il Trottatore - agosto 2009

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il Trottatore - agosto 2009
ANNO LVII - N. 8
A G O S T O
CONCORDIA RES PARVAE
CRESCUNT DISCORDIA
MAXIMAE DILABUNTUR
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DRCB - Roma
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALLEVATORI
DEL CAVALLO TROTTATORE
2 0 0 9
ISCRITTI ALLE ASTE DI SETTEMBRE: I CAMPIONI DEL DOMANI TRA SOGNI E SPERANZE
VIAGGIO NEGLI ALLEVAMENTI ITALIANI: CRISTAL E I NOR
ITALIANI ALL'ESTERO: SIAMO DAVVERO I NUMERO 1
ANNO LVII - N. 8
A G O S T O
CONCORDIA RES PARVAE
CRESCUNT DISCORDIA
MAXIMAE DILABUNTUR
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DRCB - Roma
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALLEVATORI
DEL CAVALLO TROTTATORE
2 0 0 9
ISCRITTI ALLE ASTE DI SETTEMBRE: I CAMPIONI DEL DOMANI TRA SOGNI E SPERANZE
VIAGGIO NEGLI ALLEVAMENTI ITALIANI: CRISTAL E I NOR
ITALIANI ALL'ESTERO: SIAMO DAVVERO I NUMERO 1
Pubblicazione mensile
dell’A.N.A.C.T.
(Associazione Nazionale
Allevatori del Cavallo Trottatore)
Iscrizione n. 218/204 nel
Registro del Tribunale di Roma
in data 27/05/2004
Direttore Responsabile:
Alessandro Viani
Capo Redattore:
Antonio Terraneo
Comitato di redazione:
Alberto Caravita
Ernesto Cazzaniga
Antonio Diana
Marco Zafferoni
Redazione:
Lucio Celletti
SOM MAR IO
ANNO LVII - N° 8 - AGOSTO 2009
IL MIRTILLO NAZIONALE
LISA AMERICA: LA DAMA BIANCA DEL TROTTO ITALIANO
ECCO LA NUOVA FOLLONICA: IL TROTTO IN SETTE OTTAVI
LA GIRONDA ILLUMINA IL SAVIO
Redazione Amministrazione:
Viale del Policlinico, 131
00161 Roma
Tel. 06 4416421
Fax 06 44164237
http://www.anact.it
E-mail: [email protected]
Fotografie di:
Archivio Anact, Fabio Abete,
Claudio Caldani, Mauro
Castelluccio, Enzo De Nardin,
Gerard Forni, Stefano Grasso
RICORDO DI FABIO RICCI
SIAMO UNA SQUADRA “FORTISSIMI”: ITALIANI ALL’ESTERO
INDRO QUANDO LA CLASSE È OK
IL PARERE DEL LEGALE
MEDULLA DEL RONCO: CENERENTOLA A TUTTO GAS
LA CASA DELLA SPERANZA NELL’ALLEVAMENTO CRISTAL
AZIENDA AGRICOLA MONTE CERO: QUEI MAGNIFICI PICCOLI GRANDI NOR
PICCOLO MONDO ANTICO
ASTE ANACT DI SETTEMBRE: GLI ISCRITTI
MEMORIE DE “IL TROTTATORE”: “LAMPEGGIA L’ARMATURA
DEL SIRE VINCITOR...”
QUELLI ERAN GIORNI!
Progetto Grafico
e impaginazione:
Franco Bottoni Studio
[email protected]
SFIDE TRA NUMERI UNO
ESTRATTO VERBALE N. 436 - CONSIGLIO ANACT DEL 14/7/2009
PROVVIDENZE TROTTO - ANNO 2009
LUCIO COLLETTI: DA PALERMO, MISTER TRIS
Spedizione in abbonamento
postale 70%
Filiale di Roma
CALENDARIO ASTE ANACT 2009 - GRAN PREMI DELLE ASTE
UN ANGELO CONQUISTA ROMA
IL CAVALLO IN LIBRERIA E AL CINEMA
Stampa:
Grafica Rinascimento Srl
Via Giuseppe Vaccari, 9
00194 Roma
Tel. 06 55590255
PULEDRI IN PROVETTA? IL PRIMATO EUROPEO È A CREMONA
VETERINARIA - IMPORTANZA DELL’ACQUA NEL CAVALLO
FINITO DI STAMPARE NEL MESE DI AGOSTO 2009
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IL MIRTILLO
L'arrivo del GP Nazionale, con Mirtillo Rosso ed Enrico Bellei che precedono chiaramente Mario Tommaseo, guidato da Wim Paal
I
l responso del Gran Premio
Nazionale è stato categorico
eppure non certo definitivo
sulla gerarchia della generazione 2006. Mirtillo Rosso ha
riscattato l’opaca prova del “Città
di Napoli” vincendo con facilità
una corsa molto tattica e, in verità,
poco spettacolare, alla media non
2
trascendentale di 1’14”5 al chilometro, molto lontana dal record di
1’13”1 fatta segnare da Faliero As
nel 2005.
Detto che Mario Tommaseo è piaciuto molto mettendo a segno un
gran finale che gli ha consentito di
conquistare un netto posto d’onore
davanti al sorprendente Mistero
Lux, c’è da sottolineare la strepitosa quanto sfortunata prestazione
di Merisi Font che, dopo aver rotto
in partenza, si è reso protagonista
di un inseguimento incredibile, finendo quarto con un finalone trottando l’ultimo chilometro sul piede
di 1’12”. Senza l’errore il figlio di
Varenne avrebbe potuto sicura-
di Alberto Cagnato
O NAZIONALE
mente insidiare il vincitore e forse
anche batterlo. Ma torniamo a
Mirtillo Rosso.
Il figlio di Legendary Lover K era
netto favorito a 130 contro 100
sulle lavagne degli allibratori e ha
portato a casa una vittoria indiscutibile con l’unica pecca di lasciare
poco allo spettacolo puro. Enrico
Bellei, infatti, al suo primo risalto
nel “Nazionale”, ha agito da perfetto stratega affermandosi con il
minimo sforzo. In realtà il bravissimo Enrico - patrimonio nazionale dell’ippica italiana - era un po’
preoccupato per lo stato di salute
del suo Mirtillo Rosso che in allenamento aveva evidenziato problemini di carattere respiratorio.
Da qui l’idea di dotare il suo allievo
di un curioso rullo sotto la gola per
impedirgli di abbassare la testa e
permettergli quindi una più completa respirazione. Il finimento in
questione è stato un toccasana:
Mirtillo Rosso è apparso perfetto
in gara e, dopo aver percorso un
primo chilometro molto tattico sul
piede di 1’17”5, ha volato il secondo in 1’12”6 che gli ha permes-
3
so un facile successo con una lunghezza tonda di vantaggio su un
coraggiosissimo Marco Tommaseo, autore di uno splendido finish
che gli ha permesso di superare
molti avversari come birilli in retta
d’arrivo senza però trovare la forza di insidiare il vincitore.
In questo successo di Mirtillo Rosso, diciamola tutta, c’è moltissimo
dell’acume tattico e dell’innata
sensibilità di Enrico Bellei che,
concentratissimo, non ha sbagliato
una mossa. Del resto non a caso
Enrico ha centrato nell’occasione il
gran premio numero 157.
Secondo nel lancio dietro l’autostart alle spalle di Meriggio, si è
portato gradatamente sull’avversario senza aggredirlo di scatto ma
chiedendogli strada in duecento
metri sulla retta di fronte senza
spendere praticamente nulla. Percorsa la seconda frazione in un soporifero 32’’9 (roba neanche da
corsa a vendere), Mirtillo Rosso al
passaggio davanti alle tribune veniva affiancato dal compagno di allenamento Mulberry Street che lasciava una comoda terza posizione
in corda con l’intento evidente di
fare da scudiero protettore al più
titolato Mirtillo Rosso.
L’unico che cercava di ribellarsi alla tattica invero troppo remissiva
degli avversari era Andrea Guzzinati che proiettava il suo Master
di Azzurra in terza ruota parato
proprio da Mulberry Street. L’azione offensiva di Master di Azzurra,
complice il repentino cambio di
Il team di Mirtillo Rosso festeggia nella sera del Nazionale
marcia di Mirtillo Rosso (28”9 il
penultimo quarto più veloce della
corsa), si esauriva ai 400 finali,
mentre il battistrada filava via ipotecando la vittoria. In retta d’arrivo dava un po’ di sale alla contesa
il numero di Mario Tommaseo
che finiva fortissimo a centro pista
senza tuttavia poter minacciare il
vincitore.
Terzo un ottimo Mistero Lux ad un
paio di lunghezze dal vincitore,
mentre poco più indietro si esibiva nel citato super recupero un
eccellente Merisi Font che, dopo
la rottura al via che lo relegava in
coda, finiva fortissimo al largo di
tutti agguantando sul palo lo stan-
4
co Mulberry Street e strappandogli
il quarto posto.
In effetti Merisi Font, guidato da
Giuseppe Pistone per la regia di
Hekka Korpi, è l’unico a maledire
la sfortuna e a poter recriminare
legittimamente sul risultato.
In definitiva una corsa bella ma
non bellissima che ha laureato un
degno vincitore che forse non sarà
un fuoriclasse ma è sicuramente
un ottimo cavallo dal bagaglio tecnico completo. Enrico Bellei nel
dopocorsa ci dirà che ora la tentazione è forte di mettere a riposo il
figlio di Legendary Lover K per ripresentarlo a Torino nel “Marangoni” in vista poi del Derby di Roma. In premiazione irrefrenabile
e colorita la gioia del clan dei due
proprietari della scuderia Eurocolor, Pasquale Marconi e Donato Di
Giuliano. E ne avevano tutte le ragioni: Mirtillo Rosso è costato pochissimo (ci risulta non più di 3
mila euro) e soltanto nella classica
milanese ha incassato oltre cinquanta volte il capitale investito.
Del resto questo è il bello dell’ippica, settore dove un investimento
può rendere di più di qualsiasi altro ramo dell’economia.
5
di Paolo Allegri
GRAN PREMIO CITTÀ DI FOLLONICA
LISA AMERICA
la dama bianca del trotto italiano
Arrivo in solitudine di Lisa ed Andrea Guzzinati
F
OLLONICA. Alla vigilia il
Città di Follonica nuova
versione, quello sull’anello da sette ottavi di
miglio del nuovo megaimpianto maremmano, sembrava
un match tra due assi da cuore del
circuito dei 4 anni d’Italia, una Regina bisbetica, non sempre lineare
nel rendimento come Lisa America
e un moschettiere coraggioso come
Libeccio Grif. Poi a completare la
rosa c’erano un paggio giovane rivelazione della stagione come Lester e un cavaliere che lotta fino in
fondo come Lorenz del Ronco. In
pista il match non c’è stato perchè
Lisa America, numero 5 di sellino
e in pista con il fido Andrea Guzzinati su un sulky dalle ruote gialle,
ha dominato padrona della situation già dopo la prima curva. Allo
6
stacco della macchina è stato Leroy Giò, allievo di Barbini cresciuto
nei centrali del Granducato, ad assumere l’iniziativa incalzato subito
da Louvre mentre di dentro si avviava bene Libeccio Grif e Lisa
America figurava al largo. Primo
parziale in 13 con Louvre che ripiegava nella scia di Leroy Giò
mentre restava scoperta Lisa America ma era un attimo perchè subito Andrea Guzzinati muoveva al
largo e si presentava sul leader per
passare in testa sulla piegata.
Libeccio Grif, che era apparso poco
centrato nelle sgambature, quasi in
difficoltà su un fondo troppo insabbiato, prendeva la scia di Lisa America seguito da Lorenz del Ronco. I
primi 600 metri di gara passati in
43.5, così si transitava al paletto degli 800 in 58 e qualcosina con la Va-
rennina di Lou Guida in totale controllo della corsa. A metà della dritta di fronte Libeccio si avvicinava al
largo avendo di dentro Leroy Giò,
sui primi anche Louvre e per corsie
centrali Lorenz del Ronco. In dirittura nel momento in cui Smorgon
chiedeva a Libeccio l’allungo per
provare l’aggancio alla leader, ecco
l’improvvisa rottura del portacolori
della Trofal Stars, così Andrea Guzzinati e Lisa America potevano spaziare con facilità. Leroy Giò, autore
di una corsa sorprendente per un
cavallo al salto di categoria, aveva
la destra libera e coglieva l’attimo
per conquistare un prestigioso secondo posto.
Al terzo posto un egregio Lester,
protagonista di una stagione di alto
livello tra i cadetti d’Italia, quarto
ancora un Lorenz del Ronco che
nel nuovo bellissimo impianto è
una corsa che assume una valenza
diversa e anche nel calendario italiano potrà collocarsi tra le prove di
maggior rilevanza, un altro punto
importante della stagione dopo
l’Europa e il Triossi”. Il Nuovo Gran
Premio sui sette ottavi di miglio è
un proseguimento ideale della selezione in pista grande capace di attirare i numeri 1 della generazione.
Nel dopocorsa la delusione di Marco Smorgon: “Purtroppo già in
sgambatura il cavallo non era bello
e in corsa è successo quello che ipotizzavo. Non ho optato per un atteggiamento prudente perché su questo tracciato, simile a quello di Cagnes dove Libeccio aveva ben figuImmagini da Follonica con la festa per Lisa
e Jerry Riordan
non molla mai e nonostante percorsi aria in faccia è sempre lì a fare
l’arrivo. Questo Città di Follonica,
gran premio che si corre dal 1950,
era per Lisa America l’occasione
della vittoria numero 13 di una carriera dove conta 25 ingaggi e anche
8 piazzamenti. Il responso cronometrico di 1.55.4 (1.12.1) con questa scansione di parziali: 29.3 28.9 - 29.3 - 27.9 consentiva alla figlia di Zagabria Dei di migliorare il
suo personale sul miglio. “Se la corsa si fosse disputata sul vecchio
anello da 800 metri - diceva Jerry
Riordan - Lisa America non avrebbe corso. Invece, il Città di Follonica
rato, volevo correre per vincere ed
era doveroso provarci”. Tra gioie,
delusioni e rimpianti, una bellissima serata d’estate in Maremma ha
mandato in scena i ciak di un film
che era attesissimo al botteghino:
“Follonica, America: il nuovo mondo”. Un appassionato uscendo dall’ippodromo ci ha detto: “è una cosa fantastica vedere le corse in
questo ippodromo, per noi cresciuti sulle tribune delle piste piccole
cambiano i riferimenti ma è davvero tutto molto bello e suggestivo. E
qui hanno costruito un impianto
moderno, avveniristico. Splendido”.
Chapeau, amici dell’ippodromo di
Follonica.
7
di Nico d’Achille
ECCO LA NUOVA FOLLONICA
IL TROTTO IN SETTE OTTAVI
COME IN AMERICA
F
OLLONICA - Landru con
Nicola Giordano nelle vesti di guidatore e Maurizio Pieve in quelle di allenatore, verranno ricordati come i primi vincitori nel nuovissimo Ippodromo dei Pini a Follonica, un impianto fantastico con
una pista da sette ottavi di miglio e
una di allenamento da un chilometro. Venerdì sera 10 luglio, in presenza del segretario dell’Unire Riccardo Acciai e delle autorità della
cittadina balneare maremmana, è
stato infatti tagliato il nastro che
sanciva la nascita di questa struttura fortemente voluta da Roberto
Morsiani e Marzia Granelli, un vero e proprio gioiellino, una novità
8
assoluta nel panorama ippico italiano.
Nonostante la serata interlocutoria
di corse - il Gran Premio si sarebbe
disputato due giorni dopo alla domenica - molta gente è accorsa a
vedere il nuovo impianto e tra questi dirigenti ippici come Guido Melzi d’Eril, Tomaso Grassi, Vanni Parenti ma anche molti personaggi
che ruotano all’interno del mondo
del galoppo, uno tra tutti il dottor
Attilio D’Alesio patron della Labronica Corse Cavalli, che incuriositi
sono intervenuti per il convegno di
corse.
Un impianto modernissimo, facilmente raggiungibile percorrendo
la superstrada che collega Rosi-
gnano a Grosseto, che si estende
su una superficie di circa 35 ettari
ed è dotato di tre piste: quella da
corsa di 1400 metri, una di allenamento da un chilometro interna alla precedente ed una pista dritta
da 700 metri; 330 i box per i cavalli di stanza, piu’ altri 100 box nel
recinto dell’isolamento, una clinica
veterinaria e grandi paddock, insomma un centro mai visto in Italia e che sembra destinato a diventare il polo del trotto non solo toscano, situato tra l’altro in un posto molto tranquillo e rilassante
per gli animali. Proseguendo poi
troviamo 167 appartamenti il cui
acquisto è riservato a tutti coloro
che ruotano all’interno del mondo
Le immagini delle splendide strutture
innovative dell'Ippodromo dei Pini
ippico, con varie tipologie di appartamento che variano dai 55 ai
100 metri quadri. Raggiungendo
poi la zona riservata al pubblico,
ammiriamo una coloratissima tribuna con oltre 1000 posti a sedere,
una club house di circa 800 metri
quadrati al piano terra, destinata a
giochi e scommesse, 600 metri
quadrati al primo piano destinati a
cerimonie ed eventi ed altri 250
metri quadrati di terrazza panoramica destinati al ristorante. A sinistra della tribuna infine, troviamo
il centro direzionale che accoglie
gli uffici della società.
Un vero e proprio gigante destinato a non rimanere una cattedrale
nel deserto; ovviamente tutto è ancora in divenire, mancano alcuni
dettagli da perfezionare ed altri da
aggiungere, uno su tutti lo schermo gigante, previsto in futuro, dove poter vedere al meglio la corsa
ed i relativi parziali dei cavalli, ma
per il resto non manca veramente
nulla e ci sono tutte le potenzialità
per diventare il più importante
centro trottistico in Italia e non solo. Tra gli addetti ai lavori consensi a non finire sia per la pista che
per la struttura, solo qualche toscano doc, abituato alle piste da
mezzo miglio, ha storto la bocca,
ma si contano veramente sulle dita
di una mano. I guidatori in questa
prima serata sono apparsi tutti
molto prudenti e tattici all’estremo, adesso affrettare una mossa è
sicuramente letale e la lunga retta
non perdona, ne sa qualcosa Enrico Bellei che ha perso proprio la
prima corsa della serata giustiziato
sul palo da Landru.
Tutti devono prendere confidenza
con la pista e ci vorrà del tempo,
sicuramente andrà rivisto anche il
programma delle corse, ci vorranno competizioni sulla lunga distanza, ma soprattutto non ci vuole
fretta: un passo alla volta siamo sicuri che il nuovo Ippodromo dei Pini regalerà divertimento e spettacolo per tutti.
9
di Francesca Asti
CESENA: IL TROTTO È VIP
La Gironda
illumina il Savio
P
untuale arriva il solito
miracolo estivo per riportare sulle tribune degli ippodromi quella folla assente nel periodo
invernale ed il cielo romagnolo illuminato oltre che dalle stelle del
cielo anche da prestazioni convincenti sia degli uomini che dei cavalli.
Entrando al Savio sembrava di essere nel centro delle limitrofe perle
balneari della Riviera. La retta
d’arrivo era costellata da simpatici
banchetti, la gente elegante indossava gli abiti della festa, e nell’aria
il profumo delle specialità romagnole rendeva lo scenario simile
ad un capolavoro felliniano.
La pista illuminata a giorno invitava gli atleti a dare il massimo di sè.
Attesa
Nelle tasche della punta la stragrande maggioranza dei ticket riporta il nome di Algiers Hall, capace 15 giorni prima giocare a palla
con gli stessi avversari odierni, girando completamente allo scoperto sulle anguste curve di Firenze
per inserire il “kers in retta d’arrivo. Però, l’americano trapiantato
nel Bel Paese ha nella costanza il
suo tallone d’Achille. Roberto Vecchione, suo abituale interprete,
vuole sfatare questa tradizione e
già nel warm up preparava a puntino il suo allievo.
L’altro Roberto, quell’Andreghetti
con le mani di seta, sale in sediolo
al vecchio guerriero Filipp Roc e
confida in una buona prestazione .
Irina e il suo re, Enrico Bellei,
bloccato da un tremendo torcicol-
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Gironda As, una freccia al Savio
lo, decidono insieme a Ehlert ed al
proprietario Sergio Carfagna, finalmente sorridente dopo la liberazione del suo amato Iglesias, la
tattica di corsa. Lontano da tutti,
Francesco Facci mette a punto gli
ultimi dettagli di quella macchina
da corsa chiamata Gironda As:
“Prendi la partenza lanciata”, gli
consigliava amorevolmente il suo
trainer Mauro Baroncini.
Noi, invitati, abbiamo il privilegio
di salire sulla vettura della giuria:
uno spettacolo. A mezzo metro da
noi Illinois scende al comando
mentre Gironda perfettamente
condotta dal giovane toscano si incolla alla schiena del battistrada.
Nel posto del morto, quello all’esterno aria in faccia, si piazza il
favorito, pedinato come un’ombra
da Filipp Roc. Irina è terza sotto,
imbottigliata nel traffico estivo della pista piccola. Si procede così fi-
no all’ultima curva. Illinois cala,
Algiers prosegue sul passo monocorde. All’interno nella corsia preferenziale il Facci scaglia la sua
freccia, mentre Filipp Roc in terza
ruota si lancia all’attacco. La retta
è stupenda, Filipp sembra passare,
ma Gironda ingrana la quinta e sul
palo lo precede. Terza arriva Irina,
né bene né male, e quarto il fratellastro dell’Algiers Hall fiorentino.
Ricordo di Fabio Ricci
È
venuto a mancare il 16 luglio scorso, all’età di 86
anni, Fabio Ricci, per molti decenni allevatore e proprietario di Romagna, una vita spesa nell’ippica nel triangolo Rimini, Cesena, Bologna. Vale a dire tra la sede del
suo allevamento (sito esattamente in località S. Mauro
Pascoli) e i due ippodromi della regione EmiliaRomagna, che assiduamente frequentava.
Il suo cavallo del cuore era Brunel Ric 1.16.9; tra gli altri
cavalli da lui allevati si sono messi in luce nel corso del
tempo anche Faiella Ric ed Ebrezza Ric. Condivideva con
i nipoti Giovanni e Lamberto Govoni la grande passione
per il cavallo trottatore.
A tal proposito ringraziamo Giovanni Govoni, attuale
Delegato Anact, per averci messo a disposizione la foto
che ci consente di ricordare con affetto un allevatore storico, che tanti ricordano ancora.
Nel contempo la redazione del Trottatore, insieme
all’Anact, intende esprimere alla moglie, ai figli ed ai
nipoti le più sentite condoglianze.
11
lo, decidono insieme a Ehlert ed al
proprietario Sergio Carfagna, finalmente sorridente dopo la liberazione del suo amato Iglesias, la
tattica di corsa. Lontano da tutti,
Francesco Facci mette a punto gli
ultimi dettagli di quella macchina
da corsa chiamata Gironda As:
“Prendi la partenza lanciata”, gli
consigliava amorevolmente il suo
trainer Mauro Baroncini.
Noi, invitati, abbiamo il privilegio
di salire sulla vettura della giuria:
uno spettacolo. A mezzo metro da
noi Illinois scende al comando
mentre Gironda perfettamente
condotta dal giovane toscano si incolla alla schiena del battistrada.
Nel posto del morto, quello all’esterno aria in faccia, si piazza il
favorito, pedinato come un’ombra
da Filipp Roc. Irina è terza sotto,
imbottigliata nel traffico estivo della pista piccola. Si procede così fi-
no all’ultima curva. Illinois cala,
Algiers prosegue sul passo monocorde. All’interno nella corsia preferenziale il Facci scaglia la sua
freccia, mentre Filipp Roc in terza
ruota si lancia all’attacco. La retta
è stupenda, Filipp sembra passare,
ma Gironda ingrana la quinta e sul
palo lo precede. Terza arriva Irina,
né bene né male, e quarto il fratellastro dell’Algiers Hall fiorentino.
Ricordo di Fabio Ricci
È
venuto a mancare il 16 luglio scorso, all’età di 86
anni, Fabio Ricci, per molti decenni allevatore e proprietario di Romagna, una vita spesa nell’ippica nel triangolo Rimini, Cesena, Bologna. Vale a dire tra la sede del
suo allevamento (sito esattamente in località S. Mauro
Pascoli) e i due ippodromi della regione EmiliaRomagna, che assiduamente frequentava.
Il suo cavallo del cuore era Brunel Ric 1.16.9; tra gli altri
cavalli da lui allevati si sono messi in luce nel corso del
tempo anche Faiella Ric ed Ebrezza Ric. Condivideva con
i nipoti Giovanni e Lamberto Govoni la grande passione
per il cavallo trottatore.
A tal proposito ringraziamo Giovanni Govoni, attuale
Delegato Anact, per averci messo a disposizione la foto
che ci consente di ricordare con affetto un allevatore storico, che tanti ricordano ancora.
Nel contempo la redazione del Trottatore, insieme
all’Anact, intende esprimere alla moglie, ai figli ed ai
nipoti le più sentite condoglianze.
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di Matteo Muccichini
ITALIANI ALL’ESTERO
Siamo una squadra
“Fortissimi”
V
ola, vola, vola sempre
più in alto l’allevamento italiano. In occasione delle imminenti
Aste Anact di Settembre per pubblicizzare l’evento e attirare clienti, si potrebbe fare un
manifesto semplice semplice con
su scritto: Siamo i migliori!
Magari aggiungendo sotto nel dettaglio le decine di vittorie in tutto il
mondo dei nostri prodotti Doc.
12
E non ci dite che siamo ripetitivi,
perché che c’è di ripetitivo nell’ammirare un Valentino Rossi che
vince oltre 100 Gp o una Federica
Pellegrini che nuota e macina record? Nulla. Anzi più i risultati si
ripetono e più la qualità delle prestazioni è da raccontare, le imprese da sottolineare e i complimenti
da fare a chi se li merita.
E in questo caso a meritarceli siamo noi, o meglio voi allevatori che
siete riusciti nell’impresa di confezionare un prodotto che ha le
tre caratteristiche necessarie dell’impresa moderna: 1 Buono per
il mercato internazionale. 2 Duraturo. 3 A basso costo per chi l’acquista.
Ed ecco il miracolo che spazia dai
puledri agli anziani, dai cavalli di
punta ai routiniers, con i trottatori
indigeni che vincono all’estero ormai tutte le settimane.
MAIN WISE AS IL “MOSTRO”
MA MARCO DI JESOLO NON
SCHERZA
Dopo averlo visto vincere a Bologna nell’Italia, alla prima sua apparizione italiana s’era capito subito che Main Wise As è un’altra
cosa.
Un cavallo perentorio verrebbe da
dire, quelli che quando scendono
in pista sanno già che conta solo
vincere e spesso ci riescono alla
maniera del più forte. Ma è adesso
dopo le prestazioni di Stoccolma e
due vittorie in Francia a Enghien
che pensiamo che Main Wise As è
qualcosa di più, praticamente un
“mostro”.
L’allievo del Team Lanyeweg con
papà Hugo che lascia le redini a
suo figlio Jr, in Francia ha infatti
confermato l’assolo dell’Elite di
Solvalla nel Prix de Berlin facendo
anche qualcosa in più. 1.13 secco
sui 2150 metri con una scioltezza
tale da far pensare, anzi sognare
che si può quando serve scendere
ancora di almeno un secondo come media al km.
Meno facile ma quasi più impor-
tante per via della distanza allungata a 2750 metri la vittoria successiva ancora a Enghien nel Prix
de Rome, quando Main Wise As ha
un po’ penato ma è riuscito a salvarsi sino in fondo dai ripetuti attacchi dei francesi tutto fondo.
Il figlio di Yankee Glide e di Desert
Flower K (Sierra Kosmos), è un
progetto azzeccato di due allevatori lungimiranti che si chiamano
“La Serenissima e la Scud. Wise H.
Main Wise As ora proseguirà la
sua strada in giro per l’Europa, tenendo alta la bandiera italiana, e
forse lo rivedremo sulle nostre piste solo per il Derby, dove troverà
le altre “M” che con altrettanta
13
qualità saranno pronti a sfidarlo.
I Lanyeweg, che sono ormai da anni clienti dei nostri allevamenti,
hanno sempre giurato che Marco
di Jesolo è forte quanto Main Wise
As. A distanza di qualche mese
dobbiamo dire che non si sbagliavano affatto. La riprova l’abbiamo
avuto domenica 12 luglio a Jarlsberg in Norvegia, dove il figlio di
Daguet Rapide ha sbaragliato la
concorrenza nel Ulf Thoresens Memorial, classica dei tre anni nordici che in passato ha avuto vincitori
illustri come Scarlet Knight e
Adrian Chip.
L’1.14.1 fatto registrare sulla distanza del doppio chilometro è stato ottenuto con impressionante facilità, tanto da far pensare che il
Derby 2009 l’avversario più tosto
per Main Wise As abita proprio in
casa.
IGOR FONT RESISTE IN
VETTA ALL’UET
E GLI ALTRI
Certo, non è stata una primavera
come se l’aspettavano Fabrice
Souloy e tutto il team di Igor Font,
ma se essere in testa alla classifica
Uet a metà stagione è poco, allora
dite voi che volete della vita.
Igor Font, Andover Hall e Cologne
Kosmos (Sj’s Photo) cresciuto alle
Fontanette non è riuscito nell’impresa dell’Elitlopp complice un
momento di forma leggermente in
discesa e un numero d’avvio
drammatico. Il quarto posto ottenuto in Norvegia nel Forus Open,
permette comunque a Igor di capeggiare la classifica del circuito
europeo, segno di regolarità e di
levatura di primissimo piano.
Intanto mentre è già in archivio la
vittoria di Vincennes di Le Touquet, il Daguet Rapide di Gubellini
che sarà poi secondo di Lana del
Rio nel Triossi, a vincere e convincere nel nord Europa ci hanno
pensato Infatti November e Garland Kronos, tanto per fare alcuni
nomi di una lista che tra vincenti e
piazzati sarebbe tanto lunga quanto incredibile. E a Settembre ci sono le Aste.
14
di Giacomo Belli
SFIDA ITALIA-FRANCIA, IN MEMORIA DI CARLO BIFFI
INDRO
quando la classe è OK
L
a potenza è nulla senza
controllo! Recitava così
una pubblicità di un
pneumatico con Ronaldo
come testimonial. Uno
slogan che con una trasposizione
al trotto calza a pennello per Indro
Ok, un maschio da Lemon Dra e
Venere Ok che dopo una carriera
fatta di sfuriate senza troppo successo, a cinque anni pare abbia
trovato il modo per diventare davvero un campione.
Il sangue di papà Lemon, la sregolatezza e la classe di mamma Venere gli avevano consegnato troppa foga, e fatto impazzire Giampaolo Minnucci che lo ha sempre
considerato una fuoriserie ingestibile. Dai primi tempi con Jori Turja in cui è stato capace di vincere
anche il Società Terme a Montecatini, la sua forza pareva non supportata dai risultati.
Non si sono persi d’animo però il
driver romano e la Scuderia Mon-
dial Sport. Ha provato addirittura
ad inviarlo in Francia da Fabrice
Souloy che con lui non è riuscito
ad esprimersi quale guru. Poi è arrivato Erwin Bot, trainer della
compagine di Zavaglia che ha lavorato sul carattere ed è stato capace di dargli fiducia. Ora Indro Ok
lo sta ripagando, perché può correre anche da dietro, di spunto, e
fa anche un po’ di strada all’esterno. Un nuovo corso che gli ha permesso di vincere la prima tappa
Splendido primo piano di Indro Ok e G.P. Minnucci
15
Festa a Tor di Valle, in ricordo di Carlo Biffi
dell’ormai tradizionale sfida ItaliaFrancia andata in onda a Tor di
Valle il 18 Luglio.
L’ANDATA DEL MEMORIAL
CARLO BIFFI AD INDRO
FORMATO OPPORTUNISTA
Innanzitutto due parole per Carlo
Biffi, giornalista di razza che non
ha mai mollato la sua penna e il suo
taccuino, seguendo le corse in tutto
il mondo fino all’ultimo respiro.
Una corsa a lui intitolata ci voleva
e questa sfida Italia-Francia è il
minimo, anche perché ha un po’ di
quel respiro internazionale che
piaceva tanto a Carlo.
L’idea nel tempo ha preso piede, e
la corsa che vede buoni anziani sfidarsi in una formula andata e ritorno tra Tor di Valle e l’Hippodro-
16
me De la Cote D’Azur è ormai un
appuntamento fisso nel calendario
dei due impianti.
Prima manche ad Indro Ok, nella
sua nuova versione di spunto. Con
il nome che si ritrova Indro è nato
per essere protagonista, ma ora
sta facendo le migliori corse risparmiandosi in partenza. Per
questo Giampaolo Minnucci ha
aspettato proprio fino in retta d’arrivo per cercare lo spazio. Il rischio di rimanere chiuso c’era, ma
poi all’improvviso il varco si è
aperto all’interno, Indro Ok ci si è
buttato ed è stato facile rimontare
il favorito Overhaul, che Bellei aveva usato in progressione fino a
sembrare padrone della corsa. Tra
gli altri italiani un po’ deludente la
prova di Idalgo Jet, molto atteso
ma fuori quadro sin dal via.
L’1.15.1 sul doppio chilometro fatto registrare dal vincitore è stato il
frutto di una corsa tattica dove i
francesi hanno recitato un ruolo
marginale con Gibartur con in sulky Marco Smorgon che hanno
completato la terna indigena. Il Migliore dei transalpini solo quarto
Orly Montaval. Ora la seconda sfida a Cagnes Sur Mer il 31 Luglio
avrà sancito il vincitore assoluto.
Indro ci è andato in vantaggio e
seppur sino a qualche mese fa vederlo contare in Francia pareva
un’assurdità, ora non gli si possono più porre limiti.
Il parere del legale
a cura dello Studio legale Palombarini – Casini Ropa
per inviare le vostre domande e richieste di pareri scrivete a: [email protected]
L’esecuzione forzata
I
n questo numero ci occuperemo di un tema che certamente desterà
l’interesse di proprietari di cavalli ed allevatori, per completare quanto
già precedentemente esposto nel numero di luglio circa le modalità
per il recupero dei crediti, ovvero dell’esecuzione forzata, la cui disciplina
è contenuta nel Codice di Procedura Civile.
Innanzitutto va individuata quella che è la funzione dell’esecuzione forzata, ovvero del processo esecutivo nell’ambito della tutela giurisdizionale
dei diritti: questo, è previsto dalla legge al fine di conseguire l’attuazione
pratica e materiale, in via coattiva, dei diritti così come affermati e riconosciuti in un titolo esecutivo.
Vediamo ora, sia pur sinteticamente, data l’ampiezza e la complessità del
tema, quali sono le principali caratteristiche dell’esecuzione forzata.
Il punto di partenza è rappresentato dal titolo esecutivo.
Questo non è altro che un documento - cambiale, assegno, copia esecutiva di sentenza o decreto ingiuntivo etc. – contenente l’accertamento e l’affermazione di un diritto di un soggetto nei confronti di un altro soggetto,
siano essi persone fisiche o giuridiche, sia che si tratti del pagamento di
una somma di denaro o di qualsiasi altra prestazione, ed assolve anche ad
una funzione di prova legale del credito.
Secondo quanto previsto dall’art. 474 c.p.c. il titolo esecutivo è la condizione necessaria e sufficiente per procedere ad esecuzione forzata, in altri
termini non è possibile procedere ad esecuzione forzata se non con un titolo esecutivo per un diritto certo, liquido ed esigibile.
Tuttavia nella pratica molto spesso, anzi nella maggior parte dei casi, accade che per il creditore non sia sufficiente l’ottenimento di un titolo esecutivo contenente l’affermazione di un diritto di credito nei confronti di
un determinato debitore; il più delle volte, infatti, i debitori non provvedono spontaneamente al pagamento di quanto dovuto, sia pur in presenza
di una sentenza di condanna o di un decreto ingiuntivo; dunque il processo esecutivo, inteso come serie coordinata ed alternata di atti, si colloca in
una fase immediatamente successiva all’ottenimento di un titolo esecutivo e consiste nel dare esecuzione concreta, anche tramite l’uso della forza
pubblica, ai diritti così come affermati e riconosciuti nel titolo, in mancanza di spontaneo adempimento da parte del debitore.
Il codice di procedura civile prevede due diverse forme di esecuzione forzata in relazione alle diverse esigenze proprie dell’attuazione dei diversi
diritti sostanziali: pertanto se il diritto viene affermato e riconosciuto come
eseguibile nella sua specificità, troveranno applicazione gli artt. 605 ss.
c.p.c., ovvero le norme sull’esecuzione forzata in forma specifica.
In modo ancor più dettagliato, troveranno applicazione le norme sull’esecuzione forzata per consegna di cose mobili o rilascio di immobili attraverso cui, colui che ha diritto alla consegna o al rilascio di un determinato
bene mobile o immobile, può conseguire la disponibilità materiale di
quella determinata cosa, come previsto dall’art. 2930 c.c.; oppure troveranno applicazione le norme sull’esecuzione forzata degli obblighi di fare
e di non fare di cui agli artt. 612 ss. c.p.c., attraverso cui il creditore del fare o del non fare può conseguire quella medesima specifica prestazione di
fare o la eliminazione di quanto fatto in violazione dell’obbligo di non fare, il tutto, naturalmente, a spese dell’obbligato, in forza di quanto previsto dagli artt. 2931 e 2933 c.c.
Senonchè questa possibilità viene talora a mancare, sia a causa di impedimenti materiali o di ostacoli giuridici, ovvero a causa dei limiti imposti dal
rispetto della libertà della persona: così non si potrà realizzare la consegna
coattiva della cosa mobile che il debitore ha distrutto o venduto ad un terzo in buona fede; non si potrà distruggere od eliminare ciò che è stato fatto in violazione di un obbligo di non fare se la distruzione pregiudica gravemente l’economia nazionale [art. 2932, 2° comma, c.c.] e così via.
Orbene: in tutti questi casi, ovvero quando la soddisfazione specifica di un
diritto non è possibile, il codice ha espressamente previsto le norme sull’esecuzione forzata in forma generica, ovvero dell’esecuzione per espro-
priazione, ciò in forza dell’art. 2910 c.c. secondo cui “il creditore, per conseguire quanto gli è dovuto, può fare espropriare i beni del debitore secondo le regole stabilite dal codice di procedura civile”.
L’espropriazione forzata dunque è quel tipo di processo esecutivo che
consiste nel sottrarre coattivamente al debitore determinati beni appartenenti al patrimonio di quest’ultimo e nel trasformarli, pure coattivamente, in denaro per destinarli alla soddisfazione del creditore; attraverso questo procedimento esecutivo possono essere coattivamente soddisfatti tutti i crediti aventi ad oggetto una somma di denaro, sia che questo fosse il loro oggetto originario o sia che, in sede di merito, siano stati trasformati in crediti di denaro, proprio in vista della loro soddisfazione coattiva.
E’ appena il caso di aggiungere che proprio questo è il tipo di esecuzione
di più frequente utilizzazione, non solo perché spesso non è possibile ottenere una esecuzione in forma specifica a causa degli ostacoli ai quali prima s’è fatto cenno, ma anche e soprattutto perché gran parte dei diritti da
eseguirsi hanno originariamente ad oggetto una somma di denaro.
Poste queste premesse, vediamo in termini concreti come si svolge il processo esecutivo.
Per prima cosa, ai sensi dell’art. 479, 1° comma c.p.c., l’esecuzione forzata
deve essere preceduta dalla notificazione del titolo in forma esecutiva, nel
quale è contenuto l’accertamento del diritto che si vuole far eseguire, e del
precetto, consistente in un’intimazione ad adempiere l’obbligo risultante
dal titolo esecutivo entro un termine non minore di 10 giorni con espresso avvertimento che, in mancanza, si procederà ad esecuzione forzata.
A questo punto - parlando più specificamente dell’espropriazione forzata,
che rappresenta la più frequente procedura esecutiva oltre che la più complessa rispetto ai procedimenti per esecuzione in forma specifica - solo
dopo la notifica di questi due atti fondamentali, con il pignoramento si dà
inizio all’espropriazione.
Il pignoramento, anche se è attivato su istanza di un legale, rappresenta
più propriamente un atto dell’Ufficiale Giudiziario, e consiste in un’ingiunzione che quest’ultimo fa al debitore di astenersi da qualunque atto
diretto a sottrarre alla garanzia del credito indicato nel titolo, i beni che si
assoggettano ad espropriazione; tale atto ha inoltre la funzione di rendere
inefficaci nei confronti del creditore che procede gli atti con i quali il debitore intende alienare le cose pignorate o comunque disporne giuridicamente.
Dopo il pignoramento il Codice prevede tutta una serie di norme relative
alla ricerca dei beni da pignorare, alla vendita forzata, ovvero riguardo le
modalità per trasformare coattivamente i beni pignorati in denaro, delle
norme relative all’assegnazione diretta dei beni o della somma ricavata
dalla vendita, nonché le norme sulla distribuzione della somma ricavata
dalla vendita, nel caso di più creditori procedenti sugli stessi beni.
Va precisato infine che la disciplina dell’espropriazione forzata prevede
tre distinti tipi di pignoramento a seconda che l’espropriazione abbia ad
oggetto: a) denaro o altri beni mobili del debitore [espropriazione mobiliare presso il debitore]; b) crediti del debitore o altre cose mobili appartenenti a questo ma non nella sua disponibilità e perciò presso terzi; c) beni
immobili; ciascuno di questi differenti tipi di espropriazione segue le regole generali previste dal codice sull’espropriazione nonché le norme specificamente previste dal Codice per ciascun diverso tipo di espropriazione.
Naturalmente spetta al creditore optare per l’una piuttosto che per l’altra
di queste tre forme di espropriazione, in relazione alla presenza dell’uno
piuttosto che dell’altro tipo di beni nel patrimonio del debitore, anche seguendo i suggerimenti del proprio legale.
