Come contenere i danni provocati dai cinghiali
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Come contenere i danni provocati dai cinghiali
PAGINA 24 LA GAZZETTA DEL VARA Comune di Pignone Uffici Comunali sono aperti al pubblico tutti i giorni, dalle ore 9 alle ore 12 Tel 0187/887002; Il Sindaco riceve il Sabato dalle ore 10 alle ore 12; Il Tecnico Comunale riceve il Martedì dalle 15 alle 17 ed il Sabato dalle ore 8 alle ore 13;Medici: Dr. Toracca Francesca, Pignone: Lun, Merc e Giov dalle 9.30 alle 11, Casale: Martedì ore 15-16, Venerdì ore 10-12, Dr. Lambrosa Alberto, Pignone:Venerdì ore 10-11; Ambulatorio pediatrico Sabato ore 9-10.30; Prelievi analisi Martedì in Comune ore 8-9; Biblioteca Civica Lunedì 14-17; Martedì 8.30-12.30, Giovedì 14-18; Venerdì 8.30-12.30 Sabato 9-12; Farmacie Dr. Orlando tel 0187/887802, Patronati Coltivatori Diretti, Primo e terzo Giovedì del mese ore 13-14; Amministratori: Sindaco dott. Silvano Zaccone, Vicesindaco dott. Antonio Pellegrotti, Assessore dott. Mara Bertolotto, Assessore Rinaldo Pellistri, Assessore dott. Bella Maria Giovanna Renoni; Consiglieri: Adelmo Barilari, Agnese Barilari, Mara Bertolotto, Federica Bordigoni, Danilo Calzetta, Bruno Colombo, Diego Doreni, Serena Lemonci Come contenere i danni provocati dai cinghiali Nel marzo scorso presso il Centro Sociale Auser di Casale ha avuto luogo un incontro pubblico per la presentazione del progetto sperimentale “Controllo del cinghiale e prevenzione dei danni provocati dalla specie” realizzato per iniziativa della Provincia della Spezia e del Comune di Pignone. Il progetto è il risultato dell’impegno comune delle due Amministrazioni , dell’A.T.C. “SP” , della Sezione faunistica della Polizia provinciale , dei cacciatori della caccia al cinghi ale e della associazione dei Produttori locali delle Valli del Pignone e del Casale . L’impegno comune alla fine del 2008 era stato quello , a seguito di una assemblea pubblica tenuta sempre a Casale , di realizzare un progetto sperimentale pluriennale in grado di affrontare l’emergenza ungulati in un rapporto di reciproco rispetto fra cacciatori ed agricoltori dopo anni di contrasti ed incomprensioni . “Un segno di buona volontà da parte di tutti e di grande responsabilità e maturità “ come hanno rilevato concorde Giardinaggio Le 1500 varietà dell’ Iris Aprile: in questo mese si potano le Forsithie; le Spiree; le Camelie e tutti gli arbusti che hanno fiorito all’inizio della primavera. Questi arbusti vanno concimati (potete usare anche terra di lombrico che manterrà l’umidità durante l’estate); per le Camelie tenere sotto controllo l’acidità del terreno usando terriccio per acidofile. In questo mese si possono ancora piantare bulbi a fioritura estivo (crocosmietigridie-dalie-canna d’india –anemoni-iris-ciclamino-ranuncoli-ecc.) nonché rizomi di agapanto (molto amato da Monet che lo coltivava e lo usava come soggetto in molti suoi quadri) pianta che produce foglie nastriformi e bellissime infiorescenze a ombrello di colore bianco o in molti toni del blu. L’Agapanto richiede poca acqua;sole o mezzombra,concimazione in primavera ed autunno oltre a concime liquido durante la fioritura. Per chi possiede un giardino questo è il mese in cui si puo iniziare a rasare il prato (l’erba tagliata è utile come pacciamatura per gli arbusti) Non aspettarsi di ottenere un perfetto prato all’inglese in clima secco o se lo stesso è molto calpestato.Essenze che non richiedono molte annaffiature e sopportano il calpestio sono “ dicondra e trifoglio nano”. In questo mese si possono seminare, con la luna crescente, tutte le annuali e mettere a dimora piante annuali e/o perenni. Si possono portare all’aperto i gerani che