Sui Passi dei Padri della Chiesa

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Sui Passi dei Padri della Chiesa
Sui Passi dei Padri della Chiesa
Pellegrinaggio Orante,
sui luoghi dell’antica Chiesa Anatolica
5 / 12 maggio 2014
Il viaggio nella Fede
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Via del Tavolato,
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00178 – Roma
ITALIA
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Orantes Pellegrinaggi e’ una Agenzia di Viaggi / Tour Operator, di Orantes S.r.l.
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Cari Amici ,
presentiamo un itinerario di viaggio per Voi, a maggio 2014.
Ci addentreremo nel moderno stato della Turchia, per ripercorrere insieme i luoghi dell’antica Chiesa Anatolica, con il
ricordo delle “Sette Chiese dell’Apocalisse” e la memoria dei Padri Apostolici.
Si sente spesso parlare di “pellegrinaggio” nei più svariati santuari del mondo, primo fra tutti quel grande santuario
a cielo aperto che è la Terra Santa. Ma quando si considera la Turchia ci si ritrova ad ipotizzare un viaggio di taglio turistico
o storico-archeologico. Permettetemi di dire che non è così.
Senza nulla togliere alle incomparabili bellezze paesaggistiche, etniche e culturali di questa regione, che possono essere
colte in tutto il loro splendore, l’antica penisola anatolica restituisce anch’essa la “Grazia del Santo Viaggio”, permettendo
di compiere un pellegrinaggio, vero e proprio incontro personale con il Signore.
Per questo motivo la Turchia, pur non costituendo porzione geografica della cosiddetta “Terra Santa”, è sempre stata
considerata dalla tradizione della Chiesa come “la Seconda Terra Santa”.
In questo territorio la Santa Chiesa, dopo essere sorta a Gerusalemme dalla viva predicazione di Gesù, si troverà
a condividere e a diffondere quell’Annunzio ricevuto direttamente dai Dodici Apostoli, durante l’epoca delle persecuzioni
e all’insorgere delle prime fratture di eresia.
Qui, in Anatolia, verranno celebrati i primi Concili Ecumenici, proprio per difendere ed affermare l’ortodossia della
Chiesa.
Cosa rimane oggi di tanto impegno, difeso molte volte anche con il sangue dei Martiri?
Apparentemente non rimane nulla se non le pietre archeologiche bellissime che, in quanto tali, richiamano visitatori e turisti
di tutto il mondo e di ogni credo religioso.
Ma noi, pellegrini cattolici abbiamo una grazia particolare.
Quella che ci permette di gustare certamente quelle “pietre” in tutto il loro splendore ma anche di superarle con gli occhi
della fede, raccogliendo quanto ci restituiscono: l’ immagine di una Chiesa viva, che incarnava ed offriva al mondo l’Amore
del Padre anche al costo della vita. Missione che ancora oggi la Chiesa Cattolica in Turchia continua ad esprimere, nel
nascondimento e nella esiguità numerica più totali.
Per questo non mancheremo di incontrare le pietre vive del XXI° secolo, l’attuale Comunità Cattolica costretta al silenzio,
in uno Stato dove la linea di confine tra totale laicità e Islam assoluto è davvero impercettibile.
Saremo edificati dalla loro testimonianza!
ORANTES PELLEGRINAGGI è lieta di offrire la peregrinazione
Sui Passi dei Padri della Chiesa,
grata a Coloro che vorranno prendere visione dell’itinerario e restando a disposizione per ogni tipo di approfondimento
o chiarificazione.
Confermiamo anche totale disponibilità per presentare personalmente il programma presso la Vs. Sede.
Una prassi solitamente seguita da ORANTES PELLEGRINAGGI, che rimane sempre efficace e molto gradita.
In attesa di un cortese riscontro, invio un caro saluto.
Roberto Rita
Roma, febbraio 2104
Il viaggio nella fede
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PROGRAMMA SINTETICO
Lunedì 5,
primo giorno
ROMA / ISTANBUL / IZMIR, Basilica di San Policarpo.
IZMIR
Martedì 6,
secondo giorno
Pergamo, Acropoli; Smirne, Kadifekale.
IZMIR
Mercoledì 7, terzo giorno
Sardi, Sinagoga e Ginnasio; Tempio di Artemide e Chiesa Bizantina.
SELÇUK, Basilica di San Giovanni.
SELÇUK
Giovedì 8,
quarto giorno
Efés:
la Via dei Cureti, la Biblioteca di Celso, la Via di Marmo, l’Agorà Inferiore, e il Teatro.
