Modulo 4 SUGGERIMENTI E INDICAZIONI PDF

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Modulo 4 SUGGERIMENTI E INDICAZIONI PDF
Esercizi di parità nelle scuole
A cura della dott.ssa Stefania Cammarata
4° modulo
SUGGERIMENTI
indicazioni e proposte per ulteriori sperimentazioni
In ciascuna classe il lavoro sui moduli ha stimolato la curiosità e l’interesse a trovare ulteriori
strumenti di approfondimento delle tematiche sulle pari opportunità, sulla condivisione di
responsabilità, sulle discriminazioni, sulle differenze. Grazie all’impegno e all’intraprendenza delle
singole maestre possiamo quindi mettere a disposizione un’ulteriore offerta di strumenti da utilizzare
in aula per stimolare dibattiti e ricerche su questi temi. Alcuni si sono agganciati, per così dire,
all’evento Olimpiadi invernali (i disegni sulle premiazioni), altri hanno voluto utilizzare indicazioni
esistenti su testi scolastici già in uso a scuola, altri sono stati ricavati e proposti da materiali esistenti
nella ricca, seppur piccola, biblioteca esistente presso l’Ufficio della Consigliera di Parità (presso cui
arrivano sistematicamente materiali da varie parti d’Italia).
Il consiglio che ci sentiamo di dare è di prendere spunto da questi suggerimenti e provare a inventare
altre modalità di gioco, di riflessione, di ricerca e di creazione sui temi fin qui presentati.
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Esercizi di parità nelle scuole
A cura della dott.ssa Stefania Cammarata
1a
LE OLIMPIADI INVERNALI
Disegna la premiazione ideale della campionessa e del campione che preferisci
Con il pretesto dei giochi olimpici invernali di Torino 2006 – e in occasione di una conferenza stampa
organizzata dalla Consigliera di Parità in merito al tema “donne e sport” - si è chiesto ai bambini di
esprimere, attraverso il disegno, la premiazione ideale delle proprie atlete e dei propri atleti preferiti
(reali o inventati). I disegni realizzati raffigurano le coppie di pattinaggio artistico, disciplina nella
quale la presenza dei due generi è ovvia, ma anche premiazioni “miste”, dove si le differenze sono
state espresse mettendo sul primo gradino del podio una ragazza italiana, e al secondo e terzo posto
due atleti maschi; o chi invece ha diviso il foglio a metà mettendo da una parte la campionessa e
dall’altro il campione, scegliendo le specialità - sempre molto “gettonati” le pattinatrici artistiche e gli
sciatori. Riportiamo qui soltanto un piccolissimo assaggio di disegni con l’augurio di poterli presto
pubblicare tutti!
Il suggerimento che possiamo dare è quello di approfittare di eventi rilevanti, sia a livello nazionale
che locale, per far esprimere attraverso analoghi disegni ciascun bambino, e stimolandoli a
rappresentare sia l’elemento maschile che quello femminile per poi studiarne insieme gli aspetti simili
e quelli antitetici.
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Esercizi di parità nelle scuole
A cura della dott.ssa Stefania Cammarata
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Esercizi di parità nelle scuole
A cura della dott.ssa Stefania Cammarata
1b
DAL RACCONTO INVENTATO ALL’IMMAGINE
Leggo una fiaba “rimaneggiata” e ne ricavo un disegno che la rappresenti
Un’altra piccola sperimentazione, frutta dello scambio di esperienze dell’équipe di maestre che ha
lavorato a questo progetto, ha visto tutte le classi coinvolte nella lettura di una diversa fiaba (scelta
fra le tante inventate) al fine di rappresentarla attraverso un disegno da cui si potessero ricavare gli
elementi caratterizzanti la storia. Potevano essere prodotti singoli disegni, o lavori di piccoli gruppi
(coppie, maschi vs femmine, gruppetti misti), oppure un disegno unico frutto della mediazione e della
collaborazione fra tutti. L’intento è sempre univoco: non limitarsi alla raffigurazione di un semplice
personaggio, ma di contestualizzarlo in modo da evidenziare già ad un primo sguardo le specificità e
le originalità della fiaba. Ovviamente si tratta di un lavoro più adatto alle classi terminali che non ai più
piccoli, ma adeguando il livello di complessità della storia alla capacità di comprensione e di sintesi dei
bambini, si possono ottenere risultati sorprendenti anche con i più piccoli.
Il primo esempio qui riportato è il disegno tratto dalla fiaba La strega malvagia (che si trova nel
Modulo 2) ed è frutto di un lavoro collettivo, cioè la classe ha insieme deciso quali elementi e quali
personaggi presentare nel disegno, e dall’idea del gruppo si è passati alla realizzazione di un'unica
ambientazione. Gli altri 3 disegni sono invece frutto di lavori individuali ispirati alle fiabe lette in classe:
Cappuccetto Verde (una bimba dall’animo e dalla famiglia ecologista), Shrekka e Cenerentolo.