senz’altro avremo acquistato in piena fioritura ma facendo attenzione alle previsioni del tempo perché un vecchio detto piemontese assicura” L’inverno non è terminato finchè brilla la luna di Aprile” e un proverbio che sembra sia conosciuto in tutta la penisola raccomanda”Aprile non ti scoprire”. Maggio: è il mese delle rose che ci gratificano con i loro colori e profumo. Probabilmente la rosa è il fiore più amato e coltivato in assoluto ( Tra le varietà più belle citerei le antiche e le botaniche) però non è pianta facile e per averla bella bisogna seguire alcune regole. Il terreno deve essere neutro (utile è la pacciamatura con torba e la concimazione con stallatico o concimi a lenta cessione quali cornunghia e sangue di bue. Le annaffiature sono molto importanti, meglio bagnare tanto a intervalli regolari che spruzzarle tutti i giorni. Prima della ripresa vegetativa è bene irrorare con verderame poi, quando spuntano le foglie, irrorare, se possibile, con prodotti biologici, per proteggerle da : oidio,peronospera,ruggine e macchia nera. Per gli afidi basta spruzzare una miscela di acqua e sapone di Marsiglia. Se piantate in vaso il loro contenitore deve essere molto grande e in estate devono essere bagnate frequentemente. In maggio inizia la fioritura delle perenni ed è il momento di mettere i tutori alle piante più alte, eliminare i succhioni da tutto quanto è innestato e tenere sotto controllo gli insetti nocivi, esistono repellenti biologici per allontanare le lumache che qualche volta possono essere sostituiti da rimedi casalinghi quali sale fino o cenere di legna se disponibile (tra l’altro buon concime). In questo mese si possono seminare all’aperto le piante desiderate (tra le annuali è bellissimo il papavero della California). In questo mese iniziano a fiorire le Iris ( a Firenze è possibile visitare in questo periodo il “Giardino dell’ Iris” che possiede oltre 1500 varietà di iris ( telefono: 055/483112 per sapere se sono in fioritura!) provenienti da ogni parte del mondo. Giugno: si possono seminare all’aperto le erbacee da fiore biennali ( garofano dei poeti;primule; campanule; digitale;violacciocche;non ti scordar di me…)trapiantare le annuali a fioritura autunnale, moltiplicare da rizoma le iris che hanno terminato la fioritura.. Le specie legnose si possono moltiplicare per talea, propaggine e margotta. Provvedere a pacciamare il suolo sotto alberi e arbusti (erba tagliata o corteccia di alberi) per ripararli dalla calura e limitare la crescita delle infestanti. Questo è il momento di accorciare i getti nuovi dei glicini all’altezza di due gemme dopo l’inserzione sul ramo principale. Volendo siete ancora in tempo per mettere a dimora bulbi a fioritura autunnale quali crocus; colchico e sternbergia. E’ possibile portare all’aperto, ma all’ombra, le piante che teniamo in casa nella stagione fredda. Giugno è il mese in cui le piante aromatiche sono nel loro momento migliore ! Raccoglietele e fatele essiccare all’ombra; poi conservatele in barattoli di vetro o sacchetti di carta. Con i profumatissimi fiori della lavanda è molto semplice preparare in casa “L’acqua di lavanda” (Mettere un etto di fiori secchi in un litro di alcool da liquori lasciandoli a macerare al buio per un mese quindi filtrare ed imbottigliare. Marzia Centi mente il sindaco di Pignone Silvano Zaccone e l’assessore provinciale alla caccia Giorgio Traversone , promotori della Commissione paritetica comunale per la gestione del cinghiale costituita pochi mesi orsono dopo l’assemblea di Casale .L’incontro pubblico è stato introdotto dal sindaco cui seguirà l’illustrazione del progetto sperimentale da parte dei tecnici della polizia provinciale – sezione faunistica e