Schianto in moto a Varigotti muore operaio di 50 anni
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Schianto in moto a Varigotti muore operaio di 50 anni
12 LA STAMPA DOMENICA 31 LUGLIO 2016 Savona .43 . Finale Ligure, l’incidente ieri mattina sull’Aurelia Nel Cda nuovi 10 consiglieri su 12 Schianto in moto a Varigotti muore operaio di 50 anni Faggio, bilancio approvato con 4 milioni di passivo Pisano eletto presidente Stefano Borsetti, di Calvisio, è finito contro un’auto che faceva inversione L’assemblea dei soci del Faggio ha approvato il bilancio con un passivo di 4 milioni e ha eletto il nuovo Consiglio di amministrazione. I conti sono ancora in rosso ma secondo la cooperativa negli ultimi mesi si sono registrati importanti progressi, dal momento che «nell’ultimo trimestre l’utile è stato di 450 mila euro». La strada per il risanamento tuttavia è ancora lunga tre anni e prevede tanti sacrifici per i soci che hanno dovuto accettare una decurtazione di stipendio del 3,8% e un piano di ricapitalizzazione rateale che varia dai 2 ai 5 mila euro a socio a seconda della fascia di reddito. Ad accollarsi le spese sono stati soprattutto i soci savonesi mentre a Imperia il piano è stato sottoscritto solo da una parte minoritaria di soci che in base alla legge 142 ora rischia la decadenza. Il Cda eletto dall’assemblea del Faggio è quasi completamente nuovo. Solo il presidente Danilo Francesco Pisano (191 voti) e Simone Guerrieri (92) avevano già ricoperto cariche. Gli altri eletti sono tutti: Lorenzo Frixione (177), Giampiero Ferraro (141), Sara Brizzo (140), Michele Fornelli (139) che vantava precedenti incarichi di responsabilità SILVIA ANDREETTO FINALE LIGURE «Era un padre di famiglia come pochi ne esistono». Lo ricordano così gli amici, Stefano Borsetti, 50 anni, residente a Calvisio che ieri, poco dopo le 12.30, ha perso la vita alla guida della sua moto Yamaha nello scontro violentissimo con una Volkswagen Golf, su cui viaggiava una famiglia olandese. L’impatto è avvenuto sul rettilineo per Varigotti, all’altezza dell’hotel del Golfo. Borsetti stava viaggiando in direzione Savona e, a quanto risulta dalla dinamica dell’incidente ricostruita dalla polizia municipale di Finale Ligure, intervenuta sul posto insieme alla squadra dei vigili del fuoco del distaccamento finalese, non gli è stato possibile evitare l’auto che ferma sulla destra, nello spiazzo riservato agli autobus di linea, improvvisamente avrebbe invaso la carreggiata per compiere un’inversione a “U” sulla statale. Immediato l’intervento dei militi della Croce Bianca di Finalmarina che hanno trasferito il motociclista, le cui sotto choc». Sono stati proprio gli amichetti dei figli di Borsetti, ieri pomeriggio, a iniziare a tempestare di telefonate Danilo Sechi, capo del Gruppo Scout Finale 1° : «Purtroppo i ragazzi mi chiedevano, uno dopo l’altro se era vera la terribile notizia che, in pochi minuti, si è diffusa in città. Non ho potuto fare altro che confermarla. Sono letteralmente sconvolto. Stefano ha fatto parte, da giovane, del nostro gruppo e l’avevo sentito recentemente perché stiamo preparando i festeggiamenti per il centenario dello Scoutismo cattolico e lui si era detto disponibile a darci una mano. Il figlio più piccolo è appena entrato a far parte dei Lupetti e fino a due anni fa ha fatto parte del nostro gruppo anche Daniele». Borsetti abitava nelle case popolari di Calvisio e lavorava per una ditta edile.La sua tragica scomparsa ha sconvolto l’intera cittadina dove la famiglia Borsetti è nota e altrettanto stimata. Purtroppo il rettilineo di Varigotti, così come quello prima della Caprazoppa, si confermano una trappola mortale. Scontro Il tratto di Aurelia dove è avvenuto l’impatto della moto di Stefano Borsetti contro l’auto in manovra condizioni erano parse fin da subito disperate, al pronto soccorso del Santa Corona dove