Allegato 3 X FORUM REGIONALE DELLE ASSOCIAZIONI E
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Allegato 3 X FORUM REGIONALE DELLE ASSOCIAZIONI E MOVIMENTI DELLA REGIONE LOMBARDIA “L’ASSOCIAZIONISMO NELLA SCUOLA OGGI IN LOMBARDIA” Villa Cagnola - Gazzada (VA), venerdì 8 - sabato 9 luglio 2016 Intervento di Mons. Pierantonio Tremolada 1) Il primo servizio che dobbiamo renderci è pensare insieme alla luce di quello che si sta vivendo, leggere, comprendere, metterci in ascolto dello Spirito attraverso l'intelligenza e il cuore. Non abbiamo la pretesa di risolvere tutto, anzi, ma già è notevole lo sforzo di lavorare insieme e ragionare insieme, su quello che possiamo fare. 2) La Pastorale scolastica nel suo insieme è a tema nel lavoro della Commissione CEI, ma tengo a sottolineare che la Scuola paritaria è importantissima. Credo nella scuola paritaria perché ha una funzione fondamentale. La Chiesa entra e accompagna la realtà della scuola in due modi: i dirigenti, gli insegnanti, i credenti e i genitori che operano nelle varie scuole statali e non statali. La pastorale scolastica deve sostenerli, incontrarli. Chi opera all'interno della scuola statale, da credente e appassionato, va bene, ma l'altro modo è fare delle scuole, organizzarle, crearle, farle esistere noi a partire dalla nostra visione cristiana della vita, e quindi anche come Chiesa. È un sacrosanto diritto quello della libertà di educazione, purtroppo non riconosciuto e per questo ci batteremo, è giusto che si riconosca come nel resto d'Europa. È molto importante che prenderlo in considerazione. 3) Cosa significa associazionismo dei genitori nella scuola paritaria e nella scuola statale e in che misura si può lavorare insieme? I genitori delle scuole paritarie si devono associare. Per quale motivo dovrei andare a dire ai genitori di grandi scuole paritarie di associarsi? Il rilancio avviene nella misura in cui noi andiamo ad agganciare il territorio, altrimenti rimaniamo prigionieri dei discorsi. Ci deve essere la passione del ritrovarsi e del condividere. Le scuole dell'infanzia sono fondamentali da tanti punti di vista. Credo che la Fism abbia un'enorme responsabilità. Mi fa piacere che la Fism si stia interrogando sulla situazione e sarò felice di seguirne da vicino il percorso perché nella scuola dell'infanzia i genitori sono determinanti come i bambini. Cosa significa associazionismo nella scuola dell'infanzia? Perché dovrei convincere i genitori ad associarsi, ad iscriversi all'AGESC o all'AGE? Perché in una scuola paritaria non dovrebbe bastare qualche proposta di incontro con regolarità? 4) Chiedo a ciascuno di voi di rispondere a questa domanda: Immaginando di avere davanti dei genitori alla domanda che mi farebbero: perché dovrei associarmi? Noi cosa rispondiamo? E una volta associati, cosa si fa? Le due domande sono collegate evidentemente. Nelle scuole paritarie anche dell'Infanzia, perché dovrei dire ai genitori di iscriversi all'AGESC? E poi tutte le altre scuole statali. Vorrei capire meglio come fare questa proposta. Cosa faremo con loro? Incontri, convegni? 5) La questione fondativa dell'Associazionismo. Comunità o comunione? Nella prospettiva cristiana la vita ha una forma sempre comunitaria, non è pensabile una forma individualista. “Li mandava a due a due”. Responsabilità nei confronti dei credenti nei confronti del Vangelo. Il mondo ha bisogno della testimonianza dei genitori credenti. Così voi aiutate questa scuola ad essere se stessa. Speranza. Dovremo fare insieme qualcosa che ci permetta di non perdere mai il gusto per la scuola, e associandoci, ci aiutiamo. Associazione per raccontarsi ciò che è buono, per raccontarsi tutto il bello, per tenere viva una passione, dentro un contesto ormai lamentoso, pessimista, rinunciatario. Discernimento. Leggere insieme la realtà quel che siamo chiamati a vivere, quello che succede, affrontare le sfide in primis quelle educative, ma vorrei sottolineare la corresponsabilità ragionando insieme per il gusto di mettere in campo tutta la nostra intelligenza per affrontare seriamente le sfide in atto. 6) A questo punto io immagino che i genitori di una grande scuola mi possono dire: bene, comunità, responsabilità, testimonianza, speranza, leggere la realtà, fare discernimento... ci interessa ma caro Vescovo creiamo un'associazione Genitori, nostra, associazione creata spontaneamente. Perché dovrei dire loro iscrivetevi all'AGESC? C'è una ragione ed è data da tre valori: a - Continuità perché se faccio un'associazione di fatto alla fine resto circoscritto dentro quegli anni, quella scuola e quei genitori. "… È stato bello" dopo un po' diranno. La continuità è garantita dall'esperienza di quella scuola, l'Associazione può garantire una continuità che va oltre la scuola. b - Rappresentanza. Ai genitori dell'Associazione dico: “voi dovete avere un peso sul territorio, e se ci mettiamo insieme possiamo andare a tavoli istituzionali e far sentire la nostra voce”. C’è una dimensione socio-politica che non può essere persa. Se rimango con tante piccole associazioni, anche molto vive e vitali perdo questa dimensione. c – Forma. Esperienza associativa con le sue dinamiche interne. Figure di responsabilità, organi costitutivi. Sono tre ragioni per cui posso dire ai genitori guardate che è opportuno che entriate nell'AGESC, però non sono sicuro che il modo sia quello di parlare dell'AGESC; vengo a dirvi che la forma associativa e importante, cominciamo ad associarci, poi comunque da subito dico loro che c'è una associazione storica, ma non dico: associatevi perché l'AGESC è in difficoltà. Occorre far loro vivere l'esperienza associativa intorno alle parole che abbiamo fissato, e poi ad un certo punto verrà quasi da sé arrivare a una forma associativa organizzata oltre la nostra. Tutto questo ci sembra possa essere ripetuto per gli insegnanti: le parole importanti sono: comunità, corresponsabilità, testimonianza, speranza, discernimento, e poi nella forma istituzionale dell'associazione: la continuità, la rappresentanza e la vita associativa. C'è qualcosa però di specifico da considerare per gli insegnanti. Io non credo che oggi la questione sia quello della fusione delle Associazioni professionali. Non risolviamo il problema fondendoci, credo che dobbiamo affrontare la sfida e dobbiamo vivere la distinzione non nella forma della distanza, della separazione, del contrasto, nella preoccupazione di sopravvivere entrambi. Non si va da nessuna parte così. Cosa si aggiunge parlando agli insegnanti? La professionalità. Quindi perché dovrei dire agli insegnanti delle scuole paritarie “guardate che è utile associarsi”? C'è un modo di esercitare la propria professione nell'ottica della testimonianza annunciando la speranza che è bello farlo insieme. 7) Aprire un dialogo costante con i genitori, ma non in generale, bensì a partire dalla scuola dove hanno portato i loro figli. Con i docenti, ma non in generale, ma a partire dalla scuola dove stanno insegnando. E qui torniamo alla questione di fondo del rapporto tra le associazioni attuali e il territorio e gli Enti, scuole e parrocchie. Dobbiamo studiare bene questo snodo, cioè il passaggio tra le Associazioni spontanee e le Associazioni istituzionali. Chiedo alle Associazioni di fare una riflessione su questo. Vorrei girare nelle scuole come stiamo facendo, incontrando i Rettori per un rilancio dell'identità e della missione. Uno degli elementi costitutivi della proposta della scuola cattolica è indubbiamente il rapporto con i genitori. Questo aspetto ci deve qualificare e vogliamo metterlo a tema con tutti. Qui verrà il momento di porre la questione dell'Associazionismo e dell'AGESC. Il presidente deve andare nelle scuole a parlare dell'AGESC o insieme dobbiamo capire cosa vuol dire fare in modo che nelle scuole i genitori comincino veramente ad associarsi? La stessa cosa vale per AGE e la stessa cosa vale per AIMC e UCIM per gli insegnanti. Dobbiamo favorire l'esperienza dell'associarsi prima di insistere e raccomandare di associarsi alle associazioni esistenti perché questo sarà il modo per tenerle vive. Forse per alcuni anni occorre fare questo lavoro dell'associarsi nelle varie scuole e tra genitori dei consigli di istituto. Incontriamo i genitori cristiani. Facendo rete tra di loro sulle parole che abbiamo fissato. Lo stesso vale per gli insegnanti delle scuole dell'infanzia e di tutte le scuole. 8) Si tratta di avviare il processo e poi le cose da fare. Sia per i genitori che per gli insegnanti, partendo dalla scuola statale, come chiesa, promuoviamo sempre di più l'esperienza associativa tra i genitori e gli insegnanti, a partire dalla scuola. Immaginare di creare una rete tra i genitori cattolici dei consigli di istituto e metterli in contatto tra di loro. Per le scuole paritarie significa che tutto questo va collocato dentro il quadro della proposta educativa complessiva. Il compito è far percepire ai genitori e ai docenti che l'esperienza associativa è irrinunciabile in rapporto alla proposta educativa che come scuola viviamo. Ma quando dico esperienza associativa io non immagino immediatamente l'iscrizione all'AGESC come nella statale non immagino l'iscrizione all'AGE o All’AIMC o all'UCIIM. Chiederei alle associazioni di pensarsi in rapporto con questo processo che avviene in loco e che vorremmo attivare. Immagino il rapporto tra le Associazioni costituite e il flusso vitale dell'esperienza associativa sul territorio in modo circolare. Gazzada Milano, 18 luglio 2016 (testo non rivisto dall’autore e a cura della Segreteria del Forum)