Questa Ducati è troppo indietro

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Questa Ducati è troppo indietro
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 2 MARZO 2012
MOTOGP TEST A SEPANG
SOS 1"804
ROSSI
l’anno scorso
Negli ultimi test 2011 a
Sepang, Vale chiuse 11˚ con
il tempo di 2’01"469, a 1"804
da Casey Stoner (1’59"665).
«Questa
Ducati
è troppo
indietro»
Il pesarese (10˚) deluso:
«Quasi niente va bene
Dobbiamo progredire»
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO FALSAPERLA
SEPANG (Malesia)
Fossimo già in clima gara, si potrebbe dire che è allarme rosso. Ma visto che ancora
ci sono tre giorni di test (a
Jerez, dal 23 al 25 marzo) prima del via iridato in Qatar l’8
aprile, prendiamoci ancora un
po’ di tempo prima di giudicare. Per quello fatto vedere ieri a
Sepang, comunque, non c’è da
stare allegri in casa Ducati. Valentino è partito presto ed è rimasto in pista fino alle 18. Ma
mentre gli altri martellavano,
lui non è riuscito a dare l’affondo. È stato a lungo dietro al
compagno Hayden e anche al
«satellite» Barbera. Poi ha recuperato mettendoseli dietro. Ma
la chiusura dei test (senza piog-
i tempi
Fulmine Stoner
davanti a Pedrosa
Così ieri a Sepang (5.548 metri).
1. Stoner (Aus-Honda) 2’00"473
(34 giri); 2. Pedrosa (Spa-Honda)
2’00"648 (40); 3. Dovizioso
(Ita-Yamaha) 2’00"802 (54);
4. Lorenzo (Spa-Yamaha) 2’00"877
(51); 5. Crutchlow (GB-Yamaha)
2’00"986 (54); 6. Barbera
(Spa-Ducati) 2’01"231 (66);
7. Bautista (Spa-Honda) 2’01"275
(51); 8. Spies (Usa-Yamaha)
2’01"432 (28); 9. Bradl (Ger-Honda)
2’01"492 (54); 10. Rossi (Ita-Ducati)
2’01"550 (57); 11. Hayden
(Usa-Ducati) 2’01"609 (44);
12. Battaini (Ita-Ducati) 2’03"490
(39); 13. Edwards (Usa-Suter)
2’03"681 (43); 14. Hernandez
(Col-Ftr) 2’06"632 (48); 15. Silva
(Spa-Ftr) 2’06"785 (53).
Record: Stoner 1’59"607 (2012)
gia, le previsioni hanno fallito
completamente) lo ha visto
10˚, praticamente ultimo dei piloti ufficiali — dietro ha messo
soltanto il compagno Nicky,
che però è stato operato 3 settimane fa alla spalla — staccato
di 1"077 dal solito Casey Stoner, sempre imprendibile.
Passettino C’è un piccolo miglio-
ramento dal primo test sempre
qui (era a 1"217), ma è anche
da dire che mediamente, per le
condizioni della pista, tutti sono andati più piano. Fa scalpore il 6˚ tempo di Barbera, con la
rossa di Pramac, a «soli» 7 decimi, con la moto scartata da Rossi senza nemmeno farci un giro... E guardando avanti, il progettista Filippo Preziosi ha confermato che in Spagna, fra 3 settimane, non ci saranno sostanziali novità. «Non è stata una
il 2 febbraio
1"217
Nei primi test di
quest’anno, Vale chiuse 5˚
con il tempo di 2’00"824, a
1"217 da Stoner (1’59"607)
ieri
1"077
Ieri, nei secondi test
2012, Vale 10˚ con il tempo di
2’01"550, a 1"077 da Stoner
giornata positiva, sono deluso», racconta un Valentino piuttosto giù di corda, che trova il
sorriso soltanto quando un giornalista australiano «buontempone» gli chiede se può vincere
il Mondiale: «Chi? Io? Non credo...». Per il resto c’è poco da
stare allegri. «L’unica nota positiva di questi test è che abbiamo recuperato un paio di decimi rispetto a quelli passati. Ma
siamo troppo indietro come posizione, abbiamo davanti tutti,
anche i piloti satellite di Honda
e Yamaha. Se sono preoccupato? Beh, sì, un po’ sì.
Anche se per preoccuparsi davvero occorre aspettare le
prossime prove
a Jerez, su un’altra pista e con
differenti temperature. Qui non
La faccia felice dell’Italia
a due ruote è quella di Andrea
Dovizioso: terzo di giornata e
primo dei piloti Yamaha. «Sono andato da paura», si compiace soddisfatto. Pacato e misurato nei commenti, Dovizioso
non si fa prendere la mano dall’euforia, non si lancia in proclami fuori luogo, ma si vede e si
capisce che è contento. Come è
giusto che sia, perché battere i
compagni di marca dà sempre
gusto, anche se Lorenzo ha terminato prima di lui le prove e
non si è troppo preoccupato
del tempo sul giro. L’affiatamento con la Yamaha procede
spedito e poche volte, ai tempi
biamo fatto: questo, in pratica,
era il primo vero test con la
Yamaha, perché in quello precedente ero troppo condizionato dall’operazione alla spalla
destra. Ho fatto una simulazione di 15 giri (la distanza della
gara è di 20; n.d.r.), raccogliendo tanti dati e con buone impressioni: finché la gomma ha
tenuto e io non sono calato fisicamente, ho girato con un ottimo passo, simile a quello di Lorenzo».
