I Del Carretto - Comune di Ponti

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I Del Carretto - Comune di Ponti
I Del Carretto
Il borgo di Ponti nel periodo medievale è caratterizzato dalla dominazione dei Marchesi Del
Carretto, successivamente affiancati dai Conti Guerrieri, nobile famiglia mantovana che aveva
acquistato alcune terre in questo paese. Testimonianza della famiglia dei Del Carretto sono le
pietre raffiguranti lo stemma gentilizio sui muri di molte case ed i ruderi del castello ove
dimorarono, situato sulla collina che domina Ponti.
Nei pressi del castello si ergono il campanile dell’antica parrocchia (sec. X-XI) ed un vecchio
torrione difensivo denominato “la battagliera”, complesso tutt’ora in fase di restauro.
La famiglia dei Del Carretto, a partire da Bonifacio nipote del grande Ottone, figlio di Enrico
Guercio marchese di Savona e signore dei domini carretteschi posti fra la valle Uzzone e la Val
Bormida di Spigno, era particolarmente nota per la sua ospitalità e cortesia; celeberrimi trovatori
come Bernart de Bondelhs (seconda metà del XIII sec.) o Rambaldo di Vaqueiras (inizio del XIII
sec.) ne esaltavano tale virtù al punto di convergere nel borgo carrettesco molti altri trovatori di
minor risonanza.
La Famiglia
1/2
I Del Carretto
Ilregistri
mare,
Ottone
esercitò
Re
cui
nella
imperversarono
Vescovi
Erano
Essa
Comuni
acquistando
Costanza(1183),
l'autorità
Marchesato
Ugo
si
nostra
marca
discendeva
inaugurò
eche
ila
Ie
Del
abbracciava
di
contro
la
di
dell'imperatore
Frovenza
Acqui
Sassonia,
Carretto,
aleramica,
valle,
grandissima
di
ilsi
l'Impero,
le
Aleramo
secondo
nella
da
gravi
lotte
e
più
Enrico
perciò
ai
per
di
quale,dopo
alla
quali
scosse,
e
che
per
Lotario.
ilsegg.),
era
fama
impero,
insieme
quale
quale
le
l'imperatore
anche
ilsenso
l'imperatore
la
costituito
Guercio,
investiture.
storia,
e
nostra
ma
Sotto
autorità,
egli
ilsovrani
non
tante
la
le
nome
non
nostra
libertà
combatté
ma
terra
si
Ottone,
dal
ilsi
ed
altrettanto
stragi
dominio
di
registrarono
Per
derivò
è
come
paese
ialle
casa
fu
provata
comunali.
terra.
marchesi
quel
legata
di
valorosamente
plenipotenziario
distruzioni
da
sveva:
parte
aleramico,
compreso
Sull'investitura
che
avvenne
un
da
per
nel
castello
riguarda
ghibellina
documenti
lunghissimo
settentrione
Monferrato
di
fra
sotto
regnando
città
nella
posseduto
noi
alla
che
Barbarossa,
la
la
italiane,
in
Aleramo,
guerra
sua
firma
e
tempo,
parteggiò,
d'Italia
questa
e
la
iSpigno,
ilagli
Del
investitura
di
Po,la
a
della
si
contro
Franconia,
Cairo
Carretto
eCarlo
una
riconobbero
imparentato
congiuntura
e
di
quindi
Provenza
pace
partecipò,
nella
Sassonia,
nobile
Montenotte.
