1. Diciamoci subito la verità: eri già pronto a rispondere a queste

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1. Diciamoci subito la verità: eri già pronto a rispondere a queste
ENRICO CAMPIONE - L’INTERVISTA
1. Diciamoci subito la verità: eri già pronto a rispondere a queste domande a
inizio gennaio prima di Fatal Acerbi? Anestetizziamo subito il dolore: come
hai vissuto quel momento e se questo Scudetto e questa Coppa cancellano
quel momento. Attendiamo ancora le foto compromettenti vendicative di
un Ago in fasce…
Ero pronto direttore, anche se il mio quinto senso e mezzo mi diceva di temere Ago e
le sue capacità divinatorie, temevo molto la “siringa” di Acerbi che è poi
puntualmente arrivata.
Il dolore è ancora forte ….ho vissuto il momento dimenticandomi di essere un
baronetto e bestemmiando come un pazzo per casa…..mia moglie ancora mi rinfaccia
le pazzie di quelle maledetta serata.
Scudetto e clausura hanno poi cancellato quel triste momento.
C’è di peggio delle foto di Agostino in fasce…..i miei nipotini di Reggio Emilia ignari
qualche settimana dopo la fatal Sassuolo, convinti di farmi un dono,mi hanno
mandato una loro foto con Acerbi….il danno e la beffa.
2. Terza Coppa in arrivo con un margine importante e scudetto numero
cinque: prime sensazioni di una stagione da autentico protagonista e come
hai vissuto quest’ultima giornata prima del trionfo.
Ero naturalmente teso per lo scudetto, temevo il rischio del braccino corto…..i
ragazzi sono stati per fortuna fantastici sfoderando una delle migliori prestazioni
della stagione.
Nell’anticipo del sabato sera, con un rito semi vodoo, ho tirato fuori dalla culla mio
figlio Riccardo prima del rigore di Bacca per posizionarlo di fronte alla tv…..cosa non
si fa per vincere Fantamaradona.
Per la coppa non avevo timori, come ben sa il direttore ero convito di aggiudicarmela
sin dalle prime giornate del clausura.
3. Ti riconosci un po’ nell’accostamento con i Golden State Warriors che
stanno spadroneggiando in NBA?
E’ un accostamento troppo generoso di cui Ti ringrazio molto. I Golden State stanno
riscrivendo la storia NBA con un nuovo modo di giocare fatto di attacco superveloce
nei passaggi e difesa costruita sul cambio sistematico…quasi una rivoluzione
copernicana.
Sento Mr Pane 2015 – 2016 simile ai miei adorati Boston Celtics della metà degli
anni 80’, una squadra che sapeva coniugare una difesa arcigna con un gioco
d’attacco variegato.
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4. Uno scudetto costruito soprattutto a metà gennaio in sede d’asta. Sei
d’accordo? Tutti giocatori voluti o qualcuno “trovato”? Quali erano i nomi
sul taccuino certi che poi hai preso e se c’è qualche rimpianto.
In sede d’asta partendo dal presupposto di conservare poco o niente della squadra
d’apertura, ho voluto un mix tra giocatori a me cari ( Bacca, Belotti, Marcos Alonso,
Alex Sandro) e giocatori che avevano fatto un girone d’andata al di sotto delle loro
capacità (Candreva, Pogba, Belotti).
Della rosa volevo a tutti i costi Belotti, Bacca, Marcos Alonso e Candreva, mi sono
“trovato” con piacevole sorpresa Klose Suso.
Due rimpianti grosso, Saponara in sede d’asta e Tello nella riparazione.
5. A noi piaceva molto la rosa dell’Apertura.E forse in termini di voti dava
più sicurezza in ogni reparto, nonostante qualche acrobazia di formazione
in attacco. La struttura della rosa del Clausura ha rispettato gli stessi
canoni ma gli uomini scelti si sono rivelati quantitativamene e
qualitativamente più determinanti. Analisi che condividi?
Condivido appieno questa analisi.
Anche io resto convinto che la squadra dell’apertura fosse più forte e completa di
quella del clausura, con la sola eccezione della minore varietà in attacco.
Nel clausura se da un lato ho avuto la possibilità di avere una maggior scelta a
centrocampo e soprattutto in attacco dall’altro, ho patito una certa povertà di scelta
in difesa motivo per cui non ho mai schierato i 4 difensori.
I portieri del clausura sulla carta erano da incubo……mi hanno fatto patire ma nel
complesso, soprattutto nello sprint finale, si sono rivelati decisivi.
