dimagriree perdere peso?

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dimagriree perdere peso?
Sai dirmi che differenza passa tra
dimagrire e perdere peso?
Gran parte di noi è convinta che “mettersi a dieta” significa perdere peso
e che una dieta è tanto più efficace
quanto più perdiamo di peso. La mancanza di una cultura specifica e un sistema mediatico che, spesso, trasmette informazioni fuorvianti, allontana la
nozione comune del “perdere peso”
dal reale significato medico-scientifico
e sportivo. Dimagrimento significa perdita del grasso di deposito mentre la
semplice perdita di peso non è in grado
di comunicare informazioni su ciò che
stiamo perdendo. Infatti, la nozione di
peso corporeo include, senza discriminarle, la massa grassa (FM = Fat Mass) e
la massa magra (FFA = Free Fat Mass).
La massa grassa include il grasso essenziale, quello di cui il corpo non può fare
a meno per sopravvivere, e il grasso
di deposito, quello che il corpo accumula, in parte per proteggersi dall’ambiente esterno e in parte perché, specialmente in soggetti sani, l’introito
calorico supera il dispendio energetico.
Il grasso di deposito a sua volta può essere suddiviso in viscerale, muscolare e
sottocutaneo. Il grasso viscerale è quello che da un lato protegge gli organi
interni da eventuali traumi della cavità
toracica e addominale ma, dall’altro,
l’eccesso, è correlato all’insorgenza di
malattie cardio-vascolari e metaboliche. Il grasso muscolare è quello che si
accumula dentro il muscolo per mancanza di adeguata attività fisica, mentre il grasso sottocutaneo può essere a
sua volta suddiviso in tessuto adiposo di
superficie (SAT) e profondo (DAT). Il primo protegge dagli sbalzi termici mentre il secondo è strettamente correlato,
come significato metabolico, al grasso
viscerale ed è altrettanto dannoso.
La massa magra invece include quella
muscolare ed è comprensiva del tessuto
osseo, degli organi interni e degli altri
tipi di tessuto. Naturalmente nella massa magra è compresa la quasi totalità
dell’acqua corporea, se escludiamo
una piccola percentuale presente nel
grasso di deposito.
Una corretta perdita di peso si ha solo
quando si perde grasso di deposito,
invece una perdita di peso indiscriminata può provocare, nel migliore dei
casi, riduzione del contenuto di acqua
corporea (disidratazione) e perdita di
massa muscolare (deperimento). Nei
casi peggiori, provoca anche riduzione
del tessuto osseo (demineralizzazione)
e diminuzione del grasso essenziale
(emaciazione).
Nello sport la perdita di peso ha un duplice significato, da un lato legato alla
forza relativa, dall’altro alle categorie
di peso che, a volte, sono forzate innaturalmente per necessità di “scuderia”.
La forza relativa è quella che un atleta sviluppa in relazione al proprio peso
corporeo, è di primaria importanza
quando, nella prestazione, è il proprio
corpo che deve essere spostato. In
questo senso sport come la ginnastica,
i salti e gli sprint hanno, nel rapporto
forza/peso corporeo, un fattore limitante della prestazione atletica. Tuttavia la performance di gran parte degli
sport, da quelli in bicicletta a quelli di
combattimento, da quelli di squadra
a quelli natatori, ottiene benefici con
l’aumento della forza relativa.
Specialmente negli atleti adulti, la forza
relativa può essere migliorata mediante
una diminuzione del peso corporeo a
patto che tale riduzione non avvenga
a spese della massa muscolare poiché
l’espressione della forza è legata anche al diametro trasverso dei muscoli,
quindi alla loro dimensione. Qualsiasi
calo di peso che provoca catabolismo
(degradazione) muscolare diminuirà la
capacità di prestazione.
ABOUT SALUTE
& BENESSERE
Più il calo di peso è rapido, più è facile
che avvenga a spese dei fluidi corporei e dei muscoli, con minore espressione della forza e, quindi, con un calo
di performance.
Negli sport con categoria di peso, per
ottenere un rapido calo ponderale
per mezzo della disidratazione, vengono, a volte, adottate, singolarmente o in combinazione, delle pratiche
definite “far peso”. Tra queste insani
metodi si possono annoverare: l’induzione del vomito, l’astensione da cibo
e acqua, l’abuso di lassativi, esposizioni al calore, saune forzate, esercizio fisico con indumenti pesanti e/o
impermeabili, abuso d’integratori con
attività diuretica o peggio ancora di
farmaci diuretici (che rientrano nelle
liste doping).
Nel prossimo numero di ABOUT analizzeremo queste insane pratiche con gli
effetti avversi correlati. Purtroppo non
è difficile incontrare anche persone
sedentarie che adottano tali pratiche,
convinte che perdere peso significa
dimagrire.
In funzione dell’entità di disidratazione
si ha una progressiva compromissione
dell’attività muscolare. Entità modeste
di disidratazione (2% del peso corporeo) compromettono la termoregolazione, successive perdite riducono, prima, la durata dello sforzo muscolare,
poi (4-6% del peso corporeo) anche
l’intensità e, in particolare, una perdita
del 4 %, riduce la durata della contrazione muscolare espressa in condizioni
sia isometriche, sia isotoniche. Il calo
di peso indiscriminato è quindi sempre
dannoso ai fini della performance.
Un dimagrimento finalizzato a migliorare lo stato di salute non può prescindere dal monitoraggio dei valori
assoluti della composizione corporea
come pure un calo di peso orientato
alla prestazione sportiva.
ALIMENTAZIONE nELLO SPORT
di Antonio Sartini
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