itinerario viaggio in turchia - Rotary Club Roma Appia Antica

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itinerario viaggio in turchia - Rotary Club Roma Appia Antica

ITINERARIO VIAGGIO IN TURCHIA
21 Aprile 2012 - Sabato - Roma / Istanbul / Izmir
Arrivo a Izmir alle 21.00.
Incontro con la guida parlante italiano .
Trasferimento in Hotel.
Pernottamento a Izmir.
MÖVENPICK HOTEL IZMIR 5 ***** - www.moevenpick-izmir.com
22 Aprile 2012 - Domenica
- Izmir / Efeso / Izmir
Prima colazione a buffet.
Giornata intera dedicata alla visita di EFESO, lo splendore delle rovine con i recenti
restauri sempre appare magnifica, il Teatro Grande che per la sua maestosita’ e lo
scenario in cui è inserito suscita può ospitare fino a 25.000 spettatori , per la sua
maestosità e lo scenario in cui é inserito suscita gran stupore ..la Via Arcadiana, l’Odeon,
il piccolo teatro che poteva accogliere 1.500 persone, la Biblioteca di Celso, costruita
nel II sec. D.C. fu una delle più famose biblioteche nel mondo, il monumento di Traiano,
la Basilica del Concilio chiamata anche la doppia chiesa dove si celebrarono due
importanti concili (431 e 449) , visita della basilica di San Giovanni, del VI secolo,
Museo di Efeso,visita della Casa della Madonna , in cui Maria cantò la sua lode a Dio
negli ultimi anni di vita, visitata dai papi Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, la
tranquillità del luogo offre un opportuno ambiente di silenzio, semplicità e preghiera.
In serata rientro a Izmir.
Pranzo in ristorante.
Cena e pernottamento a Izmir.
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23 Aprile 2012 - Lunedì - Izmir / Pergamo / Izmir
Prima colazione a buffet.
Partenza per PERGAMO, visita di Pergamo, l'insieme delle rovine rimaste può dare
l'idea del suo splendore antico.., due zone archeologiche distinte , l'acropoli con i
monumenti classici : teatro, capace di 10.000 posti, appoggiato alla collina, com’era
costume ellenistico, tempio di Atena Polis, agorà, biblioteca ecc.., e l'asclepeion di
forma circolare costruito nel 150 d.C., zona culturale e di cura per numerose malattie.. e
della Chiesa dell’Apocalisse, il cristianesimo giunse a Pergamo in occasione di loro
viaggi e soggiorni a Efeso, dell’Apostolo Giovanni e dei suoi discepoli, Basilica Rossa, del
II secolo, descritta come una delle sette chiese dell’Apocalisse.
Rientro a Izmir, visita di Izmir, oggi è la seconda citta’ della Turchia, giro orientativo, il
Kadifekale, eretta sulla sommità del monte Pagos, con una stupenda vista sulla citta’..
visita alla chiesa di San Policarpo,
Pranzo in ristorante.
Cena Conviviale con Rotary Club locale
Pernottamento a Izmir.
BREVI NOTE SUI MONUMENTI VISITATI IL 22 ED 23 APRILE
EFESO
Efeso è la città classica meglio conservata del Mediterraneo
orientale. Tappa fondamentale per gli appassionati di
archeologia. Bellissima e interessante per chiunque.
Nata come colonia di Ioni, si sviluppò soprattutto in età
ellenistica e romana. Nei tempi antichi il mare si estendeva fin
quasi al luogo dove oggi sorge la città di Selcuk. Efeso, grazie
al suo porto commerciale, era una delle città più fiorenti durante il 600 a.C..
Il Tempio di Cibele (la dea madre anatolica) era meta di pellegrinaggi fin dall'800 a.C. Nel 356 a.C.
il tempio fu distrutto da un incendio. Gli efesini progettarono un tempio nuovo ancora più
imponente del precedente. Alessandro Magno, dopo aver conquistato la città, restò così colpito dal
progetto, che si offrì di pagare la costruzione del tempio a patto che fosse poi dedicato ad
Artemide. Il tempio fu poi annoverato tra le sette meraviglie del mondo insieme al Mausoleo di
Alicarnasso a Bodrum, le piramidi egizie, il Colosso di Rodi, la statua di Zeus di Olimpia, il faro di
Alessandria e i giardini pensili di Babilonia. Del Tempio di Artemide rimane oggi solo la pianta.
Efeso divenne la più importante fra le città della Provincia d'Asia e qui avvennero le rivolte più
violente contro il potere di Roma (i Vespri Efesini dell'88a.C.)