è deceduto, nonostante i numerosi tentativi di rianimazione. L’uomo è arrivato in ospedale con il torace sfondato, un’emorragia interna ed in arresto cardiocircolatorio. Un quadro clinico terribile che ha impedito ai medici di salvargli la vita. Da ieri pomeriggio, nella camera mortuaria del Santa Corona dove è stata trasferita la salma, in attesa dell’autopsia, disposta dalla polizia giudiziaria, è un continuo via vai di amici, parenti e conoscenti che si sono stretti intorno alla moglie Antonietta e ai tre figli Luca, il più grande, Daniele e Marco. «Stefano l’ho visto crescere - dice Mario Coletti -. Era con me negli scout. Sono letteralmente 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Arrestati a Ceriale per droga Danilo Francesco Pisano nella cooperativa, Silvia Resio (136), Fabiana Ferraris (115), Laura Bertolini (104), Ilaria Tirinato (94). Il tredicesimo componente del Cda è Mattia Rossi, presidente di Lega Coop che da mesi è stato incaricato di seguire il piano di rientro del Faggio. Due donne sono state nominate come vicepresidenti: Sara Brizzo nel ruolo di vicario, «per gli importanti risultati conseguiti in questi mesi sul piano amministrativo» e Fabiana Ferraris, operatrice di Ventimiglia, «che rappresenta la voglia di recuperare i rapporti con quella parte della cooperativa che fa fatica ancora a credere nel Faggio ma che ha comunque sottoscritto il [E. B.] piano triennale». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Michele Piemontese gli ha passato le consegne Restano in carcere i fratelli marocchini Cambio della guardia alla Finanza Fettah nega i legami con il terrorismo Giovanni Palma è il nuovo comandante Restano in carcere i fratelli Fettah e Rafik Mezouari, arrestati mercoledì scorso a Ceriale dalla polizia per detenzione di cinque grammi di cocaina. Il gip di Savona Emilio Fiois ha emesso ieri l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per entrambi, nonostante Fettah si fosse assunto tutta la responsabilità di quel quantitativo di droga. Ma il ventisettenne marocchino dall’altro pomeriggio è anche ufficialmente indagato dalla pro- cura di genova per associazione a delinquere finalizzata all’attività terroristica. A far sospettare gli uomini dell’anticrimine sono state alcune immagini trovate su smartphone e computer di Fettah ed apparentemente inneggianti al fondamentalismo islamico. Il diretto interessato, attraverso il suo legale, ha negato ogni coinvolgimento nel terrorismo e già lunedì presenterà istanza di interrogatorio alla procura antimafia di Genova. [G.CIO.] L’arrivo in tribunale a Savona Passaggio di consegne al comando della Guardia di finanza tra il Colonnello Michele Piemontese che lascia la città dopo 4 anni con destinazione Venezia e il colonnello Giovanni Palma. Alla cerimonia ha preso parte il generale Rosario Lorusso, comandante della Liguria. Dopo un corso di formazione in Accademia, Giovanni Palma ha condotto prevalentemente reparti operativi in Calabria, Lombardia, Lazio e Friuli Venezia Giulia, maturando una articolata espe- 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI rienza in materia di antiriciclaggio, polizia tributaria e tutela alla spesa pubblica, oltre a svolgere per un quinquennio attività di staff presso il Comando generale della Finanza. Al passaggio di consegne, il Colonnello Giovanni Palma ha ringraziato «l’amministrazione del corpo per la sede ed il prestigioso incarico, certo di poter proseguire il lavoro sin qui svolto dalle Fiamme Gialle savonesi, assicurando la più diretta e concreta disponibilità a tutti gli interlocutori istituzionali». Il colonnello Giovanni Palma 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1 Una lettrice scrive: piacere constatare che la Rai stia mettendo un sacco di forze in campo per l’alfabetizzazione informatica dei telespettatori. Ogni sera su Rai1 subito dopo il Tg va