pdf - Fondazione Internazionale Menarini
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n° 365 - giugno 2014 © Tutti i diritti sono riservati Fondazione Internazionale Menarini - è vietata la riproduzione anche parziale dei testi e delle fotografie Direttore Responsabile Lorenzo Gualtieri - Redazione, corrispondenza: «Minuti» Edificio L - Strada 6 - Centro Direzionale Milanofiori I-20089 Rozzano (Milan, Italy) www.fondazione-menarini.it Frida Kahlo l’artista, la pasionaria In mostra a Roma le opere di una donna appassionata che ha saputo produrre un personale e inimitabile linguaggio artistico, dotato di un fascino magico tuttora in grado di sedurre l’osservatore «Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci dev’essere qualcuna proprio come me, che si sente bizzarra difettosa nello stesso modo in cui mi sento io». Simbolo dell’avanguardia e dell’esuberanza artistica della cultura messicana novecentesca, venerata anticipatrice del movimento femminista, seducente soggetto cinematografico, nonché modello di culto del merchandising globale, Frida Kahlo è una ribelle e ironica pasionaria dell’arte che oggi si offre a noi nel suo complicato, drammatico e affascinante rapporto tra vita e arte. La sua pittura, però, non riflette soltanto la dolorosa vicenda personale - a diciassette anni è vittima di un gravissimo incidente che la condiziona per tutta la vita - la sua arte si fonde con la storia e lo spirito della realtà che la circonda, interpretando le trasformazioni culturali e sociali che sfociano nella rivoluzione messicana. Di se stessa, infatti, dice: «Non sono malata. Sono rotta. Ma sono felice fintanto che potrò dipingere» e insieme si definisce “figlia della rivoluzione”. È attraverso questo spirito che effettua una rilettura del passato indigeno e delle tradizioni folkloriche per costruire a una personale fusione tra l’espressione del sé, il linguaggio, i colori e i simboli della cultura messicana. Frida non ha modo di acquisire una formazione accademica, ma dalla sua inabilità costruisce da sola la propria formazione, osservando e intuendo dall’arte che la circonda. Dalle prime esperienze di pittura col ritocco fotografico nello studio del padre sviluppa la sua caratteristica pennellata; attraverso gli affreschi di Diego Rivera Autoritratto con collana di spine - Austin, Harry Ransom Center © Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust, México D.F. by SIAE 2014 comprende la lezione del Rinascimento italiano, che utilizza ispirandosi al linearismo di Botticelli. Frida è un’attenta interprete dell’avanguardia artistica e del fermento culturale del suo tempo, attraverso il suo lavoro è oggi possibile comprendere il complesso groviglio di movimenti culturali internazionali che attraversano il suo Messico: dal Pauperismo rivoluzionario allo Stridentismo, dal Surrealismo al Realismo magico. Il marito Diego Rivera ospita nella sua casa-studio il teorico del Surrealismo André Breton con la moglie; Frida a sua volta, dà ospitalità al ri- pag. 2 voluzionario russo Lev Trotsky e alla moglie in fuga da Stalin, e proprio a Città del Messico Trotsky, Breton e Rivera, per rivendicare la libertà del pensiero artistico, scrivono Il manifesto per un’arte rivoluzionaria indipendente. Nei dipinti di Frida Kahlo, Breton percepisce i tratti del surrealismo tipici del temperamento messicano e lei, in effetti, si avvicina al movimento che definisce come «la magica sorpresa di trovare un leone in un armadio dove si è certi di trovare delle camicie», ma sull’argomento comunque afferma: «Pensavano che anch’io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni». Il tempo ha anche dimostrato la capacità dell’artista di anticipare temi fondamentali per l’uomo moderno, tanto che oggi riusciamo a comprendere quanto il successo mondiale della sua opera non dipenda dalla connessione con la sua storia personale fatta di incontri fatali, potenti passioni e infinite sofferenze, ma sia generato soprattutto dalla capacità evocativa della sua arte. La passione verso le possibilità spalancate dalle avanguardie internazionali plasma il suo modo di essere e il suo personalissimo linguaggio artistico, che non ha mai smesso di esercitare un fascino magico. L’intento di facilitare questa comprensione costituisce il filo conduttore della mostra aperta a Roma alle Scuderie del Quirinale fino al 31 agosto; l’esposizione documenta l’intera carriera dell’artista, riunendo capolavori provenienti dal Messico e dagli Stati Uniti e rientra in un progetto più ampio che oltre a Roma vede impegnata anche Genova. Il programma prevede, infatti, anche un’altra grande mostra dedicata a Frida Kahlo, prevista per il prossimo settembre al Palazzo Ducale di Genova, che porrà l’attenzione proprio sul suo universo privato, al centro del quale Frida metterà sempre il marito Diego: «Ho subito due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego». Il percorso espositivo romano intende far conoscere e approfondire la produzione artistica di Frida Kahlo in Autoritratto con vestito di velluto Collezione privata © Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust, México D.F. by SIAE 2014 Autoritratto come Tehuana - Cuernavaca, The Jacques and Natasha Gelman Collection of 20th Century Mexican Art and The Vergel Foundation © Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust, México D.F. by SIAE 2014 Autoritratto al confine tra Messico e Stati Uniti - Collezione privata © Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust, México D.F. by SIAE 2014 tutto il suo processo evolutivo: dagli inizi, che fanno ancora riferimento alla Nuova Oggettività e al Realismo magico, la rilettura dell’arte folklorica e ancestrale e le componenti ideologico-politiche ispirate dal muralismo messicano. Per rendere conto di pag. 3 questi influssi è esposta anche una selezione di opere degli artisti attivi in quel periodo vicini a Frida, dal marito Diego Rivera a Josè David Alfaro Siqueiros, Maria Izquierdo, Abraham Angel. Accanto a una selezione di disegni e ritratti fotografici dell’artista sono più di quaranta i ritratti e gli autoritratti presentati, tra cui il famoso Autoritratto con collana di spine. L’autoritratto è un tema caro a Frida, ne dipinge anche una serie di piccole dimensioni, rappresentandoli nello stile dei tradizionali ex voto, attraverso i quali guarda a un mondo trascendente: il recupero di una popolare forma d’arte si accompagna qui a uno slancio verso un mondo trascendentale fatto di speranze e desideri surreali. «Dipingo me stessa perché trascorro molto tempo da sola e perché sono il soggetto che conosco meglio», l’autorappresentazione è sicuramente il tema più facile da riconoscere in Frida Kahlo e il peso numerico che il genere assume nella sua opera spiega il significato che ha rivestito nella trasmissione dei valori iconografici, psicologici e culturali che appartengono al “mito Frida”. francesca bardi L’amoroso abbraccio dell’universo, la terra (Messico), io, Diego e il signor Xolotl Cuernavaca, The Jacques and Natasha Gelman Collection of 20th Century Mexican Art and The Vergel Foundation © Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust, México D.F. by SIAE 2014