Dopo la morte di Alessandro Magno, il controllo della Ionia passo nelle mani del suo generale
Lisimaco. Il porto in quel periodo si stava insabbiando a causa dei detriti trasportai dal fiume
Cayster. L'economia della città era in serio pericolo e Lisimaco chiese agli efesini di spostarsi ad
ovest. Non riuscendo a convincerli, Lisimaco fece bloccare le fogne e allagare tutte le case. Gli
efesini furono costretti a spostarsi a ovest del monte Pion, dove sorge la città romana. La città che
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nacque sotto Lisimaco divenne una vera e propria metropoli con una popolazione di circa 250.000
abitanti. Fu la capitale romana dell'Asia Minore e i vari imperatori la abbellirono con costruzioni
meravigliose. Il declino di Efeso giunse quando il porto si insabbiò definitivamente. All' ingresso
della città romana ci sono le Terme di Vario e, sull'altro lato, le colonne rette dell'Agorà o centro
amministrativo della città.
Proseguendo lungo la strada che forma la spina dorsale del centro urbano dell'antica Ephesos,
sulla destra si apre il piccolo e ben conservato teatro Odeon, un piccolo teatro poteva ospitare
1400 spettatori e veniva impiegato anche come luogo per conferenze, spettacoli musicali e riunioni
del consiglio cittadino. Accanto all'odeon c'è il Prytaneion, il municipio di Ephesos, di fronte al
quale si trova la Fontana di Pollione. Poco più avanti si ammira una lastra di marmo triangolare
che era posta sul frontone della fontana. Si tratta di un'opera intatta del II secolo d.C. e i suoi
splendidi bassorilievi riproducono una dea alata, la Nikègreca simbolo della Vittoria.
Arretrata rispetto alla strada c'è l'area
del Tempio di Domiziano con due
stupende colonne erette e unite da un
architrave che ne regge un altro paio
simili a cariatidi. La vastità delle
fondamenta di questo tempio ci dà la
misura di quelle che dovevano essere
le sue proporzioni. Proseguendo lungo
la bella strada lastricata di marmo si
imbocca la scenografica Via dei
Cureti. Il nome le viene da un ordine di
sacerdoti della dea Artemide, chiamati
per l'appunto Cureti. Qui si trovavano
molte delle case più grandi e più
sontuose della città, decorate da
mosaici,
affreschi
e
marmi.
La Fontana di Traiano è stata rimessa insieme con molta buona volontà e perizia ma, mancando
molti pezzi, la scala ne risulta rimpicciolita: un tempo infatti essa inquadrava la statua colosso
dell'imperatore, di cui restano solamente i piedi di marmo.
Più avanti sorgono le rovine del bordello. La cui sala principale è decorata con un bel mosaico
raffigurante le quattro stagioni.
Ritornati sulla via dei Cureti, si visita il complesso delle terme di Scholastica, la matrona romana
che le restaurò e abbellì a proprie spese nel V secolo d.C.
Al termine della via dei Curati c'è la Biblioteca di Celso che funge da quinta di chiusura e sfondo.
Oltre la biblioteca di Celso, si prende la Via dei Marmi. A sinistra si trovava il grande mercato con
portici e botteghe; al suo termine, ecco il Grande Teatroeccezionalmente ben conservato, con
sessantasei ordini di gradinate per 25.000 spettatori. Da qui prende inizio la Via Arcadiana o via
del Porto, larga 11 metri e lunga 500, lastricata in marmo e abbellita da colonnati, una delle più
famose vie monumentali dell'antichità.
La città vicina di Efeso è dominata da una cittadella bizantina che si
trova nei pressi della Basilica di San Giovanni, costruita nel VI sec.
d.C. vicino alla sua tomba. Accanto alla Basilica, un portone
tipicamente selgiuchide dà accesso alla Moschea di Isa Bey del XIV
sec. d.C. Una impressionante collezione di statue ed altre opere,
riportate alla luce dopo gli scavi di Efeso, si trovano oggi nel Museo
Archeologico di Efeso a Selcuk. Il Festival Internazionale di Efeso si
tiene ogni anno nel mese di maggio. Il Museo del bagno turco, nella
città, espone miniature e pitture che mostrano I’uso del bagno turco
nella storia.
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E' stato accertato che dopo la morte di Gesu, San Giovanni aveva accompagnato la Vergine Maria
ad Efeso, in una modesta casetta (Meryemana Evi = Casa di Madre Maria) presso Bulbul Dagi
(Koressos, Monte Usignolo) ove Lei rimase fino ai suoi ultimi giorni. Luogo di pellegrinaggio per
cristiani e musulmani, questa casa venne santificata ufficialmente dal Vaticano, ed ogni anno, il 15
Agosto, i cristiani celebrano una cerimonia di commemorazione.
