l`esercizio in medicina riabilitativa
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Occhiello.qxd 29-10-2008 10:42 Pagina I L’ESERCIZIO IN MEDICINA RIABILITATIVA Occhiello.qxd 29-10-2008 10:42 Pagina II Dello stesso Editore ACSM - Guida alle prove da sforzo ed alla prescrizione dell’esercizio fisico ADAMS ET AL. - Giochi, sport ed esercizi per i disabili fisici ALIANTI - Medicina fisica e riabilitazione in geriatria AMABILE ET AL. - L’emiplegia nell’adulto: aspetti fisiopatologici, clinici, riabilitativi AMERICAN ACADEMY OF ORTHOPAEDIC SURGEONS - Movimenti articolari APARO - Ginnastica ritmica ARNHEIM/PRENTICE - Principi di allenamento atletico AZZINI - Elementi di tecnica per la confezione dei gessi funzionali BASMAJIAN - L’esercizio terapeutico BASMAJIAN/KIRBY - Riabilitazione medica BLINI/RIGHI - Trattato di estetica medica BOTTOS - Paralisi cerebrale infantile (con CD ROM multimediale) CILIA ET AL. - Educazione fisica COPPOLA/MASIERO - Riabilitazione in ortopedia CUNNINGHAM - Trattato di anatomia CYRIAX - Manuale illustrato a colori di medicina ortopedica DI LEO - Compendio di cinesiologia correttiva e rieducativa (con elementi di ortopedia) DICKE - Massaggio connettivale DIZIONARIO MEDICO ENCICLOPEDICO (a colori) DOLCE - Riabilitazione dell’emiplegico (con CD ROM multimediale) DOLCE-SAZBON - Coma e stato vegetativo (con CD ROM multimediale) DON O’DONOGHUE - Trattamento delle lesioni traumatiche degli atleti DOTTE - Metodo di movimentazione dei malati ESPOSITO - Anatomia umana (3 voll.) FERRONE - Carte anatomiche dei punti di agopuntura dei meridiani FRIGNANI - I bendaggi funzionali (nella pratica traumatologica e nello sport) FRIGNANI - Traumatologia dello sport. Trattamento funzionale delle lesioni traumatiche dell’atleta GAZZI ET AL. - Coma post-traumatico. Esperienza riabilitativa GILMAN-NEWMAN - Neuroanatomia e neurofisiologia GIMEL/GIUNTINI - La riabilitazione dell’arteriopatico GRANATA ET AL. - Ventilazione meccanica nelle miopatie HOPPENFELD - L’esame obiettivo dell’apparato locomotore JACCHIA/GUSSO - Cinesiologia correttiva KESSON/ATKINS - Medicina ortopedica, in continuità con gli insegnamenti di James Cyriax KISNER/KOLBY- L’esercizio terapeutico. Principi e tecniche di riabilitazione funzionale LANZETTA/SIMONETTO - Medicina e traumatologia dello sport LEONHARDT - Fondamenti dell’elettro-agopuntura MAITLAND - Manipolazione periferica MANCINI/MORLACCHI - Clinica ortopedica. Manuale-Atlante MANN - Atlante di agopuntura MARCHETTI - Magnetoterapia in ortopedia. Indicazioni e risultati MARCHETTI/PILLASTRINI - Neurofisiologia del movimento e riabilitazione MENARINI/MENARINI - Manuale di terapia fisica MERLINI - Manuale di Isocinetica MISEROCCHI - Fisiologia sportiva PELLEGRINI - Semeiotica reumatologica PILLASTRINI - Basi biomeccaniche della valutazione funzionale LANZETTA ET AL. - Ginnastica propriocettiva SCAPINELLI ET AL. - Instabilità della spalla RHOADES/PFLANZER - Fisiologia generale e umana ROHEN/YOKOCHI - Atlante a colori di anatomia. Uno studio fotografico del corpo umano SALA - Riabilitazione respiratoria SCHLIACK/HARMS - Massaggio connettivale secondo Dicke SEBASTIANI -Terapia fisica SEGNI E SINTOMI SEMBIANTI - Trattato di riflessoterapia e agopuntura SEROFILLI - La fango-balneoterapia STECCO - Manipolazione della Fascia. Per il Trattamento delle Affezioni Muscoloscheletriche STECCO - Manipolazione fasciale (parte pratica) STELLA - Deformità e malattie del rachide in età pediatrica TACKER - Drenaggio posturale e controllo della respirazione THOMPSON/FLOYD - Manuale di chinesiologia strutturale e di analisi muscolare VANNINI - Chinesiologia. Testo-Atlante VIGUÉ-MARTIN - Grande alante di anatomia umana descrittiva e funzionale VOLL - La posizione topografica dei punti rilevanti dell’elettroagopuntura VOSS ET AL. - Facilitazione neuromuscolare propriocettiva ZANIBELLI - Elementi fondamentali di psicomotricità Occhiello.qxd 29-10-2008 10:42 Pagina III VINCENZO MARIA SARACENI DAVID ANTONIO FLETZER Professore Ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa Dipartimento di Scienze dell’Apparato Locomotore Università degli Studi di Roma "La Sapienza" Direttore Unità Operative Complesse Unità Spinale Semplice e Medicina Fisica e Riabilitativa Centro Paraplegici di Ostia Azienda USL Roma D L’ESERCIZIO IN MEDICINA RIABILITATIVA Con il patrocinio della SIMFER Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa In occasione del XXXVI Congresso Nazionale Occhiello.qxd 29-10-2008 10:42 Pagina IV Tutti i diritti sono riservati È VIETATA PER LEGGE LA RIPRODUZIONE IN FOTOCOPIA E IN QUALSIASI ALTRA FORMA È vietato riprodurre, archiviare in un sistema di riproduzione o trasmettere sotto qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico, per fotocopia, registrazione o altro, qualsiasi parte di questa pubblicazione senza autorizzazione scritta dell’Editore. Ogni violazione sarà perseguita secondo le leggi civili e penali. ISBN: 978-88-299-1976-5 In copertina: Liliana Riva, Volti in movimento - 2006 http://www.lilianariva.it Stampato in Italia _________________________________________________________________________________ Copyright © 2009, by Piccin Nuova Libraria S.p.A., Padova www.piccin.it Occhiello.qxd 29-10-2008 10:42 Pagina V Ai miei genitori, nel ricordo grato del loro impegno educativo indirizzato alla mia formazione umana e culturale. Vincenzo M. Saraceni Ai miei cari e amati genitori, Giovanni e Laura a cui devo tutto e che mi mancano tanto. David A. Fletzer Occhiello.qxd 29-10-2008 10:42 Pagina VI Occhiello.qxd 29-10-2008 10:42 Pagina VII Prefazione La fisiatria, come è noto, è una disciplina eminentemente applicativa nel senso che utilizza l’esercizio per promuovere il recupero delle funzioni compromesse a motivo di una qualche patologia: come dire che essa si qualifica non per le patologie che cura ma per le metodologie che adotta. Metodologie, diciamolo pure senza preoccupazione, nate da esperienze o da intuizioni felici, ma che, nel tempo, o non hanno resistito ai rilievi critici mossi dalle nuove conoscenze scientifiche ovvero non hanno tenuto conto della esigenza di un aggiornamento da realizzare proprio in relazione alle conoscenze medesime, relative tanto alla interpretazione delle patologie quanto ai meccanismi biologici del recupero. Peraltro, quanti si occupano di riabilitazione hanno sempre avvertito la mancanza di un testo che fosse dedicato, a differenza degli altri, pur autorevoli, esclusivamente proprio all’esercizio in quanto strumento privilegiato del nostro lavoro. L’esercizio come strumento clinico del riabilitatore; come luogo di valutazione tanto della sua coerenza rispetto alle ipotesi avanzate dalle scienze di base quanto come occasione di verifica proprio di quelle ipotesi; l’esercizio, ancora, come mezzo di comunicazione tra il terapeuta e il paziente ma anche tra le numerose figure della équipe riabilitativa. Viene sempre in mente, a quest’ultimo riguardo, la differenza tra la comunicazione tra due specialisti, che si confrontano sulle variazioni di parametri biologici ottenute con i farmaci, e quella tra i fisiatri e i