Orchestra Sinfonica di Goteborg Gustavo Dudamel
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Orchestra Sinfonica di Goteborg Gustavo Dudamel
Violini 1 Per Enoksson Sara Trobäck Hesselink KM Vlad Stanculeasa Soran Lee Guro Asheim Mats Enoksson Helena Frankmar Bengt Gustafsson Annika Hjelm Michael Karlsson Helena Kollback Heuman Lotte Lybeck Pehrsson Hans Malm Anders Nilsson Ann-Christin Raschdorf Kristina Ryberg Ingrid Sjönnemo Violini 2 Terje Skomedal Jonas Båtstrand Åsa Rudner Dag Alin Lars Alexandersson Maria Andersson Per-Olof Appelin Christina Dimbodius Jan Engdahl Leonard Haight Annika Kroon Jan Lindahl Andreas Olsson Samuel Runsteen Lena Sjölund Ingrid Sturegård Thord Svedlund Viole Per Högberg Lars Mårtensson Tuula Fleivik Matilda Brunström Nils Edin Henrik Edström Naja Helmer Björn Johannesson Magnus Lundén Kejo Millholm Sune Ranmo Ellinor Rossing Emilia Wareborn Violoncelli Claes Gunnarsson Johan Stern Pia Enblom Antonio Hallongren Erik Hammarberg Oscar Kleväng Karin Knutsson Petra Lundin Ingrid Thieffry Anders Robertson Grzegorz Wybraniec Contrabbassi Bo Eklund Jan Alm Charles DeRamus Jennifer Downing Olsson Marc Grue Erik Mofjell Ida Rostrup Martin Schöne Valur Palsson Flauti Anders Jonhäll Håvard Lysebo Helen Benson Kenneth Wihlborg Oboi Mårten Larsson Carolina Grinne Niklas Wallin Björn Bohlin Clarinetti Urban Claesson Selena Markson-Adler Henrik Nordqvist Ola Persson Fagotti Jasen Atasanov Arne Nilsson Stefanie Erdman Erik Strandberg Corni francesi Inger Besserudhagen Dick Gustavsson Ingrid Kornfält Wallin Kristina Borg Krister Petersson Trombe Bengt Danielsson Per Ivarsson Paul Spjuth Börje Westerlund Tromboni Lars-Göran Dimle Audun Breen Jens-Kristian Søgaard Tube Morten Agerup Timpani/percussioni Hans Hernqvist Martin Ödlund Fredrik Björlin Kenneth Franzén Comune di Brescia Comune di Bergamo Provincia di Brescia Rachmaninov e la Russia Provincia di Bergamo 25 aprile | 12 giugno 2014 Bergamo Teatro Donizetti sabato 26 aprile, ore 21.00 Bergamo Teatro Donizetti, sabato 26 aprile – ore 21.00 Concerto inaugurale Orchestra Sinfonica di Goteborg Gustavo Dudamel direttore Richard Strauss (1864-1949) Till Eulenspiegels lustige Streiche [I tiri burloni di Till Eulenspiegel] Poema sinfonico in forma di rondò op. 28 Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) Sinfonia n. 38 in re maggiore KV 504 “Praga” Adagio – Allegro Andante Finale. Presto & con l a coll abor a zione di Jean Sibelius (1865-1957) Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 43 Allegretto Tempo andante, ma rubato Vivacissimo Finale. Allegro moderato Concerto inaugurale Orchestra Sinfonica di Goteborg Gustavo Dudamel direttore F ra il Mozart della Sinfonia “Praga”, che deve il nome alla città cui fu dedicata pur senza intenti descrittivi, e lo Strauss di Till Eulenspiegel, che invece narra di una vicenda popolare e letteraria quasi come un’opera, si pone in un certo senso a metà strada Jean Sibelius con la sua Sinfonia in re maggiore op. 43. Quest’ultima infatti è stata solo “interpretata” come un’evocazione patriottica a difesa della terra del compositore, la Finlandia, ai tempi delle occupazioni russe del primo Novecento. Di fatto, Sibelius non mancò di negare con forza simili intenzioni programmatiche – la Sinfonia peraltro venne scritta in Italia, a Rapallo. Piuttosto, per quanto riguarda riferimenti extra-musicali, l’Andante si basa su materiali che Sibelius aveva concepito per due poemi sinfonici mai completati: uno ispirato a Don Giovanni – il tema dell’Invitato di Pietra divenne il tema principale del movimento della Sinfonia – e l’altro alla Divina Commedia – brandelli di un Christus incompiuto si ritrovano nell’Andante laddove questo