Valle Brembana Soccorso un gufo reale
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Valle Brembana Soccorso un gufo reale
22 PROVINCIA MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2007 L’ECO DI BERGAMO Cai, sul web cartine digitali per i sentieri bergamaschi Valle Brembana Soccorso un gufo reale Importante presenza per le Orobie È malato, si sta cercando il recupero Ambiente unico anche per lupo e aquile Le Orobie bergamasche sono un patrimonio naturale unico nello scenario per la conservazione della biodiversità. Flora e fauna si intrecciano non solo per sorprendere l’escursionista affascinato da colori e suoni che danno vita al comprensorio montano orobico, ma rappresentano una garanzia oggi per la qualità della vita e un ponte verso il futuro della conservazione del patrimonio naturalistico alpino. Gli uccelli, stabili residenti delle Orobie o turisti di passaggio, sono numerosissimi, si stimano in oltre duecento le specie che trascorrono almeno in parte la loro vita sulle Orobie: dai prestigiosi tetraonidi, gallo forcello, pernice bianca, francolino di monte e gallo cedrone, alla coturnice alpina. L’aquila reale è di casa nelle nostre vallate: undici coppie di questo mitico rapace hanno nidificato sulle pareti rocciose tra il Cimon della Bagozza e il Pizzo dei Tre Signori. Non vi è picco d’alta quota che non sia visitato dallo stambecco, reintrodotto dal Parco nazionale del Gran Paradiso all’inizio degli anni Novanta, oggi presente con almeno 700 esemplari. Camosci, caprioli e marmotte sono sotto gli occhi di tutti gli escursionisti che percorrono il Sentiero delle Orobie, ma anche vite segrete, che solo gli occhi degli esperti sanno trovare arricchiscono le nostre vallate: insetti minuscoli e variopinti, anfibi e rettili, come la rana temporaria, la salamandra alpina o la natrice dal collare. Anche il lupo è tornato sulle Orobie, a confermare l’enorme ricchezza di vita selvatica che le contraddistingue. VALLE BREMBANA Un zione era stata accertata ritrovamento davvero im- sulle pareti rocciose che portante per la fauna e nei comuni di Tavernola e l’intero ecosistema delle Predore si affacciano sul Orobie: addirittura un Sebino. gufo reale in Valle BremOccorre infatti sapere bana. Nella tarda serata che il gufo reale, a diffedi lunedì, infatti, il nucleo renza degli altri uccelli, ittico-venatorio del Corpo non costruisce il nido, ma di polizia provinciale che depone le uova direttaopera in Valle Brembana, mente in cavità individuaallertato da un cittadino, te su pareti rocciose a diha recuperato un giovane versi metri dal suolo. gufo reale nella località «Il ritrovamento di quePradinarco, al confine tra sto gufo reale conferma i comuni di Camerata ulteriormente l’elevato Cornello e di San Giovan- grado di biodiversità delni Bianco. le Orobie bergamasche Si tratta di un maschio commenta Luigi Pisoni, nato nella primavera scor- assessore provinciale alsa e che presumibilmente l’Agricoltura, Caccia e Peha iniziato a volare da po- sca - le nostre Orobie hanchi giorni, ma ancora non no la fortuna di essere totalmente abile alla pre- comprese in una delle dazione, anche per via di ecoregioni prioritarie deluna evidente cataratta sul l’arco alpino. La ricchezza bulbo oculare destro. di flora e fauna selvatica Il giovane gufo reale viventi nelle nostre vallasoccorso dalla polizia lo- te documentano il buon cale di via Tasso è stato stato di salute del nostro trasportato al Centro re- territorio montano, qui l’acupero animali selvatici di gricoltura e le attività ruValpredina, rali sosteniconvenziobili, tra nato con la queste l’eGli esperti: Provincia sercizio ve«Il ritrovamento per la riabinatorio, è di assoluto interesse non hanno litazione degli aniinciso negain quanto si tratta mali selvativamente di un superpredatore tici feriti o sugli ecosiall’apice della catena stemi alpidebilitati