fisioterapisti sulle modificazioni dei comportamenti indotte dall’esercizio. Da qui l’idea di mettere mano alla stesura di un testo sull’esercizio. Il testo si articola in una parte generale ed in una speciale. La prima comprende le tematiche che ci sono sembrate fondanti per il lavoro riabilitativo: così, il tema, arduo ma essenziale, della relazione tanto tra “terapeuta” e paziente quanto tra i membri della équipe riabilitativa (Spadini); ancora, le basi neurofisiologiche del movimento sia nella sua organizzazione a livello corticale (Marconi) sia all’interno del muscolo (Tesio) e, collegato, il problema della fatica muscolare (Dalla Toffola); poi, il grande tema epistemologico della misura in riabilitazione (Franchignoni) per le evidenti differenze rispetto alle misure biologiche; si è voluto, infine, dedicare un capitolo alla relazione tra l’esercizio e la nutrizione (Capuano) che è sempre più attuale non solo in ambito sportivo. La parte speciale raggruppa, per affinità, argomenti dedicati ai vari approcci riabilitativi che si avvalgono della manualità del terapeuta e altri che utilizzano tecnologie con uno sguardo, in questo caso, fortemente rivolto al futuro come nel caso della realtà virtuale (Freddi), la teleriabilitazione (Giustini) e l’esercizio in sgravio corporeo (Franceschini). Vi sono, poi, come era doveroso, numerosi capitoli nei quali si è chiesto agli autori di fare il punto su metodiche da considerare “classiche” quali Bobath (Vinciguerra), Kabat (Sinibaldi), l’esercizio in acqua (Uliano) e l’esercizio terapeutico conoscitivo (Caruso), l’esercizio isocinetico (Fiore), il biofeedback (Megna), l’analisi del movimento (Santilli), mentre in altri sono affrontati approcci di più recente introduzione nella pratica riabilitativa quali la constrain exercises (Boldrini) e le tecniche tipo Pilates (Zaro) con, ancora, uno sguardo a quella medicina tradizionale cinese (Cassarino) da cui ci dobbiamo far interpellare. Un gruppo di capitoli riguarda il grande tema, sempre attuale e controverso, dell’esercizio strettamente fondato sulla componente muscolare: lo stretching (Foti), l’esercizio posturale (Marchese), quello propriocetivo (Basaglia), le catene cinetiche (Gimigliano) e il cosiddetto esercizio allenante (Saggini). Occhiello.qxd 29-10-2008 10:42 Pagina VIII VIII ■ Prefazione Un cenno merita ancora il capitolo della vibrazione tanto nella sua applicazione “diffusa” (Foti) quanto in quella focale (Camerota). Quest’ultima da collegare, nel suo impiego nella spasticità con il capitolo sulla tossina botulinica (Molteni). Alcuni capitoli affrontano temi ultraspecialistici quali la rieducazione della deglutizione (Felisari) quella perineale-vescicale (Lamberti), e, per la loro attualità, i capitoli dell’esercizio nella terza età (Cisari) e negli effetti sul trofismo osseo (Negrini). Da ultimo, per la particolare riconoscenza che dobbiamo al Maestro che ci ha indirizzato verso questa fatica editoriale, debbo segnalare il capitolo sulla elettroterapia di stimolazione (I. Caruso) che conserva tutta la sua attualità sia per la pratica clinica sia per il valore culturale cui è collegata. Certo, molti altri approcci riabilitativi di comune utilizzazione potevano essere trattati ma la scelta, peraltro favorita dalla competenza degli autori che hanno aderito all’opera, ha voluto privilegiare i temi che più di altri ci è sembrato si collocassero nella intersezione tra quanto la nostra disciplina ha ereditato dal passato e quanto si è fatto presente più di recente per consegnare al lettore la opportunità di una riflessione personale autonoma su cui fondare le scelte operative ritenute più convincenti. VINCENZO MARIA SARACENI DAVID ANTONIO FLETZER Occhiello.qxd 29-10-2008 10:42 Pagina IX Autori Giuseppe Annino Filippo Camerota Dottorando di Ricerca in Scienze Motorie Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Medico Fisiatra Dirigente Medico Policlinico “Umberto I” Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Stefano Bargellesi Medico Fisiatra Responsabile dell’Unità Operativa di Medicina Riabilitativa Unità Gravi Cerebrolesioni Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione Motta di Livenza (TV) Alessio Baricich Medico Fisiatra Centro di Recupero e Rieducazione Funzionale “Mons. L. Novarese” Moncrivello (VC) Nino Basaglia Direttore dell’Unità di Medicina Riabilitativa Dipartimento di Neuroscienze/Riabilitazione Responsabile del Settore di Medicina Riabilitativa Ospedale di Riabilitazione “San Giorgio” Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara Rosa Grazia Bellomo Professore Associato di Metodi e Didattiche delle Attività Motorie Responsabile del Settore di Riabilitazione in Ambiente Microgravitario Dipartimento di Scienze Mediche Applicate e di Base Università “G. d’Annunzio” Chieti Maurizio Bejor Professore Associato di Medicina Fisica e Riabilitativa Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Rianimatorie-Riabilitative e dei Trapianti d’Organo Università degli Studi di Pavia Carlo Bianchi Medico Fisiatra Fondazione “Don Carlo Gnocchi” Onlus IRCCS “Santa Maria Nascente” Milano Paolo Boldrini Medico Fisiatra Direttore del Dipartimento Interaziendale di Riabilitazione ULSS 9 Treviso Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione Motta di Livenza (TV) Giorgio Capuano Dirigente Unità Operativa Complessa di Chirurgia d’Urgenza Responsabile del Servizio di Nutrizione Clinica Ospedale “San Pietro – Fatebenefratelli” Roma Ignazio Caruso Già Professore Ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Paola Caruso Dottoressa in Fisioterapia Coordinatore delle attività formative e professionalizzanti Corso di Laurea in Fisioterapia Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Azienda Ospedaliera “San Giovanni – Addolorata” Roma Salvatore Antonio Cassarino Ricercatore in Medicina Riabilitativa Diploma Master Universitario in Agopuntura Specialista in Medicina Interna Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Marcello Celestini Medico Fisiatra Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Riabilitative Ospedale “Santo Spirito” Azienda USL Roma E Professore a.c. del Corso di Laurea ufficiale CALSPES in Riabilitazione Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Carlo Cisari Medico Fisiatra Professore Associato di Medicina Fisica e Riabilitativa Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” Novara Occhiello.qxd 29-10-2008 10:42 Pagina X X ■ Autori Elena Dalla Toffola Claudia Fusco Professore Ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Rianimatorie-Riabilitative e dei Trapianti d’Organo Università degli Studi di Pavia Medico Fisiatra ISICO (Istituto Scientifico Italiano Colonna vertebrale) Milano Giorgio Felisari Fisiatra-Neurologo Unità Clinica di Riabilitazione Neuromotoria IRCCS Istituto Auxologico Italiano Milano Giulio Gasperini Dirigente Medico Unità Operativa Complessa di Medicina Riabilitativa Ospedale Valduce Costa Masnaga (LC) Raffaele Gimigliano Medico Fisiatra Servizio di Fisiatria Occupazionale ed Ergonomia IRCCS Fondazione “Salvatore Maugeri” Clinica del Lavoro e della Riabilitazione