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“NON TECHNICAL SKILLS”:
LE COMPETENZE NON TECNICHE
E LA SICUREZZA
Attilio Pagano
[email protected]
GLI ARGOMENTI DI QUESTO INCONTRO
1. Quanto incide il comportamento umano sul
fattore salute e sicurezza sul lavoro?
2. Quali sono gli aspetti critici?
3a. I near miss,
3b. lo stress lavoro correlato, le differenze di
genere, di età e di provenienza.
4. Quali modifiche e quali rinforzi mettere in
atto?
5. Con quali strumenti?
1. Quanto incide il comportamento umano
sul fattore salute e sicurezza sul lavoro?
Siamo sicuri di dare tutti lo stesso
significato alla parola “comportamento”?
 Comportamento come eseguire una
prestazione
 Comportamento come prepararsi a una
prestazione
1. Quanto incide il comportamento umano
sul fattore salute e sicurezza sul lavoro?
E siamo sicuri di dare tutti lo stesso
significato alla locuzione “comportamento
sicuro”?
 Esecuzione non deviante di istruzioni e
procedure
 Consapevolezza situazionale
1. Quanto incide il comportamento umano
sul fattore salute e sicurezza sul lavoro?
E che dire di “comportamento non sicuro”?
 Esecuzione deviante da istruzioni e
procedure a causa di errore
 Esecuzione deviante da istruzioni e
procedure a causa di violazione
1. Quanto incide il comportamento umano
sul fattore salute e sicurezza sul lavoro?
Il nostro oggetto di studio non dovrebbe
essere il “comportamento”, ma il
“comportamento situato”.
2. Quali sono gli aspetti critici?
Una prima criticità notevole
D. Lgs. 81/08, art. 20, c. 1
«Ogni lavoratore deve prendersi cura della
propria salute e sicurezza e di quella delle altre
persone presenti sul luogo di lavoro, su cui
ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni,
conformemente alla sua formazione, alle
istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro».
2. Quali sono gli aspetti critici?
Una seconda criticità notevole viene
dal nostro più comune stile di pensiero
Tendiamo a cercare una relazione lineare
tra cause ed effetti
Tendiamo a cercare un colpevole.
2. Quali sono gli aspetti critici?
Il comportamento è un attrattore ingannevole:
• In una concezione superficiale, come il «principio
dormitivo» dell'oppio, non spiega niente;
• sfugge a una definizione univoca e convergente;
• sta su due piani: Act e Action;
• le azioni insicure non sono tutte uguali;
• è fatto di azioni insicure ma anche di azioni sicure;
• non ha senso considerare comportamenti senza
contesto.
3a. I near miss
Crocevia di
Interpretazioni diverse della sicurezza
Reattiva e Proattiva
Azioni di sviluppo individuale e
organizzativo
3b. lo stress lavoro correlato, le differenze di
genere, di età e di provenienza.
Prevenzione e gestione dei rischi richiedono
il riconoscimento di una dimensione
soggettiva.
Tutti gestiamo il rischio residuo, ma non
nello stesso modo.
4. Quali modifiche e quali rinforzi mettere in atto?
Una modifica di visione
Aggiornamento
Addestramento
2.0
4. Quali modifiche e quali rinforzi mettere in atto?
2.0?
1.0 Il focus è sulla esecuzione
2.0 Il focus è sulla consapevolezza
4. Quali modifiche e quali rinforzi mettere in atto?
Rinforzi delle competenze non tecniche
CONSAPEVOLEZZA SITUAZIONALE
Raccogliere informazioni dal
contesto, dare significati a queste
informazioni e elaborare scenari
dei possibili sviluppi futuri.
4. Quali modifiche e quali rinforzi mettere in atto?
Rinforzi delle competenze non tecniche
CONSAPEVOLEZZA SITUAZIONALE
DECISION-MAKING
Assumere decisioni, ovvero fare
scelte, esercitando criteri di
priorità e di soddisfazione e
rinunciando a raggiungere una
astratta ottimizzazione.