trovati sul ni, ma anzi alimentare» territorio rappresendella Bergatano irrimasca. nunciabili strumenti per Il ritrovamento è di as- il presidio del territorio e soluto interesse ornitolo- la protezione di ambienti gico in quanto il gufo rea- e popolazioni selvatiche». le è un autentico superLa presenza del gufo predatore all’apice della reale tra Camerata Corcatena alimentare essen- nello e San Giovanni do in grado di catturare Bianco, ora confermata praticamente tutti gli al- dal giovane esemplare, era tri predatori viventi nel già nota ai tecnici del Sersuo territorio, salvo l’aqui- vizio faunistico-ambientala reale, alla quale si so- le della Provincia, i quastituisce nelle ore nottur- li, nel corso di censimenne arrivando a predare ti al canto, avevano regianche i maggiori mammi- strato l’inconfondibile moferi erbivori e carnivori. notono «Uhu», ripetuto più All’occasione il gufo rea- volte dal maschio di quele, il più grosso predatore sta specie sulle pareti rocnotturno europeo, si adat- ciose delle cave di Cespeta a vivere traendo vantag- dosio. gio dalla presenza umana Il giovane gufo reale, afnutrendosi anche di gat- fidato ora alle cure del ti, grossi topi e animali da Centro di Valpredina, se cortile. sarà recuperato alla vita Quello che rende mag- selvatica e opportunagiormente importante la mente addestrato alla prenotizia è che il ritrova- dazione, verrà rilasciato mento del giovane gufo in un ambiente adeguato reale conferma la nidifica- della Bergamasca dagli zione di questo rapace an- agenti del Corpo di polizia che in Valle Brembana, provinciale. dopo che la sua nidificaCesare Scuri Il giovane gufo reale trovato da un cittadino e recuperato dal Corpo di polizia provinciale tra Camerata Cornello e San Giovanni Bianco .VALLE SERIANA. Torna la Carovana delle Alpi Legambiente organizza un trekking per scoprire le bellezze in quota VALLE SERIANA A fine te. Saranno tre giorni di agosto torna a far tappa trekking alla scoperta delnella Bergamasca la «Ca- le bellezze e anche dei paerovana delle Alpi», la cam- saggi interessati dalla prospagna di Legambiente, rea- sima costruzione di nuovi lizzata nell’Anno Interna- impianti sciistici. Teatro zionale della Montagna, della visita, dopo che nel con l’obiettivo di fotografa- 2006 era stata la Valle re in modo puntuale il si- Brembana, ora sarà la Valstema alpino, analizzando le Seriana, con il Passo delproblemi e opportunità, ma la Presolana, il rifugio Alsoprattutto bani, le stalcon l’intento le del prato di realizzare di Vigna e Dal 31 agosto un primo Boario di al 2 settembre monitoragGromo. l’iniziativa toccherà gio sulle Per gli orcondizioni ganizzatori il Passo della favorevoli «portare in Presolana, il rifugio per speriterra bergaAlbani e Boario mentare pomasca la litiche di Carovana di Gromo sviluppo sodelle Alpi e stenibile e di organizzare riconversione ecologica del- il trekking delle Orobie fa l’economia. parte della nostra proposta Proprio lo stato di salu- di esperienze di turismo te dei monti orobici sarà "dolce" e consapevole, in l’oggetto della visita della grado di regalare ai visitaCarovana, in programma tori emozioni uniche». dal 31 agosto al 2 settemLa Carovana delle Alpi si bre, con l’organizzazione di è concentrata negli ultimi Legambiente Bergamo af- anni in particolare su setfiancato dal gruppo am- te temi: la protezione della bientalista Serianambien- natura e la tutela del pae- Un momento della «Carovana 2006» in Valle Brembana saggio di un territorio che racchiude 13 parchi nazionali, 61 parchi regionali e 260 grandi riserve naturali; l’agricoltura che vede, sul versante italiano delle Alpi, ridursi progressivamente il suolo coltivato, a .LA POLEMICA. causa delle difficili condizioni orografiche, della frammentazione fondiaria, dell’emigrazione verso i centri urbani e industriali. Le foreste montane che, oltre a costituire