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Casa del Fanciullo “Ernesto Pintus”
dei Fratelli delle Scuole Cristiane
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INDICE
Presentazione dell'Istituzione
pag. 3
Progetto educativo lasalliano
pag. 6
Regolamento
pag. 13
Corsi di studio e orari
pag. 20
Disposizioni per l'anno scolastico
pag. 21
Organi di partecipazione e collaborazione
pag. 22
Strutture didattiche
pag. 23
Servizi Direttivi e Amministrativi
pag. 24
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PRESENTAZIONE DELL'ISTITUZIONE
SAN GIOVANNI BATTISTA DE LA SALLE
FONDATORE dei FRATELLI delle SCUOLE CRISTIANE
Nato a Reims il 30 aprile 1651, da una nobile famiglia, Giovanni Battista de La Salle riceve la tonsura all'età
di 11 anni e diventa Canonico della Cattedrale di Reims a 16 anni. Pur continuando i suoi studi di teologia,
egli deve, dopo la morte dei suoi genitori, dedicarsi all'amministrazione dei beni di famiglia e assicurare la
tutela ai suoi fratelli e sorelle. Viene ordinato sacerdote il 9 aprile 1678. Due anni più tardi, ottiene il
dottorato in teologia. Allora, sentendosi portato ad occuparsi dei giovani senza cultura che lavorano come
insegnanti di scuola, gradatamente e senza averlo programmato, viene a prendersene cura.
Turbato anche dalla sorte dei bambini poveri che sembravano "lontani dalla salvezza", decide, spinto da Dio,
di promuovere la loro educazione perché li vede "abbandonati a loro stessi". Per ottenere migliori risultati,
abbandona la sua casa, va a vivere con gli insegnanti, rinuncia al proprio canonicato ed ai suoi beni e forma
una comunità che prende ben presto il nome di Fratelli delle Scuole Cristiane. Questa iniziativa incontra
l'opposizione delle autorità ecclesiastiche, ostili alla creazione di una nuova forma di vita religiosa, di una
comunità di laici consacrati alla conduzione di scuole gratuite, tenute "insieme e per associazione". I suoi
metodi innovatori gli procurano molti nemici. Tuttavia, de La Salle ed i suoi Fratelli riescono a creare in tutta
la Francia una rete di scuole di qualità, caratterizzate dall'impiego della lingua volgare, dal raggruppamento
degli alunni in vari livelli, dall'integrazione dell'istruzione religiosa con l'insegnamento profano, da
insegnanti ben preparati, dotati di vocazione e di senso della missione, e dal coinvolgimento dei genitori. La
Salle è inoltre un pioniere per quel che riguarda la preparazione degli insegnanti laici, per i corsi domenicali
per i giovani che lavorano e per la creazione di uno dei primi istituti in Francia per giovani delinquenti.
Affaticato da una vita di privazioni e dal lavoro spossante, muore a Saint Yon, vicino a Rouen, il mattino del
Venerdì Santo del 7 aprile 1719, poche settimane prima di compiere 68 anni.
Viene canonizzato il 24 maggio 1900 e proclamato Patrono degli insegnanti il 15 maggio 1950.
LA SCUOLA LASALLIANA NEL MONDO D'OGGI
San Giovanni Battista de La Salle ha vissuto una tipica esperienza educativa tra i giovani: aperto alla realtà e
immerso nella condizione giovanile, è intervenuto in essa con acuta saggezza.
La Sua proposta educativa è stata caratterizzata dalla passione di promuovere simultaneamente la crescita
umana, cristiana, individuale e sociale dei giovani.
Seguendo il Suo esempio, la nostra scuola si impegna a comprendere ciò che accade nella società in cui è
chiamata ad operare ed a coltivare il senso della comunità e della condivisione.
Ecco un quadro riassuntivo della missione lasalliana, come è vissuta oggi nel mondo:
◊ Cinquemila Fratelli delle Scuole Cristiane vivono oggi la missione educativa associati con settantamila
Docenti laici aiutati da Sacerdoti, Religiosi, Ex allievi, Amici.
◊ Questa missione educativa è al servizio di oltre due milioni di giovani in più di novanta nazioni del
mondo, in istituzioni educative che rispondono alle esigenze giovanili di tutte le età, dalla scuola primaria
all'insegnamento superiore e universitario, scuole tecniche, professionali, agricole, scuole differenziali per
giovani e adulti, scuole per analfabeti, nomadi, extracomunitari, ex tossicodipendenti, portatori di
handicap e giovani caratteriali, scuole serali per adulti.
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◊ La scuola lasalliana oggi non è solo a servizio dei cattolici ma anche dei giovani appartenenti ad altre
confessioni religiose. Essa è presente in paesi ad alto sviluppo economico, ma anche in paesi mediamente
sviluppati o poveri. Viene definita “Scuola Lasalliana” perché animata da Fratelli e da insegnanti laici e
laiche che formano insieme una comunità educativa, ispirati dal carisma di La Salle.
ORIGINI, EVOLUZIONE E SITUAZIONE ATTUALE DELLA "CASA del FANCIULLO "
I Fratelli delle Scuole Cristiane posero piede in Sardegna nel 1955 a Olzai (Nuoro), ma la loro presenza nel
sud dell’Isola si realizzò nell’autunno del 1960. Essi vennero chiamati dall’Arcivescovo di Cagliari
Monsignor Paolo Botto che era stato loro alunno nella città di S. Margherita Ligure. I Fratelli rilevarono
un’Opera sorta nel 1945 per la bontà d’animo di Fanny Zuddas che ne aveva la direzione, signora Iolanda
Pintus in Spiga che ebbe l’incarico di segretaria, signora Grazietta Locci in Argiolas che ne fu la cassiera.
In un primo momento funzionò come Scuola Parrocchiale nei locali dell’oratorio di S. Ambrogio e fu
destinata ai ragazzi del popolo che nel travagliato dopoguerra versavano in disagiate condizioni economiche
ed erano abbandonati a se stessi. Nel 1946 si trasformò in Ricreatorio per ragazzi della strada (sciuscià) e fu
riconosciuto dai vari enti assistenziali per cui molti di essi trovarono una serie di aiuti e di assidue premure.
Nel 1949 si provvide alla costruzione di un’apposita casa che fu messa a disposizione dell’Opera dai coniugi
Iolanda Pintus ed Anacleto Spiga che la vollero dedicare al loro congiunto Ernesto Pintus. I locali furono
benedetti dall’arcivescovo di Cagliari S. E. Mons. Paolo Botto in data 7 dicembre 1949.
La prof. Fanny Zuddas ne tenne la direzione fino al 1960, anno in cui i coniugi Iolanda Pintus ed
Anacleto Spiga, per dare all’opera un maggiore sviluppo, fecero atto di donazione ai Fratelli delle Scuole
Cristiane, che con vero spirito missionario profusero le loro energie di mente e di cuore. Il Visitatore Fr.
Mansueto Guarnacci accompagnò di persona i primi due Fratelli, Adriano Mastrecchia e Lorenzo
Presciuttini. Giunsero a Cagliari la mattina del 9 ottobre 1960, furono accolti in seminario e il pomeriggio
fecero il loro ingresso solenne a Monserrato con una cerimonia religiosa nella parrocchia di S. Ambrogio.
L’Istituzione all’inizio accoglieva una quarantina di ragazzi di strada dai 5 ai 15 anni accolti nell’Oratorio
con mezzi assai scarsi. Frequentavano la scuola popolare: corso istituito dalla Regione e con insegnanti
particolarmente preparati. Molti ragazzi conseguirono la licenza elementare, diplomino che consentiva loro
di assumere lavoro manuale.
I Fratelli impiegarono le prime settimane a organizzare il lavoro e a familiarizzare con i giovanetti, poi
assunsero l’impegno dell’Insegnamento della religione nella Scuola di Stato a Cagliari. Il Direttore si
assentava il mattino per l’insegnamento. Fratel Lorenzo si recava a scuola nel pomeriggio. In questo modo
uno dei due Fratelli restava in Comunità il mattino e l’altro la sera, mentre gli insegnanti laici portavano
avanti il corso d’insegnamento popolare nella mattinata. L’anno seguente, nel 1961, il Direttore organizzò la
scuola primaria che ebbe subito oltre cento alunni ed il Visitatore inviò come insegnanti Fr. Vincenzo
Ippoliti e Fr. Giuseppe Molinari.