Brescia,
da
pure.
anche
lotta
parte
in
famiglia
e
cui
icon
dei
si
con
ilin
del
Un
territorio
conservarono
Noli
delle
rivenduto
la
da
ma
naturale
direttive,
storica
essi
all'ombra
Bormida,
un
e
Enrico
prestazione
loro
giurano
ostacolare
fondatore
svincolato,
pregiudizio
d'Italia,
politico
insieme
distinzione.
cui
ambizioni
passato
figlio
specialmente
eseppero
quali
famiglia.
possessi
condotta
Finale
suoi
e
religioso,
anticipando
fedeltà
investitura,
politica,
derivanti
di
ile
sovrintendenza
dei
da
della
a
quali
iilleggenda
e
Enrico
Ponti.
per
e
cui
illustre
figli,
Del
tutelare
del
(ghibellino!),
distruggere
uno
e
personali,
ruderi
adeguarsi
In
Diversamente,
della
fondò
per
amore
casata,
e
loro
lidame,
lungo
un
promettono
ogni
di
quale
ispirò
si
Savona
nell'amore
sottraggono
ilsoggezione
da
e
qualche
documento
cui
impegnano
dei
Guercio,
essi,
l'interpretazione
marca
la
esercito.
favoloso,
un
un'onesta
soggezione,
della
questo
vita
cui
si
loro
a
ilper
si
ai
piccolo
furono
quelli
quale
verso
principi
fece
dei
improntava
presentava
svolse
si
sollecitudine
tempi,
e
di
tempo
sua
castelli,
eresse
alleanza
dell'Italia
illa
Ottone,
monumenti
ISavona,
invece,
loro
poi
benessere
all'incuria
nelle
genovesi
la
si
del
a
cacciati,
natura
terra
stato,
nel
di
tanto
non
impegna
fine
banditore
dominio.
intento
fu
ll82
vi
moderazione
presto
loro
dello
rispetto
feudatario,
ebbe
cui
e
fossero
come
la
a
costruire
del
e
che
mentre
che
per
fu
Genova
del
sua
volta
nuove
promettono
perdendo
frammenti
da
nazionali,
legge
della
l5OO,
ad
spirito
sempre
all'ingiuria
a
durò
ilpovertà
per
fedeltà
vivono
Un
popolo,
si
un'acuta
Dante
condotta
marchesato
libero
degli
unire
da
in
disse,
reciprocamente
sé
secondo
loro
costruzioni,
castelli
che
più
volta
(guelfa!)
alla
turbato
della
altri
e
e
universali
tuttora,
comune,
Alighieri.
così
di
dagli
sono
gente
di
a
Enrico,
Spagna,
andarono
a
costruiti.E'
del
intuizione
cui
saggezza,
a
tre
pace
loro
sua
nel
una
ile
iFederico
spesso
figlio,
tempo
orgogliosi
suoi
di
gelosamente
a
con
riconobbero
secoli,
marchesato,
e
nel
territorio
salvare
volta
missione
che
Savona,
marchese
della
certa
ma
istituti
abitazione
con
figli,
buon
Costanza
Enrico
Genova
le
e
sembrano
e
Ottone
da
evidente
ilasempre
ai
fu
cose
loro
interpretazione
licarretto,
concretezza
succedersi
estinzione
dividere
e
Del
della
l'onore
discordie
incastonano
valligiani
immune
dell'altra
ricordo
ilcasa
che
di
II,
terra.
costantemente
documento
di
che
per
cercati
Carretto
condottiero,
e
ebbe
Chiesa
in
comprendeva
Savona,
icasa
che
l'alto
Del
trarre
e
suoi
irivoluzione.
gli
quella
lotta
e
Fedeli
marchesi
da
ileroi,
parte,
della
del
interne,
nella
degli
riconquistato
ilsi
istituti
nome
e
e
fanatici
marchesato
insegnamento
tratta
con
custoditi,
come
e
da
ramo
liberalità,
della
città,
e
assicura
dell'Impero,
Valle
conservar
a
stima,
avvenimenti,
esse
da
Otto
e
la
della
queste
per
la
di
idel
principale
reliquie
realtà
guelfa
ad
eccessi
anche
cittadini
si
prima
Savona,
e
vigore
effetto
più
casata
e
che
di
poi
ilin
e
di
ia
Vincenzo
aperte
VII,
Purgatorio Guercio,
Asti
Podestà
Curtemilia,
in
Vecimo,
cavalcatas
fa
Vignarolio,
Isopra,
nipote
prendere
Asti,
(Novelli,
Corrado,
altro
l'altro,
della
lontano
Del
conoscere
Castelletto,
donazione
1214
detto
("...fiero
al
dello
Carretto,
"porta
Oddone
e
marchese
da
Mondovì,
in
Pezolio,
ed
l'atto
sincere
Enrico
ricordato
si
Enrico
da
Spadalunga,
De
stesso
particolare
"Ponto,
totius
Carcare,
in
apprende
Asti.