Terminata questa sintetica esposizione, si attendono domande e proposte
da parte dei lettori, per eventuali approfondimenti su questo come su altri temi che riguardano l’attività di allevatori e proprietari, sempre contattando la redazione del giornale e scrivendo a [email protected].
17
P ICCOLI C AMPIONI C RESCONO
di Marco Montanari
MEDULLA DEL RONCO
Cenerentola a tutto gas
Primo piano di Medulla del Ronco, con Max Castaldo
D
iciamocelo chiaro e
tondo: vedendola sfrecciare sul traguardo del
Nazionale Filly, lo
scorso 2 luglio, gli ippofili di tutta Italia si sono stropicciati gli occhi. Medulla del Ronco
che vince un Gran Premio? Ma va
là… Poi, quando lo speaker ha ufficializzato ciò che era evidente sul
tabellone luminoso, ovvero il ragguaglio al chilometro che rappresentava il nuovo record sul miglio
della generazione 2006 (1.12.3),
abbiamo deglutito e preso atto della realtà: già, la figlia di Ganymede
e Zuni dei Bessi, allevata con
l’amore di sempre da Marelli e
Zambon, di proprietà della Scuderia Sofì, allenata da Fausto Barelli
e guidata da Max Castaldo, in meno di 2 minuti aveva riscattato una
carriera fin lì piuttosto sciapa, ritagliandosi un posto importante nel
libro d’oro del nostro trotto.
La storia agonistica di Medulla ini-
18
zia il 14 agosto 2008 a Modena. I
puledri hanno da poco iniziato a
prendere confidenza con le corse e
Castaldo la presenta al Ghirlandina approfittando dell’invitante numero 1 pescato al sorteggio. La puledrina parte guardinga e rimane
quarta in corda, dopo 600 metri va
di fuori senza combinare granché,
si getta di galoppo ai 400 finali e
chiude all’ultimo posto, in 1.20.7.
Con i puledri serve tanta pazienza,
Barelli e Castaldo lo sanno, si rimboccano le maniche e la riportano
in pista il 2 settembre, questa volta
a Milano. Solita partenza “a mezza
gamba”, tanto da rimanere terza
con il numero 3, mette il muso di
fuori a 600 metri dal palo ma non
impensierisce assolutamente Mumi Egral. Il tempo finale è 1.16.2,
che a San Siro lo fanno anche i ciuchi, ma qualche piccolo passo in
avanti è stato fatto.
È ancora settembre (il 26, per
l’esattezza) quando Medulla si ri-
presenta al pubblico del trotter milanese. Il numero è orribile (il 13),
la categoria non eccelsa, il risultato disarmante: invischiata nelle
posizioni di coda, la cavalla si arrabatta all’esterno e ottiene un incolore quinto posto. Tutto sbagliato, tutto da rifare? Forse no, ma
Barelli la tiene nel box un bel po’:
il rientro potrebbe avvenire il 31
gennaio, però la figlia di Ganymede non è ancora al 100% e viene ritirata.
Ne vale la pena, perché quando
rientra davvero, il 17 febbraio
sempre a San Siro, arriva il primo
successo: scatta al comando, conduce con sicurezza e – grazie anche all’errore di Merida Bi all’ingresso in retta – sul palo svetta incontrastata, scendendo per la prima volta sotto l’1.16 (1.15.8 il ragguaglio ufficiale). Il ghiaccio è rotto, però il 28 febbraio Miami Stift è
troppo forte per lei: l’allieva di Castaldo scavalca il pupillo di Gubel-
lini in partenza, ma quando il rivale si sposta a 600 metri dall’arrivo
a Medulla non resta che inchinarsi
e finire seconda.
Non le va meglio il 24 marzo,
quando riesce a districarsi a fatica
tra i nastri, viene di fuori coperta e
ottiene un insipido terzo posto, a
distanza siderale dal vincitore Magicmar. E il 12 aprile, a Torino,
Medulla dà strada proprio a Magicmar per ribatterlo in arrivo, dove comunque entrambi devono
prendere atto della superiorità di
Mosa Ferm. A Vinovo, due settimane più tardi, arriva la seconda
vittoria in carriera: scavalcata da
Melissa di Mar allo stacco della
macchina, la segue fino in retta e
poi la fulmina con ottimo speed. In
maggio, a San Siro, si comincia a
fare sul serio: il 15 di quel mese,
Medulla viene scavalcata da Magic
Moment Bi e vede la “luce” a 500
metri dal palo, quando Magicmar
ha già preso il largo (1.12.7) e a lei
rimane la consolazione della seconda moneta col tempo di 1.13.3.
Barelli e Castaldo decidono che è
giunto il momento di provarla in
pista piccola e la spostano a Bologna. All’Arcoveggio, il 31 maggio,
cede il passo allo scatenato Marlon
By Pass (che vince in 1.13.1) ma finisce solo quarta, in evidente debito d’ossigeno. Non le va meglio,
sempre sotto le Due Torri, il 13
giugno: scatta al comando, tira via
all’impazzata ma viene travolta da
Manolete e Mustang Grif, riuscendo a salvare il terzo posto con le
unghie e con i denti.
A quel punto, bravi e fortunati i
pochi che credevano in lei la sera
del Nazionale. Il gioco era diviso
tra Megan Grif, Maddy Laser e Madras; Medulla del Ronco si puntava
a più di 25 contro 1. Ma nell’ippica
niente è scontato: in testa Madras
a tirar via di lena, Medulla terza
allo steccato si libera dopo un chilometro, si lancia all’inseguimento
del battistrada, lo trova in crisi a
50 metri dal palo e coglie un clamoroso successo. Medulla non ha
ancora corso sul doppio chilometro, quindi in prospettiva Derby
non pare accampare troppe pretese. Ma chi l’ha vista svettare il 2 luglio a San Siro sa che la pallida puledrina di un anno fa a Modena ha
lasciato il posto a questa campionessa capace di seguire tutte le andature e poi di colpire con grande
efficacia. Non ci si può proprio fidare di queste femmine…
MEDULLA DEL RONCO 1.12.3 - € 61.69
ZUNI DEI BESSI 1.16.4
femmina baio nata in ITA nel 1996
GANYMEDE 1.11.4
maschio baio nato in FRA nel 1994
Femmina Baio, nata l'11 Aprile 2006
Allevatore: Marelli Rino/Zambon Claudio
ROYAL PRESTIGE
BUVETIER D'AUNOU
1.14.4
1.55.1
NESMILE
1.17.4
QUIOCO
1.15
UDAMES
GADAMES
ARNDON
PINE CHIP
1.52
SPEEDY CROWN 1.57.1
ROSEMARY 1.57.2
CAPRIOR 1.19.8
AMOURS DU MESNIL 1.20
VERMONT 1.25
BEATRIX II 1.26
KERJACQUES 1.19.4
JABEL 1.19
ARNIE ALMAHURST 1.57.2
1.54
ROYDON GAL
PINE SPEED
SPEEDY SOMOLLI 1.55
2.08.3
PINEY HANOVER 2.06.4
PRAKAS
SPEEDY CROWN 1.57.1
1.53.2
PRUDY HANOVER 2.04.4
NARVA HANOVER
FLORIDA 1.55
1.58.3
NORBIE HANOVER 1.58.2
NARVARA
19
di Elisabetta Busso
QUANDO L’AMORE PER I CAVALLI FA PARTE DELLA NOSTRA VITA
La casa della speranza
nell’allevamento Cristal
C
ristina Uccelli e Alessandro Villa, sono i titolari
dell’allevamento Cristal
situato a Masserano, in
provincia di Biella. Due
persone eccezionali come raramente si incontrano, una passione
vera ed un rispetto più unico che
raro verso i cavalli, a tal punto di
avere “sacrificato” un paddock solo per la sistemazione dei cavalli
vecchi, dopo averli recuperati da
proprietari che non avrebbero sa-
La casa padronale
20
puto che farne, per permettere anche a loro un sereno proseguimento di vita. Cristina Uccelli è nipote
dell’indimenticato Malvicini e figlia
del gentleman milanese, una famiglia ippica a 360° sia da parte materna che paterna. Alfredo Villa
gentleman come suo padre, ha nelle sue discendenze l’allevamento
“La Fornace”, e l’incontro tra due
persone così non poteva che creare un qualcosa di speciale.
Tutto cominciò per caso, dal fatto
che da proprietari della scuderia
May, avevano tenuto tre femmine,
così di conseguenza nacque l’allevamento Cristal che prende il nome
dalle loro iniziali. Alle aste di Settimo, quelle per la vendita delle fattrici, acquistarono Kelso, che fu un
vero colpo di fulmine per Alfredo, e
Kelso con Lemon Dra diede subito
Blum, cavallo che per un certo periodo militò in compagnie classiche.
Una partenza più che buona, se
pensiamo che molti di noi prima di
Immagini di puledri
avere la fortuna di vedere un proprio prodotto gareggiare nelle eliminatorie del Derby devono aspettare una vita. Ma il loro non è solo
un allevamento, ma bensì anche
una stazione di monta dove vivono
cinque stalloni del galoppo, discipli-
na dove le fattrici devono per forza
essere ingravidate naturalmente, di
conseguenza il lavoro è ancora più
gravoso, mentre per i loro stalloni,
Garden Spot, Berndt Hanover e
Bluam Lb, comproprietari al 50 %
si sono rivolti al centro incremento
ippico di Crema e alla Barbiselle.
Inizialmente i terreni erano due, ce
n’era anche uno nelle vicinanze di
Piacenza con la pistina di allenamento che ora è stato dato in affitto
al bravo Vittorio Sciarrillo.
A Masserano in 20 ettari di terreno, vivono in perfetta simbiosi
stalloni, fattrici e puledri una quindicina di paddock tutti con bevitoie
automatiche e capannina, 10 sale
parto, la giostra e i tondini, e naturalmente in un posto così bello come si evince dalle foto, non poteva
mancare anche una piccola piscina. La casa padronale, anzi le case, sono in realtà tre, una dove vivono gli uomini e il veterinario, in
un centro simile è bene averlo in
casa per ogni esigenza, una è la lo-
21
PARCO FATTRICI
Au Royale
Bambaia
Sea Bed
Velonda CR
Vahine OK
Eggie Lill Cristal
Lill Eggie
Fascinosa Cristal
Dioma Deimar
Follia Cristal
Rosemount Raven
MASCHI
Onice Cristal - da Berndt Hanover e Velonda Cr
Oyster Cristal - da Berndt Hanover e Dioma Deimar
Opal Cristal - da Berndt Hanover e Rosemount Raven
Oro Cristal - da Garden Spot e Follia Cristal
Oh My Cristal - da Garden Spot e Bambaia
FEMMINE
Omnia Cristal - da Garden Spot e Eggie Lil Cristal
Oca Cristal - da Armbro Goal e Lill Eggie
Odalisca Cristal - da Berndt Hanover e Fascinosa Cristal
ro abitazione, magnifica, e l’altra
destinata ad un uso che porta ancora più in alto la persona di Alfredo Villa, perché lui oltre ad avere
un grosso rispetto per gli animali,
lo ha anche per le persone, così
tempo fa ha fondato la “home4hope” una casa famiglia per ragazze
che altrimenti abortirebbero o per
bambini molto piccoli abbandonati
dalle madri, su internet potrete
22
trovare tutte le informazioni, perché questa associazione ha case in
tutto il mondo, Brasile, Filippine e
la Thailandia, vi invito veramente
a visionare il sito, perché credo
che fare del bene a chi ne ha bisogno non è mai tempo perso.
Sempre alle Aste un altro incontro
fortunato, quello con la cavalla Italiana che parla francese, Fitzgerald Bigi.
“Ci piaceva molto la genealogia oltre che la puledra, racconta Cristina, così Alfredo decise di acquistarla, un acquisto decisamente
buono, grazie anche ad Andrea
Guzzinati che ha saputo aspettarla
e rispettarla, penso siano veramente pochi i cavalli che hanno
più vittorie che piazzamenti, alla
fine di giugno al suo attivo ci sono
25 successi, 19 piazzamenti, su 56
A sinistra: Cristina Uccelli all’opera.
Sotto: Vista dell’allevamento
Come allevate i vostri puledri?
“Con molta cura anche nei minimi
particolari, un alimentarista ne cura l’alimentazione in tutte le fasi
della crescita con integratori e
mangimi selezionati, eseguendo
periodicamente gli esami del sangue in modo da evidenziare se ci
fossero, delle carenze, il veterinario che vive in allevamento, ne segue costantemente la crescita ossea e muscolare, mentre Alessandro ed io ci mettiamo tutta la nostra passione ed esperienza, che
essendo entrambi cresciuti a pane
e cavallo, è notevole. Da noi passano all’incirca 450 cavalli all’anno
tra trotto e galoppo, un impegno
uscite, una cavalla che dà decisamente il meglio oltre confine come
ormai è stato appurato, infatti, salvo qualche sporadica corsa sulle
nostre piste, credo che il suo futuro
sia francese.”
Perché avete pensato di dirigervi a nche v erso i l g aloppo?
“Semplicemente per pura passione
per qualunque disciplina dove vi
siano questi magnifici animali e
tramite Maurizio Guarnieri allenatore del galoppo abbiamo comprato Dream Chief che ha avuto una
discreta carriera da lì è partito tutto, ed ora ne abbiamo 5.”
gravoso che se fatto con passione
non ti fa sentire tanto il peso del
lavoro, anche se con il momento
ippico che stiamo attraversando il
pensiero è di ridurre il lavoro della
mètà,”
Quali sono state nel tempo le
vostre m aggiori s oddisfazioni?
“La vittoria in America di Au Royal, il record della generazione fatto da Bluam a Milano, e la vittoria
francese di Fitzgerald a gennaio,
ma come tutti gli allevatori, quando vince un tuo prodotto è sempre
una gioia, perché per noi sono tutti come dei figli.”
23
di Elisabetta Busso
AZIENDA AGRICOLA MONTE CERO
Quei magnifici
piccoli grandi NOR
È
uno degli allevamenti
più conosciuti, dal
nord al sud dell’Italia.
Molteplici i loro prodotti al di sotto della
soglia dell’1.13. “ma le emozioni
maggiori, ci racconta Sergio Norbiato titolare dell’allevamento che
prende la sigla dalle iniziali del cognome, non stanno nelle vittorie,
ma nella nascita del puledro, ogni
qual volta avviene il miracolo del
parto, ogni qual volta quel puledrino con tanta fatica si tira su sulle
tremanti zampe per andare alla ricerca delle mammelle della madre,
per tanti potrà essere una cosa banale, per me è l’inizio del mio lavoro, in base al suo carattere potrà
diventare o meno un buon atleta,
se sarà in grado di comunicare con
l’uomo, con il suo futuro allenatore, guidatore, proprietario, potrà
calcare le passerelle di maggior
importanza del nostro palcoscenico, diversamente avrà una vita dura, e tutto questo dipenderà anche
da lui, io nel momento della nascita vedo tutto questo e spero di non
smettere mai di emozionarmi nel
rivedere questa scena.”
15 ettari di terreno racchiusi in 5
paddock e due scuderie, una per i
puledri, ed una per la fattrici, dove vengono ritirati quando le condizioni atmosferiche minacciano
aria di tempesta. Situato in una
bellissima zona del Veneto, precisamente a Baone, in provincia di
Padova ai piedi dei monti circondato dalle colline, il signor Norbiato produce da sé il fieno, in
Casa produzione sede allevamento Ca’ Barbaro
24
modo da essere certo che non abbia ricevuto nessuno tipo di trattamento, un fieno praticamente
biologico. Altrettanta cura naturalmente va data anche all’alimentazione giornaliera dei pasti
principali, sia della madre che del
puledro, se una mamma mangia
bene, darà un buon figlio sano è
robusto, quindi con una miscela
preparata da loro ed acquistata
direttamente dai contadini, composta di cereali, avena, soia, Karuba, e naturalmente vitamine
viene data in base al peso è all’età, seguiti sempre dalla costante presenza del dottor Carlo Barnini, che nelle vicinanze ha una
clinica specializzata nella cura
dei cavalli. Dai due, tre mesi anche il maniscalco comincia a far
PARCO FATTRICI
Eclipse Nor (Sugarcane Hannover) gravida di Leggendari Lover K
Fallace Aby (Lemon Dra) gravida di Sj’S Photo
Verità Ciò (Esotico Pra) gravida di Legendary Lover K
Vasiria Bi (Valley Boss) gravida di Yankee Slide
Velika Nor (Ghenderò) gravida di Legendary Lover K
Frine Dei (Supergill) gravida di Naglo
Futura Bi (Toss Out) gravida di Uronometro
PULEDRI 2008
Oslo Nor da Regminton Crown e Futura Bi
Olimende Nor da Ganimede e Frine Dei
Odissea Nor da Kick Tail e Velika Nor
Opera Nor da Naglo e Eclipse Nor
Oxide Nor da Zinzan Brooke Tur e Fallace Aby
Orion Nor Zinzan Brooke Tur e Tersa Nor
Oxford Nor da Yankee Slide e Verità Ciò
prendere confidenza ai puledrini
con gli arnesi del mestiere, e ad
pareggiare eventuali difetti di appiombo .
Ed i risultati di tutto questo lavoro
negli anni si sono visti, con i successi di Prestige Nor, cavalla classica vittoriosa nel Giovanardi di
Caimano Nor, 1.13.9. Goteborg
Nor, 1.13.4. Igor Nor 1.13.3. Lord
Dag Nor, 1.12.3. Love Story Nor
1.12.9.e gl’ultimi Mirage Nor, Ma-
PULEDRI 2009
F. da Sj’S Photo e Fallace Aby
M. da Yankee Slide e Verità Ciò
F. da Ganimede e Vasiria Bi
M. da Daguet Rapide e Velika Nor
F. da Sj’S Photo e Futura Bi
nus Nor, Marca Nor cavalli di cui
sentiremo parlare.
A ttualmente c hi è i l s uo
stallone preferito ?
“Mi piacciono molto Legendary,
Lover K e Yankee Slide, per le linee di sangue e per i figli che stanno dando.”
Sceglie da solo l’incroci
“A volte sì, a volte con l’aiuto di
In questa foto: Olimede Nor, Opera Nor, Odissea Nor
mia figlia, può sembrare un lavoro
semplice, ma invece è basilare dare il giusto stallone e scegliere l’incrocio perfetto.”
In realtà Sergio Norbiato aveva cominciato la carriera vent’anni or
sono comprando un cavallo da
corsa, che però si rilevò un brocchetto che non vinceva mai, così su
suggerimento del suo guidatore,
comprò una femmina visto che a
casa aveva un pezzetto di terra,
abbastanza grande per una cavalla
con il suo puledrino.
“Volevo un vero cavallo da corsa, di
quelli che vincono anche , così decisi di costruirmelo da solo, ma poi
con il tempo ci presi gusto, così andai in Svezia dove comprai una decina di fattrici americane, da un allevatore che stava vendendo tutto,
da lì non smisi più, l’allevamento
divenne uno dei miei principali scopi, e se l’80% dei miei prodotti va in
pista vuol dire che ho fatto bene, ho
vinto tanti gran premi e mi sono tolto tante soddisfazioni, mi manca
solo il Derby, e chissà che un giorno
o l’altro non riesca a portarmi a casa anche la corsa delle corse.”
25
di Pietro Milani
METEORE D’AGOSTO - FERRARA
PICCOLO
MONDO
ANTICO
26
V
orreste che tutti gli ippodromi avessero la
pista del nuovo impianto di Follonica, la
qualità delle corse di
San Siro e l’ospitalità del Savio?
Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate: il Comunale di Ferrara non
fa per i vostri gusti. Se invece siete
dei cavallari romantici, se per voi è
gradevole l’odore che emanano le
scuderie, se siete convinti che le
corse dei cavalli siano uno spettacolo a ogni livello, se a vostro avviso l’entusiasmo del pubblico è un
ingrediente irrinunciabile, beh, in
questo caso avete fatto bingo.
Nell’ippica italiana del Terzo Millennio, bella (i cavalli allevati in
Italia sono tra i più forti al mondo)
e disperata (non ci sono più soldi…), Ferrara – durante il mese di
agosto – rappresenta quel piccolo
mondo antico che ha fatto la fortuna di questo sport, salvo essere
rinnegato in nome di una rincorsa
folle a chissà quale modernità.
Non si corrono Gran Premi, a Ferrara, e anzi per qualche anno non
si è proprio corso: l’impianto risale
ai tempi dell’Italia Imperiale (ma
potrebbe essere stato costruito direttamente dagli Este…), la pista è
piccola, con curve a gomito e rette
inesistenti, costellata di trabocchetti. Quando piove – e statisticamente parlando almeno un paio
delle sei riunioni annuali vengono
intralciate dalla pioggia – si allaga
e occorre aspettare che il drenaggio faccia (molto lentamente) il suo
lavoro.
Ricordo un episodio datato 2003:
temporalone estivo, acqua a catinelle in tribuna e soprattutto sulla
pista. Passata la bufera, i commissari dovevano prendere la decisione se dare inizio al convegno o rispedire tutti a casa. Andarono in
pista anche i guidatori e Barbara
Renzulli, grintosa amazzone toscana, si battè come una leonessa per
ottenere il “fischio d’inizio”: fu
premiata, perché si corse e soprattutto lei vinse una corsa con Umor
Dechiari, battendo la collega Sabina Breccia con Brunello d’Alfa.
Ammetto: giocai il suo cavallo perché l’avevo vista motivatissima.
Perché fra le cose belle di questo
ippodromo c’è l’assoluta vicinanza
tra il pubblico e i protagonisti. Lo
spettacolo è lì, a portata di mano, e
gli attori – cavalli e guidatori – pure. Ti concedi una pausa per addentare una discreta piadina abbondantemente farcita con salsiccia e cipolla ai ferri, annaffi il tutto
con una caraffa di generoso Sangiovese e ti trovi gomito a gomito
con il driver che hai appena puntato e – vincendo – in pratica ti ha offerto lo spuntino. Viene spontaneo
rivolgergli la parola, fargli i complimenti; e loro, i driver, solitamente lontani dal pubblico, trovano normale scambiare quattro
chiacchiere.
Si respira un’aria diversa, da queste parti: magari meno raffinata rispetto ad altre piazze, ma sicuramente più “pura”, più “viva”. E anche quando perdi, lo fai con un altro spirito. Un paio d’anni fa, Ettore Vairani – uno che da queste parti ci vive e lavora – era tranquillamente al comando con la sua Idria
Ganzolo: chi va in testa, al Comunale, ha quasi vinto. All’imbocco
dell’ultima curva, Idria sbottò di
galoppo finendo squalificata: aveva infilato una zampa in una buca,
Ettore cominciò a imprecare contro il Diavolo, poi si rimboccò le
maniche e portò in pista Griffe de
Gloria, che vinse la corsa successiva. Già, a Ferrara è davvero tutto
diverso: la crisi sembra meno “cattiva” e anche il Diavolo, in fondo,
non è brutto come lo dipingono.
Ma sì, ci vediamo là. La piadina?
Offro io…
27
ASTE ANACT DI SETTEMBRE
le singole schede dei cavalli iscritti sono visionabili in rete presso il sito
dell’Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo Trottatore (www.anact.it)
Sessione riservata a cavalli nati nel 2008 dal 1° gennaio al 15 aprile
Lunedì 28 settembre sessione selezionata da 1 a 120
Lunedì 28 settembre sessione selezionata pomeridiana da 121 a 182
Martedì 29 settembre sessione selezionata da 183 a 312
Martedì 29 settembre sessione qualificata da 313 a 396
Nome
Sesso
Genealogia
Numero
AGGIO GIANFRANCO - BOARA PISANI (PD)
ORUS LEGACY
ORESTE
M
M
da WINDSONG’S LEGACY e BELLANGE’ RL 150
da SUPERGILL e DEFILE’
210
AGRICOLA SGREI DI CANEVE B. - BELLUNO (BL)
OLIS DI SGREI
OSLO DI SGREI
OLONA DI SGREI
OASI DI SGREI
OTERO DI SGREI
M
M
M
F
M
da URONOMETRO e PLAIA DI SGREI
da KICK TAIL e DALIA DI SGREI
da SUPERGILL e GENEVER
da CROWNING CLASSIC e OSTRICA AMI
da MR VIC e COREX
6
206
276
314
356
ALLEV. BRIANTEO - COLLE BRIANZA (LC)
OBLIO DEL NORD
ORGOGLIO DEL NORD
OLIMPO DEL NORD
ON FLEUR DEL NORD
OMERTA’ DEL NORD
ORA DEL NORD
OPALE
M
M
M
F
F
F
F
da LOVE YOU e TOGA DEL NORD
148
da JAM PRIDEM e ENTITA’ DEL NORD
240
da GANYMEDE e GRETA’S CAGE
287
da LETS GO e TEXANA SECONDA LJ
323
da DAGUET RAPIDE e BRICIOLA DEL NORD 349
da GANYMEDE e CASTA’ AGAIN
352
da ALLISON HOLLOW e GALA DEL NORD 388
M
M
M
da INDRO PARK e MYSTERY FLIGHT
178
da INDRO PARK e GRANDERA PARK
285
da ZINZAN BROOKE TUR e AMBARADAN PARK 339
ALLEV. CENTAURO SRL - ROMA (RM)
ORLANDOFURIOSO AC
OPIUM AC
M
M
da CREDIT WINNER e UNA TANTUM AC
da URONOMETRO e FAVOLA AC
160
253
ALLEV. DEL RIO - MONCALIERI (TO)
ORO DEL RIO
OTIS DEL RIO
OCEANO DEL RIO
OREB DEL RIO
OMBRA DEL RIO
ONICE DEL RIO
ONDINA DEL RIO
ORCHIDEA DEL RIO
M
M
M
M
F
F
F
F
da MR VIC e SARA DEL RIO
da MR VIC e URKA DEL RIO
da TOSS OUT e ZEUDIA
da MR VIC e BEA KRONOS
da VARENNE e CHARDONNAY PRIDE
da CLASSIC PHOTO e FULVIA DEL RIO
da CLASSIC PHOTO e ELMA DEL RIO
da VARENNE e FEDRA DEL RIO
19
44
69
99
119
273
372
380
ALLEV. DELLA SERENISSIMA SS - CILIVERGHE DI MAZZANO (BS)
OSLO AS
30
M
da FALIERO AS e ARIZONA AS
Sesso
OFFICIAL COMPANY
ORTICA AS
OVER WISE AS
OCALA AS
ONGARO AS
OLCESE AS
ONMYWAY AS
O’DRISCOLL AS
M
F
F
F
M
M
F
M
Genealogia
Numero
da ABANO AS e DEFY DEL NORD
da ABANO AS e ENGHIEN AS
da LOVE YOU e FRAGOLA
da BRANDY DEI FIORI e GAIA DEI VELTRI
da BRANDY DEI FIORI e GIBRALTAR AS
da ABANO AS e KINDAVA HUSH
da FALIERO AS e DOCKA AS
da MR VIC e DREAMER AS
211
237
269
274
277
303
366
367
ALLEV. DELLE SELVE - SAN TERENZIANO (PG)
OTTO DELLE SELVE
OCCHIO DELLE SELVE
ORO BULL
M
M
M
da URONOMETRO e GIULIA D’ASOLO
280
da ALLISON HOLLOW e ICONA DELLE SELVE294
da URONOMETRO e MISS MORIQUE
310
ALLEV. DI CASEI DI GIGLIO I. E M. - CASEI GEROLA (PV)
OLIENA DI CASEI
OHIO DI CASEI
ORTICA DI CASEI
OLLY DI CASEI
F
M
F
F
da BUVETIER D’AUNOU e ZIVELLA EC
72
da POWER TO CHARM e COCCOLA DI CASEI191
da COKTAIL JET e CRISTY DI CASEI
203
da KICK TAIL e DIADEMA DI CASEI
362
ALLEV. DUE MAGICO - SAVIO DI RAVENNA (RA)
ALLEV. CASCINA PARCO OLEGGIO SNC - MILANO (MI)
ORSENIGO PARK
ORTELLO PARK
ORIZZONTI PARK
Nome
90
OVER THE TOP MMG
M
da SUPERGILL e FOUR WD TURBO MMG
268
ALLEV. G. BIASUZZI SRL SOC. AGR. - MOGLIANO VENETO (TV)
OAKLAND BI
OTRAS BI
ORTIGLIA BI
OHARA BI
ODESSA BI
OLIMPO BI
ORBEX BI
ONLY BI
OKAPI BI
F
F
F
F
F
M
M
F
M
da TOSS OUT e SARATOGA BI
da SELF POSSESSED e URLA DI JESOLO
da TOSS OUT e VISA BI
da TOSS OUT e ZEBRE
da SUGARCANE HANOVER e ZEMI BI
da TOSS OUT e ATHENA DEI
da TOSS OUT e BONITA BI
da TOSS OUT e BOSSANOVA BI
da CLASSIC PHOTO e EMERA DEI
20
45
58
66
68
95
109
110
233
ALLEV. GARIGLIANO SRL - SS COSMA E DAMIANO (LT)
O’ SAVAGE GAR
ONDA KILLER GAR
OVERCRAFT GAR
ON ICE GAR
ONE ARROW GAR
OVERLAND GAR
OWENS GAR
M
F
M
M
M
F
M
da PINE CHIP e SUGAR QUEEN S
da PINE CHIP e UAKLAND
da PINE CHIP e VITA DE GLORIA
da TOSS OUT e BLUE EYES GAR
da PINE CHIP e FIRST LADY GAR
da WINDSONG’S LEGACY e HAPPY DIAMONDS
da WINDSONG’S LEGACY e ELIZABETH GAR
32
39
59
105
180
289
371
Nome
Sesso
Genealogia
Numero
ALLEV. HOLZ SRL - S.VITO AL TAGLIAMENTO (PN)
ORAR HOLZ
OLIMPIA HOLZ
OMBRA HOLZ
M
F
F
da GANYMEDE e AMAPOLA ROSADA
84
da ANGUS HALL e ERMITAGE OR
139
da SUGARCANE HANOVER e FLORINDA BI 265
ALLEV. IL GRIFONE SRL - VIGONE (TO)
ODETTE GRIF
ORCHIDEA GRIF
ODALISCA GRIF
OSAKA GRIF
OLGA GRIF
ON LINE GRIF
OUR CLASSIC GRIF
ONDA GRIF
OLIMPIC GRIF
OVERSIZE GRIF
ONYX GRIF
ORIANA GRIF
ORNELLA GRIF
ORSON GRIF
F
F
F
F
F
F
F
F
M
M
M
F
F
M
da MR VIC e NINJA HANOVER
da VARENNE e RIFFA LB
da CLASSIC PHOTO e USTA DI JESOLO
da MR VIC e APOCALISSE BIP
da CLASSIC PHOTO e ARMBRO RHUBARB
da ZINZAN BROOKE TUR e BELLISSIMA SIB
da CLASSIC PHOTO e COSTANZA DEL RIO
da MR VIC e ESMERALDA BI
da CLASSIC PHOTO e FAVOLA GRIF
da MR VIC e FORTUNA SOCIALITE
da MR VIC e FRANCY DEL RONCO
da GANYMEDE e MYSTICAL MEMORY
da URONOMETRO e TERRIFIC LINDY
da MR VIC e FOSTER GRIF
3
14
47
88
92
100
199
242
254
267
271
312
321
385
ALLEV. LA NUOVA SBARRA SRL - ROMA (RM)
OLIVER ANS
OSIRIDE ANS
ONEGIN ANS
OVERANDOVER ANS
OPHELIA ANS
ONLY YOU ANS
OKLAHOMA ANS
OLIMPIC ANS
OUT RANGE ANS
ORIONSTAR ANS
OSCAR ANS
OMBROSA ANS
OMAHA ANS
M
F
M
M
F
F
F
M
F
F
M
F
M
da TOSS OUT e OITAR LUIS
da PINE CHIP e VILLAGE ANS
da SUPERGILL e ZELIG ANS
da PINE CHIP e VALGANNA OK
da MR VIC e CHRISTMAS ANS
da YANKEE SLIDE e DEMETRA ANS
da URONOMETRO e DERYL ANS
da CLASSIC PHOTO e EARTH OF ANS
da TOSS OUT e ECLIPSE ANS
da YANKEE SLIDE e FALLING STAR ANS
da OSCARIUVE LUIS e ZINZI ANS
da GANYMEDE e ANITA ANS
da OSCARIUVE LUIS e CRISTINA ANS
4
56
67
130
185
215
216
224
226
250
336
340
357
M
F
M
M
F
F
da ALF PALEMA e SIMONA TOP
da YANKEE SLIDE e BEST OF FLOWERS
da YANKEE SLIDE e VEDAS
da CLASSIC PHOTO e HOT TIME HALL
da YANKEE SLIDE e JACKPOT KEMP
da YANKEE SLIDE e DAUBHINE BI
27
101
169
292
301
359
ALLEV. L’ORSETTA SNC - SAN GIOVANNI PERSICETO (BO)
OMSA OR
ORMA OR
OVIEDO OR
F
F
M
da URONOMETRO e VALTELLINA OM
da WAIKIKI BEACH e VITESSE OR
da ENJOY LAVEC e CRIZIA OR
50
60
204
M
da LINDY LANE e FABIOLA FI
ONDA LUNGA SPIN
ORO NERO SPIN
OKAY SPIN
ODILLA SPIN
ORTENSIA SPIN
OMBRA FRESCA SPIN
ORANTE SPIN
M
M
F
M
M
248
M
da CANTAB HALL e ART IN BLOOM
145
da GANYMEDE e CORINZIA ALLMAR
197
da CREDIT WINNER e FEETS OF FIRE
256
da WINDSONG’S LEGACY e IDILLIO ALLMAR295
da DONADONI OK e BOLEGRAF
347
da TOSS OUT e PAGODA OM
ODALISCA TAB
ORIAGO TAB
ORLOFF TAB
F
da BRADS PHOTO e PRINCESS HORNLINE
26
80
125
220
309
316
392
F
M
M
da PINE CHIP e BAMBINA
da YANKEE SLIDE e DISTINTA TAB
da MR VIC e ENCANTADORA
175
217
236
ALQUATI ANDREA - SORESINA (CR)
OLTONIA ALAN
F
da VARENNE e AVITA YELLOW
179
AZ. AGR. ALLEV. BI.GI. SAS - CASTREZZATO (BS)
OBELIX MAGNUM
OSARE BIGI
OPINIONE BIGI
OPERALIRICA BIGI
M
F
F
F
da ABANO AS e GLORIA EKEGARD
da EVEREST AS e RAISULI PONT
da EVEREST AS e ZANCADILLA
da RUNNING SEA e DUEMILA BIGI
284
317
332
368
AZ. AGR. ALLEV. CANF SRL - S.S. COSMA E DAMIANO (LT)
ORONTE CANF
OCEANO CANF
ORCHIDEA CANF
M
M
F
da JAM PRIDEM e ZONA BREAK PINK
da PINE CHIP e COSMIC CANF
da CIRDAN e LINCE DEL NORD
75
198
307
AZ. AGR. ALLEV. DEI KING - MILANO (MI)
O’ REY KING
ORNATE KING
M
F
da WINDSONG’S LEGACY e CRAZYFORYOU KING 202
da CREDIT WINNER e ERNANDA KING
375
AZ. AGR. ARDUINI PETROBELLI SS - RONCOFERRARO (MN)
M
da SUPERGILL e LIBELLA REAL
306
AZ. AGR. BIASUZZI SRL - MOGLIANO VENETO (TV)
OMAR BI
OXILYA BI
OPALINE BI
ONE MORE BI
OKRA BI
OTTAWA BI
M
F
F
F
F
F
da TOSS OUT e COLCA LB
da TOSS OUT e ETHEL BI
da TOSS OUT e FAIRLADY BI
da TOSS OUT e FENDI BI
da SUGARCANE HANOVER e FRAISE BI
da TOSS OUT e GINEVRA BI
192
245
249
258
270
279
AZ. AGR. BUGNETA - PIETRASANTA (LU)
OBELLO D’APUA
ONLY YOU CAR
153
ORFANELLA CAF
ORFEO CAF
ORO CAF
ORIGINAL CAF
ORAZIO CAF
ORTEA CAF
ORENTE CAF
OLIVER CAF
ORIZIA CAF
M
da LINDY LANE e BEDELL FONT
149
F
da VARENNE e RACHEL CIAK
163
F
M
M
M
M
F
M
M
F
da ANGUS HALL e SONG’S MARY
da LINDY LANE e AMANTE D’HILLY
da PINE CHIP e BOMBOLOTTA CAF
da PINE CHIP e CINETTE C N
da SUGARCANE HANOVER e CINZIA CAF
da TOSS OUT e ENOTERA CAF
da ABANO AS e EVELINE CAF
da LINDY LANE e HORNBY BOWL
da PINE CHIP e ELETTA CAF
30
83
108
187
188
239
246
291
370
AZ. AGR. CORREGGIO - PADOVA (PD)
ALLEV. SPINETA TROTTO SAS - SARTEANO (SI)
ORELLANA SPIN
da S J’S PHOTO e SILVER STAR LOBELL
da FALIERO AS e ALOHA SIB
da CANTAB HALL e ANDRESS PARK
da GANYMEDE e DORILLA SPIN
da BARTALI OK e MERCY PRIDE
da NEW YORK YANK e PRINCESS GODIVA
da NEW YORK YANK e IGERNE
AZ. AGR. CASTELLUCCIO SRL - BETTOLLE (SI)
ALLEV. SCUD. GHIRAL DI MAZZARI LUCIA - BAGNACAVALLO (RA)
OROVAK D’AGHI
Numero
ALLEV. TABINA SAS - MURELLE DI VILLANOVA (PD)
ALLEV. MARRAZZA S.S. - BRINDISI (BR)
ODER ALLMAR
OSKAR ALLMAR
ORTENSIA ALLMAR
OSMAN ALLMAR
OLIN ALLMAR
F
M
M
F
F
F
F
Genealogia
AZ. AGR. CARTABIA MAURIZIA - SEGURO DI SETTIMO MILANESE
(MI)
ALLEV. LUCIANA - VIGOROVEA DI S. ANGELO PIOVE (PD)
ORONERO ROB
Sesso
ORFEO PETRAL
ALLEV. LE FONTANETTE SRL - VIGONE (TO)
OLIVER FONT
OASIS FONT
ORIGINAL FONT
ORBITER FONT
ORMAI FONT
OCCASIONE FONT
Nome
9
OBINOX
M
da S J’S PHOTO e TYPE DI JESOLO
38
31
Nome
Sesso
OSIRIDEX
OLITAX
F
F
Genealogia
Numero
da PINE CHIP e VERONIQUE DEI
da ALLISON HOLLOW e FRINEX
158
387
M
da NEW YORK YANK e EGIZIA DL
F
da URONOMETRO e FINLANDIA GI
261
AZ. AGR. DELLA CIMAROSA SAS - NIBIONNO (LC)
OWEN CR
M
da CANTAB HALL e BOEMIA CR
Genealogia
Numero
AZ. AGR. LA PESCARA SS DI VITO RUBINO & C. - RIARDO (CE)
228
AZ. AGR. DEI GI DI MASON ROMANELLA - VOLPIANO (TO)
OTTAWA GI
Sesso
OREGON MODEL
OVER THETOP MODEL
AZ. AGR. DALLA LIBERA F.LLI - SACCOLONGO (PD)
ORTLESS DL
Nome
M
F
da NAGLO e CORALLS SUGAR
da LINDY LANE e LOVGARDENS WILMA
196
308
AZ. AGR. LA ROCCA - RIESE PIO X (TV)
ONDA D’ASOLO
OIMARI’ D’ASOLO
OLIMPIA D’ASOLO
OMERO D’ASOLO
OTTO D’ASOLO
106
F
F
F
M
M
da URONOMETRO e VALDAGNA ONS
da LOVE YOU e APPIANA
da YANKEE SLIDE e DUCHESSA D’ASOLO
da ABANO AS e EDOTTA D’ASOLO
da ENJOY LAVEC e ZORIL AMERICA
49
89
222
227
338
AZ. AGR. LA TORRE - SAN BONIFACIO (VR)
AZ. AGR. DI CELLE - TROFARELLO (TO)
OMNIAST
OBELIX DI CELLE
M
M
da VOLOMIST e REMIDAST
12
da ZINZAN BROOKE TUR e TETRA DI CELLE 322
AZ. AGR. MARIANO SPA - NOCETO (PR)
AZ. AGR. ESSE DOPPIA - CASTIGLIONE DELLE STIVIERE (MN)
OGAIASS
ORZATASS
OTTORINUSS
ORIENTESS
OTRANTOSS
OMERUSS
ORIENTALESS
ORIONESS
ORVIETUSS
OPIMUSS
OLINTUSS
OPUSS
ORIOSS
F
F
M
M
M
M
F
M
M
M
M
M
M
da NAGLO e RANGOON AS
da URONOMETRO e SIBILLA GRANZE
da ENJOY LAVEC e ZUEL