In seguito la scuola ha acquistato sempre più prestigio e le molte iniziative che nascevano avevano sempre
un’ampia risonanza nella città. La scuola è stata guidata per oltre trenta anni dal Fr. Direttore Adriano
Mastrecchia che ha inciso profondamente nel tessuto sociale di Monserrato al punto tale da ricevere la
cittadinanza onoraria da parte del Sindaco Antonio Vacca il 10 marzo del 2000. Oltre ad aver formato
umanamente e cristianamente innumerevoli schiere di monserratini con la scuola e l’oratorio, Fratel
Direttore, così da tutti era chiamato, assisteva persone bisognose, comprava le scarpe ai ragazzi con lo
stipendio della scuola statale, ed è riuscito a far costruire dall’Amministrazione Comunale una parrocchia
dedicata a S. Giovanni Battista de La Salle.
La scuola, dal 1993-94 è frequentata anche da alunne che attualmente rappresentano quasi la metà della
popolazione scolastica.
La Casa del Fanciullo giuridicamente si configura come un Ente morale ed opera senza fini di lucro.
L’Istituzione attualmente offre un corso di scuola primaria paritaria e funziona l’oratorio a tempo pieno;
inoltre, come diramazione della missione educativa lasalliana, ha nel suo seno tre associazioni sportive, una
filodrammatica ed una onlus che funzionano attivamente.
SERVIZIO SUL TERRITORIO E RISPONDENZA ALLE ESIGENZE LOCALI
1) Gli alunni della Casa del Fanciullo che si distribuiscono nelle varie scuole secondarie di 1° grado sono
molto ben accolti dai professori perché li trovano particolarmente preparati.
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2) La nostra Istituzione nel territorio è conosciuta non solo per la scuola, ma anche per l’attività oratoriale.
Essa è considerata la casa di tutti, luogo dove possono incontrarsi persone anche di ideologia politica
diversa perché è campo neutro.
3) Il bacino di utenza dell’istituto scolastico è molto vasto e non strettamente legato al territorio di
Monserrato sul quale sorge l’edificio scolastico. In ogni classe, circa la metà degli alunni provengono da
Selargius, Pirri, Quartu, Quartucciu, Sestu, Sinnai, Settimo S. Pietro, Dolianova, Soleminis, Assemini,
Maracalagonis…
Le famiglie scelgono La Casa del Fanciullo per motivi di affidabilità morale e religiosa e di ordine
globalmente educativo: si tratta, in sostanza, di una opzione fatta per ragioni ideali, valoriali o di
appartenenza. Acquistano però sempre più peso considerazioni di natura culturale e professionale, di
carattere didattico, metodologico, di efficienza e di servizio specifico dell’utenza.
LASALLIANITÀ
La nostra è una scuola cattolica e più propriamente “lasalliana”, cioè si mantiene fedele nello spirito
al pensiero e all’opera di San Giovanni Battista de La Salle.
Il suo fulcro è il ragazzo nella sua peculiarità e integralità, nelle sue fragilità e povertà intese
soprattutto a livello affettivo, culturale, morale e sociale. La dimensione cristiana permea e configura ogni
aspetto della vita della scuola: tono, atmosfera, spirito, simboli, relazioni, curricula, richieste, regolamenti.
La dimensione lasalliana si rivela dando la preminenza ad alcune caratteristiche specifiche:
a) senso del trascendente;
b) valorizzazione della propria persona;
c) valorizzazione del prossimo;
d) rispetto per le cose proprie ed altrui.
Caratteristiche specifiche della scuola lasalliana sono:
a) ritenere prezioso ogni alunno, rispettandolo nella sua dignità ed originalità;
b) sentire l’insegnamento come una vocazione e una missione;
c) andare incontro al ragazzo in spirito di carità e di amore;
d) accettare il ragazzo come è e aiutarlo a formarsi con onestà e coscienza;
e) creare nella scuola uno spirito di comunità e di appartenenza;
f) convincere gli alunni del valore dell’impegno scolastico e sociale, dell’importanza della disciplina
proposta e della serietà della richiesta di natura culturale.
FORMAZIONE LASALLIANA DEL DOCENTE
Il de La Salle ha impegnato molte sue energie per la “formazione dei formatori” preparandoli al
difficile compito di insegnare e di educare cristianamente i ragazzi. Il docente lasalliano è invitato ad
acquisire il carattere specifico della lasallianità come libera scelta, coniugandolo con la propria specifica e
originale personalità, convinto di operare in un organismo che agisce con spirito comunitario, di cui fanno
parte anche gli alunni.
Il carattere comunitario della scuola lasalliana impone che essa sia aperta a tutti e che tutti sappiano
di essere accolti con eguale attenzione.
Per favorire la formazione dei Docenti, la Direzione dell’Istituto si fa carico di tale impegno
stabilendo forme, luoghi e momenti adatti, in accordo con la Provincia Italia dei Fratelli delle Scuole
Cristiane che cura la formazione.
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PROGETTO EDUCATIVO LASALLIANO
Il Progetto educativo della scuola lasalliana intende riaffermare la volontà dei Fratelli delle
Scuole Cristiane di operare per la presenza e il significato della scuola lasalliana in Italia, anche
nell’attuale congiuntura storica.
Coniugando gli apporti della prassi e tradizione lasalliana con le acquisizioni delle moderne
scienze umane e delle nuove metodologie, il Progetto offre la sintesi dei vari momenti di vita della
nostra scuola. Per questo è destinato ad essere punto di riferimento per i protagonisti e fruitori del
nostro servizio educativo: Dirigenti Scolastici, Docenti, Alunni, Genitori ed Ex allievi potranno
considerarlo una comune piattaforma di partenza per realizzare una scuola di qualità.
I Fratelli delle Scuole Cristiane dedicano la loro opera all’educazione degli alunni soprattutto nel
campo della scuola, riconoscendosi testimoni e depositari del carisma di cui percepiscono tuttora la
validità, l’interesse e l’attualità, al servizio dei giovani, della Chiesa e della società.
L'Istituto ha fissato le linee programmatiche essenziali e i punti obbligati di riferimento del Progetto
educativo lasalliano. Tali linee, sono:
♦ la fede e lo zelo, come specificità dell'insegnante lasalliano;
♦ la preparazione professionale per l’inserimento nella vita, con la ricchezza della persona e
le abilità acquisite;
♦ l’autonomia, attraverso opportunità didattiche che stimolano la ricerca, la creatività e le
capacità critiche;
♦ la crescita del senso di responsabilità, grazie alla libertà e alla disciplina che favoriscono
la consapevolezza;
♦ la condivisione della propria esperienza, aperta ad un dialogo serio e fattivo.
I Fratelli e i collaboratori laici nella scuola:
1. sono attenti alle istanze giovanili
2. soprattutto dei poveri e dei deboli
3. operano comunitariamente
4. in un clima di fraternità
5. perché la scuola funzioni bene
6. realizzano il ministero educativo
7. nella Chiesa
8. con fedeltà creativa al carisma di S. G. B. de La Salle.
Sono questi i punti programmatici che caratterizzano l’identità della scuola lasalliana.
1. Attenti alle istanze giovanili
La prima preoccupazione di chi si dedica all’insegnamento è
impegnarsi a conoscere gli alunni e discernere bene come comportarsi
con ognuno di loro.
(De La Salle, Méditations, 33, 1)
La pedagogia lasalliana stimola la comunità scolastica ad essere attenta alle personalità in divenire,
a calibrare il percorso formativo alle esigenze concrete, espresse o anche solo percepite e ad operare
affinché i giovani siano stimolati a sviluppare al massimo le loro potenzialità.
Ciò significa conoscenza individualizzata degli alunni e quindi:
♦ organizzazione degli orari e dei programmi per consentirne l’osservazione personalizzata;
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♦ inserimento di attività (di laboratorio, sportive... e anche non strettamente scolastiche) per
favorire contatti diretti non mediati da problematiche di apprendimento e di valutazione;
♦ promozione di un efficace coordinamento nell’ambito degli organismi di gestione didattica per
un continuo e proficuo interscambio di osservazioni.
Tale obiettivo può essere raggiunto solo attraverso una sinergia di elementi personali e istituzionali
che impegna:
- gli educatori
♦ ad accogliere con rispetto gli alunni, con le loro debolezze e aspirazioni;
♦ ad aprire con discrezione la conoscenza al di là dell’ambito puramente scolastico, per percepire
l’ambiente familiare e sociale in cui vivono, le amicizie, i limiti, le aspirazioni e le esigenze di
formazione e confronto;
♦ ad operare, confidando nella possibilità di crescita e di sviluppo, per:
∗ guidarli a conoscere meglio se stessi, chiarire insieme il senso, le opportunità e i
limiti delle esperienze e delle crisi;
∗ condurli a scoprire il valore della solidarietà e dell’impegno sociale e religioso;
∗ dare la certezza di essere ascoltati e capiti nella loro unicità.
