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[LA ZONA VERDE - SALUTE NEWS] A CURA DI BRUNA COSTI Filo diretto con lo specialista I segni premonitori del Parkinson Uno studio verifica se la perdita dell’olfatto qualche anno prima può essere un sintomo della malattia Importante novità sulla malattia di Parkinson. È stato messo a punto un test capace di individuare chi potrebbe sviluppare questa malattia neurodegenerativa. Viene effettuato sull’olfatto. Si basa sull’osservazione che molti pazienti perdono la capacità di sentire gli odori tre-quattro anni prima che la malattia si manifesti, perché si verifica una degenerazione delle cellule olfattorie. «Il primo studio su questo test è stato effettuato negli Stati Uniti su familiari di malati di Parkinson», spiega Fabrizio Stocchi, direttore del Centro Parkinson e disturbi del movi- 108 GIUGNO 2006 mento, Irccs Ospedale San Raffaele, Roma. «È risultato che il 20% di chi si è sottoposto al test sull’olfatto non distingueva gli odori e di questi il 70% aveva già i primi segni della malattia, come ha confermato un esame più approfondito. A distanza di circa tre anni hanno poi iniziato ad avere i sintomi veri e propri». Per verificare ulteriormente l’attendibilità di questo test sta per prendere il via un altro studio. Vi prenderanno parte numerosi centri italiani per lo studio e la cura della malattia di Parkinson. È aperto a tutti, ma per prendervi parte si deve avere in famiglia un parente malato di Parkinson. Il test è peraltro molto semplice: consiste nell’annusare alcune essenze standard, come aceto, caffè, cioccolato e altro, che devono poi essere riconosciute. «Se i dati che emergeranno da questo studio confermeranno i risultati già ottenuti, si avrà un’arma in più per cogliere in anticipo la malattia e intervenire subito con cure adeguate e di conseguenza posticipare il momento in cui fanno la loro comparsa i disturbi», conclude Stocchi. Per avere più informazioni sul test e partecipare allo studio si può telefonare al numero 06.52.25.52.25. RISCHIO ICTUS: MOLTO MEGLIO PREVENIRE PIÙ FUMO, PIÙ TUMORI 씰 È in corso la campagna di prevenzione del rischio di ictus: “Life for Life, in viaggio con la prevenzione”. Grazie a un tir che fa tappa in 20 città italiane è possibile sottoporsi a visite ed esami gratuiti L’iniziativa, che è patrocinata da Siia, Società italiana di ipertensione arteriosa e cittadinanzattiva, Movimento per la tutela dei diritti e la partecipazione civica e realizzata con il contributo di Merck Sharp & Dohme Italia, terminerà a Reggio Calabria l’11 luglio 2006. Per informazioni circa le tappe, le piazze e gli orari si può chiamare il numero verde 800.91.01.34, attivo sette giorni su sette e 24 ore su 24. 씰 Il tumore del polmone è in aumento ed è la prima causa di morte per cancro nei Paesi occidentali. In Italia ogni anno vi sono tra i 35 e i 40.000 nuovi casi, di cui 6.700 donne. Questa forma si manifesta sempre di più nella popolazione femminile sia per un incremento del vizio del fumo, sia per una maggiore predisposizione all’effetto cancerogeno del tabacco. CLUB3 PROTEINA SOTTO ACCUSA 씰 È l’accumulo lento ma inesorabile di una proteina difettosa a giocare un ruolo chiave nell’invecchiamento. La scoperta viene dal National Cancer Insitute di Bethesda negli Stati Uniti. Secondo i ricercatori questa proteina agisce danneggiando piano piano la salute delle cellule e producendo così nel nostro organismo tutti i segni del passare degli anni. SALVIAMO LA PELLE 씰 Anche quest’anno hanno riaperto i Centri per la pelle sana, l’iniziativa promossa da Vichy con il contributo scientifico di Isplad. Fino alla fine di luglio dermatologi e farmacisti scendono nelle piazze di 14 città per aiutare gratuitamente gli italiani a prendersi cura in modo corretto della propria pelle. Il tutto è così gestito: prima un dermatologo valuta gratuitamente lo stato della cute e compila il “Passaporto di salute della pelle” con tutti i dati rilevati. Quindi un farmacista dà informazioni sui dermocosmetici e sul loro corretto utilizzo. Per informazioni, è attivo il numero verde 800.03.28.60 che risponde tutti i giorni dalle 10 alle 14, oppure si può consultare il sito www.centripellesana.com L’IMPORTANZA DEGLI OCCHIALI DA SOLE 씰 Con l’arrivo della bella stagione, ancora oggi gli italiani si dimenticano di proteggere la loro vista dai raggi solari. Secondo un’indagine condotta da Commissione difesa vista in collaborazione con l’Istituto Piepoli e il Cnr, solo il 10% degli italiani dopo i 55 anni acquista un paio di occhiali da sole. Inoltre spesso il criterio che regola la