Istituto Scientifico di Veruno (NO) Professore Ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa Direttore del Dipartimento Assistenziale Integrato di Ortopedia, Traumatologia, Plastico-Ricostruttiva e Riabilitazione Azienda Ospedaliero-Universitaria Seconda Università degli Studi di Napoli Pietro Fiore Donatella Giraudo Professore Ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa Direttore della Cattedra e della Struttura Complessa di Medicina Fisica e Riabilitativa Dipartimento di Scienze Mediche e del Lavoro Direttore della Scuola di Specializzazione di Medicina Fisica e Riabilitativa Presidente del Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università degli Studi di Foggia Alessandro Giustini Giorgio Ferriero Calogero Foti Professore Ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa Dipartimento di Sanità Pubblica e Biologia Cellulare Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Marco Franceschini Direttore dell’Unità Operativa di Medicina Riabilitativa Nuovo Ospedale Civile “Sant’Agostino Estense” (NOCSE) Baggiovara, AUSL di Modena Professore a.c. Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Franco Franchignoni Medico Fisiatra Direttore della Struttura Complessa di Fisiatria Occupazionale ed Ergonomia IRCCS Fondazione “Salvatore Maugeri” Clinica del Lavoro e della Riabilitazione Istituto Scientifico di Veruno (NO) Dottoressa in Fisioterapia Consulente Dipartimento Urologico Ospedale “San Raffaele Turro” Milano Presidente della Società Europea di Medicina Fisica e Riabilitazione Professore a.c. di Fisiatria Università degli Studi di Firenze Direttore Scientifico Ospedale Riabilitativo “San Pancrazio” Arco (TN) Giovanni Iolascon Professore Associato di Medicina Fisica e Riabilitativa Dipartimento Assistenziale Integrato di Ortopedia, Traumatologia, Plastico-Ricostruttiva e Riabilitazione Azienda Ospedaliero-Universitaria Seconda Università degli Studi di Napoli Gianfranco Lamberti Direttore della Struttura Complessa di Medicina Riabilitativa ed Unità Gravi Cerebrolesioni ASL CN 1 Cuneo Eleonora Magni Specializzanda in Medicina Fisica e Riabilitativa Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Alberto Freddi Angela Marchese Specialista in Neurologia e Fisiatria Professore a.c. Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa Università degli Studi di Chieti già Direttore del Dipartimento di Neuroscienze Azienda Ospedaliera “Santa Maria” Terni Dirigente Medico Unità Operativa Complessa di Riabilitazione Ospedale “Santo Spirito” Azienda USL Roma E Professore a.c. del Corso di Laurea ufficiale CALSPES in Riabilitazione Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Occhiello.qxd 29-10-2008 10:42 Pagina XI Autori ■ XI Barbara Marconi Valter Santilli Dottore di Ricerca in Neurofisiologia Ricercatore Fondazione EBRI - Rita Levi-Montalcini Laboratorio di Neurologia Clinica e Comportamentale IRCCS Fondazione “Santa Lucia” Roma Professore Ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Gianfranco Megna Professore Ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa Direttore dell’Unità Operativa di Medicina Fisica e Riabilitazione Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche Università degli Studi di Bari Franco Molteni Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Riabilitativa Ospedale Valduce Costa Masnaga (LC) Giuseppe Monari Dottore in Fisioterapia Professore a.c. di Metodologia Generale della Riabilitazione Corso di Laurea in Fisioterapia Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Policlinico “Umberto I” – Ospedale “Sant’Andrea” Ideatore del Sistema di Riequilibrio Modulare Progressivo (RMP) Stefano Negrini Direttore Scientifico ISICO (Istituto Scientifico Italiano Colonna vertebrale) Milano Marco Paoloni Dirigente Medico Unità Operativa Complessa di Medicina Fisica e Riabilitativa Policlinico “Umberto I” Roma Raoul Saggini Professore Ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa Direttore della Scuola di Specializzazione di Medicina Fisica e Riabilitazione Presidente del Corso di Laurea in Fisioterapia Dipartimento di Scienze Mediche Applicate e di Base Università “G. d’Annunzio” Chieti Marcello Sallì Medico Fisiatra Dottorando di Ricerca in “Advanced technology in Rehabilitation Medicine” Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Elisabetta Sinibaldi Dottore in Fisioterapia Specialista in Professioni Sanitarie della Riabilitazione Fisioterapista Capo c/o Diparimento di Neurologia e OTR Prof. a.c. Corso di Laurea in Fisioterapia Policlinico “Umberto I” e sede di Rieti Prof. a.c. Corso di Laurea Specialistica in Professioni Sanitarie della Riabilitazione Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Docente del Sistema di Riequilibrio Modulare Progressivo (RMP) Ennio Spadini Direttore Unità Operativa Complessa di Riabilitazione Neuromotoria Azienda Complesso Ospedaliero “S. Filippo Neri” Roma Luigi Tesio Professore Ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa Dipartimento di Fisiologia Umana Università degli Studi di Milano Direttore dell’Unità Clinica e Laboratorio di Ricerche di Riabilitazione Neuromotoria IRCCS Istituto Auxologico Italiano Milano Gabriele Carlo Tonetti Dirigente Medico Dipartimento di Riabilitazione e Cure Intermedie Azienda Ospedaliera “Sant’Antonio Abate” Gallarate (VA) Domenico Uliano Direttore del Dipartimento di Medicina Fisica e Riabilitazione Azienda Sanitaria Regione Molise Campobasso Sergio Maria Giovanni Vinciguerra Coordinatore del Corso di Laurea in Fisioterapia Università Cattolica del Sacro Cuore Azienda Complesso Ospedaliero “S. Filippo Neri” Roma Andrea Santamato Francesco Zaro Medico Fisiatra Ricercatore in Medicina Fisica e Riabilitativa Dipartimento di Scienze Mediche e del Lavoro Università degli Studi di Foggia Direttore del Dipartimento di Riabilitazione e Cure Intermedie Azienda Ospedaliera “Sant’Antonio Abate” Gallarate (VA) Occhiello.qxd 29-10-2008 10:42 Pagina XII Occhiello.qxd 29-10-2008 10:42 Pagina XIII Indice generale Capitolo 1 - La contrazione muscolare .......... 1 L. Tesio 1. 2. 3. 4. 5. Il muscolo come motore ............................ Muscolo e leve ossee: motore e macchina Il muscolo: come è fatto il motore.............. Il muscolo: le prestazioni del motore ........ Fisiologia muscolare ricadute cliniche: ...... Mobilità articolare .................................. Misure di forza isometrica ...................... Condizioni di esame pseudo-isometriche Fatica ...................................................... Muscoli poliarticolari .............................. 6. Cinesiologia: dal motore alla macchina...... 7. La macchina muscolo-articolare. Applicazioni cliniche .................................. 8. Il muscolo come organo di senso .............. 9. Il tendine: collaboratore, non appendice, del muscolo ................................................ 10. Muscolo e controllo motorio: verso una visione unitaria .................................... Bibliografia ...................................................... 1 1 2 4 8 8 8 9 9 9 9 11 13 13 14 15 Capitolo 2 - Neurofisiologia del movimento.... 