Cornacchie - Protezione Svizzera degli Animali PSA

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Cornacchie - Protezione Svizzera degli Animali PSA
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protezione svizzera degli animali psaANIMALI SELVATICI
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Cornacchie – assistenti geniali
o parassiti?
Le cornacchie appartengono agli
uccelli canori, malgrado il loro
canto non particolarmente sonoro.
Sono sparsi in tutta la Svizzera dal
piano fin su ai confini del bosco.
Abitano da noi tutto l’anno e sono
presenti in due sottospecie: la cornacchia nera e quella grigia, che
vive specialmente nella Svizzera
meridionale.
I rappresentanti più intelligenti
del mondo degli uccelli.
Foto © Schweizerische Vogelwarte Sempach/Matthias Kestenholz
Poliziotto della salute capace di adattarsi
Le cornacchie sono uccelli molto adattabili e capaci di apprendere. Questa attitudine a comprendere le aiuta a superare anche la stretta vicinanza dell’uomo. La gran parte degli animali vive nell’
aperto paesaggio delle culture e sono utili alle zone agricole intensive. Dal principio del 20.o secolo si trovano numerose anche nelle città. Hanno imparato rapidamente, che nelle zone cittadine
sono disponibili cibo a sufficienza e possibilità di nidificare. L’alimento delle cornacchie è molto
variato, proprio perché sono onnivori. Alimento animale come lombrichi, insetti, lumache, topi,
rettili, anfibi, piccoli uccelli (e uova) vengono mangiati vivi o allo stato di carogna. Quale consumatore di carogne la cornacchia gioca un ruolo molto importante nel ciclo alimentare naturale. Nell’agricoltura assume persino un importante compito come poliziotto della salute: durante lo sfalcio e la
preparazione dei campi muoiono sempre animali, siano giovani caprioli, lepri, uccelli in cova e
specialmente topi. Le cornacchie trovano subito questi cadaveri e li mangiano, impedendo un inquinamento del pezzo di campagna e dell’alimento degli animali da reddito: la carogna non è
gradita nel foraggio e può persino causare malattie mortali.
Accanto all’alimento animale la cornacchia mangia anche molti vegetali come noci, tutti i cereali,
semi e frutti.
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Abili fai da te
Quando si tratta di cercare il nutrimento, le cornacchie mostrano le più sorprendenti capacità: per
esempio possono cogliere la frutta direttamente dalla pianta, catturare gli insetti in volo e riescono
anche a strappare il bottino ad altri uccelli, grazie alle loro arti aviarie. Così alla fine parecchie
poiane, nibbi e gabbiani devono lasciare le loro prede alle ostinate cornacchie. Queste hanno imparato un particolare pezzo di bravura nell’aprire noci e molluschi lasciandoli cadere da parecchi
metri d’altezza su strade o piazze; i duri gusci si aprono e così per gli abili uccelli è facile arrivare
al gustoso contenuto. In che modo le cornacchie possono essere in grado di apprendere lo mostra
un esempio dal Giappone: là hanno imparato come poter sfruttare semafori e automobili per spezzare le noci. Quando il semaforo è sul rosso volano nel crocicchio con una noce nel becco e la
posano sulla corsia. Durante la fase del verde osservano come la noce viene travolta dalle auto;
nella prossima fase del rosso vanno a prendere la loro leccornia! Da ricerche sono noti altri esempi
di incredibili prestazioni: le cornacchie sono capaci di costruire autonomamente da un pezzo di filo
di ferro un attrezzo a forma di amo, per poter, per esempio, pescare attraverso uno stretto tubo il
cibo da un secchiello. In un altro esperimento sono state capaci di arrivare ad un pezzo di carne,
che pendeva ad una corda, tirando con il becco la corda, bloccando poi la corda con le zampe e
ripetendo la presa con il becco fino a che la carne alla fine arriva al becco. Hanno agito solo grazie
ad un’intelligente riflessione, perché non avevano la possibilità di imparare questo trucco e simile
situazione si non presenta nemmeno nella natura. Le cornacchie possono anche riconoscersi allo
specchio, come ulteriori test lo provano con uccelli scaltri – una capacità che per esempio posseggono le scimmie antropomorfe molto sviluppate, ma non i gatti.
Coppie territoriali – grandi stormi di scapoli
Le cornacchie costruiscono il nido su piante o nelle boscaglie, di rado anche su edifici, piloni per
vie aeree e pareti rocciose. Le cornacchie nere non covano come suoi parenti i corvi in colonie, ma
sono territoriali: una coppia non tollera alcun individuo della stessa specie nel suo settore e scaccia
anche i stormi di scapoli, formati da animali non di cova. Il nido è costruito con rami secchi, canne, muschio, ciuffi d’erba, ecc. e successivamente imbottito con erba, peli, lana, piume e simili
materiali soffici. Le coppie costruiscono assieme il nido. In marzo/aprile la femmina depone in
media 4 a 5 uova, nei seguenti 18–19 giorni cova, indi i genitori nutrono assieme gli uccellini
implumi durante 30–35 giorni. Dopo la presa del volo i giovani restano ca. 4 settimane presso i
genitori e imparano da loro le cose importanti per la sopravvivenza nella natura.