6. La qualità di due difensori come Alex Sandro e Marcos Alonso, difensori
solo sulla carta. Un fuoriclasse come Pogba, un Candreva discontinuo ma
cha ha assicurato gol pesanti, un Soriano che ha deluso ma che è stato ben
sostituito dalla vena realizzativa dei Suso o dei Brozovic; gerarchie più
definite in attacco con Thereau e Dionisi spesso in panca, laddove
sarebbero stati titolari in molte altre avversarie: il tridente nel finale
Bacca-Belotti-Klose si è trovato la quadra. Condivid questa analisi?
Anche in questo caso direttore condivido in toto la tua analisi. Tra i difensori sulla
carta annoverei anche il buon Ghoulam che ha spesso preso voti importanti.
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La costruzione di gerarchie mi ha aiutato nella costruzione delle singole formazioni
con cambi settimanali di 2 – 3 giocatori al massimo.
Therau e Dionisi hanno pagato il mio amore per Bacca, la sempre maggiore
continuità di Belotti ed il risveglio di Klose.
7. La storia fantamaradoniana insegna che gli scudetti si vincono spesso
grazie ai colpi pagati poco: Suso 1 credito, Belotti 7 crediti, Klose 1
credito. E’ stato vinto qui lo scudetto?
In una lega super competitiva come la nostra gli scudetti si vincono solo con i
“particolari”. La scelta di giocatori potenzialmente in grado di giocare un ruolo
importante è estremamente importante per avere un vantaggio competitivo sugli
altri, ci vuole la giusta dose di mazzo (Suso/Klose) e di sagacia/testardaggine
(Belotti).
8. Quanto hanno inciso Finestra e Mercato di Riparazione?
Questa volta hanno inciso davvero poco, avendo risorse finanziarie limitate ed
essendo tendenzialmente convito della mia rosa ho apportato davvero variazioni poco
significative.
Volevo fortemente Tello nella riparazione ma ahimè senza esito. Per tenere fede alla
mia passione “vintage” nella riparazione mi sono regalato Pellisier.
9. Per molti addetti ai lavori è stato un campionato livellato verso il basso.
Noi non siamo d’accordo. L’equilibrio è figlio di una alta competenza
generale. Cosa ne pensi?
Sicuramente questo campionato vedendolo con gli occhi di un esterno addetto ai
lavori non è stato un campionato esaltante come l’apertura. C’è stata una tendenza
generalizzata delle squadre ad annullarsi tra di loro di cui sicuramente ho beneficiato.
L’equilibrio è sicuramente un valore, figlio della altissima competenza di tutti, che
rende bella la lega; come ho sempre detto tutte le rose hanno la possibilità in potenza
di battere chiunque ed infatti io ho preso due belle randellate da Claudio.
10.
Sfogliamo il libro dei ricordi: sei stato capace di vincere una Coppa
di Lega nel 2011 concludendo con due quinti posti tra Apertura e Clausura.
Ma non solo lo scudetto, ma persino il podio mancava dal 2009. Come mai?
Il podio mancava da troppo tempo era ora che il vessillo di Mr Pane tornasse a
sventolare nelle arene del Fantamaradona. La mancanza dal podio si spiega da un
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lato con qualche piccola dose di sfortuna passata e dall’altro, con numerose mie errate
scelte in sede d’asta figlie della “fissazione” di avere squadre equilibrate e simili a
quelle che veramente scendono in campo.
11.
Nello scudetto del 2009 c’erano Ibrahimovic, Gilardino, Jeda, Cruz,
Cambiasso, Cozza, Domizzi… Che ricordi hai? Qualche analogia? E
soprattutto. Possiamo estremizzare dicendo che uno degli artefici del
campionato è stato un giocatore del Fantamaradona del passato, quel
Simone Inzaghi capace di rivitalizzare la Lazio nell’ultimo scorcio e quindi
di migliorare sensibilmente il tuo architrave laziale Marchetti-CandrevaKlose?
Mamma mia che ricordi sembra un secolo fa, che squadrone Ibra e Cambiasso su tutti
ma anche Cozza, Cruz e Gila. Ibra è con Zidane uno dei due giocatori post Maradona
per il quale ho avuto una vera devozione come ho sperato due anni fa che venisse a
Napoli, sono certo che con Ibra avremmo vinto lo scudetto.
Analogie non ne vedo tante quella squadra era figlia anche delle regole vigenti illo
tempore, aveva soprattutto un grande attacco ed era meno completa negli altri
reparti.
L’unica analogia che mi viene in mente è tra Jeda e Klose che hanno segnato gol
importantissimi per la vittoria finale.
L’asse laziale è stato fondamentale nello sprint finale senza alcun dubbio, dubito
fortemenente che possa esserci qualche merito di Mr. Inzaghi catapultato sulla
panchina per le ultime giornate.