17 B. Marconi 1. Introduzione ................................................ 2. Organizzazione generale dei sistemi motori .. 3. Cenni sull’organizzazione del sistema motorio periferico ...................................... 4. Il sistema motorio: elaborazione gerarchica e parallela .................................................... 5. Il controllo motorio .................................... 6. Ruolo dell’informazione sensoriale nel controllo motorio: meccanismi a feed-back/feed-forward ............................ 7. La percezione come azione simulata .......... 8. Breve panoramica sulle strutture motorie sottocorticali e sul loro ruolo nel controllo del movimento ............................................ 17 18 18 18 19 19 20 21 9. Il midollo spinale ........................................ 22 10. Il tronco dell’encefalo ................................ 23 11. Le vie motorie discendenti.......................... 24 12. Il cervelletto ................................................ 25 13. I nuclei della base ...................................... 27 14. Il movimento volontario e le leggi che lo governano.................................................... 29 15. Il controllo corticale del movimento: excursus storico e concezione moderna...... 31 16. La codifica dei parametri del movimento nella corteccia motoria primaria ................ 33 17. Nuove concezioni sull’organizzazione della corteccia motoria primaria: dai gradienti funzionali alla natura operazionale integrata ...................................................... 34 18. La corteccia frontale agranulare ................ 38 19. Le aree premotorie ed il loro ruolo all’interno dei circuiti parieto-frontali ........ 38 L’area premotoria dorsale (PMd) .......... 38 L’area premotoria ventrale (PMv) .......... 39 Quali possono essere le funzioni dei neuroni mirror? ................................ 40 Le aree supplementari motorie (SMA) .... 41 20. La corteccia parietale posteriore ................ 42 21. Conclusioni e prospettive future ................ 45 Bibliografia ...................................................... 46 Capitolo 3 - La fatica ...................................... 49 E. Dalla Toffola, M. Bejor 1. Una definizione “meccanica” .................... Aspetti storici .......................................... 2. La fatica come regolatore di un sistema omeostatico governato a livello centrale che interessa l’intero organismo ................ 3. Fatica e compromissione dei meccanismi fisiometabolici intracellulari ...................... Meccanismi specifici di inibizione e facilitazione a livello cellulare ............ 49 50 50 52 52 Occhiello.qxd 29-10-2008 10:42 Pagina XIV XIV ■ Indice generale 4. Fatica e fattori sistemici.............................. Flusso ematico cerebrale ed insorgenza di fatica .................................................... Ipertermia ................................................ Massimo consumo di ossigeno ................ 5. Importanza clinica della fatica muscolare .. Dimensione soggettiva del sintomo fatica .. Dimensione somatica del sintomo fatica Metodi di indagine per lo studio della fatica periferica ...................................... Metodi di indagine per lo studio della fatica centrale .......................................... 6. La fatica nelle malattie del sistema nervoso centrale ........................................................ 7. La fatica nelle malattie neuromuscolari e del sistema nervoso periferico ................ 8. La fatica nelle malattie oncologiche .......... 9. La sindrome da fatica cronica (SFC).......... Bibliografia ...................................................... 56 56 57 57 58 58 59 60 61 62 63 66 68 70 Capitolo 4 - La misura in Medicina Fisica e Riabilitativa .................................................. 73 F. Franchignoni, G. Ferriero 1. Introduzione ................................................ 2. Requisiti psicometrici classici ed applicativi relativi ad una misura di outcome .................................................. 3. Nuove tecniche psicometriche: i modelli di rasch ........................................................ 4. Considerazioni pratiche generali ................ 5. Conclusioni ................................................ Bibliografia ...................................................... 12. Proposta di scheda riabilitativa per il paziente operato di artroprotesi di anca, artroprotesi di ginocchio, osteosintesi femorale ...................................................... 13. Counselling in riabilitazione ...................... 14. Foglio informativo per pazienti sottoposte ad intervento al seno.................. Recupero della funzionalità motoria ...... Consigli e precauzioni da seguire .......... Bibliografia ...................................................... 102 104 104 104 107 107 Capitolo 6 - Catene cinetiche e catene muscolari .......................................... 109 R. Gimigliano, G. Iolascon 1. 2. 3. 4. Definizioni .................................................. Catene cinetiche e riabilitazione ................ Training in catena cinetica chiusa ed aperta Basi fisiologiche del training in catena cinetica chiusa nella riabilitazione ortopedica.................................................... 5. Catene cinetiche ed esercizio pliometrico .... 6. La prescrizione del training in catena cinetica chiusa ............................................ 7. Metodo Mezieres e derivati ........................ Bibliografia ...................................................... 109 110 111 114 116 116 117 121 73 Capitolo 7 - Esercizio e nutrizione ................ 123 G. Capuano 75 78 80 82 82 Capitolo 5 - Comunicazione ed esercizio ...... 85 E. Spadini 1. Introduzione ................................................ 85 2. Cenni storici ................................................ 85 3. La relazione terapeutica: il setting riabilitativo .................................................. 86 4. Aspetti legali e deontologici ...................... 87 5. Comunicazione con il paziente isolato ...... 89 6. Comunicazione ed esercizio: il sistema patologico.................................................... 93 7. Dolore e comunicazione ............................ 94 8. Il sistema terapeutico .................................. 96 9. I mezzi nella comunicazione ...................... 97 10. Transfert, empatia e neuroni mirror............ 100 11. Comunicazione inter-sistemica: la cartella clinica e la trasmissione dei dati ................ 100 1. 2. 3. 4. 5. 6. Premessa .................................................... I nutrienti .................................................... Proteine ...................................................... Lipidi o grassi ............................................ Carboidrati o zuccheri ................................ Minerali, Vitamine e Fibra alimentare ...... Minerali .................................................. Vitamine .................................................. Vitamine del gruppo B ............................ Fibra alimentare ...................................... 7. Alcol............................................................ 8. Acqua .......................................................... 9. Sale.............................................................. 10. Livelli raccomandati di nutrienti ................ 11. Fabbisogno energetico ................................ 12. Casi specifici .............................................. Atrofia muscolare da non uso.................. Osteoporosi da immobilizzazione ............ Lesioni da pressione ................................ Trattamento nutrizionale nei disturbi della deglutizione .................................... Trattamento nutrizionale nel paziente affetto da emi o paraplegia...................... 13. Conclusioni ................................................ Bibliografia ...................................................... 123 125 125 125 126 126 127 128 129 129 130 130 131 132 132 135 135 136 137 137 138 138 138 Occhiello.qxd 29-10-2008 10:42 Pagina XV Indice generale ■ XV Capitolo 8 - Esercizio e terza età .................. 139 C. Cisari, A. Baricich 1. Introduzione ................................................ 139 2. Il ruolo dell’esercizio .................................. 139 3. Adattamenti fisiologici del muscolo all’invecchiamento ...................................... 140 Meccanismi responsabili delle alterazioni muscolari .............................. 141 Potenza muscolare nell’anziano.............. 143 4. Effetti dell’esercizio nell’anziano .............. 143 Forza e potenza ...................................... 143 Impatto sulle abilità funzionali................ 145 5. Ruolo dell’esercizio nelle problematiche tipiche del paziente anziano........................ 145 Alterazioni del cammino e rischio di caduta .................................................. 145 Esercizi per la postura ............................ 147 Sindrome da allettamento ........................ 147 6. Definizione di un programma di lavoro .... 149 Attività aerobica ...................................... 149 Esercizi di rinforzo muscolare ................ 150 Effetti benefici dell’attività oltre il livello consigliato................................................ 151 Esercizi di stretching .............................. 151 Esercizi per l’equilibrio .......................... 151 Integrazione tra esercizio terapeutico ed esercizio preventivo ............................ 151 Programmazione del lavoro .................... 152 7. Considerazioni etiche e sociali .................. 152 8. Conclusioni ................................................ 153 Bibliografia ...................................................... 154 Capitolo 9 - L’esercizio terapeutico secondo la Medicina Tradizionale Cinese .................. 159 S.A. Cassarino 1. 2. 3. 4. 5. Introduzione ................................................ Etimologia .................................................. Cenni storici e fondamenti teorici .............. Modelli interpretativi .................................. Dati sull’utilità dell’esercizio terapeutico cinese nella disabilità ortopedico-reumatica 6. Dati sull’utilità dell’esercizio terapeutico cinese nella disabilità neurologica .............. 7. Effetti dell’esercizio terapeutico cinese nella disabilità cardiorespiratoria................ 8. Dati sperimentali ........................................ 9. Conclusioni ................................................ Bibliografia ...................................................... 159 160 160 161 162 163 165 165 165 166 Capitolo 10 - Esercizio fisico e trofismo osseo ........................................ 167 S. Negrini, C. Fusco 1. Introduzione ................................................ 167 2. 3. 4. 5. Struttura e metabolismo dell’osso .............. Alterazioni del metabolismo osseo ............ Quadro clinico strumentale dell’osteoporosi Trattamento dell’osteoporosi ...................... Terapia farmacologica ............................ Terapia non farmacologica: esercizio fisico ........................................ 6. Rapporto tra massa muscolare e peso corporeo ...................................................... Stress meccanico locale o effetto sistemico? ................................................ 7. Quanto esercizio e fino a quando farlo? .... 8. Obiettivi terapeutici della prevenzione dell’osteoporosi .......................................... 9. Incremento della massa ossea .................... Stimolazione meccanica diretta .............. Utilizzo di carichi distrettuali.................. Miglioramento della capacità aerobica .... Rafforzamento muscolare ........................ Utilizzo della forza di gravità.................. 10. Obiettivo secondario: prevenzione delle fratture ........................................................ 11. Proposta di lavoro ...................................... 12. Conclusioni ................................................ Bibliografia ...................................................... 168 169 171 172 172 172 172 174 175 176 176 176 178 180 181 181 181 182 187 187 Capitolo 11 - L’esercizio secondo Bobath .... 189 S.M.G. Vinciguerra 1. Il metodo Bobath ........................................ Cenni storici ............................................ Presupposti teorici .................................. Gli schemi motori .................................... Esame della sensibilità ............................ Principi del trattamento .......................... Intervento riabilitativo ............................ Schemi inibenti i riflessi .......................... Tecniche del trattamento ........................ Esempi di manovre di trattamento .......... Primo livello del trattamento .................. Inibizione dei muscoli iperattivi della spalla in paziente con emiplegia sinistra .. Reazioni di equilibrio .............................. Prima fase di avanzamento...................... Seconda fase di avanzamento .................. Terza fase di avanzamento ...................... Alcune riflessioni critiche ........................ Bibliografia ...................................................... 189 189 189 192 192 193 193 193 194 194 194 195 200 201 205 209 210 210 Capitolo 12 - Sistema di Riequilibrio Modulare Progressivo (RMP). Elaborazione del concetto Kabat .................. 211 G. Monari, E. Sinibaldi 1. Sistema di riequilibrio modulare progressivo (RMP)...................................... 211 Occhiello.qxd 29-10-2008 10:42 Pagina XVI XVI ■ Indice generale 1° Elaborazione - anni 1974-’80 ............ 211 2° Elaborazione - anni 1974-’80 ............ 213 3° Elaborazione - anni 1978-’86 ............ 214 4° Elaborazione - anni 1990 a tutt’oggi.... 215 5° Elaborazione - anno 2000 a tutt’oggi .. 217 2. Il sistema “RMP” con Facilitazioni Neurocinetiche nel trattamento del paziente emiplegico .............................. 218 Forme motorie dell’emiplegia e loro evoluzione...................................... 218 3. Valutazione del paziente emiplegico .......... 