Mostra "Mario Spezi - Coast to coast" a Prato
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Mostra "Mario Spezi - Coast to coast" a Prato
Una vita, la mia, come un pendolo tra Mostri e Mostre: tra dramma e caricatura; tra sangue e leggerezza; tra penne e pennelli; tra buffo ed orrore; tra pigrizia e frenesia; tra serio e ridicolo; tra un numero di cella tatuato su un braccio e il numero dell’elenco degli umoristi toscani; una vita, credo, che ha oscillato parecchio dentro la vita. Ci sono disegni, ci sono fotografie, ci sono quadri, ci sono parole con le quali ho cercato di fissarla perché si racconti un po’ da sola; ci sono immagini che ho infilato dentro Photoshop per giocarci, che non sempre vuol dire riderci; alla fine c’è una sequenza di immagini che è diversa da quella temporale e forse ha più senso; comunque, in sintesi, questa è la mia vita, ché il resto non interessa mica a molti: Mario Spezi è nato a Sant’Angelo in Vado (PU) il 30 luglio 1945 ed è stato a Firenze dal 1973 e per due ORARI D’APERTURA DELLA MOSTRA Dal lunedì al giovedì : 8.30/13.00 - 14.30/18.00 Venerdì : 8.30/13.00 (su richiesta anche nel pomeriggio) PROVINCIA DI PRATO Per informazioni : Tel. 0574/51771 e-mail : [email protected] Nel nostro sito www.prato.confartigianato.it (cliccando su CONFARTE) troverete informazioni, note critiche e le opere degli artisti che sono stati ospitati da CONFARTIGIANATO IMPRESE PRATO MARIO SPEZI COAST TO COAST Chine, acquerelli, matite, tempere, oli e altri simili aggeggi INAUGURAZIONE decenni cronista giudiziario de La Nazione, occupandosi dei principali casi di cronaca, dalle Brigate rosse alla Loggia P2, dall’aereo di Ustica ai sequestri di persona, dalla morte di Calvi alla Banda della Magliana. Successivamente è stato redattore della pagina culturale. Nell’ aprile 2006 fu protagonista di un clamoroso caso che suscitò proteste in tutto il mondo: la Procura di Perugia lo fece arrestare accusandolo di avere depistato, “con articoli e trasmissioni televisive”, le indagini sul Mostro di Firenze. Liberato dopo 23 giorni, la Cassazione ha giudicato “illegale e destituita di ogni fondamento” la sua detenzione. Attualmente scrive per Il Corriere Fiorentino, edizione toscana del Corriere della Sera. Ha lavorato per il New Yorker, L’Espresso, L’Europeo, il giapponese Brutus, nonché per Rai (Chi l’ ha visto?, Notti blu) e Mediaset. Collabora con Panorama e Gente. Sabato 9 ottobre 2010 alle ore 17.30 presso la Sede Provinciale di Confartigianato Imprese Prato (viale Montegrappa 138 a Prato). Sarà presente TOSCANA TV e Fabrizio Borghini. Verrà distribuito gratuitamente un catalogo della mostra. Seguirà un piccolo buffet. La mostra, realizzata grazie al contributo di Euroconsul srl, Fly Art e Miraglia, rientra tra gli eventi della “Giornata del Contemporaneo” (9 ottobre) promossa dall’AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani) con il sostegno della Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. 9 ottobre - 30 novembre 2010 Sede Provinciale Confartigianato Imprese Prato Viale Montegrappa 138 - 59100 Prato INGRESSO LIBERO Artista o Artigiano Non sono un esperto d’arte, tanto meno un critico, neppure posso considerarmi un conoscitore profondo della scrittura, sia essa di cronaca, sia romanzo; tutt’al più posso ritenermi un tenace lettore. E così mi sono estromesso (tirato fuori del tutto direi) dalla possibilità di qualsiasi considerazione seria sulle molteplici attività artistiche dello Spezi. Conosco l’opera di Mario Spezi, gli scritti, i racconti, i romanzi (mi permetto suggerire a coloro che amano la ricerca archeologica libraria di impegnarsi per trovare una copia, rara, in italiano del romanzo “il violinista