Capri, baby-squillo in cambio dell`hashish

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Capri, baby-squillo in cambio dell`hashish
Metropolitana Napoli 39
Giovedì 24 settembre 2015
Il Mattino
Il blitz Presi cinque spacciatori, altri due in fuga. Una sedicenne rivela: «Stavo con loro per non pagare le dosi»
Capri, baby-squillo in cambio dell’hashish
L’inchiesta che si è conclusa ieri
è durata alcuni mesi nel corso dei
quali i militari della stazione di Capri coordinati dal comandante Pietro Bernardo hanno messo in azione varie tecniche, ricorrendo addirittura a telecamere per la videosorveglianza,posteinalcunipuntichiave dell’isola dove avveniva lo spaccio. L’inchiesta è partita nel mese di
giugno,quandoicarabinieriarrestarono due corrieri della droga di nazionalità marocchina che si erano
imbarcati sull’aliscafo per Capri.
L’arrestoinaliscafoconsentìaimilitari di individuare alcuni giovani
che aspettavano sul molo per il passaggio di mano e da quel momento,
ancheattraversoilcontrollodeitelefonini che contenevano messaggi
in codice, erba diventava «hasba»,
lospacciatoreveniva chiamato«besnes», il fumo «zatia» e i carabinieri
«hanasch», e foto utili a individuare
i destinatari, partì l’indagine che ha
portato ieri il magistrato ad emetteresetteordinanzacautelari.Neiconfronti del 21enne Michele Tessitore
e del 18enne Antonio Tranchese,
che risultano incensurati, sono stati
disposti gli arresti domiciliari; mentre sono stati trasferiti al carcere di
Poggioreale il ventunenne di nazionalità marocchina Chams Radouane,chelavoravainuneserciziocommerciale di Capri, il 22enne Youssef
Ghounatie il 25enne MicheleStanislao Petrucci, che lavorava presso le
toilette pubbliche di Marina Grande,poichéalorocaricosonorisultatireatispecificiereaticontroilpatrimonio.Pertuttigliimputatièscattata l’accusa di produzione e traffico
illecito di sostanze stupefacenti.
Ordini in codice via sms
e una webcam a difesa
della centrale del traffico
Anna Maria Boniello
CAPRI. Blitz
dei carabinieri a Capri
contro lo spaccio di hashish e marijuana,cinquearrestieunretroscenainquietante.Labasedeitrafficanti era un mini-appartamento in subaffitto, dove si organizzavano anche festini a base di droga e sesso:
una ragazza di 16 anni ha raccontato di essersi concessa ai pusher per
non pagare la dose, e non si esclude
chealtreminorennisianostatecoinvolte nello «scambio di favori».
L’operazione,acuihapartecipatoilnuovocomandantedellastazione di Sorrento, capitano Marco La
Rovere,è scattataieri all’alba. Quattro ordinanze di custodia cautelare
erano destinate a giovani tossicodipendenti che abitano sull’isola, e
tra questi un cittadino di nazionalitàmarocchinachelavorainuneserciziocommerciale,altretrepercittadini marocchini residenti a Napoli,
due dei quali sono riusciti a sfuggire
alla cattura.
Mesi di indagini per ricostruire il
businesserivelareinquietantiretroscena. La centrale del traffico era un
mini-appartamento preso in subaffitto nella parte alta dell’isola, zona
Tiberio. Da qui partiva lo smercio,
ma all’interno dell’abitazione si organizzavano anche festini a base di
droga e sesso. Tramite una webcam
posta su una delle finestre quasi a
livellostrada,gliinquilinidell’abitazione potevano controllare il passaggio esterno alla piccola viuzza, e
riconoscereilclientechevenivaaritirarelasuabustinadidrogagiornaliera. La casa, come risulta dalle testimonianze raccolte dai carabinieri, era frequentata spesso anche da
una sedicenne (non indagata), una
giovane iscritta a uno degli istituti
superiori dell’isola e che già vive da
tempo una difficile situazione familiare. La ragazza ha raccontato agli
inquirenti che in cambio gratuito di
marijuana o hashish e dopo abbondanti bevute, forniva prestazioni
sessualinellapiccolaabitazionedove incontrava il gruppo di pusher e
assuntori di sostanze stupefacenti.