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Esercizi di parità nelle scuole
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1c
QUESTIONARIO DI VERIFICA: PRIMA & DOPO
Questionario ricavato dal Progetto Equal Donne Manager delle Risorse Umane
Si tratta di un questionario che può essere sottoposto prima di avviare dei lavori sulle pari opportunità,
sia dopo averli svolti. Interessante è la duplice somministrazione – prima e dopo - al fine di cogliere
eventuali cambiamenti negli atteggiamenti e nei modi di intendere le problematiche di genere in
seguito ad un lavoro di approfondimento.
Sei maschio o femmina?
M
F
A cosa giocano di più i tuoi amici? E le tue amiche?
Completa la tabella:
AMICI
AMICHE
ENTRAMBI
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Quali sono i tuoi giochi preferiti?
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Con chi preferisci giocare?
M
F
è indifferente
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I maschi e le femmine possono fare gli stessi lavori?
SI
NO
Prova a spiegare perché
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Secondo te, chi potrebbe svolgere i seguenti lavori?
Le donne
Gli uomini
Sia le donne che gli
uomini
Poliziotto
Pizzaiolo
Insegnante
Fabbro
Infermiere
Meccanico
Dottore
Sindaco
Vigile urbano
Stilista
Politico
Conducente di autobus o treni
Assistente sociale
Segretario
Pilota d’aereo
Cassiere al supermercato
Elettricista
Ballerino
………………
………………
………………
I maschi devono aiutare nei lavori di casa?
SI
NO
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Esercizi di parità nelle scuole
A cura della dott.ssa Stefania Cammarata
Prova a spiegare perché
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Quali sono gli oggetti che usano di più le donne?
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Quali sono gli oggetti che usano di più gli uomini?
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1d
PROIETTARSI NEL FUTURO
Scheda “Quando sarò grande…”
Come vorresti essere da grande nei ruoli di alcuni adulti che conosci?
•
Se farò l’insegnante, io ……………………………….…………………..…….………………………………………..
……………………………………………….…………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………….…………………
•
Se sarò mamma/papà, io …………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………….…………………
•
Se sarò allenatrice/allenatore, io .……………………………….……………………………………………………
.…………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………….……………………………………………………………
•
Se farò il medico - la casalinga/il casalingo - l’impiegata/o – ecc. io …...……………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………….……………………………………………………………..
Dopo aver raccolto le risposte, scegliere quelle più indicate ad intraprendere una discussione sui ruoli
professionali e sulle pari opportunità in campo lavorativo, in modo da indurli a confrontarsi e a
riflettere sia su loro stessi che sui loro genitori/familiari, in modo da affrontare il tema delle pari
opportunità nelle scelte lavorative e, ancor prima, in quelle scolastiche e formative.
Suggerimento: si può anche provare a creare una piccola indagine di classe (o di scuola, se si ha la
possibilità di coinvolgere i bambini di altre classi) raccogliendo, in modo anonimo, i mestieri di tutti i
genitori. Ricavati i dati, si passa successivamente a stilare una classifica dei mestieri delle DONNE e di
quelli degli UOMINI – dal più al meno esercitato. Infine si riportano i dati su un tabellone per
commentarli insieme ai bambini, provando - se possibile e se si vuol fare una comparazione che
evidenzi maggiormente le differenze - a confrontarli con dati locali, nazionali e/o internazionali.
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Esercizi di parità nelle scuole
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1e
PROVIAMO A SPIEGARE E A DISCUTERE LE DIFFERENZE
Tratto da Le femmine non mi piacciono perché… I maschi non mi piacciono perché … testi di
Vittoria Facchini, Ed. Fatatrac
UFFA, NON SOPPORTO LE FEMMINE!
Le femmine non mi piacciono perché:
le femmine sono spesso piene di fiocchi,
di strani vestiti, di anelli, di trucchi;
si parlano all’orecchio, fanno sempre la spia e altre cose simili;
le femmine non sanno mai giocare:
ti tirano i capelli se non le lasci comandare:
E dei loro giocattoli poi non vi posso parlare,
hanno solo delle stupide bambole da collezionare.
Le femmine poi piangono in continuazione,
da pranzo a colazione:
E le cose strane non finiscono qui!
Mi sai dire come mai sempre in due vanno a fare la pipì?
Le femmine come ti ho detto sono strane,
ma capita alle volte che sono pure care.
Ti fanno gli occhi belli, ti offrono dolcetti,
ti chiamano campione se vinci contro tutti.
Per questo le premio di tutto cuore,
perché con loro la merenda ha proprio un buon sapore.
Scrivi la tuo opinione e poi discuti con i compagni.
-
La descrizione delle femmine appena letta è sempre vera?
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
-
L’opinione sulle femmine espressa nel brano favorisce l’amicizia tra maschi e femmine?
Perché?
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
-
Secondo te ci sono maschi che vorrebbero giocare con le bambole?
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
-
Perché non lo fanno?