La Via Arcadiana e la Chiesa del Concilio.
MERYEMANA.
SELÇUK
Venerdì 9,
quinto giorno
Mileto; PAMUKKALE.
PAMUKKALE
Sabato 10,
sesto giorno
Hierapolis, Martyrion di San Filippo. PAMUKKALE / DENIZLI / ISTANBUL.
ISTANBUL
Domenica 11, settimo giorno
ISTANBUL:
Haya Sophia. La Moschea Blu e l’Hippodromo. Torre di Galata.
ISTANBUL
Lunedì 12,
ottavo giorno
ISTANBUL:
San Salvatore in Khora e trasferimento in aeroporto per il rientro in Italia.
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PROGRAMMA ANALITICO
Lunedì 5,
primo giorno
S. Angelo da Gerusalemme, Martire Carmelitano
Ω 1225
Partenza da Roma in prima mattinata ed arrivo ad ISTANBUL.
Coincidenza aerea per IZMIR (Km. 564), con arrivo a destinazione intorno alle ore 15,00.
Il bus per noi riservato ci accompagnerà in centro, presso il mare. Opportunità per fare una passeggiata, cogliendo una
prima immagine di questa bella città posta sulla costa Egea, l’antica Smirne (Apoc 2, 8-11).
Arriviamo in Episcopio, auspicando poter celebrare l’Eucaristia nella Basilica di San Policarpo. Un saluto al Vescovo
(se si trova in Sede incontra sempre volentieri i pellegrini) e ci dirigiamo nel vicino Hotel, per la cena e il pernottamento.
IZMIR
Martedì 6,
secondo giorno
San Lucio di Cirene, Vescovo
Ω Sec II
Partenza per Pergamo (oggi BERGAMA, Km. 108).
Impressionante l’impatto visivo che la “ Terza Chiesa” citata da San Giovanni ci restituisce (Apoc 2, 12-17) con la solennità
dell’Acropoli. Una qualità di bellezze greco-romane che lasceranno incantati anche “noi de Roma”…. architetture tanto belle
quanto completamente pagane! L’unico elemento pregno di antica testimonianza cristiana è la “Chiesa Rossa”, imponente
nella sua edilizia bizantina. Ma è….in perenne restauro e quindi ancora chiusa ad ogni visitatore! Peccato.
Saliremo dunque sull’ Acropoli, posizionata su di un dirupo alto 275 metri…..
Se qualcuno vorrà cimentarsi nell’ascesa a piedi, ben volentieri, lo faccia pure.
Credo che i più preferiscano però la teleferica, riservando “le ascese” soltanto per una dimensione spirituale!
Giunti lassù lo spettacolo è mozzafiato; per altro tutti gli elementi architettonici si trovano a strapiombo sulla bella e
sconfinata vallata. Le vestigia di questi monumenti grandiosi permettono di apprezzare l’abilità degli architetti greco-romani;
adattare urbanisticamente un’area come questa, così difficile dal punto di vista orografico, sarà stata impresa tutt’altro che
facile. Potremo apprezzare il Tempio di Adriano, i Palazzi Reali e le Agorà, prima di portarci nel Teatro, sullo scosceso
della collina e ancora più giù, fino al Tempio di Dioniso…
Tornati dabbasso pranzeremo. Meglio servirsi di un ristorante locale, non turistico, dove la cucina è di gran lunga superiore.
Ci mettiamo poi sulla strada del ritorno, verso Izmir, dove ci aspetta il Kadifekale!
Rocca fortificata dell’antica città di Smirne, ci appare oggi in degradante stato di abbandono, a metà tra una borgata
romana anni ’60 e una favelas brasileira!
Occupata quasi esclusivamente da una baraccopoli di Curdi, si trova sul colle più alto della città, con la baia del mare a
destra … e a sinistra… Uno spettacolo indimenticabile, soprattutto quando ci si capita al tramonto.
Verrà spontaneo e doveroso levare un ricordo al Santo di Smirne, Policarpo, martirizzato nello stadio che …..forse
si trovava da queste parti…. Ma non si sa bene!
Rientro in albergo per la cena e il pernottamento.
NB Potremo celebrare l’ Eucaristia nella Parrocchia della Spirito Santo dei Padri Domenicani, o al mattino prima della
partenza o prima di cena.
IZMIR
Mercoledì 7, terzo giorno
San Flavio, Martire di Nicomedia
Ω Sec IV
Lasciamo Izmir e ci spostiamo verso est, a Sardi (oggi SARDES, Km. 90).