dell’ambito territoriale di caccia della Spezia . Le conclusioni sono state a cura del rappresentante dello stesso ambito e dell’assessore provinciale Traversone. Obiettivo del progetto, che avrà durata triennale, è quello di limitare i danni alle coltivazioni e i disagi sociali provocati dal cinghiale . Le fasi progettuali previste sono tre : analisi del territorio interessato e dei danni causati dagli animali ; individuazione delle zone vulnerabili al cinghiale , delle aree cosiddette “vocate” e “mediamente vocate” alla specie al fine di pianificare gli interventi ;attività di controllo in applicazione del vigente Piano faunistico e regolamento di controllo del cinghiale in Provincia della Spezia . Sono previsti sistemi di abbattimento e di prevenzione dei danni ed il monitoraggio della specie attraverso l’utilizzo di recinti di cattura . Annualmente i risultati ottenuti saranno sottoposti a verifica da parte della Commissione paritetica comunale per la gestione del cinghiale composta da rappresentanti del comune , della provincia , dell’ ambito territoriale di caccia della Spezia, dei cacciatori e degli agricoltori locali . La novità importante del progetto, fra i pochi ad oggi realizzati a livello nazionale con il coinvolgimento di tutti gli attori interessati, è quella di pianificare in modo organico gli interventi con il coinvolgimento della comunità locale in una realtà particolare caratterizzata dalla presenza di una attività agricola ancora fiorente e conosciuta anche al di fuori dell’ambito provinciale per la produzione delle ben note “patate di Pignone”, del granturco dell’asciutto e di cinque qualità di fagiolo . Aumentare e migliorare la produzione di patate, granturco e fagioli Sabato 4 aprile nella sala consigliare del comune di Pignone si è tenuta un’ assemblea per la valorizzazione dei prodotti di Pignone. Tutte le famiglie del comune sono state invitate a partecipare, con lo scopo di mettere in campo azioni che mirino al consolidamento della promozione dei prodotti e dell’ aumento della quantità della produzione. Con l’ occasione è stato presentato anche il disciplinare condiviso dagli agricoltori sulle tecniche di coltivazione della famosa patata di Pignone. Il progetto, iniziato nel 2004, si proponeva l’ obiettivo di garantire la coltivazione di prodotti inseriti nell’ albo regionale dei prodotti tipici, individuare gli agricoltori custodi e trasmettere il sapere alle nuove generazioni. Gli agricoltori di Pignone sono stati riconosciuti nel 2006 da Slow Food comunità del cibo, e poi riconfermati nel 2008. L’ associazione presieduta da Agnese Barilari conta una ventina di associati che oggi riforniscono anche le mense scolastiche dei comuni della provincia spezzina nonché molti ristoratori e partecipano a mercati di filiera corta. 769269 cell. 347 5987833 “Il progetto nasce con l’ idea della porta aperta- dichiara l’ assessore provinciale all’ agricoltura Federico Barli- e mi auguro che nuovi agricoltori aderiscano al disciplinare ed entrino nel progetto. Oggi, anche grazie al piano di sviluppo rurale, vi sono molti incentivi per chi decide di aprire un azienda agricola. Con l’ occasione di questo incontro, in collaborazione con le associazioni di categoria, speriamo di aiutare nuove aziende a nascere. I prodotti di Pignone- granturco, fagioli, patate, ecc..- sono ormai conosciuti ed apprezzati dentro e fuori i nostri confini provinciali. Chi intraprende la produzione non corre certo il rischio di invenduto, il mercato richiede più prodotti di quanti siamo in grado di offrire”. GREGORI S. & CROCE s.n.c. Agricoltura - Zootecnica Elettricità - Caccia e Pesca Articoli sportivi via S. Lazzaro 27, Brugnato (SP) - tel. 0187/894109