Andrea Dovizioso, 25 anni, una vittoria in MotoGP (Donington 2009) MILAGRO
della Honda, si era visto un Dovizioso così sereno.
Andrea, sembrano prove molto positive: è così?
«Sì, lo sono, al di là del singolo
tempo sul giro, che comunque
fa piacere a tutti, a me e alla
squadra. Ma, soprattutto, sono
contento per il lavoro che ab-
«Non pensavo
di recuperare
velocemente dopo
un infortunio
così pesante»
vanti a tutti non è una novità.
Ma l’australiano riesce sempre
a stupire. Ieri mattina, dopo un
giorno di stop Honda per i motori «sospetti», è ripartito come
una freccia, facendo al primo giro 2’01"5, praticamente come
avevano girato i migliori il giorno prima. Poi si è ancora migliorato (2’00"473), ma senza abbattere il muro dello «00», come nel primo test. Casey, però,
non può certo dormire sonni
tranquilli. In scia ha il compagno Dani Pedrosa e subito dietro uno strepitoso Andrea Dovizioso, che trova sempre più affiatamento con la nuova
Yamaha. Ma spaventa soprattutto Jorge Lorenzo (4˚). Perché se il distacco finale è di 4
decimi, lo spagnolo è stato l’unico a fare una simulazione di gara, senza il nuovo telaio, che ha
scartato: 20 giri con tempi stratosferici rispetto a Rossi, vincitore 2 anni fa. «Ma dobbiamo
recuperare un paio di decimi
per essere competitivi per il
Mondiale», dice Jorge. Che la
moto di Iwata sia sulla buona
strada lo dimostra anche l’altro
«satellite» Crutchlow, 5˚ a mezzo secondo.
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Taccuino
Dovizioso terzo: «E posso migliorare»
GIOVANNI ZAMAGNI
SEPANG
Fenomeno Trovare Stoner da-
Valentino Rossi,
33 anni, 9 volte
campione del
mondo MILAGRO-AFP
LA FACCIA FELICE DELL’ITALIA A MENO DI DUE MESI DALL’OPERAZIONE ALLA SPALLA
Andrea fa meglio
di Lorenzo e
Spies: «Riesco già
a sfruttare bene
la Yamaha»
è andato bene quasi niente.
Avevamo risolto il problema
dell’entrata in curva, invece
nuovamente non riesco a guidare in quella situazione, anche
se in uscita con la nuova elettronica la situazione è un po’ migliorata. Come passo non siamo lontani, ma dobbiamo assolutamente progredire».
Secondo Lorenzo, alla Yamaha
mancano 2-3 decimi di passo
per poter infastidire Stoner e
la Honda: qual è la sua valutazione?
«È troppo presto per dirlo: si capirà meglio la situazione a fine
mese a Jerez, su una pista differente. Sia Stoner sia Pedrosa
qui non hanno fatto la simulazione ed è quindi difficile valutarli. Inoltre, io mi sto ancora
adattando alla Yamaha: in questo test abbiamo fatto un ottimo lavoro, ma c’è ancora margine di miglioramento».
Meno di due mesi fa era in un
ospedale a farsi operare la clavicola destra, fratturata con la
moto da cross. Si aspettava di
essere già così avanti in questo test?
«No, perché era un infortunio
pesante e non pensavo di recuperare così bene e velocemente».
Si può dire che la Yamaha si
adatta maggiormente al suo stile di guida rispetto alla Honda?
«Ancora no. Con la Honda, in
questi anni, mi sono dovuto violentare per diventare più spigoloso e raddrizzare la moto il prima possibile, mentre Lorenzo,
che è quello che sfrutta al meglio la M1, con la Yamaha fa
esattamente l’opposto. In questo momento io non guido come lui, devo ancora studiare bene come fa e capire se può essere anche il mio modo per essere efficace con questa moto. È
vero, però, che pur guidandola
da poco tempo, riesco già a
sfruttarla bene».
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CALCIO A RICCIONE
Una partita per Sic
Il 31 marzo alle 20, allo Stadio
di Riccione, verrà giocata una partita di calcio benefica in memoria di
Marco Simoncelli. Si sfideranno il
Sunrise Team, formato da piloti MotoGP, calciatori e personaggi dello
spettacolo, e la Nazionale Attori Tv.
Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione «Marco Simoncelli 58».
TEST GP2 A JEREZ
Valsecchi domina
(ro.chi.) Davide Valsecchi
(Dams) ha dominato anche l’ultima
giornata di test GP2 a Jerez, animata da ben cinque bandiere rosse.
L’azzurro ha fissato il cronometro
sull’1’25"567, tenendo a un decimo
il monegasco Stefano Coletti. Bene
anche Gutierrez (3˚) e van der Garde (4˚). Per trovare un altro italiano
bisogna scendere al 12˚ posto, con
Onidi; Crestani 18˚, Kevin Ceccon
24˚, Vittorio Ghirelli 26˚.
MERCATO A FEBBRAIO
Auto giù del 18,94%
Crollo del 18,94% per le immatricolazioni di auto nuove in Italia: a febbraio ne sono state vendute 130.661 contro le 161.194 dello
stesso mese dello scorso anno.