- le istituzioni
♦ ad attivare un'organizzazione che consenta all’alunno di essere protagonista consapevole e
responsabile del processo formativo, avvalendosi in particolare di:
• modalità che privilegiano la lezione partecipata per favorire i contributi personali, pur senza
trascurare l’informazione che è la base del sapere;
• scelte che sollecitano le attitudini in campo cognitivo, relazionale e spirituale;
• metodologie attive in grado di individuare le potenzialità intellettuali e le capacità
espressive;
• relazioni educative di sostegno e di supporto.
- l’ambiente scolastico
♦ a divenire centro di vita e luogo in cui gli alunni:
• vivono positivamente la loro esperienza scolastica;
• si trovano a loro agio;
• possono liberamente esprimersi, realizzando un’efficace comunità educativa che si avvale
anche delle competenze degli organi collegiali.
2. Soprattutto dei poveri e dei deboli
È vostro dovere istruire i poveri. Usate grande tenerezza nei loro
riguardi e superate la riluttanza che potrebbe suggerirvi di preferire i
ricchi. Gesù considera fatto a sé il bene operato per i poveri.
(De La Salle, Méditations, 130, 1)
Debolezza e povertà devono essere interpretate e vissute all’insegna dei tempi: il termine povertà
assume, oltre alla valenza che riguarda le difficoltà economiche, altri aspetti non meno preoccupanti
come:
• indifferenza per i valori religiosi
• povertà affettiva
• ansia per il futuro
• noia e solitudine
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•
•
•
•
adesione acritica ai valori dominanti nella società
difficoltà ad orientarsi nell'informazione
relativismo dei valori
crisi della famiglia
Pertanto le istituzioni lasalliane si adoperano nell’attuale situazione italiana per:
♦
♦
♦
♦
♦
promuoverne l’accesso a quanti intendono avvalersi della scuola lasalliana;
facilitare l’iscrizione creando condizioni favorevoli (borse di studio, premi...) per le famiglie
in difficoltà;
adottare opportune metodologie didattiche: pedagogia per obiettivi, ritmi personalizzati,
attenta osservazione dei progressi rilevati...;
organizzare spazi e tempi per assicurare la massima possibilità di interventi di sostegno, di
recupero e di studio guidato;
creare tra gli alunni un clima di fraternità che supera una sterile competitività al servizio
della solidarietà.
3. Operano comunitariamente
Per realizzare le finalità della scuola, i Fratelli favoriscono la
collaborazione e il mutuo arricchimento tra i membri della comunità
educativa. Aiutano ciascuno, Giovani, Genitori, Educatori, Sacerdoti,
Ex allievi ed Amici ad assolvere il proprio ruolo specifico.
(Regola F.S.C. 1987, 17 b)
De La Salle ha costituito un gruppo stabile e motivato di Fratelli associati e consacrati a Dio per
offrire l’istruzione e l’educazione cristiana degli alunni.
Tale compito oggi può essere assolto attraverso l’opera congiunta di religiosi e laici che
collaborano, ciascuno nel proprio ruolo e con specifiche competenze, alla promozione umana,
cristiana, sociale e culturale dei giovani.
La comunità educativa quindi:
ha il suo nucleo centrale nella comunità religiosa dei Fratelli che offrono una testimonianza
evangelica dedicando vita, intelligenza, energie al servizio dei giovani secondo il carisma del La
Salle, di cui sono cuore e memoria;
trova collaborazione nei laici, titolari di specifiche competenze educative e didattiche, che si
impegnano a svolgere la propria missione nelle istituzioni lasalliane condividendo i principi
ispiratori del progetto educativo;
vede nei Genitori, titolari del diritto-dovere non delegabile di provvedere all’educazione dei
figli, interlocutori privilegiati per sostenere le scelte in campo educativo;
considera i giovani protagonisti del processo formativo, chiamati a partecipare alla vita
dell’istituzione attraverso l’impegno nello studio, la presenza alle diverse attività, l’assunzione
di responsabilità nell’assolvere i loro compiti e prepararsi all’inserimento nella società;
sollecita gli Ex allievi a partecipare in modo fattivo alla vita delle istituzioni, anche attraverso le
competenze professionali specifiche;
stimola quanti si identificano nella pedagogia e nella spiritualità lasalliana a collaborare,
ciascuno secondo il proprio carisma, all’opera educativa.
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4. In un clima di fraternità
Se usate con i giovani la fermezza di un padre, per sottrarli al
male, dovete pur usare la tenerezza di una madre per
affezionarli a voi, per fare loro tutto il bene possibile. (De La
Salle, Méditations, 101, 3)
Il clima fraterno è il fondamento della pedagogia lasalliana che, su precisa indicazione del La Salle,
rifiuta l’autorità fondata sulla forza del potere e poggia i suoi principi sulla capacità di giungere a
“toccare il cuore degli alunni”, sul dialogo e sulla disciplina condivisa.
La fraternità si manifesta nello spirito comunitario in cui ciascuno, secondo le competenze e il
ruolo, condivide talenti, valenze, risorse, ma anche preoccupazioni: è una conquista che tocca i
rapporti tra le varie componenti della comunità scolastica.
Gli educatori sono chiamati ad uno stile di vita che va al di là del tempo strettamente
scolastico e si manifesta attraverso:
gesti di fraternità: vicendevole aiuto e comprensione, leale trasparenza nei rapporti umani,
piccoli gesti quotidiani di attenzione alle persone;
atteggiamenti di solidarietà: sostegno nelle difficoltà e nelle debolezze;
momenti di condivisione e gioia comunitaria;
generosità nel perdono.
Inoltre verso gli alunni la fraternità si esprime nel:
capirne le peculiarità rispetto al mondo adulto;
privilegiare l’educazione preventiva che permette di svolgere l’attività educativa con la
comprensione e l'incoraggiamento e non semplicemente con interventi correttivi;
accompagnarli e sostenerli nelle conquiste e negli insuccessi.
Fra gli alunni la fraternità non deve ridursi a cameratismo, ma viene sollecitata attraverso
appropriate modalità di intervento:
promozione del lavoro di gruppo che favorisce l’aiuto e il rispetto reciproco;
stimolo alla sana emulazione che suscita operosità e creatività;
sollecitazione al senso di responsabilità con l’assegnazione di compiti adeguati all’età;
proposta di progetti di azione pedagogica gestiti dagli alunni.
5. Perché la scuola funzioni bene
Sono lieto che la vostra scuola funzioni bene e abbia un buon numero
di alunni: preoccupatevi di istruirli bene. (De La Salle, Lettres, 52, 20)
Il Progetto Educativo si richiama alla fondamentale raccomandazione che il de La Salle ripeteva ai
suoi collaboratori e che oggi si esprime con il termine “scuola di qualità”.
Per raggiungere tale obiettivo ed essere dinamica, la scuola deve assumere decisioni in tutti i settori
operativi.
Ai Docenti si richiede:
• coerente organizzazione dei percorsi formativi
• efficacia nella comunicazione
• effettivo coordinamento didattico
• scelta di adeguate modalità di lavoro
• individuazione di appropriate metodologie di insegnamento
• scelta oculata di strumenti per la verifica dell’insegnamento−apprendimento, dei processi e dei
progressi
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• correttezza di stile nei rapporti con gli alunni, le famiglie e l’ambiente
Condizione essenziale per il buon funzionamento dell’istituzione scolastica è l’impegno costante e
responsabile di tutti i Docenti che mettono a disposizione, in un dinamismo coinvolgente, le risorse
spirituali, umane e professionali.
In particolare si richiede:
• aggiornamento personale e collegiale delle competenze didattiche
• attenzione continua alla ricerca pedagogica ed alle sue realizzazioni
• coordinamento sistematico per una effettiva integrazione disciplinare
• condivisione di esperienze in sessioni di formazione permanente
Il capo d’Istituto ha il compito di guida nel funzionamento dell’istituzione scolastica e di
mediatore nelle difficoltà.
Pertanto è sua cura:
• individuare i responsabili di alcune funzioni, valutandone le attitudini;
• ascoltare e meditare anche sulle critiche;
• essere attento a mantenere l’equilibrio tra i diversi gruppi che compongono la comunità
educativa.
Inoltre deve:
• vigilare sul puntuale assolvimento degli obblighi istituzionali;
• organizzare la vita della scuola in conformità alle disposizioni vigenti;
• avvalersi di un sistema di informazione efficace;
• tenere contatti con l’ambiente circostante per proporre attività interessanti e utili alla formazione
dei ragazzi;
• definire modalità valide a pubblicizzare l’istituto;
• accogliere e proporre innovazioni;
e infine, come responsabile della politica educativa, è tenuto a:
• fornire puntuali informazioni;
• saper percepire le difficoltà;
• individuare le esigenze strutturali ed operare per realizzarle.
In particolare nei confronti delle famiglie è sua cura:
• dare un’immagine positiva della scuola fin dal primo contatto:
∗ accoglienza cordiale
∗ linguaggio trasparente
∗ procedure semplici
• organizzare opportunamente gli orari di incontro con i Docenti, gli alunni e le famiglie;
• curare la puntuale informazione sull’andamento scolastico e sulle scelte di “politica scolastica”.
6. Realizzano il ministero educativo
Nell’esercizio del vostro ministero, non portate invano il nome di
cristiani e di ministri di Dio. Vivete in modo tale da giustificare questi
titoli gloriosi. Istruite i vostri alunni con la dedizione e lo zelo che Dio
richiede per un ministero così santo. (De La Salle, Méditations, 93, 3)
Il ruolo dell’educatore cristiano è un ministero di Dio che consiste nell’annunciare il Vangelo e nel
vivere in una comunità di fede.
La comunità dei Fratelli offre testimonianza di:
• valori umani
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•
•
vita evangelica
competenza professionale qualificata
L’educatore lasalliano persegue l’obiettivo di evangelizzare le intelligenze, proponendo agli alunni
una sintesi di vita e fede, aiutandoli a:
• confrontarsi in modo oggettivo con i messaggi della cultura moderna;
• esprimere giudizi coerenti con una autentica scala di valori;
• recuperare la dimensione etica e spirituale attraverso la riflessione.
La famiglia:
• collabora con l'Istituto e la comunità ecclesiale;
• crea un ambiente in sintonia con la scuola;
• costituisce un ponte tra scuola e società;
La formazione cristiana richiede:
• creazione e presenza di una comunità di fede
• progettazione dei vari cammini educativi
• programmazione attenta delle attività mirate allo scopo fondamentale
• organizzazione della iniziazione e della formazione lasalliana degli insegnanti
7. Nella Chiesa
Nel vostro ministero dovete unire lo zelo per il bene della Chiesa a
quello per lo Stato di cui i vostri alunni cominciano ad essere e
dovranno essere un giorno cittadini perfetti. Procurerete il bene della
Chiesa rendendo i vostri alunni dei veri cristiani, docili alle verità della
fede e agli insegnamenti del Vangelo. Procurerete il bene dello Stato
insegnando le scienze profane e tutto ciò che ha attinenza al vostro
ministero.
(De La Salle, Méditations, 160, 3)
La scuola lasalliana, come ogni altra scuola cattolica, riceve dalla Chiesa la missione di insegnare e
si propone di svolgere uno specifico servizio ecclesiale, specie nella Chiesa locale.
La missione della scuola lasalliana è di contribuire alla evangelizzazione dei giovani, ma la sua
specificità consiste nel saper coniugare:
♦ l’educazione umana con l’annuncio di Cristo
♦ il servizio educativo dei poveri con la promozione della giustizia
♦ il successo negli studi con il dinamismo comunitario
Tale missione, promossa da un animatore della pastorale coadiuvato da collaboratori, si estende
anche agli adulti che collaborano con l’istituzione: insegnanti, genitori, personale ausiliario, ex
alunni.
La scuola lasalliana realizza la sua missione pastorale con:
♦ apertura, disponibilità e capacità di accoglienza
♦ semplicità di stile
♦ spirito di amicizia e di fraternità
e secondo le categorie che accosta:
♦ offre un cammino evangelico diversificato;
♦ propone un’educazione umana, una cultura religiosa e una riflessione cristiana sugli
avvenimenti quotidiani;
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♦ mantiene, ove possibile, la connotazione di scuola popolare, accessibile a tutte le categorie
di persone che si accostano;
♦ presenta un’immagine di sé, aperta ed accogliente, con semplicità e spirito fraterno.
La scuola lasalliana, aperta al servizio della Chiesa locale:
stabilisce e mantiene contatti con l’ufficio scolastico e pastorale della Diocesi e con la
parrocchia;
♦ cura l’effettivo coinvolgimento degli alunni nei diversi organismi ecclesiali, anche in vista
della loro partecipazione, al termine degli studi;
♦ è disponibile alla collaborazione con sacerdoti e laici impegnati nell’associazionismo e
nell’azione apostolica e spirituale;
♦ collabora, secondo le possibilità e le occasioni, con le altre scuole cattoliche;
♦ sensibilizza la comunità educativa ai problemi delle giovani Chiese, delle Missioni e del
Terzo mondo.
8. Con fedeltà creativa al carisma del de La Salle
Lo Spirito di Dio ha suscitato nella Chiesa, nella persona di San
Giovanni Battista de La Salle, un carisma che anima anche oggi i
Fratelli e molti educatori.
(Regola F.S.C. 1987, 20)
Nella comunità educativa lasalliana si sta acquisendo la responsabilità comune, sia da parte dei
Fratelli sia dei collaboratori, di dover tramandare il carisma sempre attuale del La Salle.
Tale carisma è affidato ai Lasalliani non solo come deposito da custodire, ma come germe da
coltivare e far crescere.
La fedeltà alle sue intuizioni non significa mito delle origini, ritorno al passato e fedeltà materiale a
prescrizioni, bensì volontà di rispondere alle esigenze di oggi con lo stesso slancio che ha portato
La Salle a dare risposte alle istanze del suo tempo.
La fedeltà al presente e l’adeguarsi allo spirito delle origini lasalliane non si escludono, ma si
incoraggiano a vicenda per implicita
♦ attenzione al presente
♦ memoria del passato
♦ continuità nella speranza
I nodi essenziali che perpetuano il carisma lasalliano si esprimono nel:
♦ procurare agli alunni, specie agli sfavoriti, un’educazione umana, sociale e cristiana,
secondo il ministero affidato dalla Chiesa ai Lasalliani;
♦ operare per rinnovare la scuola, renderla aperta ai poveri come mezzo di promozione
sociale, e annunciare Gesù Cristo come via certa di salvezza;
♦ sapersi aprire, oltre che alla scuola − strumento privilegiato dell’azione lasalliana − ad
altre forme educative, secondo le necessità della Chiesa e della società;
♦ dare risposte adeguate alle nuove povertà.
12
REGOLAMENTO
I.
LA SCUOLA CATTOLICA
La scuola cattolica, animata da spirito evangelico, offre un modello di educazione che promuove la
crescita integrale della persona umana e reca un apporto specifico alla costruzione della comunità
sociale e politica.
In tal modo la scuola cattolica, inserita nel territorio, diviene testimonianza della libertà dei Genitori
nella scelta della scuola e consente loro l’esercizio di un diritto-dovere esclusivo ed inalienabile
nell’educazione dei figli secondo i propri convincimenti.
II.
FORMAZIONE UMANA - SOCIALE - CRISTIANA
La comunità educativa della Casa del Fanciullo persegue le finalità proprie della scuola cattolica:
♦ In quanto «SCUOLA» , oltre al conseguimento dei diplomi di studio con valore legale,
promuove l’assimilazione sistematica della cultura e il possesso critico del sapere, derivante
dalla autonomia di giudizio personale e dalla capacità di ricerca e di sperimentazione.
♦ In quanto «SCUOLA CATTOLICA», ispirandosi ai documenti del Magistero Ecclesiastico e al
carisma di San Giovanni Battista De La Salle, fa riferimento esplicito alla concezione cristiana
della realtà e dell’uomo, di cui Gesù Cristo è centro e propone una sintesi tra fede, cultura e vita.
Essa accoglie quanti scelgono la sua proposta educativa, senza discriminazioni e senza privilegi,
con una particolare attenzione ai più bisognosi ed offre un ambiente familiare in un clima di
semplicità, fraternità, accoglienza e dialogo.
♦ In quanto inserita nel «TERRITORIO», intende contribuire all’affermazione dei valori culturali,
sociali e morali della comunità civile di cui è parte integrante e propone il conseguimento dei
diplomi non come privilegio dell’individuo, ma come graduale assunzione di responsabilità e di
servizio nella società.
III.