da S J’S PHOTO e BALANZA
da S J’S PHOTO e CLEOPATRA
da BRANDY DEI FIORI e ELEGANTA
da ALLISON HOLLOW e EMI
da NEW YORK YANK e ENNA DRA
da RUNNING SEA e ZEGIKA
da BRANDY DEI FIORI e ARSS
da MR VIC e CATIUSCIASS
da MR VIC e DIAMASS
da RUNNING SEA e FOREVESS
11
25
76
96
190
230
234
238
334
343
354
363
384
F
F
da URONOMETRO e SELENE LB
da PINE CHIP e FELICE NOVEMBER
155
257
M
F
M
M
F
F
da ABANO AS e CHILL KRONOS
da FAIRBANK GI e DOGANA PETRAL
da JAM PRIDEM e ELALA
da FALIERO AS e ESPERA D’ASOLO
da LOVE YOU e IRACONDA CASH
da LINDY LANE e SIMB RISING SUN
183
218
229
243
299
319
da S J’S PHOTO e BRILLANTE AC
da S J’S PHOTO e VANESSA DEI
da S J’S PHOTO e EVYA LB
113
182
247
AZ. AGR. MOLINARI LUCIANO - LODI (LO)
ODESSA PRINCE
F
da BARTALI OK e FREEDOM GB
386
AZ. AGR. MONFORTE SS DI CHIOLA UGO - MONFORTE D’ALBA (CN)
OLIVER KOSMOS
M
da ABANO AS e CHARMING HONEY
120
AZ. AGR. ORSETTA (FI) - ARENA METATO (PI)
F
M
da URONOMETRO e VERDESCA BELL
da PRIME PROSPECT e BOLSENA LUIS
53
107
AZ. AGR. PURLARI SRL - GIUGLIANO IN CAMPANIA (NA)
OLLIER BREED
OVER BREED
AZ. AGR. FLY FAST SRL - SCORZE’ (VE)
OBELIS FLYING
OASICHI FLYING
OSSUR FLYING
ONLY FLYING
OVERTOP FLYING
OYA FLYING
M
M
F
ORLEANS ORS
ORIONE ORS
AZ. AGR. FIENILACCIO SS - NOCETO (PR)
OXIDIANA FI
ORKAN FI
OTOMAR
OVERMAR
OASIMAR
M
F
da YANKEE SLIDE e FIAMMA D’ASOLO
da MR VIC e BOBISSIMA PARK
164
346
AZ. AGR. RIVARCO S.S. - ARCO (TN)
OLIVIA RIVARCO
OAKS RIVARCO
OLYMPIA RIVARCO
OPHELIA RIVARCO
F
F
F
F
da FALIERO AS e BLACKCAP RIVARCO
da BERNDT HANOVER e SUPER PERT
da MR VIC e DELPHINE RIVARCO
da FAIRBANK GI e I HAVE DREAMED
104
122
214
293
AZ. AGR. FONTE DELL’ETE - FERMO (AP)
AZ. AGR. RODI DI SAPIGNOLI R. - POGGIO BERNI (RN)
ONEHORSE D’ETE
OFELIA D’ETE
ODISSEA D’ETE
OMERO D’ETE
OCEANIA D’ETE
OASIS D’ETE
M
F
F
M
F
F
da PINE CHIP e UPSALA BI
da SUPERGILL e ZIRMA SALLY
da VARENNE e VANDRA’S ROB
da YANKEE SLIDE e ARDORE
da ENJOY LAVEC e ESSENZA D’ETE
da YANKEE GLIDE e KEYSTONE GINNY
42
71
126
341
376
394
AZ. AGR. GAMS - CESENATICO (FO)
OPEL GAMS
OHARA GAMS
OMEGA GAMS
F
F
F
da CONWAY HALL e ORA DEGLI DEI
da SUPERGILL e ERA DEI GAMS
da GANYMEDE e IEMONA
144
241
296
AZ. AGR. GIDIEFFE - VOLPIANO (TO)
ONTARIO GI
OREGON GI
M
M
da CREDIT WINNER e DREAM ABOUT SOPHIE
da FAIRBANK GI e DAKAR GI
221
358
OLAZ RODI
F
da S J’S PHOTO e EDELWEISS OM
369
AZ. AGR. SAN BARNABA - MILANO (MI)
ORNENDIL BABA
OSTOHER BABA
OHTAR BABA
M
M
M
da SELF POSSESSED e BRILTHOR
da CIRDAN e CRODA BLACK JET
da LOVE YOU e FIRIEL
177
205
263
AZ. AGR. SAN VITO SAS - SALERNO (SA)
OPHRA
OLEG
ODOACRE
ONIDA
F
M
M
F
da PINE CHIP e EMBER DAYS
da FAIRBANK GI e IVY
da BERNDT HANOVER e ZED AMI
da PINE CHIP e FALILLA DI ALA
232
300
333
378
AZ. AGR. SELVA REALE - ANDRIA (BA)
AZ. AGR. IL PALAZZETTO - CASTEGNERO (VI)
OTTAVIANO RON
OSIRIDE RON
32
M
M
da VARENNE e DELIZIA PL
da S J’S PHOTO e GINESTRA
143
278
OPI SELVAREALE
OSIRIDESELVAREALE
OBA SELVAREALE
M
F
F
da URONOMETRO e THRILL KRONOS
da WAIKIKI BEACH e VINCENNES OM
da ALLISON HOLLOW e ARMAND INESSA
34
57
91
Nome
Sesso
Genealogia
Numero
AZ. AGR. VALLE AZZURRA - STAFFOLI (PI)
OGAM DI AZZURRA
ORMA DI AZZURRA
OBLIR DI AZZURRA
ORBITA DI AZZURRA
ONIL DI AZZURRA
OROGEL DI AZZURRA
M
F
M
F
M
M
da TOSS OUT e VERNA LB
da SUPERGILL e ZANZARA JET
da SUPERGILL e DAUNIA DEI
da URONOMETRO e COMETA DI AZZURRA
da PINE CHIP e DALY DI AZZURRA
da TOSS OUT e DIVINA DI AZZURRA
M
da ZINZAN BROOKE TUR e ADELAIDE
54
64
162
194
207
365
F
da ZINZAN BROOKE TUR e VIEW FIELD BABY
M
M
da ANDREA DI JESOLO e OTRALE
da LOVE YOU e BECKY DI AZZURRA
329
F
M
da LOVE YOU e SALADE DI ROSA
da GANYMEDE e ZARAGAMBA
18
65
M
F
M
da GANYMEDE e VANNOZZA
da GANYMEDE e BIJOU BAG
da GANYMEDE e ZIGA BAG
51
102
129
BOLLANI ROBERTO - BORGHETTO LODIGIANO (LO)
OUR DREAM BOL
F
da S J’S PHOTO e ALTEA BOL
82
BONATI ALBERTO - CHIGNOLO PO (PV)
OTTO BON
OVIDIA BON
M
F
da S J’S PHOTO e UGOLETTA JET
da S J’S PHOTO e DARKLADY BON
M
M
F
da VARENNE e PAPAIA RAL
da YANKEE SLIDE e DELICIA DI RUGGI
da URONOMETRO e DIFFIDA RAL
F
M
da CREDIT WINNER e ARMBRO NIKE
da ABANO AS e HENLEY’S LADY
151
209
F
M
da ALLISON HOLLOW e TRENTA PAGGIO
da BRANDY DEI FIORI e VLADIMIRA
272
313
320
337
da SUGARCANE HANOVER e UP AND DOWN OM 41
da KEYSER LOBELL e DHARLYNE SIOUX
360
F
da ANGUS HALL e CANAKA DVS
123
F
da BON VIVANT e SERENATA WS
318
EGRAL SRL - CASTELL’ARQUATO (PC)
ODINO EGRAL
OLGA DEL PITIN
OLIMPIA EGRAL
OTTAVIA EGRAL
M
F
F
F
da NAPOLETANO e TETI EGRAL
33
da PRIME PROSPECT e AMBARABACICICOCO’85
da ENJOY LAVEC e FEDE DEL PITIN
379
da SIGNORELLI e FEDRA EGRAL
381
EREDI ERMINIO LASAGNA SS - MANTOVA (MN)
ORIENTE LASER
OCEANO LASER
OLIMPIA LASER
OLMO LASER
M
M
F
M
da MR VIC e CARP LASER
da PINE CHIP e ROSY LASER
da URONOMETRO e FORIERA AS
da ENJOY LAVEC e IFFI
117
142
266
297
OPPENAEIMER
OBLOMOVA
M
F
da SUGARCANE HANOVER e CLAIRE GOLD 189
da EVEREST AS e LAVINIA DEL RONCO
305
GODANO MADDALENA - MONCALIERI (TO)
156
213
364
159
290
BURDESE DARIO - SANT’ANTONINO DI SUSA (TO)
OCCHIA PAGGIO
ODINO ZEN
da PINE CHIP e FULL MOON
da KICK TAIL e NILENA
da KICK TAIL e TELA KRAMER
da LEGENDARY LOVER K e ZIVA
FLASHY SAS DI ADRIANA CATTANEO - MILANO (MI)
BRUSCAGNIN AGOSTINO - BREDA DI PIAVE (TV)
ORTICA BIANCA
ORZO PERLATO
F
F
M
F
D’ONOFRIO RICCARDO - BAUDENASCA - PINEROLO (TO)
BONOMI GABRIELLA - DOSSOBUONO (VR)
OSASCO DI RUGGI
OFICIAL DI RUGGI
OBRA DI RUGGI
da GIGANT NEO e SCITA
23
da TOSS OUT e GLIMMERING KEMP
174
da SUGARCANE HANOVER e FANCY HORSE VIA
DEL VECCHIO MARIA - PALMA CAMPANIA (NA)
OPPOSITION
BEVILACQUA ALBERICO - FABBRI DI MONTEFALCO (PG)
ONOREVOLE BAG
ONERANDA BAG
ORIGINAL BAG
Numero
M
F
M
M
F
ONESTA’ DVS
315
344
BENINI NICOLA - BUCINE (AR)
ONLYOU BIEFFE
ONYMEDE BIEFFE
Genealogia
D’AMICO GIUSEPPE - AVOLA (SR)
OLIVER BIO
OHANA BIO
BELLINZONA MATTEO - TORRAZZA COSTE (PV)
OSSODURO MABEL
OWEN MABEL
OTELLO COF
ORCHIDEA COF
OTTAVIO COF
251
ORSOLA COF
ORNELLA COF
ORAZIO COF
OLIMPIA COF
78
BARATTI ABDON - BORETTO (RE)
OHARA NE
Sesso
COMACCHIO FRANCESCO - CASTELFRANCO VENETO (TV)
BABINI EUGENIO - LUGO (RA)
OUTLET BANK
Nome
OCRESIA ZAC
F
170
GYADA BROTHERS SRL - AREZZO (AR)
O MIO BIBI
ORMA DELLE GHIAIE
M
F
da CREDIT WINNER e ZIGANA AS
da S J’S PHOTO e AFONA CAF
70
79
HANSEN LISBETH YTTING - CILIVERGHE DI MAZZANO (BS)
OPERA’ AS
37
61
da CREDIT WINNER e GISELLE GRIF
F
da ABANO AS e CASTIGLIA ORS
118
IOZZINO FRANCESCO - CASTELFRANCO VENETO (TV)
OVERLIMITS ATC
F
da SOLAR EFFE e BAPSI
98
CAGNONI MASSIMO - COPPARO (FE)
ITALIANI YON - ROMA (RM)
OBIWAN DAAC
M
da INDRO PARK e VOLTIGER
330
ORLEANS
F
da LOVE YOU e UGLOVAJA JET
325
CARANTI MARIA - PASSOGATTO DI LUGO (RA)
JOLLY STABLE DI LISA DUCCI - PIEVE A NIEVOLE (PT)
OPIGENA
OREO
F
M
da CARPE DIEM e ANTONELLA ANS
da LINDY LANE e GEA
87
275
COLOMBO SILVERIO - FRAZ. COAREZZA - SOMMA L. (VA)
OZIO DI GIO’
M
da NAGLO e CINEA FZ
186
OKLAHOMA JOLLY
ORLANDO JOLLY
OTTAWA JOLLY
OHIO JOLLY
ONTARIO JOLLY
F
M
F
M
M
da GANYMEDE e ESTATE D’ORIO
da LINDY LANE e FEELING PINK
da EVEREST AS e BIANCANEVE UM
da COBOL e ERESIA VIP
da GANYMEDE e INFINITY GRIF
141
255
345
374
393
33
Nome
Sesso
Genealogia
Numero
Nome
Sesso
M
da S J’S PHOTO e ESTRELLA ROYA
244
OREGON WF
OLIMPO WF
M
M
LAGO GIOVANNI - GALLIERA VENETA (PD)
OK MARY
OLIVIANEWTONJOHN
F
F
F
da LOVE YOU e INDIVINA
OTTIMO YES
OLTREMARE YES
F
F
da FAIRBANK GI e ROO NEY
da BARTALI OK e URALISSE
298
F
F
M
F
F
da CLASSIC PHOTO e ALPACA OM
da VARENNE e ZILLAH SIB
da VARENNE e EARLY DI POGGIO
da VARENNE e FIORE DI POGGIO
da VARENNE e EPINEZ
M
F
OBERON JET
da MR VIC e STELLAFORTE
da TOSS OUT e ELSA DI JESOLO
31
231
M
da NAGLO e COURSER
201
PATUELLI SERAFINO - COTIGNOLA (RA)
16
43
ORIUS
OSSICLOR
LOTUS SNC - PRATO (PO)
OPPLA’ DI POGGIO
OASIS DI POGGIO
OSIRIS DI POGGIO
OLGA DI POGGIO
OLEOLE’ DI POGGIO
115
131
PARADISO JET DI TONIATTI GIACOMETTI D. SAS - S. MICHELE AL TAGLIAMENTO
LEONARDI MAURO - REGGIO EMILIA (RE)
OASIS LEO
OTTEY LEO
da ALLISON HOLLOW e CAPRARA WF
da S J’S PHOTO e BRILLY EFFE
PANTANO TIZIANO - NOVENTA (VI)
da VARENNE e E RITORNO DA TE
172
da URONOMETRO e GLINDATHEGOODWITCH 283
LENDERS MIKE - CARMAGNOLA (TO)
ONE NIGHT AFFAIR
Numero
ONOFRI TERESA - ANZOLA EMILIA (BO)
LA VALLE SRL SOC. AGR. UNIPERSONALE - PIEVE DI CUSIGNANO-FIDENZA
ON SUCCESS VALLEY
Genealogia
M
M
da URONOMETRO e ZOBREA CAF
da PINE CHIP e DINKY MEN
74
171
PEGORARO MARIO - PONTE DI BARBARANO (VI)
81
137
223
262
373
MANGIAGALLI SANDRO - CAMBIAGO (MI)
ODDONE MP
M
da GANYMEDE e BARNI MP
181
PETROBELLI CARLO - RONCOFERRARO (MN)
OSLO PETRAL
ORNELLA PETRAL
M
F
da ALLISON HOLLOW e UVA SPINA
da PRIME PROSPECT e CHENZIA DANTE
327
355
POZZOBON GIANFRANCO - ERACLEA (VE)
OTTEY MARLENE
F
da BRANDY DEI FIORI e SIULIANA
28
OLIMPIA AMG
ORFEO AMG
MARELLI RINO - MARIANO COMENSE (CO)
OLIVER INN RONCO
OREGON DEL RONCO
M
M
da ANDOVER HALL e TOSCA DEL RONCO
da REGENT LB e URSA DEL RONCO
OMBRA D’ORIO
F
da S J’S PHOTO e RANA DEL NORD
10
MENGHINI GIULIANO - BEVAGNA (PG)
ORI E TESORI
F
da PINE CHIP e BEA D’HILLY
OETMALS WOOD
ORO DI LUNI
ONE MORE PLEASE
M
M
M
da GOETMALS WOOD e GIUSTIZIA OM
da S J’S PHOTO e ESTATE AGENT
da FALIERO AS e GIADAMAR
OLIMPIONICO REAL
OLANDIA REAL
OSTINATA REAL
OBAMA REAL
ORCHIDEA REAL
OBRIEN REAL
M
F
F
M
F
M
OASIR
ONORATOR
146
377
391
F
M
M
da YANKEE SLIDE e CUP OLIMPIA SM
M
da REGENT LB e FIDES DEL RONCO
157
383
NOLA FRANCESCO - PAVIA (PV)
ONE MINUT DI NO
ONASSIS DI NO
F
M
da INDRO PARK e BALLET GIRL RL
da ZINZAN BROOKE TUR e LADY MARIELLA
13
114
132
260
286
331
da KICK TAIL e DELATA DRA
da SUGARCANE VOLO e LADY MYSTIQUE
212
304
OKLAHOMA RIZ
M
da YANKEE SLIDE e B COR CHEETA
138
S.A.F.I. SAS - ROMA (RM)
MOSCATO LEILA MARIA - ERBA (CO)
ONIS
da PARK AVENUE JOE e RIBA REAL
da PINE CHIP e CANZONE CAF
da ANGUS HALL e VENILIA
da PINE CHIP e FERONIA CAF
da GIGANT NEO e GRAZIOSA REAL
da NAGLO e ZAHYA REAL
RIZZO TANCREDI - ROMA (RM)
MOSCATI FABIO - ROMA (RM)
OLIMPO SLIDE SM
86
121
REZZADORE MASSIMO - ASIGLIANO VENETO (VI)
124
MOCCHI GIANNI - SARZANA (SP)
da SELF POSSESSED e ANBAR LASER
da LINDY LANE e FAMME SOGNA’ BI
RE.AL.TROTTER S.S. - BASTIGLIA (MO)
36
46
MEAZZI GIOVANNI - ORIO LITTA (LO)
F
M
97
396
NORBIATO MARY ALESSIA - S. ANGELO DI PIOVE (PD)
ONORIO
OBOKO
M
M
da PINE CHIP e CORNELIA
da JAM PRIDEM e GARBATELLA
165
389
S.I.R.E. SAS DI F.BERTERO E C. - SANFRE’ (CN)
ORGANZA BIP
OGANO BIP
OKI DOKI BIP
OLIMPIA BIP
ON LINE BIP
ORIANA BIP
F
M
M
F
F
F
da BARTALI OK e NENA ABT
da S J’S PHOTO e ARZACHENA
da S J’S PHOTO e CAPRICE
da S J’S PHOTO e VICTORIA BIP
da S J’S PHOTO e DANTESCA FONT
da S J’S PHOTO e ARSELLA BIP
2
94
116
167
208
342
SCAGLIARINI G. E COSTA A. - BOLOGNA
OPINEGILL ROB
F
da PINE CHIP e FANTASY POWER
252
ORSA NORMANNA NP
F
da LOVE YOU e GERLAZ
390
NORBIATO SILVIA - S.ANGELO DI PIOVE (PD)
SCAGLIARINI GIANNI - BOLOGNA
OLLY ROB
OPUSDEI ROB
34
F
M
da SUPERGILL e BEAUTY POINT
da TOSS OUT e ZIGULI’ ROB
152
335
ONEFIFTHYONE
M
da SELF POSSESSED e SOLEDAD
168
Nome
Sesso
Genealogia
Numero
F
F
M
da GOETMALS WOOD e NAGOYA JET
da LOVE YOU e GIVE ME FIVE
da ANGUS HALL e LA CROISETTE
1
281
395
SCUD. DEL BARONETTO - ROMA (RM)
OMERA WIN SM
OSA HALL SM
F
F
da CREDIT WINNER e EMERALD KRONOS
da CONWAY HALL e EMON VERITA’ SM
Sesso
140
235
OLIMPICA ORS
F
F
F
da LOVE YOU e BREZZA MB
da LOVE YOU e FLAMBOYANT MB
F
da CREDIT WINNER e USTEREL AFC
ORSIA
ONCIA
ORSILIA
OLEGGIO
OMNIA
F
F
F
M
F
F
F
F
F
da KICK TAIL e RISK OAKS
da PINE CHIP e DOTTY EFFE
da SUPERGILL e CHIPPING IMAGE
da NAGLO e GLENCOE DEI BESSI
OBLADI’ WISE
ORANGE BOL WISE
OVERPOWER WISE
ONYX WISE
166
SCUD. GARDESANA SRL - VERONA (VR)
OAKS EFFE
OPERAPRIMA EFFE
OYSTER EFFE
ONLINE EFFE
da ENJOY LAVEC e DELOS ORS
173
da ANGUS HALL e TIGRE OM
da CREDIT WINNER e ZIZZY KRONOS
da LINDY LANE e ARMBRO TURNPIKE
da SUPERGILL e LOVELYTOBEHOLD
da TOSS OUT e MONAGRAM LOBELL
35
73
93
133
311
SCUD. WISE H SAS - MILANO (MI)
111
264
SCUD. ESTEREL - CASTREZZATO (BS)
OLLY ESTEREL
Numero
SCUD. SANT’ANDREA S.R.L. - MILANO (MI)
SCUD. EMMEBI SRL - MERATE (LC)
ORLEANS MB
OKLAOMA MB
Genealogia
SCUD. SAN GIULIANO SAS DI TARGIONI R. & C. - PRATO (PO)
SCUD. BOLGHERI SRL - RIMINI (RN)
OUBANGUI
OKEY DOKEY
ORAISON
Nome
15
161
184
282
F
F
M
F
7
62
147
353
SOC. AGR. ROTTINO DI RE A. E RE E. S.S. - PAVIA (PV)
ORLEAN DI RE
ORFEO DI RE
OYSTER DI RE
M
M
F
da PARK AVENUE JOE e SELVA DRA
da ANDREA DI JESOLO e TITA DI RE
da GANYMEDE e BUFERA JET
24
324
350
SOMMA ELETTRA - SALERNO (SA)
ONE DREAM
SCUD. LA PASSERA - VERGIATE (VA)
da NAGLO e POINTOFPERFECTION
da URONOMETRO e VOGLIA DI PARK
da PINE CHIP e ELEGIA
da FALIERO AS e CATALINA WISE
F
da PINE CHIP e BRIANZOLA VG
348
TENUTA GENZIANELLA - AGRATE CONTURBIA (NO)
OLIMPIA BY PASS
ONLINE BY PASS
F
F
da TOSS OUT e BEST OF GARLAND
da FALIERO AS e CAROLA BY PASS
134
351
O’ PIZAR
M
SCUD. LA RUPE - SASSO MARCONI (BO)
ODINA
F
da PINE CHIP e ALPHACAN
F
F
F
M
M
M
F
F
M
F
F
M
F
M
F
F
M
F
F
F
M
da YANKEE SLIDE e PIOGGIA OM
da MR PINE CHIP e ROVERE OM
da CANTAB HALL e SASSYS VICTORY
da ENJOY LAVEC e SCHIFFER PARK
da ALLISON HOLLOW e ULPIANA OM
da ALLISON HOLLOW e USTA OM
da URONOMETRO e VEDETTA OM
da URONOMETRO e WHITE SOX
da MR PINE CHIP e ACCAREZZAME OM
da PRIME PROSPECT e BIRKIN OM
da PRIME PROSPECT e BRICIOLA OM
da URONOMETRO e ARMBRO NAMESAKE
da URONOMETRO e COLOMBARI OM
da ANDOVER HALL e CONCH DREAM
da S J’S PHOTO e COUP VICTORY
da S J’S PHOTO e FENDY ORS
da ENJOY LAVEC e GUENDY OM
da URONOMETRO e KEYSTONE FRIZZLE
da MR PINE CHIP e ULTIMA LUNA OM
da PRIME PROSPECT e VALULA
da ALLISON HOLLOW e FIAMMETTA PL
128
TENUTA GRAN GALA - AQUINO (FR)
154
OTTAVIANO AUGUSTO
M
da CONWAY HALL e EMBRO COURT SM
127
TOZZI CRISTIANO - S.MARIANO (PG)
SCUD. O.M. SRL - SAN GIOVANNI PERSICETO (BO)
OXANA OM
OMBRA OM
ORCHIDEA OM
OBLIO OM
OSARRACINO OM
ODINO OM
OCRA OM
OCEANIA OM
OMERO OM
OKLAHOMA OM
ORIENTALE OM
OMICRON OM
ORBITA OM
OWERLAND OM
OHLE’ OM
ODALISCA OM
OBELIX OM
ONICE OM
ODYSSEY OM
OASI OM
OFF LIMITS OM
da CREDIT WINNER e ADRIA LB
5
17
21
22
40
48
52
63
77
103
112
135
193
195
200
259
288
302
326
328
382
OLIVER GREY
M
da PINE CHIP e CHARLOTTE STROKE
136
TULLMAN-KORN FRANZISKA - CARMAGNOLA (TO)
ORSU’
M
da LOOK DE STAR e PRETTY NEAT
8
VERLICCHI PAOLO - LUGO (RA)
ORIONE VIP
M
da SELF POSSESSED e EBONITA VIP
225
VICTORY FANS SRL - PADOVA (PD)
OVERVIC FANS
OCEAN FANS
M
F
da MR VIC e SNIPPY HANOVER
da NEW YORK YANK e CASSIDY
29
176
Al momento
di andare in stampa
risultano ritirati i numeri:
SCUD. PUGLIESE SNC DI FIORINO - CORNAREDO (MI)
OPERA GIF
F
da S J’S PHOTO e VEZZOSA GIF
55
SCUD. REMY - FERRARA (FE)
OPALE ORS
F
da URONOMETRO e DORIA
219
SCUD. ROBERT FRIEDMAN SAS - EMPOLI (FI)
OF LEST
M
da ENJOY LAVEC e DI BRAZZA’
44 - 51 - 72 - 99 - 102 129 - 144 - 191 - 273 290 - 350 - 372 - 380 - 381
361
35
MEMORIE DE
________a cura di LUCIO CELLETTI - [email protected]________
L
a nostra rubrica, giunta
ormai al terzo anno di vita, tiene molto alla tradizione di quanto è stato e
di quanto si è letto. Nel
corso delle epoche il periodico ha
profondamente cambiato struttura, aspetti e metodi, pur tuttavia
rimane il fedele testimone delle vicende del trotto di mezzo secolo.
Ma nel corso delle edizioni alcuni
tra i massimi giornalisti ci hanno
regalato delle pagine di storia
equestre, uscendo dallo stretto ambito agonistico. Tra questi soprattutto Luigi Gianoli, collaboratore
storico ed amico della nostra rivista, ma soprattutto firma storica
della “Gazzetta dello sport”, oltre
A fianco: Carlo Martello
nella battaglia di Poitiers
In basso: la statua equestre
di Carlo Magno
“LAMPEGGIA L’ARMATURA
DEL SIRE VINCITOR...”
mezzo secolo nella rosea che considerava non solo un quotidiano,
ma soprattutto la sua casa e la sua
vita. Ancora studente liceale, si recava in “Gazzetta” a seguito del
padre ed ivi scriveva a macchina le
prime cartelle. C’erano tempi in
cui una corsa classica dell’ippica
aveva gli onori del titolo e della
cronaca in prima pagina.
Periodicamente il Trottatore ha
avuto il privilegio di pubblicare i
suoi scritti che possiamo definire
delle pagine esistenziali, non solo
trotto ed attualità, ma insegnamenti sulla storia di cavalli e cavalieri attraverso l’umanità; la Grecia
antica, il Medio Evo. Ci sono tanti
articoli che se ripubblicati oggi,
36
avrebbero comunque il sapore dell’inedito. Con lui questa volta ci
tuffiamo nell’età carolingia alla
scoperta della cavalleria e dei loro
esponenti, in un suo testo del
1970, pensando di voler rispolverare queste testimonianze anche a
beneficio dei più giovani.
I lettori più attenti si ricorderanno
che già due volte abbiamo costruito la nostra rubrica attraverso suoi
interventi (Omero cantore... settembre 2007 e Indro Park ... maggio 2008, due mondi lontanissimi
dipinti dalla sua penna di maestro). Purtroppo siamo nell’impossibilità di potergli consegnare una
copia in Cielo!
Come ci capita ogni anno, su per
giù di questo periodo, questa rubrica vuole lasciare le piste ed i cronometri, le corse e le premiazioni, per
andare indietro... molto indietro in
un momento di alta cultura. Dopo
Omero e Dante Alighieri (agosto
2008) tocca a Carlo Martello, Carlo
Magno e alla loro gente!
Un invito ad una lettura certamente non leggera ma raffinata e dotta,
allo scopo di approfondire reminiscenze frettolosamente imparate a
scuola o tramandate addirittura da
brani musicali (per esempio c’è chi
conosce Carlo Martello soprattutto
attraverso una mitica canzone di
Fabrizio De Andrè, scritta insieme
a Paolo Villaggio, che ci ha ispirato
il titolo dell’ “odierna” rubrica).
Prima di tuffarci in questa lettura
storica, un salto (cosiddetto di palo
in frasca) per una notizia importante che ci riporta bruscamente ai
giorni d’oggi e ci reinserisce nello
spirito originario della nostra rubrica. Nel mese di luglio dal contenitore youtube è stato chiuso l’account dell’user “yourworstnightmare71” che riportava fedelmente le corse nazionali ed internazionali di mezzo secolo. Un passo indietro nel panorama del web,
probabilmente dovuto a questioni
di copyright, ma in quell’account
Ritratto di Carlo Magno
era custodito un vero e proprio patrimonio agonistico. Per un “canale youtube” che non esiste più ne
sono sorti altri due in Svezia con
un notevolissimo excursus sui filmati delle corse scandinave d’epo-
ca; Elitloppet in primis, i loro nomi
rispettivamente “superzanzara” e
“igla”.
Quasi a considerare “youtube” un
grande albergo dei filmati, chi entra e chi esce!
IL CAVALIERE FEUDALE
(da “Il Trottatore n. 6-1970) di Luigi Gianoli
C
hi fu in sostanza quel personaggio curioso, eroico e
donchisciottesco insieme, che sia chiama cavaliere
e che ha dato nome a tutta una cività, la cavalleria,
rozza e raffinata, cortese, romantica e cinica nello stesso
tempo? Chi fu quest’uomo che col passar del tempo, divenne parodia di se stesso, avulso dalle necessità che
l’avevano creato per diventare un virtuoso non sempre disinteressato di una vocazione diventata mestiere?
Bisogna tornare al regno franco, alla scoperta di Carlo
Martello della forza d’urto del cavaliere staffato e armato
di lunga lancia, e del reparto a cavallo, al tramonto della
fanteria e al rafforzarsi della cavalleria al punto da diventare la regina delle battaglie; e quando i diritti e i doveri
di portare le armi ricadevano su tutti gli uomini liberi, indipendentemente dalle loro condizioni economiche. Di
conseguenza i più potevano recarsi a piedi ai “campi di
maggio”, alle “assemblee” e armati in maniera molto rudimentale talvolta, come appare al capitolare Aquisgranense, armati di soli bastoni.
In verità Carlo Magno aveva preteso che la fanteria fosse
armata di archi anziché giavellotti per poter cooperare
con la cavalleria. Difatti il combattimento ravvicinato
preteso dal giavellotto avrebbe impedito alla cavalleria di
efficacemente caricare senza travolgere i propri reparti di
fanteria. Se nell’antichità, la cavalleria aveva generalmente funzione di difendere le ali, nello schieramento
medievale la cavalleria prese posizione alle spalle della
fanteria e con pattuglie lungo i fianchi. I fanti iniziavano
la battaglia con una grandine di frecce e poi i cavalieri
caricavano il nemico attraverso varchi liberi tra le unità
dei loro stessi arcieri. Malgrado una tale tattica di stretta
cooperazione con gli arcieri, i cavalieri medievali di-
37
sprezzavano le armi da lancio, come armi degli strati sociali più bassi.
Carlo Magno tentò di trarre dei cavalieri anche dai “liberi” poveri ordinando ai meno facoltosi di riunirsi in gruppi in rapporto all’estensione delle loro terre e di equipaggiare uno di loro da mandarlo in guerra bene armato e a
cavallo. Tale disposizione, difficile ad attuarsi, non sopravvisse alla confusione del IX secolo, ma traspare da
ciò il fatto che, se il nuovo tipo di combattimento doveva
svilupparsi consistentemente, il servizio militare sarebbe
dovuto divenire un fatto di classe. Chi non poteva economicamente permettersi di combattere a cavallo soffriva di
una inferiorità sociale, che in breve divenne inferiorità
giuridica. E se il Capitolare “De exercito promovendo”,
dell’808, sembra usare una terminologia impropria distinguendo una situazione di fatto che limita la condizione
i”liberi” dai “mediocres quippe liberi qui non possunt per
se hostem facere”; mentre l’altro si riferisce ai secondi come “liberi secundi ordinis”, gente libera di second’ordine.
E quando, con la crisi dell’impero franco, il potere centrale cessò di governare de facto, la feudalità, che i Carolingi avevano deliberatamente creato in funzione del nuovo
metodo militare del combattimento d’urto a cavallo, perché fosse la spina dorsale del loro esercito, divenne ad un
tempo stesso classe dirigente ed élite guerriera. Di conseguenza l’antica leva degli uomini liberi fu abolita e venne
così a crearsi un vuoto tra l’aristocrazia guerriera e la
massa dei contadini. Verso l’anno 1000, il termine miles
non significava più soldato, bensì cavaliere.
Il signore feudale poteva essere uomo di governo, ma ciò
era qualcosa di accidentale della sua natura di uomo di
guerra e se l’elemento essenziale dello spirito della cavalleria fu il punire i malfattori, ciò non avveniva tanto
per ossequio alla legge stessa. La figura del cavaliere, riflessa nella letteratura, lo mostra orgoglioso di due virtù
ideali: lealtà e fedeltà al proprio signore (in seguito anche alla dama, dopo che i trovatori ebbero esercitato la
loro influenza sulla vita di corte) e valore nel combattimento.
La classe feudale non ripudiò mai la condizione originaria
della propria esistenza: era stata creata per combattere e
chiunque non avesse voluto o potuto adempiere all’obbligo militare sarebbe decaduto dal beneficio. Il “dovere del
servizio” del cavaliere è la chiave di volta delle istituzioni feudali in quanto tutto il resto ne deriva e la sua accettazione, quale principio determinante della proprietà terriera, comporta una rivoluzione sociale. Ne deriva la concezione, tutta feudale, che il godimento di una ricchezza è
inseparabile da una responsabilità pubblica, il che distingue l’idea medievale della proprietà, sia da quella classica che da quella moderna.
La classe dei vassalli, creata dalla rivoluzione militare
dell’VIII secolo, divenne per generazioni l’elemento dirigente della società europea e, attraverso il caos che ne seguì, e nonostante tutti gli abusi, essa non perse mai completamente il senso che noblesse oblige, anche quando
una nuova classe rivale, la borghesia, rinnovò la nozione
romana della proprietà incondizionata, o socialmente irresponsabile.
La seconda componente del suo orgoglio di cavaliere, il
38
valore, era strettamente congiunta all’adempimento esemplare del servizio. A parte il costo delle armi e del cavallo, o meglio dei cavalli (almeno cinque, tre per sé, uno da
viaggio, uno da torneo, uno da battaglia, e uno per lo scudiere, il quinto da soma per il trasporto delle armi di ricambio e del normale bagaglio) il nuovo modo di combattere distrusse l’antica idea germanica che ogni uomo libero fosse un soldato.
Il combattimento d’urto non poteva essere compito di
guerrieri temporanei; bisognava essere abili professionisti, risultato di un lungo addestramento tecnico, e in condizioni fisiche eccellenti, tanto che, a quel tempo, le dimore dei grandi signori erano già divenute scuole nelle
quali i ragazzi venivano addestrati nelle arti della cavalleria, comprendeva probabilmente la pratica del torneo.
L’apprendistato che si concludeva con la vestizione
(“adoubement”) finiva per saldare una casta militare cosciente di sé, cosmopolita, consapevole della propria solidarietà e fiera delle proprie tradizioni, delle quali una
parte essenziale era la grande rivalità tra cavalieri nella
gesta d’armi. Il nuovo modo di combattere, con la sua
grande mobilità e i paurosi scontri, apriva un campo nuovo alla prodezza individuale. Erano passati i vecchi tempi
delle formazioni chiuse e compatte, quasi un muro di scudi, che respingevano e poi colpivano. Anche se nell’età
feudale le battaglie più importanti venivano spesso progettate accuratamente ed eseguite con una ammirevole
disciplina da squadroni di cavalieri, la vita emotiva del
guerriero era altamente individualizzata.
Difatti lunghi passi delle chansons de geste sono dedicati
a resoconti particolareggiati, direi colpo per colpo, di possenti scontri che possono essere apprezzati solo se ci si
immagina l’interesse tecnico dell’uditorio feudale.
La prestanza fisica e l’abilità nell’uso delle armi erano i
presupposti che in battaglia permettevano di dar prova di
fedeltà al giuramento e di ardire. A questo fine la classe
feudale scoprì ed elaborò una simulazione realistica e anche mortale della guerra: il torneo.
Nell’842 vi fu un formidabile torneo vicino a Strasburgo
alla presenza di Carlo il Calvo e di Ludovico il Germanico, avvenimento che non doveva essere per quei tempi
eccezionale. Testimonianze concrete su tali giostre cavalleresche sono scarse sino al XII secolo. Da allora in poi
esse costituirono sino alla guerra dei trent’anni il passatempo della classe superiore.
Avvenne così che, mentre aumentava la violenza del combattimento d’urto, gli armaioli cercarono di farvi fronte
costruendo protezioni sempre più pesanti per il cavaliere,
il quale divenne a mano a mano sempre più irriconoscibile nel suo guscio d’acciaio. Fu quindi necessario, per distinguerlo, porre precisi segni di identificazione.
Pennoncelli, insegne araldiche, stemmi ereditari si elevarono come mostruose corna di cervo sopra la testa del cavaliere, occuparono di colori vividi il suo scudo, invasero
la sua armatura, simboli d’oro, d’argento, rossi, verdi, neri ricopersero il suo mantello. Non è un giochetto semantico dire che il cavaliere feudale era riconosciuto, nella
sua società, dalle armi che portava: le esigenze del combattimento di urto avevano formato la sua personalità e il
suo mondo.
QUELLI ERAN GIORNI!
icordate “Those were
the days”, il brano
della cantante gallese
Mary Hopkin, proposto in versione italiana
da Gigliola Cinquetti e da Dalida,
ritradotto come “Quelli erano
giorni!”. Ebbene il titolo della
canzone e la melodia che ci immaginiamo di... “ricanticchiare”
R
si attaglia perfettamente alle foto
che in questa pagina pubblichiamo. Ce l’ha gentilmente inviate il
sig. Renato Campagnola, appassionato allevatore di Bollengo, in
provincia di Torino, suoi i cavalli
con la sigla “Del Mavi”. Le foto riguardano il Premio Fiera dell’aprile 1970 e descrivono, nel colore tipico delle foto anni Settan-
Giancarlo Baldi (al centro) con un giovanissimo Fabio Biasuzzi (a sinistra).
Barbablù (sinistra) e Une de Mai (destra) alla presenza di Giuseppe Biasuzzi e signora. L’occasione ci consente di ricordare caramente il commendatore che ci ha lasciato alla fine dello
scorso anno
Dagli archivi del “Trottatore” il Gran Premio della Fiera del 1970. Une De Mai s’impone ad un
indomito Barbablù.
ta, le ore immediatamente precedenti alla corsa, l’attesa per la sfida Une de Mai/Barbablù. Ringraziamo e salutiamo caramente il
sig. Campagnola; invitiamo tutti
coloro che intendessero inviare
preziose testimonianze di un trotto che fu o che è stato a contattare
la nostra redazione nei numeri
che sono proposti a pagina 1.
Jean Rene Gougeon con Une de Mai che ha
aperto il mese di aprile 1970 vincendo il “Lotteria”.
39
HISTORY
di Luigi Sangiorgio
Sfide tra
NUMERI UNO
QUEL 4 MAGGIO 2002 A NAPOLI
Livio Berruti sul podio olimpico del 1960, in compagnia dello statunitense Carney e del
franco-senegalese Seye
L
a recente finale di Wimbledon tra Federer e
Roddick, quattro ore e
mezzo di un match appassionante e chiusosi al
quinto set, ha riproposto al grande
pubblico il fascino delle grandi sfide tra numeri uno. Lo sport che
produce record, gare dalla bellezza
sublime e primati e che in un volo
pindarico regala alchimie della
mente, il paragone impossibile tra
campioni di epoche diverse. Meglio
Coppi o Merckx nel ciclismo? E ancora il piu’ grande del calcio è stato
Pelè o Maradona? Cambiano gli allenamenti, i materiali e perfino il
modus vivendi dell’atleta. Pensate
a Livio Berruti che prima delle
Olimpiadi di Roma si allenava tre
volte la settimana alla sera e bastava per uscire dalla curva dello Stadio Olimpico con la voce di Paolo
Rosi che in telecronaca esclamava:
Arthur Ashe
Novella Calligaris
40
“Berruti è nettamente in testa”. Sono le sfide tra i grandi che alimentano la fantasia della gente, che
fanno salire all’apice gli ascolti televisivi e incrementare i ricavi degli
sponsor e degli stessi atleti nell’epoca dello sport business. Così
Carolina Kostner, la dea altoatesina del pattinaggio artistico, ancora
non ha vinto un oro olimpico ma è
il personaggio piu’ conosciuto dalla
gente. E ai giovani piace come Valentino Rossi, il re dei sorpassi del
moto GP. E l’ippica? Il nostro mondo del cavallo è rimasto ad una data memorabile alla voce imprese
straordinarie. Era il 4 maggio
2002, teatro l’ippodromo di Agnano, nel Lotteria si sfidarono Varenne, il cavallo delle meraviglie e il
suo grande rivale, il castrone svedese Victory Tilly. Così su Il Mattino l’ottimo Gaetano Borrelli, canto-
Sopra: Carolina Kostner - Sotto: Johann Cruyff
Federica Pellegrini
re della grande corsa partenopea,
ricordò quella sfida indimenticabile. Titolo a nove colonne: “Da Varenne all’eternità”. Attacco: “Fantastico, impressionante, mostruoso. Semplicemente invincibile. La
leggenda di Varenne si impreziosisce di un’altra impresa che sarà
difficile dimenticare. Il Capitano ha
dato addio al Lotteria con il terzo
successo consecutivo migliorando
di un decimo il suo stesso primato
delle piste italiane. Mai vista una
corsa così bella, coinvolgente, spettacolare”.