Poche ma splendide rovine custodite in due spazi archeologici (Apoc 3, 1-6):
l’immagine della florida presenza giudaica in epoca bizantina, con le Botteghe artigianali fiancheggiate da una
precedente Strada Romana. Sul lato opposto l’ampia Sinagoga, edificata nel secolo IV sui resti di una basilica romana,
con frammentari mosaici pavimentali davvero pregevoli. Poi il Ginnasio, maestoso edificio termale risalente all’epoca
dei Severi (193-235). Una visita pacata, pervasa da un silenzio quasi irreale che diventerà assoluto nella seconda parte
dell’escursione: l’arrogante imponenza del Tempio di Artemide fronteggiata dalla deliziosa umiltà architettonica di una
Chiesetta, vero e proprio gioiello di epoca bizantina…
E’ sempre difficile staccarsi da qui ma i morsi della fame si riveleranno ancora imperdonabili…. prima di procedere per
la nuova destinazione, SELÇUK (Km 125).
Le città che toccheremo durante l’itinerario sono tutte belle. Ma sicuramente Selçuk, un paesotto di solo trentamila abitanti,
lascia qualcosa di diverso nel cuore. Forse per il riferimento con San Paolo (il sito archeologico di Efès è un tutt’uno con
Selçuk), forse per il legame della Vergine Maria con queste montagne…..
Comunque sia, risiedervi le prossime due notti sarà fonte di ulteriore arricchimento, sbirciando anche dove le occhiate
turistiche solitamente non arrivano!
Visiteremo la Basilica di San Giovanni, una maestosità architettonica che ha superato la storia, il più importante edificio
bizantino edificato nell’area di Efeso. Sosteremo in venerazione sulla Tomba dell’ Apostolo.
Sistemazione in Hotel, cena e pernottamento.
NB Per l’ Eucaristia: “opportuni permessi” potrebbero consentirci di celebrare nella chiesetta bizantina di Sardi o nella
Basilica di San Giovanni a Selçuk.
SELÇUK
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Giovedì 8,
quarto giorno
Madonna del Rosario di Pompei
Efés (Apoc 2, 1-7), splendore architettonico mai tramontato, testimonianza del Ministero Paolino e della fedeltà della
Chiesa. Ci soffermeremo sui reperti principali, percorrendo la Via dei Cureti fino alla Biblioteca di Celso.
Poi la Via di Marmo e l’Agorà Inferiore, fino a raggiungere il cuore dell’antica città perfettamente conservato: il Teatro.
La Via Arcadiana ci accompagnerà successivamente a …quel mare che non c’è più… spazzato via da venti secoli di
scorrere del fiume Meandro…. Fedele al suo posto è invece rimasta la Chiesa del Concilio, il primo di Efeso del 431, che
proclamerà la Vergine Maria Madre di Dio, la Teotokos. Entrare in questo insieme di quattro basiliche sovrappostesi lungo
i secoli è sempre una gioia e un’ emozione indescrivibili… Ma le sorprese non saranno ancora finite, perché il “pezzo forte”
è custodito proprio all’interno del sito archeologico di Efès. Ed è un luogo dove i gruppi, pellegrini o turisti che siano, non si
recano affatto, fondamentalmente perché se ne ignora l’esistenza. Accedervi non è facile, anzi è abbastanza macchinoso.
Occorre un permesso del Ministero dei Beni Culturali, una “mancetta locale” ed essere scortati dalle Autorità Competenti
che aprano le giuste porte! Perché il sito in questione si trova totalmente fuori da ogni itinerario di visita. E’ il ritratto più
antico mai rinvenuto dell’Apostolo delle Genti, affrescato direttamente su pietra di una grotta e datato al secolo quarto….
E’ commovente (oltre che bello). Poi ce ne andremo a pranzo in questa bella cittadina di provincia, Selçuk.
Anche il pomeriggio non mancherà di stupirci, quando saliremo sul Bulbuldag… meglio comprensibile per noi come
“Montagna dell’usignolo”. C’è una Casa lassù, che giunge a noi nella ristrutturazione di epoca crociata. Ma una fila di pietre
affonda le radici nel quarto secolo…. per arrivare ad ulteriori reperti che rimontano addirittura al primo secolo….