trascolora nella tonalità di fa diesis minore. Inoltre, stando alla testimonianza di un amico di Sibelius, pare che la susseguente sezione del movimento, più concitata per via degli effetti degli archi, dell’andamento dei bassi e dei tremoli dei legni, evocasse un misterioso episodio di vita vissuta del compositore: una notte in Italia quando egli udì bussare alla porta della sua casetta di montagna, ma uscendo non vi trovò nessuno, né impronte sulla neve. Infine, pare che un altro episodio ben più drammatico, il suicidio della cognata di Sibelius, abbia trovato una qualche rispondenza in un motivo del Finale della Sinfonia, quello affidato ai fiati che interrompe per due volte il tema principale. Il carattere patriottico “posticcio” della Sinfonia di Sibelius venne stimolato con ogni probabilità dai temi di sapore popolare che Sibelius utilizza nel primo movimento, unito a una strumentazione snella, nonché a cliché ritmici e armonici piuttosto semplici, ben lontani dalle asprezze che molti compositori fin de siècle già andavano sperimentando. Da un punto di vista formale, semmai, la Sinfonia si distingue per una disposizione alquanto “sparsa” dei vari motivi che a stento lascia intravedere principi di variazione, contrasto e sviluppo. La scrittura di Sibelius suscitò nel 1937 una feroce critica da parte di Adorno. Il filosofo ravvisò nei suoi temi “che non riescono ad andare avanti”, nonché nello stile generale “arretrato”, addirittura i sintomi di allarmanti disagi esistenziali, anche per via del favore che la musica di Sibelius riscuoteva nella Germania nazista, al pari di Orff e Pfitzner e di altri compositori neo-tonali che oggi invece vengono rivalutati sotto altre prospettive. Lo stesso Richard Strauss, presidente della Musikkammer del Reich, ebbe parole di elogio per la musica di Sibelius. Al tempo della Sinfonia in re maggiore, aveva anche diretto la “prima” del suo Concerto per violino e la Suite Lemminkäinen, nonostante proprio il virtuosismo orchestrale del Till Eulenspiegel solo qualche anno prima, nel 1895, segnasse una forte differenza in ragione della radice wagneriana nella strumentazione e nel trattamento dei leitmotiv. La storia di Till Eulenpiegel personaggio popolare del Trecento germanico dalla vita dissennata e provocatoria, simbolo dell’emancipazione delle classi umili, aveva suggerito a Strauss una vera e propria opera. Ne sortì invece un brano orchestrale in forma-Rondò. Dopo l’introduzione “evocativa” di carattere popolare, i due temi principali che identificano la figura del protagonista sono affidati al corno (l’assolo più famoso per questo strumento dopo quello di Sigfrido) e al clarinetto. La Sinfonia KV 504 di Mozart non pare intendesse descrivere o narrare. Non venne scritta a Praga, bensì in previsione di un soggiorno nella capitale ceca dove Mozart era stato invitato per una rappresentazione delle Nozze di Figaro. Dopo alcuni insuccessi patiti in precedenza, quell’invito venne accolto dal compositore con un rinnovato entusiasmo che, appunto, lo stimolò anche a comporre appositamente questa pagina sinfonica, da presentare e dedicare alla nuova audience. Eseguita al teatro di Praga il 19 gennaio 1786 con grande successo, si tratta di una pagina di rilievo nella produzione di Mozart, per forma, idee tematiche e strumentazione. Riecheggia inoltre il mondo dell’opera recato dalle Nozze, fin dall’introduzione-ouverture e poi in alcuni richiami fra i movimenti. Carlo Bianchi Gustavo Dudamel Orchestra Sinfonica di Goteborg L’Orchestra Sinfonica di Goteborg (Göteborgs Symfoniker) è stata protagonista di tournée di successo negli USA, in Europa, Giappone ed Estremo Oriente con esibizioni nelle sale concertistiche