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Esercizi di parità nelle scuole
A cura della dott.ssa Stefania Cammarata
-
Qual è secondo te un “gioco da maschio”?
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
-
Hai mai proposto a una bambina di giocare con te a un “gioco da maschio”?
………………………………………….………………………………………………………………………………………………
-
Se non l’hai mai fatto perché non glielo proponi?
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
UFFA, NON SOPPORTO I MASCHI!
I maschi non mi piacciono perché:
i maschi hanno sempre gli stessi giocattolacci:
robot, mostri, alieni, stupidi vampiri e diavolacci!
I maschi fanno pure gara di pipì!!!
Fanno a chi riesce a farla più lontano di così.
I maschi poi litigano sempre
per le figurine e spesso, che scemi,
si fanno pure gli occhi neri.
E sempre per quella stupida passione,
per i campi da mattina a sera rincorrono il pallone
per questo hanno le ginocchia tutte sbucciate,
che impressione!
Comunque per finire ti dico in confidenza
consegno ai maschi un premio di riconoscenza,
perché in loro compagnia
è assicurata l’allegria!
Scrivi la tua opinione e poi discuti con i compagni.
-
La descrizione dei maschi appena letta è sempre vera?
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
-
L’opinione sui maschi espressa nel brano favorisce l’amicizia tra maschi e femmine? Perché?
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Esercizi di parità nelle scuole
A cura della dott.ssa Stefania Cammarata
-
Secondo te ci sono bambine che vorrebbero giocare a pallone, con i mostri e i robot?
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
-
Perché non lo fanno?
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
-
Qual è secondo te un “gioco da femmina”?
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
-
Hai mai proposto a un bambino di giocare con te a un “gioco da femmina”?
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
-
Se non l’hai mai fatto perché non glielo proponi?
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
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Esercizi di parità nelle scuole
A cura della dott.ssa Stefania Cammarata
1f
METTERSI NEI PANNI DELL’ALTRA/O
Se fossi maschio … Se fossi femmina …
Iniziare - preferibilmente senza preavviso e senza spiegazioni - chiedendo ai bambini:
Da grande vorrei fare ………………………………………………………………………………………………………………….
Perché …………………………………………………………………………………………………………………………………….…
………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Da grande NON vorrei fare …………………………………………………………………..……………………………………..
Perché ……………………………………………………………………………………………………………………………………...
………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Proseguire con:
Se fossi maschio/femmina da grande vorrei fare ………......................................................................
Perché ………………………………………………………………………..................................................................
…………………………………………………………………………..........................................................................
Se fossi maschio/femmina da grande NON vorrei fare ……….……………….………………………………………….
Perché ……………………………………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………....................................................
Terminare con la selezione e quindi lettura ad alta voce delle risposte più curiose o che si prestano di
più a stimolare la riflessione e la discussione sulle differenze di genere rispetto alle professioni.
Bisogna mettere in conto che, soprattutto nelle classi dei più piccoli, presumibilmente scatterà un
meccanismo di immedesimazione con i propri genitori, per questo occorrerebbe esortare i bambini
(con qualche espediente di fantasia) a distaccarsi dal modello genitoriale per provare ad esprimere i
propri desideri più intimi.
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Esercizi di parità nelle scuole
A cura della dott.ssa Stefania Cammarata
Suggerimento: sarebbe interessante applicare questo tipo di esercizio anche alle differenze etniche,
soprattutto nelle classi V, provando ad esempio a formulare la domanda in questo modo:
Se fossi straniero/a mi piacerebbe essere nato/a a …………………………………………………………………………
Perché ……………………………………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Questo tipo di lavoro durante la sperimentazione è stato fatto in classe a sorpresa, nel senso che è
stato proposto senza alcun preavviso dalla collaboratrice della Consigliera il giorno in cui si è
presentata a spiegare e ringraziare i bambini per il lavoro svolto. In questo modo i bambini si sono
trovati costretti a rispondere senza premeditazione e in maniera istintiva (anche se, altrettanto
istintivamente, molti tendevano a “consigliarsi” e a copiare tra vicini di banco e tra amiche/amici del
cuore!), rendendo le risposte estremamente singolari. Riportiamo pertanto alcune frasi scritte in
occasione della sperimentazione in aula: alcune si commentano da sole.
Se fossi femmina da grande farei la parrucchiera perché quando sono da mio nonno, per
giocare, lo pettino e mi piace farlo.
Se fossi maschio da grande vorrei fare le stesse cose da femmina, perché secondo me i
lavori non cambiano se si è maschio o femmina.
Se fossi femmina da grande non mi piacerebbe fare la spazzina perché avrei già da pulire
la casa, e se fa freddo mi prenderei la bronchite!
Se fossi maschio da grande non mi piacerebbe fare il casalingo perché odio fare le
pulizie.
Scrive infine una bambina “lungimirante”:
Da grande non vorrei fare l’impiegata, perché sono sicura che mi licenziano.
… che altro aggiungere?
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