CATECHESI E PROPOSTA CRISTIANA
La formazione morale e religiosa cristiana prevede momenti privilegiati nelle lezioni di religione,
nella celebrazione eucaristica, nella preghiera comunitaria e personale, nei momenti e nelle giornate
di riflessione ed orientamento spirituale. L’educazione e la maturazione alla fede e alla morale
cristiana tendono, in termini di proposta, a stimolare gli alunni al loro inserimento come membri
attivi e responsabili nella vita ecclesiale e a favorirne la formazione culturale e sociale.
IV.
LA COMUNITÀ EDUCATIVA
La Casa del Fanciullo si caratterizza come comunità educativa nella quale operano in stretta
collaborazione tutte le componenti educative: Genitori, Docenti e Collaboratori per attuare
responsabilmente un’educazione integrale. Gli Organismi Collegiali operanti nell'Istituto sono
strumenti privilegiati di partecipazione attiva e di corresponsabilità scolastica ed educativa, nel
rispetto delle singole competenze.
All’inizio di ogni anno scolastico viene ridefinito dalla Direzione il Consiglio d’Istituto che
impegna congiuntamente Fratelli e Collaboratori Laici in periodiche riunioni alla progettazione ed
approvazione di tutte le iniziative dell’Istituzione, con preciso riferimento al Progetto Educativo ed
alla sua attuazione.
V.
LA FAMIGLIA
La Casa del Fanciullo è aperta e disponibile verso i Genitori che, condividendo gli ideali espressi
13
nel Progetto Educativo, chiedono la collaborazione nell’educazione dei figli. La domanda di
iscrizione comporta pertanto l’esplicita volontà di collaborare con la scuola nell’attuazione dei
principi educativi che la ispirano e di aderire con la propria partecipazione alle attività proposte
dalla comunità educativa.
In clima di profonda collaborazione e di rispetto reciproco, i Genitori avranno cura di illustrare, pur
con le debite cautele, situazioni che necessitano di particolare attenzione educativa nei confronti dei
figli.
VI. I DOCENTI
I Docenti, persuasi che dipende soprattutto da loro se la scuola cattolica riesce a realizzare i suoi
scopi e le sue iniziative, offrono un insegnamento e una formazione umana qualificati, sintesi di
sensibilità pedagogica, di competenza professionale e di animazione cristiana. Essi assumono la
responsabilità di educatori operando tra gli alunni con animo comprensivo e disponibile e
promuovendo un dialogo costruttivo con i Genitori degli alunni, affinché la famiglia e la scuola
orientino congiuntamente il rispettivo lavoro formativo.
I Docenti operano tra gli alunni con animo comprensivo e disponibile. Li trattano con rispetto e con
spirito di servizio e stabiliscono con loro il contatto ed il dialogo con il prestigio che nasce dalla
sicura competenza, dalla disponibilità e dall'amore.
Stabiliscono inoltre un rapporto di sincera stima, di mutuo rispetto, di lavoro interdisciplinare con i
propri colleghi, nella comunione di intenzioni e comportamenti che la scuola propone e richiede.
VII. LO STUDENTE
Protagonista principale del cammino culturale e formativo è l'alunno che, per l'età che ha, non può
essere coinvolto nell'elaborazione ed attuazione del progetto educativo, ma il bambino rimane al
centro dell’interesse degli educatori che elaborano il piano d’azione. La Casa del Fanciullo rispetta
l'originalità degli itinerari di crescita del singolo, ma al tempo stesso richiede ai genitori degli alunni
lealtà ed impegno nel rapporto educativo e nel confronto con la proposta culturale. Agli alunni è
comunque richiesto:
- partecipazione attiva allo svolgimento della vita comunitaria scolastica.
- responsabilità ed impegno nello studio per assimilare un sapere sistematico e per formare una
personalità ricca e forte.
- comportamento rispettoso verso le persone, l'ambiente e la proposta educativa della scuola.
- sensibilità e progressiva assunzione di responsabilità, in rapporto all’età che hanno, di fronte alle
problematiche e necessità degli altri, in una visione cristiana della realtà e dell’uomo.
Con la firma della domanda di iscrizione i Genitori e lo studente affermano la loro disponibilità a
collaborare con i Docenti al raggiungimento dei valori che, nella Casa del Fanciullo, sono
considerati fondamentali per la formazione integrale dell’uomo. Perciò, pur nella libertà di una
critica costruttiva, essi si impegnano ad un comportamento rispettoso verso le persone e verso
l’ambiente che li ospitano e a non sostenere né ostentare preclusioni sociali o religiose.
L’impegno assunto consapevolmente dai genitori e quindi dallo studente al momento dell’iscrizione
rende inammissibile un eventuale persistente comportamento in contrasto con i principi del presente
Progetto Educativo e Regolamento.
VIII. L'INSERIMENTO NEL SOCIALE
La comunità educativa della Casa del Fanciullo è aperta al dialogo, al confronto e alla
collaborazione non solo con la Chiesa locale, ma anche con tutte le strutture sociali e culturali del
territorio in cui opera.
Agli Studenti viene offerto un insegnamento atto a stimolare la loro partecipazione effettiva alla
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promozione della dignità umana, della giustizia sociale e della pace alla luce del Vangelo e a
collaborare con quanti operano con le stesse finalità.
IX.
LA FAMIGLIA LASALLIANA
Presso la Casa del Fanciullo operano alcune Associazioni che, nello spirito di San Giovanni Battista
de La Salle, pur con finalità proprie e diversificate, si propongono un unico ideale educativo a
servizio dei ragazzi e delle loro famiglie, costituendo così la Famiglia Lasalliana. Esse sono:
A) LA COMUNITÀ RELIGIOSA DEI FRATELLI
I Fratelli sono Religiosi laici che vivono in comunità per donare la loro vita a Dio e dedicarsi
insieme alla formazione umana e cristiana dei ragazzi e dei giovani, specialmente poveri, attraverso
la scuola ed altre opere educative. La professione religiosa, la preghiera quotidiana, la specifica
preparazione spirituale, pedagogica e didattica, hanno lo scopo di renderli efficaci animatori.
Essi fanno conoscere l’essenziale del messaggio lasalliano a tutti i membri della comunità
educativa. A coloro che lo desiderano, propongono una condivisione più profonda della spiritualità
lasalliana.
B) L’ASSOCIAZIONE FILODRAMMATICA LASALLIANA
Nell'Associazione Filodrammatica Lasalliana, i Genitori ed ex alunni che hanno frequentato il
nostro ambiente esprimono l’adesione all’ispirazione cristiana e all’impegno educativo e culturale
nel campo del teatro. Con le loro iniziative partecipano all’azione educativa e all’affermazione,
anche in sede civile, della libertà nella scelta educativa. A sostegno di questa finalità l'Associazione
organizza stages, spettacoli e rassegne teatrali allo scopo di divulgare i sani principi insiti nel
linguaggio dell’arte teatrale.
C) L’ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO Onlus “STELLA LASALLIANA”
L’azione educativa lasalliana, seguendo una lunga tradizione di esperienze caritative, si dedica
anche alla realtà sociale degli svantaggiati, giovani e adulti. In tale prospettiva, la Onlus si occupa
di programmi di assistenza e di aiuti verso i bisognosi presenti in loco e all’estero; inoltre sostiene
attività ed iniziative strettamente legate all’attività didattica della scuola primaria presente nella
nostra Istituzione.
D) ASSOCIAZIONI SPORTIVE
Lo sport nella scuola lasalliana costituisce un veicolo privilegiato per completare la formazione
integrale della persona nel suo sviluppo psicofisico e per meglio avviare l’alunno all’acquisizione
ed al rispetto delle regole che lo pongono in relazione con gli altri.
In seno all’Istituzione scolastica pertanto sono nate tre associazioni sportive:
Associazione Sportiva Dilettantistica “LA SALLE CALCIO”
Associazione Sportiva “LA SALLE BASKET”
Associazione Sportiva “PALLAVOLO LA SALLE”
Ognuna di esse è regolata da uno Statuto proprio, svolge autonomamente attività sportiva con
ragazzi, in sintonia con i principi educativi tipici della scuola lasalliana.
E) LA SCUOLA DI MUSICA "LA SALLE"
La scuola è nata con lo scopo di permettere a coloro che mostrano attitudini e volontà di sviluppare
le loro doti artistiche musicali, di intraprendere l’approccio con lo studio di uno strumento musicale,
di migliorare la loro preparazione culturale e di preparare eventualmente esami da sostenere in
Conservatorio. Attualmente annovera un buon numero di iscritti. I Docenti sono anche insegnanti
nella scuola che opera nell’Istituzione.