E non l’avevano vista i 26 mila che
affollavano la magica conca. In Italia una corsa così non si è piu’ vista. Sono passati sette anni, tantissimi nel mondo che viaggia a velocità ipersonica di oggi. E in questo
percorso della memoria dove lo
sport nobile delle corse dei cavalli
reclama il suo posto accanto alle
grandi sfide della boxe, del tennis,
del nuoto e dell’atletica leggera, togliamo un po’ di polvere dagli almanacchi per ricordare Aulo Gellio
e Jago Clyde, i due rivali del trotto
anni Trenta. Nella seconda metà
Nino Benvenuti
degli anni cinquanta lucidiamo la
sfida infinita tra il moro Crevalcore
e il biondo Tornese, che ha avuto
molta letteratura e pensiamo al
bellissimo libro del grande Martinelli. Quindi andiamo avanti di
vent’anni e peschiamo a pieni mani
nei rivoluzionari anni Settanta. Sugli ovali di sabbia arrivano gli americani. I Biasuzzi, i Branchini, i Tosonotti vanno negli States, guardano corse, entrano in confidenza
con gli operatori del trotto piu’ veloce del pianeta e acquistano. Ecco
Wayne Eden che per il Morino Fontanesi farà scintille in duelli con
Delfo, il genio e follia che in una
splendida notte americana del
1977 ci farà diventare campioni del
mondo. Prima pagina della Gazzetta dello Sport, il Pilota che sorride e
vai, un cavallo come i ragazzi di
Pozzo, come l’Italia ai tempi di Pablito come Cannavaro e compagni
nella notte di Berlino. Quel 4 maggio 2002 ci fu un attimo nel quale
dalla tribuna di un ippodromo,
Agnano, parti’ un boato come
quando c’è un goal allo stadio. Fu il
momento quando sulla dirittura di
fronte Giampaolo Minnucci spostò
Varenne all’esterno di Stig Johansson e Victory Tilly. Fu testa a testa, fu un duello lungo seicento metri dove gli zoccoli dei due cavalli
alzavano sabbia e lasciavano impronte, dove il cuore, la testa, i muscoli, le narici sembravano stantuffi, battiti, suoni nel fiato sospeso di
un grande abbraccio, quello di un
ippodromo pronto a scattare in
piedi, alla gente che presa dallo
stupore di una corsa come da anni
non si vedeva su un ippodromo
italiano. La sfida tra i due cavalli piu’ forti del mondo. Varenne e Victory Tilly come Gustav Thoeni e Ingemar Stenmark a giocarsi la Coppa del
Mondo di sci nel parallelo di
Val Gardena del 23 marzo
1975. O come Artur Ashe che a
32 anni si trova davanti un
ventitreenne mancino Jimmy
Connors nella finale di Wimbledon.
E’ favorito Connors per il suo
rovescio a due mani, per il suo
gioco potente da fondo campo
ma Ashe sa di rappresentare
Nicola Pietrangeli
quel giorno il primo giocatore nero
a poter alzare la Coppa piu’ prestigiosa del tennis mondiale. E si inventa una strategia: colpi taglienti e
liftati, che danno rotazioni impensabili alla pallina. Quel ritmo a rallentatore sorprende Connors. Tre
set ad uno per Arthur Ashe. Così
Minnucci non ha fretta, non vuol
stare a tutti i costi davanti, sa
aspettare. Lascia sfogare in avanti
il castrone volante. Varenne ha la
responsabilità del ruolo di favorito
e di una folla che vuole la vittoria.
Varenne è un computer con l’istinto del capo branco.
Non ci sta a perdere, a stare dietro.
Minnucci sa che se Varenne arriva
senza aver speso troppo nei primi
mille metri di gara ha poi un motore devastante per produrre qualunque parziale. Ed eccolo, via andare,
testa a testa, Victory Tilly non molla, la curva, che quasi non si vede
all’esterno perchè c’è una marea di
gente, artieri, tifosi, giornalisti quasi con i piedi dentro. E’ un abbraccio a spingere Varenne, a lanciare
quell’urlo. E in dirittura Varenne
passa. E’ un lampo, mette alle corde il grande rivale. Ed è la festa, la
gente che come api sul miele va
verso il cavallo, abbraccia il driver,
Agnano come se fosse il San Paolo,
la magia di una corsa, di un’impresa, ventiseimila come se giocasse
Maradona. Maradona è meglio di
Pelè dicono ancora a Napoli. E’ il
fascino dei numeri uno. Quelli che
ci fanno amare ancora le corse, lo
sport, la vita. Perchè nutrono di sogni gli attimi, i secondi, il nostro
andare oltre.
41
ESTRATTO VERBALE N. 436 DELLA RIUNIONE DI CONSIGLIO ANACT
DEL 14 LUGLIO 2009 A ROMA
PRESSO LA SEDE DELL’ANACT - VIALE DEL POLICLINICO 131 - ROMA
ORDINE DEL GIORNO
1. Verifica Verbale n. 435;
2. Scelta dei soggetti per le sessioni pomeridiane
d’Asta
3. Festa dell’Allevatore 2009;
4. Riflessioni sui parametri per l’assegnazione delle
medaglie d’oro;
5. Varie ed eventuali.
Hanno presenziato alla riunione il Presidente Viani, il
Vice-Presidente Moscati, i Consiglieri Bisacchi,
Cesarano, Cioccoloni, De Rossi, Diana, Ferrero,
Franceschi, Govoni, Gregoris, Lo Cicero, i sindaci
Righini, Zamparelli.
SCELTA DEI SOGGETTI PER LE SESSIONI
POMERIDIANE D’ASTA
Il Consiglio esamina singolarmente le schede genealogiche di cavalli riguardo al quale l’allevatore ha fatto
richiesta nel modulo iscrittivo individuando un gruppo di 62 puledri per la sessione pomeridiana di lunedì 28 settembre e di 44 puledri per la sessione pomeridiana di lunedì 26 ottobre
FESTA DELL’ALLEVATORE 2009
In considerazione della decisione già assunta di svolgere la Festa dell’allevatore in Campania, il Consiglio
decide che la Festa si svolga sabato 10 ottobre 2009,
vigilia del Derby del Trotto a Caserta, dando mandato
al Consigliere Diana di individuare, di concerto con il
Segretario Torciere, il luogo preposto alla premiazione.
ASTA FATTRICI
E’ indetta dal Consiglio un’Asta di fattrici selezionate
gravide da tenersi a Verona, nel pomeriggio di sabato 7 novembre 2009, per un numero massimo di 30
cavalle.
RIFLESSIONI SUI PARAMETRI PER
L’ASSEGNAZIONE DELLE MEDAGLIE D’ORO
In merito alle prestazioni ottenute dai cavalli nel 2008,
premiazione nel corso della Festa dell’Allevatore
2009, si stabilisce di ampliare i parametri per l’ottenimento attraverso i susseguanti criteri.
2 anni – Euro 7.500,00 di somme vinte
3 anni – Euro 18.000,00 di somme vinte
4 anni – record di 1.15.0 o migliore
PROVVIDENZE TROTTO 2009
Il Consiglio prende atto dell’approvazione del
Ministero delle Politiche Agricole riguardante il programma delle provvidenze all’allevamento per l’anno
2009.
È U SCITO
Il “Registro del Cavallo Trottatore Italiano”
edizione 2008
Il volume è spedito a tutti i Soci dell’ANACT.
Gli altri interessati possono farne richiesta
Tel. 06/4416421 – Fax 06/44164237
e-mail [email protected]
ANACT – Viale del Policlinico 131
00161 Roma
42
PROVVIDENZE TROTTO - ANNO 2009
1
INCENTIVAZIONE PRODUZIONE DI PREGIO: € 8.000,00 AI MASCHI O AI CASTRONI E DI € 9.000,00 ALLE
FEMMINE DA EROGARSI AGLI ALLEVATORI DEI CAVALLI NATI NEL 2006 (LETTERA M) CHE RAGGIUNGANO I REQUISITI PREVISTI DALL’ALLEGATO REGOLAMENTO
2
INCENTIVAZIONE PRODUZIONE DI PREGIO: € 8.000,00 AI MASCHI O AI CASTRONI E DI € 9.000,00 ALLE
FEMMINE DA EROGARSI AGLI ALLEVATORI DEI CAVALLI NATI NEL 2007 (LETTERA N) CHE RAGGIUNGANO I REQUISITI PREVISTI DALL’ALLEGATO REGOLAMENTO
3
INCENTIVAZIONE PRODUZIONE DI PREGIO: € 5.000,00 AGLI ALLEVATORI DI CAVALLI NATI NEL 2006
CHE ALLA DATA DEL 31/12/2009 ABBIANO RAGGIUNTO € 40.000,00 DI SOMME VINTE
4
CONTRIBUTO PER ATTIVITA’ PROMOZIONALI E RASSEGNE - ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVVIDENZE
E ORGANIZZAZIONE DELLE ASTE - PROMOZIONI A LIVELLO REGIONALE E ATTIVITA’ DIVULGATIVA
REGOLAMENTO DI ASSEGNAZIONE ARTT. 1 E 2
Articolo 1
Cavalli nati nel 2006 (lettera M)
1. È stabilita la seguente incentivazione per la produzione di
pregio: € 8.000,00 a cavalli maschi o castroni e di € 9.000,00
alle femmine, da erogarsi agli allevatori dei cavalli iscritti al Libro Genealogico del Cavallo Trottatore Italiano nati nel 2006
(lettera M), che conseguiranno alla data del 31/12/2009 somme
vinte pari o superiori ad € 7.500,00 (dati UNIRE), o il ragguaglio chilometrico secondo la seguente articolazione:
1.17
su pista da 800 metri di Ferrara
1.16.5 su piste da 800 metri di Follonica, Trieste, Aversa e
Ravenna
1.16
su pista da 800 metri di Firenze, Bologna, Montecatini, Padova, Cesena, Montegiorgio (pista da 800 m.)
1.15
su pista da 1000 metri di Torino, Palermo, Treviso, Taranto, Albenga, Castelluccio dei Sauri, San Giovanni
Teatino, Civitanova Marche, Pontecagnano e SS. Cosma e Damiano
1.14.5 su pista di Roma, Napoli, Modena e Montegiorgio (Racchetta)
1.14
su pista di Milano, Siracusa, Follonica (pista da 1400
metri) e campi esteri
Detti tempi, se conseguiti sulla media distanza, saranno maggiorati di un secondo.
2. Per i cavalli che acquisiscano i requisiti all’estero, il contributo sarà erogato a presentazione di una richiesta scritta da parte dell’allevatore da inviare all’UNIRE – Ufficio Premi. Tale ri-
chiesta dovrà contenere il nome del cavallo, genealogia, record,
data, ippodromo, distanza e somme vinte.
3. Le domande dovranno essere presentate entro il 28/02/2010.
Articolo 2
Cavalli nati nel 2006 (lettera N)
È stabilita la seguente incentivazione per la produzione di pregio: € 8.000,00 a cavalli maschi o castroni e di € 9.000,00 alle
femmine, da erogarsi agli allevatori dei cavalli iscritti al Libro
Genealogico del Cavallo Trottatore Italiano nati nel 2007 (lettera N), che conseguiranno alla data del 31/12/2009 somme vinte
pari o superiori ad € 7.500,00 (dati UNIRE), o il ragguaglio chilometrico secondo la seguente articolazione:
1.17.5 su pista da 800 metri di Ferrara
1.17
su piste da 800 metri di Follonica, Trieste, Aversa e
Ravenna
1.16.5 su pista da 800 metri di Firenze, Bologna, Montecatini,
Padova, Cesena, Montegiorgio (pista da 800 m.)
1.15.5 su pista da 1000 metri di Torino, Palermo, Treviso, Taranto, Albenga, Castelluccio dei Sauri, San Giovanni
Teatino, Civitanova Marche, Pontecagnano e SS. Cosma e Damiano
1.15
su pista di Roma, Napoli, Modena e Montegiorgio
(Racchetta)
1.14.5 su pista di Milano, Siracusa, Follonica (pista da 1400
metri) e campi esteri
Detti tempi, se conseguiti sulla media distanza, saranno maggiorati di un secondo.
43
di Fausto Ferretti
LUCIO COLLETTI IL TRAINER DELLA TRIS
LUCIO COLLETTI
da Palermo, Mister Tris
T
ra marzo e giugno del
2009 il circuito nazionale della tris ha rivelato le doti di un trainer
palermitano e toscano
d’adozione, Lucio Colletti. Nelle
prove del tiercè i cavalli allenati da
questo professionista si sono messi
in evidenza da Trieste in giù. E’
proprio il caso di dirlo perché Duca Air il 5 maggio ha trionfato al
Montebello in una tris percorsa costantemente in quarta/quinta ruota, numero che raramente si vede
sull’anello giuliano notoriamente
dalle curve strette. Poi nella vicina
Padova si è affermato il cinque anni Iper Jet, storia del 25 maggio.
Rotta in Toscana, dove Colletti ha
il suo centro di allenamento a Migliarino Pisano, per vincere una
tris ancora con Duca Air sull’anello
delle Mulina e realizzare un doppio al Sesana nel mese delle rose.
Lamon Jet e Franky Giò i due animali da tris della Colletti connection. E intanto la Supergill Love Me
Tender piazzava un filotto di sette
affermazioni consecutive, tanto a
ribadire la forma di scuderia del
trainer siciliano. “E’ una bella annata - spiega Colletti - una cinquantina di vittorie e una ottantina
di piazzamenti già arrivati dopo
sei mesi di attività e soprattutto
queste affermazioni tris che partono da una mia filosofia. Ho cinquanta effettivi in allenamento, ma
Lucio Colletti in sediolo nel suo pellegrinaggio vincente per ippodromi
44
nessun cavallo da gran premio. Allora per far quadrare i conti la
scelta è stata quella di preparare i
cavalli per le tris dove il montepremi è sempre di livello. Inoltre, queste corse sono un mio pallino personale. Da bambino ho vissuto in
Francia e lì la magia del quintè nei
bar mi ha catturato. Io credo che
se vogliamo rilanciare l’ippica bisogna puntare proprio su una bella
confezione della tris, con i buoni
cavalli e i migliori drivers, per poi
promozionare bene il prodotto sui
media”. Duca Air è l’ammiraglio di
scuderia. Un cavallo che lui ha rigenerato dopo un periodo di appannamento. “Il Duca è sempre
stato un buon cavallo, è passato da
TUTTE LE TRIS 2009
VINTE DA COLLETTI
IL DOPPIO DEL DUCA TRA FIRENZE E TRIESTE
SEI VITTORIE TRIS DEI 'COLLETTI BOYS' IN 5 IPPODROMI DIVERSI
Data
27.03.09
27.04.09
05.09.09
13.05.09
15.05.09
23.05.09
Cavallo
DUCA AIR
GUNTHER PRIDE
DUCA AIR
LAMON JET
IPER JET
FRANKY GIO'
Ippodromo
1. TRIS FIRENZE
1. TRIS PALERMO
1. TRIS TRIESTE
1. TRIS MONTECATINI
1. TRIS PADOVA
1. TRIS MONTECATINI
I PIU' VINCENTI DELLA SCUDERIA
LOVE ME TENDER E' LA REGINETTA DEL 2009 CON SEI SIGILLI
6 VITTORIE LOVE ME TENDER
4 VITTORIE LAMON JET
4 VITTORIE FRANKY GIO'
3 VITTORIE GUNTHER PRIDE
2 VITTORIE DUCA AIR
2 VITTORIE IPER JET
poi altri con 1 vittoria.
TOTALE 50 VITTORIE DI SCUDERIA AL 26 GIUGNO 2009
45
oggi è la mia prima guida, uno che
ti garantisce una interpretazione al
top. Poi mi avvalgo di altri validi
catch come Antonio Greppi, Gennaro Casillo e Marcello Di Nicola.
Io preferisco allenare, ho la fortuna di essere a Migliarino, un posto
dal clima ideale. Venendo da Palermo, ho apprezzato questa location in Toscana dove non è mai né
troppo freddo né troppo caldo.
Personalmente sono dell’idea che
sia il troppo caldo a dare noia ai
cavalli. A livello di strutture il materiale che ho in training ha a disposizione una racchetta da 1700
metri e la possibilità di adottare la
terapia marina nel vicino lago. Poi
ho uno staff di collaboratori straordinari ai quali do gran parte del
vari allenatori, non sempre ha
espresso le sue qualità, talvolta è
incappato in rotture dovute al carattere. Con lui ho lavorato sulla
meccanica, con delle ferrature e
usufruendo di un training sulla dirittura in sabbia di Migliarino intervallato da passeggiate lungo il
vicino lago, ho riportato Duca Air
ad un eccellente livello. Tanto che
ora è un soggetto dal fondo illimitato e la corsa di Trieste lo dimostra, girando tutta strada di fuori”.
Licenza da allievo staccata a diciotto anni, il Lucio palermitano a
trent’anni decide di lasciare l’isola
e si trasferisce a Roma, un bel periodo di formazione e poi l’approdo da Enrico Bellei. “Che anche
merito di questo anno importante
per la mia professione”. I risultati
di Colletti non sono passati inosservati perchè diversi proprietari
toscani hanno mandato da lui diversi puledri con la N. “Se mette la
testa a posto, credo che Love Me
Tender ha le potenzialità per salire ancora di categoria dopo la suite di sette affermazioni consecutive. Poi il futuro è in queste N tra i
quali ce ne sono alcuni che fanno
sognare”. Dalle tris ai gran premi,
l’obiettivo dell’affabile trainer palermitano che si è innamorato della Toscana, è l’impeto, lo slancio
dei puledri prossimi al debutto
che sono la linfa di uno sport bellissimo, il trotto.
46
CALENDARIO ASTE ANACT 2009
SETTIMO MILANESE - Centro Unire
Lunedì 28 settembre - Martedì 29 settembre
Sessione Selezionata e Qualificata
riservata a cavalli nati nel 2008 dal 1° gennaio al 15 aprile
SETTIMO MILANESE – Centro Unire
Lunedì 26 ottobre - Martedì 27 ottobre
Sessione Selezionata e Qualificata
riservata a cavalli nati nel 2008 dal 16 aprile in poi
AVERSA – Ippodromo Cirigliano
Lunedì 16 novembre 2009
Sessione Selezionata e Qualificata
riservata a cavalli nati nel 2008
GRAN PREMI DELLE ASTE
Per tutti i cavalli iscritti alle Aste Anact: sono previste le seguenti corse:
All’età dei due anni: due divisioni; una maschile, l’altra femminile (Euro 200.000,00 ciascuna)
All’età dei tre anni: prova unica open (con dotazione minima di Euro 200.000,00)
Le dotazioni delle corse potranno variare in base alla quantità dei soggetti iscritti ed in ragione dell’entità della composizione del Fondo. Sarà attribuito un bonus di Euro 100.000,00 per il/la cavallo/a che si
aggiudicherà sia la corsa per due anni, sia la corsa per tre anni.
COMPOSIZIONE DEL FONDO
• quota iniziale a carico dell’allevatore per Euro 60,00, già inglobata nella tassa d’iscrizione alle Aste.
In caso di iscrizioni, contemporanee o successive, ad Aste non organizzate dall’Anact, il cavallo perde
ogni diritto a partecipare alle corse valide per i Gran Premi delle Aste.
• quota di Euro 100,00 da corrispondersi entro il 31 dicembre 2009. E’ riconosciuta agli acquirenti di
cavalli alle Aste suddette la facoltà di corrispondere l’importo al momento del pagamento stesso.
• quota di Euro 100,00 da corrispondersi entro il 31 marzo 2010;
• quota di Euro 250,00 da corrispondersi entro il 30 giugno 2010;
• quota pari all’1% della dotazione al momento della partecipazione alle corse da svolgersi nel corso
dell’attività dei due anni e dei tre anni.
• segue quota progressiva (da stabilire) per la corsa all’età dei tre anni.
di Andrea Specchi
TORDIVALLE – SERATA GENTLEMAN
UN ANGELO
CONQUISTA ROMA
Franco Matafù, Consigliere Unire, premia Angelo Marozzi vincitore di due corse nella serata, con Lotarius e Moro Bon
L
a giornata che tutti i “puri” del trotto italiano
aspettano con ansia per
un anno è quella loro interamente riservata. Infatti tutti gli ippodromi di trotto riservano un convegno l’anno per le
sole corse Gentleman.
La passione e l’amore per il cavallo con la straordinaria sensazione
di correre in sulky a un trottatore
portano l’adrenalina al massimo
livello e generano emozioni uniche. Questi sono gli ingredienti
48
principali che portano persone di
ogni ceto sociale: dall’imprenditore al commerciante fino al professionista ad acquistare cavalli da
trotto e cimentarsi in pista per
competere con gli altri colleghi
Gentleman. Questa parola, in inglese, significa letteralmente “Signore” e rappresenta il motto della
Federnat, la federazione nazionale
amatori trotto con a capo il Presidentissimo Cesare Meli.
L’ippodromo del trotter romano di
Tor di Valle l’ha ospitata, come tra-
dizione, nel mese di giugno regalando tutto il palcoscenico ai Gentleman drivers di mezza Italia la
sera di martedì 23. Alla perfetta
riuscita della serata ha contribuito
in maniera fondamentale il Gentleman Driver Club del Lazio, capitanato dal suo Presidente Luigi Migliaccio, che è riuscito nell’impresa
di trovare anche uno sponsor prestigioso come la Intralot, azienda di
giochi e scommesse internazionale.
Molti Gentleman di diverse regioni
sono giunti a Roma molto agguer-
Splendido arrivo a fruste alzate con Angelo Marozzi che si salva sul palo
riti e con propositi di vittoria non
solo nella classifica finale della serata ma anche nella Tris-Quartè
Nazionale, cosa riuscita al bravo e
giovane gentleman emiliano Nicolò
Venturi, che in sediolo al favorito
Larice sbaragliava un campo di
Angelo Marozzi si salva di misura all’interno
partenti molto qualitativo, vincendo per autentica dispersione la
prova più attesa.
Emozioni a raffica e tanta competizione leale nelle altre corse del
programma che sancivano vincitore meritevole il marchigiano Ange-
lo Marozzi, capace di cogliere due
vittorie in serata in sulky al 4 anni
Lotariuss e al 3 anni Moro Bon:
identico il percorso delle sue affermazioni con schema di “stop and
go” che ben avrebbe sottolineato
lo”Zio Salvio” .
A conclusione della serata, cena
nella Club House dell’ippodromo
di Tor di Valle con molti personaggi noti dello sport e della cultura
che hanno partecipato alla competizione: Thomas Manfredini, calciatore professionista dell’Atalanta, alla sua prima esperienza in
sulky, Zibì Boniek, arrabbiato per
la sua scialba prestazione in gara
(appena un quinto posto), Alessandro Andreoni esperto gentleman
driver, vice presidente della Federnat e suocero di un “certo” Luca
Cordero di Montezemolo, molto affamato e felice di rivedere un clima
cordiale e amichevole come da diversi anni aveva a verificarsi.
Estrazione conclusiva di premi per
tutti gli intervenuti alla serata,
gentilmente offerti da uno sponsor.
Primo premio in palio era un bellissimo televisore 38 pollici con digitale terrestre.
49
Il cavallo in libreria e al cinema
di Barbara Sarri
Un libro:
L’EQUITAZIONE AL FEMMINILE,
PASSIONE DI DONNE
S
orprende che nel
mondo equestre,
dominato
da
comportamenti e interessi prettamente
maschili, le donne
prevalgano numericamente nella partecipazione. Questo dato
ha incuriosito l’autrice, Roberta Ravello,
che nel suo libro,
“Passione di Donne”,
un nuovo volume della casa editrice Equitare, esamina le motivazioni e i modi tipici
femminili di avvicinarsi all’equitazione
o, più ampiamente, al
cavallo.
Sì, perché per le donne il rapporto con
questo animale non si
basa solo su esigenze
sportive o di svago,
ma deriva da bisogni
più profondi, emotivi
e affettivi.
Come emerge dalle
storie riportate nel libro, la donna ama il
cavallo perché rappresenta per lei qualcosa che manca nella
propria vita o che desidera: libertà, eros,
forza, bellezza. Per
questo sono molte le donne che
scelgono attività o mestieri collegati al cavallo, a cui si dedicano
con sensibilità e attenzione particolari.
50
Roberta Ravello è nata a Cesenatico nel 1971. Sin da piccola ha avuto due grandi passioni: la lettura
e gli animali. È scrittrice e attivista nel campo della tutela dei di-
ritti degli animali.
Con Equitare ha già pubblicato
“Cavalli inutili? Pascolo o macello, la necessità di una scelta responsabile”.
Un film:
LA FURIA DEL WEST
Diamond). Il piccolo protagonista, orfano dei genitori,
viene accolto nel Broken
Wheel Ranch dall’allevatore
Jim Newton (Peter Graves)
che gli farà quasi da padre
insieme all’anziano e saggio
Pete (William Fawcett). Siamo negli anni 50 e fanno da
sfondo al film le immense
praterie del West.
Sorprende nella serie televisiva la bellissima figura di
Furia: il cavallo intelligentissimo spesso risolve meglio degli umani le varie avventure che capitano a Joey
e all’altro piccolo bambino
di nome Pee-Wee.
La natura (impersonata da
Furia, per l’appunto) riesce
a risolvere i problemi, a ridonare l’equilibrio e a stabi-
“F
uria” è una serie televisiva
uscita all’inizio degli anni
settanta in Italia (quindici
anni dopo la sua apparizione negli
Usa), ha avuto un gran successo.
Una produzione a cura di Leon
Fromkess le cui riprese furono effettuate all’Iverson Ranch di Chat-
sworth, in California. “Milioni
di bambini e ragazzi, ogni sera
alle 19,25 su Raiuno, non se ne
perdevano nemmeno una puntata; e la sigla del serial, cantata da Mal, balzò subito in vetta
alla hit parade, vendendo 300
mila copie già nelle primissime
settimane di programmazione.” (www.repubblica.it). Raccontava della storia di uno stallone morello, Furia, che si faceva cavalcare solo da un bambino Joey (interpretato da Bobby
lire delle regole. Da non molto è
uscito così un dvd che raccoglie
le puntate più belle, un film per
tutti che si chiama “Le nuove
avventure di Furia”. La regia è
di Lesley Selander e di Sidney
Salkow.
Rubrica a cura di
Barbara Sarri
www.barbarasarri.com
51
A CREMONA IL PRIMATO EUROPEO DEI PULEDRI IN PROVETTA
Puledri in provetta?
Il primato europeo è a
CREMONA
I
l Laboratorio di Tecnologie
della Riproduzione di Cremona è stato il primo centro Europeo che ha attivato un servizio di riproduzione assistita
per cavalli, basato sulla tecnica di
produzione di embrioni in vitro.
Ad oggi abbiamo effettuato 200 interventi di riproduzione assistita
su 98 cavalle da salto ostacoli,
quarter, arabe e trotters, donatrici
sia italiane sia provenienti dall’Europa e dal Medio Oriente. Fra gli
stalloni utilizzati spiccano grandi
campioni fra i quali il celebre trottatore Viking Kronos. Complessivamente sono stati ottenuti 144
embrioni con una media di 0,72
embrioni per intervento (risultato
del tutto comparabile con le tradizionali tecniche di embryo tran-
52
sfer). La percentuale di gravidanza
media, sia con embrioni trasferiti
freschi che dopo congelamento, è
stata superiore al 60%, quindi
equivalente a quella che si ottiene
in media dopo trapianto embrionale tradizionale. Oltre 30 sono i
puledri già nati con questa tecnica.
Questa procedura, chiamata OPUICSI, già in uso da oltre un decennio nell’allevamento bovino, consiste nel prelevare i gameti femminili, gli ovociti, mediante aspirazione
ecoguidata delle ovaie con una tecnica conosciuta con il nome di
“ovum pick up” (OPU). Gli ovociti
prelevati, in media 10 per OPU,
vengono incubati per circa 24 ore,
durante le quali raggiungono lo
stadio di “maturazione” che li rende pronti ad essere fecondati in vi-
tro con il seme dello stallone prescelto dal proprietario della cavalla
donatrice. La tecnica di fecondazione utilizzata per gli ovociti equini ha il nome di ICSI (intracytoplasmic sperm injection); si tratta di
una tecnica applicata anche nella
riproduzione assistita umana nei
casi di infertilità maschile, e consiste nell’iniettare un singolo spermatozoo all’interno dell’ovocita.
Per questo motivo la quantità di
seme necessaria a compiere l’intervento fecondativo è veramente
molto ridotta, generalmente per il
seme congelato varia da un quarto
a mezza paillette in relazione alla
qualità del seme che si utilizza.
Gli ovociti così fecondati vengono
coltivati in vitro per 7 giorni fino a
che non raggiungono lo stadio di
blastocisti in cui sono pronti per
essere trapiantati in una cavalla ricevente o congelati e stoccati in
azoto liquido, senza limiti di tempo, in attesa di futuro trapianto.
L’operazione di prelievo OPU dura
circa un’ora, non richiede nessun
tipo di trattamento ormonale della
cavalla donatrice e viene effettuata
in anestesia locale. A differenza di
una normale fecondazione, che
può essere effettuata solo durante
la stagione riproduttiva, l’OPU-ICSI
può essere eseguito durante tutto
l’anno con preferenza per le stagioni di transizione (da ottobre a
febbraio) in cui le ovaie risultano
essere più ricche di follicoli disponibili per l’aspirazione.
E’ una tecnica particolarmente indicata per cavalle in attività sportiva e per cavalle che, a causa di
problemi riproduttivi o raggiunti
limiti di età, non riescono a portare a termine una gravidanza. Inoltre, può essere utile per fattrici di
alto valore genetico dalle quali si
vuole ottenere più di un puledro
per anno o embrioni stoccati per
un futuro trapianto. Infine, per
quanto riguarda la scelta dello
stallone, la tecnica OPU-ICSI consente di utilizzare anche seme
equino di scarsa fertilità poiché attraverso l’iniezione diretta dello
spermatozoo si superano quei problemi di motilità seminale che sono all’origine della bassa fertilità
di campo.
Nonostante la tecnica abbia ormai
raggiunto un elevato livello di standardizzazione resta comunque
una dose di variabilità individuale.
Il gruppo delle donatrici include
sia cavalle particolarmente produttive (anche 5 embrioni prodotti
da un unico prelievo) sia cavalle
che nonostante abbiano effettuato
più di un prelievo non hanno prodotto alcun embrione. Allo stesso
modo alcuni stalloni si sono dimostrati più fertili e produttivi di altri,
senza però stretta correlazione con
la fertilità rilevata “in vivo”. Non
abbiamo invece rilevato nessuna
differenza in relazione all’età delle
donatrici o alla presenza di disordini riproduttivi come endometriti,
aplasie uterine o lacerazioni della
cervice.
Questi risultati dimostrano che la
tecnica OPU-ICSI nella specie equina è ormai consolidata e produce
risultati comparabili al trapianto
embrionale tradizionale, specialmente laddove consente di ottenere embrioni da cavalle e stalloni
con problemi riproduttivi. Infine,
poiché gli embrioni così prodotti
possono essere congelati con successo, questa tecnica apre le porte
alla movimentazione e commercializzazione nazionale ed internazionale di embrioni equini.
Prof. Cesare Galli
Avantea, Lab. Tecnologie della
Riproduzione e Dip. Clinico
Veterinario, Università di Bologna
Come procedere per effettuare
l’OPU-ICSI
La tecnica richiede che la donatrice sia monitorata
ecograficamente in allevamento o in scuderia dal
proprio veterinario di fiducia per identificare il
momento ideale per effettuare il prelievo degli
ovociti. Previo accordi la donatrice deve essere
portata presso la nostra sede LTR-AVANTEA, a
Cremona, dove viene effettuato il prelievo in giornata. In alternativa la donatrice può essere anche
stabulata e monitorata presso la nostra sede di
Cremona o in cliniche convenzionate dove il
nostro team effettuerà il prelievo degli ovociti che
poi verranno portati in sede per la fecondazione e
la coltura degli embrioni.
Per qualsiasi altra informazione si può contattare direttamente il laboratorio al numero
0372/437242 o scrivere una mail all’indirizzo
[email protected] oltre a consultare il nostro sito
web www.avantea.it.
Per chi desiderasse approfondire la conoscenza
della tecnica OPU-ICSI sono disponibili le seguenti pubblicazioni scientifiche che possono essere
richieste all’indirizzo mail [email protected]:
- Application of ovum pick up, intracytoplasmic
sperm injection and embryo culture in equine
practice, AAEP proceedings of the American
Association for Equine Practitioners (AAEP), vol
53, 554-559 2007.
- Developmental competence of equine oocytes
and embryos obtained by in vitro procedures
ranging from in vitro maturation and ICSI to
embryo culture, cryopreservation and somatic
cell nuclear transfer.
Anim Reprod Sci. 2007 Mar; 98 (1-2): 39-55.
53
Importanza dell’acqua
nel cavallo
CLARITA CAVALLUCCI
Medico Veterinario - Dottore di Ricerca
Centro di Studio del Cavallo Sportivo - Perugia
L’
acqua di bevanda è un
“nutriente” fondamentale per l’animale, tale
da non poter essere
trascurato all’interno
degli allevamenti.
Spesso si tende a non dare sufficiente considerazione all’acqua di
abbeverata usata dagli animali domestici. Questo può rivelarsi un
grave errore: la qualità e la quantità d’acqua somministrata agli animali sono direttamente correlati
con le performance produttive e riproduttive degli animali allevati.
L’acqua fa parte del 98% delle molecole del corpo ed è necessaria
per la regolamentazione della temperatura corporea, la crescita, riproduzione, lattazione, digestione,
lubrificazione di giunture e vista,
avendo cosi il potere di modificare
la salute dell’animale e la produzione da esso effettuati. Basti pensare che in un animale adulto essa
rappresenta il 60-70 % del peso
corporeo. Il mantenimento del
quantitativo di acqua necessario al
corpo animale è determinato dagli
apporti e dalle perdite di acqua;
apporti costituiti da acqua di abbeverata e acqua contenuta negli alimenti, e perdite di acqua attraverso feci, urina, saliva, sudorazione,
evaporazione dalla superficie corporea e dalle vie respiratorie e attraverso le produzioni. Diversamente dagli altri nutrienti essenziali, quali proteine, carboidrati, lipidi, minerali e vitamine, l’attenzione conferita all’approvvigionamento dell’acqua spesso non riceve una valutazione adeguata per
assicurare la copertura dei fabbi-
54
sogni del cavallo. Non essendo
presenti nell’animale vere e proprie riserve di tale elemento, come
avviene invece per altri principi
nutritivi, quali zuccheri e grassi,
l’acqua deve essere somministrata
in dosi tali da non determinare carenze, che con il tempo diventano
mortali per l’animale. Infatti, gli
animali possono tollerare la mancanza di alimento per alcuni giorni
senza s ostanziali p roblemi, m a
non possono fare altrettanto con
l’acqua. Il loro organismo, infatti,
non sopravvive alla perdita di acqua superiore al 10-15 %, mentre
può perdere tutto il grasso di deposito e fino a metà delle proteine.
L’importanza dell’acqua, perciò, è
legata al fatto che risulta essere un
essenziale nutriente che deve essere approvvigionato dall’esterno,
perché non è sintetizzato a sufficienza nel corpo dell’animale per
soddisfare i requisiti per mantenimento, la crescita, gravidanza e
sport. Come detto prima, l’acqua
partecipa a numerose reazioni,
agendo da lubrificante per le articolazioni, serve a rammollire gli
alimenti facilitando i processi di
digestione e assorbimento delle sostanze nutritive contribuendo in finale, al corretto trasporto dei prodotti terminali della digestione.
In sintesi, si può dire che le suddette considerazioni evidenziano
come l’acqua debba essere considerata come un nutriente o comunque sia un elemento, essenziale ed insostituibile ai fini del ciclo
naturale della vita dell’animale.
L’acqua, quindi, è un elemento essenziale per garantire il benessere
degli animali allevati e favorire il
raggiungimento delle migliori performance. L’organismo animale
assume l’acqua di cui necessita da
tre fonti: dall’acqua di bevanda,
dall’acqua di costituzione degli alimenti e da quella cosiddetta metabolica, che si origina, in varia misura, nelle reazioni di ossidazione
cui sono soggetti carboidrati, proteine e grassi.
Il mantenimento del bilancio idrico
è determinato dalle perdite di acqua attraverso feci, urina, saliva,
sudorazione, evaporazione dalla
superficie corporea e dalle vie respiratorie e attraverso la produzione di latte.
L’entità dei fabbisogni idrici degli
animali è influenzata da molteplici
fattori, quali:
• le caratteristiche dell’animale
(età, peso, attività, stadio fisiologico, stato sanitario);
• il livello alimentare, la composizione della razione e il tipo di
alimento;
• la tecnica d’allevamento e le
modalità di stabulazione;
• il microclima dell’ambiente d’allevamento (temperatura, umidità, velocità dell’aria);
• le caratteristiche dell’acqua.
L’assunzione di liquidi è positivamente correlata all’ingestione di
sostanza secca ed è legata quindi a
tutti i fattori che condizionano
quest’ultima azione. Il fabbisogno
idrico è fortemente influenzato
dalla composizione della razione:
l’ingestione di alimenti ricchi in
acqua, ad esempio il latte da parte
del puledro, riduce l’assunzione
volontaria di acqua di bevanda.
D’altra parte, il consumo d’acqua
cresce all’aumentare della concentrazione salina e proteica della razione. In particolare, l’eccesso di
un elemento minerale può essere
in parte eliminato dall’organismo
con l’aumento della diuresi che, a
sua volta, provoca un aumento del
consumo d’acqua. Inoltre i fabbisogni idrici aumentano con l’innalzamento della temperatura ambientale, in quanto l’acqua rappresenta l’elemento fondamentale per
la dispersione del calore; a parità
di temperatura i consumi scendono con l’aumentare del grado di
umidità. Anche le caratteristiche
qualitative dell’acqua di bevanda
(salinità totale, durezza, pH, ecc.)
possono influenzare in maniera si-
gnificativa l’entità del consumo ed
anche la temperatura dell’acqua di
bevanda influenza l’entità dei fabbisogni idrici e le produzioni.
In linea generale non si dovrebbe
somministrare a i c avalli a cqua
con temperatura inferiore ai 15°C,
mentre per gli esemplari più giovani è consigliabile una temperatura dell’acqua di circa 20-22°C.
Le richieste idriche variano in funzione dello stato fisiologico degli
animali. Un soggetto che sta costruendo nuovi tessuti e sta aumentando di peso richiede maggiori quantità di acqua di uno in
dimagrimento; lo stato di gravidanza comporta un maggiore fabbisogno idrico (aumento di peso
della madre e del feto).
Il fabbisogno idrico per lo sport è
legato essenzialmente alla intensità di lavoro e quindi alla quantità
di acqua persa. L’evaporazione di
1 litro di sudore dissipa circa 580
kcalorie di calore, che è la quantità
di calore prodotta da 7-8 minuti di
trotto. La massima quantità di sudore del cavallo è di 10-15litri/ per
ora, pertanto una grande quantità
di acqua corporea è perduta durante la prestazione atletica. Se
questa non viene rimpiazzata si
hanno problemi di disidratazione e
di perdita di peso corporeo. Normalmente i cavalli bevono 4 litri
per kg di alimento, ma questo naturalmente può variare in base alle
diverse condizioni di alimentazione, allenamento e ambiente.
Particolari situazioni sanitarie, per
esempio stati diarroici e febbrili,
comportano aumenti dei fabbisogni idrici giornalieri.
In campo zootecnico non esistono
norme specifiche relative alle caratteristiche qualitative delle acque
destinate all’abbeverata degli animali. La normativa nazionale che
disciplina la qualità delle acque ad
uso umano è invece il decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, in
cui vengono riportati i seguenti parametri:
• microbiologici (Escherichia coli,
enterocchi);
• chimici (nitrati, nitriti, metalli
pesanti, arsenico, cromo, rame,
piombo, mercurio, ecc.);
• “indicatori” (colore, odore, sapore, torbidità, durezza, presenza di alluminio, ammonio, cloruro, ferro, manganese, solfato,
sodio, batteri coliformi a 37°C,
ecc.). L’acqua destinata agli animali deve comunque essere di
buona qualità, perchè in caso
contrario acque non idonee possono comportare problemi sanitari e riduzioni delle prestazioni
produttive (latte) e sportive.
Diversi sono i parametri ritenuti
fondamentali per la valutazione
della qualità dell’acqua di bevanda. La durezza (o grado idiometrico) è una proprietà dell’acqua legata prevalentemente al contenuto
di sali, in particolare carbonati, bicarbonati e solfati di calcio e magnesio, espresso generalmente in
55
grammi di carbonato di calcio o di
ossido di calcio contenuti in 100 litri di acqua (rispettivamente gradi
francesi °F e gradi tedeschi °D).
Acque ricche di sali di calcio e magnesio vengono definite “dure”,
mentre acque povere o esenti sono
dette “dolci”. Questo parametro, se
mantenuto entro certi limiti, non
sembra avere alcun effetto su salute, performance e consumo di acqua degli animali. Acque particolarmente dure (> di 20 °F) possono
essere poco digeribili, provocare
una diminuzione dell’assorbimento intestinale degli oligoelementi
presenti nelle razioni e favorire la
formazione di incrostazioni calcaree all’interno delle tabulazioni e
negli orifizi degli abbeveratoi, con
diminuzione della portata di questi
ultimi o addirittura otturazione
completa di parti della rete idrica.
Normalmente i l p H n ell’acqua è
compreso tra 6 e 9, range che può
essere considerato adatto per l’acqua di bevanda. In generale acque
con pH al di fuori del range 6,5-8,5
possono contribuire all’insorgenza
di turbe del metabolismo e della
fertilità, di diarrea, di scadente
conversione dell’alimento e di minore ingestione di acqua e alimen-
56
to, oltre alla precipitazione di alcuni farmaci somministrati con l’acqua, con possibilità di tempi di sospensione prolungati.
Acque particolarmente acide
(pH < di 5-5,5) possono inoltre
provocare problemi all’apparato
urinario e digestivo, fenomeni di
demineralizzazione e fragilità
scheletrica.
