile rimuoverla.
Operazioni condotte con attrezzi impropri quali spazzole dure o di ferro
potrebbero rovinare irreversibilmente il pavimento.
Procedere alla posa solo quando il tempo è secco e asciutto. Il prodotto
è carrabile con le dovute avvertenze: il prodotto Bradstone o Pietra Ricostruita ha caratteristiche di carico di rottura inferiori alla mattonella
pressata quindi è meno in grado di compensare l’eventuale non perfetta
esecuzione della posa e/o preparazione del sottofondo. Tutti i prodotti
in pietra ricostruita o “colati” presentano la caratteristica di subire maggiormente rispetto ai prodotti pressati l’abrasione (i mezzi meccanici che
passano sulla superficie sono un forte elemento abrasivo). Consigliamo
per tale motivo un impiego in presenza di passaggio pedonale per preservare un effetto estetico più duraturo nel tempo. L’eventuale transito di
mezzi deve essere saltuario e leggero.
POSA DELLE LASTRE SU SUPPORTI
Per posare a secco utilizzando speciali supporti in PVC, si procederà posizionando i supporti sotto i quattro vertici della mattonella. In questo
modo la mattonella resta rialzata rispetto al sottofondo. Nel caso di posa
del formato 40x60 cm è necessario posizionare anche un supporto a metà
di ciascun lato di 60 cm. Nel caso di utilizzo di supporti regolabili, può
essere consigliabile richiedere, al momento dell’ordine, l’armatura del
materiale. A tale proposito si precisa che la resistenza della mattonella
senza l’armatura è già conforme alla normativa UNI EN 1339/2005, come
si evince dalla Marcatura : la precauzione di richiedere l’armatura è
volta solo a scopi di sicurezza in caso di utilizzo improprio del pavimento. La pavimentazione su supporti è adatta al solo traffico pedonale. La
vendita di mattonelle che possono essere posate in modo galleggiante,
anche se fornite in abbinamento a supporti, non sottopone l’Antoniazzi
alla normativa UNI EN 12825, ma alla normativa UNI EN 1339/2005.
POSA DELLE LASTRE e DEI PAS JAPONAIS A SABBIA
Per posare i pavimenti a secco è possibile utilizzare sabbia (grana 3/6
mm) stesa con uno spessore di 4 cm circa.
La sabbia va battuta e ben livellata. Si procede quindi ad adagiare le
lastre che vengono poi battute con appositi martelli di gomma. La pavimentazione realizzata con questa posa è adatta al solo traffico pedonale.
Questo sistema di posa, rapido da realizzare, non consente di ottenere un’ottimale aderenza del pavimento al sottofondo per cui si possono
verificare dei movimenti e degli assestamenti delle mattonelle con conseguenti possibili sbeccature dei bordi e degli angoli delle mattonelle.
POSA DELLE LASTRE A COLLA
La posa a colla si effettua esclusivamente su una soletta perfettamente
essiccata, usando apposite colle per pietre naturali. Posizionare e rincalzare manualmente le mattonelle e assicurarsi che aderiscano con tutta
la loro superficie.
Si consiglia di utilizzare colla a spessore aiutandosi con una spatola a denti alti. Fare attenzione a non sporcare con la malta le mattonelle. Se ciò
dovesse accadere rimuoverla subito e pulire con una spugnetta e acqua.
POSA DEI MASSELLI AUTOBLOCCANTI
Per ottenere i risultati migliori è indispensabile realizzare una posa a
regola d’arte.
Dopo aver predisposto un adeguato sottofondo in cemento o altro tipo di
sottofondo ben compattato, si procede alla posa delle bordure laterali.
I masselli dovranno essere posati a secco su uno strato di circa 4 o 5 cm
di sabbia o pietrisco. Successivamente si procederà a compattarli con
l’impiego di una piastra vibrante provvista di tappeto protettivo in gomma. Fino a compattazione avvenuta la pavimentazione non deve essere
sottoposta ad altri carichi al di fuori del passaggio dei posatori e delle
loro attrezzature. Infine si provvederà a realizzare una buona sigillatura
dei giunti utilizzando sabbia asciutta e fine. Ricordiamo che la sigillatura
è graduale e richiede fasi successive di spargimento di sabbia: è quindi
importante effettuare la rimozione della sabbia in eccesso solo dopo aver
verificato che i giunti siano ben sigillati e compatti. Si raccomanda di
verificare che il sottofondo sia stato realizzato a regola d’arte per evitare
che sollecitazioni improprie dei masselli dovute ad una non corretta aderenza al sottofondo, causino rotture.
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