F) L’ASSOCIAZIONE "CONFRATERNITA LASALLIANA"
L’Associazione è sorta presso la parrocchia di S. Giovanni Battista de La Salle che è in Monserrato
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e raduna laici, uomini e donne, che si impegnano in famiglia ed in parrocchia a vivere lo spirito di
fede e di zelo proposto da San Giovanni Battista De La Salle. Il gruppo è guidato da un Fratello,
partecipa a due incontri mensili, uno di formazione e l’altro di preghiera. Si ispira allo Stile di Vita
dei Signum Fidei.
LA SCUOLA
I.
ISCRIZIONE
Art. 1 - La Casa del Fanciullo accoglie Studenti e Studentesse, in orario diurno.
Art. 2 - L’insegnamento della Religione è momento qualificante e irrinunciabile dell’azione
educativa della “Casa del Fanciullo”. Esso è esteso a tutti gli Studenti, supponendo ed esigendo
ascolto rispettoso e consapevolezza responsabile.
Art. 3 - L’iscrizione si effettua con la compilazione dell'apposita scheda di iscrizione firmata da
uno dei Genitori.
La firma del Genitore esprime l’adesione al progetto Educativo della Scuola e l’accettazione delle
norme esposte nel Regolamento.
Art. 4 - Il rinnovo dell’iscrizione degli Studenti già frequentanti La Casa del Fanciullo, deve
pervenire alla Direzione al termine delle lezioni dell’anno scolastico che si frequenta e comunque,
entro il 30 giugno a mezzo dell'apposita scheda di iscrizione, accompagnata dal versamento della
quota stabilita. Dopo tale data non si assicura il posto a chi non ha ottemperato a tale disposizione.
L’iscrizione di nuovi Studenti comporta obbligatoriamente un colloquio dei Genitori con il
Dirigente Scolastico. È inoltre subordinata alla presentazione del documento di valutazione
dell’anno scolastico precedente e di quanto è richiesto dalla Segreteria.
Non sono ammessi Studenti che si trovino in situazioni scolastiche irregolari.
Art. 5 - L’iscrizione alla scuola impegna fino al termine dell’anno scolastico e la Direzione non
assume impegni oltre la sua durata.
Art. 6 - La Direzione si riserva l’accettazione della domanda di iscrizione, nonché il diritto di
allontanare in qualsiasi periodo dell’anno scolastico lo studente che, nonostante gli interventi della
Direzione e dei Docenti intesi a stimolare il suo senso di responsabilità personale, persiste nel
manifestare indifferenza od ostinato contrasto con i principi educativi della scuola.
La Direzione inoltre si riserva di allontanare l’alunno in qualsiasi momento dell’anno scolastico
quando anche i suoi genitori persistono in un ostinato ed evidente contrasto con la linea educativa
della scuola.
Art. 7 - DOCUMENTI RICHIESTI PER L’ISCRIZIONE
Per gli alunni della CLASSE PRIMA
entro la scadenza della normativa ministeriale in vigore:
1. Scheda di iscrizione debitamente compilata e firmata.
2. Versamento della quota d’iscrizione;
Per gli alunni delle CLASSI di PASSAGGIO (dalla 2ª alla 5ª)
Entro il 30 giugno:
3. Scheda di iscrizione debitamente compilata e firmata.
4. Versamento della quota d’iscrizione;
16
Per gli alunni provenienti da altre scuole:
1. «NULLA OSTA» del Dirigente Scolastico della scuola di provenienza;
2. Scheda di valutazione dell’ultimo anno scolastico frequentato;
3. Scheda di iscrizione debitamente compilata e firmata;
4. Versamento della quota d’iscrizione;
II.
LO STUDENTE
Art. 8 - Il rispetto, la lealtà, la distinzione dei modi e del linguaggio nella vita di relazione con gli
Insegnanti e il Personale non docente costituiscono il presupposto della reciproca fiducia che è alla
base di ogni rapporto educativo.
Art. 9 - Analogamente il rispetto, la lealtà e l’amicizia verso i compagni e la fedeltà agli impegni
concordemente assunti sono considerati valori essenziali per l’educazione alla vita sociale e validi
criteri per la valutazione delle diverse situazioni comportamentali.
Art. 10 - L'ordine e la pulizia degli ambienti frequentati, la cura dell’arredo e delle attrezzature a
disposizione, il rispetto di quanto appartiene ad altri sono affidati all’educazione e responsabilità di
ciascuno. Eventuali danni ai locali e alle attrezzature saranno addebitati a chi li ha personalmente
provocati e a coloro che in qualche modo li avessero direttamente o indirettamente resi possibili.
Agli alunni si richiede di assicurare coerentemente decoro, ordine personale, pulizia e buon gusto.
Non sono ammessi atteggiamenti volgari e trasandati o che si possano configurare come espressione
di eccessiva eccentricità ed equivocità.
Le lezioni di Scienze motorie e sportive richiedono il vestiario ginnico idoneo e prescritto.
Art. 11 – La Casa del Fanciullo, pur nel rispetto delle libertà personali, non accetta comportamenti
atti a sminuire la dignità e la crescita integrale della persona umana.
Il Dirigente Scolastico pertanto prenderà adeguati provvedimenti nei confronti di chi introducesse o
diffondesse pubblicazioni offensive e lesive dei principi educativi e morali propri della Scuola e
verso chiunque assumesse comportamenti inaccettabili ed irriguardosi o inducesse altri in tal senso.
La Direzione si assume l’impegno comunque di convocare i genitori degli alunni che ripetutamente
si fanno riprendere per gravi motivi disciplinari.
Art. 12 - La Direzione non assume alcuna responsabilità circa la custodia degli indumenti, del
denaro e di oggetti in possesso degli Studenti.
Si sconsiglia vivamente di portare a Scuola oggetti di valore, telefoni cellulari o somme rilevanti di
denaro.
Si consiglia invece di non assumere atteggiamenti di ostentato benessere personale, preferendo uno
stile di vita sobrio ed essenziale.
Art. 13 - Il voto di CONDOTTA è in relazione sia al comportamento dello studente nell’ambito
della scuola, sia alla diligenza nell’adempimento dei doveri scolastici. È riprovevole se di 8/10. Se
lo studente termina l’anno scolastico con 8 in condotta, il Dirigente Scolastico, sentito il Consiglio
di classe, si pronuncia circa la riaccettazione per l’anno successivo.
Art. 14 - Le ASSENZE, i ritardi, come pure ogni richiesta di autorizzazione particolare, debbono
essere motivati dai Genitori, o da chi ne fa le veci, sul diario scolastico personale; quando l’assenza
è dovuta a malattia e supera i cinque giorni compresi i festivi, va accluso un certificato medico che
dichiari la possibilità di riprendere la frequenza.
In caso di assenza, i Genitori sono tenuti ad avvertire la Segreteria entro le prime ore della mattinata
scolastica. È impegno anche della famiglia provvedere al recupero dei compiti non eseguiti durante
i giorni di assenza. Non vengono accolte giustificazioni o richieste di autorizzazioni particolari
17
effettuate tramite telefono.
Le assenze ingiustificate, come pure l’uscita non autorizzata dalla Scuola durante l’orario
scolastico, sono considerate mancanze gravi e comportano sanzioni disciplinari. L'esonero
temporaneo o permanente dalle lezioni di Scienze motorie e sportive deve essere richiesto al
Dirigente Scolastico per iscritto, previo certificato medico. Tale esonero non dispensa l'alunno dal
presenziare alle lezioni.
III.
RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA
Art. 15 – La Scuola riconosce e sostiene la validità dell'operato dei Genitori degli alunni a
vantaggio del dialogo formativo. Viene vivamente raccomandata la partecipazione agli incontri di
formazione religiosa, pedagogica e ricreativi da essa programmati durante l'anno. La collaborazione
delle Famiglie degli alunni si attua specificatamente con il dialogo frequente con i Docenti.
Art. 16 - Il Diario Scolastico è il normale mezzo di comunicazione tra scuola e famiglia e va tenuto
con particolare cura.
I Genitori sono periodicamente informati circa il comportamento e il profitto del figlio mediante
bollettini informativi che vengono consegnati allo studente secondo le scadenze precisate nel
calendario scolastico interno.
Gli Insegnanti sono a disposizione dei Genitori nei giorni di Colloquio fissati nel calendario
scolastico interno.
Nell'ultimo mese di scuola i Colloqui Genitori - Docenti sono sospesi per disposizione ministeriale.
