Consiglio generale 30 marzo 2011 - situazione in Sicilia

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Consiglio generale 30 marzo 2011 - situazione in Sicilia
Ordine del Giorno del Consiglio Generale Fisascat Cisl
Il Consiglio Generale della Fisascat Cisl riunitosi a Roma il giorno 30 marzo 2011, sentito
l’intervento del Segretario Regionale della Fisascat Sicilia, Mimma Calabrò, in merito ai
numerosi sbarchi di fuggitivi provenienti dall’area di crisi del Nord Africa, esprime solidarietà e
auspica azioni concrete in grado di fungere da sostegno alla popolazione, con interventi che non
siano costituiti
solamente dal trasferimento di pochi immigrati. Serve una seria politica
internazionale che preveda il coinvolgimento di tutte le istituzioni ai vari livelli ed il sostegno
economico e di accoglienza da parte dell’Unione Europea.
Si rende necessaria un’analisi attenta ed una programmazione di interventi, in particolar modo
sulla situazione tunisina, che preveda un contributo da parte delle istituzioni internazionali, al
fine di risolvere il problema alla radice.
Bisogna da subito trovare una giusta collocazione agli immigrati, donne e uomini sbarcati
sull’isola, ai quali garantire le condizioni necessarie e primarie per una adeguata accoglienza per
rispondere ad un’emergenza umanitaria sempre precedenti.
Si rende indispensabile ripristinare una situazione di normalità e di vivibilità dell’isola per
evitare che questa crisi possa avere conseguenze ancor più pesanti in quanto la campagna
mediatica portata avanti in questi giorni, provocherà danni incalcolabili alla prossima stagione
turistica che si prevede disastrosa. Conseguentemente anche le attività commerciali subiranno
danni notevoli.
Si chiede di intervenire, urgentemente, con misure straordinarie di sostegno al reddito a favore
dei lavoratori del commercio, del turismo e delle imprese dell’isola che, come ben noto, è sito di
eccellenza per il turismo balneare, un intervento volto alla tutela e salvaguardia dei livelli
occupazionali delle migliaia di lavoratori e delle loro famiglie che traggono, unicamente, fonte
di reddito dal loro lavoro stagionale che, da sempre, risulta essere motore dell’economia isolana.
1 È, quindi, opportuno che il governo si attivi per trovare ulteriori risorse per il welfare che
possano dare al territorio stabilità economica e incentivi fiscali alle famiglie, in aggiunta alle
misure anticrisi già varate dal governo nazionale.
Ciò non deve essere interpretato come incentivo alla disoccupazione ma, piuttosto, come
sostegno alla crescita e allo sviluppo, rispetto alla situazione di crisi umanitaria in grado di dare
un reale sostegno alle imprese che hanno investito sullo sviluppo e sul lavoro duraturo e che
potrebbero avere danni irreparabili per l’economia, trattandosi di un piccolo territorio che
fonda la sua sussistenza sul turismo.
Sarebbe adeguato, come si fa per qualsiasi zona che si trovi in una situazione come questa di
grave crisi umanitaria, porre in atto una riduzione della pressione fiscale per i lavoratori e per le
aziende, attuare incentivi agli investimenti e all’occupazione e soprattutto promuovere una
maggiore presenza di flussi turistici attraverso agevolazioni, per esempio sulle tariffe dei mezzi
di comunicazione diretti sull’isola.
Roma, 30 marzo 2011
Votato all’unanimità
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