Canterini e Danzerini Romagnoli T. Baruzzi
Transcript
Canterini e Danzerini Romagnoli T. Baruzzi
Gruppo Folkloristico Canterini e Danzerini Romagnoli “T. Baruzzi” L'istituzione dei Canterini Romagnoli è nata da una idea del poeta Aldo Spallicci con il proposito di tramandare gli aspetti salienti di una civiltà agreste e le manifestazioni più tipiche dello spirito popolare romagnolo usando la parlata dialettale. Il canto ha sempre trovato una congeniale rispondenza in ogni anima romagnola. Ben si deduce pertanto come col canto, depositario di vecchie usanze, si poteva realizzare pienamente questa intuizione. Le note musicali dei maestri Cesare Martuzzi, creatore del primo gruppo di Canterini, e Francesco Balilla Pratella subito entusiasmarono e si diffusero rapidamente in tutta la Romagna riportando unanimi consensi. Sorsero i primi gruppi o "camerate" come si chiamavano allora. Quella imolese venne istituita nel 1927 con l'ausilio del musicista e studioso di etnofonia Francesco Balilla Pratella. L'idea ed il merito maggiore, tuttavia, furono di Pietro Tarabusi e dei dirigenti del Circolo degli Artigiani di Imola, tra cui Nino Zani e Roberto Bassi, che compresero l'importanza dell'iniziativa e si prodigarono generosamente per avviare la nascente corale imolese. Le cante, con il dialetto e le usanze romagnole, in effetti avrebbero potuto diventare un efficace elemento di coesione nella terra di Romagna. Inizialmente diretta dal M.o Antonio Montanari, la corale di Imola si affermò definitivamente sotto la direzione del M.o Turibio Baruzzi, uomo colto e compositore in primo piano fra i cultori del nostro canto popolare. Egli divenne l'artefice di una lunga serie di successi riuscendo a plasmare la compagine dei Canterini imolesi così bene da essere considerata dallo stesso Balilla Pratella una delle migliori d’Italia di quell'epoca. Continuò a svolgere la sua preziosa opera fino alla sua morte, sopraggiunta nella primavera del 1944. In seguito il Gruppo imolese è stato intitolato ll'illustre e indimenticabile Maestro TURIBIO BARUZZI. Alla direzione del coro si sono avvicendati successivamente, distinguendosi per impegno e capacità musicali: Marino Manuelli, Giovanni Benini, Antonietta Fanti, Furio Giovannini e Fabrizio Bugani, attuale direttore. Nel 1946, terminato l'ultimo conflitto mondiale, fu ripresa l'attività con una importante novità: ai Canterini si aggiunsero i suonatori e i danzerini. Sensibili al trapasso di una antica ricchezza spirituale e di sentimenti in un tempo nuovo, si volle riportare alla luce, con approfondite ricerche, i balli antichi e tradizionali della campagna di Romagna. Tutto il folclore romagnolo, le tradizioni e il costume del popolo, portano infatti il contrassegno inconfondibile dell'ambiente rurale, perché l'attività prevalente in tutta la Romagna era senza dubbio l'agricoltura. Quello che in passato era una manifestazione spontanea, diventando spettacolo, si converte in folclorismo. E' così dunque che, con la introduzione del complesso musicale e dei danzerini, l'iniziale corale si trasforma in: GRUPPO FOLKLORISTICO CANTERINI E DANZERINI ROMAGNOLI "TURIBIO BARUZZI" di IMOLA. Il Gruppo "T.Baruzzi" attualmente è composto da circa 50 elementi di ogni età, suddivisi tra corale (25), ballerini (20) e musicisti (7). ONORIFICENZA DI STATO Nell’anno 2002, in occasione del 75° anniversario della fondazione, al gruppo è stata conferita la Medaglia d'argento del Presidente della Repubblica. RICONOSCIMENTO Nell’anno 2011, in occasione del 150 anni dell’Unità d’Italia, l’associazione Canterini e Danzerini Romagnoli “Turibio Baruzzi” è stato riconosciuto, con deliberazione della Giunta comunale di Imola, gruppo di interesse comunale. I COSTUMI E' necessario tenere presente innanzi tutto che le tormentate vicende storiche di Romagna hanno determinato mutamenti più o meno profondi non solo sulle strutture economiche e nell'ambiente sociale, ma anche nelle usanze comuni e nel modo di vestire. Le sette città romagnole (Cesena, Faenza, Forlì, Imola, Lugo, Ravenna e Rimini) hanno continuato nel tempo a imporre la propria individualità, impressa soprattutto nella letteratura dialettale, ma anche nelle semplici tradizioni. A questo punto si comprende perchè ogni città presenta differenze nelle caratteristiche dei propri costumi. L'unico a conservare gli elementi distintivi inconfondibili del costume tradizionale risulta essere quello "contadino" che, trattandosi di un abito di lavoro, era di foggia molto semplice. Il gruppo imolese, sia pur apportando nel tempo delle modificazioni, in linea di massima ha conservato alcune caratteristiche tipiche del contado. Attualmente l'uomo indossa calzoni e una corta giacchetta della medesima stoffa; una camicia bianca; al collo un fazzoletto sgargiante; avvolta sui fianchi una larga fascia colorata; calze rosse e scarpe di vacchetta gialla ed in testa la caratteristica cappellina di paglia. Il costume dei ballerini maschi si