RECENSIONI e note bibliografiche Piero Pajardi, Manuale di diritto

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RECENSIONI e note bibliografiche Piero Pajardi, Manuale di diritto
RECENSIONI
e note bibliografiche
Piero Pajardi, Manuale di diritto fallimentare, 6a ed., Milano, Giuffrè, 2002, a cura di Manuela
Bocchiola e Alida Paluchowski.
Di questo Manuale è uscita la sesta edizione, curata da Manuela Bocchiola e Alida Paluchowski,
le quali hanno precisato in premessa, che l'aggiornamento si era reso necessario a seguito della
promulgazione della nuova disciplina dell'amministrazione straordinaria delle imprese insolventi.
L'impianto originario del lavoro trova la sua precipua connotazione nel fatto che il suo autore,
Prof. Piero Pajardi, non fu soltanto docente della materia, ma anche per tanti anni supremo dirigente
degli Uffici Giudiziari milanesi, nonchè Presidente di Sezione della Corte di Cassazione. Ma
l'Autore fu anche curatore del progetto di riforma della legge fallimentare, proprio perchè il
Ministero gli aveva affidato il compito della stesura della nuova legge: il libro di che trattasi è
corredato anche dal disegno di legge delega n. 7458 per la riforma delle procedure concorsuali del
2000, nonchè del Regolamento del Consiglio dell'Unione Europea relativo alle procedure di
insolvenza n. 1346 del 29 maggio 2000, dove si può notare che nel quadro della cooperazione
europea il nuovo sistema conserva gli elementi fondamentali della precedente legislazione. Infatti,
come l'Autore ha voluto sottolineare in un altro suo lavoro (Radici e ideologie del fallimento, 2a ed.,
a cura di G. Gualdi, Milano, 2002), il processo esecutivo concorsuale non può non essere esaminato
nel contesto della realtà circostante l'impresa, tant'è che i modelli proposti nei vari paesi
rispecchiano tale realtà. Tuttavia anche di questo tiene conto il Manuale dando cenni di diritto
comparato per i vari istituti fallimentari trattati.
Il Manuale è integrato non solo da spunti di carattere storico-comparatistico, ma anche da
riferimenti di dottrina e giurisprudenza, nell'ambito di una conoscenza del diritto che non può essere
solo teorica, ma che deve essere continuamente riferita alla casistica giurisprudenziale: al riguardo
vengono riportate varie sentenze, sia dei giudici di merito, sia di legittimità.
Le curatrici dell'opera, infine, hanno giustamente sottolineato nella premessa che l'aggiornamento
si era reso necessario anche per la serie di novità processuali in relazione alla novella dell'art. 111
della Costituzione che ha reso urgente la riforma dell'art. 24 con riferimento alla posizione di
relatore del giudice delegato, la riforma del giudice unico ed in prospettiva la riforma dell'intera
legge fallimentare. (Giulio Levi).
AA.VV., Il nuovo ruolo del difensore nel processo penale, Giuffrè ed., Milano, 2002.
Questa pubblicazione merita particolare attenzione. Raccoglie «commenti» delle leggi 7 dicembre
2000, n. 397; 6 marzo 2001, n. 60; 29 marzo 2001, n. 134 a cura di Marzia Ferrajoli e con i
contributi di Giuseppe Dalla, Gianluca D'Aiuto, Giovanni Dean, Amedeo di Pietro, Alfonso
Furgiuele, Caterina Greco, Luigi Kaldo, Elio Lo Monte, Carlo Longobardo, Enrico Ranieri, Marco
Scillitani, Raffaele Tecce.
Il commento riguarda bensì le prime due leggi (n. 397/2000 e n. 60/2001), volte a garantire una
maggiore funzionalità di istituti già presenti nell'ordinamento, ma si accende soprattutto sugli effetti
davvero «dirompenti» per quanto attiene agli equilibri interni al sistema di accertamento penale: ci
si riferisce alle investigazioni difensive.