La salinità è un parametro molto
importante da considerare per
l’abbeverata degli animali; essa è
equivalente ai solidi totali disciolti
(STD). Acque con una concentrazione di STD superiore a 3.000
mg/l provocano i primi effetti negativi sull’organismo. In generale
il controllo microbiologico dell’acqua di bevanda in allevamento è in
grado di evitare conseguenze patologiche a carico degli animali, quali problemi gastroenterici, digestivi, respiratori, urogenitali e riproduttivi. Tra i possibili indicatori di
contaminazione biologica dell’acqua vengono generalmente presi
in considerazione i coliformi totali
e fecali, gli streptococchi fecali e i
batteri totali. In campo zootecnico
un’acqua con un numero di coliformi inferiore a 50 per 100 ml
può essere considerata “sicura”.
Un numero di batteri totali superiore a 500 per 100 ml può indicare una scarsa qualità microbiologica e se questo numero è superiore
a 1.000.000 per 100 ml l’acqua
non deve essere utilizzata per l’abbeverata.
L’acqua di bevanda può essere
somministrata agli animali attraverso due differenti sistemi: versandola direttamente in contenitori come secchi o mangiatoie oppure mediante abbeveratoi automatici.
In ogni caso il sistema di somministrazione deve rispondere ad alcuni requisiti di base: l’erogazione di
acqua fresca e pulita deve essere
proporzionale alle esigenze degli
animali allevati.
Alcune caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua influenzano negativamente l’efficacia dei farmaci
somministrati in veicolo acquoso,
pratica che si sta sempre più diffondendo. In particolare, pH, durezza e salinità non idonei possono
diminuire la solubilità dei principi
attivi e favorire la precipitazione
degli stessi come composti insolubili, favorendo la possibilità di sottodosaggio del farmaco a causa
della sua insolubilizzazione.
ANNO LVII - N. 8
A G O S T O
CONCORDIA RES PARVAE
CRESCUNT DISCORDIA
MAXIMAE DILABUNTUR
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DRCB - Roma
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALLEVATORI
DEL CAVALLO TROTTATORE
2 0 0 9
ISCRITTI ALLE ASTE DI SETTEMBRE: I CAMPIONI DEL DOMANI TRA SOGNI E SPERANZE
VIAGGIO NEGLI ALLEVAMENTI ITALIANI: CRISTAL E I NOR
ITALIANI ALL'ESTERO: SIAMO DAVVERO I NUMERO 1
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Redazione Amministrazione:
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Redazione:
Lucio Celletti
Comitato di redazione:
Alberto Caravita
Ernesto Cazzaniga
Antonio Diana
Marco Zafferoni
Capo Redattore:
Antonio Terraneo
Direttore Responsabile:
Alessandro Viani
Pubblicazione mensile
dell’A.N.A.C.T.
(Associazione Nazionale
Allevatori del Cavallo Trottatore)
Iscrizione n. 218/204 nel
Registro del Tribunale di Roma
in data 27/05/2004
FINITO DI STAMPARE NEL MESE DI AGOSTO 2009
VETERINARIA - IMPORTANZA DELL’ACQUA NEL CAVALLO
PULEDRI IN PROVETTA? IL PRIMATO EUROPEO È A CREMONA
IL CAVALLO IN LIBRERIA E AL CINEMA
UN ANGELO CONQUISTA ROMA
CALENDARIO ASTE ANACT 2009 - GRAN PREMI DELLE ASTE
LUCIO COLLETTI: DA PALERMO, MISTER TRIS
PROVVIDENZE TROTTO - ANNO 2009
ESTRATTO VERBALE N. 436 - CONSIGLIO ANACT DEL 14/7/2009
SFIDE TRA NUMERI UNO
QUELLI ERAN GIORNI!
MEMORIE DE “IL TROTTATORE”: “LAMPEGGIA L’ARMATURA
DEL SIRE VINCITOR...”
ASTE ANACT DI SETTEMBRE: GLI ISCRITTI
PICCOLO MONDO ANTICO
AZIENDA AGRICOLA MONTE CERO: QUEI MAGNIFICI PICCOLI GRANDI NOR
LA CASA DELLA SPERANZA NELL’ALLEVAMENTO CRISTAL
MEDULLA DEL RONCO: CENERENTOLA A TUTTO GAS
IL PARERE DEL LEGALE
INDRO QUANDO LA CLASSE È OK
SIAMO UNA SQUADRA “FORTISSIMI”: ITALIANI ALL’ESTERO
RICORDO DI FABIO RICCI
LA GIRONDA ILLUMINA IL SAVIO
ECCO LA NUOVA FOLLONICA: IL TROTTO IN SETTE OTTAVI
LISA AMERICA: LA DAMA BIANCA DEL TROTTO ITALIANO
IL MIRTILLO NAZIONALE
36
39
40
42
43
44
47
48
50
52
54
2
6
8
10
11
12
15
17
18
20
24
26
30
ANNO LVII - N° 8 - AGOSTO 2009
SOM MAR IO
I
2
l responso del Gran Premio
Nazionale è stato categorico
eppure non certo definitivo
sulla gerarchia della generazione 2006. Mirtillo Rosso ha
riscattato l’opaca prova del “Città
di Napoli” vincendo con facilità
una corsa molto tattica e, in verità,
poco spettacolare, alla media non
trascendentale di 1’14”5 al chilometro, molto lontana dal record di
1’13”1 fatta segnare da Faliero As
nel 2005.
Detto che Mario Tommaseo è piaciuto molto mettendo a segno un
gran finale che gli ha consentito di
conquistare un netto posto d’onore
davanti al sorprendente Mistero
Lux, c’è da sottolineare la strepitosa quanto sfortunata prestazione
di Merisi Font che, dopo aver rotto
in partenza, si è reso protagonista
di un inseguimento incredibile, finendo quarto con un finalone trottando l’ultimo chilometro sul piede
di 1’12”. Senza l’errore il figlio di
Varenne avrebbe potuto sicura-
L'arrivo del GP Nazionale, con Mirtillo Rosso ed Enrico Bellei che precedono chiaramente Mario Tommaseo, guidato da Wim Paal
IL MIRTILL
mente insidiare il vincitore e forse
anche batterlo. Ma torniamo a
Mirtillo Rosso.
Il figlio di Legendary Lover K era
netto favorito a 130 contro 100
sulle lavagne degli allibratori e ha
portato a casa una vittoria indiscutibile con l’unica pecca di lasciare
poco allo spettacolo puro. Enrico
Bellei, infatti, al suo primo risalto
nel “Nazionale”, ha agito da perfetto stratega affermandosi con il
minimo sforzo. In realtà il bravissimo Enrico - patrimonio nazionale dell’ippica italiana - era un po’
preoccupato per lo stato di salute
del suo Mirtillo Rosso che in allenamento aveva evidenziato problemini di carattere respiratorio.
Da qui l’idea di dotare il suo allievo
3
di un curioso rullo sotto la gola per
impedirgli di abbassare la testa e
permettergli quindi una più completa respirazione. Il finimento in
questione è stato un toccasana:
Mirtillo Rosso è apparso perfetto
in gara e, dopo aver percorso un
primo chilometro molto tattico sul
piede di 1’17”5, ha volato il secondo in 1’12”6 che gli ha permes-
NAZIONALE
di Alberto Cagnato
4
so un facile successo con una lunghezza tonda di vantaggio su un
coraggiosissimo Marco Tommaseo, autore di uno splendido finish
che gli ha permesso di superare
molti avversari come birilli in retta
d’arrivo senza però trovare la forza di insidiare il vincitore.
In questo successo di Mirtillo Rosso, diciamola tutta, c’è moltissimo
dell’acume tattico e dell’innata
sensibilità di Enrico Bellei che,
concentratissimo, non ha sbagliato
una mossa. Del resto non a caso
Enrico ha centrato nell’occasione il
gran premio numero 157.
Secondo nel lancio dietro l’autostart alle spalle di Meriggio, si è
portato gradatamente sull’avversario senza aggredirlo di scatto ma
chiedendogli strada in duecento
metri sulla retta di fronte senza
spendere praticamente nulla. Percorsa la seconda frazione in un soporifero 32’’9 (roba neanche da
corsa a vendere), Mirtillo Rosso al
passaggio davanti alle tribune veniva affiancato dal compagno di allenamento Mulberry Street che lasciava una comoda terza posizione
in corda con l’intento evidente di
fare da scudiero protettore al più
titolato Mirtillo Rosso.
L’unico che cercava di ribellarsi alla tattica invero troppo remissiva
degli avversari era Andrea Guzzinati che proiettava il suo Master
di Azzurra in terza ruota parato
proprio da Mulberry Street. L’azione offensiva di Master di Azzurra,
complice il repentino cambio di
marcia di Mirtillo Rosso (28”9 il
penultimo quarto più veloce della
corsa), si esauriva ai 400 finali,
mentre il battistrada filava via ipotecando la vittoria. In retta d’arrivo dava un po’ di sale alla contesa
il numero di Mario Tommaseo
che finiva fortissimo a centro pista
senza tuttavia poter minacciare il
vincitore.
Terzo un ottimo Mistero Lux ad un
paio di lunghezze dal vincitore,
mentre poco più indietro si esibiva nel citato super recupero un
eccellente Merisi Font che, dopo
la rottura al via che lo relegava in
coda, finiva fortissimo al largo di
tutti agguantando sul palo lo stan-
Il team di Mirtillo Rosso festeggia nella sera del Nazionale
co Mulberry Street e strappandogli
il quarto posto.
In effetti Merisi Font, guidato da
Giuseppe Pistone per la regia di
Hekka Korpi, è l’unico a maledire
la sfortuna e a poter recriminare
legittimamente sul risultato.
In definitiva una corsa bella ma
non bellissima che ha laureato un
degno vincitore che forse non sarà
un fuoriclasse ma è sicuramente
un ottimo cavallo dal bagaglio tecnico completo. Enrico Bellei nel
dopocorsa ci dirà che ora la tentazione è forte di mettere a riposo il
5
figlio di Legendary Lover K per ripresentarlo a Torino nel “Marangoni” in vista poi del Derby di Roma. In premiazione irrefrenabile
e colorita la gioia del clan dei due
proprietari della scuderia Eurocolor, Pasquale Marconi e Donato Di
Giuliano. E ne avevano tutte le ragioni: Mirtillo Rosso è costato pochissimo (ci risulta non più di 3
mila euro) e soltanto nella classica
milanese ha incassato oltre cinquanta volte il capitale investito.
Del resto questo è il bello dell’ippica, settore dove un investimento
può rendere di più di qualsiasi altro ramo dell’economia.
6
OLLONICA. Alla vigilia il
Città di Follonica nuova
versione, quello sull’anello da sette ottavi di
miglio del nuovo megaimpianto maremmano, sembrava
un match tra due assi da cuore del
circuito dei 4 anni d’Italia, una Regina bisbetica, non sempre lineare
nel rendimento come Lisa America
e un moschettiere coraggioso come
Libeccio Grif. Poi a completare la
rosa c’erano un paggio giovane rivelazione della stagione come Lester e un cavaliere che lotta fino in
fondo come Lorenz del Ronco. In
pista il match non c’è stato perchè
Lisa America, numero 5 di sellino
e in pista con il fido Andrea Guzzinati su un sulky dalle ruote gialle,
ha dominato padrona della situation già dopo la prima curva. Allo
F
Arrivo in solitudine di Lisa ed Andrea Guzzinati
stacco della macchina è stato Leroy Giò, allievo di Barbini cresciuto
nei centrali del Granducato, ad assumere l’iniziativa incalzato subito
da Louvre mentre di dentro si avviava bene Libeccio Grif e Lisa
America figurava al largo. Primo
parziale in 13 con Louvre che ripiegava nella scia di Leroy Giò
mentre restava scoperta Lisa America ma era un attimo perchè subito Andrea Guzzinati muoveva al
largo e si presentava sul leader per
passare in testa sulla piegata.
Libeccio Grif, che era apparso poco
centrato nelle sgambature, quasi in
difficoltà su un fondo troppo insabbiato, prendeva la scia di Lisa America seguito da Lorenz del Ronco. I
primi 600 metri di gara passati in
43.5, così si transitava al paletto degli 800 in 58 e qualcosina con la Va-
rennina di Lou Guida in totale controllo della corsa. A metà della dritta di fronte Libeccio si avvicinava al
largo avendo di dentro Leroy Giò,
sui primi anche Louvre e per corsie
centrali Lorenz del Ronco. In dirittura nel momento in cui Smorgon
chiedeva a Libeccio l’allungo per
provare l’aggancio alla leader, ecco
l’improvvisa rottura del portacolori
della Trofal Stars, così Andrea Guzzinati e Lisa America potevano spaziare con facilità. Leroy Giò, autore
di una corsa sorprendente per un
cavallo al salto di categoria, aveva
la destra libera e coglieva l’attimo
per conquistare un prestigioso secondo posto.
Al terzo posto un egregio Lester,
protagonista di una stagione di alto
livello tra i cadetti d’Italia, quarto
ancora un Lorenz del Ronco che
la dama bianca del trotto italiano
LISA AMERICA
GRAN PREMIO CITTÀ DI FOLLONICA
di Paolo Allegri
non molla mai e nonostante percorsi aria in faccia è sempre lì a fare
l’arrivo. Questo Città di Follonica,
gran premio che si corre dal 1950,
era per Lisa America l’occasione
della vittoria numero 13 di una carriera dove conta 25 ingaggi e anche
8 piazzamenti. Il responso cronometrico di 1.55.4 (1.12.1) con questa scansione di parziali: 29.3 28.9 - 29.3 - 27.9 consentiva alla figlia di Zagabria Dei di migliorare il
suo personale sul miglio. “Se la corsa si fosse disputata sul vecchio
anello da 800 metri - diceva Jerry
Riordan - Lisa America non avrebbe corso. Invece, il Città di Follonica
Immagini da Follonica con la festa per Lisa
e Jerry Riordan
7
rato, volevo correre per vincere ed
era doveroso provarci”. Tra gioie,
delusioni e rimpianti, una bellissima serata d’estate in Maremma ha
mandato in scena i ciak di un film
che era attesissimo al botteghino:
“Follonica, America: il nuovo mondo”. Un appassionato uscendo dall’ippodromo ci ha detto: “è una cosa fantastica vedere le corse in
questo ippodromo, per noi cresciuti sulle tribune delle piste piccole
cambiano i riferimenti ma è davvero tutto molto bello e suggestivo. E
qui hanno costruito un impianto
moderno, avveniristico. Splendido”.
Chapeau, amici dell’ippodromo di
Follonica.
nel nuovo bellissimo impianto è
una corsa che assume una valenza
diversa e anche nel calendario italiano potrà collocarsi tra le prove di
maggior rilevanza, un altro punto
importante della stagione dopo
l’Europa e il Triossi”. Il Nuovo Gran
Premio sui sette ottavi di miglio è
un proseguimento ideale della selezione in pista grande capace di attirare i numeri 1 della generazione.
Nel dopocorsa la delusione di Marco Smorgon: “Purtroppo già in
sgambatura il cavallo non era bello
e in corsa è successo quello che ipotizzavo. Non ho optato per un atteggiamento prudente perché su questo tracciato, simile a quello di Cagnes dove Libeccio aveva ben figu-
F
8
OLLONICA - Landru con
Nicola Giordano nelle vesti di guidatore e Maurizio Pieve in quelle di allenatore, verranno ricordati come i primi vincitori nel nuovissimo Ippodromo dei Pini a Follonica, un impianto fantastico con
una pista da sette ottavi di miglio e
una di allenamento da un chilometro. Venerdì sera 10 luglio, in presenza del segretario dell’Unire Riccardo Acciai e delle autorità della
cittadina balneare maremmana, è
stato infatti tagliato il nastro che
sanciva la nascita di questa struttura fortemente voluta da Roberto
Morsiani e Marzia Granelli, un vero e proprio gioiellino, una novità
assoluta nel panorama ippico italiano.
Nonostante la serata interlocutoria
di corse - il Gran Premio si sarebbe
disputato due giorni dopo alla domenica - molta gente è accorsa a
vedere il nuovo impianto e tra questi dirigenti ippici come Guido Melzi d’Eril, Tomaso Grassi, Vanni Parenti ma anche molti personaggi
che ruotano all’interno del mondo
del galoppo, uno tra tutti il dottor
Attilio D’Alesio patron della Labronica Corse Cavalli, che incuriositi
sono intervenuti per il convegno di
corse.
Un impianto modernissimo, facilmente raggiungibile percorrendo
la superstrada che collega Rosi-
gnano a Grosseto, che si estende
su una superficie di circa 35 ettari
ed è dotato di tre piste: quella da
corsa di 1400 metri, una di allenamento da un chilometro interna alla precedente ed una pista dritta
da 700 metri; 330 i box per i cavalli di stanza, piu’ altri 100 box nel
recinto dell’isolamento, una clinica
veterinaria e grandi paddock, insomma un centro mai visto in Italia e che sembra destinato a diventare il polo del trotto non solo toscano, situato tra l’altro in un posto molto tranquillo e rilassante
per gli animali. Proseguendo poi
troviamo 167 appartamenti il cui
acquisto è riservato a tutti coloro
che ruotano all’interno del mondo
COME IN AMERICA
ECCO LA NUOVA FOLLONICA
IL TROTTO IN SETTE OTTAVI
di Nico d’Achille
metri quadrati di terrazza panoramica destinati al ristorante. A sinistra della tribuna infine, troviamo
il centro direzionale che accoglie
gli uffici della società.
Un vero e proprio gigante destinato a non rimanere una cattedrale
nel deserto; ovviamente tutto è ancora in divenire, mancano alcuni
dettagli da perfezionare ed altri da
ippico, con varie tipologie di appartamento che variano dai 55 ai
100 metri quadri. Raggiungendo
poi la zona riservata al pubblico,
ammiriamo una coloratissima tribuna con oltre 1000 posti a sedere,
una club house di circa 800 metri
quadrati al piano terra, destinata a
giochi e scommesse, 600 metri
quadrati al primo piano destinati a
cerimonie ed eventi ed altri 250
Le immagini delle splendide strutture
innovative dell'Ippodromo dei Pini
aggiungere, uno su tutti lo schermo gigante, previsto in futuro, dove poter vedere al meglio la corsa
ed i relativi parziali dei cavalli, ma
per il resto non manca veramente
nulla e ci sono tutte le potenzialità
per diventare il più importante
centro trottistico in Italia e non solo. Tra gli addetti ai lavori consensi a non finire sia per la pista che
9
per la struttura, solo qualche toscano doc, abituato alle piste da
mezzo miglio, ha storto la bocca,
ma si contano veramente sulle dita
di una mano. I guidatori in questa
prima serata sono apparsi tutti
molto prudenti e tattici all’estremo, adesso affrettare una mossa è
sicuramente letale e la lunga retta
non perdona, ne sa qualcosa Enrico Bellei che ha perso proprio la
prima corsa della serata giustiziato
sul palo da Landru.
Tutti devono prendere confidenza
con la pista e ci vorrà del tempo,
sicuramente andrà rivisto anche il
programma delle corse, ci vorranno competizioni sulla lunga distanza, ma soprattutto non ci vuole
fretta: un passo alla volta siamo sicuri che il nuovo Ippodromo dei Pini regalerà divertimento e spettacolo per tutti.
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Nelle tasche della punta la stragrande maggioranza dei ticket riporta il nome di Algiers Hall, capace 15 giorni prima giocare a palla
con gli stessi avversari odierni, girando completamente allo scoperto sulle anguste curve di Firenze
per inserire il “kers in retta d’arrivo. Però, l’americano trapiantato
nel Bel Paese ha nella costanza il
suo tallone d’Achille. Roberto Vecchione, suo abituale interprete,
vuole sfatare questa tradizione e
già nel warm up preparava a puntino il suo allievo.
L’altro Roberto, quell’Andreghetti
con le mani di seta, sale in sediolo
al vecchio guerriero Filipp Roc e
confida in una buona prestazione .
Irina e il suo re, Enrico Bellei,
bloccato da un tremendo torcicol-
Attesa
untuale arriva il solito
miracolo estivo per riportare sulle tribune degli ippodromi quella folla assente nel periodo
invernale ed il cielo romagnolo illuminato oltre che dalle stelle del
cielo anche da prestazioni convincenti sia degli uomini che dei cavalli.
Entrando al Savio sembrava di essere nel centro delle limitrofe perle
balneari della Riviera. La retta
d’arrivo era costellata da simpatici
banchetti, la gente elegante indossava gli abiti della festa, e nell’aria
il profumo delle specialità romagnole rendeva lo scenario simile
ad un capolavoro felliniano.
La pista illuminata a giorno invitava gli atleti a dare il massimo di sè.
P
Gironda As, una freccia al Savio
La Gironda
illumina il Savio
CESENA: IL TROTTO È VIP
di Francesca Asti
di salire sulla vettura della giuria:
uno spettacolo. A mezzo metro da
noi Illinois scende al comando
mentre Gironda perfettamente
condotta dal giovane toscano si incolla alla schiena del battistrada.
Nel posto del morto, quello all’esterno aria in faccia, si piazza il
favorito, pedinato come un’ombra
da Filipp Roc. Irina è terza sotto,
imbottigliata nel traffico estivo della pista piccola. Si procede così fi-
venuto a mancare il 16 luglio scorso, all’età di 86
anni, Fabio Ricci, per molti decenni allevatore e proprietario di Romagna, una vita spesa nell’ippica nel triangolo Rimini, Cesena, Bologna. Vale a dire tra la sede del
suo allevamento (sito esattamente in località S. Mauro
Pascoli) e i due ippodromi della regione EmiliaRomagna, che assiduamente frequentava.
Il suo cavallo del cuore era Brunel Ric 1.16.9; tra gli altri
cavalli da lui allevati si sono messi in luce nel corso del
tempo anche Faiella Ric ed Ebrezza Ric. Condivideva con
i nipoti Giovanni e Lamberto Govoni la grande passione
per il cavallo trottatore.
A tal proposito ringraziamo Giovanni Govoni, attuale
Delegato Anact, per averci messo a disposizione la foto
che ci consente di ricordare con affetto un allevatore storico, che tanti ricordano ancora.
Nel contempo la redazione del Trottatore, insieme
all’Anact, intende esprimere alla moglie, ai figli ed ai
nipoti le più sentite condoglianze.
È
Ricordo di Fabio Ricci
lo, decidono insieme a Ehlert ed al
proprietario Sergio Carfagna, finalmente sorridente dopo la liberazione del suo amato Iglesias, la
tattica di corsa. Lontano da tutti,
Francesco Facci mette a punto gli
ultimi dettagli di quella macchina
da corsa chiamata Gironda As:
“Prendi la partenza lanciata”, gli
consigliava amorevolmente il suo
trainer Mauro Baroncini.
Noi, invitati, abbiamo il privilegio
11
no all’ultima curva. Illinois cala,
Algiers prosegue sul passo monocorde. All’interno nella corsia preferenziale il Facci scaglia la sua
freccia, mentre Filipp Roc in terza
ruota si lancia all’attacco. La retta
è stupenda, Filipp sembra passare,
ma Gironda ingrana la quinta e sul
palo lo precede. Terza arriva Irina,
né bene né male, e quarto il fratellastro dell’Algiers Hall fiorentino.
V
12
ola, vola, vola sempre
più in alto l’allevamento italiano. In occasione delle imminenti
Aste Anact di Settembre per pubblicizzare l’evento e attirare clienti, si potrebbe fare un
manifesto semplice semplice con
su scritto: Siamo i migliori!
Magari aggiungendo sotto nel dettaglio le decine di vittorie in tutto il
mondo dei nostri prodotti Doc.
E non ci dite che siamo ripetitivi,
perché che c’è di ripetitivo nell’ammirare un Valentino Rossi che
vince oltre 100 Gp o una Federica
Pellegrini che nuota e macina record? Nulla. Anzi più i risultati si
ripetono e più la qualità delle prestazioni è da raccontare, le imprese da sottolineare e i complimenti
da fare a chi se li merita.
E in questo caso a meritarceli siamo noi, o meglio voi allevatori che
siete riusciti nell’impresa di confezionare un prodotto che ha le
tre caratteristiche necessarie dell’impresa moderna: 1 Buono per
il mercato internazionale. 2 Duraturo. 3 A basso costo per chi l’acquista.
Ed ecco il miracolo che spazia dai
puledri agli anziani, dai cavalli di
punta ai routiniers, con i trottatori
indigeni che vincono all’estero ormai tutte le settimane.
Siamo una squadra
“Fortissimi”
ITALIANI ALL’ESTERO
di Matteo Muccichini
Dopo averlo visto vincere a Bologna nell’Italia, alla prima sua apparizione italiana s’era capito subito che Main Wise As è un’altra
cosa.
Un cavallo perentorio verrebbe da
dire, quelli che quando scendono
in pista sanno già che conta solo
vincere e spesso ci riescono alla
maniera del più forte. Ma è adesso
dopo le prestazioni di Stoccolma e
due vittorie in Francia a Enghien
che pensiamo che Main Wise As è
qualcosa di più, praticamente un
“mostro”.
L’allievo del Team Lanyeweg con
papà Hugo che lascia le redini a
suo figlio Jr, in Francia ha infatti
confermato l’assolo dell’Elite di
Solvalla nel Prix de Berlin facendo
anche qualcosa in più. 1.13 secco
sui 2150 metri con una scioltezza
tale da far pensare, anzi sognare
che si può quando serve scendere
ancora di almeno un secondo come media al km.
Meno facile ma quasi più impor-
MAIN WISE AS IL “MOSTRO”
MA MARCO DI JESOLO NON
SCHERZA
tante per via della distanza allungata a 2750 metri la vittoria successiva ancora a Enghien nel Prix
de Rome, quando Main Wise As ha
un po’ penato ma è riuscito a salvarsi sino in fondo dai ripetuti attacchi dei francesi tutto fondo.
Il figlio di Yankee Glide e di Desert
Flower K (Sierra Kosmos), è un
13
progetto azzeccato di due allevatori lungimiranti che si chiamano
“La Serenissima e la Scud. Wise H.
Main Wise As ora proseguirà la
sua strada in giro per l’Europa, tenendo alta la bandiera italiana, e
forse lo rivedremo sulle nostre piste solo per il Derby, dove troverà
le altre “M” che con altrettanta
14
Certo, non è stata una primavera
come se l’aspettavano Fabrice
Souloy e tutto il team di Igor Font,
ma se essere in testa alla classifica
Uet a metà stagione è poco, allora
dite voi che volete della vita.
Igor Font, Andover Hall e Cologne
Kosmos (Sj’s Photo) cresciuto alle
Fontanette non è riuscito nell’impresa dell’Elitlopp complice un
momento di forma leggermente in
IGOR FONT RESISTE IN
VETTA ALL’UET
E GLI ALTRI
qualità saranno pronti a sfidarlo.
I Lanyeweg, che sono ormai da anni clienti dei nostri allevamenti,
hanno sempre giurato che Marco
di Jesolo è forte quanto Main Wise
As. A distanza di qualche mese
dobbiamo dire che non si sbagliavano affatto. La riprova l’abbiamo
avuto domenica 12 luglio a Jarlsberg in Norvegia, dove il figlio di
Daguet Rapide ha sbaragliato la
concorrenza nel Ulf Thoresens Memorial, classica dei tre anni nordici che in passato ha avuto vincitori
illustri come Scarlet Knight e
Adrian Chip.
L’1.14.1 fatto registrare sulla distanza del doppio chilometro è stato ottenuto con impressionante facilità, tanto da far pensare che il
Derby 2009 l’avversario più tosto
per Main Wise As abita proprio in
casa.
discesa e un numero d’avvio
drammatico. Il quarto posto ottenuto in Norvegia nel Forus Open,
permette comunque a Igor di capeggiare la classifica del circuito
europeo, segno di regolarità e di
levatura di primissimo piano.
Intanto mentre è già in archivio la
vittoria di Vincennes di Le Touquet, il Daguet Rapide di Gubellini
che sarà poi secondo di Lana del
Rio nel Triossi, a vincere e convincere nel nord Europa ci hanno
pensato Infatti November e Garland Kronos, tanto per fare alcuni
nomi di una lista che tra vincenti e
piazzati sarebbe tanto lunga quanto incredibile. E a Settembre ci sono le Aste.
L
Splendido primo piano di Indro Ok e G.P. Minnucci
a potenza è nulla senza
controllo! Recitava così
una pubblicità di un
pneumatico con Ronaldo
come testimonial. Uno
slogan che con una trasposizione
al trotto calza a pennello per Indro
Ok, un maschio da Lemon Dra e
Venere Ok che dopo una carriera
fatta di sfuriate senza troppo successo, a cinque anni pare abbia
trovato il modo per diventare davvero un campione.
Il sangue di papà Lemon, la sregolatezza e la classe di mamma Venere gli avevano consegnato troppa foga, e fatto impazzire Giampaolo Minnucci che lo ha sempre
considerato una fuoriserie ingestibile. Dai primi tempi con Jori Turja in cui è stato capace di vincere
anche il Società Terme a Montecatini, la sua forza pareva non supportata dai risultati.
Non si sono persi d’animo però il
driver romano e la Scuderia Mon-
15
dial Sport. Ha provato addirittura
ad inviarlo in Francia da Fabrice
Souloy che con lui non è riuscito
ad esprimersi quale guru. Poi è arrivato Erwin Bot, trainer della
compagine di Zavaglia che ha lavorato sul carattere ed è stato capace di dargli fiducia. Ora Indro Ok
lo sta ripagando, perché può correre anche da dietro, di spunto, e
fa anche un po’ di strada all’esterno. Un nuovo corso che gli ha permesso di vincere la prima tappa
quando la classe è OK
INDRO
SFIDA ITALIA-FRANCIA, IN MEMORIA DI CARLO BIFFI
di Giacomo Belli
16
Innanzitutto due parole per Carlo
Biffi, giornalista di razza che non
ha mai mollato la sua penna e il suo
taccuino, seguendo le corse in tutto
il mondo fino all’ultimo respiro.
Una corsa a lui intitolata ci voleva
e questa sfida Italia-Francia è il
minimo, anche perché ha un po’ di
quel respiro internazionale che
piaceva tanto a Carlo.
L’idea nel tempo ha preso piede, e
la corsa che vede buoni anziani sfidarsi in una formula andata e ritorno tra Tor di Valle e l’Hippodro-
L’ANDATA DEL MEMORIAL
CARLO BIFFI AD INDRO
FORMATO OPPORTUNISTA
dell’ormai tradizionale sfida ItaliaFrancia andata in onda a Tor di
Valle il 18 Luglio.
Festa a Tor di Valle, in ricordo di Carlo Biffi
me De la Cote D’Azur è ormai un
appuntamento fisso nel calendario
dei due impianti.
Prima manche ad Indro Ok, nella
sua nuova versione di spunto. Con
il nome che si ritrova Indro è nato
per essere protagonista, ma ora
sta facendo le migliori corse risparmiandosi in partenza. Per
questo Giampaolo Minnucci ha
aspettato proprio fino in retta d’arrivo per cercare lo spazio. Il rischio di rimanere chiuso c’era, ma
poi all’improvviso il varco si è
aperto all’interno, Indro Ok ci si è
buttato ed è stato facile rimontare
il favorito Overhaul, che Bellei aveva usato in progressione fino a
sembrare padrone della corsa. Tra
gli altri italiani un po’ deludente la
prova di Idalgo Jet, molto atteso
ma fuori quadro sin dal via.
L’1.15.1 sul doppio chilometro fatto registrare dal vincitore è stato il
frutto di una corsa tattica dove i
francesi hanno recitato un ruolo
marginale con Gibartur con in sulky Marco Smorgon che hanno
completato la terna indigena. Il Migliore dei transalpini solo quarto
Orly Montaval. Ora la seconda sfida a Cagnes Sur Mer il 31 Luglio
avrà sancito il vincitore assoluto.
Indro ci è andato in vantaggio e
seppur sino a qualche mese fa vederlo contare in Francia pareva
un’assurdità, ora non gli si possono più porre limiti.
I
n questo numero ci occuperemo di un tema che certamente desterà
l’interesse di proprietari di cavalli ed allevatori, per completare quanto
già precedentemente esposto nel numero di luglio circa le modalità
per il recupero dei crediti, ovvero dell’esecuzione forzata, la cui disciplina
è contenuta nel Codice di Procedura Civile.
Innanzitutto va individuata quella che è la funzione dell’esecuzione forzata, ovvero del processo esecutivo nell’ambito della tutela giurisdizionale
dei diritti: questo, è previsto dalla legge al fine di conseguire l’attuazione
pratica e materiale, in via coattiva, dei diritti così come affermati e riconosciuti in un titolo esecutivo.
Vediamo ora, sia pur sinteticamente, data l’ampiezza e la complessità del
tema, quali sono le principali caratteristiche dell’esecuzione forzata.
Il punto di partenza è rappresentato dal titolo esecutivo.
Questo non è altro che un documento - cambiale, assegno, copia esecutiva di sentenza o decreto ingiuntivo etc. – contenente l’accertamento e l’affermazione di un diritto di un soggetto nei confronti di un altro soggetto,
siano essi persone fisiche o giuridiche, sia che si tratti del pagamento di
una somma di denaro o di qualsiasi altra prestazione, ed assolve anche ad
una funzione di prova legale del credito.
Secondo quanto previsto dall’art. 474 c.p.c. il titolo esecutivo è la condizione necessaria e sufficiente per procedere ad esecuzione forzata, in altri
termini non è possibile procedere ad esecuzione forzata se non con un titolo esecutivo per un diritto certo, liquido ed esigibile.
Tuttavia nella pratica molto spesso, anzi nella maggior parte dei casi, accade che per il creditore non sia sufficiente l’ottenimento di un titolo esecutivo contenente l’affermazione di un diritto di credito nei confronti di
un determinato debitore; il più delle volte, infatti, i debitori non provvedono spontaneamente al pagamento di quanto dovuto, sia pur in presenza
di una sentenza di condanna o di un decreto ingiuntivo; dunque il processo esecutivo, inteso come serie coordinata ed alternata di atti, si colloca in
una fase immediatamente successiva all’ottenimento di un titolo esecutivo e consiste nel dare esecuzione concreta, anche tramite l’uso della forza
pubblica, ai diritti così come affermati e riconosciuti nel titolo, in mancanza di spontaneo adempimento da parte del debitore.
Il codice di procedura civile prevede due diverse forme di esecuzione forzata in relazione alle diverse esigenze proprie dell’attuazione dei diversi
diritti sostanziali: pertanto se il diritto viene affermato e riconosciuto come
eseguibile nella sua specificità, troveranno applicazione gli artt. 605 ss.
c.p.c., ovvero le norme sull’esecuzione forzata in forma specifica.
In modo ancor più dettagliato, troveranno applicazione le norme sull’esecuzione forzata per consegna di cose mobili o rilascio di immobili attraverso cui, colui che ha diritto alla consegna o al rilascio di un determinato
bene mobile o immobile, può conseguire la disponibilità materiale di
quella determinata cosa, come previsto dall’art. 2930 c.c.; oppure troveranno applicazione le norme sull’esecuzione forzata degli obblighi di fare
e di non fare di cui agli artt. 612 ss. c.p.c., attraverso cui il creditore del fare o del non fare può conseguire quella medesima specifica prestazione di
fare o la eliminazione di quanto fatto in violazione dell’obbligo di non fare, il tutto, naturalmente, a spese dell’obbligato, in forza di quanto previsto dagli artt. 2931 e 2933 c.c.
Senonchè questa possibilità viene talora a mancare, sia a causa di impedimenti materiali o di ostacoli giuridici, ovvero a causa dei limiti imposti dal
rispetto della libertà della persona: così non si potrà realizzare la consegna
coattiva della cosa mobile che il debitore ha distrutto o venduto ad un terzo in buona fede; non si potrà distruggere od eliminare ciò che è stato fatto in violazione di un obbligo di non fare se la distruzione pregiudica gravemente l’economia nazionale [art. 2932, 2° comma, c.c.] e così via.
Orbene: in tutti questi casi, ovvero quando la soddisfazione specifica di un
diritto non è possibile, il codice ha espressamente previsto le norme sull’esecuzione forzata in forma generica, ovvero dell’esecuzione per espro-
17
priazione, ciò in forza dell’art. 2910 c.c. secondo cui “il creditore, per conseguire quanto gli è dovuto, può fare espropriare i beni del debitore secondo le regole stabilite dal codice di procedura civile”.
L’espropriazione forzata dunque è quel tipo di processo esecutivo che
consiste nel sottrarre coattivamente al debitore determinati beni appartenenti al patrimonio di quest’ultimo e nel trasformarli, pure coattivamente, in denaro per destinarli alla soddisfazione del creditore; attraverso questo procedimento esecutivo possono essere coattivamente soddisfatti tutti i crediti aventi ad oggetto una somma di denaro, sia che questo fosse il loro oggetto originario o sia che, in sede di merito, siano stati trasformati in crediti di denaro, proprio in vista della loro soddisfazione coattiva.
E’ appena il caso di aggiungere che proprio questo è il tipo di esecuzione
di più frequente utilizzazione, non solo perché spesso non è possibile ottenere una esecuzione in forma specifica a causa degli ostacoli ai quali prima s’è fatto cenno, ma anche e soprattutto perché gran parte dei diritti da
eseguirsi hanno originariamente ad oggetto una somma di denaro.
Poste queste premesse, vediamo in termini concreti come si svolge il processo esecutivo.
Per prima cosa, ai sensi dell’art. 479, 1° comma c.p.c., l’esecuzione forzata
deve essere preceduta dalla notificazione del titolo in forma esecutiva, nel
quale è contenuto l’accertamento del diritto che si vuole far eseguire, e del
precetto, consistente in un’intimazione ad adempiere l’obbligo risultante
dal titolo esecutivo entro un termine non minore di 10 giorni con espresso avvertimento che, in mancanza, si procederà ad esecuzione forzata.
A questo punto - parlando più specificamente dell’espropriazione forzata,
che rappresenta la più frequente procedura esecutiva oltre che la più complessa rispetto ai procedimenti per esecuzione in forma specifica - solo
dopo la notifica di questi due atti fondamentali, con il pignoramento si dà
inizio all’espropriazione.
Il pignoramento, anche se è attivato su istanza di un legale, rappresenta
più propriamente un atto dell’Ufficiale Giudiziario, e consiste in un’ingiunzione che quest’ultimo fa al debitore di astenersi da qualunque atto
diretto a sottrarre alla garanzia del credito indicato nel titolo, i beni che si
assoggettano ad espropriazione; tale atto ha inoltre la funzione di rendere
inefficaci nei confronti del creditore che procede gli atti con i quali il debitore intende alienare le cose pignorate o comunque disporne giuridicamente.
Dopo il pignoramento il Codice prevede tutta una serie di norme relative
alla ricerca dei beni da pignorare, alla vendita forzata, ovvero riguardo le
modalità per trasformare coattivamente i beni pignorati in denaro, delle
norme relative all’assegnazione diretta dei beni o della somma ricavata
dalla vendita, nonché le norme sulla distribuzione della somma ricavata
dalla vendita, nel caso di più creditori procedenti sugli stessi beni.
Va precisato infine che la disciplina dell’espropriazione forzata prevede
tre distinti tipi di pignoramento a seconda che l’espropriazione abbia ad
oggetto: a) denaro o altri beni mobili del debitore [espropriazione mobiliare presso il debitore]; b) crediti del debitore o altre cose mobili appartenenti a questo ma non nella sua disponibilità e perciò presso terzi; c) beni
immobili; ciascuno di questi differenti tipi di espropriazione segue le regole generali previste dal codice sull’espropriazione nonché le norme specificamente previste dal Codice per ciascun diverso tipo di espropriazione.
Naturalmente spetta al creditore optare per l’una piuttosto che per l’altra
di queste tre forme di espropriazione, in relazione alla presenza dell’uno
piuttosto che dell’altro tipo di beni nel patrimonio del debitore, anche seguendo i suggerimenti del proprio legale.
Terminata questa sintetica esposizione, si attendono domande e proposte
da parte dei lettori, per eventuali approfondimenti su questo come su altri temi che riguardano l’attività di allevatori e proprietari, sempre contattando la redazione del giornale e scrivendo a [email protected].
L’esecuzione forzata
a cura dello Studio legale Palombarini – Casini Ropa
per inviare le vostre domande e richieste di pareri scrivete a: [email protected]
Il parere del legale
di Marco Montanari
D
18
iciamocelo chiaro e
tondo: vedendola sfrecciare sul traguardo del
Nazionale Filly, lo
scorso 2 luglio, gli ippofili di tutta Italia si sono stropicciati gli occhi. Medulla del Ronco
che vince un Gran Premio? Ma va
là… Poi, quando lo speaker ha ufficializzato ciò che era evidente sul
tabellone luminoso, ovvero il ragguaglio al chilometro che rappresentava il nuovo record sul miglio
della generazione 2006 (1.12.3),
abbiamo deglutito e preso atto della realtà: già, la figlia di Ganymede
e Zuni dei Bessi, allevata con
l’amore di sempre da Marelli e
Zambon, di proprietà della Scuderia Sofì, allenata da Fausto Barelli
e guidata da Max Castaldo, in meno di 2 minuti aveva riscattato una
carriera fin lì piuttosto sciapa, ritagliandosi un posto importante nel
libro d’oro del nostro trotto.
La storia agonistica di Medulla ini-
zia il 14 agosto 2008 a Modena. I
puledri hanno da poco iniziato a
prendere confidenza con le corse e
Castaldo la presenta al Ghirlandina approfittando dell’invitante numero 1 pescato al sorteggio. La puledrina parte guardinga e rimane
quarta in corda, dopo 600 metri va
di fuori senza combinare granché,
si getta di galoppo ai 400 finali e
chiude all’ultimo posto, in 1.20.7.
Con i puledri serve tanta pazienza,
Barelli e Castaldo lo sanno, si rimboccano le maniche e la riportano
in pista il 2 settembre, questa volta
a Milano. Solita partenza “a mezza
gamba”, tanto da rimanere terza
con il numero 3, mette il muso di
fuori a 600 metri dal palo ma non
impensierisce assolutamente Mumi Egral. Il tempo finale è 1.16.2,
che a San Siro lo fanno anche i ciuchi, ma qualche piccolo passo in
avanti è stato fatto.
È ancora settembre (il 26, per
l’esattezza) quando Medulla si ri-
Primo piano di Medulla del Ronco, con Max Castaldo
presenta al pubblico del trotter milanese. Il numero è orribile (il 13),
la categoria non eccelsa, il risultato disarmante: invischiata nelle
posizioni di coda, la cavalla si arrabatta all’esterno e ottiene un incolore quinto posto. Tutto sbagliato, tutto da rifare? Forse no, ma
Barelli la tiene nel box un bel po’:
il rientro potrebbe avvenire il 31
gennaio, però la figlia di Ganymede non è ancora al 100% e viene ritirata.
Ne vale la pena, perché quando
rientra davvero, il 17 febbraio
sempre a San Siro, arriva il primo
successo: scatta al comando, conduce con sicurezza e – grazie anche all’errore di Merida Bi all’ingresso in retta – sul palo svetta incontrastata, scendendo per la prima volta sotto l’1.16 (1.15.8 il ragguaglio ufficiale). Il ghiaccio è rotto, però il 28 febbraio Miami Stift è
troppo forte per lei: l’allieva di Castaldo scavalca il pupillo di Gubel-
Cenerentola a tutto gas
MEDULLA DEL RONCO
P ICCOLI C AMPIONI C RESCONO
BUVETIER D'AUNOU
NARVARA
1.52
PINE CHIP
UDAMES
1.14.4
pista piccola e la spostano a Bologna. All’Arcoveggio, il 31 maggio,
cede il passo allo scatenato Marlon
By Pass (che vince in 1.13.1) ma finisce solo quarta, in evidente debito d’ossigeno. Non le va meglio,
sempre sotto le Due Torri, il 13
giugno: scatta al comando, tira via
all’impazzata ma viene travolta da
Manolete e Mustang Grif, riuscendo a salvare il terzo posto con le
unghie e con i denti.
A quel punto, bravi e fortunati i
pochi che credevano in lei la sera
del Nazionale. Il gioco era diviso
tra Megan Grif, Maddy Laser e Madras; Medulla del Ronco si puntava
a più di 25 contro 1. Ma nell’ippica
1.58.3
NARVA HANOVER
1.53.2
PRAKAS
2.08.3
PINE SPEED
1.54
ARNDON
GADAMES
1.15
QUIOCO
1.17.4
NESMILE
1.55.1
ROYAL PRESTIGE
Femmina Baio, nata l'11 Aprile 2006
Allevatore: Marelli Rino/Zambon Claudio
NORBIE HANOVER 1.58.2
FLORIDA 1.55
PRUDY HANOVER 2.04.4
SPEEDY CROWN 1.57.1
PINEY HANOVER 2.06.4
SPEEDY SOMOLLI 1.55
ROYDON GAL
ARNIE ALMAHURST 1.57.2
JABEL 1.19
KERJACQUES 1.19.4
BEATRIX II 1.26
VERMONT 1.25
AMOURS DU MESNIL 1.20
CAPRIOR 1.19.8
ROSEMARY 1.57.2
SPEEDY CROWN 1.57.1
19
niente è scontato: in testa Madras
a tirar via di lena, Medulla terza
allo steccato si libera dopo un chilometro, si lancia all’inseguimento
del battistrada, lo trova in crisi a
50 metri dal palo e coglie un clamoroso successo. Medulla non ha
ancora corso sul doppio chilometro, quindi in prospettiva Derby
non pare accampare troppe pretese. Ma chi l’ha vista svettare il 2 luglio a San Siro sa che la pallida puledrina di un anno fa a Modena ha
lasciato il posto a questa campionessa capace di seguire tutte le andature e poi di colpire con grande
efficacia. Non ci si può proprio fidare di queste femmine…
MEDULLA DEL RONCO 1.12.3 - € 61.69
lini in partenza, ma quando il rivale si sposta a 600 metri dall’arrivo
a Medulla non resta che inchinarsi
e finire seconda.
Non le va meglio il 24 marzo,
quando riesce a districarsi a fatica
tra i nastri, viene di fuori coperta e
ottiene un insipido terzo posto, a
distanza siderale dal vincitore Magicmar. E il 12 aprile, a Torino,
Medulla dà strada proprio a Magicmar per ribatterlo in arrivo, dove comunque entrambi devono
prendere atto della superiorità di
Mosa Ferm. A Vinovo, due settimane più tardi, arriva la seconda
vittoria in carriera: scavalcata da
Melissa di Mar allo stacco della
macchina, la segue fino in retta e
poi la fulmina con ottimo speed. In
maggio, a San Siro, si comincia a
fare sul serio: il 15 di quel mese,
Medulla viene scavalcata da Magic
Moment Bi e vede la “luce” a 500
metri dal palo, quando Magicmar
ha già preso il largo (1.12.7) e a lei
rimane la consolazione della seconda moneta col tempo di 1.13.3.
Barelli e Castaldo decidono che è
giunto il momento di provarla in
GANYMEDE 1.11.4
maschio baio nato in FRA nel 1994
ZUNI DEI BESSI 1.16.4
femmina baio nata in ITA nel 1996
C
20
La casa padronale
ristina Uccelli e Alessandro Villa, sono i titolari
dell’allevamento Cristal
situato a Masserano, in
provincia di Biella. Due
persone eccezionali come raramente si incontrano, una passione
vera ed un rispetto più unico che
raro verso i cavalli, a tal punto di
avere “sacrificato” un paddock solo per la sistemazione dei cavalli
vecchi, dopo averli recuperati da
proprietari che non avrebbero sa-
puto che farne, per permettere anche a loro un sereno proseguimento di vita. Cristina Uccelli è nipote
dell’indimenticato Malvicini e figlia
del gentleman milanese, una famiglia ippica a 360° sia da parte materna che paterna. Alfredo Villa
gentleman come suo padre, ha nelle sue discendenze l’allevamento
“La Fornace”, e l’incontro tra due
persone così non poteva che creare un qualcosa di speciale.
Tutto cominciò per caso, dal fatto
che da proprietari della scuderia
May, avevano tenuto tre femmine,
così di conseguenza nacque l’allevamento Cristal che prende il nome
dalle loro iniziali. Alle aste di Settimo, quelle per la vendita delle fattrici, acquistarono Kelso, che fu un
vero colpo di fulmine per Alfredo, e
Kelso con Lemon Dra diede subito
Blum, cavallo che per un certo periodo militò in compagnie classiche.
Una partenza più che buona, se
pensiamo che molti di noi prima di
La casa della speranza
nell’allevamento Cristal
QUANDO L’AMORE PER I CAVALLI FA PARTE DELLA NOSTRA VITA
di Elisabetta Busso
Immagini di puledri
avere la fortuna di vedere un proprio prodotto gareggiare nelle eliminatorie del Derby devono aspettare una vita. Ma il loro non è solo
un allevamento, ma bensì anche
una stazione di monta dove vivono
cinque stalloni del galoppo, discipli-
21
na dove le fattrici devono per forza
essere ingravidate naturalmente, di
conseguenza il lavoro è ancora più
gravoso, mentre per i loro stalloni,
Garden Spot, Berndt Hanover e
Bluam Lb, comproprietari al 50 %
si sono rivolti al centro incremento
ippico di Crema e alla Barbiselle.
Inizialmente i terreni erano due, ce
n’era anche uno nelle vicinanze di
Piacenza con la pistina di allenamento che ora è stato dato in affitto
al bravo Vittorio Sciarrillo.
A Masserano in 20 ettari di terreno, vivono in perfetta simbiosi
stalloni, fattrici e puledri una quindicina di paddock tutti con bevitoie
automatiche e capannina, 10 sale
parto, la giostra e i tondini, e naturalmente in un posto così bello come si evince dalle foto, non poteva
mancare anche una piccola piscina. La casa padronale, anzi le case, sono in realtà tre, una dove vivono gli uomini e il veterinario, in
un centro simile è bene averlo in
casa per ogni esigenza, una è la lo-
Eggie Lill Cristal
Fascinosa Cristal
Follia Cristal
Vahine OK
Lill Eggie
Dioma Deimar
22
ro abitazione, magnifica, e l’altra
destinata ad un uso che porta ancora più in alto la persona di Alfredo Villa, perché lui oltre ad avere
un grosso rispetto per gli animali,
lo ha anche per le persone, così
tempo fa ha fondato la “home4hope” una casa famiglia per ragazze
che altrimenti abortirebbero o per
bambini molto piccoli abbandonati
dalle madri, su internet potrete
trovare tutte le informazioni, perché questa associazione ha case in
tutto il mondo, Brasile, Filippine e
la Thailandia, vi invito veramente
a visionare il sito, perché credo
che fare del bene a chi ne ha bisogno non è mai tempo perso.
Sempre alle Aste un altro incontro
fortunato, quello con la cavalla Italiana che parla francese, Fitzgerald Bigi.
“Ci piaceva molto la genealogia oltre che la puledra, racconta Cristina, così Alfredo decise di acquistarla, un acquisto decisamente
buono, grazie anche ad Andrea
Guzzinati che ha saputo aspettarla
e rispettarla, penso siano veramente pochi i cavalli che hanno
più vittorie che piazzamenti, alla
fine di giugno al suo attivo ci sono
25 successi, 19 piazzamenti, su 56
Odalisca Cristal - da Berndt Hanover e Fascinosa Cristal
Oca Cristal - da Armbro Goal e Lill Eggie
Omnia Cristal - da Garden Spot e Eggie Lil Cristal
FEMMINE
Oh My Cristal - da Garden Spot e Bambaia
Oro Cristal - da Garden Spot e Follia Cristal
Opal Cristal - da Berndt Hanover e Rosemount Raven
Oyster Cristal - da Berndt Hanover e Dioma Deimar
Onice Cristal - da Berndt Hanover e Velonda Cr
MASCHI
Velonda CR
Sea Bed
Rosemount Raven
Bambaia
Au Royale
PARCO FATTRICI
Perché avete pensato di dirigervi a nche v erso i l g aloppo?
“Semplicemente per pura passione
per qualunque disciplina dove vi
siano questi magnifici animali e
tramite Maurizio Guarnieri allenatore del galoppo abbiamo comprato Dream Chief che ha avuto una
discreta carriera da lì è partito tutto, ed ora ne abbiamo 5.”
uscite, una cavalla che dà decisamente il meglio oltre confine come
ormai è stato appurato, infatti, salvo qualche sporadica corsa sulle
nostre piste, credo che il suo futuro
sia francese.”
23
Quali sono state nel tempo le
vostre m aggiori s oddisfazioni?
“La vittoria in America di Au Royal, il record della generazione fatto da Bluam a Milano, e la vittoria
francese di Fitzgerald a gennaio,
ma come tutti gli allevatori, quando vince un tuo prodotto è sempre
una gioia, perché per noi sono tutti come dei figli.”
gravoso che se fatto con passione
non ti fa sentire tanto il peso del
lavoro, anche se con il momento
ippico che stiamo attraversando il
pensiero è di ridurre il lavoro della
mètà,”
Come allevate i vostri puledri?
“Con molta cura anche nei minimi
particolari, un alimentarista ne cura l’alimentazione in tutte le fasi
della crescita con integratori e
mangimi selezionati, eseguendo
periodicamente gli esami del sangue in modo da evidenziare se ci
fossero, delle carenze, il veterinario che vive in allevamento, ne segue costantemente la crescita ossea e muscolare, mentre Alessandro ed io ci mettiamo tutta la nostra passione ed esperienza, che
essendo entrambi cresciuti a pane
e cavallo, è notevole. Da noi passano all’incirca 450 cavalli all’anno
tra trotto e galoppo, un impegno
Sotto: Vista dell’allevamento
A sinistra: Cristina Uccelli all’opera.
È
24
Casa produzione sede allevamento Ca’ Barbaro
uno degli allevamenti
più conosciuti, dal
nord al sud dell’Italia.
Molteplici i loro prodotti al di sotto della
soglia dell’1.13. “ma le emozioni
maggiori, ci racconta Sergio Norbiato titolare dell’allevamento che
prende la sigla dalle iniziali del cognome, non stanno nelle vittorie,
ma nella nascita del puledro, ogni
qual volta avviene il miracolo del
parto, ogni qual volta quel puledrino con tanta fatica si tira su sulle
tremanti zampe per andare alla ricerca delle mammelle della madre,
per tanti potrà essere una cosa banale, per me è l’inizio del mio lavoro, in base al suo carattere potrà
diventare o meno un buon atleta,
se sarà in grado di comunicare con
l’uomo, con il suo futuro allenatore, guidatore, proprietario, potrà
calcare le passerelle di maggior
importanza del nostro palcoscenico, diversamente avrà una vita dura, e tutto questo dipenderà anche
da lui, io nel momento della nascita vedo tutto questo e spero di non
smettere mai di emozionarmi nel
rivedere questa scena.”
15 ettari di terreno racchiusi in 5
paddock e due scuderie, una per i
puledri, ed una per la fattrici, dove vengono ritirati quando le condizioni atmosferiche minacciano
aria di tempesta. Situato in una
bellissima zona del Veneto, precisamente a Baone, in provincia di
Padova ai piedi dei monti circondato dalle colline, il signor Norbiato produce da sé il fieno, in
modo da essere certo che non abbia ricevuto nessuno tipo di trattamento, un fieno praticamente
biologico. Altrettanta cura naturalmente va data anche all’alimentazione giornaliera dei pasti
principali, sia della madre che del
puledro, se una mamma mangia
bene, darà un buon figlio sano è
robusto, quindi con una miscela
preparata da loro ed acquistata
direttamente dai contadini, composta di cereali, avena, soia, Karuba, e naturalmente vitamine
viene data in base al peso è all’età, seguiti sempre dalla costante presenza del dottor Carlo Barnini, che nelle vicinanze ha una
clinica specializzata nella cura
dei cavalli. Dai due, tre mesi anche il maniscalco comincia a far
Quei magnifici
piccoli grandi NOR
AZIENDA AGRICOLA MONTE CERO
di Elisabetta Busso
Sceglie da solo l’incroci
“A volte sì, a volte con l’aiuto di
A ttualmente c hi è i l s uo
stallone preferito ?
“Mi piacciono molto Legendary,
Lover K e Yankee Slide, per le linee di sangue e per i figli che stanno dando.”
25
mia figlia, può sembrare un lavoro
semplice, ma invece è basilare dare il giusto stallone e scegliere l’incrocio perfetto.”
In realtà Sergio Norbiato aveva cominciato la carriera vent’anni or
sono comprando un cavallo da
corsa, che però si rilevò un brocchetto che non vinceva mai, così su
suggerimento del suo guidatore,
comprò una femmina visto che a
casa aveva un pezzetto di terra,
abbastanza grande per una cavalla
con il suo puledrino.
“Volevo un vero cavallo da corsa, di
quelli che vincono anche , così decisi di costruirmelo da solo, ma poi
con il tempo ci presi gusto, così andai in Svezia dove comprai una decina di fattrici americane, da un allevatore che stava vendendo tutto,
da lì non smisi più, l’allevamento
divenne uno dei miei principali scopi, e se l’80% dei miei prodotti va in
pista vuol dire che ho fatto bene, ho
vinto tanti gran premi e mi sono tolto tante soddisfazioni, mi manca
solo il Derby, e chissà che un giorno
o l’altro non riesca a portarmi a casa anche la corsa delle corse.”
F. da Sj’S Photo e Fallace Aby
M. da Yankee Slide e Verità Ciò
F. da Ganimede e Vasiria Bi
M. da Daguet Rapide e Velika Nor
F. da Sj’S Photo e Futura Bi
PULEDRI 2009
nus Nor, Marca Nor cavalli di cui
sentiremo parlare.
In questa foto: Olimede Nor, Opera Nor, Odissea Nor
prendere confidenza ai puledrini
con gli arnesi del mestiere, e ad
pareggiare eventuali difetti di appiombo .
Ed i risultati di tutto questo lavoro
negli anni si sono visti, con i successi di Prestige Nor, cavalla classica vittoriosa nel Giovanardi di
Caimano Nor, 1.13.9. Goteborg
Nor, 1.13.4. Igor Nor 1.13.3. Lord
Dag Nor, 1.12.3. Love Story Nor
1.12.9.e gl’ultimi Mirage Nor, Ma-
Oslo Nor da Regminton Crown e Futura Bi
Olimende Nor da Ganimede e Frine Dei
Odissea Nor da Kick Tail e Velika Nor
Opera Nor da Naglo e Eclipse Nor
Oxide Nor da Zinzan Brooke Tur e Fallace Aby
Orion Nor Zinzan Brooke Tur e Tersa Nor
Oxford Nor da Yankee Slide e Verità Ciò
PULEDRI 2008
Eclipse Nor (Sugarcane Hannover) gravida di Leggendari Lover K
Fallace Aby (Lemon Dra) gravida di Sj’S Photo
Verità Ciò (Esotico Pra) gravida di Legendary Lover K
Vasiria Bi (Valley Boss) gravida di Yankee Slide
Velika Nor (Ghenderò) gravida di Legendary Lover K
Frine Dei (Supergill) gravida di Naglo
Futura Bi (Toss Out) gravida di Uronometro
PARCO FATTRICI
26
PICCOLO
MONDO
ANTICO
METEORE D’AGOSTO - FERRARA
di Pietro Milani
V
orreste che tutti gli ippodromi avessero la
pista del nuovo impianto di Follonica, la
qualità delle corse di
San Siro e l’ospitalità del Savio?
Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate: il Comunale di Ferrara non
fa per i vostri gusti. Se invece siete
dei cavallari romantici, se per voi è
gradevole l’odore che emanano le
scuderie, se siete convinti che le
corse dei cavalli siano uno spettacolo a ogni livello, se a vostro avviso l’entusiasmo del pubblico è un
ingrediente irrinunciabile, beh, in
questo caso avete fatto bingo.
Nell’ippica italiana del Terzo Millennio, bella (i cavalli allevati in
Italia sono tra i più forti al mondo)
e disperata (non ci sono più soldi…), Ferrara – durante il mese di
agosto – rappresenta quel piccolo
mondo antico che ha fatto la fortuna di questo sport, salvo essere
rinnegato in nome di una rincorsa
folle a chissà quale modernità.
Non si corrono Gran Premi, a Ferrara, e anzi per qualche anno non
si è proprio corso: l’impianto risale
ai tempi dell’Italia Imperiale (ma
potrebbe essere stato costruito direttamente dagli Este…), la pista è
piccola, con curve a gomito e rette
inesistenti, costellata di trabocchetti. Quando piove – e statisticamente parlando almeno un paio
delle sei riunioni annuali vengono
intralciate dalla pioggia – si allaga
e occorre aspettare che il drenaggio faccia (molto lentamente) il suo
lavoro.
Ricordo un episodio datato 2003:
temporalone estivo, acqua a catinelle in tribuna e soprattutto sulla
pista. Passata la bufera, i commissari dovevano prendere la decisione se dare inizio al convegno o rispedire tutti a casa. Andarono in
pista anche i guidatori e Barbara
Renzulli, grintosa amazzone toscana, si battè come una leonessa per
ottenere il “fischio d’inizio”: fu
premiata, perché si corse e soprattutto lei vinse una corsa con Umor
Dechiari, battendo la collega Sabina Breccia con Brunello d’Alfa.
Ammetto: giocai il suo cavallo perché l’avevo vista motivatissima.
Perché fra le cose belle di questo
ippodromo c’è l’assoluta vicinanza
tra il pubblico e i protagonisti. Lo
spettacolo è lì, a portata di mano, e
gli attori – cavalli e guidatori – pure. Ti concedi una pausa per addentare una discreta piadina abbondantemente farcita con salsiccia e cipolla ai ferri, annaffi il tutto
27
con una caraffa di generoso Sangiovese e ti trovi gomito a gomito
con il driver che hai appena puntato e – vincendo – in pratica ti ha offerto lo spuntino. Viene spontaneo
rivolgergli la parola, fargli i complimenti; e loro, i driver, solitamente lontani dal pubblico, trovano normale scambiare quattro
chiacchiere.
Si respira un’aria diversa, da queste parti: magari meno raffinata rispetto ad altre piazze, ma sicuramente più “pura”, più “viva”. E anche quando perdi, lo fai con un altro spirito. Un paio d’anni fa, Ettore Vairani – uno che da queste parti ci vive e lavora – era tranquillamente al comando con la sua Idria
Ganzolo: chi va in testa, al Comunale, ha quasi vinto. All’imbocco
dell’ultima curva, Idria sbottò di
galoppo finendo squalificata: aveva infilato una zampa in una buca,
Ettore cominciò a imprecare contro il Diavolo, poi si rimboccò le
maniche e portò in pista Griffe de
Gloria, che vinse la corsa successiva. Già, a Ferrara è davvero tutto
diverso: la crisi sembra meno “cattiva” e anche il Diavolo, in fondo,
non è brutto come lo dipingono.
Ma sì, ci vediamo là. La piadina?
Offro io…
Genealogia
M
M
M
M
M
F
M
da URONOMETRO e PLAIA DI SGREI
da KICK TAIL e DALIA DI SGREI
da SUPERGILL e GENEVER
da CROWNING CLASSIC e OSTRICA AMI
da MR VIC e COREX
M
M
M
F
F
F
F
M
M
M
da CREDIT WINNER e UNA TANTUM AC
da URONOMETRO e FAVOLA AC
M
M
M
M
F
F
F
F
da MR VIC e SARA DEL RIO
da MR VIC e URKA DEL RIO
da TOSS OUT e ZEUDIA
da MR VIC e BEA KRONOS
da VARENNE e CHARDONNAY PRIDE
da CLASSIC PHOTO e FULVIA DEL RIO
da CLASSIC PHOTO e ELMA DEL RIO
da VARENNE e FEDRA DEL RIO
19
44
69
99
119
273
372
380
30
OSLO AS
M
da FALIERO AS e ARIZONA AS
90
ALLEV. DELLA SERENISSIMA SS - CILIVERGHE DI MAZZANO (BS)
ORO DEL RIO
OTIS DEL RIO
OCEANO DEL RIO
OREB DEL RIO
OMBRA DEL RIO
ONICE DEL RIO
ONDINA DEL RIO
ORCHIDEA DEL RIO
ALLEV. DEL RIO - MONCALIERI (TO)
M
M
160
253
da INDRO PARK e MYSTERY FLIGHT
178
da INDRO PARK e GRANDERA PARK
285
da ZINZAN BROOKE TUR e AMBARADAN PARK 339
ALLEV. CENTAURO SRL - ROMA (RM)
ORLANDOFURIOSO AC
OPIUM AC
ORSENIGO PARK
ORTELLO PARK
ORIZZONTI PARK
6
206
276
314
356
da LOVE YOU e TOGA DEL NORD
148
da JAM PRIDEM e ENTITA’ DEL NORD
240
da GANYMEDE e GRETA’S CAGE
287
da LETS GO e TEXANA SECONDA LJ
323
da DAGUET RAPIDE e BRICIOLA DEL NORD 349
da GANYMEDE e CASTA’ AGAIN
352
da ALLISON HOLLOW e GALA DEL NORD 388
ALLEV. CASCINA PARCO OLEGGIO SNC - MILANO (MI)
OBLIO DEL NORD
ORGOGLIO DEL NORD
OLIMPO DEL NORD
ON FLEUR DEL NORD
OMERTA’ DEL NORD
ORA DEL NORD
OPALE
ALLEV. BRIANTEO - COLLE BRIANZA (LC)
OLIS DI SGREI
OSLO DI SGREI
OLONA DI SGREI
OASI DI SGREI
OTERO DI SGREI
Numero
da WINDSONG’S LEGACY e BELLANGE’ RL 150
da SUPERGILL e DEFILE’
210
AGGIO GIANFRANCO - BOARA PISANI (PD)
Sesso
AGRICOLA SGREI DI CANEVE B. - BELLUNO (BL)
ORUS LEGACY
ORESTE
Nome
M
F
F
F
M
M
F
M
Sesso
M
M
M
da URONOMETRO e GIULIA D’ASOLO
280
da ALLISON HOLLOW e ICONA DELLE SELVE294
da URONOMETRO e MISS MORIQUE
310
F
M
F
F
M
da SUPERGILL e FOUR WD TURBO MMG
F
F
F
F
F
M
M
F
M
da TOSS OUT e SARATOGA BI
da SELF POSSESSED e URLA DI JESOLO
da TOSS OUT e VISA BI
da TOSS OUT e ZEBRE
da SUGARCANE HANOVER e ZEMI BI
da TOSS OUT e ATHENA DEI
da TOSS OUT e BONITA BI
da TOSS OUT e BOSSANOVA BI
da CLASSIC PHOTO e EMERA DEI
O’ SAVAGE GAR
ONDA KILLER GAR
OVERCRAFT GAR
ON ICE GAR
ONE ARROW GAR
OVERLAND GAR
OWENS GAR
M
F
M
M
M
F
M
da PINE CHIP e SUGAR QUEEN S
da PINE CHIP e UAKLAND
da PINE CHIP e VITA DE GLORIA
da TOSS OUT e BLUE EYES GAR
da PINE CHIP e FIRST LADY GAR
da WINDSONG’S LEGACY e HAPPY DIAMONDS
da WINDSONG’S LEGACY e ELIZABETH GAR
ALLEV. GARIGLIANO SRL - SS COSMA E DAMIANO (LT)
OAKLAND BI
OTRAS BI
ORTIGLIA BI
OHARA BI
ODESSA BI
OLIMPO BI
ORBEX BI
ONLY BI
OKAPI BI
32
39
59
105
180
289
371
20
45
58
66
68
95
109
110
233
ALLEV. G. BIASUZZI SRL SOC. AGR. - MOGLIANO VENETO (TV)
OVER THE TOP MMG
268
da BUVETIER D’AUNOU e ZIVELLA EC
72
da POWER TO CHARM e COCCOLA DI CASEI191
da COKTAIL JET e CRISTY DI CASEI
203
da KICK TAIL e DIADEMA DI CASEI
362
ALLEV. DUE MAGICO - SAVIO DI RAVENNA (RA)
OLIENA DI CASEI
OHIO DI CASEI
ORTICA DI CASEI
OLLY DI CASEI
ALLEV. DI CASEI DI GIGLIO I. E M. - CASEI GEROLA (PV)
OTTO DELLE SELVE
OCCHIO DELLE SELVE
ORO BULL
211
237
269
274
277
303
366
367
Numero
da ABANO AS e DEFY DEL NORD
da ABANO AS e ENGHIEN AS
da LOVE YOU e FRAGOLA
da BRANDY DEI FIORI e GAIA DEI VELTRI
da BRANDY DEI FIORI e GIBRALTAR AS
da ABANO AS e KINDAVA HUSH
da FALIERO AS e DOCKA AS
da MR VIC e DREAMER AS
Genealogia
ALLEV. DELLE SELVE - SAN TERENZIANO (PG)
OFFICIAL COMPANY
ORTICA AS
OVER WISE AS
OCALA AS
ONGARO AS
OLCESE AS
ONMYWAY AS
O’DRISCOLL AS
Nome
Sessione riservata a cavalli nati nel 2008 dal 1° gennaio al 15 aprile
Lunedì 28 settembre sessione selezionata da 1 a 120
Lunedì 28 settembre sessione selezionata pomeridiana da 121 a 182
Martedì 29 settembre sessione selezionata da 183 a 312
Martedì 29 settembre sessione qualificata da 313 a 396
le singole schede dei cavalli iscritti sono visionabili in rete presso il sito
dell’Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo Trottatore (www.anact.it)
ASTE ANACT DI SETTEMBRE
Sesso
Genealogia
F
F
F
F
F
F
F
F
M
M
M
F
F
M
da MR VIC e NINJA HANOVER
da VARENNE e RIFFA LB
da CLASSIC PHOTO e USTA DI JESOLO
da MR VIC e APOCALISSE BIP
da CLASSIC PHOTO e ARMBRO RHUBARB
da ZINZAN BROOKE TUR e BELLISSIMA SIB
da CLASSIC PHOTO e COSTANZA DEL RIO
da MR VIC e ESMERALDA BI
da CLASSIC PHOTO e FAVOLA GRIF
da MR VIC e FORTUNA SOCIALITE
da MR VIC e FRANCY DEL RONCO
da GANYMEDE e MYSTICAL MEMORY
da URONOMETRO e TERRIFIC LINDY
da MR VIC e FOSTER GRIF
M
F
M
M
F
F
F
M
F
F
M
F
M
da TOSS OUT e OITAR LUIS
da PINE CHIP e VILLAGE ANS
da SUPERGILL e ZELIG ANS
da PINE CHIP e VALGANNA OK
da MR VIC e CHRISTMAS ANS
da YANKEE SLIDE e DEMETRA ANS
da URONOMETRO e DERYL ANS
da CLASSIC PHOTO e EARTH OF ANS
da TOSS OUT e ECLIPSE ANS
da YANKEE SLIDE e FALLING STAR ANS
da OSCARIUVE LUIS e ZINZI ANS
da GANYMEDE e ANITA ANS
da OSCARIUVE LUIS e CRISTINA ANS
M
F
M
M
F
F
da ALF PALEMA e SIMONA TOP
da YANKEE SLIDE e BEST OF FLOWERS
da YANKEE SLIDE e VEDAS
da CLASSIC PHOTO e HOT TIME HALL
da YANKEE SLIDE e JACKPOT KEMP
da YANKEE SLIDE e DAUBHINE BI
F
F
M
da URONOMETRO e VALTELLINA OM
da WAIKIKI BEACH e VITESSE OR
da ENJOY LAVEC e CRIZIA OR
M
da LINDY LANE e FABIOLA FI
da CANTAB HALL e ART IN BLOOM
145
da GANYMEDE e CORINZIA ALLMAR
197
da CREDIT WINNER e FEETS OF FIRE
256
da WINDSONG’S LEGACY e IDILLIO ALLMAR295
da DONADONI OK e BOLEGRAF
347
248
50
60
204
27
101
169
292
301
359
4
56
67
130
185
215
216
224
226
250
336
340
357
3
14
47
88
92
100
199
242
254
267
271
312
321
385
M
da TOSS OUT e PAGODA OM
ORELLANA SPIN
F
da BRADS PHOTO e PRINCESS HORNLINE
ALLEV. SPINETA TROTTO SAS - SARTEANO (SI)
OROVAK D’AGHI
9
153
ALLEV. SCUD. GHIRAL DI MAZZARI LUCIA - BAGNACAVALLO (RA)
M
M
F
M
M
ALLEV. MARRAZZA S.S. - BRINDISI (BR)
ODER ALLMAR
OSKAR ALLMAR
ORTENSIA ALLMAR
OSMAN ALLMAR
OLIN ALLMAR
ORONERO ROB
ALLEV. LUCIANA - VIGOROVEA DI S. ANGELO PIOVE (PD)
OMSA OR
ORMA OR
OVIEDO OR
ALLEV. L’ORSETTA SNC - SAN GIOVANNI PERSICETO (BO)
OLIVER FONT
OASIS FONT
ORIGINAL FONT
ORBITER FONT
ORMAI FONT
OCCASIONE FONT
ALLEV. LE FONTANETTE SRL - VIGONE (TO)
OLIVER ANS
OSIRIDE ANS
ONEGIN ANS
OVERANDOVER ANS
OPHELIA ANS
ONLY YOU ANS
OKLAHOMA ANS
OLIMPIC ANS
OUT RANGE ANS
ORIONSTAR ANS
OSCAR ANS
OMBROSA ANS
OMAHA ANS
ALLEV. LA NUOVA SBARRA SRL - ROMA (RM)
ODETTE GRIF
ORCHIDEA GRIF
ODALISCA GRIF
OSAKA GRIF
OLGA GRIF
ON LINE GRIF
OUR CLASSIC GRIF
ONDA GRIF
OLIMPIC GRIF
OVERSIZE GRIF
ONYX GRIF
ORIANA GRIF
ORNELLA GRIF
ORSON GRIF
Numero
da GANYMEDE e AMAPOLA ROSADA
84
da ANGUS HALL e ERMITAGE OR
139
da SUGARCANE HANOVER e FLORINDA BI 265
ALLEV. IL GRIFONE SRL - VIGONE (TO)
M
F
F
ALLEV. HOLZ SRL - S.VITO AL TAGLIAMENTO (PN)
ORAR HOLZ
OLIMPIA HOLZ
OMBRA HOLZ
Nome
F
M
M
F
F
F
F
Sesso
da PINE CHIP e BAMBINA
da YANKEE SLIDE e DISTINTA TAB
da MR VIC e ENCANTADORA
F
da VARENNE e AVITA YELLOW
ALQUATI ANDREA - SORESINA (CR)
F
M
M
M
F
F
F
da ABANO AS e GLORIA EKEGARD
da EVEREST AS e RAISULI PONT
da EVEREST AS e ZANCADILLA
da RUNNING SEA e DUEMILA BIGI
da JAM PRIDEM e ZONA BREAK PINK
da PINE CHIP e COSMIC CANF
da CIRDAN e LINCE DEL NORD
M
F
M
da SUPERGILL e LIBELLA REAL
da TOSS OUT e COLCA LB
da TOSS OUT e ETHEL BI
da TOSS OUT e FAIRLADY BI
da TOSS OUT e FENDI BI
da SUGARCANE HANOVER e FRAISE BI
da TOSS OUT e GINEVRA BI
M
da LINDY LANE e BEDELL FONT
AZ. AGR. BUGNETA - PIETRASANTA (LU)
M
F
F
F
F
F
149
192
245
249
258
270
279
306
ORFANELLA CAF
ORFEO CAF
ORO CAF
ORIGINAL CAF
ORAZIO CAF
ORTEA CAF
ORENTE CAF
OLIVER CAF
ORIZIA CAF
OBINOX
F
da VARENNE e RACHEL CIAK
da ANGUS HALL e SONG’S MARY
da LINDY LANE e AMANTE D’HILLY
da PINE CHIP e BOMBOLOTTA CAF
da PINE CHIP e CINETTE C N
da SUGARCANE HANOVER e CINZIA CAF
da TOSS OUT e ENOTERA CAF
da ABANO AS e EVELINE CAF
da LINDY LANE e HORNBY BOWL
da PINE CHIP e ELETTA CAF
M
da S J’S PHOTO e TYPE DI JESOLO
AZ. AGR. CORREGGIO - PADOVA (PD)
F
M
M
M
M
F
M
M
F
AZ. AGR. CASTELLUCCIO SRL - BETTOLLE (SI)
ONLY YOU CAR
31
38
30
83
108
187
188
239
246
291
370
163
AZ. AGR. CARTABIA MAURIZIA - SEGURO DI SETTIMO MILANESE
OBELLO D’APUA
OMAR BI
OXILYA BI
OPALINE BI
ONE MORE BI
OKRA BI
OTTAWA BI
AZ. AGR. BIASUZZI SRL - MOGLIANO VENETO (TV)
ORFEO PETRAL
75
198
307
284
317
332
368
179
175
217
236
da WINDSONG’S LEGACY e CRAZYFORYOU KING 202
da CREDIT WINNER e ERNANDA KING
375
AZ. AGR. ARDUINI PETROBELLI SS - RONCOFERRARO (MN)
O’ REY KING
ORNATE KING
M
M
F
AZ. AGR. ALLEV. DEI KING - MILANO (MI)
ORONTE CANF
OCEANO CANF
ORCHIDEA CANF
AZ. AGR. ALLEV. CANF SRL - S.S. COSMA E DAMIANO (LT)
OBELIX MAGNUM
OSARE BIGI
OPINIONE BIGI
OPERALIRICA BIGI
AZ. AGR. ALLEV. BI.GI. SAS - CASTREZZATO (BS)
OLTONIA ALAN
ODALISCA TAB
ORIAGO TAB
ORLOFF TAB
26
80
125
220
309
316
392
Numero
da S J’S PHOTO e SILVER STAR LOBELL
da FALIERO AS e ALOHA SIB
da CANTAB HALL e ANDRESS PARK
da GANYMEDE e DORILLA SPIN
da BARTALI OK e MERCY PRIDE
da NEW YORK YANK e PRINCESS GODIVA
da NEW YORK YANK e IGERNE
Genealogia
ALLEV. TABINA SAS - MURELLE DI VILLANOVA (PD)
ONDA LUNGA SPIN
ORO NERO SPIN
OKAY SPIN
ODILLA SPIN
ORTENSIA SPIN
OMBRA FRESCA SPIN
ORANTE SPIN
Nome
da PINE CHIP e VERONIQUE DEI
da ALLISON HOLLOW e FRINEX
Genealogia
M
da NEW YORK YANK e EGIZIA DL
da CANTAB HALL e BOEMIA CR
M
106
da ZINZAN BROOKE TUR e TETRA DI CELLE 322
AZ. AGR. DI CELLE - TROFARELLO (TO)
M
261
F
F
da URONOMETRO e SELENE LB
da PINE CHIP e FELICE NOVEMBER
M
F
M
M
F
F
da ABANO AS e CHILL KRONOS
da FAIRBANK GI e DOGANA PETRAL
da JAM PRIDEM e ELALA
da FALIERO AS e ESPERA D’ASOLO
da LOVE YOU e IRACONDA CASH
da LINDY LANE e SIMB RISING SUN
da PINE CHIP e UPSALA BI
da SUPERGILL e ZIRMA SALLY
da VARENNE e VANDRA’S ROB
da YANKEE SLIDE e ARDORE
da ENJOY LAVEC e ESSENZA D’ETE
da YANKEE GLIDE e KEYSTONE GINNY
da CONWAY HALL e ORA DEGLI DEI
da SUPERGILL e ERA DEI GAMS
da GANYMEDE e IEMONA
da CREDIT WINNER e DREAM ABOUT SOPHIE
da FAIRBANK GI e DAKAR GI
M
M
da VARENNE e DELIZIA PL
da S J’S PHOTO e GINESTRA
AZ. AGR. IL PALAZZETTO - CASTEGNERO (VI)
M
M
AZ. AGR. GIDIEFFE - VOLPIANO (TO)
F
F
F
AZ. AGR. GAMS - CESENATICO (FO)
M
F
F
M
F
F
AZ. AGR. FONTE DELL’ETE - FERMO (AP)
OTTAVIANO RON
OSIRIDE RON
ONTARIO GI
OREGON GI
da NAGLO e RANGOON AS
da URONOMETRO e SIBILLA GRANZE
da ENJOY LAVEC e ZUEL
da S J’S PHOTO e BALANZA
da S J’S PHOTO e CLEOPATRA
da BRANDY DEI FIORI e ELEGANTA
da ALLISON HOLLOW e EMI
da NEW YORK YANK e ENNA DRA
da RUNNING SEA e ZEGIKA
da BRANDY DEI FIORI e ARSS
da MR VIC e CATIUSCIASS
da MR VIC e DIAMASS
da RUNNING SEA e FOREVESS
AZ. AGR. FLY FAST SRL - SCORZE’ (VE)
ONEHORSE D’ETE
OFELIA D’ETE
ODISSEA D’ETE
OMERO D’ETE
OCEANIA D’ETE
OASIS D’ETE
OPEL GAMS
OHARA GAMS
OMEGA GAMS
F
F
M
M
M
M
F
M
M
M
M
M
M
AZ. AGR. FIENILACCIO SS - NOCETO (PR)
OBELIS FLYING
OASICHI FLYING
OSSUR FLYING
ONLY FLYING
OVERTOP FLYING
OYA FLYING
OXIDIANA FI
ORKAN FI
OGAIASS
ORZATASS
OTTORINUSS
ORIENTESS
OTRANTOSS
OMERUSS
ORIENTALESS
ORIONESS
ORVIETUSS
OPIMUSS
OLINTUSS
OPUSS
ORIOSS
143
278
221
358
144
241
296
42
71
126
341
376
394
183
218
229
243
299
319
155
257
11
25
76
96
190
230
234
238
334
343
354
363
384
AZ. AGR. ESSE DOPPIA - CASTIGLIONE DELLE STIVIERE (MN)
OBELIX DI CELLE
OWEN CR
da URONOMETRO e FINLANDIA GI
AZ. AGR. DELLA CIMAROSA SAS - NIBIONNO (LC)
F
228
158
387
Numero
AZ. AGR. DEI GI DI MASON ROMANELLA - VOLPIANO (TO)
OTTAWA GI
32
F
F
Sesso
AZ. AGR. DALLA LIBERA F.LLI - SACCOLONGO (PD)
ORTLESS DL
OSIRIDEX
OLITAX
Nome
Sesso
Genealogia
Numero
F
F
F
M
M
da URONOMETRO e VALDAGNA ONS
da LOVE YOU e APPIANA
da YANKEE SLIDE e DUCHESSA D’ASOLO
da ABANO AS e EDOTTA D’ASOLO
da ENJOY LAVEC e ZORIL AMERICA
da VOLOMIST e REMIDAST
M
M
F
da S J’S PHOTO e BRILLANTE AC
da S J’S PHOTO e VANESSA DEI
da S J’S PHOTO e EVYA LB
AZ. AGR. MARIANO SPA - NOCETO (PR)
M
da BARTALI OK e FREEDOM GB
386
113
182
247
12
49
89
222
227
338
196
308
M
da ABANO AS e CHARMING HONEY
F
M
da URONOMETRO e VERDESCA BELL
da PRIME PROSPECT e BOLSENA LUIS
da YANKEE SLIDE e FIAMMA D’ASOLO
da MR VIC e BOBISSIMA PARK
F
F
F
F
da FALIERO AS e BLACKCAP RIVARCO
da BERNDT HANOVER e SUPER PERT
da MR VIC e DELPHINE RIVARCO
da FAIRBANK GI e I HAVE DREAMED
AZ. AGR. RIVARCO S.S. - ARCO (TN)
M
F
da S J’S PHOTO e EDELWEISS OM
M
M
M
da SELF POSSESSED e BRILTHOR
da CIRDAN e CRODA BLACK JET
da LOVE YOU e FIRIEL
da PINE CHIP e EMBER DAYS
da FAIRBANK GI e IVY
da BERNDT HANOVER e ZED AMI
da PINE CHIP e FALILLA DI ALA
M
F
F
da URONOMETRO e THRILL KRONOS
da WAIKIKI BEACH e VINCENNES OM
da ALLISON HOLLOW e ARMAND INESSA