differenzia quando vengono eseguiti i cosiddetti "balli montanari"; nella circostanza indossano pantaloni e gilè di colore scuro e con camicia di flanella. La donna porta una larga gonna a fiori che giunge fino alla caviglia; sopra la gonna un grembiule della stessa lunghezza; una camicetta; un bustini di velluto stretto in vita; un ampio scialle sulle spalle; calze bianche a righe rosse e, nei piedi, una semplice calzatura. Per esigenze coreografiche le danzerine vestono anche una gonna più corta della tradizionale, con strisce orizzontali variopinte. PRINCIPALI MANIFESTAZIONI IN ITALIA Il complesso imolese, girando per le piazze e i teatri di quasi tutte le regioni d’Italia, ha partecipato a centinaia di manifestazioni. Fra le più significative sono: Concorso corale nazionale di Roma - 1929 Raduno nazionale di canto Firenze - 1930 Amici della musica di Ancona - 1931 Accademia Chigiana di Siena - 1933 3° concorso nazionale corale di Roma - 1935 Festa di Piedigrotta Napoli - 1936 Concorso provinciale corale di Bologna - 1937 Inaugurazione Mostra Dopolavoro Roma - 1938 Raduno folcloristico Catania - 1948 Spettacolo per la RAI Rimini - 1949 Concorso cori e balletti Torino - 1951 Festa delle Luci di Venezia - RAI Campanile d’oro Bologna - 1955 RAI concorso “Le sempre Verdi” - 1957 RAI TV concorso “Voci e Volti della fortuna” - finalissima Palermo - 1958 Festa della Montagna Col di Nava - 1959 1° raduno settembre lucchese - 1961 1° marrone d’oro Monte Amiata - 1963 Trasmissione radio “Sorella Radio” - 1970 Festival Internazionale del Folclore Aviano – Piancavallo - 1974 RAI TV rubrica “Facciamo insieme” - Teatro Metastasio di Prato - 1976 4^ rassegna cori, bande, balletti Montecatini - 1982 Festa di Primavera Alessandria - 1983 Fiera millenaria Gonzaga - 1986 3° Festival internazionale Pontelandolfo - 1988 Festa di finestate - Rievocazione storica della festa dell’uva Subbiano - 1991 1^ festa del pane altoatesino Bolzano - 1993 Assemblea Nazionale AVIS Villa Verucchio – 1996 In tutti questi anni, inoltre, il Gruppo è intervenuto a sagre, rassegne e festival nazionali del folclore. Per citarne alcuni ricordiamo in ordine alfabetico quelli di: Acqui Terme (AL), Agugliano (AN), Alessandria, Atina (FR), Aviano (PN), Bardolino (VR), Bardonecchia (TO), Bareggio (MI), Boiano (CB), Bolzano, Borgosesia (VC), Calvatone (CR), Campalto (VE), Campobasso, Candelara (PS), Canzo (CO), Castel del Piano (GR), Castrocaro Terme (FO), Cervia (RA), Chianciano Terme (SI), Conegliano (TV), Cuneo, Faenza (RA), Firenze, Grizzana (BO), Linguaglossa (CT), Lucignano (AR), Mareno di Piave (TV), Milano, Montecatini Terme (PT), Mussolente (VI), Noale (VE), Oltre il Colle (BG), Orvieto (TR), Padova, Paternopoli (AV), Polesella (RO), Pontelandolfo (BN), Pordenone, Primulacco (UD), Prozzolo (VE), Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rimini, Ronzo Chienis (TN), Russi (RA), San Daniele del Friuli (UD), San Giovanni in Marignano (RN), San Pellegrino Terme (BG), Scarperia (FI), Sondrio, Sorrento (NA), Subbiano (AR), Trento, Zagarolo (Roma), Zero Branco (TV) PRINCIPALI MANIFESTAZIONI ALL’ESTERO Il Gruppo imolese è stato impegnato in diverse rappresentazioni all’estero, rappresentando più volte l’Italia o la regione Emilia Romagna su designazione della RAI, dell’Enal Nazionale e dell’U.F.I. (Unione Folclorica Italiana). AUSTRIA Klagenfurt: raduno internazionale del folclore, designati dalla RAI in rappresentanza dell’Italia. FRANCIA Parigi:spettacoliinternazionali; Nancy: rassegna internazionale in rappresentanza dell’Italia; Chambéry: Festa Nazionale di Francia del 14 luglio. Presenti a diverse edizioni, di cui una delegati dalla Federazione italiana; Flumet, Gennevilliers, Istres, Le Puy, Lons le Saunier, Monastir, Pont de Beauvoisin, Toulouse, Ugine, Versailles: raduni, rassegne, festival internazionali del folclore. GERMANIA Amburgo e Stoccarda: spettacoli internazionali; Monaco di Baviera, in occasione dell’Oktoberfest; Weinheim: Estate Culturale e Fiera biennale, in rappresentanza del Comune di Imola e della regione; Kaufbeuren: Settimana italiana, promossa dall’Istituto italiano di cultura di Monaco; JUGOSLAVIA Belgrado: manifestazioni 1° maggio; Pola: spettacolo all’Arena e in manifestazioni di gemellaggio; POLONIA Sanok: Eurofolk ’95, in rappresentanza dell’Unione Folclorica Italiana; R.S.M. Celebrazioni Garibaldine SVIZZERA Lugano: concerto al Kursall; raduno folcloristico internazionale per la Festa della Vendemmia dell’Autunno Ticinese; Locarno: Festa dei fiori; Bellinzona: Festa dell’Uva, in rappresentanza della regione Emilia-Romagna FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FOLCLORE Il gruppo imolese ogni anno, fin dal 1991, promuove e organizza il Festival Internazionale del Folclore con la collaborazione del Comune di Imola – Assessorato alla Cultura. Detta rassegna si svolge regolarmente nell’ultima settimana di luglio ed è patrocinata da Regione, Provincia e Comune di Imola.