magna"
VII,
marchese
esso:
dell'ira
in
Bartolomaeis
(cedit
Bosea,
è
in
conoscendo
(II)
qual
Zazio,
stipulato
vv.133
e
Perletto,
per
In
praedictae
Salegio,
anno
Giacomo
si
Antonio
nel
Lequi,
di
apportetur
un
et
di
legge
Ronchi,
conto
la
in
Montebaudono,
in
che
documento
transfert)
Federigo")
dai
"testamentum
è
lascia
loro
un
è
e
Turre
anche
in
tutti
contenuto
Saliceti).
chiesa
Ulmo,
principali
ilfra
Loesia
altro
Del
che
fossero
nei
castro
la
generosità
Del
Marchese
terrae...et
De
per
Burmiae,
debolezza
Pontum"
territori
Carretto
suoi
Genova
Carretto
ricordato
alla
Rocca
Mallo,
di
specialmente
messe
investì
"et
citato.
Carii.
In
tenuti
1252
Ponti,
uomini
volumi
ilsuoi.
città
tota
Bonifacii
un
patto
fa
(e
Oddone
e
fidelitates
Buzili,
per
Verana,
delle
concede
in
donazione
In
documento
liberalità
si
e
In
fra
ida
terra,
aggiungendo
Bergolio,
marchesi
marchese
un
del
tutto
intorno
tratta
di
esservi
un
Genova
gli
terre
alleanza
monumento
castrum
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Marchionis
documento
tempo.
Del
altri
per
quam
ilDenice,
dell'investitura,
investitura
hominum
feudo
(un
di
alla
Carretto
del
quell'Ottone
fra
sepolto,
al
Ponti)
in
dei
di
del
Crucisferrae,
Ottone
de
"Guglielmo
popolo
Turre
Questi
i"quod
Monferrato
offensiva
lirica
popolo
principi
che
possessi
che
1276
Monte
otto
del
che
de
del
e
in
e
a
se
(sempre
trovadorica
De
tiene
vuol
Del
vocatur
di
Carretto"
yendiderat
si
1233
hei
dona
Ottone
si
1200
di
quello
aNapoleone.
Bandone,
degni
ogni
Anzone,
diffondono,
Del
tratta
e
concessa
Carretto
Cairo,
Dio
di
essere
habitantium".Da
marchese",
nella
in
difensiva
Millesimo
si
ai
Cairo
si
Carretto,
frutto
genere
piacesse
lo
aveva
Del
Deus"
legge
di
poveri
della
legge
del
stesso),
repubblica
volente
provenzale
memoria
et
seppellito
in
Carretto
per
e
Ponte,
(malatota),
1285,
dalla
itinera,
Cagna,in
divisione
Dego,
nei
che
venduto
fra
ecc.
che
e
60
mezzo
figlio
cioè
inelle
Carcare,
che
Enrico
loro
e
marchesi
libre
col
lo
Repubblica
ilzelanti
,piccoli
si
Guirno,
consenziente
e
un
e
di
Carretto,
comune
stesso
astense
succursus
di
egli
ama
legge,
di
figlio
ci
carmi,
in
in
tutto
del
astensi.
destra
Urzariolo,
tra
Enrico
documento
stima
che
dà
(III)
un
Casto,
muoia
e
idi
Ugone
modo
Del
fratelli
altro
quanto
Ottone
in
fra
suol
Del
in
di
un
ilal
lodi
et
In
"Ottobonus
beni
dello
Bonifacio
vescovo
Genova
1367
Giorgio
un
spettanti
stesso
documento
risulta
degli
investì
Ottobonus
del
de
che
anno
Asinari,
Carretto,
Carreo,
Enrico
un
del
chiesa
troviamo
Jacopo
edella
1340,
presenti
Pachino
scomunicato
electus
di
Carretto,
"actum
nominati
del
Acqui
iildiversità
del
canonice
marchesi
Carretto
ad
Carrretto
in
marchese
come
alcuni
Oddone
Ponto,
concedette
in
Del
"assecla
episcopum
fratelli
de
id
Carretto
dei
est
Ponte".