scelta non tiene in debito conto la qualità del prodotto, in particolare delle lenti. Invece le radiazioni solari, se non debitamente schermate, sono responsabili del precoce invecchiamento degli occhi, oltre che di numerosi disturbi oculari. La cataratta non fa più paura Nuove tecniche e tempi brevi per tornare a vedere 쎲 La cataratta è uno dei disturbi degli occhi più diffusi. Ne soffre il 30% degli italiani fra i 50 e i 60 anni e il 75% dopo i 70 anni. Perché l’età è il principale fattore responsabile di questa malattia, anche se esiste a volte una predisposizione genetica. Quando si manifesta la soluzione è solo l’intervento chirurgico. «Grazie a tecniche chirurgiche innovative e ai nuovi cristallini artificiali, oggi con questo intervento si riporta la capacità visiva del paziente a quella di un quarantenne, proteggendolo inoltre da futuri danni dovuti alla luce solare», spiega il dottor Edoardo Ligabue. «Il vecchio cristallino opacato viene ora liquefatto mediante un getto micropulsato di acqua calda e non più con gli ultrasuoni utilizzati fino ad ora. Questo consente un’invasività e un rischio di danni oculari inferiori rispetto alla tecnica precedente. Il tutto inoltre viene eseguito mediante una microincisione di solo 2 mm che si chiude da sé: permette una perfetta chiusura del bulbo oculare senza rischio di provocare astigmatismo e di alterare le strutture oculari interne». 쎲 Infine ci sono i cristallini artificiali di ultima generazione. «Rendono molto naturale la percezione dei colori, proteggono il fondo oculare dai danni indotti dalle radiazioni luminose nocive e migliorano la qualità della visione», conclude Ligabue. «Inoltre consentono la visione simultanea a distanza e da vicino, senza bisogno d ricorrerre agli occhiali, come succedeva spesso fino ad ora». 씰 Il dottor Edoardo Ligabue, chirurgo oculista del Centro diagnostico italiano di Milano e la sua equipe oculistica saranno a disposizione per le domande dei lettori di Club3 nel mese di giugno: martedì dalle 13 alle 14 al tel. 02.48.31.73.59 e venerdì dalle12 alle 13 al tel. 02.48.31.73.58 L’ARGOMENTO DEL PROSSIMO NUMERO SARÀ L’INSONNIA CLUB3 109 GIUGNO 2006 [LA ZONA VERDE - SCUSI DOTTORE] Il vostro fisioterapista A CURA DI ALESSANDRO SARTORIO Con la collaborazione dell’Istituto Auxologico Italiano, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di Milano DI MICHELE ROMANO Il mistero del colesterolo alto Il colesterolo non proviene solo dall’esterno, ma viene prodotto dall’organismo stesso Ho 56 anni, non fumo, non ☞ sono diabetico, ho la pressione a posto e sto praticamente a dieta rigorosa. Eppure il mio colesterolo è sempre alto. Che devo fare? Un valore di colesterolo totale nel sangue superiore alla norma non è di per sé preoccupante, soprattutto se non esistono altri fattori di rischio cardiovascolare (fumo, ipertensione, diabete). Un errore comune è credere che tutto il colesterolo provenga dai cibi: in realtà, solo il 10-20% del colesterolo proviene dall’alimentazione, mentre l’80-90% è di origine endogena 씰 Inviate le vostre richieste, complete di indirizzo, a “Scusi dottore”, Club3, via Giotto 36, 20145 Milano. Gli specialisti vi risponderanno gratuitamente Dieta amica del diabete, ma nemica del colon Ho il diabete e devo controlla☞ re la dieta, ma avendo subito l’asportazione della cistifellea e oltretutto avendo il colon irritabile, frutta e verdura sono per me fonti di grossi problemi. Per evitare le complicanze del diabete è importante seguire correttamente la terapia farmacologica prescritta dal centro diabetologico 110 GIUGNO 2006 CLUB3 che la sta seguendo, monitorare regolarmente la glicemia, ma anche associare una dieta corretta. Gli effetti collaterali a livello gastro-enterico sono tipici degli ipoglicemizzanti orali, ma tendono a manifestarsi nel primo periodo di assunzione e a ridursi nel tempo. Non posso esclude- (cioè creato dall’organismo). Tra i farmaci ipocolesterolemizzanti che si possono usare abbiamo le statine (attualmente più spesso prescritte), le resine (che aumentano la conversione del colesterolo in acidi biliari nel fegato legando poi gli acidi nell’intestino), i fibrati (che aumentano l’ossidazione degli acidi grassi nel fegato, diminuendo i trigliceridi) e gli acidi nicotinici (che consentono di abbassare l’indice di rischio cardiovascolare, aumentando i livelli di colesterolo Hdl “protettivi”). L’attività fisica è un altro fattore da tenere presente, perché agisce sia riducendo il peso corporeo (altra fonte di aumentata produzione endogena di colesterolo) sia aumentando il colesterolo Hdl. Perché l’attività