e ai festival più prestigiosi del mondo. Definita dal Guardian “una delle più elettrizzanti orchestre del mondo”, l’Orchestra è stata fondata nel 1905 ed è costituita da una formazione di 109 musicisti. Nel 1907 il grande compositore svedese Wilhelm Stenhammar ne è stato designato Direttore principale ed è stato in grado di apportare un contributo inestimabile al carattere dell’Orchestra instaurando collaborazioni con artisti quali Carl Nielsen e Jean Sibelius, invitati a dirigere i loro stessi componimenti. Tra i suoi successori figurano Sergiu Comissiona, Sixten Ehrling e Charles Dutoit. Durante il periodo in cui la carica è stata detenuta da Neeme Järvi (1982–2004) l’Orchestra si è stabilmente affermata in campo internazionale. In seguito alle tournée negli USA, in Giappone e nell’Estremo Oriente, nel 1997 l’Orchestra Sinfonica di Goteborg è stata insignita della denominazione di Orchestra Nazionale di Svezia. Tra il 2007 e il 2012 il Direttore musicale dell’Orchestra è stato Gustavo Dudamel con apparizioni di grande successo ai BBC Proms e al Musikverein di Vienna. Di recente il direttore d’orchestra americano Kent Nagano è stato nominato Direttore ospite principale e consulente artistico: i suoi primi concerti in tali ruoli si sono svolti nell’autunno del 2013. La lista di prestigiosi direttori ospiti che hanno diretto l’Orchestra Sinfonica di Goteborg include Wilhelm Furtwängler, Pierre Monteux, Herbert von Karajan, Myung-Whun Chung, Herbert Blomstedt, Vladimir Jurowski, Esa-Pekka Salonen, Sakari Oramo e Sir Simon Rattle. L’Orchestra Sinfonica di Goteborg profonde il suo impegno anche in progetti dedicati all’infanzia (GSO PULS) e a concerti trasmessi dal vivo su canali digitali (GSO PLAY) che possono essere visti sul web. L’Orchestra ha registrato Concerti e Sinfonie di Mieczysław Weinberg per l’etichetta discografica Chandos, oltre a un doppio CD di componimenti orchestrali di Alban Berg e un CD con il Triplo Concerto di Beethoven e il Doppio Concerto di Brahms. Il progetto discografico più recente è l’integrale delle Sinfonie di Kurt Atterberg: la prima pubblicazione con la Quarta e la Sesta Sinfonia e altri componimenti orchestrali ha riscosso i favori della critica ed è stata nominata ‘Registrazione del mese’ da MusicWeb. Tra le numerose registrazioni dell’Orchestra per le etichette BIS e Deutsche Grammophon, molte hanno vinto premi prestigiosi. Tra di esse figurano le Sinfonie complete di Sibelius, Nielsen, Stenhammar, Berwald, Borodin, RimskijKorsakov e Čajkovskij, opere e Sinfonie di Rachmaninov, Prokof’ev e Šostakovič e l’integrale delle musiche orchestrali di Edvard Grieg. La registrazione più recente per Deutsche Grammophon è costituita da un cofanetto di 3 CD con la Nona Sinfonia di Bruckner, la Seconda Sinfonia di Sibelius, la Quarta e la Quinta Sinfonia di Nielsen dirette da Gustavo Dudamel. L’Orchestra Sinfonica di Goteborg – Orchestra Nazionale di Svezia – è di proprietà della Regione Västra Götaland. L’Orchestra riceve il supporto dello sponsor principale Volvo e di SEB, Göteborgs-Posten & SKF. Una delle caratteristiche principali dell’energico direttore d’orchestra Gustavo Dudamel è il suo modo appassionato di fare musica con cui riesce a coinvolgere in tutto il mondo un pubblico fatto di persone di ogni età. Attualmente è Direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica Simón Bolívar e della Los Angeles Philharmonic e il suo modo di dirigere è apprezzato in ogni continente. Gli impegni di direttore negli Stati Uniti e in Venezuela ogni anno costituiscono gran parte dell’attività artistica dell’artista sudamericano, eppure all’interno di una stagione musicale riveste anche incarichi di direttore ospite