LA VIE EN ROSE - Samanta Torchia
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LA VIE EN ROSE - Samanta Torchia
personaggi LA VIE EN ROSE È un dato di fatto: le donne con ruoli decisionali nelle aziende italiane si contano sulle dita di una mano. Alla luce della discussione della legge che obbligherà i cda delle imprese ad avere una quota femminile, ecco cosa accade nella televisione, dove al sovraffollamento dei volti dello spettacolo fa da contraltare un numero decisamente ridotto di produttrici, autrici, professioniste e manager a cura di Eliana Corti e Samanta Torchia 36 TiVù m a g g i o 2011 A ziende e quote rosa. A metà marzo il Senato ha dato il via libera al ddl sulle cosiddette quote rosa nelle società quotate e a partecipazione pubblica. Il provvedimento (che torna alla Camera per una terza lettura), prevede che i cda siano composti tra il 2012 e il 2015 per un quinto da donne, per arrivare a un terzo tra il 2015 e il 2018. È una norma transitoria (che entrerà in vigore a un anno dall’approvazione e non dopo sei mesi) valida solo per tre mandati dei cda e dei collegi sindacali. La partecipazione delle donne ai processi decisionali dei vari mercati, insieme alle pari opportunità, sono da tempo argomenti del dibattito politico - e non solo -, cui spesso si affianca la questione dello sfruttamento dell’immagine femminile, in televisione e in pubblicità. Un argomento che solitamente si sviluppa attorno a due tesi principali. La prima vede nelle quote rosa una forma di aiuto, una discriminazione, anche se in positivo, perché l’assunzione di una professionista sarebbe sempre accompagnata dal dubbio che essa sia stata scelta in quanto donna e non (solo) per le sue capacità. Per altri, invece le quote sono al momento l’unico modo per far “abituare” i maschilisti board italiani alla presenza di manager dell’altro sesso. Lo studio Cerved Group pubblicato a inizio marzo da Corriere Economia sulle duemila maggiori realtà italiane (con fatturati oltre i 100mln di euro nel 2008 o nel 2009) indicava che le imprese con almeno il 30% di donne nel cda sono circa il 12% del totale, una quota che si è mantenuta stabile negli ultimi quattro anni. Eppure, spiega lo studio, le aziende che raggiungono la fatidica soglia del 30% - per la maggior parte le società della moda e del lusso e quelle a controllo familiare - vanno meglio e con una donna presidente o amministratore delegato hanno probabilità di insolvenza praticamente dimezzate. E la televisione? Lo schermo abbonda di volti e corpi femminili di varia professionalità, ma dal punto di vista manageriale la situazione rispecchia lo scenario sopra descritto. Le stanze dei bottoni sono ancora per la maggior parte a maggioranza maschile, con poche eccezioni. Nell’ambito della produzione, la maggior parte delle donne sono ai vertici proprio perché hanno loro stesse fondato le loro società, oppure lavorano sotto l’egida della società di famiglia. Altre figure si trovano nei grandi gruppi internazionali (Fox, Sky, Discovery) dove - pur restando in minoranza - si vedono premiati gli step di lunghe carriere. Mediaset fa scuola, avendo dato l’avvio a quella di diverse professioniste. In queste pagine, Tivù presenta una carrellata delle donne che occupano oggi posizioni di responsabilità con ruoli decisionali nel settore televisivo italiano. ELISA AMBANELLI Chief Creative Officer dell’intrattenimento leggero Endemol Italia LAURA CIOLI Coo Sky Italia D al 2009 è di nuovo nella casa del Grande fratello dove otto anni prima era stata responsabile dei programmi di intrattenimento leggero della sede di