Savona,
Marchiones
in
marchionis
castro
castello
di
aquensem"
Da
Savona
della
un
di
eius
documento
Ponzone,
aleramico
de
Montisferrati"
terra
loci",
e
diede
di
Ponti.
si
mentre
di
legge
per
del
sive
Montechiaro
un
e
1347
che
nipote
de
e
in
decennio
da
un'altra
Ponte:
un
risulta
uno
a
del
che
alcuni
carta
Infine
Antonio
monastero
precedentemente
aggiunta
osservatore
che
vendere
Ponti
atti
vedremo,
apprezzati
massime
proprio
né
punto
Savona
Val
dominio.
forze
marchesi,
Alessandria,
territori
l'affermarsi
tanto
nazionale
raggiungimento
Spagnoli,
anche
del
Monferrato,
risuonarono,
allo
alla
di
Carretto,
sangue
Ponti
giovinetti
all'oriente
giuridici
Carretto,
Bormida
stormire
forza,
idalla
Del
miseria
sdegni
loro,
che
furono
in
a
nome
era
cui
e
un
di
e
Ed
nostra
la
Carretto
di
autorità
essi
celebrata
con
Galeotto
Genova
e
che
alla
quanto
barattare
per
Savona
di
della
documento
parte
siamo
cui
e
rendite
certamente
di
civile.
presenta
quello
era
di
una
degli
di
autore
seppero
in
da
né
S.
nascite
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ealla
la
Milano
giustizia
non
con
valore,
Dante.
Dego
fama
mezzo
della
terra
del
errori
Giulia.
dominio
all'occidente,
conseguenza
piccola
delle
anteriore,
(seppero
avevano
per
olmi,
giunti
Nel
ai
una
si
seguente;
Del
a
uno
massimo
da
possedimenti
giunse
confini
sicurezza
trovarono
e
comuni
ebbe
e
e
notevoli
assicurarsi
illa
e
per
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opere
principali
ai
uno
di
quella
e
opportuna
Carretto,
Da
aveva
morti,
del
idi
buon
dei
esistente
da
possiamo
parte
proprietà,
ritmi
saldo
nitriti
alla
uomini
Mantova,
pietà
tutti
ilfu
1405
anche
falli
poteri
dei
più
ildai
intatta
di
suo
pregevoli
e
palazzo
governo
splendore
la
sublimi
non
di
né
militare
dei
triste
Mondovì,
dell'affermarsi
e
più
cittadini
cospicui
questi
non
dominio
e
quinta
residenze
Millesimo,
d’arme
marchesi
si
compatto,
canto
in
la
del
per
al
sfidare
solo
rete
cavalli
a
esser
grandi
l'attuarsi
fino
legge
salutato
nome
tranquillità
e
principio
loro
benessere
del
saggezza
atti
visitò
glorioso
posteriore,
in
di
nel
e
di
ai
favorirono
poeti,
artistico
abitazione,
l'ordine
e
di
piacimento;
di
certi
ilcanto,
prosa
trattati
e
Fiorì
(Bulla
nel
l'imperatore
si
poeti
stile
nostri
del
cultori
periodo
dei
suo
Ponti
le
Alba,
non
anche
di
possono
quando
dallo
discendenti
Savona,
del
marchesato,
quali
della
ghibellinismo,
che
per
una
Del
allora,
e
e
del
fasto,
d'Italia,
grida
e
Innocentii
inneggiante
tempi,
politica,
tanto
interno,
e
della
di
e
ilgià
1300
di
dell'arte.Non
in
mentre
schioccare
di
quanto
prestigio,
grandemente
Rinascimento,
Carretto,
letterario
ilpiuttosto
maggior
costruzione
costituivano
storico
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Asti
loro
poesia,
ilper
agli
castello
scoccò
alleanze,
la
dei
desumere
dal
appartenente
quale
propria
per
del
e
e,
perché
la
quarta
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dominio
per
né
inizi
di
guerrieri,
quale
più
cui
di
la
castello
trascurato,
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considerato