fisica produca gli effetti desiderati è necessario che sia di tipo aerobico (corsa, ciclismo, sci di fondo, ecc.) e di media intensità. Dr. Nicoletta Marazzi medicina interna re che i disturbi che lamenta siano la conseguenza, oltre che della terapia, anche dei suoi problemi gastrointestinali. Il mio consiglio è quindi quello di consultare uno specialista gastroenterologo, che le possa indicare una terapia adeguata, tenuto conto anche della terapia ipoglicemizzante seguita. Prof. Alessandro Sartorio Convivo con un intestino ribelle Il (falso) gomito del tennista ☞Ho un intestino provato da diversi interventi chirurgici che Si chiama epicondilite e colpisce anche chi non gioca a tennis mi dà seri problemi di stitichezza malgrado beva molto e mangi verdure; quando sono costretta a ricorrere ai purganti, l’esito è eccessivo. Ho continui dolori ma non ho potuto nemmeno eseguire la colonscopia. Non so più che fare. La stitichezza è un disturbo caratterizzato che si previene aumentando l’apporto di fibre presenti in pane e pasta integrali, verdura cotta e cruda (carciofi, insalata, carote, finocchi, spinaci, ecc.), legumi (piselli, fagioli), frutta. Si può aumentarne la quantità con 2-3 cucchiai di crusca in polvere al latte, alla minestra, allo yogurt. È importante anche praticare attività fisica. Se non è sufficiente, si può ricorrere a lassativi contenenti mucillagini (psillo, semi di lino) oppure ad ammorbidenti, come sciroppi a base di lattulosio. Si può ricorrere anche ai tradizionali clisteri (acqua e olio), ma solo sotto consiglio medico. La raccomandazione è di evitare l’abuso di lassativi che determinano assuefazione e, a lungo andare, irritazione intestinale. Nella sua situazione e visti i precedenti ripeta la colonscopia: se il colon lungo ne impedisce l’esecuzione, sentito il suo gastroenterologo, può eseguire un clisma opaco per vedere la configurazione dell’intestino o una colonscopia virtuale, effettuabili presso diversi centri in Lombardia. Dr. Nicoletta Marazzi medicina interna Il problema più frequente che si può avere al gomito è l’epicondilite, detta anche gomito del tennista. A dispetto del nome, questa patologia non colpisce solo gli sportivi ma tutte quelle persone che svolgono attività che comportano un uso prolungato del braccio e del polso. Gli stress generati dai movimenti, specie se ripetuti nel tempo, possono determinare un’infiammazione dei tendini dei muscoli dell’avambraccio. Il dolore conseguente è di tipo cronico nel punto di inserzione dei tendini sull’osso o, in alcuni casi, può irradiarsi lungo tutto il decorso muscolare fino al polso. Ne sono colpite maggiormente le persone tra i 30 e i 40 anni. Il trattamento deve essere il più precoce possibile con la messa a riposo dell’articolazione e l’uso di impacchi freddi per la disinfiammazione. Il trattamento può essere completato dall’uso di farmaci antinfiammatori e anche da una particolare fascia elastica che riduce l’azione dei muscoli estensori del polso e delle dita, responsabili del dolore. Lo scopo degli esercizi sarà invece quello di esercitare un progressivo stiramento dei muscoli interessati e di conservare intatta la mobilità dell’articolazione. Esercizio 1 In piedi con il palmo della mano poggiato a una parete. Rotazione interna ed esterna dei gomiti senza muovere la mano. 1 Esercizio 2 In posizione seduta con la mano che afferra il la base della sedia. Inclinarsi di lato e tirare dolcemente il braccio per stirare i muscoli. 2 Esercizio 3 In posizione seduta con un bastone tra le mani, tenuto dietro la schiena. Estensione delle spalle e rotazione dei polsi verso 3 l’alto con stiramento dei muscoli dell’avambraccio. Tre lussazioni non sono troppe? ☞ Ho subito di nuovo una lussazione di spalla. Sono preoccupato perché è già la terza volta che mi succede dopo un primo episodio in seguito a una caduta sugli sci. Ho 42 anni e ho paura per il futuro… Ilario Vivarelli La spalla è un’articolazione particolarmente facile alla lussazione e la sua sembra soffrire di un’instabilità che le comporta queste lussazioni recidivanti. Il mantenimento della corretta posizione è possibile solo quando i muscoli intorno sono in perfetto stato: è probabile che, in seguito al primo trauma, questo manicotto muscolare di contenimento si sia lesionato. La soluzione può essere un intenso programma di esercizi di stabilizzazione o, nel caso di insuccesso, un intervento chirurgico. 씰 Eventuali quesiti per Michele Romano possono essere indirizzati a: [email protected], oppure a “Il vostro fisioterapista”, Club3, via Giotto 36, 20145 Milano CLUB3 111 GIUGNO 2006