Da tali premesse, lucidamente illustrate nell'introduzione di Andrea Antonio Dalla, si sviluppa
l'analisi dei 12 capitoli, tutti di grande interesse, dal nuovo ruolo del difensore d'ufficio e la
disciplina del gratuito patrocinio, alle garanzie difensive per l'investigatore privato,
all'incompatibilità del difensore a testimoniare, ai colloqui ed all'assunzione di dichiarazioni scritte
nell'attività difensiva, alla richiesta di documentazione alla Pubblica Amministrazione e l'accesso ai
luoghi; alla documentazione dell'attività delle indagini investigative, alle innovazioni in tema di
deposito degli atti di indagine garantita, ed a quant'altro inerente e conseguente.
La ricchezza davvero esemplare del commentario è completata dalla preziosa raccolta (da pag. 425
a pag. 712) di un'ampia sintesi dei lavori parlamentari.
Codice penale commentato (due volumi: parte generale e parte speciale) a cura di Emilio Dolcini e
Giorgio Marinucci, Ipsoa ed., Milano, 1999, con appendice di aggiornamento a seguito del d.lgs 30
dicembre 1999, n. 507 e della l. 5 giugno 2000, n. 144.
È il risultato della collaborazione di una vasta schiera di studiosi della disciplina penalistica, del
proficuo impegno di illustri docenti universitari e di autorevoli esponenti della magistratura e
dell'avvocatura nonchè della collaborazione delle cattedre penalistiche della Facoltà di
giurisprudenza delle Università di Milano, Brescia, Pavia e Trieste.
Questo «commentario breve» raggiunge senz'altro la sua propria finalità, quella di un'esposizione
concisa nella forma ma approfondita nei contenuti così da trattare esaurientemente nella parte
generale gli elementi costitutivi del reato, le cause di giustificazione, le forme di manifestazione del
reato, eccetera. La parte speciale si segnala per la concretezza dell'opera sui singoli casi, non solo
quanto all'analisi dei capitoli «classici» della codificazione ma, altresì, di quelli disciplinati da leggi
speciali (interruzione della gravidanza, prostituzione, stupefacenti) ovvero di quelli la cui disciplina
è stata profondamente rimaneggiata nel corso degli anni '90. Ed infine dei corpi normativi
integralmente nuovi (reati informatici, contro la libertà sessuale, reati in materia di prostituzione e
pornografia minorile).
Particolarmente attenta è la valorizzazione della casistica attraverso un'intelligente analisi, a titolo
di mero esempio, dei reati di omicidio colposo e lesioni colpose così da fare emergere i problemi
che si debbono affrontare in sede processuale. È stata analizzata, infatti, separatamente la
responsabilità per omicidio colposo o per lesioni colpose nella circolazione stradale, dall'attività
medico-chirurgica, in materia di infortuni sul lavoro, eccetera.
L'opera è strutturata, anche per tutti gli altri aspetti, in modo da rendere agevole la ricerca dei temi.
(g.f.).
Codice di procedura penale (due volumi) a cura di Angelo Giarda e Giorgio Spangher, 2a ed., Ipsoa
ed., Milano, 2002.
La seconda edizione è stata suggerita dall'incessante produzione normativa, non ultima la
tormentata modifica dell'art. 111 Cost.
Finalità pratica e rigore scientifico sono stati, con tutta evidenza, i fattori fondanti di quest'opera.
Le profonde modifiche apportate alla giustizia penale dal 1997 al 2001 sono state collocate nel loro
ordine naturale e corredate da esaurienti note illustrative (specie là dove non ci si è potuti avvalere
della giurisprudenza). Gli autori tengono a sottolineare lo sforzo esegetico compiuto nel tentativo,
non sempre agevole, di raccordare le novità più importanti (talora senza precedenti) ad un quadro
sistematico (ad esempio: il regime sanzionatorio per i reati di competenza del Giudice di Pace;
l'articolazione delle indagini difensive; talune scelte in tema di formazione e valutazione della
prova; la testimonianza assistita ex art. 197-bis).
È un'opera che, senza dubbio, consente all'operatore del diritto di cogliere un indirizzo utile
all'interpretazione dei molti interrogativi che sorgono quotidianamente nell'impiego del tormentato
tessuto dell'attuale processo penale. (g.f.).
Laura Chimenti, Lineamenti del nuovo diritto d'autore - Direttive Comunitarie e normativa interna,
Giuffrè ed., Milano, 2002.