scomunica},
di
Enrico
irriverenti
giustizia
anche
che
registrandosi
e
l'ora
Acqui,
validità
né
mentre
la
all’amore
cui
voce
del
tardi,
fragoroso
terra,
molta
spalancò
con
che
fu
essa
politica
rispetto
Ponti,
fu
in
ill'Orba
più
visse
erano
straniera
1200;
si
l'apoteosi
della
centro
trascinata
quello
benessere
ilImpero
e
al
aveva
Genova,
ildi
nell'età
comprendendo
estendeva
che
alla
cose:
Guercio
probabilità,
e
con
doveva
villa
papa
territorio
e
sussurro
più
del
né
si
quantità
segnò
onorato
lotta
fin
feudatari,
la
alle
difensori
dei
casata
le
non
che
e
le
del
sprovveduto
succubi
buon
ogni
Rinascimento,
l'eco
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quivi,
qui,
la
Innocenzo
per
la
porte
vendite
S.
della
prolungati
per
altre
con
essere
guelfismo.
in
intesero
prima
nella
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roccaforte
per
sociale,
conquista
Giulia,
oltre
ma
delle
Rinascimento
dal
della
delle
vicinato
esso
dei
la
ildiscendenti
anche
come
a
Asti
masse;
casata
l'Italia
castello
alle
potendo
alla
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libertà
Francesi
anche,
retroterra
che
e
marchesi
che
parimenti
per
tre
scritta
colombe
corti
tenerezza
armi
cessioni
e
presso
sacrificare
VII
due
bellezza
si
applausi
secoli,
con
ilogni
intero
dei
ilnacque
Fino
del
del
dei
Galeotto
è
liberale,
ramo
investi
castello
del
e
di
come
visto,
col
terza
delle
loro
eDel
di
Del
fu
e
la
di
e
ein
idegli
Dopo
spento,
Genova,
cui
bando
dal
Sardegna,
re
Romano
conte
Carretto
dinastico
riassumere
penisola,
personale,
ardore
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Del
Giacomo),
nella
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Corso,
Montechiaro
spagnolo),
menzione,
questo
nascite
nascita
G.B.
Cavalier
Guerrieri.
di
fu
Marchese
Carretto
Sardegna,
Guerrieri,
difesa
Val
ilGiuseppe
sempre
del
la
che
tempo,
periodo
della
del
e
parrocchiali
del
Carlo
Impero
venuto
Bormida,
(marchese
voce
in
La
20
perché
contenente
erano
dopo
Conte
per
in
cui
del
cui
Marchesato
quale,
(entrambi,
vita
famiglia
non
novembre
sé
a
Ferrero
del
Pietro
come
Savona
fu
opera
rivalità,
castello
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ilCarretto
cuore
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Maria
a
in
le
ilerano
era
castello
state
Carlo);
Pietro
senza
loro
Cipro
far
con
potere
attraverso
Italia",
vittorie
militando
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non
d'Italia...Vicario
risulta
adunque
Augusto
Del
parte
di
di
la
Del
spirito
esse
l'invito
perniciose
esercitate
quel
pare,
di
lui
1730,
e
Ormea,
Marco
nostra
un
di
annunciano
l'anno
Carretto.
di
frantumato
Gerusalemme....marchese
Cosseria
francesi
Carreto
che
Savona
nel
Ponti
fu
Filippo
nell'esercito
ipietà,
eroico
feriti
racconti
cannoneggiato
a
Guerrieri;
alla
vassalli
ancora
che
spezzato
1707
registri
liimpreparati,
Tullio
tutti
terra,
successivo
ministro
chiamava
in
passò
quasi
Spagna,
di
di
ho
L'anno
furono
del
i(1796)
nome
ogni
perpetuo
del
stupore
vassalli
essi
S.
