Ezio Madia | Francobolli del petrolio pdf 18 KB

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Ezio Madia | Francobolli del petrolio pdf 18 KB
“I francobolli del petrolio”
Articolo di Enzo Madia.
Tratto dalla rivista aziendale “Il gatto selvatico” (settembre 1959).
Con i piccoli quadratini e rettangolini che servono a far comunicare gli uomini fra di loro, di
lontano, il ragazzo, e quel ragazzo cresciuto che è l'uomo, riesce a cavarsi la fame di
universo che gli è connaturata. Ecco, in occasione del centenario petrolifero, una specie di
pagina d'album filatelico tutta dedicata ai francobolli d'argomento petrolifero. Un nostro
collega, nella « Pagina per noi », tratta con competenza dell'argomento.
Quando Sir Rowland Hill, nel maggio del 1840, riusciva a far votare al Parlamento
Inglese la Legge istitutiva del primo francobollo adesivo, non immaginava certo quale
vera e propria industria si sarebbe creata intorno a quel piccolo pezzo di carta e quale
somma di interessi poteva apportare nel mondo intero.
Sfogliando le pagine di un album di francobolli sfila dinanzi agli occhi tutta la Terra
con le sue genti, le opere ed i costumi, le selve e gli oceani, i monumenti, gli animali di
qualsiasi genere, la flora più pittoresca ed uomini negli avvenimenti lieti o tristi che
narrano la storia e la gloria dei nostri continenti.
Poiché un qualsiasi avvenimento, come abbiamo detto, dà origine ad un francobollo,
è più che naturale che noi, nella coincidenza del centenario dello scavo del 1° pozzo
petrolifero, avvenuto nell'agosto del 1859 a Titusville (USA) per opera di quel famoso
Colonnello Drake (che contrariamente ad ogni supposizione non si arricchì affatto,
morendo quasi povero), in tale occasione, ripetiamo, prendiamo lo spunto per
pubblicare i vari « pezzi » stampati ed aventi riferimento al nostro prodotto.
Il primo francobollo fu emesso nel 1919 dall'AZERBAIDJAN e rappresenta il cosidetto
tempio degli adoratori del fuoco seguito da un altro con un lago di petrolio nei pressi di
Baku, avente per sfondo una foresta di armature: nel 1921 ne fu emesso un terzo con
una torre sgorgante un abbondante getto del prezioso liquido.
Due anni dopo la Repubblica del CAUCASO stampava due esemplari rappresentanti
pure delle torri di trivellazione e nel 1928 gli Stati Uniti emettevano un valore di posta
aerea con una torre ed un aeroplano.
Stranamente nessun'altra Nazione reputò opportuno dedicare dei francobolli al
petrolio sino al 1931, quando il PERÙ stampò una vignetta con una raffineria e nel
1936 altri pozzi. Il suo esempio fu seguito dalla COLUMBIA che nel 1932 e 1935 emise
due esemplari sempre con torri petrolifere e serbatoi: la imitarono l'ARGENTINA nel
1935, la BOLIVIA ed il VENEZUELA nel 1938, quest'ultima con la visione anche delle
sonde sommerse nel lago. Il Venezuela è lo stato che ha emesso più valori: si contano
diverse serie complete con petroliere, e raffinerie. La Bolivia dopo aver stampato
l'esemplare da 10 c. nel 1938, ha emesso una serie completa di 10 pezzi in omaggio ai
giacimenti petroliferi statali e rappresentante pozzi, serbatoi e raffinerie.
Sempre con la raffigurazione di torri di sondaggio, ha stampato un esemplare il
BRASILE nel 1941, mentre l'AUSTRIA, nel 1948, dedicava un valore alla Raffineria di
Drösing. Un maggior numero di esemplari è stato emesso dalla RUSSIA nel 1941,
1946 e 1948 con figure rappresentanti torri, escavatrici, raffinerie ed un treno di
vagoni cisterna.
La ROMANIA, gran paese produttore dell'oro nero, ha ricordato la fonte della sua
ricchezza nazionale solamente nel 1957 con un valore da 20 lei rappresentante torri di
trivellazione e nel 1951 con una veduta del porto petrolifero di Costanza e dei suoi
depositi costieri.
Nel 1950 il CANADA' ha reso omaggio anche al metano e lo scorso anno ha stampato
un francobollo originale rappresentante due gocce, nell'una delle quali è un lume a
petrolio e nell'altra una torre di decantazione. Pure nel 1950 gli STATI UNITI
emettevano un francobollo della California in un angolo del quale, quasi invisibile, è
una piccolissima torre. Non ci risulta che, in occasione del 5° Congresso Mondiale del
Petrolio, tenutosi nel giugno scorso, si sia provveduto all'emissione di speciali
francobolli, come invece aveva fatto l'ITALIA per il 4° Congresso del 1955: in tale occasione noi emettemmo due valori da 25 e 60 lire, rappresentanti, il primo una torre
sullo sfondo di un acquedotto romano, ed il secondo una parte del globo terrestre con
torri di trivellazione all'infinito.
Nell'Estremo Oriente la CINA, nel 1954 e 1955 ha emesso due valori, uno con un bel
quadretto rappresentante un treno di carri cisterna in uno sfondo di torri e l'altro con
una torre di trivellazione marina collegata con una conduttura alla terraferma. Anche
SINGAPORE, nel 1955, stampava un esemplare con una petroliera. L'IRAN, altro gran
paese petrolifero, solamente nel 1953 ha emesso due serie complete di francobolli.
Ultime fra tutte le Nazioni sono state la FRANCIA che, nel giugno di quest'anno, ha
emesso il suo primo francobollo per ricordare le ricerche nel Sahara e la cosidetta
ferrovia del petrolio da Hassi Mas-saound alla costa e l'EGITTO che, il mese scorso, in
una serie dedicata all'industria ha riservato un esemplare da 10 verde dedicato al
petrolio.
Enzo Madia