4. Quali modifiche e quali rinforzi mettere in atto?
Rinforzi delle competenze non tecniche
CONSAPEVOLEZZA SITUAZIONALE
Condividere con altre persone le
DECISION-MAKING
COMUNICAZIONE
proprie attribuzioni di significato
a parole, concetti, relazioni
causali, superando le difficoltà
della non condivisione dei
contenuti e della non
accettazione delle implicite e
inevitabili proposte relazionali.
4. Quali modifiche e quali rinforzi mettere in atto?
Rinforzi delle competenze non tecniche
CONSAPEVOLEZZA SITUAZIONALE
DECISION-MAKING
COMUNICAZIONE
TEAMWORK
Coordinare i propri sforzi con quelli
di altri, definire /esplicitare
obiettivi comuni e metodi per
raggiungerli.
4. Quali modifiche e quali rinforzi mettere in atto?
Rinforzi delle competenze non tecniche
CONSAPEVOLEZZA SITUAZIONALE
DECISION-MAKING
COMUNICAZIONE
TEAMWORK
LEADERSHIP
Guidare altre persone (e/o
essere guidato da altre persone),
senza perdere di vista l’obiettivo
comune e le esigenze personali e
aprendo lo scenario dalla
motivazione alla partecipazione.
4. Quali modifiche e quali rinforzi mettere in atto?
Rinforzi delle competenze non tecniche
CONSAPEVOLEZZA SITUAZIONALE
DECISION-MAKING
COMUNICAZIONE
TEAMWORK
LEADERSHIP
GESTIONE DELLO STRESS
Cercare e coltivare risorse
individuali e sociali per essere in
grado di fronteggiare una
domanda lavorativa
eventualmente caratterizzata da
intensità, imprevedibilità,
incontrollabilità e
indesiderabilità.
4. Quali modifiche e quali rinforzi mettere in atto?
Rinforzi delle competenze non tecniche
CONSAPEVOLEZZA SITUAZIONALE
DECISION-MAKING
COMUNICAZIONE
TEAMWORK
LEADERSHIP
GESTIONE DELLO STRESS
FRONTEGGIARE LA FATICA
Sentire la propria forza e
armonizzare gli impegni, i ritmi,
le condizioni di vita per
soddisfare le domande lavorative
e per contribuire alla modifica
della domanda lavorativa.
4. Quali modifiche e quali rinforzi mettere in atto?
Rinforzi delle competenze non tecniche
C’è una inevitabile continuità
tra competenze tecniche
e competenze non tecniche.
4. Quali modifiche e quali rinforzi mettere in atto?
Le NTS sono una condizione
Lo sviluppo delle NTS è una necessità
5. Con quali strumenti?
Risposta metodologica
Proposte operative
5. Con quali strumenti? Risposta metodologica
La maturazione verso una competenza
riflessiva:
• Penso su quello che ho fatto
Può essere la base per agire
diversamente, ma non sempre
basta perché non aiuta a uscire da
schemi operativi già sperimentati.
5. Con quali strumenti? Risposta metodologica
La maturazione verso una competenza
riflessiva:
• Penso su quello che ho fatto
• Penso su quello che sto facendo
È una base più solida per agire
diversamente, ma sempre entro
una gamma di opzioni limitata da
processi cognitivi non controllati.
5. Con quali strumenti? Risposta metodologica
La maturazione verso una competenza
riflessiva:
• Penso su quello che ho fatto
• Penso su quello che sto facendo
• Penso su come penso a quello che sto
facendo
È la condizioni necessaria per
agire diversamente, quando il
cambiamento operativo non basta
e serve un cambiamento di
interpretazione della situazione.
5. Con quali strumenti? Risposta metodologica
Come favorire la maturazione all'esercizio
riflessivo delle competenze nei diversi
soggetti del sistema di prevenzione?