più
Dego
Del
di
scoperto
prospera
presentatisi
della
sparso
Carretto,
esprimere
Giulia,
leggende
l'anno
ilRegno
mortalmente
dai
nascite
zolla
Carretto,
del
stessi
cerchio
stesso
di
adunque
contro
primo
al
da
e
in
nostra
Della
tramontate
a
ile
Piemonte,
di
sacrificio,
cui
del
della
Carlo
di
castello
giurare
di
1792
colonnello
nell'Archivio
nel
Millesimo,
di
e
cantato
tutti
ammirazione
segretario
ilMarchesi
in
Sagro
iildiretta
Rovere
tramandate
all'Italia,
Piemonte
ancora
a
dal
Francesi
parrocchia,
valore
nobili.
castello
cui
fedeli
ferro,
prestare
Guerrieri
dagli
iattraverso
d’Italia....Vicario
all'epoca
signori
fedeltà
Conte
di
scoppiò
alla
cadde
terra,
ideologie
Romano
dal
Ponti,
di
e
dei
al
stessi
la
che
delle
e
fino
dai
rinuncia
storico
di
un
e
di
Carducci
Re,
sua
seguirono
Carlo
giuramento
Del
e
e
alle
della
oralmente
Sardegna,
Stato
arginava
eroicamente,
nel
per
della
reggimento
Basso
vassalli
quali
insieme
Giovanna
la
nacque
che
generosa
Carretto
quel
o
"S.R.M.
rivoluzione
castello
le
di
fu
nostra
di
del
e
instaurazione
anche
soltanto
straordinarie
Alessandria
Pietro
(Bicocca
perpetuo
sfrenata
alla
di
tempo,
con
grandi
la
Re
con
Pietro
Savona
di
ebbe
si
in
del
terra.
fu
di
gloria,
di
ed
Ancora
generazione
d'Infanteria.
coraggio
di
per
legge
Italia)
(padrino
quello
coi
sopito,
Ponti
(1789)
la
Carretto
Piemonte
eroica
ma
e
modo
ambizione
Carlo
di
diritto
del
suoi
storia
Appartiene
ai
permeando
San
ilGuglielmo
doveva
dopo
(l),
imprese
dell'Impero
si
Emanuele,
fiorivano
di
Sacro
Colombo
nome
ma
virtù.
si
granatieri,
e
ricorda
Maria
ildel
emanato
storico
fa
Proprio
con
casato,
conte
nota
della
Ila
non
in
del
allora
In
del
ai
la
le
un
e
di
ile
Ponti:
La
Austriaci
in
Emanuele
Liguria)
occupata,
significò
borghese.
piemontese,
ispirarono
parteciparono
rivolta
ispirò
assolutismo
suffragio
Del
aver
contro
la
dalla
lotta
della
suffragi
Bonifacio,
chiude
vivificatore
tratta
dell'arciprete
concordia
cacciatore
con
munificenza,
grande
carnevalesca,
marchesato
che
del
smagliante
seguito
Rivoluzione
valle
castello,
Carretto,
nessuno;
si
in
dimostrato
nobiltà
Carpeneta,
diffusamente
la
non
inerpica
fosse
l'usurpatore
qualità
con
entusiasmo
dei
già
rivoluzione
fu
affatto
e
universale
alla
fra
insieme
isuo
A
Iperò
e
corsa
Russi),
etenuta
l'efficace
moti
suoi
annessi
dalla
eiluna
casata,
buon
questo
scoppiato
ilcome
Monti,
la
loro
gli
conte
vede
dal
iquale
in
di
italiana,
cui
lontano
dalla
nobili
la
cui
la
di
conterranei,
successivi,
cui
"Commissario
altri
e
nuova
ove
Sardegna,
predominio
e
rinuncia
profumo
vita,
giocatore
ottocentesca.
saper
e
coi
ripercorsa,
straniero,
fama
della
attesta
del
e
ricomparire,
col
suo
alla
e
ideale
Del
piazza
per
inon
gli
presentazione
perché
non
riposa
conti
con
della
principi
antenato.
l'ultimo
che,
sotto
1848,
loro
abitanti
ribellione
Francia.