E pare, secondo alcune indiscrezioni, che non sia la sola adolescente
coinvolta nel «giro»: un’inchiesta
sia stata avviata anche dal Tribunale dei Minori.
Ischia
Festini in villa, scarcerata la studentessa
Arresti convalidati per Nerino Rotolo
che va ai domiciliari, mentre Filomena
Pesce è stata scarcerata. Tornano a
Ischia i due principali indiziati del
«secret», il festino a base di droga e
luci rosseorganizzato in una villa al
bosco del Cretaio. Per il ventenne
pusher il gip ha disposto gli arresti
domiciliari . Diversa la decisione
adottata per la ventottenne
studentessa universitaria. Per lei, è
stata confermata l’accusa di
agevolazione allo spaccio di droga,
avendo ospitato nella villa ricevuta in
disponibilità dai parenti il festino di
domenica scorsa, ma in
considerazione che è incensurata, ne
è stata disposta la scarcerazione
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L’incidente
Il tratto della A3 teatro della «morte
bianca». NEWFOTOSUD, GIACOMO DI LAURENZIO
Morte bianca
Spalle al veicolo, agitava
le bandierine per avvisare
del pericolo gli automobilisti
Maurizio Capozzo
PORTICI. Unatragicafatalitàounamanovra azzardata? Provano a dare una
risposta a questo interrogativo gli inquirenti che cercano di fare luce
sull’ennesimoincidentesullavororegistrato ieri pomeriggio sull’A3 all’altezza del casello di Portici. Un operaiodi45anni,GiuseppeScarano,originario di Sant’Antimo, ha perso la vita
dopo essere finito sotto le ruote del
mezzo che stava rimuovendo la segnaleticadicantieresullacarreggiata
in direzione Nord. Il traffico è rimastoparalizzato perore inentrambe le
direzioni e a causa dei rallentamenti
sisonoregistratianchealcunitamponamentiche,perfortuna,nonhanno
causato feriti.
Sull’incidente indagano gli uomini della sezione di polizia stradale di
Angri, diretti da Alfredo Rosalba, che
per tutto il pomeriggio di ieri hanno
effettuato rilievi sulla scena dell’incidente ed ascoltato i colleghi di lavorodella vittima
per ricostruire
nella maniera
piùfedelepossibiScenario
le la dinamica
Terminato
dell’incidente.
l’intervento
Ifattipocoprila squadra
ma delle tredici.
Sulla carreggiata
stava
direzione
rimuovendo in
Nord, a circa
i segnali
quattrocentomedalla corsia tri dalla rampa di
immissione di
Portici, un camion della ditta che ha in gestione la
segnaletica della tratta autostradale
sta provvedendo alla rimozione dei
segnali posti lungo un cantiere appena ultimato. In questa zona di recente sono state ultimate le opere di realizzazione della terza corsia che hanno interessato entrambi i sensi di
marcia. Secondo quanto ricostruito
dagli agenti della Stradale, sul mezzo, fermo nella corsia di emergenza,
ci sono due operai. Quello posto sul
lato passeggero scende dal camion e
con una bandierina di segnalazione
”
La città in lutto
In cinque giorni
due vittime
di Sant’Antimo
Due morti sul lavoro in cinque
giorni: Sant’Antimo è una città
sotto choc. Venerdì scorso
aveva perso la vita Gioacchino
Verde, il muratore di 28 anni,
fulminato da una scarica
elettrica in un cantiere di
Casandrino. E ieri, a funerali
appena conclusi per il giovane
operaio (foto sopra), è giunta la
notizia di una seconda tragedia
e di un nuovo lutto, quello della
famiglia di Giuseppe Scarano,
45 anni. L’uomo era sposato
con Patrizia, impiegata in un
Caf in via Verde, e padre di due
figli, Cristina, 20 anni, appena
diplomata in ragioneria,
volontaria in parrocchia e
animalista convinta, e Ciro, 15
anni, che frequenta un istituto
superiore della zona. Giuseppe
Scarano, descritto da tutti
come padre affettuoso, grande
lavoratore, e con una visione
della vita improntata sempre
all’ottimismo, abitava in una
villetta in via Saturno, una zona
residenziale nuova e
abbastanza lontana dal centro.