Nato con l'obiettivo di facilitare la conoscenza della complessa materia del diritto d'autore, con
specifica attenzione alle nuove problematiche sollevate dalla rivoluzione informatica e dalla
necessità di uniformare la legislazione a livello europeo, il testo in esame, giunto ormai alla quinta
edizione, si conferma un utile punto di riferimento per chi desideri rimanere costantemente
aggiornato in materia di diritto d'autore.
Dopo un breve capitolo introduttivo che getta uno sguardo sintetico, ma esauriente, sulle
innovazioni al diritto d'autore italiano per armonizzarlo con le indicazioni comunitarie, il secondo
capitolo, dedicato ai nuovi generi di opere oggetto del diritto d'autore, analizza in maniera molto
puntuale, tra le altre la normativa sui software, aggiornata al d.P.C.M. n. 338/2001, che ha
finalmente definito le regole in materia di contrassegno SIAE, e la nuova disciplina sulle opere del
disegno industriale, che è stata modificata dai recenti d.lgs. n. 95/2001 e n. 164/2001.
Il terzo capitolo, relativo a «La tutela dei diritti di utilizzazione economica», presta puntuale
attenzione alle novità europee rappresentate dalla Direttiva 2001/84/CE, sul diritto di sequestro a
favore dell'autore di un'opera d'arte originale, e soprattutto dalla Direttiva 2001/29/CE,
sull'armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei diritti connessi nella società
dell'informazione.
In proposito l'analisi è rivolta ai tre aspetti dei diritti d'autore presi in esame dalla Direttiva _ diritto
di riproduzione, comunicazione al pubblico e distribuzione _ ed ai limiti ed eccezioni previsti in
relazione all'esercizio delle esclusive di riproduzione e comunicazione al pubblico.
A dimostrazione dell'attenzione prestata agli interventi più recenti in ambito europeo, segnaliamo
la presenza di un paragrafo dedicato alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, firmata
a Nizza nel dicembre 2000, che contiene disposizioni anche a tutela della proprietà intellettuale.
Nel complesso l'opera presenta una trattazione molto ampia, aggiornata e di facile consultazione,
grazie anche ad una divisione in paragrafi e sottoparagrafi che consente un veloce esame anche di
questioni particolari e specialistiche.
Lo studio dei vari argomenti è, come nelle precedenti edizioni, facilitato da un'appendice che
riporta integralmente i testi normativi, compresi ovviamente i più recenti, da una ricca casistica
giurisprudenziale e dalla presenza, al termine di molti paragrafi, di utili schemi riassuntivi della
disciplina esaminata. (Daniele Inzani).
Claudio Turco, Commentario al Codice Civile dal titolo «L'adempimento del terzo: art. 1180»,
Giuffrè ed., Milano, 2002.
Intento dell'Autore è di ricostruire gli elementi che connotano l'ammissibilità dell'adempimento del
terzo, la sua natura giuridica e le relative implicazioni.
Dopo avere inquadrato la fattispecie, anche attraverso alcuni cenni comparatistici, l'Autore passa
ad esaminare la disciplina dell'articolo 1180 del codice civile alla luce del principi in tema di
adempimento e del ruolo dell'interesse creditorio con particolare riferimento all'interesse del
creditore all'esecuzione personale della prestazione da parte del debitore ed all'opposizione di
quest'ultimo all'adempimento del terzo.
Successivamente vengono analizzate le conseguenze dell'eventuale illegittimità del rifiuto del
creditore a ricevere l'adempimento anche in presenza di uno specifico interesse del terzo ad
adempiere.
L'ultima parte dell'indagine è invece dedicata ai rimedi offerti al terzo dall'ordinamento per
ripetere la prestazione qualora la stessa sia sine causa o per rivalersi nei confronti del debitore
principale qualora dall'adempimento derivi, al terzo stesso, una perdita patrimoniale.
Fortunato Lazzaro, Le prove extravaganti, Giuffrè ed., Milano. 2001.
L'attenzione dell'Autore si focalizza su quei mezzi di prova che, pur potendo influire sulla
decisione del Giudice, situano al di fuori dell'iniziativa della parte o perchè possono essere disposti
dal Giudice d'ufficio o perchè, come il fatto notorio, costituiscono una fonte autonoma di
convincimento del Giudice.
L'obiettivo dichiarato dell'Autore è quello di fornire un quadro completo ed esaustivo di quelle
situazioni nelle quali viene esaltata la discrezionalità del Giudice e che, pertanto, possono opporsi al
di fuori dei criteri più rigidi imposti agli altri mezzi di prova. In questo senso si comprende il titolo
del libro che definisce tali prove «extravaganti».
Il testo, di particolare interesse, si propone come una sorta di commentario ad alcuni articoli del
codice di procedura civile e segnatamente agli articoli da 115 a 118, da 210 a 213 e da 258 a 262.
L'Autore si occupa dunque, particolarmente, del fatto notorio, dell'ispezione, dell'esperimento,
dell'ordine di esibizione alla parte o al terzo e della richiesta di informazioni alla pubblica
amministrazione.
Si tratta senz'altro di mezzi istruttori comunemente sottovalutati nella pratica quotidiana la cui
importanza tuttavia può diventare in taluni casi determinante.
L'opera si articola in una raccolta di massime giurisprudenziali relative agli aspetti ed ai problemi
più significativi riscontrati per ognuno degli argomenti indicati e l'analisi della giurisprudenza è
inoltre sempre preceduta da un inquadramento teorico e dottrinale delle questioni trattate. (Daniele
Inzani).
Guido De Filippi e Debora Bosi, Il sistema europeo di tutela del detenuto (allegato al CD rom),
Giuffrè ed., Milano, 2002.
Si tratta di una pubblicazione di particolare interesse anche per la ricca documentazione. È un
manuale pratico che, peraltro e soprattutto, costituisce un valido strumento di conoscenza e di
sensibilizzazione circa la realtà carceraria in Italia, non ultimo il mancato rispetto delle regole Onu e
di quelle minime europee.
La ricca documentazione consiste nei pareri del Comitato europeo per la prevenzione della tortura
e delle pene o trattamenti inumani e degradanti. Reca altresì alcune pronunce della Corte Europea
dei Diritti dell'Uomo in materia di violazione dei diritti umani all'interno delle carceri. Nonchè
documenti normativi riguardanti tale materia.
Si aggiungono i rapporti del Comitato europeo per la prevenzione della tortura inerenti le visite
effettuate in Italia nel 1992 e nel 1995 (il tutto in versione integrale tradotto in italiano) nonchè le
risposte del Governo italiano. Il volume offre altresì l'esemplificazione di alcuni formulari utili per
chiunque voglia presentare ricorso innanzi al Comitato europeo ex artt. 1 e 2 della Convenzione
europea; ovvero davanti alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo (allegato CD rom in
formato elettronico).
Mario Canepa e Sergio Merlo, Manuale di diritto penitenziario, Giuffrè ed., Milano, 2002.
È la sesta edizione di un'opera che non esitiamo definire preziosa fin dall'origine (la prima
edizione è del 1985 la quale ha goduto di una raffinata presentazione da parte di Giovanni Conso).
Questa sesta edizione adempie al compito di una rielaborazione conseguente alla continua rilevante
produzione normativa in materia penitenziaria «pur con la difficoltà di fissare in un quadro
organico una materia caratterizzata da iniziative legislative estemporanee e contrastanti con le
linee generali del sistema».
L'opera appare quale necessaria premessa alla precedente nota bibliografica della pubblicazione di
De Filippi e Bosi.
Già nel 1985 (data della prima edizione dell'opera) Giovanni Conso ebbe ad osservare, fra l'altro,
che in un decennio dalla pur valida riforma penitenziaria nel 1985, il complesso degli istituti allora
delineati per corrispondere alle medesime ideologie in materia di pena, si è talmente arricchito da
ergersi a sistema autonomo.
L'opera di Canepa e Merlo è frutto di un'evidente passione civile alimentata dall'esperienza
professionale di magistrati, nella consapevolezza che molto ancora resta da fare specialmente per
colmare lacune delle strutture di ogni genere fra le quali, non ultima, quella che interessa il
personale penitenziario, indispensabile componente di efficiente funzionalità.
L'opera si distende altresì nella considerazione degli «organi della vicenda esecutiva», del
«trattamento penitenziario»; nelle «fattispecie modificative del rapporto di esecuzione» e, infine,
nelle «procedure». (g.f.).
Graziano Prelati, Il Magistrato di sorveglianza, Giuffrè ed., Milano, 2002.
È un manuale pratico dotato di CD rom, aggiornato con il nuovo regolamento penitenziario p.r.f.
230/00 e con le leggi nn. 4, 40, 45, 134 del 2001.
Contiene anche la modulistica relativa ad istanze, richieste e provvedimenti.
Il manuale rappresenta un completo ausilio per il «governo» della normativa in materia,
particolarmente razionale: qui si pone l'impegno dell'Autore che ha lodevolmente proceduto ad una
chiara sintesi, aggiornata con la più recente legislazione e giurisprudenza.
Carlo Paterniti, Manuale dei reati, Giuffrè ed., Milano, 2002.
È il secondo di tre volumi. Il primo ha riguardato delitti contro la famiglia e quelli contro
l'integrità sessuale. Il secondo di cui alla presente nota, tratta dei criteri per la selezione dei reati
contro l'economia, dei reati codificati a difesa dell'economia e della disciplina penale delle banche.
Il terzo volume, in preparazione, tratterà dei delitti contro la pubblica amministrazione.
Nella prefazione del primo volume l'Autore segnalava come l'agile testo nascesse da riflessioni ed
appunti per un corso di Diritto penale e, dunque, fosse strutturalmente destinato alla didattica.
L'Autore segue l'indicazione di Grispigni (la disciplina penalistica è «essenzialmente pratica»),
riservando particolare attenzione alla giurisprudenza per trarre concrete conferme a soluzioni
interpretative ovvero proposte o spunti critici volti ad articolare il dissenso.
È opera finalizzata ad abituare i giovani (ma ci sia consentito di aggiungere «non solo»), a colmare
lo stacco fra teoria e pratica del diritto.
Luigi Matteo Bonavolontà, Formulario di tutti i procedimenti cautelari, ordinari e speciali e della
loro esecuzione.
Luigi Matteo Bonavolontà, Formulario della tutela dei diritti, entrambi per i tipi dell'Editore
Giuffrè, Milano, 2002.
Entrambi i formulari fanno parte della nota collana editoriale «Cosa e Come» dotati di CD rom.
Il primo di essi attiene alle seguenti materie: sequestri, denunce di nuova opera e di danno temuto,
procedimenti di istruzione preventiva, provvedimenti d'urgenza, sequestri e vendita di autoveicoli,
sequestri e vendita di aeromobili, sequestri di navi, galleggianti e carati di nave, sequestri di
brevetti e di beni prodotti in violazione dei brevetti.
Il secondo formulario riguarda l'espropriazione forzata ordinaria.
I volumi si segnalano per correttezza nelle formulazioni, tali da rappresentare un ausilio pratico tra
l'attività di avvocati e magistrati.
Francesco Saverio Fortuna, Delitti contro la pubblica amministrazione, Giuffrè ed., Milano, 2002.
Anche quest'opera (l'Autore è docente di diritto penale nella facoltà di giurispudenza
dell'Università di Cassino) ha inteso offrire agli studenti un mezzo di riflessione e di apprendimento
«agile rispetto alle pur pregevoli trattazioni nella materia». Il lavoro è frutto di varie «mani»,
capitolo per capitolo, l'Autore essendosi riservato l'introduzione (l'oggetto della tutela penale nei
delitti contro la P.A.). Segue la trattazione del peculato (Riccardo e Vizio); la concussione (Pietro
Pomanti); le fattispecie di corruzione (Massimo Luigi Ferrante); l'abuso d'ufficio (Gianfranco
Iadecola); rivelazione e utilizzo di segreti d'ufficio (Pietro Pomanti); rifiuto di atti - omissioni
(Luigi Imperato); i delitti di violenza, minaccia e resistenza a P.U. nonchè le reazioni legittime agli
atti arbitrali del P.U. (Francesco Mazza); il delitto di millantato credito (Patrizia Mazza);
usurpazione di funzioni pubbliche (Stefania Palmaccio); abusivo esercizio di una professione
(Francesco Ingino); delitto di violazione di sigilli (Silvia Vecchio); frode nelle pubbliche forniture
(Luigi Imperato) e, infine, P.U. e incaricato di P.S. (Francesco Saverio Fortuna).