37 Geologo Antartide.pub

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37 Geologo Antartide.pub
Antartide
Il professor Matteo Cattadori la mattina del
sedici febbraio 2007 ha
spiegato agli alunni
della 3C la vita delle
basi in Antartide.
Noi eravamo molto interessati. La parte più
bella è stata quando ha
parlato della trivellazione: come si faceva a
forare il ghiaccio e il
terreno sul fondo marino. E’ stato così gentile
da portarci la testa della trivella. Era pesantissima e resistentissima. Ci ha spiegato come veniva fatta (frammenti di diamanti e una lega speciale di acciaio) e perché era così resistente.
In Antartide si muovono con dei cingolati adatti a
mantenere una buona stabilità sul ghiaccio o sulla
neve. La temperatura raggiunge i 50 gradi sotto lo
zero nei mesi invernali, difatti non ci sono insediamenti umani stabili. Solo pinguini e uccelli molto
voraci. Matteo ci ha raccontato che una volta era
uscito con il cibo e una donna gli stava correndo
incontro agitando le braccia per dirgli di stare attento. Lui credeva che lo volesse salutare. Invece
lo voleva avvertire del volatile che poteva rubargli
il cibo. Improvvisamente si ritrovò senza una coscia di pollo nel piatto.
I rifornimenti arrivano via mare come il carburante
che viene convogliato in un tubo speciale ricoperto di una guaina adatta alle temperature estreme.
Nella base si lavora dalla mattina alla sera e si
dorme una volta per ciascuno. Si fanno numerosi
turni di notte per controllare la trivella che regolarmente viene smontata e cambiata perché si consuma regolarmente. E tutto questo è un grosso
problema.
Poi lui ci ha parlato della morfologia del territorio
che è vulcanico. Il più importante vulcano si chiama Erebus ed è tuttora attivo e perennemente
ricoperto di ghiaccio molto spesso. Le coste sono
popolate da colonie di pinguini che possono raggiungere i mille esemplari.
Dalle coste si staccano moltissimi iceberg a causa
del riscaldamento globale del pianeta.
Matteo ha detto che in Antartide non tornerà perché il suo soggiorno era stato definito in tre mesi,
ma, nonostante i turni di lavoro frequenti e intensi,
lui non dimenticherà mai questa terra meravigliosa.
Gli abbiamo posto alcune domande, ecco le sue
risposte.
Maurizio Pedrotti e Giacomo Tait 3 C
Si viveva bene e si lavorava tanto nella base americana?
Proprio così: si lavorava davvero molto a Mc Murdo, la base americana che mi ha ospitato per due
mesi e mezzo. I ritmi di lavoro erano davvero sostenuti per tutti: meccanici, ricercatori, cuochi,
piloti. I giorni della settimana erano tutti un po’
uguali, pensa che non c’era la domenica, nel senso di giorno non-lavorativo, tutti erano impegnati
al massimo nel proprio lavoro. Questo fatto però
non ha impedito di vivere bene quei pochi momenti di pausa che capitavano. All’interno della
base ci sono anche diverse strutture per il tempo
libero: piccoli sentieri percorribili a piedi attorno
alla base, palestre, pub e vengono organizzate
anche diverse attività ricreative. Il tempo libero è
stato davvero poco, ma, in compenso, molto piacevole.
Che tipo di lavoro svolgeva in Antartide?
Io ero là in qualità di insegnante. Non svolgevo
attività di ricerca ma ero stato scelto per seguire
da vicino una ricerca scientifica, chiamata ANDRILL e per spiegarla a tutte le scuole italiane. Il
mio progetto (chiamato progettosmilla.it) è stato
selezionato con lo scopo di divulgare presso le
scuole italiane gli scopi, i metodi e i risultati della
ricerca scientifica. Il progetto è riuscito a coinvolgere quasi 1000 studenti di scuole di tutta Italia.
Come era organizzata la base?
La base è paragonabile, per estensione, al paese
di Villalagarina ed è la più grande di tutte le basi
antartiche, sia in termini di popolazione che di
superficie. E’ un vero e proprio concentrato di civiltà nel mezzo del continente più selvaggio e disabitato del nostro pianeta. A differenza di un paese, però, può essere totalmente autosufficiente e
in tutte le sue esigenze: energia, trasporti, comunicazioni, smaltimento rifiuti e persino nella produzione di frutta e verdura fresca, necessari nella
dieta alimentare per il loro apporto di vitamine e
che vengono prodotti in una piccola serra.
Il cibo è buono e come arrivavano i rifornimenti?
Il cibo è buono ma ha un unico difetto: è fatto da
degli americani per altri americani, e si sa che
quello non è esattamente un popolo con una
grande tradizione culinaria. Intendiamoci, però, la
mensa era pulitissima, organizzata e molto ben
attrezzata e, per dirla tutta, il cibo non era affatto
male. Il vero problema è che dopo due mesi e
mezzo la "nostalgia della lasagna" era notevole.
Le mie origini emiliane vengono fuori, anche in
Antartide
Come ci si muoveva in Antartide?