PERGAMO
Situata tra Çanakkale e Troia a nord, e Smirne, Efeso e Kusadasi, a sud, la città di Pergamo
(Bergama, Pergamon), v’attende con il suo carico di storia e di cultura. La città ebbe un grande
sviluppo a seguito della caduta dell’impero di Alessandro Magno, quando sotto il regno di
Eumenes II la città raggiunse il suo massimo splendore e la sua Acropoli rivaleggiava per bellezza
con quella di Atene.
In quel periodo anche la biblioteca di Pergamo divenne uno dei centri culturali del mondo antico, e
con i suoi 200.000 libri era di fatto il secondo centro culturale al mondo, dopo la grande biblioteca
di Alessandra d’egitto. Fu proprio a causa di questa “rivalità” ed a una sorta di embargo dei fogli di
papiro (l’unica carta dell’epoca) da parte dell’Egitto, che la civiltà di Pergamo sotto la guida
illuminata di Eumene II, produsse una carta alternativa, proveniente dalla concia delle pelli, e che
da allora prese il nome di Pergamena.
L’Acroploi domina la città ed il luogo di più grande fascino della città. Una strada dal centro risale
alla montagna per circa 6 km e vi conduce alla città alta.
Nell’Acropoli, i resti che si vedeno sul lato sinistro, mentre si entra, sono le tombe monumentali
erette nel corso del periodo ellenistico, a fianco si trovano dei negozi. Quando si immette
l'Acropoli, le rovine che rimangono alla vostra sinistra, sono le fondamenta del Propylon (porte
monumentali), che sono state costruiti da Eumene II. Passando per la piazza si nota ciò che resta
del tempio di Atena, costruito durante il tempo di Eumene II. La famosa Biblioteca di Pergamo, che
conteneva 200.000 libri, era situata a nord della piazza.
Antonio, perdutamente innamorato di Cleopatra, prese tutti i libri della biblioteca per donarli a
Cleopatra come un regalo di nozze, ed anche per consolarla del terribile incendio della Biblioteca
di Alessandria.
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All'interno l'Acropoli ci sono case, caserme militari e magazzini militari chiamati arsenali. Da notate
il bel Tempio di Traiano, un edificio in marmo che è stato restaurato da archeologi tedeschi. Nelle
vicinanze si trova il magnifico Teatro di Pergamo
Il Teatro di Pergamo è uno dei teatri più ripidi del mondo, questo a causa della morfologia e degli
spazi ridotti dell’Acropoli, ed ha una capacità di 10.000 posti ed è stato costruito nel 3 ° secolo. Il
teatro ha subito variazioni nel corso del periodo romano sotto il regno di Caracalla. Vi è un portico
lungo quasi 250 m e largo circa 16 m di fronte al teatro. La strada che si trova sul fronte del teatro
conduce al Tempio di Dioniso (conosciuto a Roma come Baccus, dio del vino). Il tempio fu
costruito nel 2 ° secolo e fu ricostruito in marmo nel corso del periodo di Caracalla (211-217 dC).
Il famoso Altare di Zeus Pergamo, a forma di ferro di cavallo, si trova sulla parte sud del teatro, e fu
voluto da Eumene II (197-159 aC), per ricordare la vittoria contro i Galati. L'altare originale, fu
portato via da Pergamo nel 1871 e condotto in Germania dal ingegnere tedesco Carl Humann. Ora
è esposto presso il Museo di Pergamo a Berlino, in un modo conforme al suo originale.
A sud dell’ Altare, si trova l'Agorà (mercato) con al centro un piccolo altare. Dentro Pergamo non
c’è molto da vedere ma segnaliamo il Tempio di Serapide, costruito in onore della divinità egiziana.
Si tratta di un edificio a forma di basilica (chiamato anche basilica rossa – Kizil Avlu) costruita sotto
il regno di Adriano, poi, nel 4 ° secolo, è stato convertito in una chiesa dedicata a San Giovanni.
Il museo archeologico merita una visita e si trova dentro Pergamo città, mentre l’importante
Asclepion (Asklepion, l'antico complesso medico cioè un ospedale), si trova fuori dalla città. È
ormai riconosciuto che l’Asklepion, costruito nel nome di Esculapio, dio della medicina e della
sanità, fu fondato dal 4 ° secolo avanti Cristo. Esso contiene altri locali accessori come un piccolo
teatro con una capienza di 3500 persone, stanze dove i pazienti venivano guariti dal suono
dell'acqua e della musica, il tempio di Eusculapio e la biblioteca. Uno dei più importanti personaggi
della Asclepion fu Galeno. Tra le varie curiosità qui all’ Asclepion, i sogni dei pazienti venivano
analizzati da loro medici (sacerdoti), a scopo terapeutico, e tutto ciò avveniva 2.000 anni prima che
Sigmund Freud introducesse nel mondo occidentale le stesse tecniche!