verde” miglior opera letteraria dello Spezi), conservo, nel senso di semplice depositario logistico, alcuni quadri del summenzionato artista, ne gusto le azzeccate caricature che lo rendono unico nel messaggio, in un universo che, ancorché variegato, risulta poi piatto laddove la caricatura esce dal ruolo in cui spesso si costringe di distillato della satira politica. Fatta questa lunga inutile e incomprensibile premessa, che se non altro conferma la mia conoscenza del personaggio, vorrei suggerirvi di concentrare l’attenzione sulla principale caratteristica dello Spezi: Mario è artigiano di Libertà. Artigiano, dicono i dizionari, è “colui che produce oggetti d'uso o di ornamento con particolare capacità tecnica e gusto artistico”. Immaginatevi ora la Libertà come bene d’uso, il più indispensabile all’essere umano, adesso metteteci qualsiasi produzione di Mario Spezi e da essa uscirà un inno alla Libertà: sia un breve elzeviro, una caricatura, un libro sulle indagini per i delitti del Mostro di Firenze che conduce l’autore, unico in Europa dai tempi della follia del Nazi Fascismo, in galera per reato d’opinione, sia un quadro o una chiacchierata fra amici. State pur certi che, coi suoi strumenti artigiani, la penna, il pennello, nel rispetto dell’arte, ci parlerà di Libertà. Invito tutti coloro che decideranno di leggere questa breve nota a non considerarmi troppo ruffiano, sono cosciente di trovarmi nella casa degli artigiani e di essere colui che ha proposto a Confarte l’autore ma, a quello che ho scritto, ci credo. Oltre che all’alterazione fisiognomica, Spezi è capace di legare molto bene i personaggi, specie quelli storici, a certi simboli del loro mondo peculiare, dei loro pensieri, opere e vicende. Insomma Spezi è un figuratore che lavora di mano, ma anche di testa. Dino Pasquali – ARTERAMA Con Mario Spezi il graffio dell’ umorista rivela con l’ impietoso flash del suo acume una realtà non sempre gradevole ma avvertita con pirandelliano sentimento del contrario e col doveroso distacco di chi lascia ad altri giudizi morali o politici. Domenico Viggiano, Direttore dell’Accademia di Belle Arti Umberto Vannucchi Presentando una delle ultime mostre, avevo parlato di arte senza confini. Un concetto che trova in Mario Spezi l’ideale interprete: giornalista, scrittore, disegnatore, caricaturista, fotografo… e altro ancora. Mario Spezi è anche un personaggio del quale e col quale potremmo parlare a lungo. Certamente lo faremo. Ma stavolta il ruolo di protagonista spetta principalmente alle sue opere che abbiamo l’onore di esporre nelle sale della nostra sede provinciale. Lo stesso titolo della mostra è eloquente: Chine, acquarelli, matite, tempere, oli e altri simili aggeggi. Ma sappiamo bene che tra le vignette, le foto e i disegni di Spezi possiamo trovare molto di più. Nel nostro viaggio all’interno delle varie espressioni artistiche, con Spezi possiamo infatti più che mai ribadire il parallelismo tra arte e artigianato, dove l’esperienza, il sapere e la vita stessa dell’autore lasciano una profonda traccia di sé nelle sue stesse opere. Una tappa fondamentale quindi in questo formidabile viaggio in cui Confarte ci accompagna alla scoperta di un’arte che diventa confronto costruttivo non solo tra diverse tecniche raffigurative, ma anche tra diverse esperienze, culture ed emozioni. Luca Giusti Presidente di Confartigianato Imprese Prato Stupisce quanto queste caricature siano prive di acredine. Tu, Mario, ignori la beffa. Appartenendo alla aristocrazia dei caricaturisti, quello che trascura i difetti fisici disdegnando di esagerarli, tu ti rivolgi esclusivamente ai caratteri: li sveli, ma non aggiungi una parola di deprecazione Pier Francesco Listri