In Antartide muoversi è un problema, quindi si
sposta solo per necessità. Ci si muove via terra o
via cielo. I mezzi aerei sono aerei ed elicotteri. I
primi vengono usati per coprire distanze lunghissime, come ad esempio dalla Nuova Zelanda all'Antartide, oppure medie, come quelle che ci sono tra le basi presenti all'interno del continente
antartico. L'elicottero viene usato solo per coprire
brevi distanze, fino ad un massimo di poche centinaia di Km.
Spostarsi via terra è ancora più difficile. Non ci
sono strade, ma solo piste su ghiaccio e la veloci-
tank enormi cilindrici come quelli che si vedono
nelle raffinerie. Lì però i carburanti hanno degli
additivi speciali che abbassano il punto di congelamento oltre la temperatura ambientale. Un tecnico una volta mi ha detto che il gasolio usato lì,
contiene degli additivi che non lo fanno congelare
prima dei -100°C.
Come arrivava l’acqua alla base? I tubi non si
ghiacciavano?
Come detto prima la base è assolutamente autosufficiente in tutte le sue necessità, approvvigionamento di acqua potabile incluso. L'acqua dolce
viene ottenuta desalinizzando quella del mare in
un impianto apposito che sfrutta la tecnologia dell'osmosi inversa. L'acqua viene poi distribuita a
tutta la base attraverso delle tubazioni speciali
situate fuori-terra e che riuniscono tutte le utenze
in un unico tubo (acque potabili e reflue). Al suo
interno vi sono delle resistenze elettriche riscaldanti che impediscono all'acqua di ghiacciare.
In quanti lavoravate nella base?
La base durante la mia permanenza aveva circa
1000 abitanti. Questa è la consistenza numerica
della popolazione durante la stagione estiva. In
inverno gli abitanti si riducono a circa 100.
Quante basi è andato a vedere? C’erano anche
basi italiane?
Ho avuto anche la fortuna di visitare sia la base
neozelandese Scott che quella italiana che è vicina di casa di quella americana e si trova a solo
400 Km da Mc Murdo. Entrambe sono più piccole
ma forse un po’ più ospitali perché a differenza di
Mc Murdo i blocchi abitati sono tutti collegati da
tunnel riscaldati e quindi puoi andare ad esempio
dal dormitorio alla mensa senza dover uscire all'esterno. La base italiana poi è anche famosa in
tutto l'Antartide per la sua cucina: l’opinione comune che è quella dove si mangia meglio in assoluto.
Cosa studiavate in particolare?
Io, come detto non svolgevo attività di ricerca ma
di divulgazione. I ricercatori avevano l'obiettivo di
ottenere una carota di roccia di 1000 metri di lunghezza del fondale marino sottostante alla piattaforma di Ross. Dal suo studio intendono ottenere
delle informazioni utili per capire la storia passata
della piattaforma e in particolare i suoi comportamenti nelle epoche in cui il nostro pianeta era un
po’ più caldo. Queste informazioni sono preziosissime per capire meglio il comportamento che può
avere l'immensa calotta glaciale antartica in risposta al riscaldamento globale che ci attende.
Che lavoro faceva prima e dopo essere stato in
Antartide?
L'insegnante. Prima e dopo ma anche durante!
tà dei mezzi non supera mai i 50 Km/h. Su progettosmilla.it c'è una galleria fotografica dedicata esclusivamente ai mezzi usati in Antartide. E' tra le
più visitate.
Che animali ci sono oltre ai pinguini?
Gli animali in Antartide scelgono di abitare l'acqua
piuttosto che l'aria. Nonostante l'acqua del mare
abbia una temperatura costante di -2°C, l'aria è,
normalmente, più fredda di parecchi gradi. Gli
animali che si vedono sulla terra, e comunque
esclusivamente lungo la costa, sono solo 5 specie: 2 di pinguini, 2 di foche e un uccello. Le acque invece contengono parecchie specie di organismi viventi, non solo diverse specie di pesci, ma
anche tantissimi invertebrati dalle forme e colori
stranissimi e incantevoli: ragni di mare, molluschi,
stelle marine. Anche su di loro ho pubblicato parecchio materiale su progettosmilla.it.
Un discorso a parte merita la penisola antartica:
una propaggine del continente che si estende in
direzione dell'america del Sud e che arriva anche
a latitudini di 63°S. Lì la fauna e la flora sono molto diverse da quelle che ho incontrato io.
Come arrivava l’energia elettrica?
L'energia elettrica viene prodotta da enormi gruppi elettrogeni diesel che oltre all'energia elettrica
forniscono anche acqua calda a tutta la base.
Questa tecnologia di produrre energia in due forme è detta "cogenerazione".
Quante persone c’erano nel suo gruppo?
Il gruppo ANDRILL era formato da 60 ricercatori e
da 6 insegnanti. Tutti provenienti da USA, Nuova
Zelanda, Germania e Italia. Questo era solo il
gruppo di persone che hanno lavorato in Antartide. Il progetto di ricerca, però coinvolge, complessivamente quasi 200 ricercatori distribuiti in circa
30 centri di ricerca dei 4 paesi partecipanti.
Come facevate in Antartide a conservare i carburanti?
I carburanti in Antartide vengono conservati in
Mac Murdo Station
Maggio 2007
Vucumprà
foto di Steve Pekar
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