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24 Aprile 2012 - Martedì - Izmir - Cappadocia (in aereo)
Prima colazione a buffet.
Trasferimento all’aeroporto di Izmir per il volo per Kayseri delle 06.55 , arrivo alle 08.20.
DOUBLETREE BY HILTON AVANOS - CAPPADOCIA 5***** www.doubletree.com
KIZILIRMAK CADDESI no 4 AVANOS / NEVSEHIR
TEL.0090 384 511 11 11 – FAX.0090 384 511 11 21
Visita di Kayseri, antica Cesarea di Cappadocia, ai piedi dell’antico monte Argeo, visita
della Doner Kumbet, del 1276, la torre cilindrica, ricca di magnifici motivi ornamentali,
della cittadella, eretta dall’imperatore Giustiniano nel VI secolo e successivamente
riedificata dai Selgiuchidi.
Pranzo in ristorante.
Visita a Soganlı , villaggio troglodite più primitivo della Cappadocia , ha un aspetto del
tutto fantasmagorico, sembra un paese da presepe .., ci sono diverse chiese scavate nei
coni tufacei, alcune delle quali affrescate .,
Questo villaggio é noto anche per la produzione artigianale di bambole di stoffa colorata ..
( malgrado tutto cio’ che offre, Soganlı rimane fuori degli itinerari classici )
Cena Conviviale con Rotary Club locale
Pernottamento in Hotel.
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25 Aprile 2012 - Mercoledì - Cappadocia
Prima colazione a buffet.
Giornata intera dedicata alla visita della CAPPADOCIA , uno degli spettacoli più
suggestivi ed interessanti che la Turchia offre, visita della valle di GOREME, con le
Chiese Rupestri affrescate, insieme alle abitazioni troglodite crea un ammirato stupore.
Paesaggio e l' arte dell' iconografia Bizantina, una fusione unica al mondo...
Pranzo in ristorante.
Visita dei villaggi trogloditi : Uçhisar, dominata da una parete rocciosa piena di grotte
d’abitazione con una suggestiva vista su tutta la zona , Zelve, Avanos, Avcılar, con
aspetti diversi uno dall' altro, Pinnacoli, Anfiteatri, Castelli in tufo...
Visita della citta' sotterranea , considerata l'ottava meraviglia del mondo , disposta di 8
piani .., una vera propria citta’ che scendeva fino a 55 m sottoterra con una superficie di 4
km2 ..
Cena e pernottamento in Cappadocia.
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dopo cena, spettacolo liturgico dei dervisci danzanti in un caravanseraglio
dell’epoca Selgiuchide.
BREVI NOTE SUI MONUMENTI VISITATI IL 24 ED 25 APRILE
KAYSERI
Kayseri. Il nome è già tutto un programma perché evoca
quello romano di Cesarea o meglio diCesarea
Cappadociae nome datole nel 17 d. C. allorché
l’imperatore Tiberio – dopo aver invaso e conquistato
questa regione – decise di cambiare quello di Eusebia. In
origine, ma molto indietro nel tempo, Kayseri era stata la
capitale degli ittiti. Si chiamava Kanesh.
CAPPADOCIA
Il nome Cappadocia, dall’etimologia incerta, è una regione dal paesaggio
mutevole, con vaste pianure e struggenti paesaggi, posta all’interno
dell’altopiano anatolico a 1.000 metri d'altitudine nell'Anatalia centrale, è
il risultato della paziente opera (durata qualche milione di anni) di Madre
Natura, complici due vulcani assopiti da tempo. Dapprima rifugio di
anacoreti ed eremiti cristiani, poi di intere popolazioni che scavarono le
loro abitazioni nel tufo, la zona si è trasformata in epoca bizantina in uno
straordinario universo rupestre. La più popolata era la valle di Goreme,
dove sono state censite 365 chiese, alcune delle quali splendidamente
affrescate.
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Le violente eruzioni dei vulcani Monte Erciyes (m 3.916) e Monte Hasan
(m 3.268), avvenute tre milioni di anni fa, avevano ricoperto l'altopiano
intorno a Nevsehir con tufo, una polvere composta da lava, cenere e
fango. I venti e le Piogge, erodendo queste rocce friabili, hanno creato dei
paesaggi surrealistici spettacolari di rocce a forma di sono, di pinnacoli, di
burroni scoscesi, dipinti con dei toni che variano dal rosso all'oro e dal
verde al grigio.
Le città sotterranee di Kaymakli, Derinkuyu, Mazi, Ozkonak e Tatlarin
furono tutte utilizzate dai cristiani nel VII sec. per sfuggire dalle
persecuzioni. Rifugiandosi in queste città ben nascocte, i cristiani evitarono
il confltto iconoclastico con Bisanzio e le invasioni. Queste città avevano
depositi per il grano, stalle, camere da letto, cucine e condutture d'aria.