 La sorpresa
 L’osservazione descrittiva
 L’autosservazione
5. Con quali strumenti? Proposte operative
I progetti formativi
 PERCEZIONE DEL RISCHIO. LA PROVA DEL
9 DELLA SICUREZZA
 IL SELFIE DELLA SICUREZZA
5. Con quali strumenti? Proposte operative
PERCEZIONE DEL RISCHIO. LA PROVA DEL 9
DELLA SICUREZZA
Il corso (8 ore) è articolato in tre parti:
1. il pericolo e le caratteristiche
dell’attenzione;
5. Con quali strumenti? Proposte operative
Da contenuti di apprendimento “slivellati”…
5. Con quali strumenti? Proposte operative
…a contenuti riferiti a casi studio “identificanti”
5. Con quali strumenti? Proposte operative
PERCEZIONE DEL RISCHIO. LA PROVA DEL 9
DELLA SICUREZZA
Il corso (8 ore) è articolato in tre parti:
1. il pericolo e le caratteristiche
dell’attenzione;
2. le trappole della percezione e del giudizio
sull’intensità del rischio;
La scoperta delle euristiche di ragionamento
nelle ordinarie situazioni di lavoro
La scoperta delle euristiche di ragionamento
nelle ordinarie situazioni di lavoro
5. Con quali strumenti? Proposte operative
PERCEZIONE DEL RISCHIO. LA PROVA DEL 9
DELLA SICUREZZA
Il corso (8 ore) è articolato in tre parti:
1. il pericolo e le caratteristiche
dell’attenzione;
2. le trappole della percezione e del giudizio
sull’intensità del rischio;
3. la prova del 9 della sicurezza.
5. Con quali strumenti? Proposte operative
5. Con quali strumenti? Proposte operative
LA PROVA DEL 9 DELLA SICUREZZA
9 passi che accompagnano la riflessione sulla
rischiosità di una lavorazione appena
effettuata per fare emergere
a) i criteri utilizzati per valutare il rischio;
b) la considerazione della variabilità del
contesto in cui la lavorazione ha avuto luogo;
c) la coerenza (o in-coerenza) tra il proprio
comportamento e il rischio.
5. Con quali strumenti? Proposte operative
Il progetto formativo
5. Con quali strumenti? Proposte operative
Il Selfie della sicurezza è un progetto che integra
formazione in aula e training on the job.
Per fare
le cose giuste
data una gamma
di condizioni
possibili e previste.
Per pensare
e per prepararsi
a fare le cose giuste
anche nel variare
delle condizioni.
5. Con quali strumenti? Proposte operative
Il Selfie della sicurezza è un progetto che
integra gli approcci alla Safety Leadership (in
questo caso sganciata dalle differenze
gerarchiche tra preposto e collaboratore) con
quelli al Peer Supporting (il supporto dei pari).
5. Con quali strumenti? Proposte operative
Obiettivo di apprendimento del progetto Selfie
della sicurezza è sviluppare la capacità di
ciascun lavoratore di autosservarsi nello
svolgimento di una prestazione abituale in un
contesto variabile.
5. Con quali strumenti? Proposte operative
Le fasi del progetto Selfie della sicurezza
1 Formazione iniziale (modulo di 3,5 ore)
5. Con quali strumenti? Proposte operative
Le fasi del progetto Selfie della sicurezza
2 Incontro di preparazione alle osservazioni (30
min.)
5. Con quali strumenti? Proposte operative
Le fasi del progetto Selfie della sicurezza
3 Osservazioni assistite dai formatori e «rito del
selfie» (30 minuti)
5. Con quali strumenti? Proposte operative
Le fasi del progetto Selfie della sicurezza
4 il commento sull’esperienza e l’assegnazione
dell’obiettivo individuale (15 minuti)
5. Con quali strumenti? Proposte operative
Le fasi del progetto Selfie della sicurezza
5 Due osservazioni svolte senza l’assistenza dei
formatori (60 minuti)
5. Con quali strumenti? Proposte operative
Gli strumenti del progetto Selfie della sicurezza
6 Colloquio individuale con i lavoratori (15
minuti)
5. Con quali strumenti? Proposte operative
Gli strumenti del progetto Selfie della sicurezza
Funziona?
La misura di efficacia
sta nelle risposte
che arrivano dai lavoratori
e nelle domande
che imparano a farsi.
Ulteriori informazioni
e approfondimenti al sito
www.percezionedelrischio.it