Nuovo Statuto dei Segretariati Nazionali Cappuccini

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Nuovo Statuto dei Segretariati Nazionali Cappuccini
NUOVO STATUTO DEI SEGRETARIATI NAZIONALI CAPPUCCINI
Durante la Conferenza Italiana dei Ministri Provinciali Cappuccini, tenutasi a San Giovanni
Rotondo nel marzo 2014, è stato approvato il nuovo statuto dei segretariati nazionali, che riordina
numero e servizi del segretariato stesso. In particolare, i segretariati sono stati accorpati e ridotti a
due – fraternità/formazione e fraternità/missione – anche se si integrano vicendevolmente e
ciascuno trae linfa e sostanza dall’altro: chi opera nei settori legati alla missione ha necessità di
formazione permanente, così come le attività legate alla formazione hanno una forte valenza
pastorale. Questo significa che dovranno collaborare tra loro dopo una prima fase nella quale
ciascun segretariato si metterà in ascolto delle realtà locali per conoscerne le problematiche e
definirà i propri ambiti di intervento.
Numerosi e diversi sono gli ambiti che affronta il Segretariato fraternità/missione che raccoglie tutte
le attività pastorali che si svolgono nell’ambito dell’annuncio, della missione, delle parrocchie, della
salute, delle attività sociali, del settore Giustizia, pace e integrità del creato, delle comunicazioni
sociali, dei santuari e dell’ecumenismo e dialogo interreligioso. Realtà molto diverse tra loro nelle
quali, però, deve essere individuato un unico comune denominatore: quell’educare alla carità –
titolo scelto per il piano pastorale 2015-2017 di questo segretariato – che sottolinea l’unione e la
comunione con la Chiesa italiana che, in questo decennio, si impegna a educare alla vita buona del
Vangelo.
Per ciascun ambito, infatti, è possibile individuare quattro direttrici principali, lungo le quali
orientarne l’azione. Tra queste, la stella polare, che deve essere al centro di ogni azione, sia di
formazione che di evangelizzazione, è appunto la carità, alla quale deve essere data concretezza in
ogni settore. Gli altri punti cardinali in base ai quali muoversi nella pastorale del segretariato sono
la formazione, che permette di rendere le azioni più fruttuose; il fare rete, favorendo la
collaborazione tra le tante realtà dell’Ordine e il resto della famiglia francescana, sia per trovare
nuovi stimoli, sia per risparmiare energie e l’identità-comunicazione, per individuare il “nostro
modo” di vivere il Vangelo e valorizzare le realtà migliori già esistenti.
Per confrontarsi sui diversi ambiti in base a queste direttrici, non solo nel consiglio del segretariato
sono stati eletti rappresentanti delle tre zone d’Italia (nord, centro, sud), ma vengono promossi
anche incontri di zona, per favorire l’incontro, il dialogo e il confronto tra tutte le Province
cappuccine italiane.
Questi incontri di zona rappresentano una grande novità rispetto al passato, quando il Segretariato si
riuniva occasionalmente in incontri nazionali con una scarsa partecipazione. Farsi più vicino alle
Province, infatti, favorisce non solo la partecipazione e il coinvolgimento dei frati, ma è anche un
incentivo alla collaborazione tra le stesse, auspicando di mettere in comune le forze e le idee per
realizzare progetti comuni. D’altronde, nel campo della formazione c’è già una sinergia tra le
Province limitrofe, che è possibile replicare anche nel settore dell’annuncio, della missione, della
comunicazione…
Il Segretariato fraternità/missione ha già convocato due di questi incontri, mentre il terzo, per la
zona Sud, si terrà il 9-10 maggio a San Giovanni Rotondo. A questi incontri di zona sono invitati
tutti i frati che nelle proprie Province sono impegnati nei diversi settori – quindi non solo i
responsabili, ma tutti coloro che sono coinvolti nelle attività pastorali – che in queste occasioni
possono conoscersi, scambiarsi idee ed esperienze, confrontarsi sul piano pastorale e arricchirsi di
un momento di formazione.
Gli incontri seguono infatti tutti lo stesso schema: dopo i saluti iniziali del Coordinatore dei Ministri
Provinciali della zona, grazie agli interventi del presidente CISM p. Luigi Gaetani (“Servizio alla
carità e la cultura della tenerezza”) negli incontri delle zone nord e del sud Italia e del biblista p.
Dino Dozzi nell’incontro della zona centro (“La carità negli scritti di Francesco d’Assisi”) viene
approfondito il tema della carità per poi presentare il piano pastorale 2015-2017, rispetto al quale ci
si confronta nel pomeriggio nei lavori di gruppo suddivisi per settori, guidati dai coordinatori
nazionali. Si tratta di una novità nella novità: per la prima volta i frati delle diverse Province hanno
l’occasione di confrontarsi rispetto a ambiti specifici, rendendo così il confronto più puntuale e
produttivo. Partire da esperienze comuni permette di parlare lo stesso linguaggio, di comprendere le
difficoltà che si devono affrontare, di dare suggerimenti, di individuare soluzioni insieme, di
definire la strada da percorrere rispetto alle quattro direttrici individuate.
Il lavoro di gruppo dovrebbe portare a individuare un’idea concreta, immediatamente realizzabile,
per declinare la carità nel proprio ambito, condivisa, al termine del pomeriggio, in un momento
conclusivo in plenaria al quale si partecipa con “coraggio, idee nuove, leggerezza, fiducia, pieni di
carità”. È ciò che ha affermato uno dei 38 frati partecipanti all’incontro del Centro Italia, tenutosi ad
Assisi il 3 novembre scorso, riconoscendo in questa modalità di lavoro una buona iniezione di
speranza e di fiducia rispetto all’operato del Segretariato. 60 erano invece i frati partecipanti
all’incontro di zona del Nord Italia, svoltosi a Camposampiero (Pd) l’8 marzo scorso e si attende
quello della zona del Sud per fare un primo bilancio di questa esperienza, che verrà verificata non
solo in termini quantitativi, rispetto alla semplice seppur importante partecipazione numerica agli
incontri, ma anche per tutto ciò che incontri di questo tipo riescono a creare: fraternità,
condivisione, confronto, unità, speranza, idee, progetti… semi gettati che potranno portare frutto!