Milano. Inizia in tv nel 1993 a Italia 1, occupandosi di marketing editoriale, passando in seguito alla redazione cinema e telefilm. Nel 1997 è responsabile delle produzioni per Canale 5, due anni dopo del palinsesto operativo, della redazione cinema, telefilm, programmazione e promozione di rete. Nel 2000 è direttore dei programmi a La7 (ora è data in corsa al posto del direttore Lillo Tombolini) e nel 2005 è la prima donna direttore di una tv generalista a All Music, che chiude però nel 2009. BIANCA BERLINGUER Direttore Tg3 nica donna alla direzione di un telegiornale nazionale. Laureata in Lettere, ha lavorato nelle redazioni di RadiocorriereTv e Il Messaggero. Dopo un’esperienza a Mixer nel 1985 come redattrice sotto la guida di Giovanni Minoli, è entrata nella redazione del Tg3 nel 1991 ai tempi della Telekabul by Sandro Curzi. Assume la guida della testata nel 2009 prendendo il posto di Antonio Di Bella. La giornalista conduce inoltre la rubrica di approfondimenti della terza rete, Primo piano. C © UsRai U hief Operating Officer della pay tv dal 2008, con la supervisione - dal 2010 - di tutti i contratti tra Sky e i canali terzi che fanno parte dell’offerta Mondo. Entra in Sky dopo 15 anni di esperienza in Bain & Company, Vodafone (direttore strategie e sviluppo, direttore Operations e direttore della divisione business) ed Eni (Retail Market & Power Senior Vice President). Ingegnere con Master in Business Administration alla Sda Bocconi di Milano, a lei fanno capo le divisioni strategiche Chief Technology Officer (di cui fanno parte Broadcasting, Technology,It), Sales&Marketing, Service&Delivery, Crm, Business, canali terzi e Public Affairs. MATILDE BERNABEI Presidente LuxVide È a capo dell’azienda fondata dal padre Enrico nel 1992. Dal 2008 ne è presidente. A lei si deve l’idea di affidare il personaggio di Don Matteo a Terence Hill. Nel 1980 è entrata nel gruppo Montedison come responsabile del programma di Job Creation del gruppo intorno agli insediamenti industriali del Mezzogiorno, cui è seguito nel 1984 la direzione per le strategie e lo sviluppo della neonata Iniziativa Me.Ta., holding della Montedison per il settore dei servizi e polo di diversificazione. Nel 1987 è ad della società editoriale Il Messaggero. maggio 2 0 1 1 TiVù 37 personaggi GIOVANNA BIANCHI CLERICI Consigliere Rai MARIA DE FILIPPI Autrice e socia Fascino A © UsRai l suo secondo (e ultimo) mandato nel consiglio di amministrazione Rai, sempre in quota Lega Nord. Nata a Busto Arsizio (Varese) il 26 agosto 1958, è giornalista professionista e laureata in Lingue e civiltà orientali. È stata deputato nella XIII e XIV legislatura fino all’ottobre 2005 (quando viene nominata consigliere Rai) ed è ora il candidato leghista a sindaco di Gallarate. È stata anche membro della Vigilanza Rai e, in commissione Cultura, relatrice della legge Gasparri. Da sempre paladina della produzione Rai a Milano, è ora finita nel mirino della Corte dei Conti per aver contribuito, insieme ad altri colleghi, alla nomina dell’incompatibile Alfredo Meocci a dg nel 2005. V GABRIELLA BUONTEMPO Titolare Goodtime avora come produttrice dal 1989, realizza il suo primo film a 27 anni con Angelo Guglielmi, dopo aver lavorato come assistente di Lina Wertmuller. È sposata con Italo Bocchino, tra i fondatori di Futuro e libertà e vicepresidente del partito di Gianfranco Fini. È socia al 50% della Goodtime srl insieme a Massimo Martino. La società ha prodotto per Rai titoli come Il grande Torino, I colori della gioventù, Le ali e La narcotici ed è attualmente al lavoro sulla biografia di Anita