Parassiti agricoli?
Gli effettivi di cornacchie sono alti in tutta la Svizzera, mentre solo una piccola parte partecipa alla
riproduzione, poiché i territori idonei sono subito occupati. Gli stormi di cornacchie non sono ben
visti nelle zone adibite all’agricoltura: qui possono causare talvolta notevoli danni nei singoli campi, se si avventano sulla semina fresca. Anche se nell’agricoltura la somma dei danni è minima
riguardo il valore complessivo della produzione, per i singoli contadini colpiti può essere molto
dolorosa. Perciò nei campi in pericolo (specialmente quelli di mais seminati di fresco) vengono
prese le più disparate misure di difesa: è sempre ancora praticato l’abbattimento di alcuni animali e da morti la loro successiva sospensione, malgrado si sia dimostrato praticamente inutile. Perché
le cornacchie notano subito, che non esiste alcun pericolo e con questa degradante pratica con
esseri viventi non si possono tenere durevolmente lontani dai campi.
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Esistono metodi migliori più rispettosi dell’animale per ridurre al minimo i danni ai campi. Questi
devono essere protetti per lo più durante un corto periodo, fin che la semente è incagliata in misura che non può più essere mangiata dagli uccelli. Per la difesa in primo luogo è consigliato l’avvicendamento, perché le furbe cornacchie notano subito, se da un provvedimento non incombe alcun
pericolo: auto parcheggiate, nastri di plastica colorati, e congegni a scoppio agiscono solo da uno
a tre giorni. Efficaci si sono mostrati grandi palloni di gas attaccati con corde molto lunghe: agiscono fino a quattro giorni; se spostati ancora più a lungo. La miglior prevenzione è però quella
naturale: mentre agli animali viene messa a disposizione una ricca offerta di alimenti animali anche
nelle zone agricole in strutture quali boscaglie, grosse piante e aree ecologiche, le coppie in cova
trovano spazi vitali idonei, e vi costruiranno i loro nidi e terranno lontano dal loro territorio e dai
campi gli stormi voraci. Anche le cornacchie si fermano più volentieri sui terreni aperti, dove possono vedere meglio il loro nemico naturale; stanno meno a lungo sui campi dei paesaggi molto
strutturati. Da quindici anni la Confederazione regola pagamenti diretti specifici per boscaglie,
alberi di alto fusto e altre aree ecologiche, che risarciscono generosamente tanto il dispendio quanto la perdita del terreno produttivo.
Ulteriori indicazioni da un foglio informativo della stazione ornitologica svizzera di Sempach inclusi pregiati consigli e guide tecniche (vedi sotto relativo indirizzo).
Le cornacchie si possono cacciare
In Svizzera vengono uccise da 12’000 a 15’000 cornacchie l’anno. Nella maggior parte dei cantoni è permesso abbattere le cornacchie non solo ai cacciatori, ma anche ai proprietari terrieri e
agli agricoltori, nell’ambito della cosiddetta «autodifesa», («Selbsthilfe»), nel caso in cui causassero dei danni. Dal punto di vista della protezione animali lo sparare da parte di profani sugli uccelli è chiaramente da respingere, poiché il pericolo di colpi mancati con rispettive ferite collegate
a dolori e sofferenze degli animali è molto grande. In più è noto, che gli effettivi di cornacchie non
si lasciano regolare nel tempo attraverso l’abbattimento. Fattori decisivi per la dimensione della
popolazione sono l’offerta di cibo e la possibilità di nidificare. Se vengono abbattuti uccelli da cova
il territorio diventato libero viene subito occupato di nuovo; se vengono abbattuti stormi d’uccelli
non covanti, aumenta il successo degli animali di cova. La grande azione di avvelenamento delle
cornacchie dell’anno 2005 nel cantone Berna, respinta da larghe cerchie, ha mostrato che anche
con simili drastiche operazioni, contrarie alla protezione animali, il numero delle cornacchie non
ha potuto essere abbassato.
Ulteriori informazioni
Stazione Ornitologica Svizzera, 6204 Sempach, tel. 041 462 97 00, [email protected].
Dettagliato foglio informativo «Rabenvögel in landwirtschaftlichen Kulturen» sotto
www.vogelwarte.ch
Editore e ultiriori informazioni
Protezione Svizzera degli Animali PSA, ufficio specialistico «Animali selvatici», Peter Schlup,
dipl. Zoologo, Dornacherstrasse 101, casa postale, 4008 Basilea, tel. 061 365 99 99,
fax 061 365 99 90, www.protezione-animali.com, [email protected]
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