Oggi esse sono ben illuminate e costituiscono la parte eccenziale e più
affascinante di una gita in Cappadocia.
Il Museo all'aria aperta di Goreme, un complesso monastico
di chiese e cappelle rupestri tappezzate di affreschi, è uno
dei siti più famosi della Turchia. La maggior parte delle
cappelle sono datate dal X al XIII secolo, periodo bizantino e
selgiuchide, e sono costruite su un piano a forma di croce, la
cui cupola centrale è corretta da quattro colonne. Nelle
navate laterali di molte chiese ci sono delle tombe rupestri.
Tra le chiese più famose di Goreme, citiamo la Chiesa di
Elmali, la più recente e la più piccola del gruppo, la Chiesa
Yilanli (Chiesa coi serpenti) con affascinanti affreschi dei
dannati tra le spire di serpenti, la Chiesa di Santa Barbara e la Chiesa di Carikli. A breve distanza
da questo gruppo centrale abbiamo la Chiesa di Tokali, o Chiesa della Fibbia, con bellissimi
affreschi di scene tratte dal Nuovo Testamento.
Salendo lungo la gradinata fino in cima alla Fortezza di Uchisar, potrete
godere di una magnifica vista panoramica di tutta la regione sottostante.
Sulla strada Nevsehir-Urgup, non perdete l'occasione di vedere Ortahisar,
con la sua fortezza rupestre. Le chiese della valle di Balkan sono tra le più
antiche della regione di Goreme. Nella vicina Valle di Hallac, l'omonimo
monastero offre alla vista delle bellissime decorazioni murali del X e XI
secolo.
A nord di Ortahisar, la Valle di Kizilcukur è di una bellezza strabiliante, soprattutto al tramonto.
A km 4 a nord di Urgup si trova la meravigliosa Valle di Devrent, dove il tempo ha eroso la roccia
formando dei picchi, dei coni e degli obelischi soprannominati “Camini di Fata” (Peri Bacalari).
Un’altra delle piccole città che colpiscono nella regione è Avanos, a quindici
chilometri da Nevsehir. E’ famosa per le sue ceramiche.
Dopo Avanos, in direzione sud si giunge ad un interessante caravanserraglio
selgiuchide, il caravanserraglio Sarihan.
A Cavusin, sulla strada a nord di Goreme, si trovano una chiesa con una
triplice abside ed il Monastero di San Giovanni Battista. Nella città stessa vi
sono cappelle e chiese; qualcuna delle abitazioni rupestri è pure abitata.
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Camini di Fate fiancheggiano la strada da Cavusin a Zelve. Sfortunatamente, è pericoloso visitare
le chiese di questa valle, perchè l'erosione ha causato dei danni non visibili e determinati.
Lasciata la città, dirigendovi verso il sud, raggiungerete la simpatica e isolata Valle di Pancarlik,
dove vi fermerete per visitare una chiesa del XII secolo con i suoi splendidi affreschi, come pure la
Chiesa di Kepez del X secolo. Continuando verso il tipico villaggio di Mustafapasa (Sinasos), le
tradizionali case di pietra con le fasciate scolpite vi trasporteranno in un'altra epoca.
SPETTACOLO DEI DERVISCI DANZANTI
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26 Aprile 2012 - Giovedì - Cappadocia / Istanbul
(in aereo)
Prima colazione a buffet.
Trasferimento all’aeroporto di Kayseri per il volo delle 10.25 per Istanbul, arrivo alle 11.45.
ELITE WORLD ISTANBUL HOTEL
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- www.eliteworldhotels.com.tr
Pranzo in ristorante.
Visita della parte asiatica di Istanbul, del PALAZZO DI BEYLERBEYI, bellissima
residenza dei sultani con architettura barocco con arredamento interno classico allocato
in riva al Bosforo , sosta alla collina degli innamorati Camlica, da dove si gode un
panorama molto suggestivo della citta'. Attraversamento del Bosforo col Ponte Eurasia e
trasferimento in Hotel.
Assegnazione delle stanze.
Cena Conviviale con Rotary Club locale
Pernottamento in Hotel.
27 Aprile 2012 - Venerdì - Istanbul.
Prima colazione a buffet.
AM. Visita della MOSCHEA BLU, gioiello architettonico del 1616, celebre per la sua
aggraziata successione di cupole e semicupole, per i suoi sei slanciati minareti; prende il
suo nome del color azzurro delle maioliche con i magnifici motivi floreali, IPPODROMO
ROMANO, con l’Obelisco di Thutmosi III, la colonna serpentina , la basilica di SANTA
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SOFIA, capolavoro dell'architettura bizantina, costruita da Giustiniano e dedicata alla
Sapienza Divina, passata alla storia come uno tra i più grandi capolavori d’architettura, é
sormontata da una grandiosa cupola, visita della galleria con antichi mosaici quindi visita
della CISTERNA SOTTERRANEA dell'epoca romana , con le sue 336 colonne sommerse,
un unico esempio di questa grandezza e di bellezza.