di alcune delle istituzioni musicali più prestigiose del mondo. La stagione attuale prevede nuove collaborazioni liriche e concertistiche con i Wiener Philharmoniker, i Berliner Philharmoniker e la Filarmonica della Scala, oltre ad apparizioni con le Filarmoniche di New York e Monaco, con la Philharmonia di Londra, Bamberger Symphoniker e Orchestra Sinfonica di Goteborg, della quale è Direttore onorario. Dudamel ha inoltre debuttato nella composizione di colonne sonore partecipando a Libertador (sulla vita di Simón Bolívar), per il quale ha scritto la musica e l’ha eseguita con l’Orchestra Sinfonica Simón Bolívar. La stagione musicale attuale per Gustavo Dudamel è la quinta come Direttore musicale della Los Angeles Philharmonic, collaborazione già prolungata fino alla stagione 2018/2019, in cui l’orchestra festeggerà il suo centesimo anniversario. Sotto la sua guida, la Filarmonica di Los Angeles ha raggiunto un ampliamento delle sue attività senza precedenti grazie a LA Phil LIVE – una serie di concerti dell’orchestra affiancata da cast teatrali sperimentali, che hanno consentito di conquistare nuove tipologie di pubblico in Nord America, Europa e Sud America – e all’Orchestra Giovanile di Los Angeles (YOLA), nata dall’influenza del progetto venezuelano El Sistema. Tramite la YOLA, Gustavo Dudamel si prefigge lo scopo di dare accesso alla musica ai bambini delle aree più svantaggiate di Los Angeles, fungendo allo stesso tempo da esempio per iniziative simili all’interno degli USA, ma anche in Svezia e Scozia. Gustavo Dudamel, vincitore di Grammy Award, registra in esclusiva con l’etichetta discografica Deutsche Grammophon dal 2005. La sua incisione più recente, all’interno di un vasto progetto Mahler, è la Nona Sinfonia con la Los Angeles Philharmonic e la Settima con l’Orchestra Simón Bolívar. Fra le numerose incisioni il Terzo Concerto per pianoforte di Rachmaninov con la Bolívar e Yuja Wang, mentre è in via di lavorazione il Secondo di Prokof’ev. Gustavo Dudamel in America è stato nominato ‘Musicista dell’anno’ per il 2013, uno dei riconoscimenti più prestigiosi per la musica classica. Nell’ottobre del 2011 è stato nominato ‘Artista dell’anno’ dalla rivista Gramophone e nel maggio dello stesso anno è entrato a far parte dell’Accademia Musicale Reale di Svezia per i suoi meriti in campo musicale. Nominato una delle cento persone più influenti al mondo nel 2009 dalla rivista Time, Gustavo Dudamel è nato a Barquisimeto, in Venezuela. Da bambino ha preso le prime lezioni di violino da José Luis Giménez e Francisco Díaz presso il Conservatorio Jacinto Lara. In seguito ha proseguito gli studi di violino con Rubén Cova e José Francisco del Castillo presso l’Accademia Violinistica Latino-americana. Ha iniziato a studiare direzione d’orchestra nel 1996 con Rodolfo Saglimbeni e, nello stesso anno, ha ricevuto il primo incarico in qualità di Direttore musicale dell’Orchestra da Camera Amadeus. Nel 1999 è stato nominato Direttore musicale dell’Orchestra Giovanile Simón Bolívar e ha iniziato a studiare direzione d’orchestra con il fondatore dell’ensemble, José Antonio Abreu. Qualche anno dopo, nel 2004, Gustavo Dudamel si è imposto nel panorama musicale internazionale vincendo la prima edizione del Concorso Gustav Mahler per direttori d’orchestra a Bamberga. Queste sue prime esperienze hanno segnato in lui l’inizio di un grande impegno musicale e della passione di tutta una vita. Nel 2012 Gustavo ed Eloisa Dudamel hanno dato vita a una fondazione che ha il loro stesso nome e porta avanti i valori dell’educazione musicale e della giustizia sociale in tutto il mondo. Gustavo Dudamel, sua moglie Eloisa e il figlio Martín vivono a Caracas e Los Angeles.