Quella abitazione, frutto di una
vita di sacrifici e rinunce, da ieri
pomeriggio si è trasformata in
un epicentro di angoscia e
sgomento. Un capolinea
doloroso, che ha richiamato in
via Saturno, un’interrotta fila di
parenti, amici e conoscenti,
che all’istante si sono stretti
intorno alla vedova e ai figli
della vittima.
m.d.c.
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Tragedia sulla A3
Operaio travolto e ucciso
nel cantiere dell’autostrada
Portici: 45 anni, schiacciato dal camion di un collega
siponealcunimetridietroilmezzodi
servizio che deve effettuare la retromarcia.Tutaarancione,drappofluorescente,l’operaiodiSant’Antimosegnalaalleautochepercorronolacarreggiatalapresenzadelmezzoinmovimento. Si trova spalle al camion
quando viene travolto dal veicolo in
movimento e finisce sotto le ruote. Il
collega di lavoro si accorge subito di
quanto è accaduto ma ormai è troppo tardi. Lancia l’allarme, urla disperato. Sul posto arrivano subito le pattuglie della Stradale di Angri che coprono questo tratto di autostrada. La
scenafiniscesottogliocchidellecentinaia di automobilisti che percorrono in una manciata di minuti quella
corsia,
SulpostoarrivaancheilpmditurnodellaProcura napoletanache,do-
po un sopralluogo con gli agenti dellastradaleautorizzalarimozionedella salma che viene trasportata per
l’autopsia all’obitorio del Secondo
PoliclinicodiNapoli.Sconvoltiicolleghi di lavoro dell’operaio di Sant’Antimo,alcunideiqualisonostatiascoltati nel pomeriggio di ieri negli uffici
della Stradale ad Angri. La Procura,
che ha disposto il sequestro del camiondelladitta,haapertounfascicolo per omicidio colposo. Un atto dovuto, come si dice in questi casi, per
consentire ai magistrati di disporre
gli accertamenti tecnici urgenti e, soprattutto, per chiarire se vi siano statenegligenzeoimprudenzenell’effettuazionedellemanovre dirimozione
della segnaletica stradale di cui erano incaricati gli operai.
Dura la reazione dei sindacati dopo questa ulteriore morte bianca.
«Dopo Benevento, Casandrino, ora
Portici,simuorecadendodaunponteggio, magari malfermo, si muore
folgoratoesimuoreinvestitodaimezzi di produzione di un cantiere come
avvenutosull’autostrada A3–sottolinea il segretario
regionaledellaFilleaCgil, Giovanni
Sannino - queste
morti richiamanoleresponsabili- Reazioni
tà delle imprese Sannino
percomeorganizzano i cantieri e (Fillea-Cgil):
delle istituzioni «Mattanza
chenoncontrolla- sul lavoro
no. Ormai è una i controlli
mattanza,dall’inizio dell’anno do- non sono
dicimortiaNapo- sufficienti»
li e ventinove in
tutta la regione.
La parola d’ordine è fermare questa
strage. Chiediamo e aspettiamo che
le autorità, a partire dalla Prefettura
di Napoli, ma anche le altre Prefetture delle altre province della Campania,convochinolastazioniappaltanti, i sistemi di imprese, gli Enti preposti alla sicurezza, prevenzione e repressione, i sindacati, per definire
una strategia di vero ed efficace contrasto a questa emergenza che rischiadi diventare ordinaria amministrazione e un danno collaterale».
”
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Composite IL_MATTINO - CIRC_NORD - 39 - 24/09/15 ----
Time: 24/09/15
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