Si conosce il Nome di Colei che l’abitò:
MERYEM ANA EVI
nell’ accezione locale ovvero, Casa della Signora Maria. E’ la tradizione efesina, ben più tardiva di quella gerosolimitana,
che ha voluto fissare in questo angolo di paradiso anatolico la Gloriosa Assunzione al Cielo in Anima e Corpo della Vergine
Maria. Il “via-vai” è insostenibile, pellegrini da tutto il mondo. Ci andremo di pomeriggio proprio perché la “ressa” è limitata
solitamente alla mattina! I Padri Cappuccini, proprietari e custodi del santuario, vigilano in preghiera con la collaborazione
delle Suore Francescane. Un ristorante strategicamente posto all’ingresso del luogo fa soldi a palate. E il Governo Turco
allarga i propri forzieri, perché qui il business è veramente alto e lo Stato se n’è letteralmente impossessato, con tanto di
sorveglianza armata della Gendarmeria, giorno e notte! Ma nonostante tutto, l’antica tradizione efesina è ancora lì e la
troveremo ad aspettarci. Di fronte ad una pagina letteraria così bella, sulla quale la Chiesa non si è mai pronunciata, i più
coscienziosi tra studiosi e ricercatori cristiani non aprono bocca, non danno interpretazioni. Perché non è il caso di darne!
L’unica certezza è quella di poter contemplare qui il IV Mistero della Gloria, avvenuto qui stesso o a Gerusalemme.
Per questo, la grazia di visitare Meryemana è davvero grande. Celebreremo qui l’Eucarisita. Cena e pernottamento in Hotel.
SELÇUK
Venerdì 9,
quinto giorno
San Gregorio di Ostia, Vescovo
Ω 1048
Lasciamo Selçuk, fermandoci a Mileto (Km. 70) incomparabile per la bellezza e memorabile per il “Testamento Spirituale”
di San Paolo. Lo potremo ricordare tra le pietre del Teatro, testimoni dirette di sì commoventi parole. Da quel teatro Paolo
venne accompagnato fino alla nave…(Cfr At 20, 17-38). Certo, quella nave non c’è più…..ma non c’è più neanche il mare
che l’accoglieva!! Anche qui, come ad Efés, la terra ferma è avanzata sul mare per parecchi chilometri! Dopo pranzo ci
aspetta la tratta di pullman più lunga del nostro tour, necessaria per raggiungere PAMUKKALE (Km. 220). Prendiamo
dimora nel bell’albergo che ci ospita concedendoci un tempo di riposo, magari rinfrescati da un bagno in una delle cinque
piscine! Cena e pernottamento in hotel.
NB Troveremo uno spazio per celebrare l’ Eucaristia, a Mileto.
PAMUKKALE
Sabato 10,
sesto giorno
Santa Solangia, Vergine e Martire
Ω Sec IX
Hierapolis, affascinante epilogo del pellegrinaggio Egeo. Celebriamo l’Eucaristia nel Martyrion di San Filippo, accanto
al sepolcro che accolse le sue spoglie mortali. Poi un tempo di allegro riposo nel “Castello di cotone”, traduzione letterale
di Pamukkale: giochi d’acqua unici al mondo, di queste cascate di acqua calcarea pietrificata.
Pranzo in hotel e trasferimento all’aeroporto di DENIZLI (Km 30) per l’imbarco alla volta di ISTANBUL.
Arrivo in serata, sistemazione in Hotel per la cena e il pernottamento.
ISTANBUL
Domenica 11, settimo giorno
Santa Eustella, Martire
Ω Sec III
Sarebbe un vero peccato non completare il pellegrinaggio con una immagine dell’antica Bisanzio, per lo meno di un giorno,
dedicata alla maggiore opera cristiana: Haya Sophia, la Sapienza Divina, significata in un’ architettura a dir poco fantastica.
Poi potremmo fare in questo modo: tempo libero individuale sapendo, per chi non vuol fare diversamente, che alle ore 13
viene servito il pranzo nel nostro hotel. Ci daremo poi appuntamento verso le ore 16, per fare insieme una passeggiata
attraversando il Bosforo sul Ponte di Galata. Un trenino ci condurrà sulla Collina di Taxim… “l’altra faccia di Istanbul”…
Eucaristia domenicale nella Chiesa Francescana di S. Antonio e cena festosa nel vicino ristorante…accompagnati magari
da qualche nostro fratello …turco – cattolico! Passeggiata di rientro in Hotel per il pernottamento.
ISTANBUL
Lunedì 12,
ottavo giorno
San Germano. Patriarca di Costantinopoli
Ω 732
San Salvatore in Khora, un angolo di paradiso ritagliato al di fuori delle Mura Giustinianee. Il congedo più bello dal
pellegrinaggio. Transfert in aeroporto e imbarco per il rientro in Italia.
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