12.
Solo Ghoulam e Strinic come giocatori del miglior Napoli degli ultimi
venticinque anni. Scelta precisa o casualità? Un tuo bilancio anche sulla
stagione della nostra squadra del cuore
Scelta abbastanza precisa, non prendo spesso giocatori del Napoli per evitare
condizionamenti di tipo psicologico. Avrei preso volentieri anche Hamsik e Callejon.
Resto convinto che abbiamo perso per l’ennesima volta un treno importante di quelli
che non passano spesso;nel mercato di riparazione andavano fatti due colpi mirati per
evitare di arrivare cotti allo sprint finale. Con l’acquisto, assolutamente possibile per
le finanze societarie, di Soriano e Badu avremmo vinto lo scudetto.
Ho mille rimpianti per questa stagione che ricorderò sempre come quella con il più
bel Napoli di sempre quanto a gioco e continuità.
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13.
L’avversario più temibile ?
Nella prima parte del campionato temevo Francesco ed Ilario, con il passare delle
giornate ho spostato l’attenzione su Joz che ha avuto un rendimento sempre in
costante crescita e che temevo volesse farmi un bello scherzetto.
14.
I tuoi uomini-simbolo?
Pogba, Candreva e Belotti sono i giocatori maggiormente rappresentativi.
La stella Bacca è stata efficace ma molto offuscata dalla mediocrità del Milan e dalla
ottima scelta del presidente di prendere Brocchi…
15.
Il giocatore che ti ha deluso di più e quello che ti ha dato più
soddisfazioni.
Nessun giocatore mi ha davvero deluso. Hanno reso al di sotto delle loro possibilità
Maxsimovic, Romagnoli e Bacca.
Le pià belle soddisfazioni le ho avute dai miei punteros Belotti e Klose.
La tripletta di Suso me la sono gustata poco perché non ha portato alla vittoria
settimanale.
16.
Un aggettivo che descriva la tua stagione.
Esaltante
17.
Il momento più brutto della stagione.
La sconfitta nel ritorno con Claudio con rigore sbagliato di Candreva. Ho rivisto i
fantasmi del passato e temevo una squadra stanca ed in debito d’ossigeno.
18.
Il momento più bello e quando hai pensato di poter vincere il
campionato?
Il momento più bello è stata la domenica che mi ha permesso di superare Agostino in
Coppa di Lega prendendo un vantaggio importante.
Ho pensato di poter vincere il campionato ad inizio del girone di ritorno, avevo la
convinzione di avere una bella squadra che alla lunga mi avrebbe dato gioie e non
vedevo, sbagliando, altre squadre in grado di avere la mia continuità.
19.
Il rivale più acerrimo.
Agostino per la prima parte del campionato e Joz nella seconda.
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20.
La squadra che ti ha più sorpreso.
Mi hanno sorpreso in negativo Claudio e Francesco, ero convito che avrebbero fatto
più punti, sicuramente la dea bendata non è stata dalla loro parte.
In positivo la squadra di Joz che ha mostrato una solidità crescente che non avevo
intuito nella prima metà del campionato.
21.
Un messaggio ai tifosi e al resto della Lega.
Ai miei tifosi dico che il meglio deve ancora venire.
Alla Lega dico che sono carico a mille, che non vedo l’ora che venga Agosto per l’asta,
che voto San Domenico Maggiore come location dell’asta e che vorrei riuscire a
giocare a pallone tutti insieme.
22.
Un pensiero sul Fantamaradona
Parafrasando Proietti in Febbre da Cavallo dico che il Fantamaradona non si può
spiegare. E’ un concentrato di varie sensazioni, emozioni e piaceri, riesce a farci stare
insieme oramai da un ventennio.
Per il futuro :
- Dobbiamo iniziare a programmare per i prossimi anni Junior Fantamaradona…
- Dobbiamo creare un momento celebrativo per tutti gli allenatori che non sono più
in lega per non disperderne il ricordo e le prodezze (Poschner, Vilas, il
giurencosulto D’Urso,….)
23.
E’ il momento delle dediche.
Dedico la mia vittoria ai miei due Riccardo, a mio padre che mi ha lasciato ad Agosto
e che aveva un certo “fastidio” per il Fantacalcio (anche e soprattutto per l’asta del 26
dicembre) ed a mio figlio che è nato a Maggio.
24.
Concludiamo con la domanda canonica che rivolgiamo a tutti i
campioni. Ti sei divertito?
Mi sono divertito tantissimo, come tutti gli anni del resto.
Il Fantamaradona è per me uno stato dell’anima non potrei farne mai a meno.