Pranzo in ristorante.
Visita del BAZAR DELLE SPEZIE ai profumi orientali.
Visita della MOSCHEA di RUSTEM PASCIA dove si possono ammirare le più belle
maioliche ottomane di Iznik,
Escursione col vaporetto privato sul BOSFORO costeggiando la Costa Europea ed
Asiatica una sceneggiatura unica con le sue case di legno, le fortezze, le residenze
estive dei sultani, con arrivo al CORNO D'ORO dominato dai profili delle moschee
imperiali..
Cena in una taverna tipica a Kumkapı , quartiere molto caratteristico e pittoresco , strada
pedonale con tantissime taverne , ambiente allegro e informale dove si possono gustare
specialità tipiche di antipasti di mare e pesce .., ogni tanto in compagnia della musica
locale suonata dai musicisti ambulanti..
28 Aprile 2012 - Sabato - Istanbul.
Prima colazione a buffet.
Visita del palazzo di TOPKAPI, (residenza imperiale dei sultani, oggi sede di uno dei più
importanti e famosi musei del mondo, con la ricca collezione di porcellane cinesi ed il
tesoro imperiale unico al mondo;si visita anche l’Harem, ricco alloggio riservato
esclusivamente al sultano ed alla sua famiglia. Il palazzo ed il museo racchiudono alcuni
dei maggiori capolavori dell'architettura e delle arti turche.).
Pranzo al ristorante Kalyon, bellissimo ambiente, situato sul Mar di Marmara, sotto la
Moschea Blue, con una veduta sul Mar Marmara e sulla parte Asiatica del Bosforo .
Costeggiando LE ANTICHE MURA terrestri , visita a SAN SALVATORE IN CHORA ex
chiesa-moschea, dove si ammirano i mosaici e gli affreschi del XIII e XIV sec;
rappresentano la vita della Vergine e di Cristo, il Giudizio Universale, la risurrezione, visita
al GRAN BAZAR, questo centro commerciale orientale, da secoli conserva sempre il
suo fascino fiabesco con i suoi negozi di tappeti , di kilim , di gioielli e di vari altri
artigianati locali.
Cena e spettacolo al Kervansarav, famoso locale notturno di Istanbul, per passare una
serata allegra assistendo ad un ricco spettacolo di danze folcloristiche delle varie regioni
dell’Anatolia, di danze del ventre con fascino orientale, cantanti e showman.
29 Aprile 2012 - Domenica - Istanbul / Roma
Prima colazione a buffet.
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Trasferimento all’aeroporto e assistenza alle formalità di partenza.
BREVI NOTE SUI MONUMENTI VISITATI IL 26, 27 e 28 APRILE
Il Palazzo di Beylerbeyi
Il grande e il piccolo, il
pomposo e il gioiello,
l’Europa e l’Asia, la riva
sinistra e la riva destra,
Dolmabahçe e Beylerbeyi.
CAMLICA ( Collina degli Innamorati)
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La geografia della più importante metropoli della Turchia (12,5 milioni di abitanti) non ha eguali.
Nessun'altra città del mondo può infatti vantarsi di occupare due continenti. Il primo nucleo di
Istanbul nacque sul versante europeo del Bosforo con l'insediamento greco di Byzantion che si
estendeva tra il Mar di Marmara e il Corno d'Oro. Nel 328 d.C. l'imperatore Costantino il Grande ne
fece la nuova Roma, e per più di mille anni la città fu capitale del Regno di Bisanzio con il nome di
Costantinopoli. Gli ottomani la conquistarono nel 1453 e la posero al centro del loro regno. Con la
creazione della Repubblica Turca, nel 1923 Istanbul dovette cedere il titolo di capitale ad Ankara,
ma è rimasta fino a oggi il fulcro della vita culturale del Paese. Per secoli la Aya Sofya (Santa
Sofia) è stata considerata l'edificio sacro più importante del cristianesimo. Il suo aspetto attuale
risale agli anni 532-537. Trasformata in moschea dopo la conquista ottomana di Costantinopoli e
sormontata da un'enorme cupola, dal 1934 a chiesa funge da museo. A est della Aya Sofya si
trova il Topkapi Sarayi, come è detto il palazzo del sultano. Nell'enorme complesso, sviluppatosi a
partire dal 1465 attorno a quattro cortili, sono stati accumulati ingenti tesori, di cui solo una minima
parte viene esposta al pubblico. La Mahmut Pasa Camii del 1462 è la moschea più antica della
città. Le più spettacolari sono invece la Suleymaniye Camii (1550-1557) del celebre architetto di
corte Sinan e la Sultan Ahmet Camii (1609-1616) del suo allievo Mehmet Aga, detta "Moschea Blu"
dal colore delle maioliche che la ornano. Dalla torre di Galata (1348), di origine genovese, si gode
una bella vista sulla città, il Corno d'Oro e il Bosforo. Per riposarsi dallo stress e dai rumori della
metropoli si può compiere una piacevole escursione in battello alle Isole dei Principi nel Mar di
Marmara.