221 La spasticità: triade di problematiche riabilitative ............................................ 221 4. Trattamento della fase acuta e sub-acuta........ 222 Il “Pre-occuparsi” terapeutico .............. 222 Le cerniere .............................................. 230 5. Valutazione e trattamento degli esiti di emiplegia ................................................ 233 Carico sull’arto superiore ...................... 235 6. Il sistema “RMP” con Facilitazioni Neurocinetiche nel trattamento del paziente affetto da Sclerosi Multipla .... 237 Demielinizzazione, danno assonale e conduzione nervosa .............................. 237 Forme cliniche della Sclerosi Multipla .. 238 Sintomatologia ........................................ 239 Valutazione ed intervento riabilitativo .... 240 Programma riabilitativo .......................... 246 Esercizi per i disturbi dell’equilibrio ...... 255 7. Il sistema “RMP” con Facilitazioni Neurocinetiche nel trattamento del paziente con sindrome cervicale .............................. 258 Valutazione delle cervicalgie secondo il sistema RMP ........................................ 259 Trattamento delle cervicalgie secondo il sistema RMP ........................................ 259 Ipotesi di lavoro di questo progetto riabilitativo: prendere in considerazione per prima la spalla .................................. 262 Bibliografia ...................................................... 270 Capitolo 13 - L’esercizio terapeutico conoscitivo (ETC)............................................ 271 P. Caruso, V.M. Saraceni 1. Introduzione ................................................ 2. Sviluppo storico .......................................... Facilitazione Corticale ............................ Controllo Sequenziale Progressivo ........ Esercizio Terapeutico Conoscitivo (ETC) Teoria Conoscitiva ................................ Riabilitazione neurocognitiva.................. 3. Caratteristiche generali dell’esercizio ........ 4. Funzione manipolazione-prensione ............ Esercizio con il tabellone ........................ 271 271 271 271 272 274 277 277 279 281 Esercizio con il ponte .............................. 282 Esercizio per la dorsiflessione del polso ...................................................... 282 Esercizio per il riconoscimento tattile ........ 284 Esercizio di riconoscimento di regoli, di forme per le dita .................................. 284 5. La deambulazione ...................................... 285 Esercizio di riconoscimento della flesso-estensione del ginocchio ...... 288 Esercizio di riconoscimento di altezze con il tallone ............................ 288 Esercizio di riconoscimento di superfici sferiche con l’avampiede...... 289 Esercizio di comparazioni di posizioni all’arto inferiore ...................................... 291 Esercizio di riconoscimento di spugne poste dietro il torace................................ 291 6. La stazione eretta ........................................ 291 Esercizio di riconoscimento di posizione all’arto inferiore ...................................... 293 Riconoscimento di spugne sotto il tallone .................................................. 293 Riconoscimento di distribuzione del carico con due bilance sotto il piede malato ........................................ 294 Riconoscimento di distribuzione del carico con l’uso di tre bilance .......... 294 7. Conclusioni ................................................ 295 Bibliografia ...................................................... 295 Capitolo 14 - L’esercizio terapeutico propriocettivo .................................................. 297 N. Basaglia 1. Introduzione ................................................ 297 2. Concetto di Facilitazione ............................ 298 3. Basi neurofisiologiche dell’esercizio terapeutico propriocettivo .... 299 4. I riflessi cosiddetti segmentali .................... 301 5. Il riflesso da stiramento .............................. 302 6. L’effetto delle afferenze cutanee sui riflessi segmentali ................................ 310 7. Adattabilità dell’attività riflessa ................ 310 8. Attività riflesse sovrasegmentali ................ 311 9. L’esercizio propriocettivo .......................... 312 10. Misurazione e valutazione della menomazione propriocettiva.............. 312 11. Metodiche di facilitazioni propriocettive .............................................. 313 12. Metodiche finalizzate al recupero e/o compenso di deficit propriocettivi ........ 313 Bibliografia ...................................................... 321 Occhiello.qxd 29-10-2008 10:42 Pagina XVII Indice generale ■ XVII Capitolo 15 - L’esercizio posturale................ 325 M. Celestini, A. Marchese 1. 2. 3. 4. 5. Introduzione al concetto di postura ............ 325 La propriocettività ...................................... 326 La postura e i suoi avvicendamenti ............ 327 La biometria ................................................ 327 Analisi strumentali ...................................... 327 Analisi dell’equilibrio .............................. 328 Analisi della Postura .............................. 330 Analisi delle Variazioni Posturali e del Movimento ........................................ 330 L’analisi del Reclutamento muscolare .... 331 La Gait Analysis ...................................... 332 6. La clinica delle sindromi vertiginose.......... 332 7. La rieducazione delle sindromi vertiginose .................................................. 333 Protocollo di minima propedeutico ........ 333 8. La rieducazione posturale globale (RPG) .... 334 9. Medicina basata sull’evidenza .................... 347 10. Conclusioni ................................................ 347 Bibliografia ...................................................... 347 Capitolo 16 - Varie tecniche moderne tipo Pilates........................................................ 349 F. Zaro, G. Tonetti 1. Introduzione ................................................ 349 2. Metodologia per affrontare le nuove proposte di trattamento riabilitativo............ 350 3. Analisi del metodo: Pilates ........................ 354 Storia........................................................ 354 Principi e obiettivi .................................. 356 Attuale evoluzione della Filosofia Pilates 357 Usare Pilates in riabilitazione ................ 358 Letteratura del Pilates ............................ 360 Conclusioni .............................................. 361 4. Analisi del metodo: Allungamento muscolare globale decompensato (metodo raggi) con Pancafit........................ 362 Storia........................................................ 362 Principi e obiettivi .................................. 362 Usare il Pancafit in riabilitazione .......... 364 Trattamento delle rachialgie .................. 365 Conclusioni .............................................. 366 Bibliografia ...................................................... 367 Capitolo 17 - Esercizio terapeutico e metodiche di teleriabilitazione .................... 