NORMATIVA AMMINISTRATIVA
Art. 17 – CONTRIBUTO SCOLASTICO
Il contributo scolastico si suddivide in nove mensilità, da settembre a maggio compresi.
Le fatture per i contributi scolastici e/o altre causali dovranno essere saldate sollecitamente a
ricevimento delle medesime.
Il ritardo ingiustificato del pagamento anche di una singola mensilità è motivo sufficiente per un
richiamo scritto alla famiglia insolvente. Al termine dell’anno scolastico, non si può rinnovare
l’iscrizione alla classe successiva senza aver prima saldato le fatture inevase.
Al termine di ogni anno scolastico, la Direzione si riserva la possibilità di decidere, previa
consultazione del Dirigente Scolastico e delle Famiglie interessate, circa l'attivazione o
soppressione di classi.
La Direzione si riserva altresì la facoltà di adeguare nel corso dell'anno le quote mensili nel caso di
rilevante aumento del costo reale della vita.
Art. 18 – SERVIZI INCLUSI
La quota di iscrizione e le quote mensili comprendono i seguenti servizi: attrezzature per le attività
connesse alla scuola, laboratori, riscaldamento, schede di valutazione scolastica, diritti di segreteria
e di amministrazione, assicurazione infortuni, responsabilità civile, stampe, circolari.
18
Art. 19 – ATTIVITA' EXTRA SCOLASTICHE
Con l'iscrizione le Famiglie danno mandato alla Direzione di organizzare in nome e per conto delle
stesse, viaggi e soggiorni culturali e turistici di libera partecipazione a completamento degli impegni
educativi e culturali assunti.
Art. 20 - RIDUZIONI SULLE QUOTE MENSILI
Le rette accettate e sottoscritte, sono calcolate in modo indivisibile e regolate da apposita normativa.
Tuttavia, la Direzione, in spirito di solidarietà con le difficoltà documentate dalla famiglia ed entro i
limiti stabiliti annualmente dal Consiglio di Amministrazione della “Provincia Italia”, concede
riduzioni sulle quote mensili a quegli Studenti che esprimono un comportamento corretto ed un
buon rendimento scolastico e le cui famiglie necessitano di facilitazioni.
Art. 21 - CORSI FORMATIVI LIBERI
La Direzione, facendo conoscere preventivamente, mediante apposite circolari, le quote relative,
organizza corsi di perfezionamento culturale, linguistico ed informatico a vantaggio di Studenti che,
nelle ore pomeridiane, desiderassero integrare la propria formazione con l’apprendimento di
discipline particolari o con il loro approfondimento.
Tutti gli Studenti della Casa del Fanciullo possono iscriversi e partecipare a queste attività, dopo
averne ponderata l'opportunità e deciso di frequentarle con fedeltà, previa autorizzazione scritta
della famiglia e il versamento della quota prevista.
Art. 22 - RITIRO DALLA SCUOLA
La famiglia che non intende rinnovare l’iscrizione del proprio figlio per l’anno scolastico
successivo, deve inviare disdetta con lettera raccomandata, entro il 20 giugno.
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CORSO DI STUDIO PRESENTE ALLA CASA DEL FANCIULLO
SCUOLA PRIMARIA PARITARIA
La scuola primaria Casa del Fanciullo"Ernesto Pintus" ha una lunga tradizione educativa ed è aperta
a nuove iniziative e sperimentazioni didattiche. La scuola si propone di far crescere il bambino in
un ambiente educativo dove tutti sono rispettati ed accettati. Il bambino è guidato alla scoperta della
propria identità, all'acquisizione della fiducia nei propri mezzi, al rispetto dell'ambiente in cui vive e
alla collaborazione con i compagni.
♦ Le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì, con due rientri obbligatori pomeridiani il
MARTEDÌ e il GIOVEDÌ.
♦ L'anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri.
♦ La scuola offre un servizio mensa dal lunedì al venerdì, comprensivo di assistenza.
TUTA SPORTIVA: Tutti gli alunni, nei giorni in cui è prevista l'educazione motoria o le attività
sportive, indossano la tuta sportiva della scuola; tale indumento è considerato anche come divisa
scolastica per le manifestazioni collettive della scuola.
ORARIO
MATTINO
ore
da lunedì a venerdì
POMERIGGIO martedì e giovedì
7.30
Inizio INGRESSO
14.20 Inizio LEZIONI
1ª USCITA
8.20
Inizio LEZIONI
16.00
ore
(dalle lezioni)
2ª USCITA
12.50
USCITA
17.30
(dalle attività motorie)
POMERIGGIO lunedì, mercoledì e venerdì
14.20 Doposcuola
1ª USCITA
16.00
ore
(dal doposcuola)
2ª USCITA
17.30
(dalle attività motorie)
ATTIVITÀ DIDATTICHE E PARASCOLASTICHE
♦
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Visite guidate a Musei e gite
Laboratori di disegno e attività manuali
Messa comunitaria animata dai ragazzi nei momenti forti dell’anno liturgico
Realizzazione di spettacoli per i Genitori in occasione del Natale e di fine anno
Possibilità di utilizzare una biblioteca interna riservata agli Alunni della scuola elementare
Videoteca di interesse scolastico e ricreativo
Organizzazione delle miniolimpiadi
Corso di avvio per l'utilizzo del computer (per tutti gli Alunni)
Doposcuola, tenuto dagli Insegnanti di classe, per l'esecuzione dei compiti e lo studio delle
lezioni, con particolare attenzione per gli Alunni in difficoltà
Corso di chitarra (dalla classe 5ª
Attività motoria con calcetto e pallavolo
Saggio di scienze motorie e sportive
Scuola di musica e saggio di musica
Corso di recitazione e canto (CANTAUSU IMPARI - il sabato)
Gruppi dell’amicizia e campiscuola estivi (dalla classe 5ª)
«Sabato senza libri»; «Estate ragazzi»
20
DISPOSIZIONI PER L’ANNO SCOLASTICO
Ogni studente della “Casa del Fanciullo” si impegna a perseguire
onestamente le finalità proprie della Scuola, previste nel Progetto
Educativo: maturazione integrale della persona, studio, svago,
rispetto per le persone e le cose.
1. La frequenza alle lezioni deve essere regolare, impegnata e puntuale.
2. Sono considerate mancanze gravi tutte le forme di prepotenza, violenza e grossolanità. Sono pure
stigmatizzati gli atti di vandalismo e gli scherzi di cattivo gusto.
3. È richiesto un modo di vestire semplice ed all’insegna del buon gusto.
4. In classe tutti gli alunni devono essere attivi, attenti e partecipi. Portare ogni giorno tutto
l'occorrente, imparare a prendere appunti e integrarli con uno studio accurato del libro di testo;
intervenire per chiedere approfondimenti, collegamenti, integrazioni e chiarificazioni. Eseguire i
compiti con regolarità e studiare le lezioni con diligenza, dedicandovi un tempo congruo.
5. Le autorizzazioni ed i permessi sono concessi solo dal Dirigente Scolastico o dal Suo sostituto.
Le giustificazioni delle assenze e dei ritardi devono essere motivate con chiarezza, firmate dai
Genitori. Gli alunni privi di giustificazione non sono ammessi in classe. In caso di assenza
avvisare la scuola. Se l'assenza è superiore ai 5 giorni, compresi i festivi, al rientro portare il
certificato medico. Le visite mediche siano fissate possibilmente fuori dall'orario scolastico.
6. All'interno della struttura scolastica, compreso il cortile, non è consentito fumare.
7. Alla fine di una lezione si rimane in classe e si attende in modo corretto l'insegnante. Per andare
ai servizi si chieda il permesso all'insegnante che inizia la lezione (non chiedere di assentarsi
dall’aula durante la lezione).
All'uscita si prega di lasciare la classe pulita ed in ordine (luci spente, finestre chiuse, banchi
allineati). Quando ci si reca in palestra o nei laboratori si abbia l'avvertenza di non disturbare le
altre classi. Si eviti di chiedere uscite anticipate.
8. I rapporti con i Docenti siano sempre caratterizzati dalla massima fiducia, lealtà e rispetto. Ogni
alunno/a faccia riferimento in modo particolare al proprio Docente Coordinatore di Classe.
9. La Direzione non assume alcuna responsabilità circa la custodia degli indumenti, del denaro e
degli oggetti in uso degli Studenti. Si consiglia vivamente di non portare a Scuola oggetti di
valore o somme rilevanti di danaro.
10.Agli Studenti è fatto assoluto divieto di portare a scuola telefoni cellulari; in caso contrario
verranno requisiti. Per comunicazioni urgenti i ragazzi potranno rivolgersi all’insegnante che è
in classe.