Bizantina, ottomana, turca: il volto di Istanbul cambia a seconda della prospettiva da cui la si
osserva. E ogni nuova visita è l'occasione per una nuova scoperta. Ecco un itinerano essenziale
per un primo, indimenticabile incontro con questa città unica al mondo.
Le Moschea di Solimano...
(Suleymaniye Camii) Con la sua cascata di cupole su cui svettano quattro minareti, domina il
Corno d'Oro. Simbolo della grandeur imperiale, la Moschea fu progettata nel XVI secolo
dall'architetto Sinan, il Michelangelo ottomano, per celebrare i trent'anni di regno di Solimano il
Magnifico. Con la sua cupola alta 53 metri per un diametro di 27,50 metri, l'immensa sala di
preghiera dall'acustica eccezionale che può ospitare fino a 5,000 persone, la Moschea di Solimano
è in assoluto la più grandiosa della città. Non è da meno il Mausoleo del Sultano, che sorge nel
giardino interno: sotto una cupola in cristallo di rocca, custodisce le spoglie di Solimano e della sua
sposa prediletta, Rosselana. Questo complesso comprende ugualmente quattro medrese (collegi
teologici), una scuola di medicina, un ospizio, una cucina per i poveri, un caravanserraglio e dei
bagni turchi.
La Moschea Blu...
Una delle più affascinante moschea di Istanbul è Sultan
Ahmet Camii, che universalmente conosciuta come la
Moschea Blu. E’ infatti il turchese il colore dominante nel
tempio. Pareti, colonne e archi sono ricoperti dalle
maioliche di Iznik, decorato in toni che vanno dal blu al
verde; rischiarate dalla luce che filtra da 260 finestrelle,
conferiscono
alla
grande sala della
preghiera
un'atmosfera
suggestiva quanto surreale. La Moschea Blu, che risale al XVII
secolo, è anche l'unica a poter vantare ben sei minareti:
superata in questo solo dalla moschea della Kaaba, alla
Mecca, che ne ha sette. Tale particorarità architettonica è
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l'espressione delle manie di grandezza del Sultano Ahmet I che, non potendo eguagliare la
magnificenza della Moschea di Solimano né quella di Aya Sofya, non trovò soluzione migliore per
distinguerla da tutte le altre che aggiungervi due minareti supplementari.
L’Antico Ippodromo...
(Hipodrum) Si torva accanto alla Moschea Blu. Utilizzato per le corse dei carri e centro della vita
pubblica bisantina, si ergeva sulla pianura di fronte alla Moschea Blu, nel quartiere attuale di
Sultan Ahmet. Tre dei monumenti che li decoravano, esistono ancora oggi: l’Obelisco di Teodosio,
la Colonna Serpentina in bronzo e la Colonna di Costantino. Si possono ancora vedere le vestigia
del muro curvo dell’Ippodromo a sud di questi tre monumenti. Oggi,
questo posto forma il centro dell’interesse storico, culturale e turistico
di Istanbul.
Basilica-Moschea Santa Sofia, simbolo della città...
(Aya Sofya) Chiesa o moschea? La "basilica d'oro" di Santa Sapienza
(Aya Sofia), che sorge sulla stessa piazza della Moschea Blu, è il
simbolo della storia millenaria di Istanbul, Per costruire la chiesa
destinata a diventare il centro del potere religioso dell'Impero
Bizantino, Giustiniano, nel VI secolo, non badò a spese, impiegando i
materiali più preziosi, innalzando una cupola come non se ne erano
mai viste e rivestendola di mosaici d'oro e pietre preziose. Per secoli
Aya Sofya fu considerata un modello di grandezza e sfarzo inarrivabili.
Poi, il 29 maggio 1453, Mehmet II conquistò Costantinopoli e la
Megale Ecclesia venne trasformata in moschea, mentre i suoi favolosi mosaici furono in parte
distruiti dalla furia iconoclasta. Oggi Aya Sofya non è più chiesa né moschea, ma un museo
(chiuso il lunedi) in cui si possono ammirare alcuni fulgidi esempi dell'arte musiva bizantina.
Chiesa San Salvatore in Chora...