in onda la trasmissione “Complimenti per la connessione” con attori famosi e 18% di share, poi servizi su Tg2 e i media che ne parlano ad ogni piè sospinto. Fa ancora più piacere sapere che in Piemonte ci eravamo arrivati ben prima, grazie all’intuizione e al lavoro di un’emittente locale. Già da qualche mese, infatti, Grp trasmette tutte le sere dopo il notiziario (repliche a mezzanotte e al mattino) la trasmissione “Maledetta informatica”, in cui ogni breve puntata è dedicata ad una parolaccia del computer, ossia proprio ad uno di quei termini inglesi spesso usati per spargere nebbia intorno ai neofiti della materia. «Certamente su Grp non ci sono attori famosi né scenografie sofisticate né 1234456789368A3B26 2 «Fa 1 1234564789ABB4BACD8E9CFAD88EE1CFF88ECA9A8E45538DBA4E8558ED9F498EE 1ACFA4CAEAE85AE8A9CFAEE1F4EC77A4CEAC4F8EADEA684E8FE99854FAE 1 tantomeno lista di contributori lunga una pagina, ma vi assicuro che il contenuto è autorevole e presentato in maniera simpaticamente comprensibile. Da vedere. Evviva l’informatica pop iniziata a Torino!». GIOVANNA GIORDANO Un lettore scrive: stata piacevolmente sorpresa dal servizio offerto dall’Agenzia delle Entrate, chiamando il numero verde 848.800.444 è possibile prenotare la richiamata scegliendo l’argomento, il giorno e l’orario. Ebbene sono stata richiamata il giorno dopo nella 2 «Sono fascia oraria da me scelta. Ogni tanto qualcosa di bello accade». E.L. Un lettore scrive: 2 «La Stampa ha fatto bene a pubblicare, con una bella tavola colorata di rosso, verde e giallo, “Il voto della discordia”, con cui gli editori hanno deciso di organizzare un Salone del libro a Milano, “per dire addio a Torino e dividere l’editoria italiana in due”, come spiega il bell’articolo di Emanuela Minucci. Nel mio piccolo ho già deciso. Da innamorato di Torino e del suo Salone, di cui non ho perso un’edizione e con cui sono cresciu- ti i miei tre figli ora adulti, boicotterò gli editori vestiti di rosso (quelli che hanno votato contro Torino) non acquistando più i libri editi dagli stessi. Iniziativa puerile, irrazionale, provocazione? Sarebbe come non comprare più prodotti inglesi dopo la Brexit? Può darsi, ma a me va bene così, e mi piacerebbe che altri torinesi, magari appena eletti alle più alte cariche cittadine, si esprimessero». MAURO BIANCHETTI, CASTELLAMONTE Un lettore scrive: 2 «Milano ha perpetrato, con lo spostamento del Salone del libro, l’ennesimo scippo a Torino. La storia è ricca di questi episodi dovuti all’attrazione e alle maggiori risorse economico-finanziarie di Milano. La città della moda era Torino, poi poco a poco gli atelier si sono spostati a Milano, persino il Campari è nato a Torino come altre ditte di vermouth. A Torino, oltre alla televisione a colori prima e l’alta definizione dopo, sono nate le telecomunicazioni (Sip = Società idroelettrica Piemonte), ma Moratti oltre a contribuire a indebitarla ulteriormente ha spostato Telecom a Milano etc. Anche Mussolini, a suo tempo, aveva contribuito allo scippo, spostando a Roma l’industria cinematografi- ca italiana nata a Torino. I torinesi ora debbono tremare per il Museo Egizio e per il Museo del Cinema e forse per il Salone del Gusto. SI può fare qualche cosa? No, perché si tratta di un processo economico del tutto naturale. Ai torinesi, stufi di vedere altri sfruttare la loro inventiva e la loro creatività imprenditoriale e industriale (ma anche la loro debolezza finanziaria), potrà restare solo il mugugno, la constatazione di non sapere proteggere le loro “creature” o forse solo la misera soddisfazione a livello personale di impegnarsi a boicottare le case editrici (Mondadori in testa) che hanno voluto lo spostamento favorendo altre che si sono opposte (per esempio Laterza o le piccole case editrici). Con rammarico». CARLO [email protected] via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi