il Trottatore - agosto 2009
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il Trottatore - agosto 2009
ANNO LVII - N. 8 A G O S T O CONCORDIA RES PARVAE CRESCUNT DISCORDIA MAXIMAE DILABUNTUR Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DRCB - Roma ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALLEVATORI DEL CAVALLO TROTTATORE 2 0 0 9 ISCRITTI ALLE ASTE DI SETTEMBRE: I CAMPIONI DEL DOMANI TRA SOGNI E SPERANZE VIAGGIO NEGLI ALLEVAMENTI ITALIANI: CRISTAL E I NOR ITALIANI ALL'ESTERO: SIAMO DAVVERO I NUMERO 1 ANNO LVII - N. 8 A G O S T O CONCORDIA RES PARVAE CRESCUNT DISCORDIA MAXIMAE DILABUNTUR Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DRCB - Roma ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALLEVATORI DEL CAVALLO TROTTATORE 2 0 0 9 ISCRITTI ALLE ASTE DI SETTEMBRE: I CAMPIONI DEL DOMANI TRA SOGNI E SPERANZE VIAGGIO NEGLI ALLEVAMENTI ITALIANI: CRISTAL E I NOR ITALIANI ALL'ESTERO: SIAMO DAVVERO I NUMERO 1 Pubblicazione mensile dell’A.N.A.C.T. (Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo Trottatore) Iscrizione n. 218/204 nel Registro del Tribunale di Roma in data 27/05/2004 Direttore Responsabile: Alessandro Viani Capo Redattore: Antonio Terraneo Comitato di redazione: Alberto Caravita Ernesto Cazzaniga Antonio Diana Marco Zafferoni Redazione: Lucio Celletti SOM MAR IO ANNO LVII - N° 8 - AGOSTO 2009 IL MIRTILLO NAZIONALE LISA AMERICA: LA DAMA BIANCA DEL TROTTO ITALIANO ECCO LA NUOVA FOLLONICA: IL TROTTO IN SETTE OTTAVI LA GIRONDA ILLUMINA IL SAVIO Redazione Amministrazione: Viale del Policlinico, 131 00161 Roma Tel. 06 4416421 Fax 06 44164237 http://www.anact.it E-mail: [email protected] Fotografie di: Archivio Anact, Fabio Abete, Claudio Caldani, Mauro Castelluccio, Enzo De Nardin, Gerard Forni, Stefano Grasso RICORDO DI FABIO RICCI SIAMO UNA SQUADRA “FORTISSIMI”: ITALIANI ALL’ESTERO INDRO QUANDO LA CLASSE È OK IL PARERE DEL LEGALE MEDULLA DEL RONCO: CENERENTOLA A TUTTO GAS LA CASA DELLA SPERANZA NELL’ALLEVAMENTO CRISTAL AZIENDA AGRICOLA MONTE CERO: QUEI MAGNIFICI PICCOLI GRANDI NOR PICCOLO MONDO ANTICO ASTE ANACT DI SETTEMBRE: GLI ISCRITTI MEMORIE DE “IL TROTTATORE”: “LAMPEGGIA L’ARMATURA DEL SIRE VINCITOR...” QUELLI ERAN GIORNI! Progetto Grafico e impaginazione: Franco Bottoni Studio [email protected] SFIDE TRA NUMERI UNO ESTRATTO VERBALE N. 436 - CONSIGLIO ANACT DEL 14/7/2009 PROVVIDENZE TROTTO - ANNO 2009 LUCIO COLLETTI: DA PALERMO, MISTER TRIS Spedizione in abbonamento postale 70% Filiale di Roma CALENDARIO ASTE ANACT 2009 - GRAN PREMI DELLE ASTE UN ANGELO CONQUISTA ROMA IL CAVALLO IN LIBRERIA E AL CINEMA Stampa: Grafica Rinascimento Srl Via Giuseppe Vaccari, 9 00194 Roma Tel. 06 55590255 PULEDRI IN PROVETTA? IL PRIMATO EUROPEO È A CREMONA VETERINARIA - IMPORTANZA DELL’ACQUA NEL CAVALLO FINITO DI STAMPARE NEL MESE DI AGOSTO 2009 2 6 8 10 11 12 15 17 18 20 24 26 30 36 39 40 42 43 44 47 48 50 52 54 IL MIRTILLO L'arrivo del GP Nazionale, con Mirtillo Rosso ed Enrico Bellei che precedono chiaramente Mario Tommaseo, guidato da Wim Paal I l responso del Gran Premio Nazionale è stato categorico eppure non certo definitivo sulla gerarchia della generazione 2006. Mirtillo Rosso ha riscattato l’opaca prova del “Città di Napoli” vincendo con facilità una corsa molto tattica e, in verità, poco spettacolare, alla media non 2 trascendentale di 1’14”5 al chilometro, molto lontana dal record di 1’13”1 fatta segnare da Faliero As nel 2005. Detto che Mario Tommaseo è piaciuto molto mettendo a segno un gran finale che gli ha consentito di conquistare un netto posto d’onore davanti al sorprendente Mistero Lux, c’è da sottolineare la strepitosa quanto sfortunata prestazione di Merisi Font che, dopo aver rotto in partenza, si è reso protagonista di un inseguimento incredibile, finendo quarto con un finalone trottando l’ultimo chilometro sul piede di 1’12”. Senza l’errore il figlio di Varenne avrebbe potuto sicura- di Alberto Cagnato O NAZIONALE mente insidiare il vincitore e forse anche batterlo. Ma torniamo a Mirtillo Rosso. Il figlio di Legendary Lover K era netto favorito a 130 contro 100 sulle lavagne degli allibratori e ha portato a casa una vittoria indiscutibile con l’unica pecca di lasciare poco allo spettacolo puro. Enrico Bellei, infatti, al suo primo risalto nel “Nazionale”, ha agito da perfetto stratega affermandosi con il minimo sforzo. In realtà il bravissimo Enrico - patrimonio nazionale dell’ippica italiana - era un po’ preoccupato per lo stato di salute del suo Mirtillo Rosso che in allenamento aveva evidenziato problemini di carattere respiratorio. Da qui l’idea di dotare il suo allievo di un curioso rullo sotto la gola per impedirgli di abbassare la testa e permettergli quindi una più completa respirazione. Il finimento in questione è stato un toccasana: Mirtillo Rosso è apparso perfetto in gara e, dopo aver percorso un primo chilometro molto tattico sul piede di 1’17”5, ha volato il secondo in 1’12”6 che gli ha permes- 3 so un facile successo con una lunghezza tonda di vantaggio su un coraggiosissimo Marco Tommaseo, autore di uno splendido finish che gli ha permesso di superare molti avversari come birilli in retta d’arrivo senza però trovare la forza di insidiare il vincitore. In questo successo di Mirtillo Rosso, diciamola tutta, c’è moltissimo dell’acume tattico e dell’innata sensibilità di Enrico Bellei che, concentratissimo, non ha sbagliato una mossa. Del resto non a caso Enrico ha centrato nell’occasione il gran premio numero 157. Secondo nel lancio dietro l’autostart alle spalle di Meriggio, si è portato gradatamente sull’avversario senza aggredirlo di scatto ma chiedendogli strada in duecento metri sulla retta di fronte senza spendere praticamente nulla. Percorsa la seconda frazione in un soporifero 32’’9 (roba neanche da corsa a vendere), Mirtillo Rosso al passaggio davanti alle tribune veniva affiancato dal compagno di allenamento Mulberry Street che lasciava una comoda terza posizione in corda con l’intento evidente di fare da scudiero protettore al più titolato Mirtillo Rosso. L’unico che cercava di ribellarsi alla tattica invero troppo remissiva degli avversari era Andrea Guzzinati che proiettava il suo Master di Azzurra in terza ruota parato proprio da Mulberry Street. L’azione offensiva di Master di Azzurra, complice il repentino cambio di Il team di Mirtillo Rosso festeggia nella sera del Nazionale marcia di Mirtillo Rosso (28”9 il penultimo quarto più veloce della corsa), si esauriva ai 400 finali, mentre il battistrada filava via ipotecando la vittoria. In retta d’arrivo dava un po’ di sale alla contesa il numero di Mario Tommaseo che finiva fortissimo a centro pista senza tuttavia poter minacciare il vincitore. Terzo un ottimo Mistero Lux ad un paio di lunghezze dal vincitore, mentre poco più indietro si esibiva nel citato super recupero un eccellente Merisi Font che, dopo la rottura al via che lo relegava in coda, finiva fortissimo al largo di tutti agguantando sul palo lo stan- 4 co Mulberry Street e strappandogli il quarto posto. In effetti Merisi Font, guidato da Giuseppe Pistone per la regia di Hekka Korpi, è l’unico a maledire la sfortuna e a poter recriminare legittimamente sul risultato. In definitiva una corsa bella ma non bellissima che ha laureato un degno vincitore che forse non sarà un fuoriclasse ma è sicuramente un ottimo cavallo dal bagaglio tecnico completo. Enrico Bellei nel dopocorsa ci dirà che ora la tentazione è forte di mettere a riposo il figlio di Legendary Lover K per ripresentarlo a Torino nel “Marangoni” in vista poi del Derby di Roma. In premiazione irrefrenabile e colorita la gioia del clan dei due proprietari della scuderia Eurocolor, Pasquale Marconi e Donato Di Giuliano. E ne avevano tutte le ragioni: Mirtillo Rosso è costato pochissimo (ci risulta non più di 3 mila euro) e soltanto nella classica milanese ha incassato oltre cinquanta volte il capitale investito. Del resto questo è il bello dell’ippica, settore dove un investimento può rendere di più di qualsiasi altro ramo dell’economia. 5 di Paolo Allegri GRAN PREMIO CITTÀ DI FOLLONICA LISA AMERICA la dama bianca del trotto italiano Arrivo in solitudine di Lisa ed Andrea Guzzinati F OLLONICA. Alla vigilia il Città di Follonica nuova versione, quello sull’anello da sette ottavi di miglio del nuovo megaimpianto maremmano, sembrava un match tra due assi da cuore del circuito dei 4 anni d’Italia, una Regina bisbetica, non sempre lineare nel rendimento come Lisa America e un moschettiere coraggioso come Libeccio Grif. Poi a completare la rosa c’erano un paggio giovane rivelazione della stagione come Lester e un cavaliere che lotta fino in fondo come Lorenz del Ronco. In pista il match non c’è stato perchè Lisa America, numero 5 di sellino e in pista con il fido Andrea Guzzinati su un sulky dalle ruote gialle, ha dominato padrona della situation già dopo la prima curva. Allo 6 stacco della macchina è stato Leroy Giò, allievo di Barbini cresciuto nei centrali del Granducato, ad assumere l’iniziativa incalzato subito da Louvre mentre di dentro si avviava bene Libeccio Grif e Lisa America figurava al largo. Primo parziale in 13 con Louvre che ripiegava nella scia di Leroy Giò mentre restava scoperta Lisa America ma era un attimo perchè subito Andrea Guzzinati muoveva al largo e si presentava sul leader per passare in testa sulla piegata. Libeccio Grif, che era apparso poco centrato nelle sgambature, quasi in difficoltà su un fondo troppo insabbiato, prendeva la scia di Lisa America seguito da Lorenz del Ronco. I primi 600 metri di gara passati in 43.5, così si transitava al paletto degli 800 in 58 e qualcosina con la Va- rennina di Lou Guida in totale controllo della corsa. A metà della dritta di fronte Libeccio si avvicinava al largo avendo di dentro Leroy Giò, sui primi anche Louvre e per corsie centrali Lorenz del Ronco. In dirittura nel momento in cui Smorgon chiedeva a Libeccio l’allungo per provare l’aggancio alla leader, ecco l’improvvisa rottura del portacolori della Trofal Stars, così Andrea Guzzinati e Lisa America potevano spaziare con facilità. Leroy Giò, autore di una corsa sorprendente per un cavallo al salto di categoria, aveva la destra libera e coglieva l’attimo per conquistare un prestigioso secondo posto. Al terzo posto un egregio Lester, protagonista di una stagione di alto livello tra i cadetti d’Italia, quarto ancora un Lorenz del Ronco che nel nuovo bellissimo impianto è una corsa che assume una valenza diversa e anche nel calendario italiano potrà collocarsi tra le prove di maggior rilevanza, un altro punto importante della stagione dopo l’Europa e il Triossi”. Il Nuovo Gran Premio sui sette ottavi di miglio è un proseguimento ideale della selezione in pista grande capace di attirare i numeri 1 della generazione. Nel dopocorsa la delusione di Marco Smorgon: “Purtroppo già in sgambatura il cavallo non era bello e in corsa è successo quello che ipotizzavo. Non ho optato per un atteggiamento prudente perché su questo tracciato, simile a quello di Cagnes dove Libeccio aveva ben figuImmagini da Follonica con la festa per Lisa e Jerry Riordan non molla mai e nonostante percorsi aria in faccia è sempre lì a fare l’arrivo. Questo Città di Follonica, gran premio che si corre dal 1950, era per Lisa America l’occasione della vittoria numero 13 di una carriera dove conta 25 ingaggi e anche 8 piazzamenti. Il responso cronometrico di 1.55.4 (1.12.1) con questa scansione di parziali: 29.3 28.9 - 29.3 - 27.9 consentiva alla figlia di Zagabria Dei di migliorare il suo personale sul miglio. “Se la corsa si fosse disputata sul vecchio anello da 800 metri - diceva Jerry Riordan - Lisa America non avrebbe corso. Invece, il Città di Follonica rato, volevo correre per vincere ed era doveroso provarci”. Tra gioie, delusioni e rimpianti, una bellissima serata d’estate in Maremma ha mandato in scena i ciak di un film che era attesissimo al botteghino: “Follonica, America: il nuovo mondo”. Un appassionato uscendo dall’ippodromo ci ha detto: “è una cosa fantastica vedere le corse in questo ippodromo, per noi cresciuti sulle tribune delle piste piccole cambiano i riferimenti ma è davvero tutto molto bello e suggestivo. E qui hanno costruito un impianto moderno, avveniristico. Splendido”. Chapeau, amici dell’ippodromo di Follonica. 7 di Nico d’Achille ECCO LA NUOVA FOLLONICA IL TROTTO IN SETTE OTTAVI COME IN AMERICA F OLLONICA - Landru con Nicola Giordano nelle vesti di guidatore e Maurizio Pieve in quelle di allenatore, verranno ricordati come i primi vincitori nel nuovissimo Ippodromo dei Pini a Follonica, un impianto fantastico con una pista da sette ottavi di miglio e una di allenamento da un chilometro. Venerdì sera 10 luglio, in presenza del segretario dell’Unire Riccardo Acciai e delle autorità della cittadina balneare maremmana, è stato infatti tagliato il nastro che sanciva la nascita di questa struttura fortemente voluta da Roberto Morsiani e Marzia Granelli, un vero e proprio gioiellino, una novità 8 assoluta nel panorama ippico italiano. Nonostante la serata interlocutoria di corse - il Gran Premio si sarebbe disputato due giorni dopo alla domenica - molta gente è accorsa a vedere il nuovo impianto e tra questi dirigenti ippici come Guido Melzi d’Eril, Tomaso Grassi, Vanni Parenti ma anche molti personaggi che ruotano all’interno del mondo del galoppo, uno tra tutti il dottor Attilio D’Alesio patron della Labronica Corse Cavalli, che incuriositi sono intervenuti per il convegno di corse. Un impianto modernissimo, facilmente raggiungibile percorrendo la superstrada che collega Rosi- gnano a Grosseto, che si estende su una superficie di circa 35 ettari ed è dotato di tre piste: quella da corsa di 1400 metri, una di allenamento da un chilometro interna alla precedente ed una pista dritta da 700 metri; 330 i box per i cavalli di stanza, piu’ altri 100 box nel recinto dell’isolamento, una clinica veterinaria e grandi paddock, insomma un centro mai visto in Italia e che sembra destinato a diventare il polo del trotto non solo toscano, situato tra l’altro in un posto molto tranquillo e rilassante per gli animali. Proseguendo poi troviamo 167 appartamenti il cui acquisto è riservato a tutti coloro che ruotano all’interno del mondo Le immagini delle splendide strutture innovative dell'Ippodromo dei Pini ippico, con varie tipologie di appartamento che variano dai 55 ai 100 metri quadri. Raggiungendo poi la zona riservata al pubblico, ammiriamo una coloratissima tribuna con oltre 1000 posti a sedere, una club house di circa 800 metri quadrati al piano terra, destinata a giochi e scommesse, 600 metri quadrati al primo piano destinati a cerimonie ed eventi ed altri 250 metri quadrati di terrazza panoramica destinati al ristorante. A sinistra della tribuna infine, troviamo il centro direzionale che accoglie gli uffici della società. Un vero e proprio gigante destinato a non rimanere una cattedrale nel deserto; ovviamente tutto è ancora in divenire, mancano alcuni dettagli da perfezionare ed altri da aggiungere, uno su tutti lo schermo gigante, previsto in futuro, dove poter vedere al meglio la corsa ed i relativi parziali dei cavalli, ma per il resto non manca veramente nulla e ci sono tutte le potenzialità per diventare il più importante centro trottistico in Italia e non solo. Tra gli addetti ai lavori consensi a non finire sia per la pista che per la struttura, solo qualche toscano doc, abituato alle piste da mezzo miglio, ha storto la bocca, ma si contano veramente sulle dita di una mano. I guidatori in questa prima serata sono apparsi tutti molto prudenti e tattici all’estremo, adesso affrettare una mossa è sicuramente letale e la lunga retta non perdona, ne sa qualcosa Enrico Bellei che ha perso proprio la prima corsa della serata giustiziato sul palo da Landru. Tutti devono prendere confidenza con la pista e ci vorrà del tempo, sicuramente andrà rivisto anche il programma delle corse, ci vorranno competizioni sulla lunga distanza, ma soprattutto non ci vuole fretta: un passo alla volta siamo sicuri che il nuovo Ippodromo dei Pini regalerà divertimento e spettacolo per tutti. 9 di Francesca Asti CESENA: IL TROTTO È VIP La Gironda illumina il Savio P untuale arriva il solito miracolo estivo per riportare sulle tribune degli ippodromi quella folla assente nel periodo invernale ed il cielo romagnolo illuminato oltre che dalle stelle del cielo anche da prestazioni convincenti sia degli uomini che dei cavalli. Entrando al Savio sembrava di essere nel centro delle limitrofe perle balneari della Riviera. La retta d’arrivo era costellata da simpatici banchetti, la gente elegante indossava gli abiti della festa, e nell’aria il profumo delle specialità romagnole rendeva lo scenario simile ad un capolavoro felliniano. La pista illuminata a giorno invitava gli atleti a dare il massimo di sè. Attesa Nelle tasche della punta la stragrande maggioranza dei ticket riporta il nome di Algiers Hall, capace 15 giorni prima giocare a palla con gli stessi avversari odierni, girando completamente allo scoperto sulle anguste curve di Firenze per inserire il “kers in retta d’arrivo. Però, l’americano trapiantato nel Bel Paese ha nella costanza il suo tallone d’Achille. Roberto Vecchione, suo abituale interprete, vuole sfatare questa tradizione e già nel warm up preparava a puntino il suo allievo. L’altro Roberto, quell’Andreghetti con le mani di seta, sale in sediolo al vecchio guerriero Filipp Roc e confida in una buona prestazione . Irina e il suo re, Enrico Bellei, bloccato da un tremendo torcicol- 10 Gironda As, una freccia al Savio lo, decidono insieme a Ehlert ed al proprietario Sergio Carfagna, finalmente sorridente dopo la liberazione del suo amato Iglesias, la tattica di corsa. Lontano da tutti, Francesco Facci mette a punto gli ultimi dettagli di quella macchina da corsa chiamata Gironda As: “Prendi la partenza lanciata”, gli consigliava amorevolmente il suo trainer Mauro Baroncini. Noi, invitati, abbiamo il privilegio di salire sulla vettura della giuria: uno spettacolo. A mezzo metro da noi Illinois scende al comando mentre Gironda perfettamente condotta dal giovane toscano si incolla alla schiena del battistrada. Nel posto del morto, quello all’esterno aria in faccia, si piazza il favorito, pedinato come un’ombra da Filipp Roc. Irina è terza sotto, imbottigliata nel traffico estivo della pista piccola. Si procede così fi- no all’ultima curva. Illinois cala, Algiers prosegue sul passo monocorde. All’interno nella corsia preferenziale il Facci scaglia la sua freccia, mentre Filipp Roc in terza ruota si lancia all’attacco. La retta è stupenda, Filipp sembra passare, ma Gironda ingrana la quinta e sul palo lo precede. Terza arriva Irina, né bene né male, e quarto il fratellastro dell’Algiers Hall fiorentino. Ricordo di Fabio Ricci È venuto a mancare il 16 luglio scorso, all’età di 86 anni, Fabio Ricci, per molti decenni allevatore e proprietario di Romagna, una vita spesa nell’ippica nel triangolo Rimini, Cesena, Bologna. Vale a dire tra la sede del suo allevamento (sito esattamente in località S. Mauro Pascoli) e i due ippodromi della regione EmiliaRomagna, che assiduamente frequentava. Il suo cavallo del cuore era Brunel Ric 1.16.9; tra gli altri cavalli da lui allevati si sono messi in luce nel corso del tempo anche Faiella Ric ed Ebrezza Ric. Condivideva con i nipoti Giovanni e Lamberto Govoni la grande passione per il cavallo trottatore. A tal proposito ringraziamo Giovanni Govoni, attuale Delegato Anact, per averci messo a disposizione la foto che ci consente di ricordare con affetto un allevatore storico, che tanti ricordano ancora. Nel contempo la redazione del Trottatore, insieme all’Anact, intende esprimere alla moglie, ai figli ed ai nipoti le più sentite condoglianze. 11 lo, decidono insieme a Ehlert ed al proprietario Sergio Carfagna, finalmente sorridente dopo la liberazione del suo amato Iglesias, la tattica di corsa. Lontano da tutti, Francesco Facci mette a punto gli ultimi dettagli di quella macchina da corsa chiamata Gironda As: “Prendi la partenza lanciata”, gli consigliava amorevolmente il suo trainer Mauro Baroncini. Noi, invitati, abbiamo il privilegio di salire sulla vettura della giuria: uno spettacolo. A mezzo metro da noi Illinois scende al comando mentre Gironda perfettamente condotta dal giovane toscano si incolla alla schiena del battistrada. Nel posto del morto, quello all’esterno aria in faccia, si piazza il favorito, pedinato come un’ombra da Filipp Roc. Irina è terza sotto, imbottigliata nel traffico estivo della pista piccola. Si procede così fi- no all’ultima curva. Illinois cala, Algiers prosegue sul passo monocorde. All’interno nella corsia preferenziale il Facci scaglia la sua freccia, mentre Filipp Roc in terza ruota si lancia all’attacco. La retta è stupenda, Filipp sembra passare, ma Gironda ingrana la quinta e sul palo lo precede. Terza arriva Irina, né bene né male, e quarto il fratellastro dell’Algiers Hall fiorentino. Ricordo di Fabio Ricci È venuto a mancare il 16 luglio scorso, all’età di 86 anni, Fabio Ricci, per molti decenni allevatore e proprietario di Romagna, una vita spesa nell’ippica nel triangolo Rimini, Cesena, Bologna. Vale a dire tra la sede del suo allevamento (sito esattamente in località S. Mauro Pascoli) e i due ippodromi della regione EmiliaRomagna, che assiduamente frequentava. Il suo cavallo del cuore era Brunel Ric 1.16.9; tra gli altri cavalli da lui allevati si sono messi in luce nel corso del tempo anche Faiella Ric ed Ebrezza Ric. Condivideva con i nipoti Giovanni e Lamberto Govoni la grande passione per il cavallo trottatore. A tal proposito ringraziamo Giovanni Govoni, attuale Delegato Anact, per averci messo a disposizione la foto che ci consente di ricordare con affetto un allevatore storico, che tanti ricordano ancora. Nel contempo la redazione del Trottatore, insieme all’Anact, intende esprimere alla moglie, ai figli ed ai nipoti le più sentite condoglianze. 11 di Matteo Muccichini ITALIANI ALL’ESTERO Siamo una squadra “Fortissimi” V ola, vola, vola sempre più in alto l’allevamento italiano. In occasione delle imminenti Aste Anact di Settembre per pubblicizzare l’evento e attirare clienti, si potrebbe fare un manifesto semplice semplice con su scritto: Siamo i migliori! Magari aggiungendo sotto nel dettaglio le decine di vittorie in tutto il mondo dei nostri prodotti Doc. 12 E non ci dite che siamo ripetitivi, perché che c’è di ripetitivo nell’ammirare un Valentino Rossi che vince oltre 100 Gp o una Federica Pellegrini che nuota e macina record? Nulla. Anzi più i risultati si ripetono e più la qualità delle prestazioni è da raccontare, le imprese da sottolineare e i complimenti da fare a chi se li merita. E in questo caso a meritarceli siamo noi, o meglio voi allevatori che siete riusciti nell’impresa di confezionare un prodotto che ha le tre caratteristiche necessarie dell’impresa moderna: 1 Buono per il mercato internazionale. 2 Duraturo. 3 A basso costo per chi l’acquista. Ed ecco il miracolo che spazia dai puledri agli anziani, dai cavalli di punta ai routiniers, con i trottatori indigeni che vincono all’estero ormai tutte le settimane. MAIN WISE AS IL “MOSTRO” MA MARCO DI JESOLO NON SCHERZA Dopo averlo visto vincere a Bologna nell’Italia, alla prima sua apparizione italiana s’era capito subito che Main Wise As è un’altra cosa. Un cavallo perentorio verrebbe da dire, quelli che quando scendono in pista sanno già che conta solo vincere e spesso ci riescono alla maniera del più forte. Ma è adesso dopo le prestazioni di Stoccolma e due vittorie in Francia a Enghien che pensiamo che Main Wise As è qualcosa di più, praticamente un “mostro”. L’allievo del Team Lanyeweg con papà Hugo che lascia le redini a suo figlio Jr, in Francia ha infatti confermato l’assolo dell’Elite di Solvalla nel Prix de Berlin facendo anche qualcosa in più. 1.13 secco sui 2150 metri con una scioltezza tale da far pensare, anzi sognare che si può quando serve scendere ancora di almeno un secondo come media al km. Meno facile ma quasi più impor- tante per via della distanza allungata a 2750 metri la vittoria successiva ancora a Enghien nel Prix de Rome, quando Main Wise As ha un po’ penato ma è riuscito a salvarsi sino in fondo dai ripetuti attacchi dei francesi tutto fondo. Il figlio di Yankee Glide e di Desert Flower K (Sierra Kosmos), è un progetto azzeccato di due allevatori lungimiranti che si chiamano “La Serenissima e la Scud. Wise H. Main Wise As ora proseguirà la sua strada in giro per l’Europa, tenendo alta la bandiera italiana, e forse lo rivedremo sulle nostre piste solo per il Derby, dove troverà le altre “M” che con altrettanta 13 qualità saranno pronti a sfidarlo. I Lanyeweg, che sono ormai da anni clienti dei nostri allevamenti, hanno sempre giurato che Marco di Jesolo è forte quanto Main Wise As. A distanza di qualche mese dobbiamo dire che non si sbagliavano affatto. La riprova l’abbiamo avuto domenica 12 luglio a Jarlsberg in Norvegia, dove il figlio di Daguet Rapide ha sbaragliato la concorrenza nel Ulf Thoresens Memorial, classica dei tre anni nordici che in passato ha avuto vincitori illustri come Scarlet Knight e Adrian Chip. L’1.14.1 fatto registrare sulla distanza del doppio chilometro è stato ottenuto con impressionante facilità, tanto da far pensare che il Derby 2009 l’avversario più tosto per Main Wise As abita proprio in casa. IGOR FONT RESISTE IN VETTA ALL’UET E GLI ALTRI Certo, non è stata una primavera come se l’aspettavano Fabrice Souloy e tutto il team di Igor Font, ma se essere in testa alla classifica Uet a metà stagione è poco, allora dite voi che volete della vita. Igor Font, Andover Hall e Cologne Kosmos (Sj’s Photo) cresciuto alle Fontanette non è riuscito nell’impresa dell’Elitlopp complice un momento di forma leggermente in discesa e un numero d’avvio drammatico. Il quarto posto ottenuto in Norvegia nel Forus Open, permette comunque a Igor di capeggiare la classifica del circuito europeo, segno di regolarità e di levatura di primissimo piano. Intanto mentre è già in archivio la vittoria di Vincennes di Le Touquet, il Daguet Rapide di Gubellini che sarà poi secondo di Lana del Rio nel Triossi, a vincere e convincere nel nord Europa ci hanno pensato Infatti November e Garland Kronos, tanto per fare alcuni nomi di una lista che tra vincenti e piazzati sarebbe tanto lunga quanto incredibile. E a Settembre ci sono le Aste. 14 di Giacomo Belli SFIDA ITALIA-FRANCIA, IN MEMORIA DI CARLO BIFFI INDRO quando la classe è OK L a potenza è nulla senza controllo! Recitava così una pubblicità di un pneumatico con Ronaldo come testimonial. Uno slogan che con una trasposizione al trotto calza a pennello per Indro Ok, un maschio da Lemon Dra e Venere Ok che dopo una carriera fatta di sfuriate senza troppo successo, a cinque anni pare abbia trovato il modo per diventare davvero un campione. Il sangue di papà Lemon, la sregolatezza e la classe di mamma Venere gli avevano consegnato troppa foga, e fatto impazzire Giampaolo Minnucci che lo ha sempre considerato una fuoriserie ingestibile. Dai primi tempi con Jori Turja in cui è stato capace di vincere anche il Società Terme a Montecatini, la sua forza pareva non supportata dai risultati. Non si sono persi d’animo però il driver romano e la Scuderia Mon- dial Sport. Ha provato addirittura ad inviarlo in Francia da Fabrice Souloy che con lui non è riuscito ad esprimersi quale guru. Poi è arrivato Erwin Bot, trainer della compagine di Zavaglia che ha lavorato sul carattere ed è stato capace di dargli fiducia. Ora Indro Ok lo sta ripagando, perché può correre anche da dietro, di spunto, e fa anche un po’ di strada all’esterno. Un nuovo corso che gli ha permesso di vincere la prima tappa Splendido primo piano di Indro Ok e G.P. Minnucci 15 Festa a Tor di Valle, in ricordo di Carlo Biffi dell’ormai tradizionale sfida ItaliaFrancia andata in onda a Tor di Valle il 18 Luglio. L’ANDATA DEL MEMORIAL CARLO BIFFI AD INDRO FORMATO OPPORTUNISTA Innanzitutto due parole per Carlo Biffi, giornalista di razza che non ha mai mollato la sua penna e il suo taccuino, seguendo le corse in tutto il mondo fino all’ultimo respiro. Una corsa a lui intitolata ci voleva e questa sfida Italia-Francia è il minimo, anche perché ha un po’ di quel respiro internazionale che piaceva tanto a Carlo. L’idea nel tempo ha preso piede, e la corsa che vede buoni anziani sfidarsi in una formula andata e ritorno tra Tor di Valle e l’Hippodro- 16 me De la Cote D’Azur è ormai un appuntamento fisso nel calendario dei due impianti. Prima manche ad Indro Ok, nella sua nuova versione di spunto. Con il nome che si ritrova Indro è nato per essere protagonista, ma ora sta facendo le migliori corse risparmiandosi in partenza. Per questo Giampaolo Minnucci ha aspettato proprio fino in retta d’arrivo per cercare lo spazio. Il rischio di rimanere chiuso c’era, ma poi all’improvviso il varco si è aperto all’interno, Indro Ok ci si è buttato ed è stato facile rimontare il favorito Overhaul, che Bellei aveva usato in progressione fino a sembrare padrone della corsa. Tra gli altri italiani un po’ deludente la prova di Idalgo Jet, molto atteso ma fuori quadro sin dal via. L’1.15.1 sul doppio chilometro fatto registrare dal vincitore è stato il frutto di una corsa tattica dove i francesi hanno recitato un ruolo marginale con Gibartur con in sulky Marco Smorgon che hanno completato la terna indigena. Il Migliore dei transalpini solo quarto Orly Montaval. Ora la seconda sfida a Cagnes Sur Mer il 31 Luglio avrà sancito il vincitore assoluto. Indro ci è andato in vantaggio e seppur sino a qualche mese fa vederlo contare in Francia pareva un’assurdità, ora non gli si possono più porre limiti. Il parere del legale a cura dello Studio legale Palombarini – Casini Ropa per inviare le vostre domande e richieste di pareri scrivete a: [email protected] L’esecuzione forzata I n questo numero ci occuperemo di un tema che certamente desterà l’interesse di proprietari di cavalli ed allevatori, per completare quanto già precedentemente esposto nel numero di luglio circa le modalità per il recupero dei crediti, ovvero dell’esecuzione forzata, la cui disciplina è contenuta nel Codice di Procedura Civile. Innanzitutto va individuata quella che è la funzione dell’esecuzione forzata, ovvero del processo esecutivo nell’ambito della tutela giurisdizionale dei diritti: questo, è previsto dalla legge al fine di conseguire l’attuazione pratica e materiale, in via coattiva, dei diritti così come affermati e riconosciuti in un titolo esecutivo. Vediamo ora, sia pur sinteticamente, data l’ampiezza e la complessità del tema, quali sono le principali caratteristiche dell’esecuzione forzata. Il punto di partenza è rappresentato dal titolo esecutivo. Questo non è altro che un documento - cambiale, assegno, copia esecutiva di sentenza o decreto ingiuntivo etc. – contenente l’accertamento e l’affermazione di un diritto di un soggetto nei confronti di un altro soggetto, siano essi persone fisiche o giuridiche, sia che si tratti del pagamento di una somma di denaro o di qualsiasi altra prestazione, ed assolve anche ad una funzione di prova legale del credito. Secondo quanto previsto dall’art. 474 c.p.c. il titolo esecutivo è la condizione necessaria e sufficiente per procedere ad esecuzione forzata, in altri termini non è possibile procedere ad esecuzione forzata se non con un titolo esecutivo per un diritto certo, liquido ed esigibile. Tuttavia nella pratica molto spesso, anzi nella maggior parte dei casi, accade che per il creditore non sia sufficiente l’ottenimento di un titolo esecutivo contenente l’affermazione di un diritto di credito nei confronti di un determinato debitore; il più delle volte, infatti, i debitori non provvedono spontaneamente al pagamento di quanto dovuto, sia pur in presenza di una sentenza di condanna o di un decreto ingiuntivo; dunque il processo esecutivo, inteso come serie coordinata ed alternata di atti, si colloca in una fase immediatamente successiva all’ottenimento di un titolo esecutivo e consiste nel dare esecuzione concreta, anche tramite l’uso della forza pubblica, ai diritti così come affermati e riconosciuti nel titolo, in mancanza di spontaneo adempimento da parte del debitore. Il codice di procedura civile prevede due diverse forme di esecuzione forzata in relazione alle diverse esigenze proprie dell’attuazione dei diversi diritti sostanziali: pertanto se il diritto viene affermato e riconosciuto come eseguibile nella sua specificità, troveranno applicazione gli artt. 605 ss. c.p.c., ovvero le norme sull’esecuzione forzata in forma specifica. In modo ancor più dettagliato, troveranno applicazione le norme sull’esecuzione forzata per consegna di cose mobili o rilascio di immobili attraverso cui, colui che ha diritto alla consegna o al rilascio di un determinato bene mobile o immobile, può conseguire la disponibilità materiale di quella determinata cosa, come previsto dall’art. 2930 c.c.; oppure troveranno applicazione le norme sull’esecuzione forzata degli obblighi di fare e di non fare di cui agli artt. 612 ss. c.p.c., attraverso cui il creditore del fare o del non fare può conseguire quella medesima specifica prestazione di fare o la eliminazione di quanto fatto in violazione dell’obbligo di non fare, il tutto, naturalmente, a spese dell’obbligato, in forza di quanto previsto dagli artt. 2931 e 2933 c.c. Senonchè questa possibilità viene talora a mancare, sia a causa di impedimenti materiali o di ostacoli giuridici, ovvero a causa dei limiti imposti dal rispetto della libertà della persona: così non si potrà realizzare la consegna coattiva della cosa mobile che il debitore ha distrutto o venduto ad un terzo in buona fede; non si potrà distruggere od eliminare ciò che è stato fatto in violazione di un obbligo di non fare se la distruzione pregiudica gravemente l’economia nazionale [art. 2932, 2° comma, c.c.] e così via. Orbene: in tutti questi casi, ovvero quando la soddisfazione specifica di un diritto non è possibile, il codice ha espressamente previsto le norme sull’esecuzione forzata in forma generica, ovvero dell’esecuzione per espro- priazione, ciò in forza dell’art. 2910 c.c. secondo cui “il creditore, per conseguire quanto gli è dovuto, può fare espropriare i beni del debitore secondo le regole stabilite dal codice di procedura civile”. L’espropriazione forzata dunque è quel tipo di processo esecutivo che consiste nel sottrarre coattivamente al debitore determinati beni appartenenti al patrimonio di quest’ultimo e nel trasformarli, pure coattivamente, in denaro per destinarli alla soddisfazione del creditore; attraverso questo procedimento esecutivo possono essere coattivamente soddisfatti tutti i crediti aventi ad oggetto una somma di denaro, sia che questo fosse il loro oggetto originario o sia che, in sede di merito, siano stati trasformati in crediti di denaro, proprio in vista della loro soddisfazione coattiva. E’ appena il caso di aggiungere che proprio questo è il tipo di esecuzione di più frequente utilizzazione, non solo perché spesso non è possibile ottenere una esecuzione in forma specifica a causa degli ostacoli ai quali prima s’è fatto cenno, ma anche e soprattutto perché gran parte dei diritti da eseguirsi hanno originariamente ad oggetto una somma di denaro. Poste queste premesse, vediamo in termini concreti come si svolge il processo esecutivo. Per prima cosa, ai sensi dell’art. 479, 1° comma c.p.c., l’esecuzione forzata deve essere preceduta dalla notificazione del titolo in forma esecutiva, nel quale è contenuto l’accertamento del diritto che si vuole far eseguire, e del precetto, consistente in un’intimazione ad adempiere l’obbligo risultante dal titolo esecutivo entro un termine non minore di 10 giorni con espresso avvertimento che, in mancanza, si procederà ad esecuzione forzata. A questo punto - parlando più specificamente dell’espropriazione forzata, che rappresenta la più frequente procedura esecutiva oltre che la più complessa rispetto ai procedimenti per esecuzione in forma specifica - solo dopo la notifica di questi due atti fondamentali, con il pignoramento si dà inizio all’espropriazione. Il pignoramento, anche se è attivato su istanza di un legale, rappresenta più propriamente un atto dell’Ufficiale Giudiziario, e consiste in un’ingiunzione che quest’ultimo fa al debitore di astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre alla garanzia del credito indicato nel titolo, i beni che si assoggettano ad espropriazione; tale atto ha inoltre la funzione di rendere inefficaci nei confronti del creditore che procede gli atti con i quali il debitore intende alienare le cose pignorate o comunque disporne giuridicamente. Dopo il pignoramento il Codice prevede tutta una serie di norme relative alla ricerca dei beni da pignorare, alla vendita forzata, ovvero riguardo le modalità per trasformare coattivamente i beni pignorati in denaro, delle norme relative all’assegnazione diretta dei beni o della somma ricavata dalla vendita, nonché le norme sulla distribuzione della somma ricavata dalla vendita, nel caso di più creditori procedenti sugli stessi beni. Va precisato infine che la disciplina dell’espropriazione forzata prevede tre distinti tipi di pignoramento a seconda che l’espropriazione abbia ad oggetto: a) denaro o altri beni mobili del debitore [espropriazione mobiliare presso il debitore]; b) crediti del debitore o altre cose mobili appartenenti a questo ma non nella sua disponibilità e perciò presso terzi; c) beni immobili; ciascuno di questi differenti tipi di espropriazione segue le regole generali previste dal codice sull’espropriazione nonché le norme specificamente previste dal Codice per ciascun diverso tipo di espropriazione. Naturalmente spetta al creditore optare per l’una piuttosto che per l’altra di queste tre forme di espropriazione, in relazione alla presenza dell’uno piuttosto che dell’altro tipo di beni nel patrimonio del debitore, anche seguendo i suggerimenti del proprio legale. Terminata questa sintetica esposizione, si attendono domande e proposte da parte dei lettori, per eventuali approfondimenti su questo come su altri temi che riguardano l’attività di allevatori e proprietari, sempre contattando la redazione del giornale e scrivendo a [email protected]. 17 P ICCOLI C AMPIONI C RESCONO di Marco Montanari MEDULLA DEL RONCO Cenerentola a tutto gas Primo piano di Medulla del Ronco, con Max Castaldo D iciamocelo chiaro e tondo: vedendola sfrecciare sul traguardo del Nazionale Filly, lo scorso 2 luglio, gli ippofili di tutta Italia si sono stropicciati gli occhi. Medulla del Ronco che vince un Gran Premio? Ma va là… Poi, quando lo speaker ha ufficializzato ciò che era evidente sul tabellone luminoso, ovvero il ragguaglio al chilometro che rappresentava il nuovo record sul miglio della generazione 2006 (1.12.3), abbiamo deglutito e preso atto della realtà: già, la figlia di Ganymede e Zuni dei Bessi, allevata con l’amore di sempre da Marelli e Zambon, di proprietà della Scuderia Sofì, allenata da Fausto Barelli e guidata da Max Castaldo, in meno di 2 minuti aveva riscattato una carriera fin lì piuttosto sciapa, ritagliandosi un posto importante nel libro d’oro del nostro trotto. La storia agonistica di Medulla ini- 18 zia il 14 agosto 2008 a Modena. I puledri hanno da poco iniziato a prendere confidenza con le corse e Castaldo la presenta al Ghirlandina approfittando dell’invitante numero 1 pescato al sorteggio. La puledrina parte guardinga e rimane quarta in corda, dopo 600 metri va di fuori senza combinare granché, si getta di galoppo ai 400 finali e chiude all’ultimo posto, in 1.20.7. Con i puledri serve tanta pazienza, Barelli e Castaldo lo sanno, si rimboccano le maniche e la riportano in pista il 2 settembre, questa volta a Milano. Solita partenza “a mezza gamba”, tanto da rimanere terza con il numero 3, mette il muso di fuori a 600 metri dal palo ma non impensierisce assolutamente Mumi Egral. Il tempo finale è 1.16.2, che a San Siro lo fanno anche i ciuchi, ma qualche piccolo passo in avanti è stato fatto. È ancora settembre (il 26, per l’esattezza) quando Medulla si ri- presenta al pubblico del trotter milanese. Il numero è orribile (il 13), la categoria non eccelsa, il risultato disarmante: invischiata nelle posizioni di coda, la cavalla si arrabatta all’esterno e ottiene un incolore quinto posto. Tutto sbagliato, tutto da rifare? Forse no, ma Barelli la tiene nel box un bel po’: il rientro potrebbe avvenire il 31 gennaio, però la figlia di Ganymede non è ancora al 100% e viene ritirata. Ne vale la pena, perché quando rientra davvero, il 17 febbraio sempre a San Siro, arriva il primo successo: scatta al comando, conduce con sicurezza e – grazie anche all’errore di Merida Bi all’ingresso in retta – sul palo svetta incontrastata, scendendo per la prima volta sotto l’1.16 (1.15.8 il ragguaglio ufficiale). Il ghiaccio è rotto, però il 28 febbraio Miami Stift è troppo forte per lei: l’allieva di Castaldo scavalca il pupillo di Gubel- lini in partenza, ma quando il rivale si sposta a 600 metri dall’arrivo a Medulla non resta che inchinarsi e finire seconda. Non le va meglio il 24 marzo, quando riesce a districarsi a fatica tra i nastri, viene di fuori coperta e ottiene un insipido terzo posto, a distanza siderale dal vincitore Magicmar. E il 12 aprile, a Torino, Medulla dà strada proprio a Magicmar per ribatterlo in arrivo, dove comunque entrambi devono prendere atto della superiorità di Mosa Ferm. A Vinovo, due settimane più tardi, arriva la seconda vittoria in carriera: scavalcata da Melissa di Mar allo stacco della macchina, la segue fino in retta e poi la fulmina con ottimo speed. In maggio, a San Siro, si comincia a fare sul serio: il 15 di quel mese, Medulla viene scavalcata da Magic Moment Bi e vede la “luce” a 500 metri dal palo, quando Magicmar ha già preso il largo (1.12.7) e a lei rimane la consolazione della seconda moneta col tempo di 1.13.3. Barelli e Castaldo decidono che è giunto il momento di provarla in pista piccola e la spostano a Bologna. All’Arcoveggio, il 31 maggio, cede il passo allo scatenato Marlon By Pass (che vince in 1.13.1) ma finisce solo quarta, in evidente debito d’ossigeno. Non le va meglio, sempre sotto le Due Torri, il 13 giugno: scatta al comando, tira via all’impazzata ma viene travolta da Manolete e Mustang Grif, riuscendo a salvare il terzo posto con le unghie e con i denti. A quel punto, bravi e fortunati i pochi che credevano in lei la sera del Nazionale. Il gioco era diviso tra Megan Grif, Maddy Laser e Madras; Medulla del Ronco si puntava a più di 25 contro 1. Ma nell’ippica niente è scontato: in testa Madras a tirar via di lena, Medulla terza allo steccato si libera dopo un chilometro, si lancia all’inseguimento del battistrada, lo trova in crisi a 50 metri dal palo e coglie un clamoroso successo. Medulla non ha ancora corso sul doppio chilometro, quindi in prospettiva Derby non pare accampare troppe pretese. Ma chi l’ha vista svettare il 2 luglio a San Siro sa che la pallida puledrina di un anno fa a Modena ha lasciato il posto a questa campionessa capace di seguire tutte le andature e poi di colpire con grande efficacia. Non ci si può proprio fidare di queste femmine… MEDULLA DEL RONCO 1.12.3 - € 61.69 ZUNI DEI BESSI 1.16.4 femmina baio nata in ITA nel 1996 GANYMEDE 1.11.4 maschio baio nato in FRA nel 1994 Femmina Baio, nata l'11 Aprile 2006 Allevatore: Marelli Rino/Zambon Claudio ROYAL PRESTIGE BUVETIER D'AUNOU 1.14.4 1.55.1 NESMILE 1.17.4 QUIOCO 1.15 UDAMES GADAMES ARNDON PINE CHIP 1.52 SPEEDY CROWN 1.57.1 ROSEMARY 1.57.2 CAPRIOR 1.19.8 AMOURS DU MESNIL 1.20 VERMONT 1.25 BEATRIX II 1.26 KERJACQUES 1.19.4 JABEL 1.19 ARNIE ALMAHURST 1.57.2 1.54 ROYDON GAL PINE SPEED SPEEDY SOMOLLI 1.55 2.08.3 PINEY HANOVER 2.06.4 PRAKAS SPEEDY CROWN 1.57.1 1.53.2 PRUDY HANOVER 2.04.4 NARVA HANOVER FLORIDA 1.55 1.58.3 NORBIE HANOVER 1.58.2 NARVARA 19 di Elisabetta Busso QUANDO L’AMORE PER I CAVALLI FA PARTE DELLA NOSTRA VITA La casa della speranza nell’allevamento Cristal C ristina Uccelli e Alessandro Villa, sono i titolari dell’allevamento Cristal situato a Masserano, in provincia di Biella. Due persone eccezionali come raramente si incontrano, una passione vera ed un rispetto più unico che raro verso i cavalli, a tal punto di avere “sacrificato” un paddock solo per la sistemazione dei cavalli vecchi, dopo averli recuperati da proprietari che non avrebbero sa- La casa padronale 20 puto che farne, per permettere anche a loro un sereno proseguimento di vita. Cristina Uccelli è nipote dell’indimenticato Malvicini e figlia del gentleman milanese, una famiglia ippica a 360° sia da parte materna che paterna. Alfredo Villa gentleman come suo padre, ha nelle sue discendenze l’allevamento “La Fornace”, e l’incontro tra due persone così non poteva che creare un qualcosa di speciale. Tutto cominciò per caso, dal fatto che da proprietari della scuderia May, avevano tenuto tre femmine, così di conseguenza nacque l’allevamento Cristal che prende il nome dalle loro iniziali. Alle aste di Settimo, quelle per la vendita delle fattrici, acquistarono Kelso, che fu un vero colpo di fulmine per Alfredo, e Kelso con Lemon Dra diede subito Blum, cavallo che per un certo periodo militò in compagnie classiche. Una partenza più che buona, se pensiamo che molti di noi prima di Immagini di puledri avere la fortuna di vedere un proprio prodotto gareggiare nelle eliminatorie del Derby devono aspettare una vita. Ma il loro non è solo un allevamento, ma bensì anche una stazione di monta dove vivono cinque stalloni del galoppo, discipli- na dove le fattrici devono per forza essere ingravidate naturalmente, di conseguenza il lavoro è ancora più gravoso, mentre per i loro stalloni, Garden Spot, Berndt Hanover e Bluam Lb, comproprietari al 50 % si sono rivolti al centro incremento ippico di Crema e alla Barbiselle. Inizialmente i terreni erano due, ce n’era anche uno nelle vicinanze di Piacenza con la pistina di allenamento che ora è stato dato in affitto al bravo Vittorio Sciarrillo. A Masserano in 20 ettari di terreno, vivono in perfetta simbiosi stalloni, fattrici e puledri una quindicina di paddock tutti con bevitoie automatiche e capannina, 10 sale parto, la giostra e i tondini, e naturalmente in un posto così bello come si evince dalle foto, non poteva mancare anche una piccola piscina. La casa padronale, anzi le case, sono in realtà tre, una dove vivono gli uomini e il veterinario, in un centro simile è bene averlo in casa per ogni esigenza, una è la lo- 21 PARCO FATTRICI Au Royale Bambaia Sea Bed Velonda CR Vahine OK Eggie Lill Cristal Lill Eggie Fascinosa Cristal Dioma Deimar Follia Cristal Rosemount Raven MASCHI Onice Cristal - da Berndt Hanover e Velonda Cr Oyster Cristal - da Berndt Hanover e Dioma Deimar Opal Cristal - da Berndt Hanover e Rosemount Raven Oro Cristal - da Garden Spot e Follia Cristal Oh My Cristal - da Garden Spot e Bambaia FEMMINE Omnia Cristal - da Garden Spot e Eggie Lil Cristal Oca Cristal - da Armbro Goal e Lill Eggie Odalisca Cristal - da Berndt Hanover e Fascinosa Cristal ro abitazione, magnifica, e l’altra destinata ad un uso che porta ancora più in alto la persona di Alfredo Villa, perché lui oltre ad avere un grosso rispetto per gli animali, lo ha anche per le persone, così tempo fa ha fondato la “home4hope” una casa famiglia per ragazze che altrimenti abortirebbero o per bambini molto piccoli abbandonati dalle madri, su internet potrete 22 trovare tutte le informazioni, perché questa associazione ha case in tutto il mondo, Brasile, Filippine e la Thailandia, vi invito veramente a visionare il sito, perché credo che fare del bene a chi ne ha bisogno non è mai tempo perso. Sempre alle Aste un altro incontro fortunato, quello con la cavalla Italiana che parla francese, Fitzgerald Bigi. “Ci piaceva molto la genealogia oltre che la puledra, racconta Cristina, così Alfredo decise di acquistarla, un acquisto decisamente buono, grazie anche ad Andrea Guzzinati che ha saputo aspettarla e rispettarla, penso siano veramente pochi i cavalli che hanno più vittorie che piazzamenti, alla fine di giugno al suo attivo ci sono 25 successi, 19 piazzamenti, su 56 A sinistra: Cristina Uccelli all’opera. Sotto: Vista dell’allevamento Come allevate i vostri puledri? “Con molta cura anche nei minimi particolari, un alimentarista ne cura l’alimentazione in tutte le fasi della crescita con integratori e mangimi selezionati, eseguendo periodicamente gli esami del sangue in modo da evidenziare se ci fossero, delle carenze, il veterinario che vive in allevamento, ne segue costantemente la crescita ossea e muscolare, mentre Alessandro ed io ci mettiamo tutta la nostra passione ed esperienza, che essendo entrambi cresciuti a pane e cavallo, è notevole. Da noi passano all’incirca 450 cavalli all’anno tra trotto e galoppo, un impegno uscite, una cavalla che dà decisamente il meglio oltre confine come ormai è stato appurato, infatti, salvo qualche sporadica corsa sulle nostre piste, credo che il suo futuro sia francese.” Perché avete pensato di dirigervi a nche v erso i l g aloppo? “Semplicemente per pura passione per qualunque disciplina dove vi siano questi magnifici animali e tramite Maurizio Guarnieri allenatore del galoppo abbiamo comprato Dream Chief che ha avuto una discreta carriera da lì è partito tutto, ed ora ne abbiamo 5.” gravoso che se fatto con passione non ti fa sentire tanto il peso del lavoro, anche se con il momento ippico che stiamo attraversando il pensiero è di ridurre il lavoro della mètà,” Quali sono state nel tempo le vostre m aggiori s oddisfazioni? “La vittoria in America di Au Royal, il record della generazione fatto da Bluam a Milano, e la vittoria francese di Fitzgerald a gennaio, ma come tutti gli allevatori, quando vince un tuo prodotto è sempre una gioia, perché per noi sono tutti come dei figli.” 23 di Elisabetta Busso AZIENDA AGRICOLA MONTE CERO Quei magnifici piccoli grandi NOR È uno degli allevamenti più conosciuti, dal nord al sud dell’Italia. Molteplici i loro prodotti al di sotto della soglia dell’1.13. “ma le emozioni maggiori, ci racconta Sergio Norbiato titolare dell’allevamento che prende la sigla dalle iniziali del cognome, non stanno nelle vittorie, ma nella nascita del puledro, ogni qual volta avviene il miracolo del parto, ogni qual volta quel puledrino con tanta fatica si tira su sulle tremanti zampe per andare alla ricerca delle mammelle della madre, per tanti potrà essere una cosa banale, per me è l’inizio del mio lavoro, in base al suo carattere potrà diventare o meno un buon atleta, se sarà in grado di comunicare con l’uomo, con il suo futuro allenatore, guidatore, proprietario, potrà calcare le passerelle di maggior importanza del nostro palcoscenico, diversamente avrà una vita dura, e tutto questo dipenderà anche da lui, io nel momento della nascita vedo tutto questo e spero di non smettere mai di emozionarmi nel rivedere questa scena.” 15 ettari di terreno racchiusi in 5 paddock e due scuderie, una per i puledri, ed una per la fattrici, dove vengono ritirati quando le condizioni atmosferiche minacciano aria di tempesta. Situato in una bellissima zona del Veneto, precisamente a Baone, in provincia di Padova ai piedi dei monti circondato dalle colline, il signor Norbiato produce da sé il fieno, in Casa produzione sede allevamento Ca’ Barbaro 24 modo da essere certo che non abbia ricevuto nessuno tipo di trattamento, un fieno praticamente biologico. Altrettanta cura naturalmente va data anche all’alimentazione giornaliera dei pasti principali, sia della madre che del puledro, se una mamma mangia bene, darà un buon figlio sano è robusto, quindi con una miscela preparata da loro ed acquistata direttamente dai contadini, composta di cereali, avena, soia, Karuba, e naturalmente vitamine viene data in base al peso è all’età, seguiti sempre dalla costante presenza del dottor Carlo Barnini, che nelle vicinanze ha una clinica specializzata nella cura dei cavalli. Dai due, tre mesi anche il maniscalco comincia a far PARCO FATTRICI Eclipse Nor (Sugarcane Hannover) gravida di Leggendari Lover K Fallace Aby (Lemon Dra) gravida di Sj’S Photo Verità Ciò (Esotico Pra) gravida di Legendary Lover K Vasiria Bi (Valley Boss) gravida di Yankee Slide Velika Nor (Ghenderò) gravida di Legendary Lover K Frine Dei (Supergill) gravida di Naglo Futura Bi (Toss Out) gravida di Uronometro PULEDRI 2008 Oslo Nor da Regminton Crown e Futura Bi Olimende Nor da Ganimede e Frine Dei Odissea Nor da Kick Tail e Velika Nor Opera Nor da Naglo e Eclipse Nor Oxide Nor da Zinzan Brooke Tur e Fallace Aby Orion Nor Zinzan Brooke Tur e Tersa Nor Oxford Nor da Yankee Slide e Verità Ciò prendere confidenza ai puledrini con gli arnesi del mestiere, e ad pareggiare eventuali difetti di appiombo . Ed i risultati di tutto questo lavoro negli anni si sono visti, con i successi di Prestige Nor, cavalla classica vittoriosa nel Giovanardi di Caimano Nor, 1.13.9. Goteborg Nor, 1.13.4. Igor Nor 1.13.3. Lord Dag Nor, 1.12.3. Love Story Nor 1.12.9.e gl’ultimi Mirage Nor, Ma- PULEDRI 2009 F. da Sj’S Photo e Fallace Aby M. da Yankee Slide e Verità Ciò F. da Ganimede e Vasiria Bi M. da Daguet Rapide e Velika Nor F. da Sj’S Photo e Futura Bi nus Nor, Marca Nor cavalli di cui sentiremo parlare. A ttualmente c hi è i l s uo stallone preferito ? “Mi piacciono molto Legendary, Lover K e Yankee Slide, per le linee di sangue e per i figli che stanno dando.” Sceglie da solo l’incroci “A volte sì, a volte con l’aiuto di In questa foto: Olimede Nor, Opera Nor, Odissea Nor mia figlia, può sembrare un lavoro semplice, ma invece è basilare dare il giusto stallone e scegliere l’incrocio perfetto.” In realtà Sergio Norbiato aveva cominciato la carriera vent’anni or sono comprando un cavallo da corsa, che però si rilevò un brocchetto che non vinceva mai, così su suggerimento del suo guidatore, comprò una femmina visto che a casa aveva un pezzetto di terra, abbastanza grande per una cavalla con il suo puledrino. “Volevo un vero cavallo da corsa, di quelli che vincono anche , così decisi di costruirmelo da solo, ma poi con il tempo ci presi gusto, così andai in Svezia dove comprai una decina di fattrici americane, da un allevatore che stava vendendo tutto, da lì non smisi più, l’allevamento divenne uno dei miei principali scopi, e se l’80% dei miei prodotti va in pista vuol dire che ho fatto bene, ho vinto tanti gran premi e mi sono tolto tante soddisfazioni, mi manca solo il Derby, e chissà che un giorno o l’altro non riesca a portarmi a casa anche la corsa delle corse.” 25 di Pietro Milani METEORE D’AGOSTO - FERRARA PICCOLO MONDO ANTICO 26 V orreste che tutti gli ippodromi avessero la pista del nuovo impianto di Follonica, la qualità delle corse di San Siro e l’ospitalità del Savio? Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate: il Comunale di Ferrara non fa per i vostri gusti. Se invece siete dei cavallari romantici, se per voi è gradevole l’odore che emanano le scuderie, se siete convinti che le corse dei cavalli siano uno spettacolo a ogni livello, se a vostro avviso l’entusiasmo del pubblico è un ingrediente irrinunciabile, beh, in questo caso avete fatto bingo. Nell’ippica italiana del Terzo Millennio, bella (i cavalli allevati in Italia sono tra i più forti al mondo) e disperata (non ci sono più soldi…), Ferrara – durante il mese di agosto – rappresenta quel piccolo mondo antico che ha fatto la fortuna di questo sport, salvo essere rinnegato in nome di una rincorsa folle a chissà quale modernità. Non si corrono Gran Premi, a Ferrara, e anzi per qualche anno non si è proprio corso: l’impianto risale ai tempi dell’Italia Imperiale (ma potrebbe essere stato costruito direttamente dagli Este…), la pista è piccola, con curve a gomito e rette inesistenti, costellata di trabocchetti. Quando piove – e statisticamente parlando almeno un paio delle sei riunioni annuali vengono intralciate dalla pioggia – si allaga e occorre aspettare che il drenaggio faccia (molto lentamente) il suo lavoro. Ricordo un episodio datato 2003: temporalone estivo, acqua a catinelle in tribuna e soprattutto sulla pista. Passata la bufera, i commissari dovevano prendere la decisione se dare inizio al convegno o rispedire tutti a casa. Andarono in pista anche i guidatori e Barbara Renzulli, grintosa amazzone toscana, si battè come una leonessa per ottenere il “fischio d’inizio”: fu premiata, perché si corse e soprattutto lei vinse una corsa con Umor Dechiari, battendo la collega Sabina Breccia con Brunello d’Alfa. Ammetto: giocai il suo cavallo perché l’avevo vista motivatissima. Perché fra le cose belle di questo ippodromo c’è l’assoluta vicinanza tra il pubblico e i protagonisti. Lo spettacolo è lì, a portata di mano, e gli attori – cavalli e guidatori – pure. Ti concedi una pausa per addentare una discreta piadina abbondantemente farcita con salsiccia e cipolla ai ferri, annaffi il tutto con una caraffa di generoso Sangiovese e ti trovi gomito a gomito con il driver che hai appena puntato e – vincendo – in pratica ti ha offerto lo spuntino. Viene spontaneo rivolgergli la parola, fargli i complimenti; e loro, i driver, solitamente lontani dal pubblico, trovano normale scambiare quattro chiacchiere. Si respira un’aria diversa, da queste parti: magari meno raffinata rispetto ad altre piazze, ma sicuramente più “pura”, più “viva”. E anche quando perdi, lo fai con un altro spirito. Un paio d’anni fa, Ettore Vairani – uno che da queste parti ci vive e lavora – era tranquillamente al comando con la sua Idria Ganzolo: chi va in testa, al Comunale, ha quasi vinto. All’imbocco dell’ultima curva, Idria sbottò di galoppo finendo squalificata: aveva infilato una zampa in una buca, Ettore cominciò a imprecare contro il Diavolo, poi si rimboccò le maniche e portò in pista Griffe de Gloria, che vinse la corsa successiva. Già, a Ferrara è davvero tutto diverso: la crisi sembra meno “cattiva” e anche il Diavolo, in fondo, non è brutto come lo dipingono. Ma sì, ci vediamo là. La piadina? Offro io… 27 ASTE ANACT DI SETTEMBRE le singole schede dei cavalli iscritti sono visionabili in rete presso il sito dell’Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo Trottatore (www.anact.it) Sessione riservata a cavalli nati nel 2008 dal 1° gennaio al 15 aprile Lunedì 28 settembre sessione selezionata da 1 a 120 Lunedì 28 settembre sessione selezionata pomeridiana da 121 a 182 Martedì 29 settembre sessione selezionata da 183 a 312 Martedì 29 settembre sessione qualificata da 313 a 396 Nome Sesso Genealogia Numero AGGIO GIANFRANCO - BOARA PISANI (PD) ORUS LEGACY ORESTE M M da WINDSONG’S LEGACY e BELLANGE’ RL 150 da SUPERGILL e DEFILE’ 210 AGRICOLA SGREI DI CANEVE B. - BELLUNO (BL) OLIS DI SGREI OSLO DI SGREI OLONA DI SGREI OASI DI SGREI OTERO DI SGREI M M M F M da URONOMETRO e PLAIA DI SGREI da KICK TAIL e DALIA DI SGREI da SUPERGILL e GENEVER da CROWNING CLASSIC e OSTRICA AMI da MR VIC e COREX 6 206 276 314 356 ALLEV. BRIANTEO - COLLE BRIANZA (LC) OBLIO DEL NORD ORGOGLIO DEL NORD OLIMPO DEL NORD ON FLEUR DEL NORD OMERTA’ DEL NORD ORA DEL NORD OPALE M M M F F F F da LOVE YOU e TOGA DEL NORD 148 da JAM PRIDEM e ENTITA’ DEL NORD 240 da GANYMEDE e GRETA’S CAGE 287 da LETS GO e TEXANA SECONDA LJ 323 da DAGUET RAPIDE e BRICIOLA DEL NORD 349 da GANYMEDE e CASTA’ AGAIN 352 da ALLISON HOLLOW e GALA DEL NORD 388 M M M da INDRO PARK e MYSTERY FLIGHT 178 da INDRO PARK e GRANDERA PARK 285 da ZINZAN BROOKE TUR e AMBARADAN PARK 339 ALLEV. CENTAURO SRL - ROMA (RM) ORLANDOFURIOSO AC OPIUM AC M M da CREDIT WINNER e UNA TANTUM AC da URONOMETRO e FAVOLA AC 160 253 ALLEV. DEL RIO - MONCALIERI (TO) ORO DEL RIO OTIS DEL RIO OCEANO DEL RIO OREB DEL RIO OMBRA DEL RIO ONICE DEL RIO ONDINA DEL RIO ORCHIDEA DEL RIO M M M M F F F F da MR VIC e SARA DEL RIO da MR VIC e URKA DEL RIO da TOSS OUT e ZEUDIA da MR VIC e BEA KRONOS da VARENNE e CHARDONNAY PRIDE da CLASSIC PHOTO e FULVIA DEL RIO da CLASSIC PHOTO e ELMA DEL RIO da VARENNE e FEDRA DEL RIO 19 44 69 99 119 273 372 380 ALLEV. DELLA SERENISSIMA SS - CILIVERGHE DI MAZZANO (BS) OSLO AS 30 M da FALIERO AS e ARIZONA AS Sesso OFFICIAL COMPANY ORTICA AS OVER WISE AS OCALA AS ONGARO AS OLCESE AS ONMYWAY AS O’DRISCOLL AS M F F F M M F M Genealogia Numero da ABANO AS e DEFY DEL NORD da ABANO AS e ENGHIEN AS da LOVE YOU e FRAGOLA da BRANDY DEI FIORI e GAIA DEI VELTRI da BRANDY DEI FIORI e GIBRALTAR AS da ABANO AS e KINDAVA HUSH da FALIERO AS e DOCKA AS da MR VIC e DREAMER AS 211 237 269 274 277 303 366 367 ALLEV. DELLE SELVE - SAN TERENZIANO (PG) OTTO DELLE SELVE OCCHIO DELLE SELVE ORO BULL M M M da URONOMETRO e GIULIA D’ASOLO 280 da ALLISON HOLLOW e ICONA DELLE SELVE294 da URONOMETRO e MISS MORIQUE 310 ALLEV. DI CASEI DI GIGLIO I. E M. - CASEI GEROLA (PV) OLIENA DI CASEI OHIO DI CASEI ORTICA DI CASEI OLLY DI CASEI F M F F da BUVETIER D’AUNOU e ZIVELLA EC 72 da POWER TO CHARM e COCCOLA DI CASEI191 da COKTAIL JET e CRISTY DI CASEI 203 da KICK TAIL e DIADEMA DI CASEI 362 ALLEV. DUE MAGICO - SAVIO DI RAVENNA (RA) ALLEV. CASCINA PARCO OLEGGIO SNC - MILANO (MI) ORSENIGO PARK ORTELLO PARK ORIZZONTI PARK Nome 90 OVER THE TOP MMG M da SUPERGILL e FOUR WD TURBO MMG 268 ALLEV. G. BIASUZZI SRL SOC. AGR. - MOGLIANO VENETO (TV) OAKLAND BI OTRAS BI ORTIGLIA BI OHARA BI ODESSA BI OLIMPO BI ORBEX BI ONLY BI OKAPI BI F F F F F M M F M da TOSS OUT e SARATOGA BI da SELF POSSESSED e URLA DI JESOLO da TOSS OUT e VISA BI da TOSS OUT e ZEBRE da SUGARCANE HANOVER e ZEMI BI da TOSS OUT e ATHENA DEI da TOSS OUT e BONITA BI da TOSS OUT e BOSSANOVA BI da CLASSIC PHOTO e EMERA DEI 20 45 58 66 68 95 109 110 233 ALLEV. GARIGLIANO SRL - SS COSMA E DAMIANO (LT) O’ SAVAGE GAR ONDA KILLER GAR OVERCRAFT GAR ON ICE GAR ONE ARROW GAR OVERLAND GAR OWENS GAR M F M M M F M da PINE CHIP e SUGAR QUEEN S da PINE CHIP e UAKLAND da PINE CHIP e VITA DE GLORIA da TOSS OUT e BLUE EYES GAR da PINE CHIP e FIRST LADY GAR da WINDSONG’S LEGACY e HAPPY DIAMONDS da WINDSONG’S LEGACY e ELIZABETH GAR 32 39 59 105 180 289 371 Nome Sesso Genealogia Numero ALLEV. HOLZ SRL - S.VITO AL TAGLIAMENTO (PN) ORAR HOLZ OLIMPIA HOLZ OMBRA HOLZ M F F da GANYMEDE e AMAPOLA ROSADA 84 da ANGUS HALL e ERMITAGE OR 139 da SUGARCANE HANOVER e FLORINDA BI 265 ALLEV. IL GRIFONE SRL - VIGONE (TO) ODETTE GRIF ORCHIDEA GRIF ODALISCA GRIF OSAKA GRIF OLGA GRIF ON LINE GRIF OUR CLASSIC GRIF ONDA GRIF OLIMPIC GRIF OVERSIZE GRIF ONYX GRIF ORIANA GRIF ORNELLA GRIF ORSON GRIF F F F F F F F F M M M F F M da MR VIC e NINJA HANOVER da VARENNE e RIFFA LB da CLASSIC PHOTO e USTA DI JESOLO da MR VIC e APOCALISSE BIP da CLASSIC PHOTO e ARMBRO RHUBARB da ZINZAN BROOKE TUR e BELLISSIMA SIB da CLASSIC PHOTO e COSTANZA DEL RIO da MR VIC e ESMERALDA BI da CLASSIC PHOTO e FAVOLA GRIF da MR VIC e FORTUNA SOCIALITE da MR VIC e FRANCY DEL RONCO da GANYMEDE e MYSTICAL MEMORY da URONOMETRO e TERRIFIC LINDY da MR VIC e FOSTER GRIF 3 14 47 88 92 100 199 242 254 267 271 312 321 385 ALLEV. LA NUOVA SBARRA SRL - ROMA (RM) OLIVER ANS OSIRIDE ANS ONEGIN ANS OVERANDOVER ANS OPHELIA ANS ONLY YOU ANS OKLAHOMA ANS OLIMPIC ANS OUT RANGE ANS ORIONSTAR ANS OSCAR ANS OMBROSA ANS OMAHA ANS M F M M F F F M F F M F M da TOSS OUT e OITAR LUIS da PINE CHIP e VILLAGE ANS da SUPERGILL e ZELIG ANS da PINE CHIP e VALGANNA OK da MR VIC e CHRISTMAS ANS da YANKEE SLIDE e DEMETRA ANS da URONOMETRO e DERYL ANS da CLASSIC PHOTO e EARTH OF ANS da TOSS OUT e ECLIPSE ANS da YANKEE SLIDE e FALLING STAR ANS da OSCARIUVE LUIS e ZINZI ANS da GANYMEDE e ANITA ANS da OSCARIUVE LUIS e CRISTINA ANS 4 56 67 130 185 215 216 224 226 250 336 340 357 M F M M F F da ALF PALEMA e SIMONA TOP da YANKEE SLIDE e BEST OF FLOWERS da YANKEE SLIDE e VEDAS da CLASSIC PHOTO e HOT TIME HALL da YANKEE SLIDE e JACKPOT KEMP da YANKEE SLIDE e DAUBHINE BI 27 101 169 292 301 359 ALLEV. L’ORSETTA SNC - SAN GIOVANNI PERSICETO (BO) OMSA OR ORMA OR OVIEDO OR F F M da URONOMETRO e VALTELLINA OM da WAIKIKI BEACH e VITESSE OR da ENJOY LAVEC e CRIZIA OR 50 60 204 M da LINDY LANE e FABIOLA FI ONDA LUNGA SPIN ORO NERO SPIN OKAY SPIN ODILLA SPIN ORTENSIA SPIN OMBRA FRESCA SPIN ORANTE SPIN M M F M M 248 M da CANTAB HALL e ART IN BLOOM 145 da GANYMEDE e CORINZIA ALLMAR 197 da CREDIT WINNER e FEETS OF FIRE 256 da WINDSONG’S LEGACY e IDILLIO ALLMAR295 da DONADONI OK e BOLEGRAF 347 da TOSS OUT e PAGODA OM ODALISCA TAB ORIAGO TAB ORLOFF TAB F da BRADS PHOTO e PRINCESS HORNLINE 26 80 125 220 309 316 392 F M M da PINE CHIP e BAMBINA da YANKEE SLIDE e DISTINTA TAB da MR VIC e ENCANTADORA 175 217 236 ALQUATI ANDREA - SORESINA (CR) OLTONIA ALAN F da VARENNE e AVITA YELLOW 179 AZ. AGR. ALLEV. BI.GI. SAS - CASTREZZATO (BS) OBELIX MAGNUM OSARE BIGI OPINIONE BIGI OPERALIRICA BIGI M F F F da ABANO AS e GLORIA EKEGARD da EVEREST AS e RAISULI PONT da EVEREST AS e ZANCADILLA da RUNNING SEA e DUEMILA BIGI 284 317 332 368 AZ. AGR. ALLEV. CANF SRL - S.S. COSMA E DAMIANO (LT) ORONTE CANF OCEANO CANF ORCHIDEA CANF M M F da JAM PRIDEM e ZONA BREAK PINK da PINE CHIP e COSMIC CANF da CIRDAN e LINCE DEL NORD 75 198 307 AZ. AGR. ALLEV. DEI KING - MILANO (MI) O’ REY KING ORNATE KING M F da WINDSONG’S LEGACY e CRAZYFORYOU KING 202 da CREDIT WINNER e ERNANDA KING 375 AZ. AGR. ARDUINI PETROBELLI SS - RONCOFERRARO (MN) M da SUPERGILL e LIBELLA REAL 306 AZ. AGR. BIASUZZI SRL - MOGLIANO VENETO (TV) OMAR BI OXILYA BI OPALINE BI ONE MORE BI OKRA BI OTTAWA BI M F F F F F da TOSS OUT e COLCA LB da TOSS OUT e ETHEL BI da TOSS OUT e FAIRLADY BI da TOSS OUT e FENDI BI da SUGARCANE HANOVER e FRAISE BI da TOSS OUT e GINEVRA BI 192 245 249 258 270 279 AZ. AGR. BUGNETA - PIETRASANTA (LU) OBELLO D’APUA ONLY YOU CAR 153 ORFANELLA CAF ORFEO CAF ORO CAF ORIGINAL CAF ORAZIO CAF ORTEA CAF ORENTE CAF OLIVER CAF ORIZIA CAF M da LINDY LANE e BEDELL FONT 149 F da VARENNE e RACHEL CIAK 163 F M M M M F M M F da ANGUS HALL e SONG’S MARY da LINDY LANE e AMANTE D’HILLY da PINE CHIP e BOMBOLOTTA CAF da PINE CHIP e CINETTE C N da SUGARCANE HANOVER e CINZIA CAF da TOSS OUT e ENOTERA CAF da ABANO AS e EVELINE CAF da LINDY LANE e HORNBY BOWL da PINE CHIP e ELETTA CAF 30 83 108 187 188 239 246 291 370 AZ. AGR. CORREGGIO - PADOVA (PD) ALLEV. SPINETA TROTTO SAS - SARTEANO (SI) ORELLANA SPIN da S J’S PHOTO e SILVER STAR LOBELL da FALIERO AS e ALOHA SIB da CANTAB HALL e ANDRESS PARK da GANYMEDE e DORILLA SPIN da BARTALI OK e MERCY PRIDE da NEW YORK YANK e PRINCESS GODIVA da NEW YORK YANK e IGERNE AZ. AGR. CASTELLUCCIO SRL - BETTOLLE (SI) ALLEV. SCUD. GHIRAL DI MAZZARI LUCIA - BAGNACAVALLO (RA) OROVAK D’AGHI Numero ALLEV. TABINA SAS - MURELLE DI VILLANOVA (PD) ALLEV. MARRAZZA S.S. - BRINDISI (BR) ODER ALLMAR OSKAR ALLMAR ORTENSIA ALLMAR OSMAN ALLMAR OLIN ALLMAR F M M F F F F Genealogia AZ. AGR. CARTABIA MAURIZIA - SEGURO DI SETTIMO MILANESE (MI) ALLEV. LUCIANA - VIGOROVEA DI S. ANGELO PIOVE (PD) ORONERO ROB Sesso ORFEO PETRAL ALLEV. LE FONTANETTE SRL - VIGONE (TO) OLIVER FONT OASIS FONT ORIGINAL FONT ORBITER FONT ORMAI FONT OCCASIONE FONT Nome 9 OBINOX M da S J’S PHOTO e TYPE DI JESOLO 38 31 Nome Sesso OSIRIDEX OLITAX F F Genealogia Numero da PINE CHIP e VERONIQUE DEI da ALLISON HOLLOW e FRINEX 158 387 M da NEW YORK YANK e EGIZIA DL F da URONOMETRO e FINLANDIA GI 261 AZ. AGR. DELLA CIMAROSA SAS - NIBIONNO (LC) OWEN CR M da CANTAB HALL e BOEMIA CR Genealogia Numero AZ. AGR. LA PESCARA SS DI VITO RUBINO & C. - RIARDO (CE) 228 AZ. AGR. DEI GI DI MASON ROMANELLA - VOLPIANO (TO) OTTAWA GI Sesso OREGON MODEL OVER THETOP MODEL AZ. AGR. DALLA LIBERA F.LLI - SACCOLONGO (PD) ORTLESS DL Nome M F da NAGLO e CORALLS SUGAR da LINDY LANE e LOVGARDENS WILMA 196 308 AZ. AGR. LA ROCCA - RIESE PIO X (TV) ONDA D’ASOLO OIMARI’ D’ASOLO OLIMPIA D’ASOLO OMERO D’ASOLO OTTO D’ASOLO 106 F F F M M da URONOMETRO e VALDAGNA ONS da LOVE YOU e APPIANA da YANKEE SLIDE e DUCHESSA D’ASOLO da ABANO AS e EDOTTA D’ASOLO da ENJOY LAVEC e ZORIL AMERICA 49 89 222 227 338 AZ. AGR. LA TORRE - SAN BONIFACIO (VR) AZ. AGR. DI CELLE - TROFARELLO (TO) OMNIAST OBELIX DI CELLE M M da VOLOMIST e REMIDAST 12 da ZINZAN BROOKE TUR e TETRA DI CELLE 322 AZ. AGR. MARIANO SPA - NOCETO (PR) AZ. AGR. ESSE DOPPIA - CASTIGLIONE DELLE STIVIERE (MN) OGAIASS ORZATASS OTTORINUSS ORIENTESS OTRANTOSS OMERUSS ORIENTALESS ORIONESS ORVIETUSS OPIMUSS OLINTUSS OPUSS ORIOSS F F M M M M F M M M M M M da NAGLO e RANGOON AS da URONOMETRO e SIBILLA GRANZE da ENJOY LAVEC e ZUEL da S J’S PHOTO e BALANZA da S J’S PHOTO e CLEOPATRA da BRANDY DEI FIORI e ELEGANTA da ALLISON HOLLOW e EMI da NEW YORK YANK e ENNA DRA da RUNNING SEA e ZEGIKA da BRANDY DEI FIORI e ARSS da MR VIC e CATIUSCIASS da MR VIC e DIAMASS da RUNNING SEA e FOREVESS 11 25 76 96 190 230 234 238 334 343 354 363 384 F F da URONOMETRO e SELENE LB da PINE CHIP e FELICE NOVEMBER 155 257 M F M M F F da ABANO AS e CHILL KRONOS da FAIRBANK GI e DOGANA PETRAL da JAM PRIDEM e ELALA da FALIERO AS e ESPERA D’ASOLO da LOVE YOU e IRACONDA CASH da LINDY LANE e SIMB RISING SUN 183 218 229 243 299 319 da S J’S PHOTO e BRILLANTE AC da S J’S PHOTO e VANESSA DEI da S J’S PHOTO e EVYA LB 113 182 247 AZ. AGR. MOLINARI LUCIANO - LODI (LO) ODESSA PRINCE F da BARTALI OK e FREEDOM GB 386 AZ. AGR. MONFORTE SS DI CHIOLA UGO - MONFORTE D’ALBA (CN) OLIVER KOSMOS M da ABANO AS e CHARMING HONEY 120 AZ. AGR. ORSETTA (FI) - ARENA METATO (PI) F M da URONOMETRO e VERDESCA BELL da PRIME PROSPECT e BOLSENA LUIS 53 107 AZ. AGR. PURLARI SRL - GIUGLIANO IN CAMPANIA (NA) OLLIER BREED OVER BREED AZ. AGR. FLY FAST SRL - SCORZE’ (VE) OBELIS FLYING OASICHI FLYING OSSUR FLYING ONLY FLYING OVERTOP FLYING OYA FLYING M M F ORLEANS ORS ORIONE ORS AZ. AGR. FIENILACCIO SS - NOCETO (PR) OXIDIANA FI ORKAN FI OTOMAR OVERMAR OASIMAR M F da YANKEE SLIDE e FIAMMA D’ASOLO da MR VIC e BOBISSIMA PARK 164 346 AZ. AGR. RIVARCO S.S. - ARCO (TN) OLIVIA RIVARCO OAKS RIVARCO OLYMPIA RIVARCO OPHELIA RIVARCO F F F F da FALIERO AS e BLACKCAP RIVARCO da BERNDT HANOVER e SUPER PERT da MR VIC e DELPHINE RIVARCO da FAIRBANK GI e I HAVE DREAMED 104 122 214 293 AZ. AGR. FONTE DELL’ETE - FERMO (AP) AZ. AGR. RODI DI SAPIGNOLI R. - POGGIO BERNI (RN) ONEHORSE D’ETE OFELIA D’ETE ODISSEA D’ETE OMERO D’ETE OCEANIA D’ETE OASIS D’ETE M F F M F F da PINE CHIP e UPSALA BI da SUPERGILL e ZIRMA SALLY da VARENNE e VANDRA’S ROB da YANKEE SLIDE e ARDORE da ENJOY LAVEC e ESSENZA D’ETE da YANKEE GLIDE e KEYSTONE GINNY 42 71 126 341 376 394 AZ. AGR. GAMS - CESENATICO (FO) OPEL GAMS OHARA GAMS OMEGA GAMS F F F da CONWAY HALL e ORA DEGLI DEI da SUPERGILL e ERA DEI GAMS da GANYMEDE e IEMONA 144 241 296 AZ. AGR. GIDIEFFE - VOLPIANO (TO) ONTARIO GI OREGON GI M M da CREDIT WINNER e DREAM ABOUT SOPHIE da FAIRBANK GI e DAKAR GI 221 358 OLAZ RODI F da S J’S PHOTO e EDELWEISS OM 369 AZ. AGR. SAN BARNABA - MILANO (MI) ORNENDIL BABA OSTOHER BABA OHTAR BABA M M M da SELF POSSESSED e BRILTHOR da CIRDAN e CRODA BLACK JET da LOVE YOU e FIRIEL 177 205 263 AZ. AGR. SAN VITO SAS - SALERNO (SA) OPHRA OLEG ODOACRE ONIDA F M M F da PINE CHIP e EMBER DAYS da FAIRBANK GI e IVY da BERNDT HANOVER e ZED AMI da PINE CHIP e FALILLA DI ALA 232 300 333 378 AZ. AGR. SELVA REALE - ANDRIA (BA) AZ. AGR. IL PALAZZETTO - CASTEGNERO (VI) OTTAVIANO RON OSIRIDE RON 32 M M da VARENNE e DELIZIA PL da S J’S PHOTO e GINESTRA 143 278 OPI SELVAREALE OSIRIDESELVAREALE OBA SELVAREALE M F F da URONOMETRO e THRILL KRONOS da WAIKIKI BEACH e VINCENNES OM da ALLISON HOLLOW e ARMAND INESSA 34 57 91 Nome Sesso Genealogia Numero AZ. AGR. VALLE AZZURRA - STAFFOLI (PI) OGAM DI AZZURRA ORMA DI AZZURRA OBLIR DI AZZURRA ORBITA DI AZZURRA ONIL DI AZZURRA OROGEL DI AZZURRA M F M F M M da TOSS OUT e VERNA LB da SUPERGILL e ZANZARA JET da SUPERGILL e DAUNIA DEI da URONOMETRO e COMETA DI AZZURRA da PINE CHIP e DALY DI AZZURRA da TOSS OUT e DIVINA DI AZZURRA M da ZINZAN BROOKE TUR e ADELAIDE 54 64 162 194 207 365 F da ZINZAN BROOKE TUR e VIEW FIELD BABY M M da ANDREA DI JESOLO e OTRALE da LOVE YOU e BECKY DI AZZURRA 329 F M da LOVE YOU e SALADE DI ROSA da GANYMEDE e ZARAGAMBA 18 65 M F M da GANYMEDE e VANNOZZA da GANYMEDE e BIJOU BAG da GANYMEDE e ZIGA BAG 51 102 129 BOLLANI ROBERTO - BORGHETTO LODIGIANO (LO) OUR DREAM BOL F da S J’S PHOTO e ALTEA BOL 82 BONATI ALBERTO - CHIGNOLO PO (PV) OTTO BON OVIDIA BON M F da S J’S PHOTO e UGOLETTA JET da S J’S PHOTO e DARKLADY BON M M F da VARENNE e PAPAIA RAL da YANKEE SLIDE e DELICIA DI RUGGI da URONOMETRO e DIFFIDA RAL F M da CREDIT WINNER e ARMBRO NIKE da ABANO AS e HENLEY’S LADY 151 209 F M da ALLISON HOLLOW e TRENTA PAGGIO da BRANDY DEI FIORI e VLADIMIRA 272 313 320 337 da SUGARCANE HANOVER e UP AND DOWN OM 41 da KEYSER LOBELL e DHARLYNE SIOUX 360 F da ANGUS HALL e CANAKA DVS 123 F da BON VIVANT e SERENATA WS 318 EGRAL SRL - CASTELL’ARQUATO (PC) ODINO EGRAL OLGA DEL PITIN OLIMPIA EGRAL OTTAVIA EGRAL M F F F da NAPOLETANO e TETI EGRAL 33 da PRIME PROSPECT e AMBARABACICICOCO’85 da ENJOY LAVEC e FEDE DEL PITIN 379 da SIGNORELLI e FEDRA EGRAL 381 EREDI ERMINIO LASAGNA SS - MANTOVA (MN) ORIENTE LASER OCEANO LASER OLIMPIA LASER OLMO LASER M M F M da MR VIC e CARP LASER da PINE CHIP e ROSY LASER da URONOMETRO e FORIERA AS da ENJOY LAVEC e IFFI 117 142 266 297 OPPENAEIMER OBLOMOVA M F da SUGARCANE HANOVER e CLAIRE GOLD 189 da EVEREST AS e LAVINIA DEL RONCO 305 GODANO MADDALENA - MONCALIERI (TO) 156 213 364 159 290 BURDESE DARIO - SANT’ANTONINO DI SUSA (TO) OCCHIA PAGGIO ODINO ZEN da PINE CHIP e FULL MOON da KICK TAIL e NILENA da KICK TAIL e TELA KRAMER da LEGENDARY LOVER K e ZIVA FLASHY SAS DI ADRIANA CATTANEO - MILANO (MI) BRUSCAGNIN AGOSTINO - BREDA DI PIAVE (TV) ORTICA BIANCA ORZO PERLATO F F M F D’ONOFRIO RICCARDO - BAUDENASCA - PINEROLO (TO) BONOMI GABRIELLA - DOSSOBUONO (VR) OSASCO DI RUGGI OFICIAL DI RUGGI OBRA DI RUGGI da GIGANT NEO e SCITA 23 da TOSS OUT e GLIMMERING KEMP 174 da SUGARCANE HANOVER e FANCY HORSE VIA DEL VECCHIO MARIA - PALMA CAMPANIA (NA) OPPOSITION BEVILACQUA ALBERICO - FABBRI DI MONTEFALCO (PG) ONOREVOLE BAG ONERANDA BAG ORIGINAL BAG Numero M F M M F ONESTA’ DVS 315 344 BENINI NICOLA - BUCINE (AR) ONLYOU BIEFFE ONYMEDE BIEFFE Genealogia D’AMICO GIUSEPPE - AVOLA (SR) OLIVER BIO OHANA BIO BELLINZONA MATTEO - TORRAZZA COSTE (PV) OSSODURO MABEL OWEN MABEL OTELLO COF ORCHIDEA COF OTTAVIO COF 251 ORSOLA COF ORNELLA COF ORAZIO COF OLIMPIA COF 78 BARATTI ABDON - BORETTO (RE) OHARA NE Sesso COMACCHIO FRANCESCO - CASTELFRANCO VENETO (TV) BABINI EUGENIO - LUGO (RA) OUTLET BANK Nome OCRESIA ZAC F 170 GYADA BROTHERS SRL - AREZZO (AR) O MIO BIBI ORMA DELLE GHIAIE M F da CREDIT WINNER e ZIGANA AS da S J’S PHOTO e AFONA CAF 70 79 HANSEN LISBETH YTTING - CILIVERGHE DI MAZZANO (BS) OPERA’ AS 37 61 da CREDIT WINNER e GISELLE GRIF F da ABANO AS e CASTIGLIA ORS 118 IOZZINO FRANCESCO - CASTELFRANCO VENETO (TV) OVERLIMITS ATC F da SOLAR EFFE e BAPSI 98 CAGNONI MASSIMO - COPPARO (FE) ITALIANI YON - ROMA (RM) OBIWAN DAAC M da INDRO PARK e VOLTIGER 330 ORLEANS F da LOVE YOU e UGLOVAJA JET 325 CARANTI MARIA - PASSOGATTO DI LUGO (RA) JOLLY STABLE DI LISA DUCCI - PIEVE A NIEVOLE (PT) OPIGENA OREO F M da CARPE DIEM e ANTONELLA ANS da LINDY LANE e GEA 87 275 COLOMBO SILVERIO - FRAZ. COAREZZA - SOMMA L. (VA) OZIO DI GIO’ M da NAGLO e CINEA FZ 186 OKLAHOMA JOLLY ORLANDO JOLLY OTTAWA JOLLY OHIO JOLLY ONTARIO JOLLY F M F M M da GANYMEDE e ESTATE D’ORIO da LINDY LANE e FEELING PINK da EVEREST AS e BIANCANEVE UM da COBOL e ERESIA VIP da GANYMEDE e INFINITY GRIF 141 255 345 374 393 33 Nome Sesso Genealogia Numero Nome Sesso M da S J’S PHOTO e ESTRELLA ROYA 244 OREGON WF OLIMPO WF M M LAGO GIOVANNI - GALLIERA VENETA (PD) OK MARY OLIVIANEWTONJOHN F F F da LOVE YOU e INDIVINA OTTIMO YES OLTREMARE YES F F da FAIRBANK GI e ROO NEY da BARTALI OK e URALISSE 298 F F M F F da CLASSIC PHOTO e ALPACA OM da VARENNE e ZILLAH SIB da VARENNE e EARLY DI POGGIO da VARENNE e FIORE DI POGGIO da VARENNE e EPINEZ M F OBERON JET da MR VIC e STELLAFORTE da TOSS OUT e ELSA DI JESOLO 31 231 M da NAGLO e COURSER 201 PATUELLI SERAFINO - COTIGNOLA (RA) 16 43 ORIUS OSSICLOR LOTUS SNC - PRATO (PO) OPPLA’ DI POGGIO OASIS DI POGGIO OSIRIS DI POGGIO OLGA DI POGGIO OLEOLE’ DI POGGIO 115 131 PARADISO JET DI TONIATTI GIACOMETTI D. SAS - S. MICHELE AL TAGLIAMENTO LEONARDI MAURO - REGGIO EMILIA (RE) OASIS LEO OTTEY LEO da ALLISON HOLLOW e CAPRARA WF da S J’S PHOTO e BRILLY EFFE PANTANO TIZIANO - NOVENTA (VI) da VARENNE e E RITORNO DA TE 172 da URONOMETRO e GLINDATHEGOODWITCH 283 LENDERS MIKE - CARMAGNOLA (TO) ONE NIGHT AFFAIR Numero ONOFRI TERESA - ANZOLA EMILIA (BO) LA VALLE SRL SOC. AGR. UNIPERSONALE - PIEVE DI CUSIGNANO-FIDENZA ON SUCCESS VALLEY Genealogia M M da URONOMETRO e ZOBREA CAF da PINE CHIP e DINKY MEN 74 171 PEGORARO MARIO - PONTE DI BARBARANO (VI) 81 137 223 262 373 MANGIAGALLI SANDRO - CAMBIAGO (MI) ODDONE MP M da GANYMEDE e BARNI MP 181 PETROBELLI CARLO - RONCOFERRARO (MN) OSLO PETRAL ORNELLA PETRAL M F da ALLISON HOLLOW e UVA SPINA da PRIME PROSPECT e CHENZIA DANTE 327 355 POZZOBON GIANFRANCO - ERACLEA (VE) OTTEY MARLENE F da BRANDY DEI FIORI e SIULIANA 28 OLIMPIA AMG ORFEO AMG MARELLI RINO - MARIANO COMENSE (CO) OLIVER INN RONCO OREGON DEL RONCO M M da ANDOVER HALL e TOSCA DEL RONCO da REGENT LB e URSA DEL RONCO OMBRA D’ORIO F da S J’S PHOTO e RANA DEL NORD 10 MENGHINI GIULIANO - BEVAGNA (PG) ORI E TESORI F da PINE CHIP e BEA D’HILLY OETMALS WOOD ORO DI LUNI ONE MORE PLEASE M M M da GOETMALS WOOD e GIUSTIZIA OM da S J’S PHOTO e ESTATE AGENT da FALIERO AS e GIADAMAR OLIMPIONICO REAL OLANDIA REAL OSTINATA REAL OBAMA REAL ORCHIDEA REAL OBRIEN REAL M F F M F M OASIR ONORATOR 146 377 391 F M M da YANKEE SLIDE e CUP OLIMPIA SM M da REGENT LB e FIDES DEL RONCO 157 383 NOLA FRANCESCO - PAVIA (PV) ONE MINUT DI NO ONASSIS DI NO F M da INDRO PARK e BALLET GIRL RL da ZINZAN BROOKE TUR e LADY MARIELLA 13 114 132 260 286 331 da KICK TAIL e DELATA DRA da SUGARCANE VOLO e LADY MYSTIQUE 212 304 OKLAHOMA RIZ M da YANKEE SLIDE e B COR CHEETA 138 S.A.F.I. SAS - ROMA (RM) MOSCATO LEILA MARIA - ERBA (CO) ONIS da PARK AVENUE JOE e RIBA REAL da PINE CHIP e CANZONE CAF da ANGUS HALL e VENILIA da PINE CHIP e FERONIA CAF da GIGANT NEO e GRAZIOSA REAL da NAGLO e ZAHYA REAL RIZZO TANCREDI - ROMA (RM) MOSCATI FABIO - ROMA (RM) OLIMPO SLIDE SM 86 121 REZZADORE MASSIMO - ASIGLIANO VENETO (VI) 124 MOCCHI GIANNI - SARZANA (SP) da SELF POSSESSED e ANBAR LASER da LINDY LANE e FAMME SOGNA’ BI RE.AL.TROTTER S.S. - BASTIGLIA (MO) 36 46 MEAZZI GIOVANNI - ORIO LITTA (LO) F M 97 396 NORBIATO MARY ALESSIA - S. ANGELO DI PIOVE (PD) ONORIO OBOKO M M da PINE CHIP e CORNELIA da JAM PRIDEM e GARBATELLA 165 389 S.I.R.E. SAS DI F.BERTERO E C. - SANFRE’ (CN) ORGANZA BIP OGANO BIP OKI DOKI BIP OLIMPIA BIP ON LINE BIP ORIANA BIP F M M F F F da BARTALI OK e NENA ABT da S J’S PHOTO e ARZACHENA da S J’S PHOTO e CAPRICE da S J’S PHOTO e VICTORIA BIP da S J’S PHOTO e DANTESCA FONT da S J’S PHOTO e ARSELLA BIP 2 94 116 167 208 342 SCAGLIARINI G. E COSTA A. - BOLOGNA OPINEGILL ROB F da PINE CHIP e FANTASY POWER 252 ORSA NORMANNA NP F da LOVE YOU e GERLAZ 390 NORBIATO SILVIA - S.ANGELO DI PIOVE (PD) SCAGLIARINI GIANNI - BOLOGNA OLLY ROB OPUSDEI ROB 34 F M da SUPERGILL e BEAUTY POINT da TOSS OUT e ZIGULI’ ROB 152 335 ONEFIFTHYONE M da SELF POSSESSED e SOLEDAD 168 Nome Sesso Genealogia Numero F F M da GOETMALS WOOD e NAGOYA JET da LOVE YOU e GIVE ME FIVE da ANGUS HALL e LA CROISETTE 1 281 395 SCUD. DEL BARONETTO - ROMA (RM) OMERA WIN SM OSA HALL SM F F da CREDIT WINNER e EMERALD KRONOS da CONWAY HALL e EMON VERITA’ SM Sesso 140 235 OLIMPICA ORS F F F da LOVE YOU e BREZZA MB da LOVE YOU e FLAMBOYANT MB F da CREDIT WINNER e USTEREL AFC ORSIA ONCIA ORSILIA OLEGGIO OMNIA F F F M F F F F F da KICK TAIL e RISK OAKS da PINE CHIP e DOTTY EFFE da SUPERGILL e CHIPPING IMAGE da NAGLO e GLENCOE DEI BESSI OBLADI’ WISE ORANGE BOL WISE OVERPOWER WISE ONYX WISE 166 SCUD. GARDESANA SRL - VERONA (VR) OAKS EFFE OPERAPRIMA EFFE OYSTER EFFE ONLINE EFFE da ENJOY LAVEC e DELOS ORS 173 da ANGUS HALL e TIGRE OM da CREDIT WINNER e ZIZZY KRONOS da LINDY LANE e ARMBRO TURNPIKE da SUPERGILL e LOVELYTOBEHOLD da TOSS OUT e MONAGRAM LOBELL 35 73 93 133 311 SCUD. WISE H SAS - MILANO (MI) 111 264 SCUD. ESTEREL - CASTREZZATO (BS) OLLY ESTEREL Numero SCUD. SANT’ANDREA S.R.L. - MILANO (MI) SCUD. EMMEBI SRL - MERATE (LC) ORLEANS MB OKLAOMA MB Genealogia SCUD. SAN GIULIANO SAS DI TARGIONI R. & C. - PRATO (PO) SCUD. BOLGHERI SRL - RIMINI (RN) OUBANGUI OKEY DOKEY ORAISON Nome 15 161 184 282 F F M F 7 62 147 353 SOC. AGR. ROTTINO DI RE A. E RE E. S.S. - PAVIA (PV) ORLEAN DI RE ORFEO DI RE OYSTER DI RE M M F da PARK AVENUE JOE e SELVA DRA da ANDREA DI JESOLO e TITA DI RE da GANYMEDE e BUFERA JET 24 324 350 SOMMA ELETTRA - SALERNO (SA) ONE DREAM SCUD. LA PASSERA - VERGIATE (VA) da NAGLO e POINTOFPERFECTION da URONOMETRO e VOGLIA DI PARK da PINE CHIP e ELEGIA da FALIERO AS e CATALINA WISE F da PINE CHIP e BRIANZOLA VG 348 TENUTA GENZIANELLA - AGRATE CONTURBIA (NO) OLIMPIA BY PASS ONLINE BY PASS F F da TOSS OUT e BEST OF GARLAND da FALIERO AS e CAROLA BY PASS 134 351 O’ PIZAR M SCUD. LA RUPE - SASSO MARCONI (BO) ODINA F da PINE CHIP e ALPHACAN F F F M M M F F M F F M F M F F M F F F M da YANKEE SLIDE e PIOGGIA OM da MR PINE CHIP e ROVERE OM da CANTAB HALL e SASSYS VICTORY da ENJOY LAVEC e SCHIFFER PARK da ALLISON HOLLOW e ULPIANA OM da ALLISON HOLLOW e USTA OM da URONOMETRO e VEDETTA OM da URONOMETRO e WHITE SOX da MR PINE CHIP e ACCAREZZAME OM da PRIME PROSPECT e BIRKIN OM da PRIME PROSPECT e BRICIOLA OM da URONOMETRO e ARMBRO NAMESAKE da URONOMETRO e COLOMBARI OM da ANDOVER HALL e CONCH DREAM da S J’S PHOTO e COUP VICTORY da S J’S PHOTO e FENDY ORS da ENJOY LAVEC e GUENDY OM da URONOMETRO e KEYSTONE FRIZZLE da MR PINE CHIP e ULTIMA LUNA OM da PRIME PROSPECT e VALULA da ALLISON HOLLOW e FIAMMETTA PL 128 TENUTA GRAN GALA - AQUINO (FR) 154 OTTAVIANO AUGUSTO M da CONWAY HALL e EMBRO COURT SM 127 TOZZI CRISTIANO - S.MARIANO (PG) SCUD. O.M. SRL - SAN GIOVANNI PERSICETO (BO) OXANA OM OMBRA OM ORCHIDEA OM OBLIO OM OSARRACINO OM ODINO OM OCRA OM OCEANIA OM OMERO OM OKLAHOMA OM ORIENTALE OM OMICRON OM ORBITA OM OWERLAND OM OHLE’ OM ODALISCA OM OBELIX OM ONICE OM ODYSSEY OM OASI OM OFF LIMITS OM da CREDIT WINNER e ADRIA LB 5 17 21 22 40 48 52 63 77 103 112 135 193 195 200 259 288 302 326 328 382 OLIVER GREY M da PINE CHIP e CHARLOTTE STROKE 136 TULLMAN-KORN FRANZISKA - CARMAGNOLA (TO) ORSU’ M da LOOK DE STAR e PRETTY NEAT 8 VERLICCHI PAOLO - LUGO (RA) ORIONE VIP M da SELF POSSESSED e EBONITA VIP 225 VICTORY FANS SRL - PADOVA (PD) OVERVIC FANS OCEAN FANS M F da MR VIC e SNIPPY HANOVER da NEW YORK YANK e CASSIDY 29 176 Al momento di andare in stampa risultano ritirati i numeri: SCUD. PUGLIESE SNC DI FIORINO - CORNAREDO (MI) OPERA GIF F da S J’S PHOTO e VEZZOSA GIF 55 SCUD. REMY - FERRARA (FE) OPALE ORS F da URONOMETRO e DORIA 219 SCUD. ROBERT FRIEDMAN SAS - EMPOLI (FI) OF LEST M da ENJOY LAVEC e DI BRAZZA’ 44 - 51 - 72 - 99 - 102 129 - 144 - 191 - 273 290 - 350 - 372 - 380 - 381 361 35 MEMORIE DE ________a cura di LUCIO CELLETTI - [email protected]________ L a nostra rubrica, giunta ormai al terzo anno di vita, tiene molto alla tradizione di quanto è stato e di quanto si è letto. Nel corso delle epoche il periodico ha profondamente cambiato struttura, aspetti e metodi, pur tuttavia rimane il fedele testimone delle vicende del trotto di mezzo secolo. Ma nel corso delle edizioni alcuni tra i massimi giornalisti ci hanno regalato delle pagine di storia equestre, uscendo dallo stretto ambito agonistico. Tra questi soprattutto Luigi Gianoli, collaboratore storico ed amico della nostra rivista, ma soprattutto firma storica della “Gazzetta dello sport”, oltre A fianco: Carlo Martello nella battaglia di Poitiers In basso: la statua equestre di Carlo Magno “LAMPEGGIA L’ARMATURA DEL SIRE VINCITOR...” mezzo secolo nella rosea che considerava non solo un quotidiano, ma soprattutto la sua casa e la sua vita. Ancora studente liceale, si recava in “Gazzetta” a seguito del padre ed ivi scriveva a macchina le prime cartelle. C’erano tempi in cui una corsa classica dell’ippica aveva gli onori del titolo e della cronaca in prima pagina. Periodicamente il Trottatore ha avuto il privilegio di pubblicare i suoi scritti che possiamo definire delle pagine esistenziali, non solo trotto ed attualità, ma insegnamenti sulla storia di cavalli e cavalieri attraverso l’umanità; la Grecia antica, il Medio Evo. Ci sono tanti articoli che se ripubblicati oggi, 36 avrebbero comunque il sapore dell’inedito. Con lui questa volta ci tuffiamo nell’età carolingia alla scoperta della cavalleria e dei loro esponenti, in un suo testo del 1970, pensando di voler rispolverare queste testimonianze anche a beneficio dei più giovani. I lettori più attenti si ricorderanno che già due volte abbiamo costruito la nostra rubrica attraverso suoi interventi (Omero cantore... settembre 2007 e Indro Park ... maggio 2008, due mondi lontanissimi dipinti dalla sua penna di maestro). Purtroppo siamo nell’impossibilità di potergli consegnare una copia in Cielo! Come ci capita ogni anno, su per giù di questo periodo, questa rubrica vuole lasciare le piste ed i cronometri, le corse e le premiazioni, per andare indietro... molto indietro in un momento di alta cultura. Dopo Omero e Dante Alighieri (agosto 2008) tocca a Carlo Martello, Carlo Magno e alla loro gente! Un invito ad una lettura certamente non leggera ma raffinata e dotta, allo scopo di approfondire reminiscenze frettolosamente imparate a scuola o tramandate addirittura da brani musicali (per esempio c’è chi conosce Carlo Martello soprattutto attraverso una mitica canzone di Fabrizio De Andrè, scritta insieme a Paolo Villaggio, che ci ha ispirato il titolo dell’ “odierna” rubrica). Prima di tuffarci in questa lettura storica, un salto (cosiddetto di palo in frasca) per una notizia importante che ci riporta bruscamente ai giorni d’oggi e ci reinserisce nello spirito originario della nostra rubrica. Nel mese di luglio dal contenitore youtube è stato chiuso l’account dell’user “yourworstnightmare71” che riportava fedelmente le corse nazionali ed internazionali di mezzo secolo. Un passo indietro nel panorama del web, probabilmente dovuto a questioni di copyright, ma in quell’account Ritratto di Carlo Magno era custodito un vero e proprio patrimonio agonistico. Per un “canale youtube” che non esiste più ne sono sorti altri due in Svezia con un notevolissimo excursus sui filmati delle corse scandinave d’epo- ca; Elitloppet in primis, i loro nomi rispettivamente “superzanzara” e “igla”. Quasi a considerare “youtube” un grande albergo dei filmati, chi entra e chi esce! IL CAVALIERE FEUDALE (da “Il Trottatore n. 6-1970) di Luigi Gianoli C hi fu in sostanza quel personaggio curioso, eroico e donchisciottesco insieme, che sia chiama cavaliere e che ha dato nome a tutta una cività, la cavalleria, rozza e raffinata, cortese, romantica e cinica nello stesso tempo? Chi fu quest’uomo che col passar del tempo, divenne parodia di se stesso, avulso dalle necessità che l’avevano creato per diventare un virtuoso non sempre disinteressato di una vocazione diventata mestiere? Bisogna tornare al regno franco, alla scoperta di Carlo Martello della forza d’urto del cavaliere staffato e armato di lunga lancia, e del reparto a cavallo, al tramonto della fanteria e al rafforzarsi della cavalleria al punto da diventare la regina delle battaglie; e quando i diritti e i doveri di portare le armi ricadevano su tutti gli uomini liberi, indipendentemente dalle loro condizioni economiche. Di conseguenza i più potevano recarsi a piedi ai “campi di maggio”, alle “assemblee” e armati in maniera molto rudimentale talvolta, come appare al capitolare Aquisgranense, armati di soli bastoni. In verità Carlo Magno aveva preteso che la fanteria fosse armata di archi anziché giavellotti per poter cooperare con la cavalleria. Difatti il combattimento ravvicinato preteso dal giavellotto avrebbe impedito alla cavalleria di efficacemente caricare senza travolgere i propri reparti di fanteria. Se nell’antichità, la cavalleria aveva generalmente funzione di difendere le ali, nello schieramento medievale la cavalleria prese posizione alle spalle della fanteria e con pattuglie lungo i fianchi. I fanti iniziavano la battaglia con una grandine di frecce e poi i cavalieri caricavano il nemico attraverso varchi liberi tra le unità dei loro stessi arcieri. Malgrado una tale tattica di stretta cooperazione con gli arcieri, i cavalieri medievali di- 37 sprezzavano le armi da lancio, come armi degli strati sociali più bassi. Carlo Magno tentò di trarre dei cavalieri anche dai “liberi” poveri ordinando ai meno facoltosi di riunirsi in gruppi in rapporto all’estensione delle loro terre e di equipaggiare uno di loro da mandarlo in guerra bene armato e a cavallo. Tale disposizione, difficile ad attuarsi, non sopravvisse alla confusione del IX secolo, ma traspare da ciò il fatto che, se il nuovo tipo di combattimento doveva svilupparsi consistentemente, il servizio militare sarebbe dovuto divenire un fatto di classe. Chi non poteva economicamente permettersi di combattere a cavallo soffriva di una inferiorità sociale, che in breve divenne inferiorità giuridica. E se il Capitolare “De exercito promovendo”, dell’808, sembra usare una terminologia impropria distinguendo una situazione di fatto che limita la condizione i”liberi” dai “mediocres quippe liberi qui non possunt per se hostem facere”; mentre l’altro si riferisce ai secondi come “liberi secundi ordinis”, gente libera di second’ordine. E quando, con la crisi dell’impero franco, il potere centrale cessò di governare de facto, la feudalità, che i Carolingi avevano deliberatamente creato in funzione del nuovo metodo militare del combattimento d’urto a cavallo, perché fosse la spina dorsale del loro esercito, divenne ad un tempo stesso classe dirigente ed élite guerriera. Di conseguenza l’antica leva degli uomini liberi fu abolita e venne così a crearsi un vuoto tra l’aristocrazia guerriera e la massa dei contadini. Verso l’anno 1000, il termine miles non significava più soldato, bensì cavaliere. Il signore feudale poteva essere uomo di governo, ma ciò era qualcosa di accidentale della sua natura di uomo di guerra e se l’elemento essenziale dello spirito della cavalleria fu il punire i malfattori, ciò non avveniva tanto per ossequio alla legge stessa. La figura del cavaliere, riflessa nella letteratura, lo mostra orgoglioso di due virtù ideali: lealtà e fedeltà al proprio signore (in seguito anche alla dama, dopo che i trovatori ebbero esercitato la loro influenza sulla vita di corte) e valore nel combattimento. La classe feudale non ripudiò mai la condizione originaria della propria esistenza: era stata creata per combattere e chiunque non avesse voluto o potuto adempiere all’obbligo militare sarebbe decaduto dal beneficio. Il “dovere del servizio” del cavaliere è la chiave di volta delle istituzioni feudali in quanto tutto il resto ne deriva e la sua accettazione, quale principio determinante della proprietà terriera, comporta una rivoluzione sociale. Ne deriva la concezione, tutta feudale, che il godimento di una ricchezza è inseparabile da una responsabilità pubblica, il che distingue l’idea medievale della proprietà, sia da quella classica che da quella moderna. La classe dei vassalli, creata dalla rivoluzione militare dell’VIII secolo, divenne per generazioni l’elemento dirigente della società europea e, attraverso il caos che ne seguì, e nonostante tutti gli abusi, essa non perse mai completamente il senso che noblesse oblige, anche quando una nuova classe rivale, la borghesia, rinnovò la nozione romana della proprietà incondizionata, o socialmente irresponsabile. La seconda componente del suo orgoglio di cavaliere, il 38 valore, era strettamente congiunta all’adempimento esemplare del servizio. A parte il costo delle armi e del cavallo, o meglio dei cavalli (almeno cinque, tre per sé, uno da viaggio, uno da torneo, uno da battaglia, e uno per lo scudiere, il quinto da soma per il trasporto delle armi di ricambio e del normale bagaglio) il nuovo modo di combattere distrusse l’antica idea germanica che ogni uomo libero fosse un soldato. Il combattimento d’urto non poteva essere compito di guerrieri temporanei; bisognava essere abili professionisti, risultato di un lungo addestramento tecnico, e in condizioni fisiche eccellenti, tanto che, a quel tempo, le dimore dei grandi signori erano già divenute scuole nelle quali i ragazzi venivano addestrati nelle arti della cavalleria, comprendeva probabilmente la pratica del torneo. L’apprendistato che si concludeva con la vestizione (“adoubement”) finiva per saldare una casta militare cosciente di sé, cosmopolita, consapevole della propria solidarietà e fiera delle proprie tradizioni, delle quali una parte essenziale era la grande rivalità tra cavalieri nella gesta d’armi. Il nuovo modo di combattere, con la sua grande mobilità e i paurosi scontri, apriva un campo nuovo alla prodezza individuale. Erano passati i vecchi tempi delle formazioni chiuse e compatte, quasi un muro di scudi, che respingevano e poi colpivano. Anche se nell’età feudale le battaglie più importanti venivano spesso progettate accuratamente ed eseguite con una ammirevole disciplina da squadroni di cavalieri, la vita emotiva del guerriero era altamente individualizzata. Difatti lunghi passi delle chansons de geste sono dedicati a resoconti particolareggiati, direi colpo per colpo, di possenti scontri che possono essere apprezzati solo se ci si immagina l’interesse tecnico dell’uditorio feudale. La prestanza fisica e l’abilità nell’uso delle armi erano i presupposti che in battaglia permettevano di dar prova di fedeltà al giuramento e di ardire. A questo fine la classe feudale scoprì ed elaborò una simulazione realistica e anche mortale della guerra: il torneo. Nell’842 vi fu un formidabile torneo vicino a Strasburgo alla presenza di Carlo il Calvo e di Ludovico il Germanico, avvenimento che non doveva essere per quei tempi eccezionale. Testimonianze concrete su tali giostre cavalleresche sono scarse sino al XII secolo. Da allora in poi esse costituirono sino alla guerra dei trent’anni il passatempo della classe superiore. Avvenne così che, mentre aumentava la violenza del combattimento d’urto, gli armaioli cercarono di farvi fronte costruendo protezioni sempre più pesanti per il cavaliere, il quale divenne a mano a mano sempre più irriconoscibile nel suo guscio d’acciaio. Fu quindi necessario, per distinguerlo, porre precisi segni di identificazione. Pennoncelli, insegne araldiche, stemmi ereditari si elevarono come mostruose corna di cervo sopra la testa del cavaliere, occuparono di colori vividi il suo scudo, invasero la sua armatura, simboli d’oro, d’argento, rossi, verdi, neri ricopersero il suo mantello. Non è un giochetto semantico dire che il cavaliere feudale era riconosciuto, nella sua società, dalle armi che portava: le esigenze del combattimento di urto avevano formato la sua personalità e il suo mondo. QUELLI ERAN GIORNI! icordate “Those were the days”, il brano della cantante gallese Mary Hopkin, proposto in versione italiana da Gigliola Cinquetti e da Dalida, ritradotto come “Quelli erano giorni!”. Ebbene il titolo della canzone e la melodia che ci immaginiamo di... “ricanticchiare” R si attaglia perfettamente alle foto che in questa pagina pubblichiamo. Ce l’ha gentilmente inviate il sig. Renato Campagnola, appassionato allevatore di Bollengo, in provincia di Torino, suoi i cavalli con la sigla “Del Mavi”. Le foto riguardano il Premio Fiera dell’aprile 1970 e descrivono, nel colore tipico delle foto anni Settan- Giancarlo Baldi (al centro) con un giovanissimo Fabio Biasuzzi (a sinistra). Barbablù (sinistra) e Une de Mai (destra) alla presenza di Giuseppe Biasuzzi e signora. L’occasione ci consente di ricordare caramente il commendatore che ci ha lasciato alla fine dello scorso anno Dagli archivi del “Trottatore” il Gran Premio della Fiera del 1970. Une De Mai s’impone ad un indomito Barbablù. ta, le ore immediatamente precedenti alla corsa, l’attesa per la sfida Une de Mai/Barbablù. Ringraziamo e salutiamo caramente il sig. Campagnola; invitiamo tutti coloro che intendessero inviare preziose testimonianze di un trotto che fu o che è stato a contattare la nostra redazione nei numeri che sono proposti a pagina 1. Jean Rene Gougeon con Une de Mai che ha aperto il mese di aprile 1970 vincendo il “Lotteria”. 39 HISTORY di Luigi Sangiorgio Sfide tra NUMERI UNO QUEL 4 MAGGIO 2002 A NAPOLI Livio Berruti sul podio olimpico del 1960, in compagnia dello statunitense Carney e del franco-senegalese Seye L a recente finale di Wimbledon tra Federer e Roddick, quattro ore e mezzo di un match appassionante e chiusosi al quinto set, ha riproposto al grande pubblico il fascino delle grandi sfide tra numeri uno. Lo sport che produce record, gare dalla bellezza sublime e primati e che in un volo pindarico regala alchimie della mente, il paragone impossibile tra campioni di epoche diverse. Meglio Coppi o Merckx nel ciclismo? E ancora il piu’ grande del calcio è stato Pelè o Maradona? Cambiano gli allenamenti, i materiali e perfino il modus vivendi dell’atleta. Pensate a Livio Berruti che prima delle Olimpiadi di Roma si allenava tre volte la settimana alla sera e bastava per uscire dalla curva dello Stadio Olimpico con la voce di Paolo Rosi che in telecronaca esclamava: Arthur Ashe Novella Calligaris 40 “Berruti è nettamente in testa”. Sono le sfide tra i grandi che alimentano la fantasia della gente, che fanno salire all’apice gli ascolti televisivi e incrementare i ricavi degli sponsor e degli stessi atleti nell’epoca dello sport business. Così Carolina Kostner, la dea altoatesina del pattinaggio artistico, ancora non ha vinto un oro olimpico ma è il personaggio piu’ conosciuto dalla gente. E ai giovani piace come Valentino Rossi, il re dei sorpassi del moto GP. E l’ippica? Il nostro mondo del cavallo è rimasto ad una data memorabile alla voce imprese straordinarie. Era il 4 maggio 2002, teatro l’ippodromo di Agnano, nel Lotteria si sfidarono Varenne, il cavallo delle meraviglie e il suo grande rivale, il castrone svedese Victory Tilly. Così su Il Mattino l’ottimo Gaetano Borrelli, canto- Sopra: Carolina Kostner - Sotto: Johann Cruyff Federica Pellegrini re della grande corsa partenopea, ricordò quella sfida indimenticabile. Titolo a nove colonne: “Da Varenne all’eternità”. Attacco: “Fantastico, impressionante, mostruoso. Semplicemente invincibile. La leggenda di Varenne si impreziosisce di un’altra impresa che sarà difficile dimenticare. Il Capitano ha dato addio al Lotteria con il terzo successo consecutivo migliorando di un decimo il suo stesso primato delle piste italiane. Mai vista una corsa così bella, coinvolgente, spettacolare”. E non l’avevano vista i 26 mila che affollavano la magica conca. In Italia una corsa così non si è piu’ vista. Sono passati sette anni, tantissimi nel mondo che viaggia a velocità ipersonica di oggi. E in questo percorso della memoria dove lo sport nobile delle corse dei cavalli reclama il suo posto accanto alle grandi sfide della boxe, del tennis, del nuoto e dell’atletica leggera, togliamo un po’ di polvere dagli almanacchi per ricordare Aulo Gellio e Jago Clyde, i due rivali del trotto anni Trenta. Nella seconda metà Nino Benvenuti degli anni cinquanta lucidiamo la sfida infinita tra il moro Crevalcore e il biondo Tornese, che ha avuto molta letteratura e pensiamo al bellissimo libro del grande Martinelli. Quindi andiamo avanti di vent’anni e peschiamo a pieni mani nei rivoluzionari anni Settanta. Sugli ovali di sabbia arrivano gli americani. I Biasuzzi, i Branchini, i Tosonotti vanno negli States, guardano corse, entrano in confidenza con gli operatori del trotto piu’ veloce del pianeta e acquistano. Ecco Wayne Eden che per il Morino Fontanesi farà scintille in duelli con Delfo, il genio e follia che in una splendida notte americana del 1977 ci farà diventare campioni del mondo. Prima pagina della Gazzetta dello Sport, il Pilota che sorride e vai, un cavallo come i ragazzi di Pozzo, come l’Italia ai tempi di Pablito come Cannavaro e compagni nella notte di Berlino. Quel 4 maggio 2002 ci fu un attimo nel quale dalla tribuna di un ippodromo, Agnano, parti’ un boato come quando c’è un goal allo stadio. Fu il momento quando sulla dirittura di fronte Giampaolo Minnucci spostò Varenne all’esterno di Stig Johansson e Victory Tilly. Fu testa a testa, fu un duello lungo seicento metri dove gli zoccoli dei due cavalli alzavano sabbia e lasciavano impronte, dove il cuore, la testa, i muscoli, le narici sembravano stantuffi, battiti, suoni nel fiato sospeso di un grande abbraccio, quello di un ippodromo pronto a scattare in piedi, alla gente che presa dallo stupore di una corsa come da anni non si vedeva su un ippodromo italiano. La sfida tra i due cavalli piu’ forti del mondo. Varenne e Victory Tilly come Gustav Thoeni e Ingemar Stenmark a giocarsi la Coppa del Mondo di sci nel parallelo di Val Gardena del 23 marzo 1975. O come Artur Ashe che a 32 anni si trova davanti un ventitreenne mancino Jimmy Connors nella finale di Wimbledon. E’ favorito Connors per il suo rovescio a due mani, per il suo gioco potente da fondo campo ma Ashe sa di rappresentare Nicola Pietrangeli quel giorno il primo giocatore nero a poter alzare la Coppa piu’ prestigiosa del tennis mondiale. E si inventa una strategia: colpi taglienti e liftati, che danno rotazioni impensabili alla pallina. Quel ritmo a rallentatore sorprende Connors. Tre set ad uno per Arthur Ashe. Così Minnucci non ha fretta, non vuol stare a tutti i costi davanti, sa aspettare. Lascia sfogare in avanti il castrone volante. Varenne ha la responsabilità del ruolo di favorito e di una folla che vuole la vittoria. Varenne è un computer con l’istinto del capo branco. Non ci sta a perdere, a stare dietro. Minnucci sa che se Varenne arriva senza aver speso troppo nei primi mille metri di gara ha poi un motore devastante per produrre qualunque parziale. Ed eccolo, via andare, testa a testa, Victory Tilly non molla, la curva, che quasi non si vede all’esterno perchè c’è una marea di gente, artieri, tifosi, giornalisti quasi con i piedi dentro. E’ un abbraccio a spingere Varenne, a lanciare quell’urlo. E in dirittura Varenne passa. E’ un lampo, mette alle corde il grande rivale. Ed è la festa, la gente che come api sul miele va verso il cavallo, abbraccia il driver, Agnano come se fosse il San Paolo, la magia di una corsa, di un’impresa, ventiseimila come se giocasse Maradona. Maradona è meglio di Pelè dicono ancora a Napoli. E’ il fascino dei numeri uno. Quelli che ci fanno amare ancora le corse, lo sport, la vita. Perchè nutrono di sogni gli attimi, i secondi, il nostro andare oltre. 41 ESTRATTO VERBALE N. 436 DELLA RIUNIONE DI CONSIGLIO ANACT DEL 14 LUGLIO 2009 A ROMA PRESSO LA SEDE DELL’ANACT - VIALE DEL POLICLINICO 131 - ROMA ORDINE DEL GIORNO 1. Verifica Verbale n. 435; 2. Scelta dei soggetti per le sessioni pomeridiane d’Asta 3. Festa dell’Allevatore 2009; 4. Riflessioni sui parametri per l’assegnazione delle medaglie d’oro; 5. Varie ed eventuali. Hanno presenziato alla riunione il Presidente Viani, il Vice-Presidente Moscati, i Consiglieri Bisacchi, Cesarano, Cioccoloni, De Rossi, Diana, Ferrero, Franceschi, Govoni, Gregoris, Lo Cicero, i sindaci Righini, Zamparelli. SCELTA DEI SOGGETTI PER LE SESSIONI POMERIDIANE D’ASTA Il Consiglio esamina singolarmente le schede genealogiche di cavalli riguardo al quale l’allevatore ha fatto richiesta nel modulo iscrittivo individuando un gruppo di 62 puledri per la sessione pomeridiana di lunedì 28 settembre e di 44 puledri per la sessione pomeridiana di lunedì 26 ottobre FESTA DELL’ALLEVATORE 2009 In considerazione della decisione già assunta di svolgere la Festa dell’allevatore in Campania, il Consiglio decide che la Festa si svolga sabato 10 ottobre 2009, vigilia del Derby del Trotto a Caserta, dando mandato al Consigliere Diana di individuare, di concerto con il Segretario Torciere, il luogo preposto alla premiazione. ASTA FATTRICI E’ indetta dal Consiglio un’Asta di fattrici selezionate gravide da tenersi a Verona, nel pomeriggio di sabato 7 novembre 2009, per un numero massimo di 30 cavalle. RIFLESSIONI SUI PARAMETRI PER L’ASSEGNAZIONE DELLE MEDAGLIE D’ORO In merito alle prestazioni ottenute dai cavalli nel 2008, premiazione nel corso della Festa dell’Allevatore 2009, si stabilisce di ampliare i parametri per l’ottenimento attraverso i susseguanti criteri. 2 anni – Euro 7.500,00 di somme vinte 3 anni – Euro 18.000,00 di somme vinte 4 anni – record di 1.15.0 o migliore PROVVIDENZE TROTTO 2009 Il Consiglio prende atto dell’approvazione del Ministero delle Politiche Agricole riguardante il programma delle provvidenze all’allevamento per l’anno 2009. È U SCITO Il “Registro del Cavallo Trottatore Italiano” edizione 2008 Il volume è spedito a tutti i Soci dell’ANACT. Gli altri interessati possono farne richiesta Tel. 06/4416421 – Fax 06/44164237 e-mail [email protected] ANACT – Viale del Policlinico 131 00161 Roma 42 PROVVIDENZE TROTTO - ANNO 2009 1 INCENTIVAZIONE PRODUZIONE DI PREGIO: € 8.000,00 AI MASCHI O AI CASTRONI E DI € 9.000,00 ALLE FEMMINE DA EROGARSI AGLI ALLEVATORI DEI CAVALLI NATI NEL 2006 (LETTERA M) CHE RAGGIUNGANO I REQUISITI PREVISTI DALL’ALLEGATO REGOLAMENTO 2 INCENTIVAZIONE PRODUZIONE DI PREGIO: € 8.000,00 AI MASCHI O AI CASTRONI E DI € 9.000,00 ALLE FEMMINE DA EROGARSI AGLI ALLEVATORI DEI CAVALLI NATI NEL 2007 (LETTERA N) CHE RAGGIUNGANO I REQUISITI PREVISTI DALL’ALLEGATO REGOLAMENTO 3 INCENTIVAZIONE PRODUZIONE DI PREGIO: € 5.000,00 AGLI ALLEVATORI DI CAVALLI NATI NEL 2006 CHE ALLA DATA DEL 31/12/2009 ABBIANO RAGGIUNTO € 40.000,00 DI SOMME VINTE 4 CONTRIBUTO PER ATTIVITA’ PROMOZIONALI E RASSEGNE - ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVVIDENZE E ORGANIZZAZIONE DELLE ASTE - PROMOZIONI A LIVELLO REGIONALE E ATTIVITA’ DIVULGATIVA REGOLAMENTO DI ASSEGNAZIONE ARTT. 1 E 2 Articolo 1 Cavalli nati nel 2006 (lettera M) 1. È stabilita la seguente incentivazione per la produzione di pregio: € 8.000,00 a cavalli maschi o castroni e di € 9.000,00 alle femmine, da erogarsi agli allevatori dei cavalli iscritti al Libro Genealogico del Cavallo Trottatore Italiano nati nel 2006 (lettera M), che conseguiranno alla data del 31/12/2009 somme vinte pari o superiori ad € 7.500,00 (dati UNIRE), o il ragguaglio chilometrico secondo la seguente articolazione: 1.17 su pista da 800 metri di Ferrara 1.16.5 su piste da 800 metri di Follonica, Trieste, Aversa e Ravenna 1.16 su pista da 800 metri di Firenze, Bologna, Montecatini, Padova, Cesena, Montegiorgio (pista da 800 m.) 1.15 su pista da 1000 metri di Torino, Palermo, Treviso, Taranto, Albenga, Castelluccio dei Sauri, San Giovanni Teatino, Civitanova Marche, Pontecagnano e SS. Cosma e Damiano 1.14.5 su pista di Roma, Napoli, Modena e Montegiorgio (Racchetta) 1.14 su pista di Milano, Siracusa, Follonica (pista da 1400 metri) e campi esteri Detti tempi, se conseguiti sulla media distanza, saranno maggiorati di un secondo. 2. Per i cavalli che acquisiscano i requisiti all’estero, il contributo sarà erogato a presentazione di una richiesta scritta da parte dell’allevatore da inviare all’UNIRE – Ufficio Premi. Tale ri- chiesta dovrà contenere il nome del cavallo, genealogia, record, data, ippodromo, distanza e somme vinte. 3. Le domande dovranno essere presentate entro il 28/02/2010. Articolo 2 Cavalli nati nel 2006 (lettera N) È stabilita la seguente incentivazione per la produzione di pregio: € 8.000,00 a cavalli maschi o castroni e di € 9.000,00 alle femmine, da erogarsi agli allevatori dei cavalli iscritti al Libro Genealogico del Cavallo Trottatore Italiano nati nel 2007 (lettera N), che conseguiranno alla data del 31/12/2009 somme vinte pari o superiori ad € 7.500,00 (dati UNIRE), o il ragguaglio chilometrico secondo la seguente articolazione: 1.17.5 su pista da 800 metri di Ferrara 1.17 su piste da 800 metri di Follonica, Trieste, Aversa e Ravenna 1.16.5 su pista da 800 metri di Firenze, Bologna, Montecatini, Padova, Cesena, Montegiorgio (pista da 800 m.) 1.15.5 su pista da 1000 metri di Torino, Palermo, Treviso, Taranto, Albenga, Castelluccio dei Sauri, San Giovanni Teatino, Civitanova Marche, Pontecagnano e SS. Cosma e Damiano 1.15 su pista di Roma, Napoli, Modena e Montegiorgio (Racchetta) 1.14.5 su pista di Milano, Siracusa, Follonica (pista da 1400 metri) e campi esteri Detti tempi, se conseguiti sulla media distanza, saranno maggiorati di un secondo. 43 di Fausto Ferretti LUCIO COLLETTI IL TRAINER DELLA TRIS LUCIO COLLETTI da Palermo, Mister Tris T ra marzo e giugno del 2009 il circuito nazionale della tris ha rivelato le doti di un trainer palermitano e toscano d’adozione, Lucio Colletti. Nelle prove del tiercè i cavalli allenati da questo professionista si sono messi in evidenza da Trieste in giù. E’ proprio il caso di dirlo perché Duca Air il 5 maggio ha trionfato al Montebello in una tris percorsa costantemente in quarta/quinta ruota, numero che raramente si vede sull’anello giuliano notoriamente dalle curve strette. Poi nella vicina Padova si è affermato il cinque anni Iper Jet, storia del 25 maggio. Rotta in Toscana, dove Colletti ha il suo centro di allenamento a Migliarino Pisano, per vincere una tris ancora con Duca Air sull’anello delle Mulina e realizzare un doppio al Sesana nel mese delle rose. Lamon Jet e Franky Giò i due animali da tris della Colletti connection. E intanto la Supergill Love Me Tender piazzava un filotto di sette affermazioni consecutive, tanto a ribadire la forma di scuderia del trainer siciliano. “E’ una bella annata - spiega Colletti - una cinquantina di vittorie e una ottantina di piazzamenti già arrivati dopo sei mesi di attività e soprattutto queste affermazioni tris che partono da una mia filosofia. Ho cinquanta effettivi in allenamento, ma Lucio Colletti in sediolo nel suo pellegrinaggio vincente per ippodromi 44 nessun cavallo da gran premio. Allora per far quadrare i conti la scelta è stata quella di preparare i cavalli per le tris dove il montepremi è sempre di livello. Inoltre, queste corse sono un mio pallino personale. Da bambino ho vissuto in Francia e lì la magia del quintè nei bar mi ha catturato. Io credo che se vogliamo rilanciare l’ippica bisogna puntare proprio su una bella confezione della tris, con i buoni cavalli e i migliori drivers, per poi promozionare bene il prodotto sui media”. Duca Air è l’ammiraglio di scuderia. Un cavallo che lui ha rigenerato dopo un periodo di appannamento. “Il Duca è sempre stato un buon cavallo, è passato da TUTTE LE TRIS 2009 VINTE DA COLLETTI IL DOPPIO DEL DUCA TRA FIRENZE E TRIESTE SEI VITTORIE TRIS DEI 'COLLETTI BOYS' IN 5 IPPODROMI DIVERSI Data 27.03.09 27.04.09 05.09.09 13.05.09 15.05.09 23.05.09 Cavallo DUCA AIR GUNTHER PRIDE DUCA AIR LAMON JET IPER JET FRANKY GIO' Ippodromo 1. TRIS FIRENZE 1. TRIS PALERMO 1. TRIS TRIESTE 1. TRIS MONTECATINI 1. TRIS PADOVA 1. TRIS MONTECATINI I PIU' VINCENTI DELLA SCUDERIA LOVE ME TENDER E' LA REGINETTA DEL 2009 CON SEI SIGILLI 6 VITTORIE LOVE ME TENDER 4 VITTORIE LAMON JET 4 VITTORIE FRANKY GIO' 3 VITTORIE GUNTHER PRIDE 2 VITTORIE DUCA AIR 2 VITTORIE IPER JET poi altri con 1 vittoria. TOTALE 50 VITTORIE DI SCUDERIA AL 26 GIUGNO 2009 45 oggi è la mia prima guida, uno che ti garantisce una interpretazione al top. Poi mi avvalgo di altri validi catch come Antonio Greppi, Gennaro Casillo e Marcello Di Nicola. Io preferisco allenare, ho la fortuna di essere a Migliarino, un posto dal clima ideale. Venendo da Palermo, ho apprezzato questa location in Toscana dove non è mai né troppo freddo né troppo caldo. Personalmente sono dell’idea che sia il troppo caldo a dare noia ai cavalli. A livello di strutture il materiale che ho in training ha a disposizione una racchetta da 1700 metri e la possibilità di adottare la terapia marina nel vicino lago. Poi ho uno staff di collaboratori straordinari ai quali do gran parte del vari allenatori, non sempre ha espresso le sue qualità, talvolta è incappato in rotture dovute al carattere. Con lui ho lavorato sulla meccanica, con delle ferrature e usufruendo di un training sulla dirittura in sabbia di Migliarino intervallato da passeggiate lungo il vicino lago, ho riportato Duca Air ad un eccellente livello. Tanto che ora è un soggetto dal fondo illimitato e la corsa di Trieste lo dimostra, girando tutta strada di fuori”. Licenza da allievo staccata a diciotto anni, il Lucio palermitano a trent’anni decide di lasciare l’isola e si trasferisce a Roma, un bel periodo di formazione e poi l’approdo da Enrico Bellei. “Che anche merito di questo anno importante per la mia professione”. I risultati di Colletti non sono passati inosservati perchè diversi proprietari toscani hanno mandato da lui diversi puledri con la N. “Se mette la testa a posto, credo che Love Me Tender ha le potenzialità per salire ancora di categoria dopo la suite di sette affermazioni consecutive. Poi il futuro è in queste N tra i quali ce ne sono alcuni che fanno sognare”. Dalle tris ai gran premi, l’obiettivo dell’affabile trainer palermitano che si è innamorato della Toscana, è l’impeto, lo slancio dei puledri prossimi al debutto che sono la linfa di uno sport bellissimo, il trotto. 46 CALENDARIO ASTE ANACT 2009 SETTIMO MILANESE - Centro Unire Lunedì 28 settembre - Martedì 29 settembre Sessione Selezionata e Qualificata riservata a cavalli nati nel 2008 dal 1° gennaio al 15 aprile SETTIMO MILANESE – Centro Unire Lunedì 26 ottobre - Martedì 27 ottobre Sessione Selezionata e Qualificata riservata a cavalli nati nel 2008 dal 16 aprile in poi AVERSA – Ippodromo Cirigliano Lunedì 16 novembre 2009 Sessione Selezionata e Qualificata riservata a cavalli nati nel 2008 GRAN PREMI DELLE ASTE Per tutti i cavalli iscritti alle Aste Anact: sono previste le seguenti corse: All’età dei due anni: due divisioni; una maschile, l’altra femminile (Euro 200.000,00 ciascuna) All’età dei tre anni: prova unica open (con dotazione minima di Euro 200.000,00) Le dotazioni delle corse potranno variare in base alla quantità dei soggetti iscritti ed in ragione dell’entità della composizione del Fondo. Sarà attribuito un bonus di Euro 100.000,00 per il/la cavallo/a che si aggiudicherà sia la corsa per due anni, sia la corsa per tre anni. COMPOSIZIONE DEL FONDO • quota iniziale a carico dell’allevatore per Euro 60,00, già inglobata nella tassa d’iscrizione alle Aste. In caso di iscrizioni, contemporanee o successive, ad Aste non organizzate dall’Anact, il cavallo perde ogni diritto a partecipare alle corse valide per i Gran Premi delle Aste. • quota di Euro 100,00 da corrispondersi entro il 31 dicembre 2009. E’ riconosciuta agli acquirenti di cavalli alle Aste suddette la facoltà di corrispondere l’importo al momento del pagamento stesso. • quota di Euro 100,00 da corrispondersi entro il 31 marzo 2010; • quota di Euro 250,00 da corrispondersi entro il 30 giugno 2010; • quota pari all’1% della dotazione al momento della partecipazione alle corse da svolgersi nel corso dell’attività dei due anni e dei tre anni. • segue quota progressiva (da stabilire) per la corsa all’età dei tre anni. di Andrea Specchi TORDIVALLE – SERATA GENTLEMAN UN ANGELO CONQUISTA ROMA Franco Matafù, Consigliere Unire, premia Angelo Marozzi vincitore di due corse nella serata, con Lotarius e Moro Bon L a giornata che tutti i “puri” del trotto italiano aspettano con ansia per un anno è quella loro interamente riservata. Infatti tutti gli ippodromi di trotto riservano un convegno l’anno per le sole corse Gentleman. La passione e l’amore per il cavallo con la straordinaria sensazione di correre in sulky a un trottatore portano l’adrenalina al massimo livello e generano emozioni uniche. Questi sono gli ingredienti 48 principali che portano persone di ogni ceto sociale: dall’imprenditore al commerciante fino al professionista ad acquistare cavalli da trotto e cimentarsi in pista per competere con gli altri colleghi Gentleman. Questa parola, in inglese, significa letteralmente “Signore” e rappresenta il motto della Federnat, la federazione nazionale amatori trotto con a capo il Presidentissimo Cesare Meli. L’ippodromo del trotter romano di Tor di Valle l’ha ospitata, come tra- dizione, nel mese di giugno regalando tutto il palcoscenico ai Gentleman drivers di mezza Italia la sera di martedì 23. Alla perfetta riuscita della serata ha contribuito in maniera fondamentale il Gentleman Driver Club del Lazio, capitanato dal suo Presidente Luigi Migliaccio, che è riuscito nell’impresa di trovare anche uno sponsor prestigioso come la Intralot, azienda di giochi e scommesse internazionale. Molti Gentleman di diverse regioni sono giunti a Roma molto agguer- Splendido arrivo a fruste alzate con Angelo Marozzi che si salva sul palo riti e con propositi di vittoria non solo nella classifica finale della serata ma anche nella Tris-Quartè Nazionale, cosa riuscita al bravo e giovane gentleman emiliano Nicolò Venturi, che in sediolo al favorito Larice sbaragliava un campo di Angelo Marozzi si salva di misura all’interno partenti molto qualitativo, vincendo per autentica dispersione la prova più attesa. Emozioni a raffica e tanta competizione leale nelle altre corse del programma che sancivano vincitore meritevole il marchigiano Ange- lo Marozzi, capace di cogliere due vittorie in serata in sulky al 4 anni Lotariuss e al 3 anni Moro Bon: identico il percorso delle sue affermazioni con schema di “stop and go” che ben avrebbe sottolineato lo”Zio Salvio” . A conclusione della serata, cena nella Club House dell’ippodromo di Tor di Valle con molti personaggi noti dello sport e della cultura che hanno partecipato alla competizione: Thomas Manfredini, calciatore professionista dell’Atalanta, alla sua prima esperienza in sulky, Zibì Boniek, arrabbiato per la sua scialba prestazione in gara (appena un quinto posto), Alessandro Andreoni esperto gentleman driver, vice presidente della Federnat e suocero di un “certo” Luca Cordero di Montezemolo, molto affamato e felice di rivedere un clima cordiale e amichevole come da diversi anni aveva a verificarsi. Estrazione conclusiva di premi per tutti gli intervenuti alla serata, gentilmente offerti da uno sponsor. Primo premio in palio era un bellissimo televisore 38 pollici con digitale terrestre. 49 Il cavallo in libreria e al cinema di Barbara Sarri Un libro: L’EQUITAZIONE AL FEMMINILE, PASSIONE DI DONNE S orprende che nel mondo equestre, dominato da comportamenti e interessi prettamente maschili, le donne prevalgano numericamente nella partecipazione. Questo dato ha incuriosito l’autrice, Roberta Ravello, che nel suo libro, “Passione di Donne”, un nuovo volume della casa editrice Equitare, esamina le motivazioni e i modi tipici femminili di avvicinarsi all’equitazione o, più ampiamente, al cavallo. Sì, perché per le donne il rapporto con questo animale non si basa solo su esigenze sportive o di svago, ma deriva da bisogni più profondi, emotivi e affettivi. Come emerge dalle storie riportate nel libro, la donna ama il cavallo perché rappresenta per lei qualcosa che manca nella propria vita o che desidera: libertà, eros, forza, bellezza. Per questo sono molte le donne che scelgono attività o mestieri collegati al cavallo, a cui si dedicano con sensibilità e attenzione particolari. 50 Roberta Ravello è nata a Cesenatico nel 1971. Sin da piccola ha avuto due grandi passioni: la lettura e gli animali. È scrittrice e attivista nel campo della tutela dei di- ritti degli animali. Con Equitare ha già pubblicato “Cavalli inutili? Pascolo o macello, la necessità di una scelta responsabile”. Un film: LA FURIA DEL WEST Diamond). Il piccolo protagonista, orfano dei genitori, viene accolto nel Broken Wheel Ranch dall’allevatore Jim Newton (Peter Graves) che gli farà quasi da padre insieme all’anziano e saggio Pete (William Fawcett). Siamo negli anni 50 e fanno da sfondo al film le immense praterie del West. Sorprende nella serie televisiva la bellissima figura di Furia: il cavallo intelligentissimo spesso risolve meglio degli umani le varie avventure che capitano a Joey e all’altro piccolo bambino di nome Pee-Wee. La natura (impersonata da Furia, per l’appunto) riesce a risolvere i problemi, a ridonare l’equilibrio e a stabi- “F uria” è una serie televisiva uscita all’inizio degli anni settanta in Italia (quindici anni dopo la sua apparizione negli Usa), ha avuto un gran successo. Una produzione a cura di Leon Fromkess le cui riprese furono effettuate all’Iverson Ranch di Chat- sworth, in California. “Milioni di bambini e ragazzi, ogni sera alle 19,25 su Raiuno, non se ne perdevano nemmeno una puntata; e la sigla del serial, cantata da Mal, balzò subito in vetta alla hit parade, vendendo 300 mila copie già nelle primissime settimane di programmazione.” (www.repubblica.it). Raccontava della storia di uno stallone morello, Furia, che si faceva cavalcare solo da un bambino Joey (interpretato da Bobby lire delle regole. Da non molto è uscito così un dvd che raccoglie le puntate più belle, un film per tutti che si chiama “Le nuove avventure di Furia”. La regia è di Lesley Selander e di Sidney Salkow. Rubrica a cura di Barbara Sarri www.barbarasarri.com 51 A CREMONA IL PRIMATO EUROPEO DEI PULEDRI IN PROVETTA Puledri in provetta? Il primato europeo è a CREMONA I l Laboratorio di Tecnologie della Riproduzione di Cremona è stato il primo centro Europeo che ha attivato un servizio di riproduzione assistita per cavalli, basato sulla tecnica di produzione di embrioni in vitro. Ad oggi abbiamo effettuato 200 interventi di riproduzione assistita su 98 cavalle da salto ostacoli, quarter, arabe e trotters, donatrici sia italiane sia provenienti dall’Europa e dal Medio Oriente. Fra gli stalloni utilizzati spiccano grandi campioni fra i quali il celebre trottatore Viking Kronos. Complessivamente sono stati ottenuti 144 embrioni con una media di 0,72 embrioni per intervento (risultato del tutto comparabile con le tradizionali tecniche di embryo tran- 52 sfer). La percentuale di gravidanza media, sia con embrioni trasferiti freschi che dopo congelamento, è stata superiore al 60%, quindi equivalente a quella che si ottiene in media dopo trapianto embrionale tradizionale. Oltre 30 sono i puledri già nati con questa tecnica. Questa procedura, chiamata OPUICSI, già in uso da oltre un decennio nell’allevamento bovino, consiste nel prelevare i gameti femminili, gli ovociti, mediante aspirazione ecoguidata delle ovaie con una tecnica conosciuta con il nome di “ovum pick up” (OPU). Gli ovociti prelevati, in media 10 per OPU, vengono incubati per circa 24 ore, durante le quali raggiungono lo stadio di “maturazione” che li rende pronti ad essere fecondati in vi- tro con il seme dello stallone prescelto dal proprietario della cavalla donatrice. La tecnica di fecondazione utilizzata per gli ovociti equini ha il nome di ICSI (intracytoplasmic sperm injection); si tratta di una tecnica applicata anche nella riproduzione assistita umana nei casi di infertilità maschile, e consiste nell’iniettare un singolo spermatozoo all’interno dell’ovocita. Per questo motivo la quantità di seme necessaria a compiere l’intervento fecondativo è veramente molto ridotta, generalmente per il seme congelato varia da un quarto a mezza paillette in relazione alla qualità del seme che si utilizza. Gli ovociti così fecondati vengono coltivati in vitro per 7 giorni fino a che non raggiungono lo stadio di blastocisti in cui sono pronti per essere trapiantati in una cavalla ricevente o congelati e stoccati in azoto liquido, senza limiti di tempo, in attesa di futuro trapianto. L’operazione di prelievo OPU dura circa un’ora, non richiede nessun tipo di trattamento ormonale della cavalla donatrice e viene effettuata in anestesia locale. A differenza di una normale fecondazione, che può essere effettuata solo durante la stagione riproduttiva, l’OPU-ICSI può essere eseguito durante tutto l’anno con preferenza per le stagioni di transizione (da ottobre a febbraio) in cui le ovaie risultano essere più ricche di follicoli disponibili per l’aspirazione. E’ una tecnica particolarmente indicata per cavalle in attività sportiva e per cavalle che, a causa di problemi riproduttivi o raggiunti limiti di età, non riescono a portare a termine una gravidanza. Inoltre, può essere utile per fattrici di alto valore genetico dalle quali si vuole ottenere più di un puledro per anno o embrioni stoccati per un futuro trapianto. Infine, per quanto riguarda la scelta dello stallone, la tecnica OPU-ICSI consente di utilizzare anche seme equino di scarsa fertilità poiché attraverso l’iniezione diretta dello spermatozoo si superano quei problemi di motilità seminale che sono all’origine della bassa fertilità di campo. Nonostante la tecnica abbia ormai raggiunto un elevato livello di standardizzazione resta comunque una dose di variabilità individuale. Il gruppo delle donatrici include sia cavalle particolarmente produttive (anche 5 embrioni prodotti da un unico prelievo) sia cavalle che nonostante abbiano effettuato più di un prelievo non hanno prodotto alcun embrione. Allo stesso modo alcuni stalloni si sono dimostrati più fertili e produttivi di altri, senza però stretta correlazione con la fertilità rilevata “in vivo”. Non abbiamo invece rilevato nessuna differenza in relazione all’età delle donatrici o alla presenza di disordini riproduttivi come endometriti, aplasie uterine o lacerazioni della cervice. Questi risultati dimostrano che la tecnica OPU-ICSI nella specie equina è ormai consolidata e produce risultati comparabili al trapianto embrionale tradizionale, specialmente laddove consente di ottenere embrioni da cavalle e stalloni con problemi riproduttivi. Infine, poiché gli embrioni così prodotti possono essere congelati con successo, questa tecnica apre le porte alla movimentazione e commercializzazione nazionale ed internazionale di embrioni equini. Prof. Cesare Galli Avantea, Lab. Tecnologie della Riproduzione e Dip. Clinico Veterinario, Università di Bologna Come procedere per effettuare l’OPU-ICSI La tecnica richiede che la donatrice sia monitorata ecograficamente in allevamento o in scuderia dal proprio veterinario di fiducia per identificare il momento ideale per effettuare il prelievo degli ovociti. Previo accordi la donatrice deve essere portata presso la nostra sede LTR-AVANTEA, a Cremona, dove viene effettuato il prelievo in giornata. In alternativa la donatrice può essere anche stabulata e monitorata presso la nostra sede di Cremona o in cliniche convenzionate dove il nostro team effettuerà il prelievo degli ovociti che poi verranno portati in sede per la fecondazione e la coltura degli embrioni. Per qualsiasi altra informazione si può contattare direttamente il laboratorio al numero 0372/437242 o scrivere una mail all’indirizzo [email protected] oltre a consultare il nostro sito web www.avantea.it. Per chi desiderasse approfondire la conoscenza della tecnica OPU-ICSI sono disponibili le seguenti pubblicazioni scientifiche che possono essere richieste all’indirizzo mail [email protected]: - Application of ovum pick up, intracytoplasmic sperm injection and embryo culture in equine practice, AAEP proceedings of the American Association for Equine Practitioners (AAEP), vol 53, 554-559 2007. - Developmental competence of equine oocytes and embryos obtained by in vitro procedures ranging from in vitro maturation and ICSI to embryo culture, cryopreservation and somatic cell nuclear transfer. Anim Reprod Sci. 2007 Mar; 98 (1-2): 39-55. 53 Importanza dell’acqua nel cavallo CLARITA CAVALLUCCI Medico Veterinario - Dottore di Ricerca Centro di Studio del Cavallo Sportivo - Perugia L’ acqua di bevanda è un “nutriente” fondamentale per l’animale, tale da non poter essere trascurato all’interno degli allevamenti. Spesso si tende a non dare sufficiente considerazione all’acqua di abbeverata usata dagli animali domestici. Questo può rivelarsi un grave errore: la qualità e la quantità d’acqua somministrata agli animali sono direttamente correlati con le performance produttive e riproduttive degli animali allevati. L’acqua fa parte del 98% delle molecole del corpo ed è necessaria per la regolamentazione della temperatura corporea, la crescita, riproduzione, lattazione, digestione, lubrificazione di giunture e vista, avendo cosi il potere di modificare la salute dell’animale e la produzione da esso effettuati. Basti pensare che in un animale adulto essa rappresenta il 60-70 % del peso corporeo. Il mantenimento del quantitativo di acqua necessario al corpo animale è determinato dagli apporti e dalle perdite di acqua; apporti costituiti da acqua di abbeverata e acqua contenuta negli alimenti, e perdite di acqua attraverso feci, urina, saliva, sudorazione, evaporazione dalla superficie corporea e dalle vie respiratorie e attraverso le produzioni. Diversamente dagli altri nutrienti essenziali, quali proteine, carboidrati, lipidi, minerali e vitamine, l’attenzione conferita all’approvvigionamento dell’acqua spesso non riceve una valutazione adeguata per assicurare la copertura dei fabbi- 54 sogni del cavallo. Non essendo presenti nell’animale vere e proprie riserve di tale elemento, come avviene invece per altri principi nutritivi, quali zuccheri e grassi, l’acqua deve essere somministrata in dosi tali da non determinare carenze, che con il tempo diventano mortali per l’animale. Infatti, gli animali possono tollerare la mancanza di alimento per alcuni giorni senza s ostanziali p roblemi, m a non possono fare altrettanto con l’acqua. Il loro organismo, infatti, non sopravvive alla perdita di acqua superiore al 10-15 %, mentre può perdere tutto il grasso di deposito e fino a metà delle proteine. L’importanza dell’acqua, perciò, è legata al fatto che risulta essere un essenziale nutriente che deve essere approvvigionato dall’esterno, perché non è sintetizzato a sufficienza nel corpo dell’animale per soddisfare i requisiti per mantenimento, la crescita, gravidanza e sport. Come detto prima, l’acqua partecipa a numerose reazioni, agendo da lubrificante per le articolazioni, serve a rammollire gli alimenti facilitando i processi di digestione e assorbimento delle sostanze nutritive contribuendo in finale, al corretto trasporto dei prodotti terminali della digestione. In sintesi, si può dire che le suddette considerazioni evidenziano come l’acqua debba essere considerata come un nutriente o comunque sia un elemento, essenziale ed insostituibile ai fini del ciclo naturale della vita dell’animale. L’acqua, quindi, è un elemento essenziale per garantire il benessere degli animali allevati e favorire il raggiungimento delle migliori performance. L’organismo animale assume l’acqua di cui necessita da tre fonti: dall’acqua di bevanda, dall’acqua di costituzione degli alimenti e da quella cosiddetta metabolica, che si origina, in varia misura, nelle reazioni di ossidazione cui sono soggetti carboidrati, proteine e grassi. Il mantenimento del bilancio idrico è determinato dalle perdite di acqua attraverso feci, urina, saliva, sudorazione, evaporazione dalla superficie corporea e dalle vie respiratorie e attraverso la produzione di latte. L’entità dei fabbisogni idrici degli animali è influenzata da molteplici fattori, quali: • le caratteristiche dell’animale (età, peso, attività, stadio fisiologico, stato sanitario); • il livello alimentare, la composizione della razione e il tipo di alimento; • la tecnica d’allevamento e le modalità di stabulazione; • il microclima dell’ambiente d’allevamento (temperatura, umidità, velocità dell’aria); • le caratteristiche dell’acqua. L’assunzione di liquidi è positivamente correlata all’ingestione di sostanza secca ed è legata quindi a tutti i fattori che condizionano quest’ultima azione. Il fabbisogno idrico è fortemente influenzato dalla composizione della razione: l’ingestione di alimenti ricchi in acqua, ad esempio il latte da parte del puledro, riduce l’assunzione volontaria di acqua di bevanda. D’altra parte, il consumo d’acqua cresce all’aumentare della concentrazione salina e proteica della razione. In particolare, l’eccesso di un elemento minerale può essere in parte eliminato dall’organismo con l’aumento della diuresi che, a sua volta, provoca un aumento del consumo d’acqua. Inoltre i fabbisogni idrici aumentano con l’innalzamento della temperatura ambientale, in quanto l’acqua rappresenta l’elemento fondamentale per la dispersione del calore; a parità di temperatura i consumi scendono con l’aumentare del grado di umidità. Anche le caratteristiche qualitative dell’acqua di bevanda (salinità totale, durezza, pH, ecc.) possono influenzare in maniera si- gnificativa l’entità del consumo ed anche la temperatura dell’acqua di bevanda influenza l’entità dei fabbisogni idrici e le produzioni. In linea generale non si dovrebbe somministrare a i c avalli a cqua con temperatura inferiore ai 15°C, mentre per gli esemplari più giovani è consigliabile una temperatura dell’acqua di circa 20-22°C. Le richieste idriche variano in funzione dello stato fisiologico degli animali. Un soggetto che sta costruendo nuovi tessuti e sta aumentando di peso richiede maggiori quantità di acqua di uno in dimagrimento; lo stato di gravidanza comporta un maggiore fabbisogno idrico (aumento di peso della madre e del feto). Il fabbisogno idrico per lo sport è legato essenzialmente alla intensità di lavoro e quindi alla quantità di acqua persa. L’evaporazione di 1 litro di sudore dissipa circa 580 kcalorie di calore, che è la quantità di calore prodotta da 7-8 minuti di trotto. La massima quantità di sudore del cavallo è di 10-15litri/ per ora, pertanto una grande quantità di acqua corporea è perduta durante la prestazione atletica. Se questa non viene rimpiazzata si hanno problemi di disidratazione e di perdita di peso corporeo. Normalmente i cavalli bevono 4 litri per kg di alimento, ma questo naturalmente può variare in base alle diverse condizioni di alimentazione, allenamento e ambiente. Particolari situazioni sanitarie, per esempio stati diarroici e febbrili, comportano aumenti dei fabbisogni idrici giornalieri. In campo zootecnico non esistono norme specifiche relative alle caratteristiche qualitative delle acque destinate all’abbeverata degli animali. La normativa nazionale che disciplina la qualità delle acque ad uso umano è invece il decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, in cui vengono riportati i seguenti parametri: • microbiologici (Escherichia coli, enterocchi); • chimici (nitrati, nitriti, metalli pesanti, arsenico, cromo, rame, piombo, mercurio, ecc.); • “indicatori” (colore, odore, sapore, torbidità, durezza, presenza di alluminio, ammonio, cloruro, ferro, manganese, solfato, sodio, batteri coliformi a 37°C, ecc.). L’acqua destinata agli animali deve comunque essere di buona qualità, perchè in caso contrario acque non idonee possono comportare problemi sanitari e riduzioni delle prestazioni produttive (latte) e sportive. Diversi sono i parametri ritenuti fondamentali per la valutazione della qualità dell’acqua di bevanda. La durezza (o grado idiometrico) è una proprietà dell’acqua legata prevalentemente al contenuto di sali, in particolare carbonati, bicarbonati e solfati di calcio e magnesio, espresso generalmente in 55 grammi di carbonato di calcio o di ossido di calcio contenuti in 100 litri di acqua (rispettivamente gradi francesi °F e gradi tedeschi °D). Acque ricche di sali di calcio e magnesio vengono definite “dure”, mentre acque povere o esenti sono dette “dolci”. Questo parametro, se mantenuto entro certi limiti, non sembra avere alcun effetto su salute, performance e consumo di acqua degli animali. Acque particolarmente dure (> di 20 °F) possono essere poco digeribili, provocare una diminuzione dell’assorbimento intestinale degli oligoelementi presenti nelle razioni e favorire la formazione di incrostazioni calcaree all’interno delle tabulazioni e negli orifizi degli abbeveratoi, con diminuzione della portata di questi ultimi o addirittura otturazione completa di parti della rete idrica. Normalmente i l p H n ell’acqua è compreso tra 6 e 9, range che può essere considerato adatto per l’acqua di bevanda. In generale acque con pH al di fuori del range 6,5-8,5 possono contribuire all’insorgenza di turbe del metabolismo e della fertilità, di diarrea, di scadente conversione dell’alimento e di minore ingestione di acqua e alimen- 56 to, oltre alla precipitazione di alcuni farmaci somministrati con l’acqua, con possibilità di tempi di sospensione prolungati. Acque particolarmente acide (pH < di 5-5,5) possono inoltre provocare problemi all’apparato urinario e digestivo, fenomeni di demineralizzazione e fragilità scheletrica. La salinità è un parametro molto importante da considerare per l’abbeverata degli animali; essa è equivalente ai solidi totali disciolti (STD). Acque con una concentrazione di STD superiore a 3.000 mg/l provocano i primi effetti negativi sull’organismo. In generale il controllo microbiologico dell’acqua di bevanda in allevamento è in grado di evitare conseguenze patologiche a carico degli animali, quali problemi gastroenterici, digestivi, respiratori, urogenitali e riproduttivi. Tra i possibili indicatori di contaminazione biologica dell’acqua vengono generalmente presi in considerazione i coliformi totali e fecali, gli streptococchi fecali e i batteri totali. In campo zootecnico un’acqua con un numero di coliformi inferiore a 50 per 100 ml può essere considerata “sicura”. Un numero di batteri totali superiore a 500 per 100 ml può indicare una scarsa qualità microbiologica e se questo numero è superiore a 1.000.000 per 100 ml l’acqua non deve essere utilizzata per l’abbeverata. L’acqua di bevanda può essere somministrata agli animali attraverso due differenti sistemi: versandola direttamente in contenitori come secchi o mangiatoie oppure mediante abbeveratoi automatici. In ogni caso il sistema di somministrazione deve rispondere ad alcuni requisiti di base: l’erogazione di acqua fresca e pulita deve essere proporzionale alle esigenze degli animali allevati. Alcune caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua influenzano negativamente l’efficacia dei farmaci somministrati in veicolo acquoso, pratica che si sta sempre più diffondendo. In particolare, pH, durezza e salinità non idonei possono diminuire la solubilità dei principi attivi e favorire la precipitazione degli stessi come composti insolubili, favorendo la possibilità di sottodosaggio del farmaco a causa della sua insolubilizzazione. ANNO LVII - N. 8 A G O S T O CONCORDIA RES PARVAE CRESCUNT DISCORDIA MAXIMAE DILABUNTUR Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DRCB - Roma ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALLEVATORI DEL CAVALLO TROTTATORE 2 0 0 9 ISCRITTI ALLE ASTE DI SETTEMBRE: I CAMPIONI DEL DOMANI TRA SOGNI E SPERANZE VIAGGIO NEGLI ALLEVAMENTI ITALIANI: CRISTAL E I NOR ITALIANI ALL'ESTERO: SIAMO DAVVERO I NUMERO 1 Stampa: Grafica Rinascimento Srl Via Giuseppe Vaccari, 9 00194 Roma Tel. 06 55590255 Spedizione in abbonamento postale 70% Filiale di Roma Progetto Grafico e impaginazione: Franco Bottoni Studio [email protected] Fotografie di: Archivio Anact, Fabio Abete, Claudio Caldani, Mauro Castelluccio, Enzo De Nardin, Gerard Forni, Stefano Grasso Redazione Amministrazione: Viale del Policlinico, 131 00161 Roma Tel. 06 4416421 Fax 06 44164237 http://www.anact.it E-mail: [email protected] Redazione: Lucio Celletti Comitato di redazione: Alberto Caravita Ernesto Cazzaniga Antonio Diana Marco Zafferoni Capo Redattore: Antonio Terraneo Direttore Responsabile: Alessandro Viani Pubblicazione mensile dell’A.N.A.C.T. (Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo Trottatore) Iscrizione n. 218/204 nel Registro del Tribunale di Roma in data 27/05/2004 FINITO DI STAMPARE NEL MESE DI AGOSTO 2009 VETERINARIA - IMPORTANZA DELL’ACQUA NEL CAVALLO PULEDRI IN PROVETTA? IL PRIMATO EUROPEO È A CREMONA IL CAVALLO IN LIBRERIA E AL CINEMA UN ANGELO CONQUISTA ROMA CALENDARIO ASTE ANACT 2009 - GRAN PREMI DELLE ASTE LUCIO COLLETTI: DA PALERMO, MISTER TRIS PROVVIDENZE TROTTO - ANNO 2009 ESTRATTO VERBALE N. 436 - CONSIGLIO ANACT DEL 14/7/2009 SFIDE TRA NUMERI UNO QUELLI ERAN GIORNI! MEMORIE DE “IL TROTTATORE”: “LAMPEGGIA L’ARMATURA DEL SIRE VINCITOR...” ASTE ANACT DI SETTEMBRE: GLI ISCRITTI PICCOLO MONDO ANTICO AZIENDA AGRICOLA MONTE CERO: QUEI MAGNIFICI PICCOLI GRANDI NOR LA CASA DELLA SPERANZA NELL’ALLEVAMENTO CRISTAL MEDULLA DEL RONCO: CENERENTOLA A TUTTO GAS IL PARERE DEL LEGALE INDRO QUANDO LA CLASSE È OK SIAMO UNA SQUADRA “FORTISSIMI”: ITALIANI ALL’ESTERO RICORDO DI FABIO RICCI LA GIRONDA ILLUMINA IL SAVIO ECCO LA NUOVA FOLLONICA: IL TROTTO IN SETTE OTTAVI LISA AMERICA: LA DAMA BIANCA DEL TROTTO ITALIANO IL MIRTILLO NAZIONALE 36 39 40 42 43 44 47 48 50 52 54 2 6 8 10 11 12 15 17 18 20 24 26 30 ANNO LVII - N° 8 - AGOSTO 2009 SOM MAR IO I 2 l responso del Gran Premio Nazionale è stato categorico eppure non certo definitivo sulla gerarchia della generazione 2006. Mirtillo Rosso ha riscattato l’opaca prova del “Città di Napoli” vincendo con facilità una corsa molto tattica e, in verità, poco spettacolare, alla media non trascendentale di 1’14”5 al chilometro, molto lontana dal record di 1’13”1 fatta segnare da Faliero As nel 2005. Detto che Mario Tommaseo è piaciuto molto mettendo a segno un gran finale che gli ha consentito di conquistare un netto posto d’onore davanti al sorprendente Mistero Lux, c’è da sottolineare la strepitosa quanto sfortunata prestazione di Merisi Font che, dopo aver rotto in partenza, si è reso protagonista di un inseguimento incredibile, finendo quarto con un finalone trottando l’ultimo chilometro sul piede di 1’12”. Senza l’errore il figlio di Varenne avrebbe potuto sicura- L'arrivo del GP Nazionale, con Mirtillo Rosso ed Enrico Bellei che precedono chiaramente Mario Tommaseo, guidato da Wim Paal IL MIRTILL mente insidiare il vincitore e forse anche batterlo. Ma torniamo a Mirtillo Rosso. Il figlio di Legendary Lover K era netto favorito a 130 contro 100 sulle lavagne degli allibratori e ha portato a casa una vittoria indiscutibile con l’unica pecca di lasciare poco allo spettacolo puro. Enrico Bellei, infatti, al suo primo risalto nel “Nazionale”, ha agito da perfetto stratega affermandosi con il minimo sforzo. In realtà il bravissimo Enrico - patrimonio nazionale dell’ippica italiana - era un po’ preoccupato per lo stato di salute del suo Mirtillo Rosso che in allenamento aveva evidenziato problemini di carattere respiratorio. Da qui l’idea di dotare il suo allievo 3 di un curioso rullo sotto la gola per impedirgli di abbassare la testa e permettergli quindi una più completa respirazione. Il finimento in questione è stato un toccasana: Mirtillo Rosso è apparso perfetto in gara e, dopo aver percorso un primo chilometro molto tattico sul piede di 1’17”5, ha volato il secondo in 1’12”6 che gli ha permes- NAZIONALE di Alberto Cagnato 4 so un facile successo con una lunghezza tonda di vantaggio su un coraggiosissimo Marco Tommaseo, autore di uno splendido finish che gli ha permesso di superare molti avversari come birilli in retta d’arrivo senza però trovare la forza di insidiare il vincitore. In questo successo di Mirtillo Rosso, diciamola tutta, c’è moltissimo dell’acume tattico e dell’innata sensibilità di Enrico Bellei che, concentratissimo, non ha sbagliato una mossa. Del resto non a caso Enrico ha centrato nell’occasione il gran premio numero 157. Secondo nel lancio dietro l’autostart alle spalle di Meriggio, si è portato gradatamente sull’avversario senza aggredirlo di scatto ma chiedendogli strada in duecento metri sulla retta di fronte senza spendere praticamente nulla. Percorsa la seconda frazione in un soporifero 32’’9 (roba neanche da corsa a vendere), Mirtillo Rosso al passaggio davanti alle tribune veniva affiancato dal compagno di allenamento Mulberry Street che lasciava una comoda terza posizione in corda con l’intento evidente di fare da scudiero protettore al più titolato Mirtillo Rosso. L’unico che cercava di ribellarsi alla tattica invero troppo remissiva degli avversari era Andrea Guzzinati che proiettava il suo Master di Azzurra in terza ruota parato proprio da Mulberry Street. L’azione offensiva di Master di Azzurra, complice il repentino cambio di marcia di Mirtillo Rosso (28”9 il penultimo quarto più veloce della corsa), si esauriva ai 400 finali, mentre il battistrada filava via ipotecando la vittoria. In retta d’arrivo dava un po’ di sale alla contesa il numero di Mario Tommaseo che finiva fortissimo a centro pista senza tuttavia poter minacciare il vincitore. Terzo un ottimo Mistero Lux ad un paio di lunghezze dal vincitore, mentre poco più indietro si esibiva nel citato super recupero un eccellente Merisi Font che, dopo la rottura al via che lo relegava in coda, finiva fortissimo al largo di tutti agguantando sul palo lo stan- Il team di Mirtillo Rosso festeggia nella sera del Nazionale co Mulberry Street e strappandogli il quarto posto. In effetti Merisi Font, guidato da Giuseppe Pistone per la regia di Hekka Korpi, è l’unico a maledire la sfortuna e a poter recriminare legittimamente sul risultato. In definitiva una corsa bella ma non bellissima che ha laureato un degno vincitore che forse non sarà un fuoriclasse ma è sicuramente un ottimo cavallo dal bagaglio tecnico completo. Enrico Bellei nel dopocorsa ci dirà che ora la tentazione è forte di mettere a riposo il 5 figlio di Legendary Lover K per ripresentarlo a Torino nel “Marangoni” in vista poi del Derby di Roma. In premiazione irrefrenabile e colorita la gioia del clan dei due proprietari della scuderia Eurocolor, Pasquale Marconi e Donato Di Giuliano. E ne avevano tutte le ragioni: Mirtillo Rosso è costato pochissimo (ci risulta non più di 3 mila euro) e soltanto nella classica milanese ha incassato oltre cinquanta volte il capitale investito. Del resto questo è il bello dell’ippica, settore dove un investimento può rendere di più di qualsiasi altro ramo dell’economia. 6 OLLONICA. Alla vigilia il Città di Follonica nuova versione, quello sull’anello da sette ottavi di miglio del nuovo megaimpianto maremmano, sembrava un match tra due assi da cuore del circuito dei 4 anni d’Italia, una Regina bisbetica, non sempre lineare nel rendimento come Lisa America e un moschettiere coraggioso come Libeccio Grif. Poi a completare la rosa c’erano un paggio giovane rivelazione della stagione come Lester e un cavaliere che lotta fino in fondo come Lorenz del Ronco. In pista il match non c’è stato perchè Lisa America, numero 5 di sellino e in pista con il fido Andrea Guzzinati su un sulky dalle ruote gialle, ha dominato padrona della situation già dopo la prima curva. Allo F Arrivo in solitudine di Lisa ed Andrea Guzzinati stacco della macchina è stato Leroy Giò, allievo di Barbini cresciuto nei centrali del Granducato, ad assumere l’iniziativa incalzato subito da Louvre mentre di dentro si avviava bene Libeccio Grif e Lisa America figurava al largo. Primo parziale in 13 con Louvre che ripiegava nella scia di Leroy Giò mentre restava scoperta Lisa America ma era un attimo perchè subito Andrea Guzzinati muoveva al largo e si presentava sul leader per passare in testa sulla piegata. Libeccio Grif, che era apparso poco centrato nelle sgambature, quasi in difficoltà su un fondo troppo insabbiato, prendeva la scia di Lisa America seguito da Lorenz del Ronco. I primi 600 metri di gara passati in 43.5, così si transitava al paletto degli 800 in 58 e qualcosina con la Va- rennina di Lou Guida in totale controllo della corsa. A metà della dritta di fronte Libeccio si avvicinava al largo avendo di dentro Leroy Giò, sui primi anche Louvre e per corsie centrali Lorenz del Ronco. In dirittura nel momento in cui Smorgon chiedeva a Libeccio l’allungo per provare l’aggancio alla leader, ecco l’improvvisa rottura del portacolori della Trofal Stars, così Andrea Guzzinati e Lisa America potevano spaziare con facilità. Leroy Giò, autore di una corsa sorprendente per un cavallo al salto di categoria, aveva la destra libera e coglieva l’attimo per conquistare un prestigioso secondo posto. Al terzo posto un egregio Lester, protagonista di una stagione di alto livello tra i cadetti d’Italia, quarto ancora un Lorenz del Ronco che la dama bianca del trotto italiano LISA AMERICA GRAN PREMIO CITTÀ DI FOLLONICA di Paolo Allegri non molla mai e nonostante percorsi aria in faccia è sempre lì a fare l’arrivo. Questo Città di Follonica, gran premio che si corre dal 1950, era per Lisa America l’occasione della vittoria numero 13 di una carriera dove conta 25 ingaggi e anche 8 piazzamenti. Il responso cronometrico di 1.55.4 (1.12.1) con questa scansione di parziali: 29.3 28.9 - 29.3 - 27.9 consentiva alla figlia di Zagabria Dei di migliorare il suo personale sul miglio. “Se la corsa si fosse disputata sul vecchio anello da 800 metri - diceva Jerry Riordan - Lisa America non avrebbe corso. Invece, il Città di Follonica Immagini da Follonica con la festa per Lisa e Jerry Riordan 7 rato, volevo correre per vincere ed era doveroso provarci”. Tra gioie, delusioni e rimpianti, una bellissima serata d’estate in Maremma ha mandato in scena i ciak di un film che era attesissimo al botteghino: “Follonica, America: il nuovo mondo”. Un appassionato uscendo dall’ippodromo ci ha detto: “è una cosa fantastica vedere le corse in questo ippodromo, per noi cresciuti sulle tribune delle piste piccole cambiano i riferimenti ma è davvero tutto molto bello e suggestivo. E qui hanno costruito un impianto moderno, avveniristico. Splendido”. Chapeau, amici dell’ippodromo di Follonica. nel nuovo bellissimo impianto è una corsa che assume una valenza diversa e anche nel calendario italiano potrà collocarsi tra le prove di maggior rilevanza, un altro punto importante della stagione dopo l’Europa e il Triossi”. Il Nuovo Gran Premio sui sette ottavi di miglio è un proseguimento ideale della selezione in pista grande capace di attirare i numeri 1 della generazione. Nel dopocorsa la delusione di Marco Smorgon: “Purtroppo già in sgambatura il cavallo non era bello e in corsa è successo quello che ipotizzavo. Non ho optato per un atteggiamento prudente perché su questo tracciato, simile a quello di Cagnes dove Libeccio aveva ben figu- F 8 OLLONICA - Landru con Nicola Giordano nelle vesti di guidatore e Maurizio Pieve in quelle di allenatore, verranno ricordati come i primi vincitori nel nuovissimo Ippodromo dei Pini a Follonica, un impianto fantastico con una pista da sette ottavi di miglio e una di allenamento da un chilometro. Venerdì sera 10 luglio, in presenza del segretario dell’Unire Riccardo Acciai e delle autorità della cittadina balneare maremmana, è stato infatti tagliato il nastro che sanciva la nascita di questa struttura fortemente voluta da Roberto Morsiani e Marzia Granelli, un vero e proprio gioiellino, una novità assoluta nel panorama ippico italiano. Nonostante la serata interlocutoria di corse - il Gran Premio si sarebbe disputato due giorni dopo alla domenica - molta gente è accorsa a vedere il nuovo impianto e tra questi dirigenti ippici come Guido Melzi d’Eril, Tomaso Grassi, Vanni Parenti ma anche molti personaggi che ruotano all’interno del mondo del galoppo, uno tra tutti il dottor Attilio D’Alesio patron della Labronica Corse Cavalli, che incuriositi sono intervenuti per il convegno di corse. Un impianto modernissimo, facilmente raggiungibile percorrendo la superstrada che collega Rosi- gnano a Grosseto, che si estende su una superficie di circa 35 ettari ed è dotato di tre piste: quella da corsa di 1400 metri, una di allenamento da un chilometro interna alla precedente ed una pista dritta da 700 metri; 330 i box per i cavalli di stanza, piu’ altri 100 box nel recinto dell’isolamento, una clinica veterinaria e grandi paddock, insomma un centro mai visto in Italia e che sembra destinato a diventare il polo del trotto non solo toscano, situato tra l’altro in un posto molto tranquillo e rilassante per gli animali. Proseguendo poi troviamo 167 appartamenti il cui acquisto è riservato a tutti coloro che ruotano all’interno del mondo COME IN AMERICA ECCO LA NUOVA FOLLONICA IL TROTTO IN SETTE OTTAVI di Nico d’Achille metri quadrati di terrazza panoramica destinati al ristorante. A sinistra della tribuna infine, troviamo il centro direzionale che accoglie gli uffici della società. Un vero e proprio gigante destinato a non rimanere una cattedrale nel deserto; ovviamente tutto è ancora in divenire, mancano alcuni dettagli da perfezionare ed altri da ippico, con varie tipologie di appartamento che variano dai 55 ai 100 metri quadri. Raggiungendo poi la zona riservata al pubblico, ammiriamo una coloratissima tribuna con oltre 1000 posti a sedere, una club house di circa 800 metri quadrati al piano terra, destinata a giochi e scommesse, 600 metri quadrati al primo piano destinati a cerimonie ed eventi ed altri 250 Le immagini delle splendide strutture innovative dell'Ippodromo dei Pini aggiungere, uno su tutti lo schermo gigante, previsto in futuro, dove poter vedere al meglio la corsa ed i relativi parziali dei cavalli, ma per il resto non manca veramente nulla e ci sono tutte le potenzialità per diventare il più importante centro trottistico in Italia e non solo. Tra gli addetti ai lavori consensi a non finire sia per la pista che 9 per la struttura, solo qualche toscano doc, abituato alle piste da mezzo miglio, ha storto la bocca, ma si contano veramente sulle dita di una mano. I guidatori in questa prima serata sono apparsi tutti molto prudenti e tattici all’estremo, adesso affrettare una mossa è sicuramente letale e la lunga retta non perdona, ne sa qualcosa Enrico Bellei che ha perso proprio la prima corsa della serata giustiziato sul palo da Landru. Tutti devono prendere confidenza con la pista e ci vorrà del tempo, sicuramente andrà rivisto anche il programma delle corse, ci vorranno competizioni sulla lunga distanza, ma soprattutto non ci vuole fretta: un passo alla volta siamo sicuri che il nuovo Ippodromo dei Pini regalerà divertimento e spettacolo per tutti. 10 Nelle tasche della punta la stragrande maggioranza dei ticket riporta il nome di Algiers Hall, capace 15 giorni prima giocare a palla con gli stessi avversari odierni, girando completamente allo scoperto sulle anguste curve di Firenze per inserire il “kers in retta d’arrivo. Però, l’americano trapiantato nel Bel Paese ha nella costanza il suo tallone d’Achille. Roberto Vecchione, suo abituale interprete, vuole sfatare questa tradizione e già nel warm up preparava a puntino il suo allievo. L’altro Roberto, quell’Andreghetti con le mani di seta, sale in sediolo al vecchio guerriero Filipp Roc e confida in una buona prestazione . Irina e il suo re, Enrico Bellei, bloccato da un tremendo torcicol- Attesa untuale arriva il solito miracolo estivo per riportare sulle tribune degli ippodromi quella folla assente nel periodo invernale ed il cielo romagnolo illuminato oltre che dalle stelle del cielo anche da prestazioni convincenti sia degli uomini che dei cavalli. Entrando al Savio sembrava di essere nel centro delle limitrofe perle balneari della Riviera. La retta d’arrivo era costellata da simpatici banchetti, la gente elegante indossava gli abiti della festa, e nell’aria il profumo delle specialità romagnole rendeva lo scenario simile ad un capolavoro felliniano. La pista illuminata a giorno invitava gli atleti a dare il massimo di sè. P Gironda As, una freccia al Savio La Gironda illumina il Savio CESENA: IL TROTTO È VIP di Francesca Asti di salire sulla vettura della giuria: uno spettacolo. A mezzo metro da noi Illinois scende al comando mentre Gironda perfettamente condotta dal giovane toscano si incolla alla schiena del battistrada. Nel posto del morto, quello all’esterno aria in faccia, si piazza il favorito, pedinato come un’ombra da Filipp Roc. Irina è terza sotto, imbottigliata nel traffico estivo della pista piccola. Si procede così fi- venuto a mancare il 16 luglio scorso, all’età di 86 anni, Fabio Ricci, per molti decenni allevatore e proprietario di Romagna, una vita spesa nell’ippica nel triangolo Rimini, Cesena, Bologna. Vale a dire tra la sede del suo allevamento (sito esattamente in località S. Mauro Pascoli) e i due ippodromi della regione EmiliaRomagna, che assiduamente frequentava. Il suo cavallo del cuore era Brunel Ric 1.16.9; tra gli altri cavalli da lui allevati si sono messi in luce nel corso del tempo anche Faiella Ric ed Ebrezza Ric. Condivideva con i nipoti Giovanni e Lamberto Govoni la grande passione per il cavallo trottatore. A tal proposito ringraziamo Giovanni Govoni, attuale Delegato Anact, per averci messo a disposizione la foto che ci consente di ricordare con affetto un allevatore storico, che tanti ricordano ancora. Nel contempo la redazione del Trottatore, insieme all’Anact, intende esprimere alla moglie, ai figli ed ai nipoti le più sentite condoglianze. È Ricordo di Fabio Ricci lo, decidono insieme a Ehlert ed al proprietario Sergio Carfagna, finalmente sorridente dopo la liberazione del suo amato Iglesias, la tattica di corsa. Lontano da tutti, Francesco Facci mette a punto gli ultimi dettagli di quella macchina da corsa chiamata Gironda As: “Prendi la partenza lanciata”, gli consigliava amorevolmente il suo trainer Mauro Baroncini. Noi, invitati, abbiamo il privilegio 11 no all’ultima curva. Illinois cala, Algiers prosegue sul passo monocorde. All’interno nella corsia preferenziale il Facci scaglia la sua freccia, mentre Filipp Roc in terza ruota si lancia all’attacco. La retta è stupenda, Filipp sembra passare, ma Gironda ingrana la quinta e sul palo lo precede. Terza arriva Irina, né bene né male, e quarto il fratellastro dell’Algiers Hall fiorentino. V 12 ola, vola, vola sempre più in alto l’allevamento italiano. In occasione delle imminenti Aste Anact di Settembre per pubblicizzare l’evento e attirare clienti, si potrebbe fare un manifesto semplice semplice con su scritto: Siamo i migliori! Magari aggiungendo sotto nel dettaglio le decine di vittorie in tutto il mondo dei nostri prodotti Doc. E non ci dite che siamo ripetitivi, perché che c’è di ripetitivo nell’ammirare un Valentino Rossi che vince oltre 100 Gp o una Federica Pellegrini che nuota e macina record? Nulla. Anzi più i risultati si ripetono e più la qualità delle prestazioni è da raccontare, le imprese da sottolineare e i complimenti da fare a chi se li merita. E in questo caso a meritarceli siamo noi, o meglio voi allevatori che siete riusciti nell’impresa di confezionare un prodotto che ha le tre caratteristiche necessarie dell’impresa moderna: 1 Buono per il mercato internazionale. 2 Duraturo. 3 A basso costo per chi l’acquista. Ed ecco il miracolo che spazia dai puledri agli anziani, dai cavalli di punta ai routiniers, con i trottatori indigeni che vincono all’estero ormai tutte le settimane. Siamo una squadra “Fortissimi” ITALIANI ALL’ESTERO di Matteo Muccichini Dopo averlo visto vincere a Bologna nell’Italia, alla prima sua apparizione italiana s’era capito subito che Main Wise As è un’altra cosa. Un cavallo perentorio verrebbe da dire, quelli che quando scendono in pista sanno già che conta solo vincere e spesso ci riescono alla maniera del più forte. Ma è adesso dopo le prestazioni di Stoccolma e due vittorie in Francia a Enghien che pensiamo che Main Wise As è qualcosa di più, praticamente un “mostro”. L’allievo del Team Lanyeweg con papà Hugo che lascia le redini a suo figlio Jr, in Francia ha infatti confermato l’assolo dell’Elite di Solvalla nel Prix de Berlin facendo anche qualcosa in più. 1.13 secco sui 2150 metri con una scioltezza tale da far pensare, anzi sognare che si può quando serve scendere ancora di almeno un secondo come media al km. Meno facile ma quasi più impor- MAIN WISE AS IL “MOSTRO” MA MARCO DI JESOLO NON SCHERZA tante per via della distanza allungata a 2750 metri la vittoria successiva ancora a Enghien nel Prix de Rome, quando Main Wise As ha un po’ penato ma è riuscito a salvarsi sino in fondo dai ripetuti attacchi dei francesi tutto fondo. Il figlio di Yankee Glide e di Desert Flower K (Sierra Kosmos), è un 13 progetto azzeccato di due allevatori lungimiranti che si chiamano “La Serenissima e la Scud. Wise H. Main Wise As ora proseguirà la sua strada in giro per l’Europa, tenendo alta la bandiera italiana, e forse lo rivedremo sulle nostre piste solo per il Derby, dove troverà le altre “M” che con altrettanta 14 Certo, non è stata una primavera come se l’aspettavano Fabrice Souloy e tutto il team di Igor Font, ma se essere in testa alla classifica Uet a metà stagione è poco, allora dite voi che volete della vita. Igor Font, Andover Hall e Cologne Kosmos (Sj’s Photo) cresciuto alle Fontanette non è riuscito nell’impresa dell’Elitlopp complice un momento di forma leggermente in IGOR FONT RESISTE IN VETTA ALL’UET E GLI ALTRI qualità saranno pronti a sfidarlo. I Lanyeweg, che sono ormai da anni clienti dei nostri allevamenti, hanno sempre giurato che Marco di Jesolo è forte quanto Main Wise As. A distanza di qualche mese dobbiamo dire che non si sbagliavano affatto. La riprova l’abbiamo avuto domenica 12 luglio a Jarlsberg in Norvegia, dove il figlio di Daguet Rapide ha sbaragliato la concorrenza nel Ulf Thoresens Memorial, classica dei tre anni nordici che in passato ha avuto vincitori illustri come Scarlet Knight e Adrian Chip. L’1.14.1 fatto registrare sulla distanza del doppio chilometro è stato ottenuto con impressionante facilità, tanto da far pensare che il Derby 2009 l’avversario più tosto per Main Wise As abita proprio in casa. discesa e un numero d’avvio drammatico. Il quarto posto ottenuto in Norvegia nel Forus Open, permette comunque a Igor di capeggiare la classifica del circuito europeo, segno di regolarità e di levatura di primissimo piano. Intanto mentre è già in archivio la vittoria di Vincennes di Le Touquet, il Daguet Rapide di Gubellini che sarà poi secondo di Lana del Rio nel Triossi, a vincere e convincere nel nord Europa ci hanno pensato Infatti November e Garland Kronos, tanto per fare alcuni nomi di una lista che tra vincenti e piazzati sarebbe tanto lunga quanto incredibile. E a Settembre ci sono le Aste. L Splendido primo piano di Indro Ok e G.P. Minnucci a potenza è nulla senza controllo! Recitava così una pubblicità di un pneumatico con Ronaldo come testimonial. Uno slogan che con una trasposizione al trotto calza a pennello per Indro Ok, un maschio da Lemon Dra e Venere Ok che dopo una carriera fatta di sfuriate senza troppo successo, a cinque anni pare abbia trovato il modo per diventare davvero un campione. Il sangue di papà Lemon, la sregolatezza e la classe di mamma Venere gli avevano consegnato troppa foga, e fatto impazzire Giampaolo Minnucci che lo ha sempre considerato una fuoriserie ingestibile. Dai primi tempi con Jori Turja in cui è stato capace di vincere anche il Società Terme a Montecatini, la sua forza pareva non supportata dai risultati. Non si sono persi d’animo però il driver romano e la Scuderia Mon- 15 dial Sport. Ha provato addirittura ad inviarlo in Francia da Fabrice Souloy che con lui non è riuscito ad esprimersi quale guru. Poi è arrivato Erwin Bot, trainer della compagine di Zavaglia che ha lavorato sul carattere ed è stato capace di dargli fiducia. Ora Indro Ok lo sta ripagando, perché può correre anche da dietro, di spunto, e fa anche un po’ di strada all’esterno. Un nuovo corso che gli ha permesso di vincere la prima tappa quando la classe è OK INDRO SFIDA ITALIA-FRANCIA, IN MEMORIA DI CARLO BIFFI di Giacomo Belli 16 Innanzitutto due parole per Carlo Biffi, giornalista di razza che non ha mai mollato la sua penna e il suo taccuino, seguendo le corse in tutto il mondo fino all’ultimo respiro. Una corsa a lui intitolata ci voleva e questa sfida Italia-Francia è il minimo, anche perché ha un po’ di quel respiro internazionale che piaceva tanto a Carlo. L’idea nel tempo ha preso piede, e la corsa che vede buoni anziani sfidarsi in una formula andata e ritorno tra Tor di Valle e l’Hippodro- L’ANDATA DEL MEMORIAL CARLO BIFFI AD INDRO FORMATO OPPORTUNISTA dell’ormai tradizionale sfida ItaliaFrancia andata in onda a Tor di Valle il 18 Luglio. Festa a Tor di Valle, in ricordo di Carlo Biffi me De la Cote D’Azur è ormai un appuntamento fisso nel calendario dei due impianti. Prima manche ad Indro Ok, nella sua nuova versione di spunto. Con il nome che si ritrova Indro è nato per essere protagonista, ma ora sta facendo le migliori corse risparmiandosi in partenza. Per questo Giampaolo Minnucci ha aspettato proprio fino in retta d’arrivo per cercare lo spazio. Il rischio di rimanere chiuso c’era, ma poi all’improvviso il varco si è aperto all’interno, Indro Ok ci si è buttato ed è stato facile rimontare il favorito Overhaul, che Bellei aveva usato in progressione fino a sembrare padrone della corsa. Tra gli altri italiani un po’ deludente la prova di Idalgo Jet, molto atteso ma fuori quadro sin dal via. L’1.15.1 sul doppio chilometro fatto registrare dal vincitore è stato il frutto di una corsa tattica dove i francesi hanno recitato un ruolo marginale con Gibartur con in sulky Marco Smorgon che hanno completato la terna indigena. Il Migliore dei transalpini solo quarto Orly Montaval. Ora la seconda sfida a Cagnes Sur Mer il 31 Luglio avrà sancito il vincitore assoluto. Indro ci è andato in vantaggio e seppur sino a qualche mese fa vederlo contare in Francia pareva un’assurdità, ora non gli si possono più porre limiti. I n questo numero ci occuperemo di un tema che certamente desterà l’interesse di proprietari di cavalli ed allevatori, per completare quanto già precedentemente esposto nel numero di luglio circa le modalità per il recupero dei crediti, ovvero dell’esecuzione forzata, la cui disciplina è contenuta nel Codice di Procedura Civile. Innanzitutto va individuata quella che è la funzione dell’esecuzione forzata, ovvero del processo esecutivo nell’ambito della tutela giurisdizionale dei diritti: questo, è previsto dalla legge al fine di conseguire l’attuazione pratica e materiale, in via coattiva, dei diritti così come affermati e riconosciuti in un titolo esecutivo. Vediamo ora, sia pur sinteticamente, data l’ampiezza e la complessità del tema, quali sono le principali caratteristiche dell’esecuzione forzata. Il punto di partenza è rappresentato dal titolo esecutivo. Questo non è altro che un documento - cambiale, assegno, copia esecutiva di sentenza o decreto ingiuntivo etc. – contenente l’accertamento e l’affermazione di un diritto di un soggetto nei confronti di un altro soggetto, siano essi persone fisiche o giuridiche, sia che si tratti del pagamento di una somma di denaro o di qualsiasi altra prestazione, ed assolve anche ad una funzione di prova legale del credito. Secondo quanto previsto dall’art. 474 c.p.c. il titolo esecutivo è la condizione necessaria e sufficiente per procedere ad esecuzione forzata, in altri termini non è possibile procedere ad esecuzione forzata se non con un titolo esecutivo per un diritto certo, liquido ed esigibile. Tuttavia nella pratica molto spesso, anzi nella maggior parte dei casi, accade che per il creditore non sia sufficiente l’ottenimento di un titolo esecutivo contenente l’affermazione di un diritto di credito nei confronti di un determinato debitore; il più delle volte, infatti, i debitori non provvedono spontaneamente al pagamento di quanto dovuto, sia pur in presenza di una sentenza di condanna o di un decreto ingiuntivo; dunque il processo esecutivo, inteso come serie coordinata ed alternata di atti, si colloca in una fase immediatamente successiva all’ottenimento di un titolo esecutivo e consiste nel dare esecuzione concreta, anche tramite l’uso della forza pubblica, ai diritti così come affermati e riconosciuti nel titolo, in mancanza di spontaneo adempimento da parte del debitore. Il codice di procedura civile prevede due diverse forme di esecuzione forzata in relazione alle diverse esigenze proprie dell’attuazione dei diversi diritti sostanziali: pertanto se il diritto viene affermato e riconosciuto come eseguibile nella sua specificità, troveranno applicazione gli artt. 605 ss. c.p.c., ovvero le norme sull’esecuzione forzata in forma specifica. In modo ancor più dettagliato, troveranno applicazione le norme sull’esecuzione forzata per consegna di cose mobili o rilascio di immobili attraverso cui, colui che ha diritto alla consegna o al rilascio di un determinato bene mobile o immobile, può conseguire la disponibilità materiale di quella determinata cosa, come previsto dall’art. 2930 c.c.; oppure troveranno applicazione le norme sull’esecuzione forzata degli obblighi di fare e di non fare di cui agli artt. 612 ss. c.p.c., attraverso cui il creditore del fare o del non fare può conseguire quella medesima specifica prestazione di fare o la eliminazione di quanto fatto in violazione dell’obbligo di non fare, il tutto, naturalmente, a spese dell’obbligato, in forza di quanto previsto dagli artt. 2931 e 2933 c.c. Senonchè questa possibilità viene talora a mancare, sia a causa di impedimenti materiali o di ostacoli giuridici, ovvero a causa dei limiti imposti dal rispetto della libertà della persona: così non si potrà realizzare la consegna coattiva della cosa mobile che il debitore ha distrutto o venduto ad un terzo in buona fede; non si potrà distruggere od eliminare ciò che è stato fatto in violazione di un obbligo di non fare se la distruzione pregiudica gravemente l’economia nazionale [art. 2932, 2° comma, c.c.] e così via. Orbene: in tutti questi casi, ovvero quando la soddisfazione specifica di un diritto non è possibile, il codice ha espressamente previsto le norme sull’esecuzione forzata in forma generica, ovvero dell’esecuzione per espro- 17 priazione, ciò in forza dell’art. 2910 c.c. secondo cui “il creditore, per conseguire quanto gli è dovuto, può fare espropriare i beni del debitore secondo le regole stabilite dal codice di procedura civile”. L’espropriazione forzata dunque è quel tipo di processo esecutivo che consiste nel sottrarre coattivamente al debitore determinati beni appartenenti al patrimonio di quest’ultimo e nel trasformarli, pure coattivamente, in denaro per destinarli alla soddisfazione del creditore; attraverso questo procedimento esecutivo possono essere coattivamente soddisfatti tutti i crediti aventi ad oggetto una somma di denaro, sia che questo fosse il loro oggetto originario o sia che, in sede di merito, siano stati trasformati in crediti di denaro, proprio in vista della loro soddisfazione coattiva. E’ appena il caso di aggiungere che proprio questo è il tipo di esecuzione di più frequente utilizzazione, non solo perché spesso non è possibile ottenere una esecuzione in forma specifica a causa degli ostacoli ai quali prima s’è fatto cenno, ma anche e soprattutto perché gran parte dei diritti da eseguirsi hanno originariamente ad oggetto una somma di denaro. Poste queste premesse, vediamo in termini concreti come si svolge il processo esecutivo. Per prima cosa, ai sensi dell’art. 479, 1° comma c.p.c., l’esecuzione forzata deve essere preceduta dalla notificazione del titolo in forma esecutiva, nel quale è contenuto l’accertamento del diritto che si vuole far eseguire, e del precetto, consistente in un’intimazione ad adempiere l’obbligo risultante dal titolo esecutivo entro un termine non minore di 10 giorni con espresso avvertimento che, in mancanza, si procederà ad esecuzione forzata. A questo punto - parlando più specificamente dell’espropriazione forzata, che rappresenta la più frequente procedura esecutiva oltre che la più complessa rispetto ai procedimenti per esecuzione in forma specifica - solo dopo la notifica di questi due atti fondamentali, con il pignoramento si dà inizio all’espropriazione. Il pignoramento, anche se è attivato su istanza di un legale, rappresenta più propriamente un atto dell’Ufficiale Giudiziario, e consiste in un’ingiunzione che quest’ultimo fa al debitore di astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre alla garanzia del credito indicato nel titolo, i beni che si assoggettano ad espropriazione; tale atto ha inoltre la funzione di rendere inefficaci nei confronti del creditore che procede gli atti con i quali il debitore intende alienare le cose pignorate o comunque disporne giuridicamente. Dopo il pignoramento il Codice prevede tutta una serie di norme relative alla ricerca dei beni da pignorare, alla vendita forzata, ovvero riguardo le modalità per trasformare coattivamente i beni pignorati in denaro, delle norme relative all’assegnazione diretta dei beni o della somma ricavata dalla vendita, nonché le norme sulla distribuzione della somma ricavata dalla vendita, nel caso di più creditori procedenti sugli stessi beni. Va precisato infine che la disciplina dell’espropriazione forzata prevede tre distinti tipi di pignoramento a seconda che l’espropriazione abbia ad oggetto: a) denaro o altri beni mobili del debitore [espropriazione mobiliare presso il debitore]; b) crediti del debitore o altre cose mobili appartenenti a questo ma non nella sua disponibilità e perciò presso terzi; c) beni immobili; ciascuno di questi differenti tipi di espropriazione segue le regole generali previste dal codice sull’espropriazione nonché le norme specificamente previste dal Codice per ciascun diverso tipo di espropriazione. Naturalmente spetta al creditore optare per l’una piuttosto che per l’altra di queste tre forme di espropriazione, in relazione alla presenza dell’uno piuttosto che dell’altro tipo di beni nel patrimonio del debitore, anche seguendo i suggerimenti del proprio legale. Terminata questa sintetica esposizione, si attendono domande e proposte da parte dei lettori, per eventuali approfondimenti su questo come su altri temi che riguardano l’attività di allevatori e proprietari, sempre contattando la redazione del giornale e scrivendo a [email protected]. L’esecuzione forzata a cura dello Studio legale Palombarini – Casini Ropa per inviare le vostre domande e richieste di pareri scrivete a: [email protected] Il parere del legale di Marco Montanari D 18 iciamocelo chiaro e tondo: vedendola sfrecciare sul traguardo del Nazionale Filly, lo scorso 2 luglio, gli ippofili di tutta Italia si sono stropicciati gli occhi. Medulla del Ronco che vince un Gran Premio? Ma va là… Poi, quando lo speaker ha ufficializzato ciò che era evidente sul tabellone luminoso, ovvero il ragguaglio al chilometro che rappresentava il nuovo record sul miglio della generazione 2006 (1.12.3), abbiamo deglutito e preso atto della realtà: già, la figlia di Ganymede e Zuni dei Bessi, allevata con l’amore di sempre da Marelli e Zambon, di proprietà della Scuderia Sofì, allenata da Fausto Barelli e guidata da Max Castaldo, in meno di 2 minuti aveva riscattato una carriera fin lì piuttosto sciapa, ritagliandosi un posto importante nel libro d’oro del nostro trotto. La storia agonistica di Medulla ini- zia il 14 agosto 2008 a Modena. I puledri hanno da poco iniziato a prendere confidenza con le corse e Castaldo la presenta al Ghirlandina approfittando dell’invitante numero 1 pescato al sorteggio. La puledrina parte guardinga e rimane quarta in corda, dopo 600 metri va di fuori senza combinare granché, si getta di galoppo ai 400 finali e chiude all’ultimo posto, in 1.20.7. Con i puledri serve tanta pazienza, Barelli e Castaldo lo sanno, si rimboccano le maniche e la riportano in pista il 2 settembre, questa volta a Milano. Solita partenza “a mezza gamba”, tanto da rimanere terza con il numero 3, mette il muso di fuori a 600 metri dal palo ma non impensierisce assolutamente Mumi Egral. Il tempo finale è 1.16.2, che a San Siro lo fanno anche i ciuchi, ma qualche piccolo passo in avanti è stato fatto. È ancora settembre (il 26, per l’esattezza) quando Medulla si ri- Primo piano di Medulla del Ronco, con Max Castaldo presenta al pubblico del trotter milanese. Il numero è orribile (il 13), la categoria non eccelsa, il risultato disarmante: invischiata nelle posizioni di coda, la cavalla si arrabatta all’esterno e ottiene un incolore quinto posto. Tutto sbagliato, tutto da rifare? Forse no, ma Barelli la tiene nel box un bel po’: il rientro potrebbe avvenire il 31 gennaio, però la figlia di Ganymede non è ancora al 100% e viene ritirata. Ne vale la pena, perché quando rientra davvero, il 17 febbraio sempre a San Siro, arriva il primo successo: scatta al comando, conduce con sicurezza e – grazie anche all’errore di Merida Bi all’ingresso in retta – sul palo svetta incontrastata, scendendo per la prima volta sotto l’1.16 (1.15.8 il ragguaglio ufficiale). Il ghiaccio è rotto, però il 28 febbraio Miami Stift è troppo forte per lei: l’allieva di Castaldo scavalca il pupillo di Gubel- Cenerentola a tutto gas MEDULLA DEL RONCO P ICCOLI C AMPIONI C RESCONO BUVETIER D'AUNOU NARVARA 1.52 PINE CHIP UDAMES 1.14.4 pista piccola e la spostano a Bologna. All’Arcoveggio, il 31 maggio, cede il passo allo scatenato Marlon By Pass (che vince in 1.13.1) ma finisce solo quarta, in evidente debito d’ossigeno. Non le va meglio, sempre sotto le Due Torri, il 13 giugno: scatta al comando, tira via all’impazzata ma viene travolta da Manolete e Mustang Grif, riuscendo a salvare il terzo posto con le unghie e con i denti. A quel punto, bravi e fortunati i pochi che credevano in lei la sera del Nazionale. Il gioco era diviso tra Megan Grif, Maddy Laser e Madras; Medulla del Ronco si puntava a più di 25 contro 1. Ma nell’ippica 1.58.3 NARVA HANOVER 1.53.2 PRAKAS 2.08.3 PINE SPEED 1.54 ARNDON GADAMES 1.15 QUIOCO 1.17.4 NESMILE 1.55.1 ROYAL PRESTIGE Femmina Baio, nata l'11 Aprile 2006 Allevatore: Marelli Rino/Zambon Claudio NORBIE HANOVER 1.58.2 FLORIDA 1.55 PRUDY HANOVER 2.04.4 SPEEDY CROWN 1.57.1 PINEY HANOVER 2.06.4 SPEEDY SOMOLLI 1.55 ROYDON GAL ARNIE ALMAHURST 1.57.2 JABEL 1.19 KERJACQUES 1.19.4 BEATRIX II 1.26 VERMONT 1.25 AMOURS DU MESNIL 1.20 CAPRIOR 1.19.8 ROSEMARY 1.57.2 SPEEDY CROWN 1.57.1 19 niente è scontato: in testa Madras a tirar via di lena, Medulla terza allo steccato si libera dopo un chilometro, si lancia all’inseguimento del battistrada, lo trova in crisi a 50 metri dal palo e coglie un clamoroso successo. Medulla non ha ancora corso sul doppio chilometro, quindi in prospettiva Derby non pare accampare troppe pretese. Ma chi l’ha vista svettare il 2 luglio a San Siro sa che la pallida puledrina di un anno fa a Modena ha lasciato il posto a questa campionessa capace di seguire tutte le andature e poi di colpire con grande efficacia. Non ci si può proprio fidare di queste femmine… MEDULLA DEL RONCO 1.12.3 - € 61.69 lini in partenza, ma quando il rivale si sposta a 600 metri dall’arrivo a Medulla non resta che inchinarsi e finire seconda. Non le va meglio il 24 marzo, quando riesce a districarsi a fatica tra i nastri, viene di fuori coperta e ottiene un insipido terzo posto, a distanza siderale dal vincitore Magicmar. E il 12 aprile, a Torino, Medulla dà strada proprio a Magicmar per ribatterlo in arrivo, dove comunque entrambi devono prendere atto della superiorità di Mosa Ferm. A Vinovo, due settimane più tardi, arriva la seconda vittoria in carriera: scavalcata da Melissa di Mar allo stacco della macchina, la segue fino in retta e poi la fulmina con ottimo speed. In maggio, a San Siro, si comincia a fare sul serio: il 15 di quel mese, Medulla viene scavalcata da Magic Moment Bi e vede la “luce” a 500 metri dal palo, quando Magicmar ha già preso il largo (1.12.7) e a lei rimane la consolazione della seconda moneta col tempo di 1.13.3. Barelli e Castaldo decidono che è giunto il momento di provarla in GANYMEDE 1.11.4 maschio baio nato in FRA nel 1994 ZUNI DEI BESSI 1.16.4 femmina baio nata in ITA nel 1996 C 20 La casa padronale ristina Uccelli e Alessandro Villa, sono i titolari dell’allevamento Cristal situato a Masserano, in provincia di Biella. Due persone eccezionali come raramente si incontrano, una passione vera ed un rispetto più unico che raro verso i cavalli, a tal punto di avere “sacrificato” un paddock solo per la sistemazione dei cavalli vecchi, dopo averli recuperati da proprietari che non avrebbero sa- puto che farne, per permettere anche a loro un sereno proseguimento di vita. Cristina Uccelli è nipote dell’indimenticato Malvicini e figlia del gentleman milanese, una famiglia ippica a 360° sia da parte materna che paterna. Alfredo Villa gentleman come suo padre, ha nelle sue discendenze l’allevamento “La Fornace”, e l’incontro tra due persone così non poteva che creare un qualcosa di speciale. Tutto cominciò per caso, dal fatto che da proprietari della scuderia May, avevano tenuto tre femmine, così di conseguenza nacque l’allevamento Cristal che prende il nome dalle loro iniziali. Alle aste di Settimo, quelle per la vendita delle fattrici, acquistarono Kelso, che fu un vero colpo di fulmine per Alfredo, e Kelso con Lemon Dra diede subito Blum, cavallo che per un certo periodo militò in compagnie classiche. Una partenza più che buona, se pensiamo che molti di noi prima di La casa della speranza nell’allevamento Cristal QUANDO L’AMORE PER I CAVALLI FA PARTE DELLA NOSTRA VITA di Elisabetta Busso Immagini di puledri avere la fortuna di vedere un proprio prodotto gareggiare nelle eliminatorie del Derby devono aspettare una vita. Ma il loro non è solo un allevamento, ma bensì anche una stazione di monta dove vivono cinque stalloni del galoppo, discipli- 21 na dove le fattrici devono per forza essere ingravidate naturalmente, di conseguenza il lavoro è ancora più gravoso, mentre per i loro stalloni, Garden Spot, Berndt Hanover e Bluam Lb, comproprietari al 50 % si sono rivolti al centro incremento ippico di Crema e alla Barbiselle. Inizialmente i terreni erano due, ce n’era anche uno nelle vicinanze di Piacenza con la pistina di allenamento che ora è stato dato in affitto al bravo Vittorio Sciarrillo. A Masserano in 20 ettari di terreno, vivono in perfetta simbiosi stalloni, fattrici e puledri una quindicina di paddock tutti con bevitoie automatiche e capannina, 10 sale parto, la giostra e i tondini, e naturalmente in un posto così bello come si evince dalle foto, non poteva mancare anche una piccola piscina. La casa padronale, anzi le case, sono in realtà tre, una dove vivono gli uomini e il veterinario, in un centro simile è bene averlo in casa per ogni esigenza, una è la lo- Eggie Lill Cristal Fascinosa Cristal Follia Cristal Vahine OK Lill Eggie Dioma Deimar 22 ro abitazione, magnifica, e l’altra destinata ad un uso che porta ancora più in alto la persona di Alfredo Villa, perché lui oltre ad avere un grosso rispetto per gli animali, lo ha anche per le persone, così tempo fa ha fondato la “home4hope” una casa famiglia per ragazze che altrimenti abortirebbero o per bambini molto piccoli abbandonati dalle madri, su internet potrete trovare tutte le informazioni, perché questa associazione ha case in tutto il mondo, Brasile, Filippine e la Thailandia, vi invito veramente a visionare il sito, perché credo che fare del bene a chi ne ha bisogno non è mai tempo perso. Sempre alle Aste un altro incontro fortunato, quello con la cavalla Italiana che parla francese, Fitzgerald Bigi. “Ci piaceva molto la genealogia oltre che la puledra, racconta Cristina, così Alfredo decise di acquistarla, un acquisto decisamente buono, grazie anche ad Andrea Guzzinati che ha saputo aspettarla e rispettarla, penso siano veramente pochi i cavalli che hanno più vittorie che piazzamenti, alla fine di giugno al suo attivo ci sono 25 successi, 19 piazzamenti, su 56 Odalisca Cristal - da Berndt Hanover e Fascinosa Cristal Oca Cristal - da Armbro Goal e Lill Eggie Omnia Cristal - da Garden Spot e Eggie Lil Cristal FEMMINE Oh My Cristal - da Garden Spot e Bambaia Oro Cristal - da Garden Spot e Follia Cristal Opal Cristal - da Berndt Hanover e Rosemount Raven Oyster Cristal - da Berndt Hanover e Dioma Deimar Onice Cristal - da Berndt Hanover e Velonda Cr MASCHI Velonda CR Sea Bed Rosemount Raven Bambaia Au Royale PARCO FATTRICI Perché avete pensato di dirigervi a nche v erso i l g aloppo? “Semplicemente per pura passione per qualunque disciplina dove vi siano questi magnifici animali e tramite Maurizio Guarnieri allenatore del galoppo abbiamo comprato Dream Chief che ha avuto una discreta carriera da lì è partito tutto, ed ora ne abbiamo 5.” uscite, una cavalla che dà decisamente il meglio oltre confine come ormai è stato appurato, infatti, salvo qualche sporadica corsa sulle nostre piste, credo che il suo futuro sia francese.” 23 Quali sono state nel tempo le vostre m aggiori s oddisfazioni? “La vittoria in America di Au Royal, il record della generazione fatto da Bluam a Milano, e la vittoria francese di Fitzgerald a gennaio, ma come tutti gli allevatori, quando vince un tuo prodotto è sempre una gioia, perché per noi sono tutti come dei figli.” gravoso che se fatto con passione non ti fa sentire tanto il peso del lavoro, anche se con il momento ippico che stiamo attraversando il pensiero è di ridurre il lavoro della mètà,” Come allevate i vostri puledri? “Con molta cura anche nei minimi particolari, un alimentarista ne cura l’alimentazione in tutte le fasi della crescita con integratori e mangimi selezionati, eseguendo periodicamente gli esami del sangue in modo da evidenziare se ci fossero, delle carenze, il veterinario che vive in allevamento, ne segue costantemente la crescita ossea e muscolare, mentre Alessandro ed io ci mettiamo tutta la nostra passione ed esperienza, che essendo entrambi cresciuti a pane e cavallo, è notevole. Da noi passano all’incirca 450 cavalli all’anno tra trotto e galoppo, un impegno Sotto: Vista dell’allevamento A sinistra: Cristina Uccelli all’opera. È 24 Casa produzione sede allevamento Ca’ Barbaro uno degli allevamenti più conosciuti, dal nord al sud dell’Italia. Molteplici i loro prodotti al di sotto della soglia dell’1.13. “ma le emozioni maggiori, ci racconta Sergio Norbiato titolare dell’allevamento che prende la sigla dalle iniziali del cognome, non stanno nelle vittorie, ma nella nascita del puledro, ogni qual volta avviene il miracolo del parto, ogni qual volta quel puledrino con tanta fatica si tira su sulle tremanti zampe per andare alla ricerca delle mammelle della madre, per tanti potrà essere una cosa banale, per me è l’inizio del mio lavoro, in base al suo carattere potrà diventare o meno un buon atleta, se sarà in grado di comunicare con l’uomo, con il suo futuro allenatore, guidatore, proprietario, potrà calcare le passerelle di maggior importanza del nostro palcoscenico, diversamente avrà una vita dura, e tutto questo dipenderà anche da lui, io nel momento della nascita vedo tutto questo e spero di non smettere mai di emozionarmi nel rivedere questa scena.” 15 ettari di terreno racchiusi in 5 paddock e due scuderie, una per i puledri, ed una per la fattrici, dove vengono ritirati quando le condizioni atmosferiche minacciano aria di tempesta. Situato in una bellissima zona del Veneto, precisamente a Baone, in provincia di Padova ai piedi dei monti circondato dalle colline, il signor Norbiato produce da sé il fieno, in modo da essere certo che non abbia ricevuto nessuno tipo di trattamento, un fieno praticamente biologico. Altrettanta cura naturalmente va data anche all’alimentazione giornaliera dei pasti principali, sia della madre che del puledro, se una mamma mangia bene, darà un buon figlio sano è robusto, quindi con una miscela preparata da loro ed acquistata direttamente dai contadini, composta di cereali, avena, soia, Karuba, e naturalmente vitamine viene data in base al peso è all’età, seguiti sempre dalla costante presenza del dottor Carlo Barnini, che nelle vicinanze ha una clinica specializzata nella cura dei cavalli. Dai due, tre mesi anche il maniscalco comincia a far Quei magnifici piccoli grandi NOR AZIENDA AGRICOLA MONTE CERO di Elisabetta Busso Sceglie da solo l’incroci “A volte sì, a volte con l’aiuto di A ttualmente c hi è i l s uo stallone preferito ? “Mi piacciono molto Legendary, Lover K e Yankee Slide, per le linee di sangue e per i figli che stanno dando.” 25 mia figlia, può sembrare un lavoro semplice, ma invece è basilare dare il giusto stallone e scegliere l’incrocio perfetto.” In realtà Sergio Norbiato aveva cominciato la carriera vent’anni or sono comprando un cavallo da corsa, che però si rilevò un brocchetto che non vinceva mai, così su suggerimento del suo guidatore, comprò una femmina visto che a casa aveva un pezzetto di terra, abbastanza grande per una cavalla con il suo puledrino. “Volevo un vero cavallo da corsa, di quelli che vincono anche , così decisi di costruirmelo da solo, ma poi con il tempo ci presi gusto, così andai in Svezia dove comprai una decina di fattrici americane, da un allevatore che stava vendendo tutto, da lì non smisi più, l’allevamento divenne uno dei miei principali scopi, e se l’80% dei miei prodotti va in pista vuol dire che ho fatto bene, ho vinto tanti gran premi e mi sono tolto tante soddisfazioni, mi manca solo il Derby, e chissà che un giorno o l’altro non riesca a portarmi a casa anche la corsa delle corse.” F. da Sj’S Photo e Fallace Aby M. da Yankee Slide e Verità Ciò F. da Ganimede e Vasiria Bi M. da Daguet Rapide e Velika Nor F. da Sj’S Photo e Futura Bi PULEDRI 2009 nus Nor, Marca Nor cavalli di cui sentiremo parlare. In questa foto: Olimede Nor, Opera Nor, Odissea Nor prendere confidenza ai puledrini con gli arnesi del mestiere, e ad pareggiare eventuali difetti di appiombo . Ed i risultati di tutto questo lavoro negli anni si sono visti, con i successi di Prestige Nor, cavalla classica vittoriosa nel Giovanardi di Caimano Nor, 1.13.9. Goteborg Nor, 1.13.4. Igor Nor 1.13.3. Lord Dag Nor, 1.12.3. Love Story Nor 1.12.9.e gl’ultimi Mirage Nor, Ma- Oslo Nor da Regminton Crown e Futura Bi Olimende Nor da Ganimede e Frine Dei Odissea Nor da Kick Tail e Velika Nor Opera Nor da Naglo e Eclipse Nor Oxide Nor da Zinzan Brooke Tur e Fallace Aby Orion Nor Zinzan Brooke Tur e Tersa Nor Oxford Nor da Yankee Slide e Verità Ciò PULEDRI 2008 Eclipse Nor (Sugarcane Hannover) gravida di Leggendari Lover K Fallace Aby (Lemon Dra) gravida di Sj’S Photo Verità Ciò (Esotico Pra) gravida di Legendary Lover K Vasiria Bi (Valley Boss) gravida di Yankee Slide Velika Nor (Ghenderò) gravida di Legendary Lover K Frine Dei (Supergill) gravida di Naglo Futura Bi (Toss Out) gravida di Uronometro PARCO FATTRICI 26 PICCOLO MONDO ANTICO METEORE D’AGOSTO - FERRARA di Pietro Milani V orreste che tutti gli ippodromi avessero la pista del nuovo impianto di Follonica, la qualità delle corse di San Siro e l’ospitalità del Savio? Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate: il Comunale di Ferrara non fa per i vostri gusti. Se invece siete dei cavallari romantici, se per voi è gradevole l’odore che emanano le scuderie, se siete convinti che le corse dei cavalli siano uno spettacolo a ogni livello, se a vostro avviso l’entusiasmo del pubblico è un ingrediente irrinunciabile, beh, in questo caso avete fatto bingo. Nell’ippica italiana del Terzo Millennio, bella (i cavalli allevati in Italia sono tra i più forti al mondo) e disperata (non ci sono più soldi…), Ferrara – durante il mese di agosto – rappresenta quel piccolo mondo antico che ha fatto la fortuna di questo sport, salvo essere rinnegato in nome di una rincorsa folle a chissà quale modernità. Non si corrono Gran Premi, a Ferrara, e anzi per qualche anno non si è proprio corso: l’impianto risale ai tempi dell’Italia Imperiale (ma potrebbe essere stato costruito direttamente dagli Este…), la pista è piccola, con curve a gomito e rette inesistenti, costellata di trabocchetti. Quando piove – e statisticamente parlando almeno un paio delle sei riunioni annuali vengono intralciate dalla pioggia – si allaga e occorre aspettare che il drenaggio faccia (molto lentamente) il suo lavoro. Ricordo un episodio datato 2003: temporalone estivo, acqua a catinelle in tribuna e soprattutto sulla pista. Passata la bufera, i commissari dovevano prendere la decisione se dare inizio al convegno o rispedire tutti a casa. Andarono in pista anche i guidatori e Barbara Renzulli, grintosa amazzone toscana, si battè come una leonessa per ottenere il “fischio d’inizio”: fu premiata, perché si corse e soprattutto lei vinse una corsa con Umor Dechiari, battendo la collega Sabina Breccia con Brunello d’Alfa. Ammetto: giocai il suo cavallo perché l’avevo vista motivatissima. Perché fra le cose belle di questo ippodromo c’è l’assoluta vicinanza tra il pubblico e i protagonisti. Lo spettacolo è lì, a portata di mano, e gli attori – cavalli e guidatori – pure. Ti concedi una pausa per addentare una discreta piadina abbondantemente farcita con salsiccia e cipolla ai ferri, annaffi il tutto 27 con una caraffa di generoso Sangiovese e ti trovi gomito a gomito con il driver che hai appena puntato e – vincendo – in pratica ti ha offerto lo spuntino. Viene spontaneo rivolgergli la parola, fargli i complimenti; e loro, i driver, solitamente lontani dal pubblico, trovano normale scambiare quattro chiacchiere. Si respira un’aria diversa, da queste parti: magari meno raffinata rispetto ad altre piazze, ma sicuramente più “pura”, più “viva”. E anche quando perdi, lo fai con un altro spirito. Un paio d’anni fa, Ettore Vairani – uno che da queste parti ci vive e lavora – era tranquillamente al comando con la sua Idria Ganzolo: chi va in testa, al Comunale, ha quasi vinto. All’imbocco dell’ultima curva, Idria sbottò di galoppo finendo squalificata: aveva infilato una zampa in una buca, Ettore cominciò a imprecare contro il Diavolo, poi si rimboccò le maniche e portò in pista Griffe de Gloria, che vinse la corsa successiva. Già, a Ferrara è davvero tutto diverso: la crisi sembra meno “cattiva” e anche il Diavolo, in fondo, non è brutto come lo dipingono. Ma sì, ci vediamo là. La piadina? Offro io… Genealogia M M M M M F M da URONOMETRO e PLAIA DI SGREI da KICK TAIL e DALIA DI SGREI da SUPERGILL e GENEVER da CROWNING CLASSIC e OSTRICA AMI da MR VIC e COREX M M M F F F F M M M da CREDIT WINNER e UNA TANTUM AC da URONOMETRO e FAVOLA AC M M M M F F F F da MR VIC e SARA DEL RIO da MR VIC e URKA DEL RIO da TOSS OUT e ZEUDIA da MR VIC e BEA KRONOS da VARENNE e CHARDONNAY PRIDE da CLASSIC PHOTO e FULVIA DEL RIO da CLASSIC PHOTO e ELMA DEL RIO da VARENNE e FEDRA DEL RIO 19 44 69 99 119 273 372 380 30 OSLO AS M da FALIERO AS e ARIZONA AS 90 ALLEV. DELLA SERENISSIMA SS - CILIVERGHE DI MAZZANO (BS) ORO DEL RIO OTIS DEL RIO OCEANO DEL RIO OREB DEL RIO OMBRA DEL RIO ONICE DEL RIO ONDINA DEL RIO ORCHIDEA DEL RIO ALLEV. DEL RIO - MONCALIERI (TO) M M 160 253 da INDRO PARK e MYSTERY FLIGHT 178 da INDRO PARK e GRANDERA PARK 285 da ZINZAN BROOKE TUR e AMBARADAN PARK 339 ALLEV. CENTAURO SRL - ROMA (RM) ORLANDOFURIOSO AC OPIUM AC ORSENIGO PARK ORTELLO PARK ORIZZONTI PARK 6 206 276 314 356 da LOVE YOU e TOGA DEL NORD 148 da JAM PRIDEM e ENTITA’ DEL NORD 240 da GANYMEDE e GRETA’S CAGE 287 da LETS GO e TEXANA SECONDA LJ 323 da DAGUET RAPIDE e BRICIOLA DEL NORD 349 da GANYMEDE e CASTA’ AGAIN 352 da ALLISON HOLLOW e GALA DEL NORD 388 ALLEV. CASCINA PARCO OLEGGIO SNC - MILANO (MI) OBLIO DEL NORD ORGOGLIO DEL NORD OLIMPO DEL NORD ON FLEUR DEL NORD OMERTA’ DEL NORD ORA DEL NORD OPALE ALLEV. BRIANTEO - COLLE BRIANZA (LC) OLIS DI SGREI OSLO DI SGREI OLONA DI SGREI OASI DI SGREI OTERO DI SGREI Numero da WINDSONG’S LEGACY e BELLANGE’ RL 150 da SUPERGILL e DEFILE’ 210 AGGIO GIANFRANCO - BOARA PISANI (PD) Sesso AGRICOLA SGREI DI CANEVE B. - BELLUNO (BL) ORUS LEGACY ORESTE Nome M F F F M M F M Sesso M M M da URONOMETRO e GIULIA D’ASOLO 280 da ALLISON HOLLOW e ICONA DELLE SELVE294 da URONOMETRO e MISS MORIQUE 310 F M F F M da SUPERGILL e FOUR WD TURBO MMG F F F F F M M F M da TOSS OUT e SARATOGA BI da SELF POSSESSED e URLA DI JESOLO da TOSS OUT e VISA BI da TOSS OUT e ZEBRE da SUGARCANE HANOVER e ZEMI BI da TOSS OUT e ATHENA DEI da TOSS OUT e BONITA BI da TOSS OUT e BOSSANOVA BI da CLASSIC PHOTO e EMERA DEI O’ SAVAGE GAR ONDA KILLER GAR OVERCRAFT GAR ON ICE GAR ONE ARROW GAR OVERLAND GAR OWENS GAR M F M M M F M da PINE CHIP e SUGAR QUEEN S da PINE CHIP e UAKLAND da PINE CHIP e VITA DE GLORIA da TOSS OUT e BLUE EYES GAR da PINE CHIP e FIRST LADY GAR da WINDSONG’S LEGACY e HAPPY DIAMONDS da WINDSONG’S LEGACY e ELIZABETH GAR ALLEV. GARIGLIANO SRL - SS COSMA E DAMIANO (LT) OAKLAND BI OTRAS BI ORTIGLIA BI OHARA BI ODESSA BI OLIMPO BI ORBEX BI ONLY BI OKAPI BI 32 39 59 105 180 289 371 20 45 58 66 68 95 109 110 233 ALLEV. G. BIASUZZI SRL SOC. AGR. - MOGLIANO VENETO (TV) OVER THE TOP MMG 268 da BUVETIER D’AUNOU e ZIVELLA EC 72 da POWER TO CHARM e COCCOLA DI CASEI191 da COKTAIL JET e CRISTY DI CASEI 203 da KICK TAIL e DIADEMA DI CASEI 362 ALLEV. DUE MAGICO - SAVIO DI RAVENNA (RA) OLIENA DI CASEI OHIO DI CASEI ORTICA DI CASEI OLLY DI CASEI ALLEV. DI CASEI DI GIGLIO I. E M. - CASEI GEROLA (PV) OTTO DELLE SELVE OCCHIO DELLE SELVE ORO BULL 211 237 269 274 277 303 366 367 Numero da ABANO AS e DEFY DEL NORD da ABANO AS e ENGHIEN AS da LOVE YOU e FRAGOLA da BRANDY DEI FIORI e GAIA DEI VELTRI da BRANDY DEI FIORI e GIBRALTAR AS da ABANO AS e KINDAVA HUSH da FALIERO AS e DOCKA AS da MR VIC e DREAMER AS Genealogia ALLEV. DELLE SELVE - SAN TERENZIANO (PG) OFFICIAL COMPANY ORTICA AS OVER WISE AS OCALA AS ONGARO AS OLCESE AS ONMYWAY AS O’DRISCOLL AS Nome Sessione riservata a cavalli nati nel 2008 dal 1° gennaio al 15 aprile Lunedì 28 settembre sessione selezionata da 1 a 120 Lunedì 28 settembre sessione selezionata pomeridiana da 121 a 182 Martedì 29 settembre sessione selezionata da 183 a 312 Martedì 29 settembre sessione qualificata da 313 a 396 le singole schede dei cavalli iscritti sono visionabili in rete presso il sito dell’Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo Trottatore (www.anact.it) ASTE ANACT DI SETTEMBRE Sesso Genealogia F F F F F F F F M M M F F M da MR VIC e NINJA HANOVER da VARENNE e RIFFA LB da CLASSIC PHOTO e USTA DI JESOLO da MR VIC e APOCALISSE BIP da CLASSIC PHOTO e ARMBRO RHUBARB da ZINZAN BROOKE TUR e BELLISSIMA SIB da CLASSIC PHOTO e COSTANZA DEL RIO da MR VIC e ESMERALDA BI da CLASSIC PHOTO e FAVOLA GRIF da MR VIC e FORTUNA SOCIALITE da MR VIC e FRANCY DEL RONCO da GANYMEDE e MYSTICAL MEMORY da URONOMETRO e TERRIFIC LINDY da MR VIC e FOSTER GRIF M F M M F F F M F F M F M da TOSS OUT e OITAR LUIS da PINE CHIP e VILLAGE ANS da SUPERGILL e ZELIG ANS da PINE CHIP e VALGANNA OK da MR VIC e CHRISTMAS ANS da YANKEE SLIDE e DEMETRA ANS da URONOMETRO e DERYL ANS da CLASSIC PHOTO e EARTH OF ANS da TOSS OUT e ECLIPSE ANS da YANKEE SLIDE e FALLING STAR ANS da OSCARIUVE LUIS e ZINZI ANS da GANYMEDE e ANITA ANS da OSCARIUVE LUIS e CRISTINA ANS M F M M F F da ALF PALEMA e SIMONA TOP da YANKEE SLIDE e BEST OF FLOWERS da YANKEE SLIDE e VEDAS da CLASSIC PHOTO e HOT TIME HALL da YANKEE SLIDE e JACKPOT KEMP da YANKEE SLIDE e DAUBHINE BI F F M da URONOMETRO e VALTELLINA OM da WAIKIKI BEACH e VITESSE OR da ENJOY LAVEC e CRIZIA OR M da LINDY LANE e FABIOLA FI da CANTAB HALL e ART IN BLOOM 145 da GANYMEDE e CORINZIA ALLMAR 197 da CREDIT WINNER e FEETS OF FIRE 256 da WINDSONG’S LEGACY e IDILLIO ALLMAR295 da DONADONI OK e BOLEGRAF 347 248 50 60 204 27 101 169 292 301 359 4 56 67 130 185 215 216 224 226 250 336 340 357 3 14 47 88 92 100 199 242 254 267 271 312 321 385 M da TOSS OUT e PAGODA OM ORELLANA SPIN F da BRADS PHOTO e PRINCESS HORNLINE ALLEV. SPINETA TROTTO SAS - SARTEANO (SI) OROVAK D’AGHI 9 153 ALLEV. SCUD. GHIRAL DI MAZZARI LUCIA - BAGNACAVALLO (RA) M M F M M ALLEV. MARRAZZA S.S. - BRINDISI (BR) ODER ALLMAR OSKAR ALLMAR ORTENSIA ALLMAR OSMAN ALLMAR OLIN ALLMAR ORONERO ROB ALLEV. LUCIANA - VIGOROVEA DI S. ANGELO PIOVE (PD) OMSA OR ORMA OR OVIEDO OR ALLEV. L’ORSETTA SNC - SAN GIOVANNI PERSICETO (BO) OLIVER FONT OASIS FONT ORIGINAL FONT ORBITER FONT ORMAI FONT OCCASIONE FONT ALLEV. LE FONTANETTE SRL - VIGONE (TO) OLIVER ANS OSIRIDE ANS ONEGIN ANS OVERANDOVER ANS OPHELIA ANS ONLY YOU ANS OKLAHOMA ANS OLIMPIC ANS OUT RANGE ANS ORIONSTAR ANS OSCAR ANS OMBROSA ANS OMAHA ANS ALLEV. LA NUOVA SBARRA SRL - ROMA (RM) ODETTE GRIF ORCHIDEA GRIF ODALISCA GRIF OSAKA GRIF OLGA GRIF ON LINE GRIF OUR CLASSIC GRIF ONDA GRIF OLIMPIC GRIF OVERSIZE GRIF ONYX GRIF ORIANA GRIF ORNELLA GRIF ORSON GRIF Numero da GANYMEDE e AMAPOLA ROSADA 84 da ANGUS HALL e ERMITAGE OR 139 da SUGARCANE HANOVER e FLORINDA BI 265 ALLEV. IL GRIFONE SRL - VIGONE (TO) M F F ALLEV. HOLZ SRL - S.VITO AL TAGLIAMENTO (PN) ORAR HOLZ OLIMPIA HOLZ OMBRA HOLZ Nome F M M F F F F Sesso da PINE CHIP e BAMBINA da YANKEE SLIDE e DISTINTA TAB da MR VIC e ENCANTADORA F da VARENNE e AVITA YELLOW ALQUATI ANDREA - SORESINA (CR) F M M M F F F da ABANO AS e GLORIA EKEGARD da EVEREST AS e RAISULI PONT da EVEREST AS e ZANCADILLA da RUNNING SEA e DUEMILA BIGI da JAM PRIDEM e ZONA BREAK PINK da PINE CHIP e COSMIC CANF da CIRDAN e LINCE DEL NORD M F M da SUPERGILL e LIBELLA REAL da TOSS OUT e COLCA LB da TOSS OUT e ETHEL BI da TOSS OUT e FAIRLADY BI da TOSS OUT e FENDI BI da SUGARCANE HANOVER e FRAISE BI da TOSS OUT e GINEVRA BI M da LINDY LANE e BEDELL FONT AZ. AGR. BUGNETA - PIETRASANTA (LU) M F F F F F 149 192 245 249 258 270 279 306 ORFANELLA CAF ORFEO CAF ORO CAF ORIGINAL CAF ORAZIO CAF ORTEA CAF ORENTE CAF OLIVER CAF ORIZIA CAF OBINOX F da VARENNE e RACHEL CIAK da ANGUS HALL e SONG’S MARY da LINDY LANE e AMANTE D’HILLY da PINE CHIP e BOMBOLOTTA CAF da PINE CHIP e CINETTE C N da SUGARCANE HANOVER e CINZIA CAF da TOSS OUT e ENOTERA CAF da ABANO AS e EVELINE CAF da LINDY LANE e HORNBY BOWL da PINE CHIP e ELETTA CAF M da S J’S PHOTO e TYPE DI JESOLO AZ. AGR. CORREGGIO - PADOVA (PD) F M M M M F M M F AZ. AGR. CASTELLUCCIO SRL - BETTOLLE (SI) ONLY YOU CAR 31 38 30 83 108 187 188 239 246 291 370 163 AZ. AGR. CARTABIA MAURIZIA - SEGURO DI SETTIMO MILANESE OBELLO D’APUA OMAR BI OXILYA BI OPALINE BI ONE MORE BI OKRA BI OTTAWA BI AZ. AGR. BIASUZZI SRL - MOGLIANO VENETO (TV) ORFEO PETRAL 75 198 307 284 317 332 368 179 175 217 236 da WINDSONG’S LEGACY e CRAZYFORYOU KING 202 da CREDIT WINNER e ERNANDA KING 375 AZ. AGR. ARDUINI PETROBELLI SS - RONCOFERRARO (MN) O’ REY KING ORNATE KING M M F AZ. AGR. ALLEV. DEI KING - MILANO (MI) ORONTE CANF OCEANO CANF ORCHIDEA CANF AZ. AGR. ALLEV. CANF SRL - S.S. COSMA E DAMIANO (LT) OBELIX MAGNUM OSARE BIGI OPINIONE BIGI OPERALIRICA BIGI AZ. AGR. ALLEV. BI.GI. SAS - CASTREZZATO (BS) OLTONIA ALAN ODALISCA TAB ORIAGO TAB ORLOFF TAB 26 80 125 220 309 316 392 Numero da S J’S PHOTO e SILVER STAR LOBELL da FALIERO AS e ALOHA SIB da CANTAB HALL e ANDRESS PARK da GANYMEDE e DORILLA SPIN da BARTALI OK e MERCY PRIDE da NEW YORK YANK e PRINCESS GODIVA da NEW YORK YANK e IGERNE Genealogia ALLEV. TABINA SAS - MURELLE DI VILLANOVA (PD) ONDA LUNGA SPIN ORO NERO SPIN OKAY SPIN ODILLA SPIN ORTENSIA SPIN OMBRA FRESCA SPIN ORANTE SPIN Nome da PINE CHIP e VERONIQUE DEI da ALLISON HOLLOW e FRINEX Genealogia M da NEW YORK YANK e EGIZIA DL da CANTAB HALL e BOEMIA CR M 106 da ZINZAN BROOKE TUR e TETRA DI CELLE 322 AZ. AGR. DI CELLE - TROFARELLO (TO) M 261 F F da URONOMETRO e SELENE LB da PINE CHIP e FELICE NOVEMBER M F M M F F da ABANO AS e CHILL KRONOS da FAIRBANK GI e DOGANA PETRAL da JAM PRIDEM e ELALA da FALIERO AS e ESPERA D’ASOLO da LOVE YOU e IRACONDA CASH da LINDY LANE e SIMB RISING SUN da PINE CHIP e UPSALA BI da SUPERGILL e ZIRMA SALLY da VARENNE e VANDRA’S ROB da YANKEE SLIDE e ARDORE da ENJOY LAVEC e ESSENZA D’ETE da YANKEE GLIDE e KEYSTONE GINNY da CONWAY HALL e ORA DEGLI DEI da SUPERGILL e ERA DEI GAMS da GANYMEDE e IEMONA da CREDIT WINNER e DREAM ABOUT SOPHIE da FAIRBANK GI e DAKAR GI M M da VARENNE e DELIZIA PL da S J’S PHOTO e GINESTRA AZ. AGR. IL PALAZZETTO - CASTEGNERO (VI) M M AZ. AGR. GIDIEFFE - VOLPIANO (TO) F F F AZ. AGR. GAMS - CESENATICO (FO) M F F M F F AZ. AGR. FONTE DELL’ETE - FERMO (AP) OTTAVIANO RON OSIRIDE RON ONTARIO GI OREGON GI da NAGLO e RANGOON AS da URONOMETRO e SIBILLA GRANZE da ENJOY LAVEC e ZUEL da S J’S PHOTO e BALANZA da S J’S PHOTO e CLEOPATRA da BRANDY DEI FIORI e ELEGANTA da ALLISON HOLLOW e EMI da NEW YORK YANK e ENNA DRA da RUNNING SEA e ZEGIKA da BRANDY DEI FIORI e ARSS da MR VIC e CATIUSCIASS da MR VIC e DIAMASS da RUNNING SEA e FOREVESS AZ. AGR. FLY FAST SRL - SCORZE’ (VE) ONEHORSE D’ETE OFELIA D’ETE ODISSEA D’ETE OMERO D’ETE OCEANIA D’ETE OASIS D’ETE OPEL GAMS OHARA GAMS OMEGA GAMS F F M M M M F M M M M M M AZ. AGR. FIENILACCIO SS - NOCETO (PR) OBELIS FLYING OASICHI FLYING OSSUR FLYING ONLY FLYING OVERTOP FLYING OYA FLYING OXIDIANA FI ORKAN FI OGAIASS ORZATASS OTTORINUSS ORIENTESS OTRANTOSS OMERUSS ORIENTALESS ORIONESS ORVIETUSS OPIMUSS OLINTUSS OPUSS ORIOSS 143 278 221 358 144 241 296 42 71 126 341 376 394 183 218 229 243 299 319 155 257 11 25 76 96 190 230 234 238 334 343 354 363 384 AZ. AGR. ESSE DOPPIA - CASTIGLIONE DELLE STIVIERE (MN) OBELIX DI CELLE OWEN CR da URONOMETRO e FINLANDIA GI AZ. AGR. DELLA CIMAROSA SAS - NIBIONNO (LC) F 228 158 387 Numero AZ. AGR. DEI GI DI MASON ROMANELLA - VOLPIANO (TO) OTTAWA GI 32 F F Sesso AZ. AGR. DALLA LIBERA F.LLI - SACCOLONGO (PD) ORTLESS DL OSIRIDEX OLITAX Nome Sesso Genealogia Numero F F F M M da URONOMETRO e VALDAGNA ONS da LOVE YOU e APPIANA da YANKEE SLIDE e DUCHESSA D’ASOLO da ABANO AS e EDOTTA D’ASOLO da ENJOY LAVEC e ZORIL AMERICA da VOLOMIST e REMIDAST M M F da S J’S PHOTO e BRILLANTE AC da S J’S PHOTO e VANESSA DEI da S J’S PHOTO e EVYA LB AZ. AGR. MARIANO SPA - NOCETO (PR) M da BARTALI OK e FREEDOM GB 386 113 182 247 12 49 89 222 227 338 196 308 M da ABANO AS e CHARMING HONEY F M da URONOMETRO e VERDESCA BELL da PRIME PROSPECT e BOLSENA LUIS da YANKEE SLIDE e FIAMMA D’ASOLO da MR VIC e BOBISSIMA PARK F F F F da FALIERO AS e BLACKCAP RIVARCO da BERNDT HANOVER e SUPER PERT da MR VIC e DELPHINE RIVARCO da FAIRBANK GI e I HAVE DREAMED AZ. AGR. RIVARCO S.S. - ARCO (TN) M F da S J’S PHOTO e EDELWEISS OM M M M da SELF POSSESSED e BRILTHOR da CIRDAN e CRODA BLACK JET da LOVE YOU e FIRIEL da PINE CHIP e EMBER DAYS da FAIRBANK GI e IVY da BERNDT HANOVER e ZED AMI da PINE CHIP e FALILLA DI ALA M F F da URONOMETRO e THRILL KRONOS da WAIKIKI BEACH e VINCENNES OM da ALLISON HOLLOW e ARMAND INESSA AZ. AGR. SELVA REALE - ANDRIA (BA) F M M F AZ. AGR. SAN VITO SAS - SALERNO (SA) OPI SELVAREALE OSIRIDESELVAREALE OBA SELVAREALE OPHRA OLEG ODOACRE ONIDA F AZ. AGR. SAN BARNABA - MILANO (MI) ORNENDIL BABA OSTOHER BABA OHTAR BABA OLAZ RODI AZ. AGR. RODI DI SAPIGNOLI R. - POGGIO BERNI (RN) OLIVIA RIVARCO OAKS RIVARCO OLYMPIA RIVARCO OPHELIA RIVARCO OLLIER BREED OVER BREED AZ. AGR. PURLARI SRL - GIUGLIANO IN CAMPANIA (NA) ORLEANS ORS ORIONE ORS AZ. AGR. ORSETTA (FI) - ARENA METATO (PI) OLIVER KOSMOS 34 57 91 232 300 333 378 177 205 263 369 104 122 214 293 164 346 53 107 120 AZ. AGR. MONFORTE SS DI CHIOLA UGO - MONFORTE D’ALBA (CN) F AZ. AGR. MOLINARI LUCIANO - LODI (LO) ODESSA PRINCE OTOMAR OVERMAR OASIMAR da NAGLO e CORALLS SUGAR da LINDY LANE e LOVGARDENS WILMA AZ. AGR. LA TORRE - SAN BONIFACIO (VR) ONDA D’ASOLO OIMARI’ D’ASOLO OLIMPIA D’ASOLO OMERO D’ASOLO OTTO D’ASOLO OMNIAST M F AZ. AGR. LA ROCCA - RIESE PIO X (TV) OREGON MODEL OVER THETOP MODEL AZ. AGR. LA PESCARA SS DI VITO RUBINO & C. - RIARDO (CE) Nome Genealogia da ZINZAN BROOKE TUR e ADELAIDE F da ZINZAN BROOKE TUR e VIEW FIELD BABY BARATTI ABDON - BORETTO (RE) M F M da LOVE YOU e SALADE DI ROSA da GANYMEDE e ZARAGAMBA da GANYMEDE e VANNOZZA da GANYMEDE e BIJOU BAG da GANYMEDE e ZIGA BAG da S J’S PHOTO e ALTEA BOL M F da S J’S PHOTO e UGOLETTA JET da S J’S PHOTO e DARKLADY BON da VARENNE e PAPAIA RAL da YANKEE SLIDE e DELICIA DI RUGGI da URONOMETRO e DIFFIDA RAL F M da CREDIT WINNER e ARMBRO NIKE da ABANO AS e HENLEY’S LADY da ALLISON HOLLOW e TRENTA PAGGIO da BRANDY DEI FIORI e VLADIMIRA M da INDRO PARK e VOLTIGER CAGNONI MASSIMO - COPPARO (FE) F M da CARPE DIEM e ANTONELLA ANS da LINDY LANE e GEA OZIO DI GIO’ M da NAGLO e CINEA FZ COLOMBO SILVERIO - FRAZ. COAREZZA - SOMMA L. (VA) F M CARANTI MARIA - PASSOGATTO DI LUGO (RA) OBIWAN DAAC OCCHIA PAGGIO ODINO ZEN BURDESE DARIO - SANT’ANTONINO DI SUSA (TO) ORTICA BIANCA ORZO PERLATO BRUSCAGNIN AGOSTINO - BREDA DI PIAVE (TV) M M F BONOMI GABRIELLA - DOSSOBUONO (VR) OSASCO DI RUGGI OFICIAL DI RUGGI OBRA DI RUGGI OTTO BON OVIDIA BON F BONATI ALBERTO - CHIGNOLO PO (PV) OUR DREAM BOL OPIGENA OREO M F M BOLLANI ROBERTO - BORGHETTO LODIGIANO (LO) ONOREVOLE BAG ONERANDA BAG ORIGINAL BAG BEVILACQUA ALBERICO - FABBRI DI MONTEFALCO (PG) ONLYOU BIEFFE ONYMEDE BIEFFE da ANDREA DI JESOLO e OTRALE da LOVE YOU e BECKY DI AZZURRA BENINI NICOLA - BUCINE (AR) M M 186 87 275 330 37 61 159 290 156 213 364 151 209 82 51 102 129 18 65 315 344 329 78 54 64 162 194 207 365 Numero da TOSS OUT e VERNA LB da SUPERGILL e ZANZARA JET da SUPERGILL e DAUNIA DEI da URONOMETRO e COMETA DI AZZURRA da PINE CHIP e DALY DI AZZURRA da TOSS OUT e DIVINA DI AZZURRA BABINI EUGENIO - LUGO (RA) M F M F M M BELLINZONA MATTEO - TORRAZZA COSTE (PV) OSSODURO MABEL OWEN MABEL OHARA NE OUTLET BANK Sesso AZ. AGR. VALLE AZZURRA - STAFFOLI (PI) OGAM DI AZZURRA ORMA DI AZZURRA OBLIR DI AZZURRA ORBITA DI AZZURRA ONIL DI AZZURRA OROGEL DI AZZURRA Nome Sesso Genealogia Numero M F da ANGUS HALL e CANAKA DVS da BON VIVANT e SERENATA WS M F F F M M F M da MR VIC e CARP LASER da PINE CHIP e ROSY LASER da URONOMETRO e FORIERA AS da ENJOY LAVEC e IFFI F da CREDIT WINNER e GISELLE GRIF da CREDIT WINNER e ZIGANA AS da S J’S PHOTO e AFONA CAF F da ABANO AS e CASTIGLIA ORS da SOLAR EFFE e BAPSI F da LOVE YOU e UGLOVAJA JET ITALIANI YON - ROMA (RM) F OKLAHOMA JOLLY ORLANDO JOLLY OTTAWA JOLLY OHIO JOLLY ONTARIO JOLLY F M F M M da GANYMEDE e ESTATE D’ORIO da LINDY LANE e FEELING PINK da EVEREST AS e BIANCANEVE UM da COBOL e ERESIA VIP da GANYMEDE e INFINITY GRIF JOLLY STABLE DI LISA DUCCI - PIEVE A NIEVOLE (PT) ORLEANS OVERLIMITS ATC IOZZINO FRANCESCO - CASTELFRANCO VENETO (TV) OPERA’ AS HANSEN LISBETH YTTING - CILIVERGHE DI MAZZANO (BS) M F 117 142 266 297 33 141 255 345 374 393 325 98 118 70 79 170 da SUGARCANE HANOVER e CLAIRE GOLD 189 da EVEREST AS e LAVINIA DEL RONCO 305 GYADA BROTHERS SRL - AREZZO (AR) O MIO BIBI ORMA DELLE GHIAIE OCRESIA ZAC M F GODANO MADDALENA - MONCALIERI (TO) OPPENAEIMER OBLOMOVA FLASHY SAS DI ADRIANA CATTANEO - MILANO (MI) ORIENTE LASER OCEANO LASER OLIMPIA LASER OLMO LASER 318 da NAPOLETANO e TETI EGRAL 33 da PRIME PROSPECT e AMBARABACICICOCO’85 da ENJOY LAVEC e FEDE DEL PITIN 379 da SIGNORELLI e FEDRA EGRAL 381 EGRAL SRL - CASTELL’ARQUATO (PC) F EREDI ERMINIO LASAGNA SS - MANTOVA (MN) ODINO EGRAL OLGA DEL PITIN OLIMPIA EGRAL OTTAVIA EGRAL OPPOSITION D’ONOFRIO RICCARDO - BAUDENASCA - PINEROLO (TO) F 123 da SUGARCANE HANOVER e UP AND DOWN OM 41 da KEYSER LOBELL e DHARLYNE SIOUX 360 D’AMICO GIUSEPPE - AVOLA (SR) da PINE CHIP e FULL MOON da KICK TAIL e NILENA da KICK TAIL e TELA KRAMER da LEGENDARY LOVER K e ZIVA F F M F 272 313 320 337 da GIGANT NEO e SCITA 23 da TOSS OUT e GLIMMERING KEMP 174 da SUGARCANE HANOVER e FANCY HORSE VIA M F M DEL VECCHIO MARIA - PALMA CAMPANIA (NA) ONESTA’ DVS OLIVER BIO OHANA BIO OTELLO COF ORCHIDEA COF OTTAVIO COF 251 ORSOLA COF ORNELLA COF ORAZIO COF OLIMPIA COF COMACCHIO FRANCESCO - CASTELFRANCO VENETO (TV) Nome Sesso Genealogia Numero da LOVE YOU e INDIVINA da FAIRBANK GI e ROO NEY da BARTALI OK e URALISSE F F M F F da CLASSIC PHOTO e ALPACA OM da VARENNE e ZILLAH SIB da VARENNE e EARLY DI POGGIO da VARENNE e FIORE DI POGGIO da VARENNE e EPINEZ LOTUS SNC - PRATO (PO) F F F da BRANDY DEI FIORI e SIULIANA OMBRA D’ORIO M M da ANDOVER HALL e TOSCA DEL RONCO da REGENT LB e URSA DEL RONCO da S J’S PHOTO e RANA DEL NORD OLIMPO SLIDE SM da GOETMALS WOOD e GIUSTIZIA OM da S J’S PHOTO e ESTATE AGENT da FALIERO AS e GIADAMAR M da YANKEE SLIDE e CUP OLIMPIA SM MOSCATI FABIO - ROMA (RM) M M M F M da INDRO PARK e BALLET GIRL RL da ZINZAN BROOKE TUR e LADY MARIELLA F da PINE CHIP e FANTASY POWER OLLY ROB OPUSDEI ROB F M da SUPERGILL e BEAUTY POINT da TOSS OUT e ZIGULI’ ROB NORBIATO SILVIA - S.ANGELO DI PIOVE (PD) OPINEGILL ROB NORBIATO MARY ALESSIA - S. ANGELO DI PIOVE (PD) ONE MINUT DI NO ONASSIS DI NO da REGENT LB e FIDES DEL RONCO NOLA FRANCESCO - PAVIA (PV) M MOSCATO LEILA MARIA - ERBA (CO) OETMALS WOOD ORO DI LUNI ONE MORE PLEASE da PINE CHIP e BEA D’HILLY MOCCHI GIANNI - SARZANA (SP) F MENGHINI GIULIANO - BEVAGNA (PG) F MEAZZI GIOVANNI - ORIO LITTA (LO) OLIVER INN RONCO OREGON DEL RONCO MARELLI RINO - MARIANO COMENSE (CO) OTTEY MARLENE 34 F 244 152 335 252 97 396 383 157 146 377 391 124 10 36 46 28 81 137 223 262 373 16 43 298 da VARENNE e E RITORNO DA TE 172 da URONOMETRO e GLINDATHEGOODWITCH 283 MANGIAGALLI SANDRO - CAMBIAGO (MI) OPPLA’ DI POGGIO OASIS DI POGGIO OSIRIS DI POGGIO OLGA DI POGGIO OLEOLE’ DI POGGIO ONIS F F LEONARDI MAURO - REGGIO EMILIA (RE) ONE NIGHT AFFAIR ORI E TESORI da S J’S PHOTO e ESTRELLA ROYA LENDERS MIKE - CARMAGNOLA (TO) OK MARY OLIVIANEWTONJOHN OASIS LEO OTTEY LEO M LAGO GIOVANNI - GALLIERA VENETA (PD) ON SUCCESS VALLEY LA VALLE SRL SOC. AGR. UNIPERSONALE - PIEVE DI CUSIGNANO-FIDENZA Nome Genealogia da ALLISON HOLLOW e CAPRARA WF da S J’S PHOTO e BRILLY EFFE M F da MR VIC e STELLAFORTE da TOSS OUT e ELSA DI JESOLO PANTANO TIZIANO - NOVENTA (VI) M M ONOFRI TERESA - ANZOLA EMILIA (BO) Sesso 31 231 115 131 Numero M M da URONOMETRO e ZOBREA CAF da PINE CHIP e DINKY MEN M da GANYMEDE e BARNI MP F M da SELF POSSESSED e ANBAR LASER da LINDY LANE e FAMME SOGNA’ BI da PARK AVENUE JOE e RIBA REAL da PINE CHIP e CANZONE CAF da ANGUS HALL e VENILIA da PINE CHIP e FERONIA CAF da GIGANT NEO e GRAZIOSA REAL da NAGLO e ZAHYA REAL da KICK TAIL e DELATA DRA da SUGARCANE VOLO e LADY MYSTIQUE da YANKEE SLIDE e B COR CHEETA M M da PINE CHIP e CORNELIA da JAM PRIDEM e GARBATELLA S.A.F.I. SAS - ROMA (RM) M RIZZO TANCREDI - ROMA (RM) F M ONEFIFTHYONE F M M F F F da BARTALI OK e NENA ABT da S J’S PHOTO e ARZACHENA da S J’S PHOTO e CAPRICE da S J’S PHOTO e VICTORIA BIP da S J’S PHOTO e DANTESCA FONT da S J’S PHOTO e ARSELLA BIP da LOVE YOU e GERLAZ M da SELF POSSESSED e SOLEDAD SCAGLIARINI GIANNI - BOLOGNA F SCAGLIARINI G. E COSTA A. - BOLOGNA ORSA NORMANNA NP ORGANZA BIP OGANO BIP OKI DOKI BIP OLIMPIA BIP ON LINE BIP ORIANA BIP S.I.R.E. SAS DI F.BERTERO E C. - SANFRE’ (CN) OKLAHOMA RIZ OASIR ONORATOR REZZADORE MASSIMO - ASIGLIANO VENETO (VI) M F F M F M RE.AL.TROTTER S.S. - BASTIGLIA (MO) OLIMPIONICO REAL OLANDIA REAL OSTINATA REAL OBAMA REAL ORCHIDEA REAL OBRIEN REAL OLIMPIA AMG ORFEO AMG da ALLISON HOLLOW e UVA SPINA da PRIME PROSPECT e CHENZIA DANTE POZZOBON GIANFRANCO - ERACLEA (VE) M F PETROBELLI CARLO - RONCOFERRARO (MN) OSLO PETRAL ORNELLA PETRAL ONORIO OBOKO da NAGLO e COURSER PATUELLI SERAFINO - COTIGNOLA (RA) M PEGORARO MARIO - PONTE DI BARBARANO (VI) ODDONE MP ORIUS OSSICLOR OBERON JET 168 390 2 94 116 167 208 342 165 389 138 212 304 13 114 132 260 286 331 86 121 327 355 181 74 171 201 PARADISO JET DI TONIATTI GIACOMETTI D. SAS - S. MICHELE AL TAGLIAMENTO OTTIMO YES OLTREMARE YES OREGON WF OLIMPO WF Nome da GOETMALS WOOD e NAGOYA JET da LOVE YOU e GIVE ME FIVE da ANGUS HALL e LA CROISETTE da LOVE YOU e BREZZA MB da LOVE YOU e FLAMBOYANT MB F da CREDIT WINNER e USTEREL AFC SCUD. ESTEREL - CASTREZZATO (BS) F F da KICK TAIL e RISK OAKS da PINE CHIP e DOTTY EFFE da SUPERGILL e CHIPPING IMAGE da NAGLO e GLENCOE DEI BESSI F F da TOSS OUT e BEST OF GARLAND da FALIERO AS e CAROLA BY PASS SCUD. LA PASSERA - VERGIATE (VA) F F F F da PINE CHIP e ALPHACAN da YANKEE SLIDE e PIOGGIA OM da MR PINE CHIP e ROVERE OM da CANTAB HALL e SASSYS VICTORY da ENJOY LAVEC e SCHIFFER PARK da ALLISON HOLLOW e ULPIANA OM da ALLISON HOLLOW e USTA OM da URONOMETRO e VEDETTA OM da URONOMETRO e WHITE SOX da MR PINE CHIP e ACCAREZZAME OM da PRIME PROSPECT e BIRKIN OM da PRIME PROSPECT e BRICIOLA OM da URONOMETRO e ARMBRO NAMESAKE da URONOMETRO e COLOMBARI OM da ANDOVER HALL e CONCH DREAM da S J’S PHOTO e COUP VICTORY da S J’S PHOTO e FENDY ORS da ENJOY LAVEC e GUENDY OM da URONOMETRO e KEYSTONE FRIZZLE da MR PINE CHIP e ULTIMA LUNA OM da PRIME PROSPECT e VALULA da ALLISON HOLLOW e FIAMMETTA PL OPALE ORS OPERA GIF da S J’S PHOTO e VEZZOSA GIF da URONOMETRO e DORIA M da ENJOY LAVEC e DI BRAZZA’ SCUD. ROBERT FRIEDMAN SAS - EMPOLI (FI) F SCUD. REMY - FERRARA (FE) F SCUD. PUGLIESE SNC DI FIORINO - CORNAREDO (MI) F F F M M M F F M F F M F M F F M F F F M SCUD. O.M. SRL - SAN GIOVANNI PERSICETO (BO) F 361 219 55 5 17 21 22 40 48 52 63 77 103 112 135 193 195 200 259 288 302 326 328 382 154 134 351 15 161 184 282 166 111 264 140 235 1 281 395 Numero da CREDIT WINNER e EMERALD KRONOS da CONWAY HALL e EMON VERITA’ SM SCUD. EMMEBI SRL - MERATE (LC) F F SCUD. LA RUPE - SASSO MARCONI (BO) OXANA OM OMBRA OM ORCHIDEA OM OBLIO OM OSARRACINO OM ODINO OM OCRA OM OCEANIA OM OMERO OM OKLAHOMA OM ORIENTALE OM OMICRON OM ORBITA OM OWERLAND OM OHLE’ OM ODALISCA OM OBELIX OM ONICE OM ODYSSEY OM OASI OM OFF LIMITS OM OF LEST F F M SCUD. GARDESANA SRL - VERONA (VR) OLIMPIA BY PASS ONLINE BY PASS ODINA Genealogia SCUD. BOLGHERI SRL - RIMINI (RN) Sesso SCUD. DEL BARONETTO - ROMA (RM) OAKS EFFE OPERAPRIMA EFFE OYSTER EFFE ONLINE EFFE OLLY ESTEREL ORLEANS MB OKLAOMA MB OMERA WIN SM OSA HALL SM OUBANGUI OKEY DOKEY ORAISON Nome Sesso Genealogia Numero da ANGUS HALL e TIGRE OM da CREDIT WINNER e ZIZZY KRONOS da LINDY LANE e ARMBRO TURNPIKE da SUPERGILL e LOVELYTOBEHOLD da TOSS OUT e MONAGRAM LOBELL F F M F da NAGLO e POINTOFPERFECTION da URONOMETRO e VOGLIA DI PARK da PINE CHIP e ELEGIA da FALIERO AS e CATALINA WISE SCUD. WISE H SAS - MILANO (MI) F F F M F da PARK AVENUE JOE e SELVA DRA da ANDREA DI JESOLO e TITA DI RE da GANYMEDE e BUFERA JET F da PINE CHIP e BRIANZOLA VG SOMMA ELETTRA - SALERNO (SA) M M F M da CONWAY HALL e EMBRO COURT SM da PINE CHIP e CHARLOTTE STROKE da SELF POSSESSED e EBONITA VIP M F da MR VIC e SNIPPY HANOVER da NEW YORK YANK e CASSIDY VICTORY FANS SRL - PADOVA (PD) M 29 176 225 8 136 127 128 348 24 324 350 7 62 147 353 35 73 93 133 311 173 35 44 - 51 - 72 - 99 - 102 129 - 144 - 191 - 273 290 - 350 - 372 - 380 - 381 Al momento di andare in stampa risultano ritirati i numeri: OVERVIC FANS OCEAN FANS ORIONE VIP da LOOK DE STAR e PRETTY NEAT VERLICCHI PAOLO - LUGO (RA) M TULLMAN-KORN FRANZISKA - CARMAGNOLA (TO) M TOZZI CRISTIANO - S.MARIANO (PG) OTTAVIANO AUGUSTO OLIVER GREY da CREDIT WINNER e ADRIA LB TENUTA GRAN GALA - AQUINO (FR) M TENUTA GENZIANELLA - AGRATE CONTURBIA (NO) ONE DREAM ORSU’ da ENJOY LAVEC e DELOS ORS SOC. AGR. ROTTINO DI RE A. E RE E. S.S. - PAVIA (PV) ORLEAN DI RE ORFEO DI RE OYSTER DI RE O’ PIZAR F SCUD. SANT’ANDREA S.R.L. - MILANO (MI) OBLADI’ WISE ORANGE BOL WISE OVERPOWER WISE ONYX WISE ORSIA ONCIA ORSILIA OLEGGIO OMNIA OLIMPICA ORS SCUD. SAN GIULIANO SAS DI TARGIONI R. & C. - PRATO (PO) Nome In basso: la statua equestre di Carlo Magno A fianco: Carlo Martello nella battaglia di Poitiers 36 mezzo secolo nella rosea che considerava non solo un quotidiano, ma soprattutto la sua casa e la sua vita. Ancora studente liceale, si recava in “Gazzetta” a seguito del padre ed ivi scriveva a macchina le prime cartelle. C’erano tempi in cui una corsa classica dell’ippica aveva gli onori del titolo e della cronaca in prima pagina. Periodicamente il Trottatore ha avuto il privilegio di pubblicare i suoi scritti che possiamo definire delle pagine esistenziali, non solo trotto ed attualità, ma insegnamenti sulla storia di cavalli e cavalieri attraverso l’umanità; la Grecia antica, il Medio Evo. Ci sono tanti articoli che se ripubblicati oggi, avrebbero comunque il sapore dell’inedito. Con lui questa volta ci tuffiamo nell’età carolingia alla scoperta della cavalleria e dei loro esponenti, in un suo testo del 1970, pensando di voler rispolverare queste testimonianze anche a beneficio dei più giovani. I lettori più attenti si ricorderanno che già due volte abbiamo costruito la nostra rubrica attraverso suoi interventi (Omero cantore... settembre 2007 e Indro Park ... maggio 2008, due mondi lontanissimi dipinti dalla sua penna di maestro). Purtroppo siamo nell’impossibilità di potergli consegnare una copia in Cielo! Come ci capita ogni anno, su per “LAMPEGGIA L’ARMATURA DEL SIRE VINCITOR...” a nostra rubrica, giunta ormai al terzo anno di vita, tiene molto alla tradizione di quanto è stato e di quanto si è letto. Nel corso delle epoche il periodico ha profondamente cambiato struttura, aspetti e metodi, pur tuttavia rimane il fedele testimone delle vicende del trotto di mezzo secolo. Ma nel corso delle edizioni alcuni tra i massimi giornalisti ci hanno regalato delle pagine di storia equestre, uscendo dallo stretto ambito agonistico. Tra questi soprattutto Luigi Gianoli, collaboratore storico ed amico della nostra rivista, ma soprattutto firma storica della “Gazzetta dello sport”, oltre L ________a cura di LUCIO CELLETTI - [email protected]________ MEMORIE DE era custodito un vero e proprio patrimonio agonistico. Per un “canale youtube” che non esiste più ne sono sorti altri due in Svezia con un notevolissimo excursus sui filmati delle corse scandinave d’epo- Ritratto di Carlo Magno ca; Elitloppet in primis, i loro nomi rispettivamente “superzanzara” e “igla”. Quasi a considerare “youtube” un grande albergo dei filmati, chi entra e chi esce! C hi fu in sostanza quel personaggio curioso, eroico e donchisciottesco insieme, che sia chiama cavaliere e che ha dato nome a tutta una cività, la cavalleria, rozza e raffinata, cortese, romantica e cinica nello stesso tempo? Chi fu quest’uomo che col passar del tempo, divenne parodia di se stesso, avulso dalle necessità che l’avevano creato per diventare un virtuoso non sempre disinteressato di una vocazione diventata mestiere? Bisogna tornare al regno franco, alla scoperta di Carlo Martello della forza d’urto del cavaliere staffato e armato di lunga lancia, e del reparto a cavallo, al tramonto della fanteria e al rafforzarsi della cavalleria al punto da diventare la regina delle battaglie; e quando i diritti e i doveri di portare le armi ricadevano su tutti gli uomini liberi, indipendentemente dalle loro condizioni economiche. Di conseguenza i più potevano recarsi a piedi ai “campi di 37 maggio”, alle “assemblee” e armati in maniera molto rudimentale talvolta, come appare al capitolare Aquisgranense, armati di soli bastoni. In verità Carlo Magno aveva preteso che la fanteria fosse armata di archi anziché giavellotti per poter cooperare con la cavalleria. Difatti il combattimento ravvicinato preteso dal giavellotto avrebbe impedito alla cavalleria di efficacemente caricare senza travolgere i propri reparti di fanteria. Se nell’antichità, la cavalleria aveva generalmente funzione di difendere le ali, nello schieramento medievale la cavalleria prese posizione alle spalle della fanteria e con pattuglie lungo i fianchi. I fanti iniziavano la battaglia con una grandine di frecce e poi i cavalieri caricavano il nemico attraverso varchi liberi tra le unità dei loro stessi arcieri. Malgrado una tale tattica di stretta cooperazione con gli arcieri, i cavalieri medievali di- (da “Il Trottatore n. 6-1970) di Luigi Gianoli IL CAVALIERE FEUDALE giù di questo periodo, questa rubrica vuole lasciare le piste ed i cronometri, le corse e le premiazioni, per andare indietro... molto indietro in un momento di alta cultura. Dopo Omero e Dante Alighieri (agosto 2008) tocca a Carlo Martello, Carlo Magno e alla loro gente! Un invito ad una lettura certamente non leggera ma raffinata e dotta, allo scopo di approfondire reminiscenze frettolosamente imparate a scuola o tramandate addirittura da brani musicali (per esempio c’è chi conosce Carlo Martello soprattutto attraverso una mitica canzone di Fabrizio De Andrè, scritta insieme a Paolo Villaggio, che ci ha ispirato il titolo dell’ “odierna” rubrica). Prima di tuffarci in questa lettura storica, un salto (cosiddetto di palo in frasca) per una notizia importante che ci riporta bruscamente ai giorni d’oggi e ci reinserisce nello spirito originario della nostra rubrica. Nel mese di luglio dal contenitore youtube è stato chiuso l’account dell’user “yourworstnightmare71” che riportava fedelmente le corse nazionali ed internazionali di mezzo secolo. Un passo indietro nel panorama del web, probabilmente dovuto a questioni di copyright, ma in quell’account 38 sprezzavano le armi da lancio, come armi degli strati sociali più bassi. Carlo Magno tentò di trarre dei cavalieri anche dai “liberi” poveri ordinando ai meno facoltosi di riunirsi in gruppi in rapporto all’estensione delle loro terre e di equipaggiare uno di loro da mandarlo in guerra bene armato e a cavallo. Tale disposizione, difficile ad attuarsi, non sopravvisse alla confusione del IX secolo, ma traspare da ciò il fatto che, se il nuovo tipo di combattimento doveva svilupparsi consistentemente, il servizio militare sarebbe dovuto divenire un fatto di classe. Chi non poteva economicamente permettersi di combattere a cavallo soffriva di una inferiorità sociale, che in breve divenne inferiorità giuridica. E se il Capitolare “De exercito promovendo”, dell’808, sembra usare una terminologia impropria distinguendo una situazione di fatto che limita la condizione i”liberi” dai “mediocres quippe liberi qui non possunt per se hostem facere”; mentre l’altro si riferisce ai secondi come “liberi secundi ordinis”, gente libera di second’ordine. E quando, con la crisi dell’impero franco, il potere centrale cessò di governare de facto, la feudalità, che i Carolingi avevano deliberatamente creato in funzione del nuovo metodo militare del combattimento d’urto a cavallo, perché fosse la spina dorsale del loro esercito, divenne ad un tempo stesso classe dirigente ed élite guerriera. Di conseguenza l’antica leva degli uomini liberi fu abolita e venne così a crearsi un vuoto tra l’aristocrazia guerriera e la massa dei contadini. Verso l’anno 1000, il termine miles non significava più soldato, bensì cavaliere. Il signore feudale poteva essere uomo di governo, ma ciò era qualcosa di accidentale della sua natura di uomo di guerra e se l’elemento essenziale dello spirito della cavalleria fu il punire i malfattori, ciò non avveniva tanto per ossequio alla legge stessa. La figura del cavaliere, riflessa nella letteratura, lo mostra orgoglioso di due virtù ideali: lealtà e fedeltà al proprio signore (in seguito anche alla dama, dopo che i trovatori ebbero esercitato la loro influenza sulla vita di corte) e valore nel combattimento. La classe feudale non ripudiò mai la condizione originaria della propria esistenza: era stata creata per combattere e chiunque non avesse voluto o potuto adempiere all’obbligo militare sarebbe decaduto dal beneficio. Il “dovere del servizio” del cavaliere è la chiave di volta delle istituzioni feudali in quanto tutto il resto ne deriva e la sua accettazione, quale principio determinante della proprietà terriera, comporta una rivoluzione sociale. Ne deriva la concezione, tutta feudale, che il godimento di una ricchezza è inseparabile da una responsabilità pubblica, il che distingue l’idea medievale della proprietà, sia da quella classica che da quella moderna. La classe dei vassalli, creata dalla rivoluzione militare dell’VIII secolo, divenne per generazioni l’elemento dirigente della società europea e, attraverso il caos che ne seguì, e nonostante tutti gli abusi, essa non perse mai completamente il senso che noblesse oblige, anche quando una nuova classe rivale, la borghesia, rinnovò la nozione romana della proprietà incondizionata, o socialmente irresponsabile. La seconda componente del suo orgoglio di cavaliere, il valore, era strettamente congiunta all’adempimento esemplare del servizio. A parte il costo delle armi e del cavallo, o meglio dei cavalli (almeno cinque, tre per sé, uno da viaggio, uno da torneo, uno da battaglia, e uno per lo scudiere, il quinto da soma per il trasporto delle armi di ricambio e del normale bagaglio) il nuovo modo di combattere distrusse l’antica idea germanica che ogni uomo libero fosse un soldato. Il combattimento d’urto non poteva essere compito di guerrieri temporanei; bisognava essere abili professionisti, risultato di un lungo addestramento tecnico, e in condizioni fisiche eccellenti, tanto che, a quel tempo, le dimore dei grandi signori erano già divenute scuole nelle quali i ragazzi venivano addestrati nelle arti della cavalleria, comprendeva probabilmente la pratica del torneo. L’apprendistato che si concludeva con la vestizione (“adoubement”) finiva per saldare una casta militare cosciente di sé, cosmopolita, consapevole della propria solidarietà e fiera delle proprie tradizioni, delle quali una parte essenziale era la grande rivalità tra cavalieri nella gesta d’armi. Il nuovo modo di combattere, con la sua grande mobilità e i paurosi scontri, apriva un campo nuovo alla prodezza individuale. Erano passati i vecchi tempi delle formazioni chiuse e compatte, quasi un muro di scudi, che respingevano e poi colpivano. Anche se nell’età feudale le battaglie più importanti venivano spesso progettate accuratamente ed eseguite con una ammirevole disciplina da squadroni di cavalieri, la vita emotiva del guerriero era altamente individualizzata. Difatti lunghi passi delle chansons de geste sono dedicati a resoconti particolareggiati, direi colpo per colpo, di possenti scontri che possono essere apprezzati solo se ci si immagina l’interesse tecnico dell’uditorio feudale. La prestanza fisica e l’abilità nell’uso delle armi erano i presupposti che in battaglia permettevano di dar prova di fedeltà al giuramento e di ardire. A questo fine la classe feudale scoprì ed elaborò una simulazione realistica e anche mortale della guerra: il torneo. Nell’842 vi fu un formidabile torneo vicino a Strasburgo alla presenza di Carlo il Calvo e di Ludovico il Germanico, avvenimento che non doveva essere per quei tempi eccezionale. Testimonianze concrete su tali giostre cavalleresche sono scarse sino al XII secolo. Da allora in poi esse costituirono sino alla guerra dei trent’anni il passatempo della classe superiore. Avvenne così che, mentre aumentava la violenza del combattimento d’urto, gli armaioli cercarono di farvi fronte costruendo protezioni sempre più pesanti per il cavaliere, il quale divenne a mano a mano sempre più irriconoscibile nel suo guscio d’acciaio. Fu quindi necessario, per distinguerlo, porre precisi segni di identificazione. Pennoncelli, insegne araldiche, stemmi ereditari si elevarono come mostruose corna di cervo sopra la testa del cavaliere, occuparono di colori vividi il suo scudo, invasero la sua armatura, simboli d’oro, d’argento, rossi, verdi, neri ricopersero il suo mantello. Non è un giochetto semantico dire che il cavaliere feudale era riconosciuto, nella sua società, dalle armi che portava: le esigenze del combattimento di urto avevano formato la sua personalità e il suo mondo. Dagli archivi del “Trottatore” il Gran Premio della Fiera del 1970. Une De Mai s’impone ad un indomito Barbablù. 39 Jean Rene Gougeon con Une de Mai che ha aperto il mese di aprile 1970 vincendo il “Lotteria”. Barbablù (sinistra) e Une de Mai (destra) alla presenza di Giuseppe Biasuzzi e signora. L’occasione ci consente di ricordare caramente il commendatore che ci ha lasciato alla fine dello scorso anno Giancarlo Baldi (al centro) con un giovanissimo Fabio Biasuzzi (a sinistra). R si attaglia perfettamente alle foto che in questa pagina pubblichiamo. Ce l’ha gentilmente inviate il sig. Renato Campagnola, appassionato allevatore di Bollengo, in provincia di Torino, suoi i cavalli con la sigla “Del Mavi”. Le foto riguardano il Premio Fiera dell’aprile 1970 e descrivono, nel colore tipico delle foto anni Settan- icordate “Those were the days”, il brano della cantante gallese Mary Hopkin, proposto in versione italiana da Gigliola Cinquetti e da Dalida, ritradotto come “Quelli erano giorni!”. Ebbene il titolo della canzone e la melodia che ci immaginiamo di... “ricanticchiare” ta, le ore immediatamente precedenti alla corsa, l’attesa per la sfida Une de Mai/Barbablù. Ringraziamo e salutiamo caramente il sig. Campagnola; invitiamo tutti coloro che intendessero inviare preziose testimonianze di un trotto che fu o che è stato a contattare la nostra redazione nei numeri che sono proposti a pagina 1. QUELLI ERAN GIORNI! di Luigi Sangiorgio Novella Calligaris Arthur Ashe 40 campioni di epoche diverse. Meglio Coppi o Merckx nel ciclismo? E ancora il piu’ grande del calcio è stato Pelè o Maradona? Cambiano gli allenamenti, i materiali e perfino il modus vivendi dell’atleta. Pensate a Livio Berruti che prima delle Olimpiadi di Roma si allenava tre volte la settimana alla sera e bastava per uscire dalla curva dello Stadio Olimpico con la voce di Paolo Rosi che in telecronaca esclamava: a recente finale di Wimbledon tra Federer e Roddick, quattro ore e mezzo di un match appassionante e chiusosi al quinto set, ha riproposto al grande pubblico il fascino delle grandi sfide tra numeri uno. Lo sport che produce record, gare dalla bellezza sublime e primati e che in un volo pindarico regala alchimie della mente, il paragone impossibile tra L Livio Berruti sul podio olimpico del 1960, in compagnia dello statunitense Carney e del franco-senegalese Seye Sopra: Carolina Kostner - Sotto: Johann Cruyff “Berruti è nettamente in testa”. Sono le sfide tra i grandi che alimentano la fantasia della gente, che fanno salire all’apice gli ascolti televisivi e incrementare i ricavi degli sponsor e degli stessi atleti nell’epoca dello sport business. Così Carolina Kostner, la dea altoatesina del pattinaggio artistico, ancora non ha vinto un oro olimpico ma è il personaggio piu’ conosciuto dalla gente. E ai giovani piace come Valentino Rossi, il re dei sorpassi del moto GP. E l’ippica? Il nostro mondo del cavallo è rimasto ad una data memorabile alla voce imprese straordinarie. Era il 4 maggio 2002, teatro l’ippodromo di Agnano, nel Lotteria si sfidarono Varenne, il cavallo delle meraviglie e il suo grande rivale, il castrone svedese Victory Tilly. Così su Il Mattino l’ottimo Gaetano Borrelli, canto- QUEL 4 MAGGIO 2002 A NAPOLI NUMERI UNO Sfide tra HISTORY Nino Benvenuti re della grande corsa partenopea, ricordò quella sfida indimenticabile. Titolo a nove colonne: “Da Varenne all’eternità”. Attacco: “Fantastico, impressionante, mostruoso. Semplicemente invincibile. La leggenda di Varenne si impreziosisce di un’altra impresa che sarà difficile dimenticare. Il Capitano ha dato addio al Lotteria con il terzo successo consecutivo migliorando di un decimo il suo stesso primato delle piste italiane. Mai vista una corsa così bella, coinvolgente, spettacolare”. E non l’avevano vista i 26 mila che affollavano la magica conca. In Italia una corsa così non si è piu’ vista. Sono passati sette anni, tantissimi nel mondo che viaggia a velocità ipersonica di oggi. E in questo percorso della memoria dove lo sport nobile delle corse dei cavalli reclama il suo posto accanto alle grandi sfide della boxe, del tennis, del nuoto e dell’atletica leggera, togliamo un po’ di polvere dagli almanacchi per ricordare Aulo Gellio e Jago Clyde, i due rivali del trotto anni Trenta. Nella seconda metà Federica Pellegrini degli anni cinquanta lucidiamo la sfida infinita tra il moro Crevalcore e il biondo Tornese, che ha avuto molta letteratura e pensiamo al bellissimo libro del grande Martinelli. Quindi andiamo avanti di vent’anni e peschiamo a pieni mani nei rivoluzionari anni Settanta. Sugli ovali di sabbia arrivano gli americani. I Biasuzzi, i Branchini, i Tosonotti vanno negli States, guardano corse, entrano in confidenza con gli operatori del trotto piu’ veloce del pianeta e acquistano. Ecco Wayne Eden che per il Morino Fontanesi farà scintille in duelli con Delfo, il genio e follia che in una splendida notte americana del 1977 ci farà diventare campioni del mondo. Prima pagina della Gazzetta dello Sport, il Pilota che sorride e vai, un cavallo come i ragazzi di Pozzo, come l’Italia ai tempi di Pablito come Cannavaro e compagni nella notte di Berlino. Quel 4 maggio 2002 ci fu un attimo nel quale dalla tribuna di un ippodromo, Agnano, parti’ un boato come quando c’è un goal allo stadio. Fu il momento quando sulla dirittura di fronte Giampaolo Minnucci spostò Varenne all’esterno di Stig Johansson e Victory Tilly. Fu testa a testa, fu un duello lungo seicento metri dove gli zoccoli dei due cavalli alzavano sabbia e lasciavano impronte, dove il cuore, la testa, i muscoli, le narici sembravano stantuffi, battiti, suoni nel fiato sospeso di un grande abbraccio, quello di un ippodromo pronto a scattare in piedi, alla gente che presa dallo stupore di una corsa come da anni non si vedeva su un ippodromo italiano. La sfida tra i due cavalli piu’ forti del mondo. Varenne e Victory Tilly come Gustav Thoeni e Ingemar Stenmark a giocarsi la Coppa del Mondo di sci nel parallelo di Val Gardena del 23 marzo 1975. O come Artur Ashe che a 32 anni si trova davanti un ventitreenne mancino Jimmy Connors nella finale di Wimbledon. E’ favorito Connors per il suo rovescio a due mani, per il suo gioco potente da fondo campo ma Ashe sa di rappresentare 41 quel giorno il primo giocatore nero a poter alzare la Coppa piu’ prestigiosa del tennis mondiale. E si inventa una strategia: colpi taglienti e liftati, che danno rotazioni impensabili alla pallina. Quel ritmo a rallentatore sorprende Connors. Tre set ad uno per Arthur Ashe. Così Minnucci non ha fretta, non vuol stare a tutti i costi davanti, sa aspettare. Lascia sfogare in avanti il castrone volante. Varenne ha la responsabilità del ruolo di favorito e di una folla che vuole la vittoria. Varenne è un computer con l’istinto del capo branco. Non ci sta a perdere, a stare dietro. Minnucci sa che se Varenne arriva senza aver speso troppo nei primi mille metri di gara ha poi un motore devastante per produrre qualunque parziale. Ed eccolo, via andare, testa a testa, Victory Tilly non molla, la curva, che quasi non si vede all’esterno perchè c’è una marea di gente, artieri, tifosi, giornalisti quasi con i piedi dentro. E’ un abbraccio a spingere Varenne, a lanciare quell’urlo. E in dirittura Varenne passa. E’ un lampo, mette alle corde il grande rivale. Ed è la festa, la gente che come api sul miele va verso il cavallo, abbraccia il driver, Agnano come se fosse il San Paolo, la magia di una corsa, di un’impresa, ventiseimila come se giocasse Maradona. Maradona è meglio di Pelè dicono ancora a Napoli. E’ il fascino dei numeri uno. Quelli che ci fanno amare ancora le corse, lo sport, la vita. Perchè nutrono di sogni gli attimi, i secondi, il nostro andare oltre. Nicola Pietrangeli 42 PROVVIDENZE TROTTO 2009 Il Consiglio prende atto dell’approvazione del Ministero delle Politiche Agricole riguardante il programma delle provvidenze all’allevamento per l’anno 2009. RIFLESSIONI SUI PARAMETRI PER L’ASSEGNAZIONE DELLE MEDAGLIE D’ORO In merito alle prestazioni ottenute dai cavalli nel 2008, premiazione nel corso della Festa dell’Allevatore 2009, si stabilisce di ampliare i parametri per l’ottenimento attraverso i susseguanti criteri. 