11.In caso di malessere che richieda un'uscita anticipata è compito della Scuola provvedere alla
comunicazione alla Famiglia.
12.Gli alunni che si recano a piedi o si servono di mezzi pubblici o privati per venire a scuola o
tornare a casa, e in ogni altra circostanza, sono impegnati, per il buon nome proprio e della
Scuola, a tenere un comportamento dignitoso.
13.Non è consentito l'utilizzo autonomo e non motivato dell’ascensore. Esigenze specifiche saranno
vagliate dal Dirigente Scolastico.
14.All’entrata, all’uscita e durante le ricreazioni gli alunni non devono sostare nell’atrio della
Scuola, né tantomeno aprire la porta nel caso squilli il citofono.
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ORGANI DI PARTECIPAZIONE E COLLABORAZIONE
COLLEGIO DOCENTI
La programmazione educativa coinvolge tutti gli organi collegiali. La responsabilità
primaria è affidata al Collegio Docenti, composto dagli insegnanti che operano nella stessa
istituzione scolastica. È presieduto dal Dirigente Scolastico e si riunisce possibilmente una volta al
mese.
Il Collegio Docenti ha il compito di fissare gli obiettivi educativi, cioè gli orientamenti di
fondo e i principi di azione che informano l’attività didattica di tutte le classi, e quindi si riferiscono
alla crescita della persona nella sua globalità.
Tra di essi si segnalano:
a) la centralità dell’alunno che implica il rispetto della sua personalità e lo sviluppo delle
sue potenzialità, in modo che divenga il protagonista principale della sua formazione, assuma
autonomamente impegni, responsabilità e scopra il senso e gli scopi della propria esistenza;
b) la solidarietà scoperta nel contesto delle relazioni umane;
c) la scuola di qualità mediante i mezzi di acquisizione sistematica del sapere per favorire il
proseguimento degli studi e la conquista di competenze professionali.
Il Collegio Docenti recepisce le istanze di tutti gli organi collegiali, le discute e orienta
l’azione di tutto il corpo operante nell’ambito educativo.
CONSIGLIO DI DIREZIONE
Il Consiglio di Direzione è l’organo consultivo della Direzione nell’organizzazione e
animazione dell’istituzione; è costituito, con mandato annuale, da Fratelli e Docenti laici nominati
dalla Direzione; è convocato mensilmente e presieduto dal Direttore .
I suoi compiti principali sono:
a) stimolare e coordinare le attività didattiche ed organizzative comuni,
b) curare la realizzazione sul piano scolastico, ecclesiale, civile e sociale delle finalità espresse nel
Progetto Educativo dell’istituto ed assicurarne la fedeltà,
c) proporre al Direttore quanto ritiene opportuno per l’aggiornamento ed il miglioramento degli
aspetti organizzativi ed amministrativi dell’istituto,
d) definire il calendario scolastico.
CONSIGLIO DI CLASSE
Il Consiglio di Classe coordina l’azione dei Docenti, coerentemente con gli obiettivi del
Progetto d’istituto, definendo:
a) gli obiettivi didattici trasversali (cognitivi, affettivi, psicomotori) che saranno perseguiti dai
Docenti della medesima classe nel corso dell'anno scolastico;
b) gli eventuali interventi di carattere interdisciplinare;
c) i livelli di partenza, accertati con test d'ingresso e le attività trasversali da realizzare per il
recupero delle abilità non possedute e propedeutiche a quelle da raggiungere.
d) le modalità di lavoro che i Docenti decidono di adottare al fine di perseguire gli obiettivi
individuati;
e) natura e numero delle prove per quadrimestre;
f) i criteri di valutazione formativa e sommativa;
g) le iniziative di recupero e sostegno;
h) i rapporti con le famiglie;
i) le attività integrative trasversali individuate per facilitare il perseguimento degli obiettivi (ad
esempio: viaggi di istruzione, visite guidate, conferenze, audiovisivi,...).
Il Consiglio di classe si raduna ordinariamente in occasione delle valutazioni quadrimestrali
ed interquadrimestrali, secondo il calendario stabilito. Per esaminare situazioni particolari il
Consiglio potrà essere convocato per iniziativa del Dirigente Scolastico e/o su richiesta del
Coordinatore di classe.
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CONSIGLIO D'ISTITUTO
Il Consiglio d'Istituto è formato dal Dirigente Scolastico e da rappresentanti dei Genitori, dei
Docenti e delle Associazioni che operano all’interno dell’Istituzione. Elegge un Genitore come
Presidente e un altro componente come Segretario.
Il Consiglio esprime pareri e formula proposte circa l'andamento generale della Istituzione e circa
questioni di organizzazione scolastica generale (programmi scolastici, sperimentazioni, corsi di
recupero e sostegno, attività culturali e sportive, orario scolastico e vacanze, adozione libri di testo,
acquisto di attrezzature tecnico-scientifiche, sussidi didattici ed audiovisivi e di quanto si reputa
utile per il miglior profitto degli Studenti). Il Consiglio si impegna altresì ad individuale i giusti
canali negli enti locali per rappresentare l’Istituto, presentare richieste.
ASSEMBLEA DEI GENITORI
I Genitori di ogni classe possono riunirsi in Assemblea per proporre, in piena sintonia con
gli obiettivi didattici e formativi della scuola, nuove iniziative scolastiche ed extrascolastiche,
verificare lo svolgimento del programma, discutere di eventuali problemi della classe, suggerire
soluzioni per migliorare il clima di studio e affiatamento tra gli alunni.
Loro portavoce sono i due Rappresentanti dei Genitori, eletti all'inizio di ogni anno
scolastico, il cui compito è di tenere i contatti con gli altri Genitori, con il Coordinatore di Classe e
con il Dirigente Scolastico.
L'Assemblea è convocata dai Rappresentanti dei Genitori, previo accordo sull'ordine del
giorno con il Dirigente Scolastico. Al termine della seduta viene redatto un verbale.
STRUTTURE DIDATTICHE
AULE
Le aule dove si svolge normalmente l'attività didattica sono spaziose, luminose, accoglienti
e dotate di tutte le attrezzature necessarie. I banchi sono in ottimo stato e revisionati all'inizio di
ogni anno scolastico. Alle pareti, oltre alle carte geografiche, vengono appesi dei quadri per rendere
più gradevole l'ambiente. In ogni aula esistono bacheche dove vengono esposti documenti di
interesse generale e lavori a cura degli alunni. Esse sono pure dotate di tv, videoregistratore, lettore
DVD e stereo. Le aule vengono pulite ogni giorno dal personale di servizio.
BIBLIOTECA
La Biblioteca della Casa del Fanciullo è situata nell’atrio di accesso alle aule per essere più
facilmente consultata durante le lezioni o durante il doposcuola. Possiede un buon numero di libri di
saggistica, di cultura varia ed enciclopedie adatti per eseguire ricerche scolastiche.
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LABORATORIO DI INFORMATICA
Il laboratorio di informatica è situato al terzo piano dell’Istituto ed è composto da 20
postazioni di lavoro dotate di elaboratori con numerosi programmi applicativi a disposizione degli
Studenti (Office XP, Windows 2000, etc.) e necessari all’uso interdisciplinare del laboratorio stesso.
Essi sono collegati alla rete Internet. La sala inoltre è dotata di videoproiettore, scanner e stampante.
AULA MAGNA POLIFUNZIONALE
L’aula magna è capace di 150 posti a sedere e viene utilizzata in occasione assemblee di
genitori e conferenze. È pure attrezzata per rappresentazioni teatrali, per audizioni musicali, per
concerti dal vivo tenuti dagli alunni.
È anche dotata di un videoproiettore, videoregistratore, ricevitore satellitare e personal computer
multimediale con accesso a Internet, di impianto voci e di un registratore con impianto stereofonico
per audizioni musicali.
IMPIANTI SPORTIVI
A circa cento metri di distanza, l’Istituto dispone di un impianto sportivo che comprende un
campo di calcio ed uno di calcetto in terra battuta, con spogliatoi e docce, ed attrezzature varie.
SERVIZI DIRETTIVI E AMMINISTRATIVI
DIREZIONE
Il Direttore riceve nei giorni di scuola, al pomeriggio, preferibilmente su prenotazione
telefonica.
SEGRETERIA
La Segreteria scolastica è aperta al pubblico ogni giorno feriale, dal lunedì al venerdì, dalle
ore 8.00 alle ore 12.00; e nei pomeriggi di martedì e giovedì dalle 16.00 alle 17.30.
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