DIFETTO DEL MESE

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DIFETTO DEL MESE
DIFETTO DEL MESE • IL SOFTWARE DELLA TRASMISSIONE
La risposta Mercedes
È questione
di aggiornamento
Il massiccio impiego di
elettronica sui modelli
più recenti ha dato
diversi grattacapi anche
ai clienti Mercedes.
Come nel caso del
cambio automatico
della «classe E 270 CDI».
A
NNI FA, SULLE MERCEDES
l’elettronica era ridotta al
minimo
indispensabile,
mentre già proliferava sulle vetture
concorrenti. Per fare un esempio, la
«190» dell’82 era disponibile sia a
carburatori sia a iniezione: quest’ultima era la Bosch «KE-Jetronic», un
impianto meccanico in cui la centralina controllava solo alcune funzioni.
Nello stesso periodo, era già diffusa
l’iniezione «L-Jetronic» a completa
gestione elettronica. Il motivo di questa scelta? I tecnici Mercedes desideravano salvaguardare la proverbiale
affidabilità delle loro vetture utilizzando una tecnologia più sperimentata.
Infatti, l’impianto della «190» poteva
funzionare anche in caso di guasto
della componente elettronica.
Da allora molte cose sono cambiate e oggi i modelli con la stella a tre
punte sono equipaggiati con innumerevoli dispositivi gestiti dai chip. Ormai è impossibile fare a meno del-
LIEVI ANOMALIE
GIÀ RISOLTE
bbiamo chiesto alla DaimlerChrysler
Italia alcuni chiarimenti circa
i problemi al cambio automatico delle
«classe E 270 CDI» segnalati dai lettori.
Questa è la risposta che abbiamo ricevuto:
«Sulle prime “classe E 270 CDI”,
limitatamente ad alcune vetture con cambio
automatico, si sono manifestate delle
anomalie al cambio. In pratica, i clienti
segnalavano irregolarità nella fluidità
dell’innesto delle marce, con conseguente
riduzione del comfort di guida.
A seguito delle verifiche tecniche effettuate
dalla fabbrica con il supporto della nostra Rete
di assistenza, è stato possibile individuare nel
software di funzionamento della centralina la
causa del disagio evidenziatoci dalla clientela.
Pertanto, laddove segnalatoci, abbiamo
provveduto alla sostituzione della centralina
in garanzia e l’inconveniente
è stato completamente superato».
A
l’elettronica: la Mercedes ha recuperato il divario che la separava dai
concorrenti e per certi aspetti è addirittura più avanti, basti pensare all’impianto frenante, che sulle «classe
E» e «SL» è il sofisticato «Sbc» (Sensotronic brake control), un sistema
elettroidraulico.
«CHIP» INDISPENSABILI
Col proliferare delle centraline, il
confort, la sicurezza e il rispetto dell’ambiente sono enormemente migliorati, ma sono comparsi problemi un
tempo sconosciuti ai clienti Mercedes. Infatti, le poche segnalazioni di
inconvenienti sull’attuale «classe E»
che abbiamo ricevuto riguardano perlopiù noie ai componenti gestiti dall’elettronica. In particolare quello al
sofisticato cambio automatico a cinque marce, montato a richiesta.
Alcuni lettori ci hanno segnalato irregolarità di funzionamento e accensione della spia di anomalia nella
CAMBIO
DI MARCIA
Il cambio automatico
a cinque rapporti con
convertitore di coppia
della «classe E» è
oggetto di svariate
segnalazioni dei
clienti. Infatti, si può
improvvisamente
accendere la spia di
anomalia e attivare
il programma
di emergenza,
che rallenta
drasticamente la
marcia della vettura.
PROBLEMI
DI GESTIONE
la parte meccanica della
«classe E» è sempre
molto affidabile:
i problemi vengono,
semmai, dai
componenti gestiti
dall’elettronica.
strumentazione, con attivazione del
«programma di emergenza», che riduce improvvisamente e drasticamente la velocità: in tale eventualità,
al pari di quando si manifestano
blocchi dei personal computer, è sufficiente spegnere e riaccendere il
motore per eliminare (temporaneamente) il problema.
Le segnalazioni di tale difetto, pur
essendo numericamente limitate, sono forse la spia di un fenomeno più
diffuso, perché l’eccellente reputazione che la Casa di Stoccarda ha costruito nei decenni fa sì che chi guida
un’auto con la Stella sia in genere re222
Agosto 2003 • DIFETTO DEL MESE
stio a segnalarne i difetti, vuoi perché
tende a «perdonare», un po’ come
succede ai professori che giustificano
un cattivo risultato dei primi della
classe, vuoi perché molto spesso si
tratta di vetture aziendali, di cui ci si
preoccupa di meno.
UNA NUOVA VERSIONE
Come accade in genere in questi casi, le officine autorizzate all’inizio non
sapevano che fare e magari sostituivano anche più volte l’intera centralina di
comando del cambio: ma solo grazie
alle recenti versioni aggiornate si è risolto il problema (diversamente da
quanto accade in altri casi, sulla «classe E» non è possibile caricare il nuovo
software mediante il tester diagnostico
in dotazione alle officine).
Insomma, si tratta dell’ennesimo
caso in cui i bachi del software dovuti a un’imperfetta messa a punto vengono ovviati mediante l’aggiornamento del programma.
In attesa che come nei personal
computer ciò possa essere fatto in
modo automatico attraverso Internet
(Audi, per esempio, ci sta pensando),
è necessario un pellegrinaggio alla
concessionaria, di cui i clienti farebbero volentieri a meno.
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DIFETTO DEL MESE • Agosto 2003
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