2 anni – Euro 7.500,00 di somme vinte 3 anni – Euro 18.000,00 di somme vinte 4 anni – record di 1.15.0 o migliore ASTA FATTRICI E’ indetta dal Consiglio un’Asta di fattrici selezionate gravide da tenersi a Verona, nel pomeriggio di sabato 7 novembre 2009, per un numero massimo di 30 cavalle. decide che la Festa si svolga sabato 10 ottobre 2009, vigilia del Derby del Trotto a Caserta, dando mandato al Consigliere Diana di individuare, di concerto con il Segretario Torciere, il luogo preposto alla premiazione. ANACT – Viale del Policlinico 131 00161 Roma Gli altri interessati possono farne richiesta Tel. 06/4416421 – Fax 06/44164237 e-mail [email protected] Il “Registro del Cavallo Trottatore Italiano” edizione 2008 Il volume è spedito a tutti i Soci dell’ANACT. È U SCITO FESTA DELL’ALLEVATORE 2009 In considerazione della decisione già assunta di svolgere la Festa dell’allevatore in Campania, il Consiglio SCELTA DEI SOGGETTI PER LE SESSIONI POMERIDIANE D’ASTA Il Consiglio esamina singolarmente le schede genealogiche di cavalli riguardo al quale l’allevatore ha fatto richiesta nel modulo iscrittivo individuando un gruppo di 62 puledri per la sessione pomeridiana di lunedì 28 settembre e di 44 puledri per la sessione pomeridiana di lunedì 26 ottobre Hanno presenziato alla riunione il Presidente Viani, il Vice-Presidente Moscati, i Consiglieri Bisacchi, Cesarano, Cioccoloni, De Rossi, Diana, Ferrero, Franceschi, Govoni, Gregoris, Lo Cicero, i sindaci Righini, Zamparelli. ORDINE DEL GIORNO 1. Verifica Verbale n. 435; 2. Scelta dei soggetti per le sessioni pomeridiane d’Asta 3. Festa dell’Allevatore 2009; 4. Riflessioni sui parametri per l’assegnazione delle medaglie d’oro; 5. Varie ed eventuali. ESTRATTO VERBALE N. 436 DELLA RIUNIONE DI CONSIGLIO ANACT DEL 14 LUGLIO 2009 A ROMA PRESSO LA SEDE DELL’ANACT - VIALE DEL POLICLINICO 131 - ROMA INCENTIVAZIONE PRODUZIONE DI PREGIO: € 8.000,00 AI MASCHI O AI CASTRONI E DI € 9.000,00 ALLE FEMMINE DA EROGARSI AGLI ALLEVATORI DEI CAVALLI NATI NEL 2007 (LETTERA N) CHE RAGGIUNGANO I REQUISITI PREVISTI DALL’ALLEGATO REGOLAMENTO INCENTIVAZIONE PRODUZIONE DI PREGIO: € 5.000,00 AGLI ALLEVATORI DI CAVALLI NATI NEL 2006 CHE ALLA DATA DEL 31/12/2009 ABBIANO RAGGIUNTO € 40.000,00 DI SOMME VINTE CONTRIBUTO PER ATTIVITA’ PROMOZIONALI E RASSEGNE - ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVVIDENZE E ORGANIZZAZIONE DELLE ASTE - PROMOZIONI A LIVELLO REGIONALE E ATTIVITA’ DIVULGATIVA 2 3 4 2. Per i cavalli che acquisiscano i requisiti all’estero, il contributo sarà erogato a presentazione di una richiesta scritta da parte dell’allevatore da inviare all’UNIRE – Ufficio Premi. Tale ri- Detti tempi, se conseguiti sulla media distanza, saranno maggiorati di un secondo. 1.17 su pista da 800 metri di Ferrara 1.16.5 su piste da 800 metri di Follonica, Trieste, Aversa e Ravenna 1.16 su pista da 800 metri di Firenze, Bologna, Montecatini, Padova, Cesena, Montegiorgio (pista da 800 m.) 1.15 su pista da 1000 metri di Torino, Palermo, Treviso, Taranto, Albenga, Castelluccio dei Sauri, San Giovanni Teatino, Civitanova Marche, Pontecagnano e SS. Cosma e Damiano 1.14.5 su pista di Roma, Napoli, Modena e Montegiorgio (Racchetta) 1.14 su pista di Milano, Siracusa, Follonica (pista da 1400 metri) e campi esteri 1. È stabilita la seguente incentivazione per la produzione di pregio: € 8.000,00 a cavalli maschi o castroni e di € 9.000,00 alle femmine, da erogarsi agli allevatori dei cavalli iscritti al Libro Genealogico del Cavallo Trottatore Italiano nati nel 2006 (lettera M), che conseguiranno alla data del 31/12/2009 somme vinte pari o superiori ad € 7.500,00 (dati UNIRE), o il ragguaglio chilometrico secondo la seguente articolazione: Articolo 1 Cavalli nati nel 2006 (lettera M) 43 Detti tempi, se conseguiti sulla media distanza, saranno maggiorati di un secondo. 1.17.5 su pista da 800 metri di Ferrara 1.17 su piste da 800 metri di Follonica, Trieste, Aversa e Ravenna 1.16.5 su pista da 800 metri di Firenze, Bologna, Montecatini, Padova, Cesena, Montegiorgio (pista da 800 m.) 1.15.5 su pista da 1000 metri di Torino, Palermo, Treviso, Taranto, Albenga, Castelluccio dei Sauri, San Giovanni Teatino, Civitanova Marche, Pontecagnano e SS. Cosma e Damiano 1.15 su pista di Roma, Napoli, Modena e Montegiorgio (Racchetta) 1.14.5 su pista di Milano, Siracusa, Follonica (pista da 1400 metri) e campi esteri È stabilita la seguente incentivazione per la produzione di pregio: € 8.000,00 a cavalli maschi o castroni e di € 9.000,00 alle femmine, da erogarsi agli allevatori dei cavalli iscritti al Libro Genealogico del Cavallo Trottatore Italiano nati nel 2007 (lettera N), che conseguiranno alla data del 31/12/2009 somme vinte pari o superiori ad € 7.500,00 (dati UNIRE), o il ragguaglio chilometrico secondo la seguente articolazione: Articolo 2 Cavalli nati nel 2006 (lettera N) chiesta dovrà contenere il nome del cavallo, genealogia, record, data, ippodromo, distanza e somme vinte. 3. Le domande dovranno essere presentate entro il 28/02/2010. REGOLAMENTO DI ASSEGNAZIONE ARTT. 1 E 2 INCENTIVAZIONE PRODUZIONE DI PREGIO: € 8.000,00 AI MASCHI O AI CASTRONI E DI € 9.000,00 ALLE FEMMINE DA EROGARSI AGLI ALLEVATORI DEI CAVALLI NATI NEL 2006 (LETTERA M) CHE RAGGIUNGANO I REQUISITI PREVISTI DALL’ALLEGATO REGOLAMENTO 1 PROVVIDENZE TROTTO - ANNO 2009 T il suo centro di allenamento a Migliarino Pisano, per vincere una tris ancora con Duca Air sull’anello delle Mulina e realizzare un doppio al Sesana nel mese delle rose. Lamon Jet e Franky Giò i due animali da tris della Colletti connection. E intanto la Supergill Love Me Tender piazzava un filotto di sette affermazioni consecutive, tanto a ribadire la forma di scuderia del trainer siciliano. “E’ una bella annata - spiega Colletti - una cinquantina di vittorie e una ottantina di piazzamenti già arrivati dopo sei mesi di attività e soprattutto queste affermazioni tris che partono da una mia filosofia. Ho cinquanta effettivi in allenamento, ma 44 Lucio Colletti in sediolo nel suo pellegrinaggio vincente per ippodromi ra marzo e giugno del 2009 il circuito nazionale della tris ha rivelato le doti di un trainer palermitano e toscano d’adozione, Lucio Colletti. Nelle prove del tiercè i cavalli allenati da questo professionista si sono messi in evidenza da Trieste in giù. E’ proprio il caso di dirlo perché Duca Air il 5 maggio ha trionfato al Montebello in una tris percorsa costantemente in quarta/quinta ruota, numero che raramente si vede sull’anello giuliano notoriamente dalle curve strette. Poi nella vicina Padova si è affermato il cinque anni Iper Jet, storia del 25 maggio. Rotta in Toscana, dove Colletti ha nessun cavallo da gran premio. Allora per far quadrare i conti la scelta è stata quella di preparare i cavalli per le tris dove il montepremi è sempre di livello. Inoltre, queste corse sono un mio pallino personale. Da bambino ho vissuto in Francia e lì la magia del quintè nei bar mi ha catturato. Io credo che se vogliamo rilanciare l’ippica bisogna puntare proprio su una bella confezione della tris, con i buoni cavalli e i migliori drivers, per poi promozionare bene il prodotto sui media”. Duca Air è l’ammiraglio di scuderia. Un cavallo che lui ha rigenerato dopo un periodo di appannamento. “Il Duca è sempre stato un buon cavallo, è passato da da Palermo, Mister Tris LUCIO COLLETTI LUCIO COLLETTI IL TRAINER DELLA TRIS di Fausto Ferretti Cavallo DUCA AIR GUNTHER PRIDE DUCA AIR LAMON JET IPER JET FRANKY GIO' Ippodromo 1. TRIS FIRENZE 1. TRIS PALERMO 1. TRIS TRIESTE 1. TRIS MONTECATINI 1. TRIS PADOVA 1. TRIS MONTECATINI TOTALE 50 VITTORIE DI SCUDERIA AL 26 GIUGNO 2009 6 VITTORIE LOVE ME TENDER 4 VITTORIE LAMON JET 4 VITTORIE FRANKY GIO' 3 VITTORIE GUNTHER PRIDE 2 VITTORIE DUCA AIR 2 VITTORIE IPER JET poi altri con 1 vittoria. I PIU' VINCENTI DELLA SCUDERIA LOVE ME TENDER E' LA REGINETTA DEL 2009 CON SEI SIGILLI Data 27.03.09 27.04.09 05.09.09 13.05.09 15.05.09 23.05.09 IL DOPPIO DEL DUCA TRA FIRENZE E TRIESTE SEI VITTORIE TRIS DEI 'COLLETTI BOYS' IN 5 IPPODROMI DIVERSI TUTTE LE TRIS 2009 VINTE DA COLLETTI 45 46 vari allenatori, non sempre ha espresso le sue qualità, talvolta è incappato in rotture dovute al carattere. Con lui ho lavorato sulla meccanica, con delle ferrature e usufruendo di un training sulla dirittura in sabbia di Migliarino intervallato da passeggiate lungo il vicino lago, ho riportato Duca Air ad un eccellente livello. Tanto che ora è un soggetto dal fondo illimitato e la corsa di Trieste lo dimostra, girando tutta strada di fuori”. Licenza da allievo staccata a diciotto anni, il Lucio palermitano a trent’anni decide di lasciare l’isola e si trasferisce a Roma, un bel periodo di formazione e poi l’approdo da Enrico Bellei. “Che anche merito di questo anno importante per la mia professione”. I risultati di Colletti non sono passati inosservati perchè diversi proprietari toscani hanno mandato da lui diversi puledri con la N. “Se mette la testa a posto, credo che Love Me Tender ha le potenzialità per salire ancora di categoria dopo la suite di sette affermazioni consecutive. Poi il futuro è in queste N tra i quali ce ne sono alcuni che fanno sognare”. Dalle tris ai gran premi, l’obiettivo dell’affabile trainer palermitano che si è innamorato della Toscana, è l’impeto, lo slancio dei puledri prossimi al debutto che sono la linfa di uno sport bellissimo, il trotto. oggi è la mia prima guida, uno che ti garantisce una interpretazione al top. Poi mi avvalgo di altri validi catch come Antonio Greppi, Gennaro Casillo e Marcello Di Nicola. Io preferisco allenare, ho la fortuna di essere a Migliarino, un posto dal clima ideale. Venendo da Palermo, ho apprezzato questa location in Toscana dove non è mai né troppo freddo né troppo caldo. Personalmente sono dell’idea che sia il troppo caldo a dare noia ai cavalli. A livello di strutture il materiale che ho in training ha a disposizione una racchetta da 1700 metri e la possibilità di adottare la terapia marina nel vicino lago. Poi ho uno staff di collaboratori straordinari ai quali do gran parte del • segue quota progressiva (da stabilire) per la corsa all’età dei tre anni. • quota pari all’1% della dotazione al momento della partecipazione alle corse da svolgersi nel corso dell’attività dei due anni e dei tre anni. • quota di Euro 250,00 da corrispondersi entro il 30 giugno 2010; • quota di Euro 100,00 da corrispondersi entro il 31 marzo 2010; • quota di Euro 100,00 da corrispondersi entro il 31 dicembre 2009. E’ riconosciuta agli acquirenti di cavalli alle Aste suddette la facoltà di corrispondere l’importo al momento del pagamento stesso. • quota iniziale a carico dell’allevatore per Euro 60,00, già inglobata nella tassa d’iscrizione alle Aste. In caso di iscrizioni, contemporanee o successive, ad Aste non organizzate dall’Anact, il cavallo perde ogni diritto a partecipare alle corse valide per i Gran Premi delle Aste. COMPOSIZIONE DEL FONDO Le dotazioni delle corse potranno variare in base alla quantità dei soggetti iscritti ed in ragione dell’entità della composizione del Fondo. Sarà attribuito un bonus di Euro 100.000,00 per il/la cavallo/a che si aggiudicherà sia la corsa per due anni, sia la corsa per tre anni. All’età dei tre anni: prova unica open (con dotazione minima di Euro 200.000,00) All’età dei due anni: due divisioni; una maschile, l’altra femminile (Euro 200.000,00 ciascuna) Per tutti i cavalli iscritti alle Aste Anact: sono previste le seguenti corse: GRAN PREMI DELLE ASTE AVERSA – Ippodromo Cirigliano Lunedì 16 novembre 2009 Sessione Selezionata e Qualificata riservata a cavalli nati nel 2008 SETTIMO MILANESE – Centro Unire Lunedì 26 ottobre - Martedì 27 ottobre Sessione Selezionata e Qualificata riservata a cavalli nati nel 2008 dal 16 aprile in poi SETTIMO MILANESE - Centro Unire Lunedì 28 settembre - Martedì 29 settembre Sessione Selezionata e Qualificata riservata a cavalli nati nel 2008 dal 1° gennaio al 15 aprile CALENDARIO ASTE ANACT 2009 L 48 a giornata che tutti i “puri” del trotto italiano aspettano con ansia per un anno è quella loro interamente riservata. Infatti tutti gli ippodromi di trotto riservano un convegno l’anno per le sole corse Gentleman. La passione e l’amore per il cavallo con la straordinaria sensazione di correre in sulky a un trottatore portano l’adrenalina al massimo livello e generano emozioni uniche. Questi sono gli ingredienti principali che portano persone di ogni ceto sociale: dall’imprenditore al commerciante fino al professionista ad acquistare cavalli da trotto e cimentarsi in pista per competere con gli altri colleghi Gentleman. Questa parola, in inglese, significa letteralmente “Signore” e rappresenta il motto della Federnat, la federazione nazionale amatori trotto con a capo il Presidentissimo Cesare Meli. L’ippodromo del trotter romano di Tor di Valle l’ha ospitata, come tra- dizione, nel mese di giugno regalando tutto il palcoscenico ai Gentleman drivers di mezza Italia la sera di martedì 23. Alla perfetta riuscita della serata ha contribuito in maniera fondamentale il Gentleman Driver Club del Lazio, capitanato dal suo Presidente Luigi Migliaccio, che è riuscito nell’impresa di trovare anche uno sponsor prestigioso come la Intralot, azienda di giochi e scommesse internazionale. Molti Gentleman di diverse regioni sono giunti a Roma molto agguer- Franco Matafù, Consigliere Unire, premia Angelo Marozzi vincitore di due corse nella serata, con Lotarius e Moro Bon UN ANGELO CONQUISTA ROMA TORDIVALLE – SERATA GENTLEMAN di Andrea Specchi Angelo Marozzi si salva di misura all’interno riti e con propositi di vittoria non solo nella classifica finale della serata ma anche nella Tris-Quartè Nazionale, cosa riuscita al bravo e giovane gentleman emiliano Nicolò Venturi, che in sediolo al favorito Larice sbaragliava un campo di partenti molto qualitativo, vincendo per autentica dispersione la prova più attesa. Emozioni a raffica e tanta competizione leale nelle altre corse del programma che sancivano vincitore meritevole il marchigiano Ange- Splendido arrivo a fruste alzate con Angelo Marozzi che si salva sul palo 49 lo Marozzi, capace di cogliere due vittorie in serata in sulky al 4 anni Lotariuss e al 3 anni Moro Bon: identico il percorso delle sue affermazioni con schema di “stop and go” che ben avrebbe sottolineato lo”Zio Salvio” . A conclusione della serata, cena nella Club House dell’ippodromo di Tor di Valle con molti personaggi noti dello sport e della cultura che hanno partecipato alla competizione: Thomas Manfredini, calciatore professionista dell’Atalanta, alla sua prima esperienza in sulky, Zibì Boniek, arrabbiato per la sua scialba prestazione in gara (appena un quinto posto), Alessandro Andreoni esperto gentleman driver, vice presidente della Federnat e suocero di un “certo” Luca Cordero di Montezemolo, molto affamato e felice di rivedere un clima cordiale e amichevole come da diversi anni aveva a verificarsi. Estrazione conclusiva di premi per tutti gli intervenuti alla serata, gentilmente offerti da uno sponsor. Primo premio in palio era un bellissimo televisore 38 pollici con digitale terrestre. 50 orprende che nel mondo equestre, dominato da comportamenti e interessi prettamente maschili, le donne prevalgano numericamente nella partecipazione. Questo dato ha incuriosito l’autrice, Roberta Ravello, che nel suo libro, “Passione di Donne”, un nuovo volume della casa editrice Equitare, esamina le motivazioni e i modi tipici femminili di avvicinarsi all’equitazione o, più ampiamente, al cavallo. Sì, perché per le donne il rapporto con questo animale non si basa solo su esigenze sportive o di svago, ma deriva da bisogni più profondi, emotivi e affettivi. Come emerge dalle storie riportate nel libro, la donna ama il cavallo perché rappresenta per lei qualcosa che manca nella propria vita o che desidera: libertà, eros, forza, bellezza. Per questo sono molte le donne che scelgono attività o mestieri collegati al cavallo, a cui si dedicano con sensibilità e attenzione particolari. S Roberta Ravello è nata a Cesenatico nel 1971. Sin da piccola ha avuto due grandi passioni: la lettura e gli animali. È scrittrice e attivista nel campo della tutela dei di- ritti degli animali. Con Equitare ha già pubblicato “Cavalli inutili? Pascolo o macello, la necessità di una scelta responsabile”. L’EQUITAZIONE AL FEMMINILE, PASSIONE DI DONNE Un libro: Il cavallo in libreria e al cinema di Barbara Sarri uria” è una serie televisiva uscita all’inizio degli anni settanta in Italia (quindici anni dopo la sua apparizione negli Usa), ha avuto un gran successo. Una produzione a cura di Leon Fromkess le cui riprese furono effettuate all’Iverson Ranch di Chat- “F sworth, in California. “Milioni di bambini e ragazzi, ogni sera alle 19,25 su Raiuno, non se ne perdevano nemmeno una puntata; e la sigla del serial, cantata da Mal, balzò subito in vetta alla hit parade, vendendo 300 mila copie già nelle primissime settimane di programmazione.” (www.repubblica.it). Raccontava della storia di uno stallone morello, Furia, che si faceva cavalcare solo da un bambino Joey (interpretato da Bobby LA FURIA DEL WEST Un film: 51 Rubrica a cura di Barbara Sarri www.barbarasarri.com lire delle regole. Da non molto è uscito così un dvd che raccoglie le puntate più belle, un film per tutti che si chiama “Le nuove avventure di Furia”. La regia è di Lesley Selander e di Sidney Salkow. Diamond). Il piccolo protagonista, orfano dei genitori, viene accolto nel Broken Wheel Ranch dall’allevatore Jim Newton (Peter Graves) che gli farà quasi da padre insieme all’anziano e saggio Pete (William Fawcett). Siamo negli anni 50 e fanno da sfondo al film le immense praterie del West. Sorprende nella serie televisiva la bellissima figura di Furia: il cavallo intelligentissimo spesso risolve meglio degli umani le varie avventure che capitano a Joey e all’altro piccolo bambino di nome Pee-Wee. La natura (impersonata da Furia, per l’appunto) riesce a risolvere i problemi, a ridonare l’equilibrio e a stabi- I 52 l Laboratorio di Tecnologie della Riproduzione di Cremona è stato il primo centro Europeo che ha attivato un servizio di riproduzione assistita per cavalli, basato sulla tecnica di produzione di embrioni in vitro. Ad oggi abbiamo effettuato 200 interventi di riproduzione assistita su 98 cavalle da salto ostacoli, quarter, arabe e trotters, donatrici sia italiane sia provenienti dall’Europa e dal Medio Oriente. Fra gli stalloni utilizzati spiccano grandi campioni fra i quali il celebre trottatore Viking Kronos. Complessivamente sono stati ottenuti 144 embrioni con una media di 0,72 embrioni per intervento (risultato del tutto comparabile con le tradizionali tecniche di embryo tran- sfer). La percentuale di gravidanza media, sia con embrioni trasferiti freschi che dopo congelamento, è stata superiore al 60%, quindi equivalente a quella che si ottiene in media dopo trapianto embrionale tradizionale. Oltre 30 sono i puledri già nati con questa tecnica. Questa procedura, chiamata OPUICSI, già in uso da oltre un decennio nell’allevamento bovino, consiste nel prelevare i gameti femminili, gli ovociti, mediante aspirazione ecoguidata delle ovaie con una tecnica conosciuta con il nome di “ovum pick up” (OPU). Gli ovociti prelevati, in media 10 per OPU, vengono incubati per circa 24 ore, durante le quali raggiungono lo stadio di “maturazione” che li rende pronti ad essere fecondati in vi- tro con il seme dello stallone prescelto dal proprietario della cavalla donatrice. La tecnica di fecondazione utilizzata per gli ovociti equini ha il nome di ICSI (intracytoplasmic sperm injection); si tratta di una tecnica applicata anche nella riproduzione assistita umana nei casi di infertilità maschile, e consiste nell’iniettare un singolo spermatozoo all’interno dell’ovocita. Per questo motivo la quantità di seme necessaria a compiere l’intervento fecondativo è veramente molto ridotta, generalmente per il seme congelato varia da un quarto a mezza paillette in relazione alla qualità del seme che si utilizza. Gli ovociti così fecondati vengono coltivati in vitro per 7 giorni fino a che non raggiungono lo stadio di blastocisti in cui sono pronti per essere trapiantati in una cavalla ricevente o congelati e stoccati in azoto liquido, senza limiti di tempo, in attesa di futuro trapianto. L’operazione di prelievo OPU dura circa un’ora, non richiede nessun tipo di trattamento ormonale della cavalla donatrice e viene effettuata in anestesia locale. A differenza di una normale fecondazione, che può essere effettuata solo durante la stagione riproduttiva, l’OPU-ICSI può essere eseguito durante tutto l’anno con preferenza per le stagioni di transizione (da ottobre a febbraio) in cui le ovaie risultano essere più ricche di follicoli disponibili per l’aspirazione. CREMONA Puledri in provetta? Il primato europeo è a A CREMONA IL PRIMATO EUROPEO DEI PULEDRI IN PROVETTA Prof. Cesare Galli Avantea, Lab. Tecnologie della Riproduzione e Dip. Clinico Veterinario, Università di Bologna E’ una tecnica particolarmente indicata per cavalle in attività sportiva e per cavalle che, a causa di problemi riproduttivi o raggiunti limiti di età, non riescono a portare a termine una gravidanza. Inoltre, può essere utile per fattrici di alto valore genetico dalle quali si vuole ottenere più di un puledro per anno o embrioni stoccati per un futuro trapianto. Infine, per quanto riguarda la scelta dello stallone, la tecnica OPU-ICSI consente di utilizzare anche seme equino di scarsa fertilità poiché attraverso l’iniezione diretta dello spermatozoo si superano quei problemi di motilità seminale che sono all’origine della bassa fertilità di campo. Nonostante la tecnica abbia ormai raggiunto un elevato livello di standardizzazione resta comunque una dose di variabilità individuale. Il gruppo delle donatrici include sia cavalle particolarmente produttive (anche 5 embrioni prodotti da un unico prelievo) sia cavalle che nonostante abbiano effettuato più di un prelievo non hanno prodotto alcun embrione. Allo stesso modo alcuni stalloni si sono dimostrati più fertili e produttivi di altri, senza però stretta correlazione con la fertilità rilevata “in vivo”. Non abbiamo invece rilevato nessuna differenza in relazione all’età delle donatrici o alla presenza di disordini riproduttivi come endometriti, aplasie uterine o lacerazioni della cervice. Questi risultati dimostrano che la tecnica OPU-ICSI nella specie equina è ormai consolidata e produce risultati comparabili al trapianto embrionale tradizionale, specialmente laddove consente di ottenere embrioni da cavalle e stalloni con problemi riproduttivi. Infine, poiché gli embrioni così prodotti possono essere congelati con successo, questa tecnica apre le porte alla movimentazione e commercializzazione nazionale ed internazionale di embrioni equini. La tecnica richiede che la donatrice sia monitorata ecograficamente in allevamento o in scuderia dal proprio veterinario di fiducia per identificare il momento ideale per effettuare il prelievo degli ovociti. Previo accordi la donatrice deve essere portata presso la nostra sede LTR-AVANTEA, a Cremona, dove viene effettuato il prelievo in giornata. In alternativa la donatrice può essere anche stabulata e monitorata presso la nostra sede di Cremona o in cliniche convenzionate dove il nostro team effettuerà il prelievo degli ovociti che poi verranno portati in sede per la fecondazione e la coltura degli embrioni. Per qualsiasi altra informazione si può contattare direttamente il laboratorio al numero 0372/437242 o scrivere una mail all’indirizzo [email protected] oltre a consultare il nostro sito web www.avantea.it. Per chi desiderasse approfondire la conoscenza della tecnica OPU-ICSI sono disponibili le seguenti pubblicazioni scientifiche che possono essere richieste all’indirizzo mail [email protected]: - Application of ovum pick up, intracytoplasmic sperm injection and embryo culture in equine practice, AAEP proceedings of the American Association for Equine Practitioners (AAEP), vol 53, 554-559 2007. - Developmental competence of equine oocytes and embryos obtained by in vitro procedures ranging from in vitro maturation and ICSI to embryo culture, cryopreservation and somatic cell nuclear transfer. Anim Reprod Sci. 2007 Mar; 98 (1-2): 39-55. Come procedere per effettuare l’OPU-ICSI 53 L’ 54 acqua di bevanda è un “nutriente” fondamentale per l’animale, tale da non poter essere trascurato all’interno degli allevamenti. Spesso si tende a non dare sufficiente considerazione all’acqua di abbeverata usata dagli animali domestici. Questo può rivelarsi un grave errore: la qualità e la quantità d’acqua somministrata agli animali sono direttamente correlati con le performance produttive e riproduttive degli animali allevati. L’acqua fa parte del 98% delle molecole del corpo ed è necessaria per la regolamentazione della temperatura corporea, la crescita, riproduzione, lattazione, digestione, lubrificazione di giunture e vista, avendo cosi il potere di modificare la salute dell’animale e la produzione da esso effettuati. Basti pensare che in un animale adulto essa rappresenta il 60-70 % del peso corporeo. Il mantenimento del quantitativo di acqua necessario al corpo animale è determinato dagli apporti e dalle perdite di acqua; apporti costituiti da acqua di abbeverata e acqua contenuta negli alimenti, e perdite di acqua attraverso feci, urina, saliva, sudorazione, evaporazione dalla superficie corporea e dalle vie respiratorie e attraverso le produzioni. Diversamente dagli altri nutrienti essenziali, quali proteine, carboidrati, lipidi, minerali e vitamine, l’attenzione conferita all’approvvigionamento dell’acqua spesso non riceve una valutazione adeguata per assicurare la copertura dei fabbi- sogni del cavallo. Non essendo presenti nell’animale vere e proprie riserve di tale elemento, come avviene invece per altri principi nutritivi, quali zuccheri e grassi, l’acqua deve essere somministrata in dosi tali da non determinare carenze, che con il tempo diventano mortali per l’animale. Infatti, gli animali possono tollerare la mancanza di alimento per alcuni giorni senza s ostanziali p roblemi, m a non possono fare altrettanto con l’acqua. Il loro organismo, infatti, non sopravvive alla perdita di acqua superiore al 10-15 %, mentre può perdere tutto il grasso di deposito e fino a metà delle proteine. L’importanza dell’acqua, perciò, è legata al fatto che risulta essere un essenziale nutriente che deve essere approvvigionato dall’esterno, perché non è sintetizzato a sufficienza nel corpo dell’animale per soddisfare i requisiti per mantenimento, la crescita, gravidanza e sport. Come detto prima, l’acqua partecipa a numerose reazioni, agendo da lubrificante per le articolazioni, serve a rammollire gli alimenti facilitando i processi di digestione e assorbimento delle sostanze nutritive contribuendo in finale, al corretto trasporto dei prodotti terminali della digestione. In sintesi, si può dire che le suddette considerazioni evidenziano come l’acqua debba essere considerata come un nutriente o comunque sia un elemento, essenziale ed insostituibile ai fini del ciclo naturale della vita dell’animale. L’acqua, quindi, è un elemento essenziale per garantire il benessere degli animali allevati e favorire il raggiungimento delle migliori performance. L’organismo animale assume l’acqua di cui necessita da Medico Veterinario - Dottore di Ricerca Centro di Studio del Cavallo Sportivo - Perugia CLARITA CAVALLUCCI Importanza dell’acqua nel cavallo tre fonti: dall’acqua di bevanda, dall’acqua di costituzione degli alimenti e da quella cosiddetta metabolica, che si origina, in varia misura, nelle reazioni di ossidazione cui sono soggetti carboidrati, proteine e grassi. Il mantenimento del bilancio idrico è determinato dalle perdite di acqua attraverso feci, urina, saliva, sudorazione, evaporazione dalla superficie corporea e dalle vie respiratorie e attraverso la produzione di latte. L’entità dei fabbisogni idrici degli animali è influenzata da molteplici fattori, quali: • le caratteristiche dell’animale (età, peso, attività, stadio fisiologico, stato sanitario); • il livello alimentare, la composizione della razione e il tipo di alimento; • la tecnica d’allevamento e le modalità di stabulazione; • il microclima dell’ambiente d’allevamento (temperatura, umidità, velocità dell’aria); • le caratteristiche dell’acqua. L’assunzione di liquidi è positivamente correlata all’ingestione di sostanza secca ed è legata quindi a tutti i fattori che condizionano quest’ultima azione. Il fabbisogno idrico è fortemente influenzato dalla composizione della razione: l’ingestione di alimenti ricchi in acqua, ad esempio il latte da parte del puledro, riduce l’assunzione volontaria di acqua di bevanda. D’altra parte, il consumo d’acqua cresce all’aumentare della concentrazione salina e proteica della razione. In particolare, l’eccesso di un elemento minerale può essere in parte eliminato dall’organismo con l’aumento della diuresi che, a sua volta, provoca un aumento del consumo d’acqua. Inoltre i fabbisogni idrici aumentano con l’innalzamento della temperatura ambientale, in quanto l’acqua rappresenta l’elemento fondamentale per la dispersione del calore; a parità di temperatura i consumi scendono con l’aumentare del grado di umidità. Anche le caratteristiche qualitative dell’acqua di bevanda (salinità totale, durezza, pH, ecc.) possono influenzare in maniera significativa l’entità del consumo ed anche la temperatura dell’acqua di bevanda influenza l’entità dei fabbisogni idrici e le produzioni. In linea generale non si dovrebbe somministrare a i c avalli a cqua con temperatura inferiore ai 15°C, mentre per gli esemplari più giovani è consigliabile una temperatura dell’acqua di circa 20-22°C. Le richieste idriche variano in funzione dello stato fisiologico degli animali. Un soggetto che sta costruendo nuovi tessuti e sta aumentando di peso richiede maggiori quantità di acqua di uno in dimagrimento; lo stato di gravidanza comporta un maggiore fabbisogno idrico (aumento di peso della madre e del feto). Il fabbisogno idrico per lo sport è legato essenzialmente alla intensità di lavoro e quindi alla quantità di acqua persa. L’evaporazione di 1 litro di sudore dissipa circa 580 kcalorie di calore, che è la quantità di calore prodotta da 7-8 minuti di trotto. La massima quantità di sudore del cavallo è di 10-15litri/ per ora, pertanto una grande quantità di acqua corporea è perduta durante la prestazione atletica. Se questa non viene rimpiazzata si hanno problemi di disidratazione e di perdita di peso corporeo. Normalmente i cavalli bevono 4 litri per kg di alimento, ma questo naturalmente può variare in base alle diverse condizioni di alimentazione, allenamento e ambiente. 55 Particolari situazioni sanitarie, per esempio stati diarroici e febbrili, comportano aumenti dei fabbisogni idrici giornalieri. In campo zootecnico non esistono norme specifiche relative alle caratteristiche qualitative delle acque destinate all’abbeverata degli animali. La normativa nazionale che disciplina la qualità delle acque ad uso umano è invece il decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, in cui vengono riportati i seguenti parametri: • microbiologici (Escherichia coli, enterocchi); • chimici (nitrati, nitriti, metalli pesanti, arsenico, cromo, rame, piombo, mercurio, ecc.); • “indicatori” (colore, odore, sapore, torbidità, durezza, presenza di alluminio, ammonio, cloruro, ferro, manganese, solfato, sodio, batteri coliformi a 37°C, ecc.). L’acqua destinata agli animali deve comunque essere di buona qualità, perchè in caso contrario acque non idonee possono comportare problemi sanitari e riduzioni delle prestazioni produttive (latte) e sportive. Diversi sono i parametri ritenuti fondamentali per la valutazione della qualità dell’acqua di bevanda. La durezza (o grado idiometrico) è una proprietà dell’acqua legata prevalentemente al contenuto di sali, in particolare carbonati, bicarbonati e solfati di calcio e magnesio, espresso generalmente in 56 grammi di carbonato di calcio o di ossido di calcio contenuti in 100 litri di acqua (rispettivamente gradi francesi °F e gradi tedeschi °D). Acque ricche di sali di calcio e magnesio vengono definite “dure”, mentre acque povere o esenti sono dette “dolci”. Questo parametro, se mantenuto entro certi limiti, non sembra avere alcun effetto su salute, performance e consumo di acqua degli animali. Acque particolarmente dure (> di 20 °F) possono essere poco digeribili, provocare una diminuzione dell’assorbimento intestinale degli oligoelementi presenti nelle razioni e favorire la formazione di incrostazioni calcaree all’interno delle tabulazioni e negli orifizi degli abbeveratoi, con diminuzione della portata di questi ultimi o addirittura otturazione completa di parti della rete idrica. Normalmente i l p H n ell’acqua è compreso tra 6 e 9, range che può essere considerato adatto per l’acqua di bevanda. In generale acque con pH al di fuori del range 6,5-8,5 possono contribuire all’insorgenza di turbe del metabolismo e della fertilità, di diarrea, di scadente conversione dell’alimento e di minore ingestione di acqua e alimen- to, oltre alla precipitazione di alcuni farmaci somministrati con l’acqua, con possibilità di tempi di sospensione prolungati. Acque particolarmente acide (pH < di 5-5,5) possono inoltre provocare problemi all’apparato urinario e digestivo, fenomeni di demineralizzazione e fragilità scheletrica. La salinità è un parametro molto importante da considerare per l’abbeverata degli animali; essa è equivalente ai solidi totali disciolti (STD). Acque con una concentrazione di STD superiore a 3.000 mg/l provocano i primi effetti negativi sull’organismo. In generale il controllo microbiologico dell’acqua di bevanda in allevamento è in grado di evitare conseguenze patologiche a carico degli animali, quali problemi gastroenterici, digestivi, respiratori, urogenitali e riproduttivi. Tra i possibili indicatori di contaminazione biologica dell’acqua vengono generalmente presi in considerazione i coliformi totali e fecali, gli streptococchi fecali e i batteri totali. In campo zootecnico un’acqua con un numero di coliformi inferiore a 50 per 100 ml può essere considerata “sicura”. Un numero di batteri totali superiore a 500 per 100 ml può indicare una scarsa qualità microbiologica e se questo numero è superiore a 1.000.000 per 100 ml l’acqua non deve essere utilizzata per l’abbeverata. L’acqua di bevanda può essere somministrata agli animali attraverso due differenti sistemi: versandola direttamente in contenitori come secchi o mangiatoie oppure mediante abbeveratoi automatici. In ogni caso il sistema di somministrazione deve rispondere ad alcuni requisiti di base: l’erogazione di acqua fresca e pulita deve essere proporzionale alle esigenze degli animali allevati. Alcune caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua influenzano negativamente l’efficacia dei farmaci somministrati in veicolo acquoso, pratica che si sta sempre più diffondendo. In particolare, pH, durezza e salinità non idonei possono diminuire la solubilità dei principi attivi e favorire la precipitazione degli stessi come composti insolubili, favorendo la possibilità di sottodosaggio del farmaco a causa della sua insolubilizzazione.