Carretto,
un
zio
vita
combattere
di
simeno
grande
per
anche
si
Del
piccante
trovò
liberalità
sovranità
giorno
XX
popolo:
paterno,
sebbene
reclamanti
dal
di
dove
sapevano
l'insegna
di
fra
ispirò,
furono
intesa
della
rivoluzionari,
da
sempre
nobile
pallone,
Carretto
Settembre,
Ponti
di
delle
1850,
dei
iaPoco
fra
Lo
Napoleone,
milizie
quali
dei
una
concorso
affabile
Ponti
si
cavallo
ilSanta
del
borghesi,
proprio
l'uno
paese
scrittore
gli
inondarono
era
in
è
astrenuamente
e
leve
di
feudatari
popolare,
per
del
festa
fra
del
affermata
realizzare
dopo
da
linea
degli
volle
indifferenti
dai
conciliare
come
mirabile
quel
non
tornarono
rifugiato,
straniere,
castello
poco
perché
ie
della
Alleanza,
parte
tricolore,
del
ruderi
tirannelli
assume
fra
ilnell'anno
di
dignitoso
tradizionale,
quel
vivere
ebbero
col
abitanti
tempo,
Augusto
seme
si
isuo
sia
gente
viti
suoi
minori
eprovincia
esa,
dei
nuovo
fermento
igià
in
nell'Europa
oltre
tempo,
del
in
vi
di
colli
la
tornava
ebianco
o
ad
rivoluzionarie
ed
tono
largito
dell'idea
gettò
e
popoli
quasi
parrocchiani,
ginestre
aderirono
vista
Ponti,
la
distinzione
pace
della
soffermandosi
fra
del
da
Castello
stesso
morire
in
contro
abitare
Monti,
che
e
essere
conquista
spirito
antichi
itutte
mezzo
castello,
le
molto
retrivi,
che
la
di
dell'idea
in
parafreno,
penisola
se
l'aspetto
della
nei
al
all'Italia
ilbuon
valli
nobiltà
Acqui".
tutta
conte
nazionale,
per
e
della
quelli
nuovo
non
le
nel
oppressa
si
ildei
seppellito,
suoi
di
laici
olmi
modesto,
documenti
palazzo,
delle
parti,
primavera
alla
celebra
nobiliare
ma
sacerdote,
Ponti
la
romanzo
e
l'Europa,
della
che
dopo
tempi,
e,
morte
nazionale,
Carlo
dall'Imperatore,
Stati
si
reazionarie
maggiori.
e
libertà
di
difesa
soprattutto
ed
Ora
seriamente
sua
tipo
in
Langhe
religiosi,
scendendo
spense
nella
capoluogo
vivevano
epolitica,
libertà
acacie,
la
dal
ogni
e(Piemonte,
egli
gente
di
quelli
sì
nel
Guerrieri,
di
come
continuò
con
caduta
ile
della
e
già
del
società
stagione
da
che,
restaurato
Napoleone,
suo
era
costituzione,
tempo
testimonianze,
attende
anno
A
e
nel
la
nazionale,
sia
lui
nobili
ricordato,
1848,
di
nella
fino
(Francesi
sui
del
non
questo
l'antico
in
propria
impegnato
tramonto
quando
dinamico,
popolarità
Montechiaro,
per
vinta
del
palazzo
di
che
pace
ad
ricordi
liberale
amonferrato,
discendente
alla
in
econtrastava
Napoleone,
Savoia
esua
Ponti,
ilvecchio
nella
si
animarlo.
la
cui
popolani.
cui
ed
viottolo
ideale
marchese
terra
chiesa
eilloro
scoppiò
che
del
Vittorio
ai
moto
di
non
soffio
chiesa
buon
econ
nella
equali
dopo
la
sisii I
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