AZ. AGR. SELVA REALE - ANDRIA (BA)
F
M
M
F
AZ. AGR. SAN VITO SAS - SALERNO (SA)
OPI SELVAREALE
OSIRIDESELVAREALE
OBA SELVAREALE
OPHRA
OLEG
ODOACRE
ONIDA
F
AZ. AGR. SAN BARNABA - MILANO (MI)
ORNENDIL BABA
OSTOHER BABA
OHTAR BABA
OLAZ RODI
AZ. AGR. RODI DI SAPIGNOLI R. - POGGIO BERNI (RN)
OLIVIA RIVARCO
OAKS RIVARCO
OLYMPIA RIVARCO
OPHELIA RIVARCO
OLLIER BREED
OVER BREED
AZ. AGR. PURLARI SRL - GIUGLIANO IN CAMPANIA (NA)
ORLEANS ORS
ORIONE ORS
AZ. AGR. ORSETTA (FI) - ARENA METATO (PI)
OLIVER KOSMOS
34
57
91
232
300
333
378
177
205
263
369
104
122
214
293
164
346
53
107
120
AZ. AGR. MONFORTE SS DI CHIOLA UGO - MONFORTE D’ALBA (CN)
F
AZ. AGR. MOLINARI LUCIANO - LODI (LO)
ODESSA PRINCE
OTOMAR
OVERMAR
OASIMAR
da NAGLO e CORALLS SUGAR
da LINDY LANE e LOVGARDENS WILMA
AZ. AGR. LA TORRE - SAN BONIFACIO (VR)
ONDA D’ASOLO
OIMARI’ D’ASOLO
OLIMPIA D’ASOLO
OMERO D’ASOLO
OTTO D’ASOLO
OMNIAST
M
F
AZ. AGR. LA ROCCA - RIESE PIO X (TV)
OREGON MODEL
OVER THETOP MODEL
AZ. AGR. LA PESCARA SS DI VITO RUBINO & C. - RIARDO (CE)
Nome
Genealogia
da ZINZAN BROOKE TUR e ADELAIDE
F
da ZINZAN BROOKE TUR e VIEW FIELD BABY
BARATTI ABDON - BORETTO (RE)
M
F
M
da LOVE YOU e SALADE DI ROSA
da GANYMEDE e ZARAGAMBA
da GANYMEDE e VANNOZZA
da GANYMEDE e BIJOU BAG
da GANYMEDE e ZIGA BAG
da S J’S PHOTO e ALTEA BOL
M
F
da S J’S PHOTO e UGOLETTA JET
da S J’S PHOTO e DARKLADY BON
da VARENNE e PAPAIA RAL
da YANKEE SLIDE e DELICIA DI RUGGI
da URONOMETRO e DIFFIDA RAL
F
M
da CREDIT WINNER e ARMBRO NIKE
da ABANO AS e HENLEY’S LADY
da ALLISON HOLLOW e TRENTA PAGGIO
da BRANDY DEI FIORI e VLADIMIRA
M
da INDRO PARK e VOLTIGER
CAGNONI MASSIMO - COPPARO (FE)
F
M
da CARPE DIEM e ANTONELLA ANS
da LINDY LANE e GEA
OZIO DI GIO’
M
da NAGLO e CINEA FZ
COLOMBO SILVERIO - FRAZ. COAREZZA - SOMMA L. (VA)
F
M
CARANTI MARIA - PASSOGATTO DI LUGO (RA)
OBIWAN DAAC
OCCHIA PAGGIO
ODINO ZEN
BURDESE DARIO - SANT’ANTONINO DI SUSA (TO)
ORTICA BIANCA
ORZO PERLATO
BRUSCAGNIN AGOSTINO - BREDA DI PIAVE (TV)
M
M
F
BONOMI GABRIELLA - DOSSOBUONO (VR)
OSASCO DI RUGGI
OFICIAL DI RUGGI
OBRA DI RUGGI
OTTO BON
OVIDIA BON
F
BONATI ALBERTO - CHIGNOLO PO (PV)
OUR DREAM BOL
OPIGENA
OREO
M
F
M
BOLLANI ROBERTO - BORGHETTO LODIGIANO (LO)
ONOREVOLE BAG
ONERANDA BAG
ORIGINAL BAG
BEVILACQUA ALBERICO - FABBRI DI MONTEFALCO (PG)
ONLYOU BIEFFE
ONYMEDE BIEFFE
da ANDREA DI JESOLO e OTRALE
da LOVE YOU e BECKY DI AZZURRA
BENINI NICOLA - BUCINE (AR)
M
M
186
87
275
330
37
61
159
290
156
213
364
151
209
82
51
102
129
18
65
315
344
329
78
54
64
162
194
207
365
Numero
da TOSS OUT e VERNA LB
da SUPERGILL e ZANZARA JET
da SUPERGILL e DAUNIA DEI
da URONOMETRO e COMETA DI AZZURRA
da PINE CHIP e DALY DI AZZURRA
da TOSS OUT e DIVINA DI AZZURRA
BABINI EUGENIO - LUGO (RA)
M
F
M
F
M
M
BELLINZONA MATTEO - TORRAZZA COSTE (PV)
OSSODURO MABEL
OWEN MABEL
OHARA NE
OUTLET BANK
Sesso
AZ. AGR. VALLE AZZURRA - STAFFOLI (PI)
OGAM DI AZZURRA
ORMA DI AZZURRA
OBLIR DI AZZURRA
ORBITA DI AZZURRA
ONIL DI AZZURRA
OROGEL DI AZZURRA
Nome
Sesso
Genealogia
Numero
M
F
da ANGUS HALL e CANAKA DVS
da BON VIVANT e SERENATA WS
M
F
F
F
M
M
F
M
da MR VIC e CARP LASER
da PINE CHIP e ROSY LASER
da URONOMETRO e FORIERA AS
da ENJOY LAVEC e IFFI
F
da CREDIT WINNER e GISELLE GRIF
da CREDIT WINNER e ZIGANA AS
da S J’S PHOTO e AFONA CAF
F
da ABANO AS e CASTIGLIA ORS
da SOLAR EFFE e BAPSI
F
da LOVE YOU e UGLOVAJA JET
ITALIANI YON - ROMA (RM)
F
OKLAHOMA JOLLY
ORLANDO JOLLY
OTTAWA JOLLY
OHIO JOLLY
ONTARIO JOLLY
F
M
F
M
M
da GANYMEDE e ESTATE D’ORIO
da LINDY LANE e FEELING PINK
da EVEREST AS e BIANCANEVE UM
da COBOL e ERESIA VIP
da GANYMEDE e INFINITY GRIF
JOLLY STABLE DI LISA DUCCI - PIEVE A NIEVOLE (PT)
ORLEANS
OVERLIMITS ATC
IOZZINO FRANCESCO - CASTELFRANCO VENETO (TV)
OPERA’ AS
HANSEN LISBETH YTTING - CILIVERGHE DI MAZZANO (BS)
M
F
117
142
266
297
33
141
255
345
374
393
325
98
118
70
79
170
da SUGARCANE HANOVER e CLAIRE GOLD 189
da EVEREST AS e LAVINIA DEL RONCO
305
GYADA BROTHERS SRL - AREZZO (AR)
O MIO BIBI
ORMA DELLE GHIAIE
OCRESIA ZAC
M
F
GODANO MADDALENA - MONCALIERI (TO)
OPPENAEIMER
OBLOMOVA
FLASHY SAS DI ADRIANA CATTANEO - MILANO (MI)
ORIENTE LASER
OCEANO LASER
OLIMPIA LASER
OLMO LASER
318
da NAPOLETANO e TETI EGRAL
33
da PRIME PROSPECT e AMBARABACICICOCO’85
da ENJOY LAVEC e FEDE DEL PITIN
379
da SIGNORELLI e FEDRA EGRAL
381
EGRAL SRL - CASTELL’ARQUATO (PC)
F
EREDI ERMINIO LASAGNA SS - MANTOVA (MN)
ODINO EGRAL
OLGA DEL PITIN
OLIMPIA EGRAL
OTTAVIA EGRAL
OPPOSITION
D’ONOFRIO RICCARDO - BAUDENASCA - PINEROLO (TO)
F
123
da SUGARCANE HANOVER e UP AND DOWN OM 41
da KEYSER LOBELL e DHARLYNE SIOUX
360
D’AMICO GIUSEPPE - AVOLA (SR)
da PINE CHIP e FULL MOON
da KICK TAIL e NILENA
da KICK TAIL e TELA KRAMER
da LEGENDARY LOVER K e ZIVA
F
F
M
F
272
313
320
337
da GIGANT NEO e SCITA
23
da TOSS OUT e GLIMMERING KEMP
174
da SUGARCANE HANOVER e FANCY HORSE VIA
M
F
M
DEL VECCHIO MARIA - PALMA CAMPANIA (NA)
ONESTA’ DVS
OLIVER BIO
OHANA BIO
OTELLO COF
ORCHIDEA COF
OTTAVIO COF
251
ORSOLA COF
ORNELLA COF
ORAZIO COF
OLIMPIA COF
COMACCHIO FRANCESCO - CASTELFRANCO VENETO (TV)
Nome
Sesso
Genealogia
Numero
da LOVE YOU e INDIVINA
da FAIRBANK GI e ROO NEY
da BARTALI OK e URALISSE
F
F
M
F
F
da CLASSIC PHOTO e ALPACA OM
da VARENNE e ZILLAH SIB
da VARENNE e EARLY DI POGGIO
da VARENNE e FIORE DI POGGIO
da VARENNE e EPINEZ
LOTUS SNC - PRATO (PO)
F
F
F
da BRANDY DEI FIORI e SIULIANA
OMBRA D’ORIO
M
M
da ANDOVER HALL e TOSCA DEL RONCO
da REGENT LB e URSA DEL RONCO
da S J’S PHOTO e RANA DEL NORD
OLIMPO SLIDE SM
da GOETMALS WOOD e GIUSTIZIA OM
da S J’S PHOTO e ESTATE AGENT
da FALIERO AS e GIADAMAR
M
da YANKEE SLIDE e CUP OLIMPIA SM
MOSCATI FABIO - ROMA (RM)
M
M
M
F
M
da INDRO PARK e BALLET GIRL RL
da ZINZAN BROOKE TUR e LADY MARIELLA
F
da PINE CHIP e FANTASY POWER
OLLY ROB
OPUSDEI ROB
F
M
da SUPERGILL e BEAUTY POINT
da TOSS OUT e ZIGULI’ ROB
NORBIATO SILVIA - S.ANGELO DI PIOVE (PD)
OPINEGILL ROB
NORBIATO MARY ALESSIA - S. ANGELO DI PIOVE (PD)
ONE MINUT DI NO
ONASSIS DI NO
da REGENT LB e FIDES DEL RONCO
NOLA FRANCESCO - PAVIA (PV)
M
MOSCATO LEILA MARIA - ERBA (CO)
OETMALS WOOD
ORO DI LUNI
ONE MORE PLEASE
da PINE CHIP e BEA D’HILLY
MOCCHI GIANNI - SARZANA (SP)
F
MENGHINI GIULIANO - BEVAGNA (PG)
F
MEAZZI GIOVANNI - ORIO LITTA (LO)
OLIVER INN RONCO
OREGON DEL RONCO
MARELLI RINO - MARIANO COMENSE (CO)
OTTEY MARLENE
34
F
244
152
335
252
97
396
383
157
146
377
391
124
10
36
46
28
81
137
223
262
373
16
43
298
da VARENNE e E RITORNO DA TE
172
da URONOMETRO e GLINDATHEGOODWITCH 283
MANGIAGALLI SANDRO - CAMBIAGO (MI)
OPPLA’ DI POGGIO
OASIS DI POGGIO
OSIRIS DI POGGIO
OLGA DI POGGIO
OLEOLE’ DI POGGIO
ONIS
F
F
LEONARDI MAURO - REGGIO EMILIA (RE)
ONE NIGHT AFFAIR
ORI E TESORI
da S J’S PHOTO e ESTRELLA ROYA
LENDERS MIKE - CARMAGNOLA (TO)
OK MARY
OLIVIANEWTONJOHN
OASIS LEO
OTTEY LEO
M
LAGO GIOVANNI - GALLIERA VENETA (PD)
ON SUCCESS VALLEY
LA VALLE SRL SOC. AGR. UNIPERSONALE - PIEVE DI CUSIGNANO-FIDENZA
Nome
Genealogia
da ALLISON HOLLOW e CAPRARA WF
da S J’S PHOTO e BRILLY EFFE
M
F
da MR VIC e STELLAFORTE
da TOSS OUT e ELSA DI JESOLO
PANTANO TIZIANO - NOVENTA (VI)
M
M
ONOFRI TERESA - ANZOLA EMILIA (BO)
Sesso
31
231
115
131
Numero
M
M
da URONOMETRO e ZOBREA CAF
da PINE CHIP e DINKY MEN
M
da GANYMEDE e BARNI MP
F
M
da SELF POSSESSED e ANBAR LASER
da LINDY LANE e FAMME SOGNA’ BI
da PARK AVENUE JOE e RIBA REAL
da PINE CHIP e CANZONE CAF
da ANGUS HALL e VENILIA
da PINE CHIP e FERONIA CAF
da GIGANT NEO e GRAZIOSA REAL
da NAGLO e ZAHYA REAL
da KICK TAIL e DELATA DRA
da SUGARCANE VOLO e LADY MYSTIQUE
da YANKEE SLIDE e B COR CHEETA
M
M
da PINE CHIP e CORNELIA
da JAM PRIDEM e GARBATELLA
S.A.F.I. SAS - ROMA (RM)
M
RIZZO TANCREDI - ROMA (RM)
F
M
ONEFIFTHYONE
F
M
M
F
F
F
da BARTALI OK e NENA ABT
da S J’S PHOTO e ARZACHENA
da S J’S PHOTO e CAPRICE
da S J’S PHOTO e VICTORIA BIP
da S J’S PHOTO e DANTESCA FONT
da S J’S PHOTO e ARSELLA BIP
da LOVE YOU e GERLAZ
M
da SELF POSSESSED e SOLEDAD
SCAGLIARINI GIANNI - BOLOGNA
F
SCAGLIARINI G. E COSTA A. - BOLOGNA
ORSA NORMANNA NP
ORGANZA BIP
OGANO BIP
OKI DOKI BIP
OLIMPIA BIP
ON LINE BIP
ORIANA BIP
S.I.R.E. SAS DI F.BERTERO E C. - SANFRE’ (CN)
OKLAHOMA RIZ
OASIR
ONORATOR
REZZADORE MASSIMO - ASIGLIANO VENETO (VI)
M
F
F
M
F
M
RE.AL.TROTTER S.S. - BASTIGLIA (MO)
OLIMPIONICO REAL
OLANDIA REAL
OSTINATA REAL
OBAMA REAL
ORCHIDEA REAL
OBRIEN REAL
OLIMPIA AMG
ORFEO AMG
da ALLISON HOLLOW e UVA SPINA
da PRIME PROSPECT e CHENZIA DANTE
POZZOBON GIANFRANCO - ERACLEA (VE)
M
F
PETROBELLI CARLO - RONCOFERRARO (MN)
OSLO PETRAL
ORNELLA PETRAL
ONORIO
OBOKO
da NAGLO e COURSER
PATUELLI SERAFINO - COTIGNOLA (RA)
M
PEGORARO MARIO - PONTE DI BARBARANO (VI)
ODDONE MP
ORIUS
OSSICLOR
OBERON JET
168
390
2
94
116
167
208
342
165
389
138
212
304
13
114
132
260
286
331
86
121
327
355
181
74
171
201
PARADISO JET DI TONIATTI GIACOMETTI D. SAS - S. MICHELE AL TAGLIAMENTO
OTTIMO YES
OLTREMARE YES
OREGON WF
OLIMPO WF
Nome
da GOETMALS WOOD e NAGOYA JET
da LOVE YOU e GIVE ME FIVE
da ANGUS HALL e LA CROISETTE
da LOVE YOU e BREZZA MB
da LOVE YOU e FLAMBOYANT MB
F
da CREDIT WINNER e USTEREL AFC
SCUD. ESTEREL - CASTREZZATO (BS)
F
F
da KICK TAIL e RISK OAKS
da PINE CHIP e DOTTY EFFE
da SUPERGILL e CHIPPING IMAGE
da NAGLO e GLENCOE DEI BESSI
F
F
da TOSS OUT e BEST OF GARLAND
da FALIERO AS e CAROLA BY PASS
SCUD. LA PASSERA - VERGIATE (VA)
F
F
F
F
da PINE CHIP e ALPHACAN
da YANKEE SLIDE e PIOGGIA OM
da MR PINE CHIP e ROVERE OM
da CANTAB HALL e SASSYS VICTORY
da ENJOY LAVEC e SCHIFFER PARK
da ALLISON HOLLOW e ULPIANA OM
da ALLISON HOLLOW e USTA OM
da URONOMETRO e VEDETTA OM
da URONOMETRO e WHITE SOX
da MR PINE CHIP e ACCAREZZAME OM
da PRIME PROSPECT e BIRKIN OM
da PRIME PROSPECT e BRICIOLA OM
da URONOMETRO e ARMBRO NAMESAKE
da URONOMETRO e COLOMBARI OM
da ANDOVER HALL e CONCH DREAM
da S J’S PHOTO e COUP VICTORY
da S J’S PHOTO e FENDY ORS
da ENJOY LAVEC e GUENDY OM
da URONOMETRO e KEYSTONE FRIZZLE
da MR PINE CHIP e ULTIMA LUNA OM
da PRIME PROSPECT e VALULA
da ALLISON HOLLOW e FIAMMETTA PL
OPALE ORS
OPERA GIF
da S J’S PHOTO e VEZZOSA GIF
da URONOMETRO e DORIA
M
da ENJOY LAVEC e DI BRAZZA’
SCUD. ROBERT FRIEDMAN SAS - EMPOLI (FI)
F
SCUD. REMY - FERRARA (FE)
F
SCUD. PUGLIESE SNC DI FIORINO - CORNAREDO (MI)
F
F
F
M
M
M
F
F
M
F
F
M
F
M
F
F
M
F
F
F
M
SCUD. O.M. SRL - SAN GIOVANNI PERSICETO (BO)
F
361
219
55
5
17
21
22
40
48
52
63
77
103
112
135
193
195
200
259
288
302
326
328
382
154
134
351
15
161
184
282
166
111
264
140
235
1
281
395
Numero
da CREDIT WINNER e EMERALD KRONOS
da CONWAY HALL e EMON VERITA’ SM
SCUD. EMMEBI SRL - MERATE (LC)
F
F
SCUD. LA RUPE - SASSO MARCONI (BO)
OXANA OM
OMBRA OM
ORCHIDEA OM
OBLIO OM
OSARRACINO OM
ODINO OM
OCRA OM
OCEANIA OM
OMERO OM
OKLAHOMA OM
ORIENTALE OM
OMICRON OM
ORBITA OM
OWERLAND OM
OHLE’ OM
ODALISCA OM
OBELIX OM
ONICE OM
ODYSSEY OM
OASI OM
OFF LIMITS OM
OF LEST
F
F
M
SCUD. GARDESANA SRL - VERONA (VR)
OLIMPIA BY PASS
ONLINE BY PASS
ODINA
Genealogia
SCUD. BOLGHERI SRL - RIMINI (RN)
Sesso
SCUD. DEL BARONETTO - ROMA (RM)
OAKS EFFE
OPERAPRIMA EFFE
OYSTER EFFE
ONLINE EFFE
OLLY ESTEREL
ORLEANS MB
OKLAOMA MB
OMERA WIN SM
OSA HALL SM
OUBANGUI
OKEY DOKEY
ORAISON
Nome
Sesso
Genealogia
Numero
da ANGUS HALL e TIGRE OM
da CREDIT WINNER e ZIZZY KRONOS
da LINDY LANE e ARMBRO TURNPIKE
da SUPERGILL e LOVELYTOBEHOLD
da TOSS OUT e MONAGRAM LOBELL
F
F
M
F
da NAGLO e POINTOFPERFECTION
da URONOMETRO e VOGLIA DI PARK
da PINE CHIP e ELEGIA
da FALIERO AS e CATALINA WISE
SCUD. WISE H SAS - MILANO (MI)
F
F
F
M
F
da PARK AVENUE JOE e SELVA DRA
da ANDREA DI JESOLO e TITA DI RE
da GANYMEDE e BUFERA JET
F
da PINE CHIP e BRIANZOLA VG
SOMMA ELETTRA - SALERNO (SA)
M
M
F
M
da CONWAY HALL e EMBRO COURT SM
da PINE CHIP e CHARLOTTE STROKE
da SELF POSSESSED e EBONITA VIP
M
F
da MR VIC e SNIPPY HANOVER
da NEW YORK YANK e CASSIDY
VICTORY FANS SRL - PADOVA (PD)
M
29
176
225
8
136
127
128
348
24
324
350
7
62
147
353
35
73
93
133
311
173
35
44 - 51 - 72 - 99 - 102 129 - 144 - 191 - 273 290 - 350 - 372 - 380 - 381
Al momento
di andare in stampa
risultano ritirati i numeri:
OVERVIC FANS
OCEAN FANS
ORIONE VIP
da LOOK DE STAR e PRETTY NEAT
VERLICCHI PAOLO - LUGO (RA)
M
TULLMAN-KORN FRANZISKA - CARMAGNOLA (TO)
M
TOZZI CRISTIANO - S.MARIANO (PG)
OTTAVIANO AUGUSTO
OLIVER GREY
da CREDIT WINNER e ADRIA LB
TENUTA GRAN GALA - AQUINO (FR)
M
TENUTA GENZIANELLA - AGRATE CONTURBIA (NO)
ONE DREAM
ORSU’
da ENJOY LAVEC e DELOS ORS
SOC. AGR. ROTTINO DI RE A. E RE E. S.S. - PAVIA (PV)
ORLEAN DI RE
ORFEO DI RE
OYSTER DI RE
O’ PIZAR
F
SCUD. SANT’ANDREA S.R.L. - MILANO (MI)
OBLADI’ WISE
ORANGE BOL WISE
OVERPOWER WISE
ONYX WISE
ORSIA
ONCIA
ORSILIA
OLEGGIO
OMNIA
OLIMPICA ORS
SCUD. SAN GIULIANO SAS DI TARGIONI R. & C. - PRATO (PO)
Nome
In basso: la statua equestre
di Carlo Magno
A fianco: Carlo Martello
nella battaglia di Poitiers
36
mezzo secolo nella rosea che considerava non solo un quotidiano,
ma soprattutto la sua casa e la sua
vita. Ancora studente liceale, si recava in “Gazzetta” a seguito del
padre ed ivi scriveva a macchina le
prime cartelle. C’erano tempi in
cui una corsa classica dell’ippica
aveva gli onori del titolo e della
cronaca in prima pagina.
Periodicamente il Trottatore ha
avuto il privilegio di pubblicare i
suoi scritti che possiamo definire
delle pagine esistenziali, non solo
trotto ed attualità, ma insegnamenti sulla storia di cavalli e cavalieri attraverso l’umanità; la Grecia
antica, il Medio Evo. Ci sono tanti
articoli che se ripubblicati oggi,
avrebbero comunque il sapore dell’inedito. Con lui questa volta ci
tuffiamo nell’età carolingia alla
scoperta della cavalleria e dei loro
esponenti, in un suo testo del
1970, pensando di voler rispolverare queste testimonianze anche a
beneficio dei più giovani.
I lettori più attenti si ricorderanno
che già due volte abbiamo costruito la nostra rubrica attraverso suoi
interventi (Omero cantore... settembre 2007 e Indro Park ... maggio 2008, due mondi lontanissimi
dipinti dalla sua penna di maestro). Purtroppo siamo nell’impossibilità di potergli consegnare una
copia in Cielo!
Come ci capita ogni anno, su per
“LAMPEGGIA L’ARMATURA
DEL SIRE VINCITOR...”
a nostra rubrica, giunta
ormai al terzo anno di vita, tiene molto alla tradizione di quanto è stato e
di quanto si è letto. Nel
corso delle epoche il periodico ha
profondamente cambiato struttura, aspetti e metodi, pur tuttavia
rimane il fedele testimone delle vicende del trotto di mezzo secolo.
Ma nel corso delle edizioni alcuni
tra i massimi giornalisti ci hanno
regalato delle pagine di storia
equestre, uscendo dallo stretto ambito agonistico. Tra questi soprattutto Luigi Gianoli, collaboratore
storico ed amico della nostra rivista, ma soprattutto firma storica
della “Gazzetta dello sport”, oltre
L
________a cura di LUCIO CELLETTI - [email protected]________
MEMORIE DE
era custodito un vero e proprio patrimonio agonistico. Per un “canale youtube” che non esiste più ne
sono sorti altri due in Svezia con
un notevolissimo excursus sui filmati delle corse scandinave d’epo-
Ritratto di Carlo Magno
ca; Elitloppet in primis, i loro nomi
rispettivamente “superzanzara” e
“igla”.
Quasi a considerare “youtube” un
grande albergo dei filmati, chi entra e chi esce!
C
hi fu in sostanza quel personaggio curioso, eroico e
donchisciottesco insieme, che sia chiama cavaliere
e che ha dato nome a tutta una cività, la cavalleria,
rozza e raffinata, cortese, romantica e cinica nello stesso
tempo? Chi fu quest’uomo che col passar del tempo, divenne parodia di se stesso, avulso dalle necessità che
l’avevano creato per diventare un virtuoso non sempre disinteressato di una vocazione diventata mestiere?
Bisogna tornare al regno franco, alla scoperta di Carlo
Martello della forza d’urto del cavaliere staffato e armato
di lunga lancia, e del reparto a cavallo, al tramonto della
fanteria e al rafforzarsi della cavalleria al punto da diventare la regina delle battaglie; e quando i diritti e i doveri
di portare le armi ricadevano su tutti gli uomini liberi, indipendentemente dalle loro condizioni economiche. Di
conseguenza i più potevano recarsi a piedi ai “campi di
37
maggio”, alle “assemblee” e armati in maniera molto rudimentale talvolta, come appare al capitolare Aquisgranense, armati di soli bastoni.
In verità Carlo Magno aveva preteso che la fanteria fosse
armata di archi anziché giavellotti per poter cooperare
con la cavalleria. Difatti il combattimento ravvicinato
preteso dal giavellotto avrebbe impedito alla cavalleria di
efficacemente caricare senza travolgere i propri reparti di
fanteria. Se nell’antichità, la cavalleria aveva generalmente funzione di difendere le ali, nello schieramento
medievale la cavalleria prese posizione alle spalle della
fanteria e con pattuglie lungo i fianchi. I fanti iniziavano
la battaglia con una grandine di frecce e poi i cavalieri
caricavano il nemico attraverso varchi liberi tra le unità
dei loro stessi arcieri. Malgrado una tale tattica di stretta
cooperazione con gli arcieri, i cavalieri medievali di-
(da “Il Trottatore n. 6-1970) di Luigi Gianoli
IL CAVALIERE FEUDALE
giù di questo periodo, questa rubrica vuole lasciare le piste ed i cronometri, le corse e le premiazioni, per
andare indietro... molto indietro in
un momento di alta cultura. Dopo
Omero e Dante Alighieri (agosto
2008) tocca a Carlo Martello, Carlo
Magno e alla loro gente!
Un invito ad una lettura certamente non leggera ma raffinata e dotta,
allo scopo di approfondire reminiscenze frettolosamente imparate a
scuola o tramandate addirittura da
brani musicali (per esempio c’è chi
conosce Carlo Martello soprattutto
attraverso una mitica canzone di
Fabrizio De Andrè, scritta insieme
a Paolo Villaggio, che ci ha ispirato
il titolo dell’ “odierna” rubrica).
Prima di tuffarci in questa lettura
storica, un salto (cosiddetto di palo
in frasca) per una notizia importante che ci riporta bruscamente ai
giorni d’oggi e ci reinserisce nello
spirito originario della nostra rubrica. Nel mese di luglio dal contenitore youtube è stato chiuso l’account dell’user “yourworstnightmare71” che riportava fedelmente le corse nazionali ed internazionali di mezzo secolo. Un passo indietro nel panorama del web,
probabilmente dovuto a questioni
di copyright, ma in quell’account
38
sprezzavano le armi da lancio, come armi degli strati sociali più bassi.
Carlo Magno tentò di trarre dei cavalieri anche dai “liberi” poveri ordinando ai meno facoltosi di riunirsi in gruppi in rapporto all’estensione delle loro terre e di equipaggiare uno di loro da mandarlo in guerra bene armato e a
cavallo. Tale disposizione, difficile ad attuarsi, non sopravvisse alla confusione del IX secolo, ma traspare da
ciò il fatto che, se il nuovo tipo di combattimento doveva
svilupparsi consistentemente, il servizio militare sarebbe
dovuto divenire un fatto di classe. Chi non poteva economicamente permettersi di combattere a cavallo soffriva di
una inferiorità sociale, che in breve divenne inferiorità
giuridica. E se il Capitolare “De exercito promovendo”,
dell’808, sembra usare una terminologia impropria distinguendo una situazione di fatto che limita la condizione
i”liberi” dai “mediocres quippe liberi qui non possunt per
se hostem facere”; mentre l’altro si riferisce ai secondi come “liberi secundi ordinis”, gente libera di second’ordine.
E quando, con la crisi dell’impero franco, il potere centrale cessò di governare de facto, la feudalità, che i Carolingi avevano deliberatamente creato in funzione del nuovo
metodo militare del combattimento d’urto a cavallo, perché fosse la spina dorsale del loro esercito, divenne ad un
tempo stesso classe dirigente ed élite guerriera. Di conseguenza l’antica leva degli uomini liberi fu abolita e venne
così a crearsi un vuoto tra l’aristocrazia guerriera e la
massa dei contadini. Verso l’anno 1000, il termine miles
non significava più soldato, bensì cavaliere.
Il signore feudale poteva essere uomo di governo, ma ciò
era qualcosa di accidentale della sua natura di uomo di
guerra e se l’elemento essenziale dello spirito della cavalleria fu il punire i malfattori, ciò non avveniva tanto
per ossequio alla legge stessa. La figura del cavaliere, riflessa nella letteratura, lo mostra orgoglioso di due virtù
ideali: lealtà e fedeltà al proprio signore (in seguito anche alla dama, dopo che i trovatori ebbero esercitato la
loro influenza sulla vita di corte) e valore nel combattimento.
La classe feudale non ripudiò mai la condizione originaria
della propria esistenza: era stata creata per combattere e
chiunque non avesse voluto o potuto adempiere all’obbligo militare sarebbe decaduto dal beneficio. Il “dovere del
servizio” del cavaliere è la chiave di volta delle istituzioni feudali in quanto tutto il resto ne deriva e la sua accettazione, quale principio determinante della proprietà terriera, comporta una rivoluzione sociale. Ne deriva la concezione, tutta feudale, che il godimento di una ricchezza è
inseparabile da una responsabilità pubblica, il che distingue l’idea medievale della proprietà, sia da quella classica che da quella moderna.
La classe dei vassalli, creata dalla rivoluzione militare
dell’VIII secolo, divenne per generazioni l’elemento dirigente della società europea e, attraverso il caos che ne seguì, e nonostante tutti gli abusi, essa non perse mai completamente il senso che noblesse oblige, anche quando
una nuova classe rivale, la borghesia, rinnovò la nozione
romana della proprietà incondizionata, o socialmente irresponsabile.
La seconda componente del suo orgoglio di cavaliere, il
valore, era strettamente congiunta all’adempimento esemplare del servizio. A parte il costo delle armi e del cavallo, o meglio dei cavalli (almeno cinque, tre per sé, uno da
viaggio, uno da torneo, uno da battaglia, e uno per lo scudiere, il quinto da soma per il trasporto delle armi di ricambio e del normale bagaglio) il nuovo modo di combattere distrusse l’antica idea germanica che ogni uomo libero fosse un soldato.
Il combattimento d’urto non poteva essere compito di
guerrieri temporanei; bisognava essere abili professionisti, risultato di un lungo addestramento tecnico, e in condizioni fisiche eccellenti, tanto che, a quel tempo, le dimore dei grandi signori erano già divenute scuole nelle
quali i ragazzi venivano addestrati nelle arti della cavalleria, comprendeva probabilmente la pratica del torneo.
L’apprendistato che si concludeva con la vestizione
(“adoubement”) finiva per saldare una casta militare cosciente di sé, cosmopolita, consapevole della propria solidarietà e fiera delle proprie tradizioni, delle quali una
parte essenziale era la grande rivalità tra cavalieri nella
gesta d’armi. Il nuovo modo di combattere, con la sua
grande mobilità e i paurosi scontri, apriva un campo nuovo alla prodezza individuale. Erano passati i vecchi tempi
delle formazioni chiuse e compatte, quasi un muro di scudi, che respingevano e poi colpivano. Anche se nell’età
feudale le battaglie più importanti venivano spesso progettate accuratamente ed eseguite con una ammirevole
disciplina da squadroni di cavalieri, la vita emotiva del
guerriero era altamente individualizzata.
Difatti lunghi passi delle chansons de geste sono dedicati
a resoconti particolareggiati, direi colpo per colpo, di possenti scontri che possono essere apprezzati solo se ci si
immagina l’interesse tecnico dell’uditorio feudale.
La prestanza fisica e l’abilità nell’uso delle armi erano i
presupposti che in battaglia permettevano di dar prova di
fedeltà al giuramento e di ardire. A questo fine la classe
feudale scoprì ed elaborò una simulazione realistica e anche mortale della guerra: il torneo.
Nell’842 vi fu un formidabile torneo vicino a Strasburgo
alla presenza di Carlo il Calvo e di Ludovico il Germanico, avvenimento che non doveva essere per quei tempi
eccezionale. Testimonianze concrete su tali giostre cavalleresche sono scarse sino al XII secolo. Da allora in poi
esse costituirono sino alla guerra dei trent’anni il passatempo della classe superiore.
Avvenne così che, mentre aumentava la violenza del combattimento d’urto, gli armaioli cercarono di farvi fronte
costruendo protezioni sempre più pesanti per il cavaliere,
il quale divenne a mano a mano sempre più irriconoscibile nel suo guscio d’acciaio. Fu quindi necessario, per distinguerlo, porre precisi segni di identificazione.
Pennoncelli, insegne araldiche, stemmi ereditari si elevarono come mostruose corna di cervo sopra la testa del cavaliere, occuparono di colori vividi il suo scudo, invasero
la sua armatura, simboli d’oro, d’argento, rossi, verdi, neri ricopersero il suo mantello. Non è un giochetto semantico dire che il cavaliere feudale era riconosciuto, nella
sua società, dalle armi che portava: le esigenze del combattimento di urto avevano formato la sua personalità e il
suo mondo.
Dagli archivi del “Trottatore” il Gran Premio della Fiera del 1970. Une De Mai s’impone ad un
indomito Barbablù.
39
Jean Rene Gougeon con Une de Mai che ha
aperto il mese di aprile 1970 vincendo il “Lotteria”.
Barbablù (sinistra) e Une de Mai (destra) alla presenza di Giuseppe Biasuzzi e signora. L’occasione ci consente di ricordare caramente il commendatore che ci ha lasciato alla fine dello
scorso anno
Giancarlo Baldi (al centro) con un giovanissimo Fabio Biasuzzi (a sinistra).
R
si attaglia perfettamente alle foto
che in questa pagina pubblichiamo. Ce l’ha gentilmente inviate il
sig. Renato Campagnola, appassionato allevatore di Bollengo, in
provincia di Torino, suoi i cavalli
con la sigla “Del Mavi”. Le foto riguardano il Premio Fiera dell’aprile 1970 e descrivono, nel colore tipico delle foto anni Settan-
icordate “Those were
the days”, il brano
della cantante gallese
Mary Hopkin, proposto in versione italiana
da Gigliola Cinquetti e da Dalida,
ritradotto come “Quelli erano
giorni!”. Ebbene il titolo della
canzone e la melodia che ci immaginiamo di... “ricanticchiare”
ta, le ore immediatamente precedenti alla corsa, l’attesa per la sfida Une de Mai/Barbablù. Ringraziamo e salutiamo caramente il
sig. Campagnola; invitiamo tutti
coloro che intendessero inviare
preziose testimonianze di un trotto che fu o che è stato a contattare
la nostra redazione nei numeri
che sono proposti a pagina 1.
QUELLI ERAN GIORNI!
di Luigi Sangiorgio
Novella Calligaris
Arthur Ashe
40
campioni di epoche diverse. Meglio
Coppi o Merckx nel ciclismo? E ancora il piu’ grande del calcio è stato
Pelè o Maradona? Cambiano gli allenamenti, i materiali e perfino il
modus vivendi dell’atleta. Pensate
a Livio Berruti che prima delle
Olimpiadi di Roma si allenava tre
volte la settimana alla sera e bastava per uscire dalla curva dello Stadio Olimpico con la voce di Paolo
Rosi che in telecronaca esclamava:
a recente finale di Wimbledon tra Federer e
Roddick, quattro ore e
mezzo di un match appassionante e chiusosi al
quinto set, ha riproposto al grande
pubblico il fascino delle grandi sfide tra numeri uno. Lo sport che
produce record, gare dalla bellezza
sublime e primati e che in un volo
pindarico regala alchimie della
mente, il paragone impossibile tra
L
Livio Berruti sul podio olimpico del 1960, in compagnia dello statunitense Carney e del
franco-senegalese Seye
Sopra: Carolina Kostner - Sotto: Johann Cruyff
“Berruti è nettamente in testa”. Sono le sfide tra i grandi che alimentano la fantasia della gente, che
fanno salire all’apice gli ascolti televisivi e incrementare i ricavi degli
sponsor e degli stessi atleti nell’epoca dello sport business. Così
Carolina Kostner, la dea altoatesina del pattinaggio artistico, ancora
non ha vinto un oro olimpico ma è
il personaggio piu’ conosciuto dalla
gente. E ai giovani piace come Valentino Rossi, il re dei sorpassi del
moto GP. E l’ippica? Il nostro mondo del cavallo è rimasto ad una data memorabile alla voce imprese
straordinarie. Era il 4 maggio
2002, teatro l’ippodromo di Agnano, nel Lotteria si sfidarono Varenne, il cavallo delle meraviglie e il
suo grande rivale, il castrone svedese Victory Tilly. Così su Il Mattino l’ottimo Gaetano Borrelli, canto-
QUEL 4 MAGGIO 2002 A NAPOLI
NUMERI UNO
Sfide tra
HISTORY
Nino Benvenuti
re della grande corsa partenopea,
ricordò quella sfida indimenticabile. Titolo a nove colonne: “Da Varenne all’eternità”. Attacco: “Fantastico, impressionante, mostruoso. Semplicemente invincibile. La
leggenda di Varenne si impreziosisce di un’altra impresa che sarà
difficile dimenticare. Il Capitano ha
dato addio al Lotteria con il terzo
successo consecutivo migliorando
di un decimo il suo stesso primato
delle piste italiane. Mai vista una
corsa così bella, coinvolgente, spettacolare”.
E non l’avevano vista i 26 mila che
affollavano la magica conca. In Italia una corsa così non si è piu’ vista. Sono passati sette anni, tantissimi nel mondo che viaggia a velocità ipersonica di oggi. E in questo
percorso della memoria dove lo
sport nobile delle corse dei cavalli
reclama il suo posto accanto alle
grandi sfide della boxe, del tennis,
del nuoto e dell’atletica leggera, togliamo un po’ di polvere dagli almanacchi per ricordare Aulo Gellio
e Jago Clyde, i due rivali del trotto
anni Trenta. Nella seconda metà
Federica Pellegrini
degli anni cinquanta lucidiamo la
sfida infinita tra il moro Crevalcore
e il biondo Tornese, che ha avuto
molta letteratura e pensiamo al
bellissimo libro del grande Martinelli. Quindi andiamo avanti di
vent’anni e peschiamo a pieni mani
nei rivoluzionari anni Settanta. Sugli ovali di sabbia arrivano gli americani. I Biasuzzi, i Branchini, i Tosonotti vanno negli States, guardano corse, entrano in confidenza
con gli operatori del trotto piu’ veloce del pianeta e acquistano. Ecco
Wayne Eden che per il Morino Fontanesi farà scintille in duelli con
Delfo, il genio e follia che in una
splendida notte americana del
1977 ci farà diventare campioni del
mondo. Prima pagina della Gazzetta dello Sport, il Pilota che sorride e
vai, un cavallo come i ragazzi di
Pozzo, come l’Italia ai tempi di Pablito come Cannavaro e compagni
nella notte di Berlino. Quel 4 maggio 2002 ci fu un attimo nel quale
dalla tribuna di un ippodromo,
Agnano, parti’ un boato come
quando c’è un goal allo stadio. Fu il
momento quando sulla dirittura di
fronte Giampaolo Minnucci spostò
Varenne all’esterno di Stig Johansson e Victory Tilly. Fu testa a testa, fu un duello lungo seicento metri dove gli zoccoli dei due cavalli
alzavano sabbia e lasciavano impronte, dove il cuore, la testa, i muscoli, le narici sembravano stantuffi, battiti, suoni nel fiato sospeso di
un grande abbraccio, quello di un
ippodromo pronto a scattare in
piedi, alla gente che presa dallo
stupore di una corsa come da anni
non si vedeva su un ippodromo
italiano. La sfida tra i due cavalli piu’ forti del mondo. Varenne e Victory Tilly come Gustav Thoeni e Ingemar Stenmark a giocarsi la Coppa del
Mondo di sci nel parallelo di
Val Gardena del 23 marzo
1975. O come Artur Ashe che a
32 anni si trova davanti un
ventitreenne mancino Jimmy
Connors nella finale di Wimbledon.