(Kariye Camii) Un favoloso ciclo di mosaici e alfreschi del XIV secolo
decora gli interni della chiesa di San Salvatore in Chora, cioè "fuori le
mura", cosi chiemata perché sorgeva all'esterno delle mura erette da
Costantino. Trasformata in museo è, dopo Aya Sofya, il più
rappresentativo dei monumenti bizantini di Istanbul. Tra i pannelli più
pregevoli della chiesa, nota anche come Kariye Muzesi (chiuso il
martedi), spiccano quelli della navata centrale, restaurati tra il 1948 e
il 1459 a opera della Byzantine Society of America, raffiguranti Cristo
e l'Assunzione della Vergine. Mentre l'affresco più spettacolare e
senz'altro quello del Giudizio Universale che decora il parecclesion,
la cappella che ospita le tombe dei Eondaton della chiesa.
La Cisterna Sotterranea...
Dopo la visita d'obbligo al Palazzo del Topkapi, ci si può
dedicare all'esplorazione della parte più curiosa della citta,
quella sotterranea, rappresentata dalle Cisterne. Sorti
numerosi nel periodo bizantino per sopperire alla mancanza
d'acqua in caso d'assedio, questi enormi serbatoi, spesso
realizzati con materiali di recupero, sono una vera scoperta. La
più famosa è la Yerebatan Sarayi, la Cisterna Basilica
(visitabile ogni giorno tranne il giovedi): una sala di 140 metri
di lunghezza per 70 di larghezza, coperta da un soffitto a volte
sorretto da 336 colonne. Una passerella permette di
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raggiurigerne il fondo, dove si trovano due blocchi di marmo con un bassorilievo della Medusa .
il Palazzo di Topkapi...
(Topkapi Sarayi) Labirinto di costruzioni e centro
del potere dell'lmpero Ottomano tra il XV ed il XIX
sec. In questo ricco palazzo i sultani e la loro
corte vivevano e governavano. II primo cortile (o
cortile esterno) racchiude un magnifico giardino
boscoso. Sulla destra del secondo cortile,
ombreggiate da cipressi e platani, le cucine del
palazzo custodiscono oggi le collezioni imperiali di
cristallo, d'argento e di porcellane cinesi. Sulla
sinistra I'Harem, quartiere separato delle mogli,
delle concubine e dei figli del sultano, ricorda ai
visitatori gli intrighi della corte. II terzo cortile
contiene la Sala d'Udienza, la Biblioteca di Ahmet
III, una esposizione dei costumi imperiali dei Sultani e delle loro famiglie, i famosi gioielli del Tesoro
e una inestimabile collezione di miniature di manoscritti mediovali. In questo cortile si trova anche il
padiglione del Mantello Sacro che conserva le reliquie del Profeta Maometto, riportate a Istanbul
quando gli ottomani assunsero il califfato dell'lslam.
Bazar
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Costo servizi :
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE
euro 1.950,00
•
Pensione completa dalla cena del 1.giorno alla prima colazione del 9. Giorno
meno
• una cena ad Izmir ,
il 23 Aprile da confermare
• una cena in cappadocia,
il 24 aprile da confermare
• una cena ad Istanbul ,
il 26 Aprile da confermare
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Prime colazioni a buffet
Pranzi in ristoranti, cene in hotel durante il tour con menu ricchi e curati
( bevande escluse )
Spettacolo dei dervisci in Cappadocia
a Istanbul :
un pranzo ( bevande escluse )
una cena tipica a Kumkapı ( bevande incluse )
una cena con spettacolo al Kervansaray ( bevande incluse )
Guida parlante italiano, culturalmente ben preparata, dall’arrivo alla partenza
Vitto e alloggio della guida in trasferta
Biglietti aerei della guida per i voli interni
Pullman granturismo con l’A / C con 46 posti , ad Izmir, in Cappdocia, ad Istanbul
Facchinaggio, mance agli Hotel e ristoranti
•
( mance alla guida e all’autista sono escluse )
•
riduzione bambino fino a 12 anni in camera ai due adulti : € 260
•
€
•
Costo totale degli ingressi ai musei e luoghi di visita per tutto il tour (come
elencati): € 110.- saldo di questa somma sara’ fatto direttamente alla guida
che assisterà all’acquisizione degli biglietti.
bambini fino 12 anni non pagano
•
635 .- supplemento singola
ORARI VOLI PEGASUS AIRLINES:
PC
536
21APR
ROMA
ISTANBUL
LK1
1440
1810
PC
122
21APR
ISTANBUL
IZMIR
LK1
1955
2100
PC2418
24APR
IZMIR
KAYSERI
LK1
0655
0820
PC
167
26APR
KAYSERI
ISTANBUL
LK1
1025
1145
PC
535
29APR
ISTANBUL
ROMA
LK1
1205
1340
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