369 A. Giustini 1. Una premessa generale .............................. 2. La Teleriabilitazione .................................. 3. L’esercizio terapeutico................................ Bibliografia ...................................................... 369 372 377 380 Capitolo 18 - Constraint-Induced Movement Therapy ........................................ 383 P. Boldrini, S. Bargellesi 1. Introduzione ................................................ 2. Presupposti neurofisiopatologici delle metodiche di CIMT............................ La teoria del “Learned non use” ............ La valutazione del fenomeno del LNU nell’uomo ................................................ 3. Constraint-Induced Movement Therapy (CIMT): protocollo di trattamento.............. Training intensivo compito-orientato ...... Strategie comportamentali per implementare il transfert alle situazioni di vita reale .............................................. Costrizione all’uso dell’arto superiore più affetto ................................................ 4. Ambiti di impiego ed efficacia della CIMT.................................................. 5. Conclusioni ................................................ 6. Appendice .................................................. Bibliografia ...................................................... 383 383 384 385 386 386 387 387 388 388 389 395 Capitolo 19 - L’esercizio in acqua ................ 397 D. Uliano 1. 2. 3. 4. Cenni storici ................................................ 397 Caratteristiche fisiche dell’acqua................ 398 L’ambiente di lavoro .................................. 400 Esercizi acquatici e natazione .................... 400 Acquaticità 0-3 anni ................................ 400 Acquaticità 3-6 anni ................................ 401 5. Principi di trattamento ................................ 401 6. Le controindicazioni .................................. 402 7. I sussidi ...................................................... 402 8. Ingresso in acqua ........................................ 402 9. Valutazione e programmazione .................. 402 10. La pratica terapeutica in acqua .................. 404 11. Indicazioni terapeutiche .............................. 404 12. Tecniche generali ...................................... 404 13. Idromassaggio ............................................ 410 14. L’esercizio in acqua per le gestanti ............ 411 15. Casi clinici .................................................. 411 Paralisi del plesso brachiale .................. 411 Trapianto autologo di condrociti ............ 413 Lussazione scapolo-omerale (non complicata) ...................................... 413 Legamento crociato anteriore ................ 413 Bibliografia ...................................................... 415 Occhiello.qxd 29-10-2008 10:42 Pagina XVIII XVIII ■ Indice generale Capitolo 20 - L’elettrostimolazione terapeutica (NMES) .................................. 417 I. Caruso, M. Sallì 1. Tipologia delle correnti .............................. 2. Elettrodi ...................................................... Modelli .................................................... Connessione con il generatore ................ Dimensioni .............................................. Posizionamento ........................................ 3. Correnti stimolanti e contrazione muscolare .................................................... 4. Indicazioni cliniche .................................... Muscolo Normalmente Innervato ............ Muscolo Denervato.................................. 5. Stimolazione elettrica funzionale (FES) .... Bibliografia ...................................................... 417 418 418 419 419 419 457 457 458 459 459 461 Capitolo 23 - L’esercizio allenante ................ 465 R. Saggini, R.G. Bellomo Bibliografia ...................................................... 477 419 420 420 423 425 427 Capitolo 21 - L’esercizio isocinetico .............. 429 P. Fiore, A. Santamato Bibliografia ...................................................... 433 Capitolo 22 - Lo stretching ............................ 435 C. Foti, E. Magni 1. Introduzione ................................................ 2. Mobilità e Flessibilità ................................ Anatomia e Fisiologia della flessibilità .. 3. Flessibilità ed età ........................................ 4. Valutazione clinica della flessibilità .......... 5. Fisiologia ed effetti dello stretching .......... 6. Tipi di stretching ........................................ Stretching passivo (manuale o meccanico) Stretching attivo assistito ........................ Stretching attivo (auto-stretching) .......... Stretching balistico e stretching dinamico .................................................. Stretching statico .................................... Stretching ciclico o intermittente ............ Stretching facilitato (tecniche di inibizione neuromuscolare) ...................................... Stretch and spray .................................... Stretching globale attivo (Rieducazione Posturale Globale) .......... Stretching meccanico .............................. 7. Indicazioni .................................................. Stretching come esercizio allenante ........ Stretching come esercizio terapeutico ........ 8. Potenziali rischi e precauzioni .................... 9. Programma per la seduta di stretching (intensità-durata-frequenza) ........................ 10. Fisioterapia strumentale come possibile complemento al programma di flessibilità Termoterapia .......................................... Energia vibratoria .................................. Biofeedback-EMG.................................... 11. Procedura .................................................... Bibliografia ...................................................... 435 435 436 441 442 443 445 445 445 446 446 447 449 449 450 451 451 452 452 454 455 456 Capitolo 24 - L’esercizio in sgravio corporeo .......................................................... 479 M. Franceschini 1. Introduzione ................................................ 2. Premesse neurofisiologiche ........................ 3. Plasticità midollare e riallenamento del cammino nell’uomo .............................. 4. I sistemi tecnologici per l’esercizio con BWSTT ................................................ 5. Esperienze cliniche .................................... 6. Discussione e conclusioni .......................... Bibliografia ...................................................... 479 480 482 484 487 492 494 Capitolo 25 - Il biofeedback .......................... 497 G. Megna 1. Introduzione ................................................ 497 2. La metodica clinica .................................... 502 Bibliografia ...................................................... 504 Capitolo 26 - Gait e Movement Analysis ...... 505 V. Santilli, M. Paoloni 1. 2. 3. 4. Introduzione ................................................ 505 Il ciclo del passo ........................................ 