l’habitat privilegiato di molte specie animali e vegetali, svolgono una molteplicità di funzioni vitali per il territorio alpino. Il turismo, per lo sviluppo del quale occorre puntare sulla qualità ambientale, sulla valorizzazione delle tipicità locali, sulla destagionalizzazione. La produzione di energia, soprattutto idroelettrica, che avviene nelle Alpi. La difesa del suolo soprattutto in quelle zone che presentano un accentuato dissesto, frutto spesso di uno sviluppo territoriale incontrollato e di urbanizzazione e industrializzazione intensive. I trasporti, uno dei problemi principali del sistema alpino considerando che oltre 4,6 milioni di mezzi pesanti sono transitati nell’ultimo anno sui valichi. Le popolazioni e la cultura, per rispettare, conservare e promuovere l’identità culturale e sociale delle popolazioni locali. Per informazioni sulla tre giorni bergamasca si può contattare Legambiente ai numeri: 035.319449 o 333.2744996. Novità importanti sul fronte delle cartine topografiche e sentieristiche delle montagne bergamasche a opera del Cai. La sezione di Bergamo ha infatti inaugurato un potente strumento di conoscenza e divulgazione legato al web. L’iniziativa, realizzata dal socio Cai Michele Locati, è destinata a cambiare usi e abitudini di molti escursionisti. Navigando all’indirizzo internet www.caibergamo.it, cliccando sull’immagine «Sentieri» posta in alto a destra, si accede a un’area interamente dedicata ai sentieri gestiti e curati dal Cai Bergamo, attraverso l’apposita Commissione sentieri, composta da volontari coordinati dal presidente Giandomenico Frosio. Attualmente è possibile accedere ai sentieri della fascia più settentrionale delle Orobie, per un totale di 162 sentieri e più di 850 chilometri. Sono inoltre di prossima pubblicazione altri 112 sentieri situati nella fascia prealpina. Ogni sentiero è corredato da una serie di informazioni preziose, a partire da una breve descrizione dell’itinerario, completa di indicazioni su caratteristiche particolari e consigli. C’è poi una scheda tecnica che riporta zona, difficoltà escursionistica, attrezzatura e periodo consigliati, lunghezza, quota minima e massima, dislivelli e tempi di percorrenza. Per conoscere meglio il sentiero sono quindi disponibili delle cartine, sia normale che tridimensionale (con i rilievi evidenziati e vista da varie angolazioni). Ci sono anche cartine stradali e fotografie aeree della zona, ancora bidimensionali e tridimensionali (realizzate sfruttando i servizi offerti da Google Maps, Google Earth e Microsoft Virtual Earth). Altra informazione preziosa è il profilo altimetrico, che ci permette di vedere come effettivamente si evolve il sentiero, con l’indicazione di sentieri e luoghi che si incontrano durante l’escursione. Il sito del Cai mette inoltre a disposizione degli escursionisti i tracciati che possono essere caricati sui navigatori Gps portatili (strumenti grandi come un telefono cellulare e che indicano in ogni istante dove ci troviamo). In tal modo, durante escursioni in luoghi poco conosciuti o in caso di scarsa visibilità, ci si potrà avvalere di uno strumento che si affianca alla segnaletica vigente, sempre a cura del Club alpino italiano. .CACCIA. Senatori sull’ente cinofilo: gravi irregolarità Cinghiali abbattuti a Chiuduno, Gandosso e Trescore Una critica forte all’operato dell’Enci (ente nazio- gato i firmatari dell’interrogazione, è stato invocato il nale cinofilia italiana) arriva da un interrogazione dei commissariamento dell’Enci, ente cui è affidata la gesenatori di tutti i gruppi, primo firmatario il bergama- stione pubblica del libro genealogico, «in quanto non sco Valerio Carrara (Forza Italia), inviata ai ministri del- sono stati rispettati i criteri per l’uniformazione della le Politiche agricole De Castro e della Salute Turco in norma relativa sia ai cani nati dal 1° gennaio 2005, sia