Molto più di sette anni in Tibet - Il Bollettino

Transcript

Molto più di sette anni in Tibet - Il Bollettino
ISSN 2284-0354
periodico di cultura dell’Università del Salento
novembre | dicembre
periodico di cultura dell’Università del Salento
ISSN 2284-0354
novembre | dicembre
www.ilbollettino.unisalento.it
www.ilbollettino.unisalento.it
Molto più di sette anni in Tibet
Concluso con successo l’esperimento ARGO-YBJ
Paolo Bernardinia
a
Docente di Fisica Nucleare e Subnucleare
N
el 1995 fu avviata la progettazione dell’esperimento
ARGO-YBJ (Astrophysical Radiation with
Ground-based Observatory at YangBaJing) grazie
alla collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Fisica
Nucleare, sei università italiane e sei istituzioni cinesi
coordinate dall’Accademia Sinica. Il gruppo leccese di
fisica astroparticellare ha contribuito fin dall’inizio a
questo progetto. Sono trascorsi molti anni da allora,
durante i quali oltre un centinaio di fisici e tecnici,
italiani e cinesi, hanno lavorato duramente, prima
per la costruzione dell’apparato, successivamente
per garantire il suo funzionamento e l’analisi dei dati
raccolti. Il rivelatore, che copre una superficie di quasi
diecimila metri quadri, è stato installato nei pressi del
villaggio denominato Yangbajing, a 4300 m di quota, a
90 km da Lhasa, capitale del Tibet.
22
Nonostante le innumerevoli difficoltà dovute all’alta
quota ed alla particolare situazione politica del
Tibet, dopo vari test, il rivelatore è stato completato
nel novembre 2004 e da allora ha funzionato
ininterrottamente fino al febbraio 2013, quindi per
più di otto anni. I dati raccolti su nastri magnetici
inizialmente venivano portati a Pechino e in Italia dagli
stessi ricercatori, nelle loro valigie. Solo negli ultimi
anni hanno potuto essere trasferiti via rete, grazie ad
font utilizzato: Clarendon
un canale di comunicazione dedicato che collegava il
laboratorio in Tibet, Pechino e l’Italia.
In più di otto anni è stata raccolta una quantità enorme
di informazioni sui raggi cosmici e sui fotoni gamma
all’energia del TeV*. Sono stati acquisiti circa 3500
eventi al secondo per un totale di oltre 800 miliardi
di eventi. Grazie a questi dati, sono stati pubblicati 32
articoli scientifici e presentate più di 200 relazioni a
congresso, altri articoli sono in preparazione. Nel campo
dell’astronomia gamma sono state monitorate varie
sorgenti (la nebulosa del Granchio, la regione del Cigno,
la variabilità dei nuclei galattici attivi Markarian 421 e
501) ed è stato cercato un segnale al TeV dai Gamma
Ray Burst, fenomeni eccezionali e ancora misteriosi.
Inoltre sono stati indagati molti temi legati alla fisica
dei raggi cosmici: la presenza di antimateria, l’effetto
del campo geomagnetico, le anisotropie su media
scala, la misura della sezione d’urto protone-protone,
inserita nella Review of Particle Physics (quasi una
Bibbia per i fisici delle alte energie), il campo magnetico
interplanetario, lo spettro dei raggi cosmici fino a 200
TeV (sono in preparazione due articoli sulle misure ad
energie superiori).
A ottobre dello scorso anno, presso la Southwest
JiaoTong University a ChengDu, capitale del SiChuan,
si è tenuto il meeting conclusivo della collaborazione
italo-cinese ARGO-YBJ. Sono stati discussi tutti i
temi di analisi ancora aperti e le prospettive future.
L’esperienza di ARGO-YBJ ha dimostrato la fattibilità
di apparati estesi ad alta quota e su questa strada si sono
avviati molti colleghi. Un’altra prospettiva interessante
è quella di misure da satellite, su cui le autorità cinesi
stanno investendo molte risorse e su cui il gruppo
leccese sta puntando.
Al termine del meeting, i partecipanti si sono spostati
in Tibet, presso il laboratorio d’alta quota, per una
cerimonia conclusiva, alla presenza di varie autorità
cinesi.
* L’energia di 1 TeV corrisponde a quella posseduta da una massa di 1 g che
viaggia alla velocità di circa 2 metri al secondo. La velocità dei raggi cosmici
è molto maggiore perchè la loro massa è molto minore (due milionesimi di
miliardesimi di miliardesimi di grammo).