E’ favorito Connors per il suo
rovescio a due mani, per il suo
gioco potente da fondo campo
ma Ashe sa di rappresentare
41
quel giorno il primo giocatore nero
a poter alzare la Coppa piu’ prestigiosa del tennis mondiale. E si inventa una strategia: colpi taglienti e
liftati, che danno rotazioni impensabili alla pallina. Quel ritmo a rallentatore sorprende Connors. Tre
set ad uno per Arthur Ashe. Così
Minnucci non ha fretta, non vuol
stare a tutti i costi davanti, sa
aspettare. Lascia sfogare in avanti
il castrone volante. Varenne ha la
responsabilità del ruolo di favorito
e di una folla che vuole la vittoria.
Varenne è un computer con l’istinto del capo branco.
Non ci sta a perdere, a stare dietro.
Minnucci sa che se Varenne arriva
senza aver speso troppo nei primi
mille metri di gara ha poi un motore devastante per produrre qualunque parziale. Ed eccolo, via andare,
testa a testa, Victory Tilly non molla, la curva, che quasi non si vede
all’esterno perchè c’è una marea di
gente, artieri, tifosi, giornalisti quasi con i piedi dentro. E’ un abbraccio a spingere Varenne, a lanciare
quell’urlo. E in dirittura Varenne
passa. E’ un lampo, mette alle corde il grande rivale. Ed è la festa, la
gente che come api sul miele va
verso il cavallo, abbraccia il driver,
Agnano come se fosse il San Paolo,
la magia di una corsa, di un’impresa, ventiseimila come se giocasse
Maradona. Maradona è meglio di
Pelè dicono ancora a Napoli. E’ il
fascino dei numeri uno. Quelli che
ci fanno amare ancora le corse, lo
sport, la vita. Perchè nutrono di sogni gli attimi, i secondi, il nostro
andare oltre.
Nicola Pietrangeli
42
PROVVIDENZE TROTTO 2009
Il Consiglio prende atto dell’approvazione del
Ministero delle Politiche Agricole riguardante il programma delle provvidenze all’allevamento per l’anno
2009.
RIFLESSIONI SUI PARAMETRI PER
L’ASSEGNAZIONE DELLE MEDAGLIE D’ORO
In merito alle prestazioni ottenute dai cavalli nel 2008,
premiazione nel corso della Festa dell’Allevatore
2009, si stabilisce di ampliare i parametri per l’ottenimento attraverso i susseguanti criteri.
2 anni – Euro 7.500,00 di somme vinte
3 anni – Euro 18.000,00 di somme vinte
4 anni – record di 1.15.0 o migliore
ASTA FATTRICI
E’ indetta dal Consiglio un’Asta di fattrici selezionate
gravide da tenersi a Verona, nel pomeriggio di sabato 7 novembre 2009, per un numero massimo di 30
cavalle.
decide che la Festa si svolga sabato 10 ottobre 2009,
vigilia del Derby del Trotto a Caserta, dando mandato
al Consigliere Diana di individuare, di concerto con il
Segretario Torciere, il luogo preposto alla premiazione.
ANACT – Viale del Policlinico 131
00161 Roma
Gli altri interessati possono farne richiesta
Tel. 06/4416421 – Fax 06/44164237
e-mail [email protected]
Il “Registro del Cavallo Trottatore Italiano”
edizione 2008
Il volume è spedito a tutti i Soci dell’ANACT.
È U SCITO
FESTA DELL’ALLEVATORE 2009
In considerazione della decisione già assunta di svolgere la Festa dell’allevatore in Campania, il Consiglio
SCELTA DEI SOGGETTI PER LE SESSIONI
POMERIDIANE D’ASTA
Il Consiglio esamina singolarmente le schede genealogiche di cavalli riguardo al quale l’allevatore ha fatto
richiesta nel modulo iscrittivo individuando un gruppo di 62 puledri per la sessione pomeridiana di lunedì 28 settembre e di 44 puledri per la sessione pomeridiana di lunedì 26 ottobre
Hanno presenziato alla riunione il Presidente Viani, il
Vice-Presidente Moscati, i Consiglieri Bisacchi,
Cesarano, Cioccoloni, De Rossi, Diana, Ferrero,
Franceschi, Govoni, Gregoris, Lo Cicero, i sindaci
Righini, Zamparelli.
ORDINE DEL GIORNO
1. Verifica Verbale n. 435;
2. Scelta dei soggetti per le sessioni pomeridiane
d’Asta
3. Festa dell’Allevatore 2009;
4. Riflessioni sui parametri per l’assegnazione delle
medaglie d’oro;
5. Varie ed eventuali.
ESTRATTO VERBALE N. 436 DELLA RIUNIONE DI CONSIGLIO ANACT
DEL 14 LUGLIO 2009 A ROMA
PRESSO LA SEDE DELL’ANACT - VIALE DEL POLICLINICO 131 - ROMA
INCENTIVAZIONE PRODUZIONE DI PREGIO: € 8.000,00 AI MASCHI O AI CASTRONI E DI € 9.000,00 ALLE
FEMMINE DA EROGARSI AGLI ALLEVATORI DEI CAVALLI NATI NEL 2007 (LETTERA N) CHE RAGGIUNGANO I REQUISITI PREVISTI DALL’ALLEGATO REGOLAMENTO
INCENTIVAZIONE PRODUZIONE DI PREGIO: € 5.000,00 AGLI ALLEVATORI DI CAVALLI NATI NEL 2006
CHE ALLA DATA DEL 31/12/2009 ABBIANO RAGGIUNTO € 40.000,00 DI SOMME VINTE
CONTRIBUTO PER ATTIVITA’ PROMOZIONALI E RASSEGNE - ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVVIDENZE
E ORGANIZZAZIONE DELLE ASTE - PROMOZIONI A LIVELLO REGIONALE E ATTIVITA’ DIVULGATIVA
2
3
4
2. Per i cavalli che acquisiscano i requisiti all’estero, il contributo sarà erogato a presentazione di una richiesta scritta da parte dell’allevatore da inviare all’UNIRE – Ufficio Premi. Tale ri-
Detti tempi, se conseguiti sulla media distanza, saranno maggiorati di un secondo.
1.17
su pista da 800 metri di Ferrara
1.16.5 su piste da 800 metri di Follonica, Trieste, Aversa e
Ravenna
1.16
su pista da 800 metri di Firenze, Bologna, Montecatini, Padova, Cesena, Montegiorgio (pista da 800 m.)
1.15
su pista da 1000 metri di Torino, Palermo, Treviso, Taranto, Albenga, Castelluccio dei Sauri, San Giovanni
Teatino, Civitanova Marche, Pontecagnano e SS. Cosma e Damiano
1.14.5 su pista di Roma, Napoli, Modena e Montegiorgio (Racchetta)
1.14
su pista di Milano, Siracusa, Follonica (pista da 1400
metri) e campi esteri
1. È stabilita la seguente incentivazione per la produzione di
pregio: € 8.000,00 a cavalli maschi o castroni e di € 9.000,00
alle femmine, da erogarsi agli allevatori dei cavalli iscritti al Libro Genealogico del Cavallo Trottatore Italiano nati nel 2006
(lettera M), che conseguiranno alla data del 31/12/2009 somme
vinte pari o superiori ad € 7.500,00 (dati UNIRE), o il ragguaglio chilometrico secondo la seguente articolazione:
Articolo 1
Cavalli nati nel 2006 (lettera M)
43
Detti tempi, se conseguiti sulla media distanza, saranno maggiorati di un secondo.
1.17.5 su pista da 800 metri di Ferrara
1.17
su piste da 800 metri di Follonica, Trieste, Aversa e
Ravenna
1.16.5 su pista da 800 metri di Firenze, Bologna, Montecatini,
Padova, Cesena, Montegiorgio (pista da 800 m.)
1.15.5 su pista da 1000 metri di Torino, Palermo, Treviso, Taranto, Albenga, Castelluccio dei Sauri, San Giovanni
Teatino, Civitanova Marche, Pontecagnano e SS. Cosma e Damiano
1.15
su pista di Roma, Napoli, Modena e Montegiorgio
(Racchetta)
1.14.5 su pista di Milano, Siracusa, Follonica (pista da 1400
metri) e campi esteri
È stabilita la seguente incentivazione per la produzione di pregio: € 8.000,00 a cavalli maschi o castroni e di € 9.000,00 alle
femmine, da erogarsi agli allevatori dei cavalli iscritti al Libro
Genealogico del Cavallo Trottatore Italiano nati nel 2007 (lettera N), che conseguiranno alla data del 31/12/2009 somme vinte
pari o superiori ad € 7.500,00 (dati UNIRE), o il ragguaglio chilometrico secondo la seguente articolazione:
Articolo 2
Cavalli nati nel 2006 (lettera N)
chiesta dovrà contenere il nome del cavallo, genealogia, record,
data, ippodromo, distanza e somme vinte.
3. Le domande dovranno essere presentate entro il 28/02/2010.
REGOLAMENTO DI ASSEGNAZIONE ARTT. 1 E 2
INCENTIVAZIONE PRODUZIONE DI PREGIO: € 8.000,00 AI MASCHI O AI CASTRONI E DI € 9.000,00 ALLE
FEMMINE DA EROGARSI AGLI ALLEVATORI DEI CAVALLI NATI NEL 2006 (LETTERA M) CHE RAGGIUNGANO I REQUISITI PREVISTI DALL’ALLEGATO REGOLAMENTO
1
PROVVIDENZE TROTTO - ANNO 2009
T
il suo centro di allenamento a Migliarino Pisano, per vincere una
tris ancora con Duca Air sull’anello
delle Mulina e realizzare un doppio al Sesana nel mese delle rose.
Lamon Jet e Franky Giò i due animali da tris della Colletti connection. E intanto la Supergill Love Me
Tender piazzava un filotto di sette
affermazioni consecutive, tanto a
ribadire la forma di scuderia del
trainer siciliano. “E’ una bella annata - spiega Colletti - una cinquantina di vittorie e una ottantina
di piazzamenti già arrivati dopo
sei mesi di attività e soprattutto
queste affermazioni tris che partono da una mia filosofia. Ho cinquanta effettivi in allenamento, ma
44
Lucio Colletti in sediolo nel suo pellegrinaggio vincente per ippodromi
ra marzo e giugno del
2009 il circuito nazionale della tris ha rivelato le doti di un trainer
palermitano e toscano
d’adozione, Lucio Colletti. Nelle
prove del tiercè i cavalli allenati da
questo professionista si sono messi
in evidenza da Trieste in giù. E’
proprio il caso di dirlo perché Duca Air il 5 maggio ha trionfato al
Montebello in una tris percorsa costantemente in quarta/quinta ruota, numero che raramente si vede
sull’anello giuliano notoriamente
dalle curve strette. Poi nella vicina
Padova si è affermato il cinque anni Iper Jet, storia del 25 maggio.
Rotta in Toscana, dove Colletti ha
nessun cavallo da gran premio. Allora per far quadrare i conti la
scelta è stata quella di preparare i
cavalli per le tris dove il montepremi è sempre di livello. Inoltre, queste corse sono un mio pallino personale. Da bambino ho vissuto in
Francia e lì la magia del quintè nei
bar mi ha catturato. Io credo che
se vogliamo rilanciare l’ippica bisogna puntare proprio su una bella
confezione della tris, con i buoni
cavalli e i migliori drivers, per poi
promozionare bene il prodotto sui
media”. Duca Air è l’ammiraglio di
scuderia. Un cavallo che lui ha rigenerato dopo un periodo di appannamento. “Il Duca è sempre
stato un buon cavallo, è passato da
da Palermo, Mister Tris
LUCIO COLLETTI
LUCIO COLLETTI IL TRAINER DELLA TRIS
di Fausto Ferretti
Cavallo
DUCA AIR
GUNTHER PRIDE
DUCA AIR
LAMON JET
IPER JET
FRANKY GIO'
Ippodromo
1. TRIS FIRENZE
1. TRIS PALERMO
1. TRIS TRIESTE
1. TRIS MONTECATINI
1. TRIS PADOVA
1. TRIS MONTECATINI
TOTALE 50 VITTORIE DI SCUDERIA AL 26 GIUGNO 2009
6 VITTORIE LOVE ME TENDER
4 VITTORIE LAMON JET
4 VITTORIE FRANKY GIO'
3 VITTORIE GUNTHER PRIDE
2 VITTORIE DUCA AIR
2 VITTORIE IPER JET
poi altri con 1 vittoria.
I PIU' VINCENTI DELLA SCUDERIA
LOVE ME TENDER E' LA REGINETTA DEL 2009 CON SEI SIGILLI
Data
27.03.09
27.04.09
05.09.09
13.05.09
15.05.09
23.05.09
IL DOPPIO DEL DUCA TRA FIRENZE E TRIESTE
SEI VITTORIE TRIS DEI 'COLLETTI BOYS' IN 5 IPPODROMI DIVERSI
TUTTE LE TRIS 2009
VINTE DA COLLETTI
45
46
vari allenatori, non sempre ha
espresso le sue qualità, talvolta è
incappato in rotture dovute al carattere. Con lui ho lavorato sulla
meccanica, con delle ferrature e
usufruendo di un training sulla dirittura in sabbia di Migliarino intervallato da passeggiate lungo il
vicino lago, ho riportato Duca Air
ad un eccellente livello. Tanto che
ora è un soggetto dal fondo illimitato e la corsa di Trieste lo dimostra, girando tutta strada di fuori”.
Licenza da allievo staccata a diciotto anni, il Lucio palermitano a
trent’anni decide di lasciare l’isola
e si trasferisce a Roma, un bel periodo di formazione e poi l’approdo da Enrico Bellei. “Che anche
merito di questo anno importante
per la mia professione”. I risultati
di Colletti non sono passati inosservati perchè diversi proprietari
toscani hanno mandato da lui diversi puledri con la N. “Se mette la
testa a posto, credo che Love Me
Tender ha le potenzialità per salire ancora di categoria dopo la suite di sette affermazioni consecutive. Poi il futuro è in queste N tra i
quali ce ne sono alcuni che fanno
sognare”. Dalle tris ai gran premi,
l’obiettivo dell’affabile trainer palermitano che si è innamorato della Toscana, è l’impeto, lo slancio
dei puledri prossimi al debutto
che sono la linfa di uno sport bellissimo, il trotto.
oggi è la mia prima guida, uno che
ti garantisce una interpretazione al
top. Poi mi avvalgo di altri validi
catch come Antonio Greppi, Gennaro Casillo e Marcello Di Nicola.
Io preferisco allenare, ho la fortuna di essere a Migliarino, un posto
dal clima ideale. Venendo da Palermo, ho apprezzato questa location in Toscana dove non è mai né
troppo freddo né troppo caldo.
Personalmente sono dell’idea che
sia il troppo caldo a dare noia ai
cavalli. A livello di strutture il materiale che ho in training ha a disposizione una racchetta da 1700
metri e la possibilità di adottare la
terapia marina nel vicino lago. Poi
ho uno staff di collaboratori straordinari ai quali do gran parte del
• segue quota progressiva (da stabilire) per la corsa all’età dei tre anni.
• quota pari all’1% della dotazione al momento della partecipazione alle corse da svolgersi nel corso
dell’attività dei due anni e dei tre anni.
• quota di Euro 250,00 da corrispondersi entro il 30 giugno 2010;
• quota di Euro 100,00 da corrispondersi entro il 31 marzo 2010;
• quota di Euro 100,00 da corrispondersi entro il 31 dicembre 2009. E’ riconosciuta agli acquirenti di
cavalli alle Aste suddette la facoltà di corrispondere l’importo al momento del pagamento stesso.
• quota iniziale a carico dell’allevatore per Euro 60,00, già inglobata nella tassa d’iscrizione alle Aste.
In caso di iscrizioni, contemporanee o successive, ad Aste non organizzate dall’Anact, il cavallo perde
ogni diritto a partecipare alle corse valide per i Gran Premi delle Aste.
COMPOSIZIONE DEL FONDO
Le dotazioni delle corse potranno variare in base alla quantità dei soggetti iscritti ed in ragione dell’entità della composizione del Fondo. Sarà attribuito un bonus di Euro 100.000,00 per il/la cavallo/a che si
aggiudicherà sia la corsa per due anni, sia la corsa per tre anni.
All’età dei tre anni: prova unica open (con dotazione minima di Euro 200.000,00)
All’età dei due anni: due divisioni; una maschile, l’altra femminile (Euro 200.000,00 ciascuna)
Per tutti i cavalli iscritti alle Aste Anact: sono previste le seguenti corse:
GRAN PREMI DELLE ASTE
AVERSA – Ippodromo Cirigliano
Lunedì 16 novembre 2009
Sessione Selezionata e Qualificata
riservata a cavalli nati nel 2008
SETTIMO MILANESE – Centro Unire
Lunedì 26 ottobre - Martedì 27 ottobre
Sessione Selezionata e Qualificata
riservata a cavalli nati nel 2008 dal 16 aprile in poi
SETTIMO MILANESE - Centro Unire
Lunedì 28 settembre - Martedì 29 settembre
Sessione Selezionata e Qualificata
riservata a cavalli nati nel 2008 dal 1° gennaio al 15 aprile
CALENDARIO ASTE ANACT 2009
L
48
a giornata che tutti i “puri” del trotto italiano
aspettano con ansia per
un anno è quella loro interamente riservata. Infatti tutti gli ippodromi di trotto riservano un convegno l’anno per le
sole corse Gentleman.
La passione e l’amore per il cavallo con la straordinaria sensazione
di correre in sulky a un trottatore
portano l’adrenalina al massimo
livello e generano emozioni uniche. Questi sono gli ingredienti
principali che portano persone di
ogni ceto sociale: dall’imprenditore al commerciante fino al professionista ad acquistare cavalli da
trotto e cimentarsi in pista per
competere con gli altri colleghi
Gentleman. Questa parola, in inglese, significa letteralmente “Signore” e rappresenta il motto della
Federnat, la federazione nazionale
amatori trotto con a capo il Presidentissimo Cesare Meli.
L’ippodromo del trotter romano di
Tor di Valle l’ha ospitata, come tra-
dizione, nel mese di giugno regalando tutto il palcoscenico ai Gentleman drivers di mezza Italia la
sera di martedì 23. Alla perfetta
riuscita della serata ha contribuito
in maniera fondamentale il Gentleman Driver Club del Lazio, capitanato dal suo Presidente Luigi Migliaccio, che è riuscito nell’impresa
di trovare anche uno sponsor prestigioso come la Intralot, azienda di
giochi e scommesse internazionale.
Molti Gentleman di diverse regioni
sono giunti a Roma molto agguer-
Franco Matafù, Consigliere Unire, premia Angelo Marozzi vincitore di due corse nella serata, con Lotarius e Moro Bon
UN ANGELO
CONQUISTA ROMA
TORDIVALLE – SERATA GENTLEMAN
di Andrea Specchi
Angelo Marozzi si salva di misura all’interno
riti e con propositi di vittoria non
solo nella classifica finale della serata ma anche nella Tris-Quartè
Nazionale, cosa riuscita al bravo e
giovane gentleman emiliano Nicolò
Venturi, che in sediolo al favorito
Larice sbaragliava un campo di
partenti molto qualitativo, vincendo per autentica dispersione la
prova più attesa.
Emozioni a raffica e tanta competizione leale nelle altre corse del
programma che sancivano vincitore meritevole il marchigiano Ange-
Splendido arrivo a fruste alzate con Angelo Marozzi che si salva sul palo
49
lo Marozzi, capace di cogliere due
vittorie in serata in sulky al 4 anni
Lotariuss e al 3 anni Moro Bon:
identico il percorso delle sue affermazioni con schema di “stop and
go” che ben avrebbe sottolineato
lo”Zio Salvio” .
A conclusione della serata, cena
nella Club House dell’ippodromo
di Tor di Valle con molti personaggi noti dello sport e della cultura
che hanno partecipato alla competizione: Thomas Manfredini, calciatore professionista dell’Atalanta, alla sua prima esperienza in
sulky, Zibì Boniek, arrabbiato per
la sua scialba prestazione in gara
(appena un quinto posto), Alessandro Andreoni esperto gentleman
driver, vice presidente della Federnat e suocero di un “certo” Luca
Cordero di Montezemolo, molto affamato e felice di rivedere un clima
cordiale e amichevole come da diversi anni aveva a verificarsi.
Estrazione conclusiva di premi per
tutti gli intervenuti alla serata,
gentilmente offerti da uno sponsor.
Primo premio in palio era un bellissimo televisore 38 pollici con digitale terrestre.
50
orprende che nel
mondo equestre,
dominato
da
comportamenti e interessi prettamente
maschili, le donne
prevalgano numericamente nella partecipazione. Questo dato
ha incuriosito l’autrice, Roberta Ravello,
che nel suo libro,
“Passione di Donne”,
un nuovo volume della casa editrice Equitare, esamina le motivazioni e i modi tipici
femminili di avvicinarsi all’equitazione
o, più ampiamente, al
cavallo.
Sì, perché per le donne il rapporto con
questo animale non si
basa solo su esigenze
sportive o di svago,
ma deriva da bisogni
più profondi, emotivi
e affettivi.
Come emerge dalle
storie riportate nel libro, la donna ama il
cavallo perché rappresenta per lei qualcosa che manca nella
propria vita o che desidera: libertà, eros,
forza, bellezza. Per
questo sono molte le donne che
scelgono attività o mestieri collegati al cavallo, a cui si dedicano
con sensibilità e attenzione particolari.
S
Roberta Ravello è nata a Cesenatico nel 1971. Sin da piccola ha avuto due grandi passioni: la lettura
e gli animali. È scrittrice e attivista nel campo della tutela dei di-
ritti degli animali.
Con Equitare ha già pubblicato
“Cavalli inutili? Pascolo o macello, la necessità di una scelta responsabile”.
L’EQUITAZIONE AL FEMMINILE,
PASSIONE DI DONNE
Un libro:
Il cavallo in libreria e al cinema
di Barbara Sarri
uria” è una serie televisiva
uscita all’inizio degli anni
settanta in Italia (quindici
anni dopo la sua apparizione negli
Usa), ha avuto un gran successo.
Una produzione a cura di Leon
Fromkess le cui riprese furono effettuate all’Iverson Ranch di Chat-
“F
sworth, in California. “Milioni
di bambini e ragazzi, ogni sera
alle 19,25 su Raiuno, non se ne
perdevano nemmeno una puntata; e la sigla del serial, cantata da Mal, balzò subito in vetta
alla hit parade, vendendo 300
mila copie già nelle primissime
settimane di programmazione.” (www.repubblica.it). Raccontava della storia di uno stallone morello, Furia, che si faceva cavalcare solo da un bambino Joey (interpretato da Bobby
LA FURIA DEL WEST
Un film:
51
Rubrica a cura di
Barbara Sarri
www.barbarasarri.com
lire delle regole. Da non molto è
uscito così un dvd che raccoglie
le puntate più belle, un film per
tutti che si chiama “Le nuove
avventure di Furia”. La regia è
di Lesley Selander e di Sidney
Salkow.
Diamond). Il piccolo protagonista, orfano dei genitori,
viene accolto nel Broken
Wheel Ranch dall’allevatore
Jim Newton (Peter Graves)
che gli farà quasi da padre
insieme all’anziano e saggio
Pete (William Fawcett). Siamo negli anni 50 e fanno da
sfondo al film le immense
praterie del West.
Sorprende nella serie televisiva la bellissima figura di
Furia: il cavallo intelligentissimo spesso risolve meglio degli umani le varie avventure che capitano a Joey
e all’altro piccolo bambino
di nome Pee-Wee.
La natura (impersonata da
Furia, per l’appunto) riesce
a risolvere i problemi, a ridonare l’equilibrio e a stabi-
I
52
l Laboratorio di Tecnologie
della Riproduzione di Cremona è stato il primo centro Europeo che ha attivato un servizio di riproduzione assistita
per cavalli, basato sulla tecnica di
produzione di embrioni in vitro.
Ad oggi abbiamo effettuato 200 interventi di riproduzione assistita
su 98 cavalle da salto ostacoli,
quarter, arabe e trotters, donatrici
sia italiane sia provenienti dall’Europa e dal Medio Oriente. Fra gli
stalloni utilizzati spiccano grandi
campioni fra i quali il celebre trottatore Viking Kronos. Complessivamente sono stati ottenuti 144
embrioni con una media di 0,72
embrioni per intervento (risultato
del tutto comparabile con le tradizionali tecniche di embryo tran-
sfer). La percentuale di gravidanza
media, sia con embrioni trasferiti
freschi che dopo congelamento, è
stata superiore al 60%, quindi
equivalente a quella che si ottiene
in media dopo trapianto embrionale tradizionale. Oltre 30 sono i
puledri già nati con questa tecnica.
Questa procedura, chiamata OPUICSI, già in uso da oltre un decennio nell’allevamento bovino, consiste nel prelevare i gameti femminili, gli ovociti, mediante aspirazione
ecoguidata delle ovaie con una tecnica conosciuta con il nome di
“ovum pick up” (OPU). Gli ovociti
prelevati, in media 10 per OPU,
vengono incubati per circa 24 ore,
durante le quali raggiungono lo
stadio di “maturazione” che li rende pronti ad essere fecondati in vi-
tro con il seme dello stallone prescelto dal proprietario della cavalla
donatrice. La tecnica di fecondazione utilizzata per gli ovociti equini ha il nome di ICSI (intracytoplasmic sperm injection); si tratta di
una tecnica applicata anche nella
riproduzione assistita umana nei
casi di infertilità maschile, e consiste nell’iniettare un singolo spermatozoo all’interno dell’ovocita.
Per questo motivo la quantità di
seme necessaria a compiere l’intervento fecondativo è veramente
molto ridotta, generalmente per il
seme congelato varia da un quarto
a mezza paillette in relazione alla
qualità del seme che si utilizza.
Gli ovociti così fecondati vengono
coltivati in vitro per 7 giorni fino a
che non raggiungono lo stadio di
blastocisti in cui sono pronti per
essere trapiantati in una cavalla ricevente o congelati e stoccati in
azoto liquido, senza limiti di tempo, in attesa di futuro trapianto.
L’operazione di prelievo OPU dura
circa un’ora, non richiede nessun
tipo di trattamento ormonale della
cavalla donatrice e viene effettuata
in anestesia locale. A differenza di
una normale fecondazione, che
può essere effettuata solo durante
la stagione riproduttiva, l’OPU-ICSI
può essere eseguito durante tutto
l’anno con preferenza per le stagioni di transizione (da ottobre a
febbraio) in cui le ovaie risultano
essere più ricche di follicoli disponibili per l’aspirazione.
CREMONA
Puledri in provetta?
Il primato europeo è a
A CREMONA IL PRIMATO EUROPEO DEI PULEDRI IN PROVETTA
Prof. Cesare Galli
Avantea, Lab. Tecnologie della
Riproduzione e Dip. Clinico
Veterinario, Università di Bologna
E’ una tecnica particolarmente indicata per cavalle in attività sportiva e per cavalle che, a causa di
problemi riproduttivi o raggiunti
limiti di età, non riescono a portare a termine una gravidanza. Inoltre, può essere utile per fattrici di
alto valore genetico dalle quali si
vuole ottenere più di un puledro
per anno o embrioni stoccati per
un futuro trapianto. Infine, per
quanto riguarda la scelta dello
stallone, la tecnica OPU-ICSI consente di utilizzare anche seme
equino di scarsa fertilità poiché attraverso l’iniezione diretta dello
spermatozoo si superano quei problemi di motilità seminale che sono all’origine della bassa fertilità
di campo.
Nonostante la tecnica abbia ormai
raggiunto un elevato livello di standardizzazione resta comunque
una dose di variabilità individuale.
Il gruppo delle donatrici include
sia cavalle particolarmente produttive (anche 5 embrioni prodotti
da un unico prelievo) sia cavalle
che nonostante abbiano effettuato
più di un prelievo non hanno prodotto alcun embrione. Allo stesso
modo alcuni stalloni si sono dimostrati più fertili e produttivi di altri,
senza però stretta correlazione con
la fertilità rilevata “in vivo”. Non
abbiamo invece rilevato nessuna
differenza in relazione all’età delle
donatrici o alla presenza di disordini riproduttivi come endometriti,
aplasie uterine o lacerazioni della
cervice.
Questi risultati dimostrano che la
tecnica OPU-ICSI nella specie equina è ormai consolidata e produce
risultati comparabili al trapianto
embrionale tradizionale, specialmente laddove consente di ottenere embrioni da cavalle e stalloni
con problemi riproduttivi. Infine,
poiché gli embrioni così prodotti
possono essere congelati con successo, questa tecnica apre le porte
alla movimentazione e commercializzazione nazionale ed internazionale di embrioni equini.
La tecnica richiede che la donatrice sia monitorata
ecograficamente in allevamento o in scuderia dal
proprio veterinario di fiducia per identificare il
momento ideale per effettuare il prelievo degli
ovociti. Previo accordi la donatrice deve essere
portata presso la nostra sede LTR-AVANTEA, a
Cremona, dove viene effettuato il prelievo in giornata. In alternativa la donatrice può essere anche
stabulata e monitorata presso la nostra sede di
Cremona o in cliniche convenzionate dove il
nostro team effettuerà il prelievo degli ovociti che
poi verranno portati in sede per la fecondazione e
la coltura degli embrioni.
Per qualsiasi altra informazione si può contattare direttamente il laboratorio al numero
0372/437242 o scrivere una mail all’indirizzo
[email protected] oltre a consultare il nostro sito
web www.avantea.it.
Per chi desiderasse approfondire la conoscenza
della tecnica OPU-ICSI sono disponibili le seguenti pubblicazioni scientifiche che possono essere
richieste all’indirizzo mail [email protected]:
- Application of ovum pick up, intracytoplasmic
sperm injection and embryo culture in equine
practice, AAEP proceedings of the American
Association for Equine Practitioners (AAEP), vol
53, 554-559 2007.
- Developmental competence of equine oocytes
and embryos obtained by in vitro procedures
ranging from in vitro maturation and ICSI to
embryo culture, cryopreservation and somatic
cell nuclear transfer.
Anim Reprod Sci. 2007 Mar; 98 (1-2): 39-55.
Come procedere per effettuare
l’OPU-ICSI
53
L’
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acqua di bevanda è un
“nutriente” fondamentale per l’animale, tale
da non poter essere
trascurato all’interno
degli allevamenti.
Spesso si tende a non dare sufficiente considerazione all’acqua di
abbeverata usata dagli animali domestici. Questo può rivelarsi un
grave errore: la qualità e la quantità d’acqua somministrata agli animali sono direttamente correlati
con le performance produttive e riproduttive degli animali allevati.
L’acqua fa parte del 98% delle molecole del corpo ed è necessaria
per la regolamentazione della temperatura corporea, la crescita, riproduzione, lattazione, digestione,
lubrificazione di giunture e vista,
avendo cosi il potere di modificare
la salute dell’animale e la produzione da esso effettuati. Basti pensare che in un animale adulto essa
rappresenta il 60-70 % del peso
corporeo. Il mantenimento del
quantitativo di acqua necessario al
corpo animale è determinato dagli
apporti e dalle perdite di acqua;
apporti costituiti da acqua di abbeverata e acqua contenuta negli alimenti, e perdite di acqua attraverso feci, urina, saliva, sudorazione,
evaporazione dalla superficie corporea e dalle vie respiratorie e attraverso le produzioni. Diversamente dagli altri nutrienti essenziali, quali proteine, carboidrati, lipidi, minerali e vitamine, l’attenzione conferita all’approvvigionamento dell’acqua spesso non riceve una valutazione adeguata per
assicurare la copertura dei fabbi-
sogni del cavallo. Non essendo
presenti nell’animale vere e proprie riserve di tale elemento, come
avviene invece per altri principi
nutritivi, quali zuccheri e grassi,
l’acqua deve essere somministrata
in dosi tali da non determinare carenze, che con il tempo diventano
mortali per l’animale. Infatti, gli
animali possono tollerare la mancanza di alimento per alcuni giorni
senza s ostanziali p roblemi, m a
non possono fare altrettanto con
l’acqua. Il loro organismo, infatti,
non sopravvive alla perdita di acqua superiore al 10-15 %, mentre
può perdere tutto il grasso di deposito e fino a metà delle proteine.
L’importanza dell’acqua, perciò, è
legata al fatto che risulta essere un
essenziale nutriente che deve essere approvvigionato dall’esterno,
perché non è sintetizzato a sufficienza nel corpo dell’animale per
soddisfare i requisiti per mantenimento, la crescita, gravidanza e
sport. Come detto prima, l’acqua
partecipa a numerose reazioni,
agendo da lubrificante per le articolazioni, serve a rammollire gli
alimenti facilitando i processi di
digestione e assorbimento delle sostanze nutritive contribuendo in finale, al corretto trasporto dei prodotti terminali della digestione.
In sintesi, si può dire che le suddette considerazioni evidenziano
come l’acqua debba essere considerata come un nutriente o comunque sia un elemento, essenziale ed insostituibile ai fini del ciclo
naturale della vita dell’animale.
L’acqua, quindi, è un elemento essenziale per garantire il benessere
degli animali allevati e favorire il
raggiungimento delle migliori performance. L’organismo animale
assume l’acqua di cui necessita da
Medico Veterinario - Dottore di Ricerca
Centro di Studio del Cavallo Sportivo - Perugia
CLARITA CAVALLUCCI
Importanza dell’acqua
nel cavallo
tre fonti: dall’acqua di bevanda,
dall’acqua di costituzione degli alimenti e da quella cosiddetta metabolica, che si origina, in varia misura, nelle reazioni di ossidazione
cui sono soggetti carboidrati, proteine e grassi.
Il mantenimento del bilancio idrico
è determinato dalle perdite di acqua attraverso feci, urina, saliva,
sudorazione, evaporazione dalla
superficie corporea e dalle vie respiratorie e attraverso la produzione di latte.
L’entità dei fabbisogni idrici degli
animali è influenzata da molteplici
fattori, quali:
• le caratteristiche dell’animale
(età, peso, attività, stadio fisiologico, stato sanitario);
• il livello alimentare, la composizione della razione e il tipo di
alimento;
• la tecnica d’allevamento e le
modalità di stabulazione;
• il microclima dell’ambiente d’allevamento (temperatura, umidità, velocità dell’aria);
• le caratteristiche dell’acqua.
L’assunzione di liquidi è positivamente correlata all’ingestione di
sostanza secca ed è legata quindi a
tutti i fattori che condizionano
quest’ultima azione. Il fabbisogno
idrico è fortemente influenzato
dalla composizione della razione:
l’ingestione di alimenti ricchi in
acqua, ad esempio il latte da parte
del puledro, riduce l’assunzione
volontaria di acqua di bevanda.
D’altra parte, il consumo d’acqua
cresce all’aumentare della concentrazione salina e proteica della razione. In particolare, l’eccesso di
un elemento minerale può essere
in parte eliminato dall’organismo
con l’aumento della diuresi che, a
sua volta, provoca un aumento del
consumo d’acqua. Inoltre i fabbisogni idrici aumentano con l’innalzamento della temperatura ambientale, in quanto l’acqua rappresenta l’elemento fondamentale per
la dispersione del calore; a parità
di temperatura i consumi scendono con l’aumentare del grado di
umidità. Anche le caratteristiche
qualitative dell’acqua di bevanda
(salinità totale, durezza, pH, ecc.)
possono influenzare in maniera significativa l’entità del consumo ed
anche la temperatura dell’acqua di
bevanda influenza l’entità dei fabbisogni idrici e le produzioni.
In linea generale non si dovrebbe
somministrare a i c avalli a cqua
con temperatura inferiore ai 15°C,
mentre per gli esemplari più giovani è consigliabile una temperatura dell’acqua di circa 20-22°C.
Le richieste idriche variano in funzione dello stato fisiologico degli
animali. Un soggetto che sta costruendo nuovi tessuti e sta aumentando di peso richiede maggiori quantità di acqua di uno in
dimagrimento; lo stato di gravidanza comporta un maggiore fabbisogno idrico (aumento di peso
della madre e del feto).
Il fabbisogno idrico per lo sport è
legato essenzialmente alla intensità di lavoro e quindi alla quantità
di acqua persa. L’evaporazione di
1 litro di sudore dissipa circa 580
kcalorie di calore, che è la quantità
di calore prodotta da 7-8 minuti di
trotto. La massima quantità di sudore del cavallo è di 10-15litri/ per
ora, pertanto una grande quantità
di acqua corporea è perduta durante la prestazione atletica. Se
questa non viene rimpiazzata si
hanno problemi di disidratazione e
di perdita di peso corporeo. Normalmente i cavalli bevono 4 litri
per kg di alimento, ma questo naturalmente può variare in base alle
diverse condizioni di alimentazione, allenamento e ambiente.
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Particolari situazioni sanitarie, per
esempio stati diarroici e febbrili,
comportano aumenti dei fabbisogni idrici giornalieri.
In campo zootecnico non esistono
norme specifiche relative alle caratteristiche qualitative delle acque
destinate all’abbeverata degli animali. La normativa nazionale che
disciplina la qualità delle acque ad
uso umano è invece il decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, in
cui vengono riportati i seguenti parametri:
• microbiologici (Escherichia coli,
enterocchi);
• chimici (nitrati, nitriti, metalli
pesanti, arsenico, cromo, rame,
piombo, mercurio, ecc.);
• “indicatori” (colore, odore, sapore, torbidità, durezza, presenza di alluminio, ammonio, cloruro, ferro, manganese, solfato,
sodio, batteri coliformi a 37°C,
ecc.). L’acqua destinata agli animali deve comunque essere di
buona qualità, perchè in caso
contrario acque non idonee possono comportare problemi sanitari e riduzioni delle prestazioni
produttive (latte) e sportive.
Diversi sono i parametri ritenuti
fondamentali per la valutazione
della qualità dell’acqua di bevanda. La durezza (o grado idiometrico) è una proprietà dell’acqua legata prevalentemente al contenuto
di sali, in particolare carbonati, bicarbonati e solfati di calcio e magnesio, espresso generalmente in
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grammi di carbonato di calcio o di
ossido di calcio contenuti in 100 litri di acqua (rispettivamente gradi
francesi °F e gradi tedeschi °D).
Acque ricche di sali di calcio e magnesio vengono definite “dure”,
mentre acque povere o esenti sono
dette “dolci”. Questo parametro, se
mantenuto entro certi limiti, non
sembra avere alcun effetto su salute, performance e consumo di acqua degli animali. Acque particolarmente dure (> di 20 °F) possono
essere poco digeribili, provocare
una diminuzione dell’assorbimento intestinale degli oligoelementi
presenti nelle razioni e favorire la
formazione di incrostazioni calcaree all’interno delle tabulazioni e
negli orifizi degli abbeveratoi, con
diminuzione della portata di questi
ultimi o addirittura otturazione
completa di parti della rete idrica.
Normalmente i l p H n ell’acqua è
compreso tra 6 e 9, range che può
essere considerato adatto per l’acqua di bevanda. In generale acque
con pH al di fuori del range 6,5-8,5
possono contribuire all’insorgenza
di turbe del metabolismo e della
fertilità, di diarrea, di scadente
conversione dell’alimento e di minore ingestione di acqua e alimen-
to, oltre alla precipitazione di alcuni farmaci somministrati con l’acqua, con possibilità di tempi di sospensione prolungati.
Acque particolarmente acide
(pH < di 5-5,5) possono inoltre
provocare problemi all’apparato
urinario e digestivo, fenomeni di
demineralizzazione e fragilità
scheletrica.
La salinità è un parametro molto
importante da considerare per
l’abbeverata degli animali; essa è
equivalente ai solidi totali disciolti
(STD). Acque con una concentrazione di STD superiore a 3.000
mg/l provocano i primi effetti negativi sull’organismo. In generale
il controllo microbiologico dell’acqua di bevanda in allevamento è in
grado di evitare conseguenze patologiche a carico degli animali, quali problemi gastroenterici, digestivi, respiratori, urogenitali e riproduttivi. Tra i possibili indicatori di
contaminazione biologica dell’acqua vengono generalmente presi
in considerazione i coliformi totali
e fecali, gli streptococchi fecali e i
batteri totali. In campo zootecnico
un’acqua con un numero di coliformi inferiore a 50 per 100 ml
può essere considerata “sicura”.
Un numero di batteri totali superiore a 500 per 100 ml può indicare una scarsa qualità microbiologica e se questo numero è superiore
a 1.000.000 per 100 ml l’acqua
non deve essere utilizzata per l’abbeverata.
L’acqua di bevanda può essere
somministrata agli animali attraverso due differenti sistemi: versandola direttamente in contenitori come secchi o mangiatoie oppure mediante abbeveratoi automatici.
In ogni caso il sistema di somministrazione deve rispondere ad alcuni requisiti di base: l’erogazione di
acqua fresca e pulita deve essere
proporzionale alle esigenze degli
animali allevati.
Alcune caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua influenzano negativamente l’efficacia dei farmaci
somministrati in veicolo acquoso,
pratica che si sta sempre più diffondendo. In particolare, pH, durezza e salinità non idonei possono
diminuire la solubilità dei principi
attivi e favorire la precipitazione
degli stessi come composti insolubili, favorendo la possibilità di sottodosaggio del farmaco a causa
della sua insolubilizzazione.