cui si evidenzia «la disastrosa situazione in cui a quelli nati prima di tale data, tenuto conto anversa l’Enci, ormai un ente che si sente auche del fatto che l’ente ha consentito l’iscritonomo dalle istituzioni e fa quello che vuozione mediante tatuaggio apposto da allele». vatori titolari di affisso, non in regola con Nel loro articolato intervento, i senal’iscrizione all’anagrafe canina». tori spiegano come, a loro parere «l’enA quanto risulta ai senatori «lo steste nazionale dei cinofili violi sistemaso ministero con una nota ha evidenticamente la legge del ’91, con la manziato il persistere dell’omissione delcata gestione totale del libro genealogil’Enci». «Eppure - spiega Carrara -, ed co che consente il proliferare di comporè qui il paradosso, l’emanazione del detamenti illeciti anche da parte di alcucreto ministeriale del luglio scorso, va a ni veterinari, comportamenti legittimati sanare tutte le irregolarità emerse e dedall’Enci in violazione alle norme nazionanunciate negli anni dagli allevatori e accerli e regionali». tate dallo stesso ministro, senza prenIl senatore Valerio Carrara I senatori fanno riferimento al fatto dere nessun provvedimento nei conche lo scorso 6 luglio è stato emanato fronti dell’Enci e dei suoi rappresenun decreto ministeriale che solo in parte recepisce le tanti». Per i senatori il danno sarebbe gravissimo: «Si istanze formulate dagli addetti ai lavori «per ciò che con- pensi a chi ha acquistato un cane con pedigree prima cerne l’iscrizione, entro il 1° ottobre 2007, nel libro del 1° ottobre 2007, per i quali sono stati rilasciati atgenealogico, riservata solo ai cani iscritti all’anagrafe testati che non certificano nulla in merito all’identificacanina, istituita su base regionale. Più volte, hanno spie- zione del cane». Cinque i cinghiali abbattuti negli ultimi giorni Continuano gli interventi degli agenti del Corpo di polizia provinciale, in collaborazione con le squadre degli operatori faunistici appositamente autorizzati, per le operazioni di contenimento del cinghiale, secondo quanto stabilito dal Piano di controllo del cinghiale sul territorio bergamasco, approvato dalla Giunta provinciale. Negli ultimi giorni sono stati cinque i cinghiali abbattuti. Due le squadre cinghialaie protagoniste degli ultimi interventi di contenimento, «Amici Valcalepio» e «Chèi del Misma». I primi sono intervenuti in località Sponda di Gandosso e presso il Golf Rossera di Chiuduno, abbattendo due cinghiali di 50 e 14 chili, e altri due di 20 chili ciascuno. I secondi hanno abbattuto un cinghiale di 90 chili nel comune di Trescore, vicino a un’azienda agricola in località Redona. «Si tratta di un provvedimento quadro - spiega l’assessore provinciale all’Agricoltura, Caccia e Pesca Luigi Pisoni - che riassume e unifica le precedenti deliberazioni in materia. Si amplia così la possibilità di intervento da parte del Corpo forestale dello Stato e del Corpo di polizia provinciale, ma il principale strumento di contenimento di questo animale dovrà essere rappresentato dalle squadre di operatori faunistici appositamente autorizzati. Attualmente sono 252, rispetto ai 120 dell’anno scorso, ad agire su tutto il territorio provinciale, gestiti dall’Ambito territoriale di caccia (Atc) prealpino, cui spetta il coordinamento in questa zona. I capi abbattuti dagli operatori faunistici potranno essere trattenuti a titolo di rimborso spese». La sala operativa del Corpo di polizia provinciale ha attivato le squadre degli operatori dell’Atc prealpino, che sono intervenute immediatamente, facendo seguito alle richieste pervenute direttamente dal sindaco di Gandosso e, per quanto concerne gli interventi di Chiuduno e Trescore, da un privato cittadino e da un imprenditore agricolo. Soddisfatto l’assessore Pisoni: «Le operazioni nascono dalla consapevolezza della necessità di contenimento del cinghiale».