Garibaldi, con Valeria Solarino e Giorgio Pasotti. © IMAGOECONOMICA L ILARIA DALLATANA/FRANCESCA CANETTA Amministratore delegato e Chief Content Officer Magnolia C ol riassetto societario di marzo, Dallatana ha la guida operativa dell’azienda, che lei stessa ha fondato nel 2001 insieme a Giorgio Gori e Francesca Canetta. Conta un’esperienza decennale in Mediaset, prima nell’ufficio marketing R.t.i. (‘91-‘94), poi in Spagna per la riorganizzazione di Telecinco per Mediaset, in seguito è responsabile dell’intrattenimento di Italia 1 e poi di Canale 5. Canetta si occupa oggi delle produzioni e dello sviluppo dei contenuti originali Magnolia, dopo essere stata responsabile delle produzioni e dei contenuti tv sat e coordinamento produttori. Nel 1990 entra in Mediaset (redazione cinema e programmazione palinsesto di Italia 1); dal 1999 al 2001 è prima al coordinamento delle tre reti e poi responsabile del palinsesto e degli acquisti diritti cinema e prodotto tv di Canale 5. Nel 2001 è a La7 come direttore del palinsesto, programmazione e acquisti diritti. 38 TiVù m a g g i o 2011 ero e proprio caso di identificazione volto/prodotto, i suoi esordi televisivi risalgono al 1992 quando crea con Alberto Silvestri il talk Amici (che conduce a partire dall’anno successivo). Successivamente è autrice di Amici di sera, Uomini e donne, Accadde domani, Missione impossibile, Coppie. Dal 2000 è al timone di C’è posta per te e del talent Amici (ex Saranno famosi). Il marchio Amici è di proprietà di Fascino, mentre Amici di Maria De Filippi fa capo direttamente alla conduttrice, così come la proprietà intellettuale del format. Le quote della società di produzione Fascino sono divise al 50% tra Maria De Filippi (cui il marito Maurizio Costanzo ha ceduto la sua parte nel 2008) e R.t.i. LORRAINE DE SELLE DU REAL Managing Director Fidia Film CLAUDIA MORI Amministratore delegato Ciao Ragazzi! D © A. Sermoneta apprima modella e attrice, si dedica alla produzione con Junior Film International, fondata con Gianni Hecht (Linda e il brigadiere, Piazza di Spagna) e in seguito con Fidia Film, di cui è procuratore generale e Managing Director. Tramite Fidia, realizza le serie Carabinieri per Mediaset (dal 2002 al 2008). Tra i titoli più recenti, figurano il tv movie Al di là del lago e la serie Angeli e diamanti (entrambe per Mediaset), la cui messa in onda nel 2010 è stata posticipata a questa primavera (data ancora da definire). Nel 2008 realizza la serie per web e cellulari, L’ospite perfetto – Room 4U, presentata al secondo RomaFictionFest. D apprima una carriera in simbiosi con il marito Adriano Celentano, come attrice, cantante e discografica a capo dell’etichetta Clan Celentano srl dal 1991. Lavora “da sola” come produttrice, con la società Ciao Ragazzi! (Giovanni Terrazzi è il presidente) con la quale ha prodotto titoli come C’era una volta la città dei matti… ed Einstein. Torna in video nel 2009 come giudice del talent di RaiDue X Factor, nel 2010 è premiata per l’impegno produttivo al RomaFictionFest. Ora è al lavoro su una miniserie (per RaiFiction) sulla violenza sulle donne, Un corpo in vendita. IDA DI BENEDETTO Produttore e direttore artistico Titania ttrice di teatro, cinema e tv, fonda Titania produzioni nel 2000 con la figlia Stefania Bifano. Produce nel 2007, in coproduzione con Spagna, Francia e Germania, Caravaggio, cui seguono Bakhita e il film tv Mannaggia alla miseria (tutto per Rai). Tra le serie in produzione: Sposami (12x60’ per RaiFiction in alternativa, secondo il piano 2011, a Paura d’amare 2) e Versace, nelle versioni miniserie tv (2x100’) per