505 La Gait Analysis ........................................ 505 Il laboratorio di analisi del movimento ...... 506 La Cinematica.......................................... 507 La Cinetica .............................................. 508 L’Elettromiografia di Superficie.............. 509 5. Determinazione di caratteristiche biomeccaniche di patologie che compromettono il movimento .................... 510 6. Valutazione dell’efficacia di interventi terapeutici di tipo chirurgico, ortesico, riabilitativo o farmacologico ...................... 511 Valutazione della chirurgia ortopedica. L’esempio dell’artroprotesi di anca ........ 511 Valutazione di interventi di terapia fisica. L’esempio del foot-drop del paziente con emiplegia .......................................... 512 7. Quantificazione del carico ripetitivo assorbito dalle articolazioni ........................ 512 Occhiello.qxd 29-10-2008 10:42 Pagina XIX Indice generale ■ XIX 8. Quantificazione dell’impatto del dolore sul disturbo del movimento ........................ 512 9. Identificazione dei meccanismi di compenso adottati a livello segmentale e generale...... 513 10. Conclusioni ................................................ 515 Bibliografia ...................................................... 515 Capitolo 27 - Esercizio e trattamento della spasticità con tossina botulinica .... 517 F. Molteni, G. Gasperini 1. Introduzione ................................................ 517 La Tossina Botulinica .............................. 518 2. Spasticità/forza - destrezza ........................ 519 3. Spasticità/movimento articolare passivo .... 520 4. Spasticità/dolore.......................................... 521 5. Spasticità/postura ........................................ 522 6. Spasticità/ortesi .......................................... 522 7. Spasticità/attività di cura personale ............ 524 8. Conclusioni ................................................ 525 Bibliografia ...................................................... 525 Capitolo 28 - Le vibrazioni ............................ Introduzione ...................................................... La Whole Body Vibration ................................ C. Foti, G. Annino 1. Note di Biomeccanica ................................ 2. Effetti dello stimolo vibratorio sul sistema biologico .................................. 3. Risposte del sistema neuromuscolare allo stimolo vibratorio ................................ 4. Risposte del sistema ormonale allo stimolo vibratorio ................................ 5. Controindicazioni e possibili effetti indesiderati dello stimolo vibratorio .......... 6. La frequenza ottimale di vibrazione .......... Bibliografia ...................................................... La vibrazione meccanica focale ...................... F. Camerota, V. Saraceni 1. Conclusioni ................................................ 2. Considerazioni pratiche .............................. Bibliografia ...................................................... 527 527 527 529 530 531 531 533 534 535 536 541 542 542 Capitolo 29 - L’esercizio nella deglutizione ....545 G. Felisari, C. Bianchi 1. Introduzione .................................................. 545 2. Neurofisiologia della deglutizione................ 546 3. Cause ............................................................ 548 4. Sindromi disfunzionali: sintomi e segni ...... 549 5. Valutazione obiettiva e strumentale.............. 552 6. Scale di misura.............................................. 556 7. Trattamento .................................................. 557 8. Progetto riabilitativo .................................... 562 9. Appendice. Paralisi cerebrale infantile (PCI) 563 Bibliografia ...................................................... 564 Capitolo 30 - L’esercizio perineale-vescicale 567 G. Lamberti, D. Giraudo 1. Introduzione ................................................ 567 2. Disfunzioni vescico-uretrali........................ 567 Sintomi della fase di raccolta .................. 567 Sintomi della fase di svuotamento .......... 568 Sintomi della fase post-minzionale .......... 569 3. Disfunzioni colonproctologiche.................. 571 4. Applicazioni dell’esercizio perineale.......... 571 Esercizio perineale ed incontinenza urinaria femminile .................................. 571 Esercizio perineale ed incontinenza urinaria maschile .................................... 572 Esercizio perineale e disfunzioni colon-proctologiche ................................ 573 5. Esercizio perineale e valutazione clinica.... 574 Ispezione .................................................. 574 Ispezione alla richiesta di contrarre ...... 574 Palpazione .............................................. 575 Testing perineale .................................... 576 Valutazione posturale .............................. 577 6. La presa di coscienza .................................. 578 7. La coordinazione respiratoria e gli aumenti della pressione intraddominale nell’esercizio terapeutico ............................ 579 8. L’esercizio perineale nel rinforzo muscolare segmentario .............................. 582 9. Lo svincolo del reclutamento del pavimento pelvico rispetto alla muscolatura sinergica ed alla posizione del bacino ........ 584 10. Fasi dell’esercizio perineale: la progressione degli esercizi...................... 584 Il rilassamento ........................................ 585 11. Efficacia dell’esercizio perineale................ 585 Efficacia dell’esercizio perineale nella prevenzione e nel trattamento dell’incontinenza urinaria post-partum ...... 585 Efficacia dell’esercizio perineale nel trattamento dell’incontinenza urinaria .................................................... 586 Efficacia dell’esercizio perineale nella prevenzione e nel trattamento dell’incontinenza urinaria maschile ........ 587 Efficacia dell’esercizio perineale nella prevenzione e nel trattamento del prolasso pelvico ................................ 587 12. Il Biofeedback ............................................ 587 Bibliografia ...................................................... 591 Occhiello.qxd 29-10-2008 10:42 Pagina XX XX ■ Indice generale Capitolo 31 - L’esercizio nella realtà virtuale ..... 595 A. Freddi 1. Introduzione ................................................ 595 2. Storia e sviluppo delle tecnologie di ambiente virtuale .................................... 598 3. Le tecnologie di ambienti virtuali: hardware, software e periferiche ................ 603 4. Campi di applicazione non medici ............ 605 5. Campi di applicazione in medicina e chirurgia .................................................. 6. Realtà Virtuale in riabilitazione ................ 7. Conclusioni ................................................ Bibliografia ...................................................... 607 608 624 625 Acronimi .......................................................... 631 Indice analitico.................................................. 633