Rai e cinematografica. EDWIGE FENECH Presidente Immagine e cinema LORENZA LEI Vicedirettore generale Rai F U © P. Coccia onda nel 1992 la società attiva nella produzione e distribuzione cinetv di cui è ancora presidente. La prima fiction prodotta è Il coraggio di Anna, per Canale 5, cui seguono titoli che hanno spesso donne protagoniste, come Commesse (1 e 2, per RaiUno), La omicidi (RaiUno), Le segretarie del sesto (RaiUno) fino a La figlia del capitano (su RaiUno è prevista quest’anno), in cui torna a recitare. na lunga carriera Rai, costellata di rare apparizioni a mezzo stampa o tv (da qui l’assenza di fotografie...). Con una delega per l’area produttiva gestionale, inizia in Rai nel 1995 come consulente a RaiInternational. Nel 1999 è responsabile di RaiGiubileo; nel 2000 è capostruttura Pianificazione mezzi e risorse di RaiUno, poi diventa capo dello staff del dg Agostino Saccà. Mantiene l’incarico nelle direzioni di Flavio Cattaneo e Alfredo Meocci. In seguito, è direttore delle risorse tv (imporrà una riduzione del 30% sugli ingaggi degli artisti) fino alla nomina di vicedirettore generale con Mauro Masi. © P. Coccia A CAMILLA NESBITT Direttore generale Taodue P oche o nulle le sue esternazioni ai giornali, fonda nel 1991, insieme al marito Pietro Valsecchi, la società di produzione ora nell’orbita Mediaset. Taodue è oggi la principale produttrice di fiction per il Biscione, con un particolare riguardo alla cronaca nazionale. Qualche titolo: Distretto di polizia, R.i.s. (format poi venduto in Francia), Intelligence, Il capo dei capi. maggio 2 0 1 1 TiVù 39 personaggi GINA NIERI Vice Presidente R.t.i. SHERIN SALVETTI Vice President Factual Fox Channels Italy F igura storica del Biscione, lavora nella tv commerciale dal 1977. È entrata nel gruppo Fininvest nel 1990 e attualmente ricopre il ruolo di Direttore divisione affari istituzionali, legali e analisi strategiche in Mediaset. Dal 2007 è vicepresidente di R.t.i. e nell’aprile 2009 è stata confermata consigliere di amministrazione di Mediaset S.p.A nonché componente del Comitato esecutivo. È vicepresidente del Campus Multimedia in.formazione, il consorzio creato da Mediaset e dall’università Iulm, che gestisce i master in giornalismo e management multimediale. MIRIAM PISANI Direttore Iris e Mediaset Plus C ome molti dirigenti Mediaset, fa la sua gavetta in Publitalia (dal 1984), in particolare nel reparto rilevazione e analisi dell’audience televisiva di Enrico Vergani. Partecipa all’ideazione del Day by Day (insieme a Barbara Robecchi), un servizio di rilevazione degli ascolti antecedente al servizio Auditel. Nel 1999 arriva a R.t.i. e nel 2003 diventa vicedirettore di Canale 5, allora diretta da Giovanni Modina. Dal 2007 è direttore del canale Dtt free Iris, cui segue Mediaset Plus: è la prima donna del gruppo Mediaset H a la responsabilità dei dipartimenti Programming, Production, Marketing e Creative per i canali factual del gruppo (National Geographic Channel, Nat Geo Adventure, Nat Geo Wild, Nat Geo Music, History Channel e Baby Tv). Nel 1984 entra a far parte del gruppo redazionale prima e del team di autori poi di Mixer. Nel 1997 è autore responsabile del programma di RaiTre Geo&Geo, per il quale avvia un’importante produzione di documentari. Nel 2000 diviene Country Manager di National Geographic Channel occupandosi della gestione del canale e della sua localizzazione in Italia. Dal 2003 si aggiungono le direzioni degli altri canali factual Fox. E inoltre... FLAVIA BARCA FATMA RUFFINI Direttore format, programmi e sit com R.t.i. D a oltre 30 anni sui contenuti dei canali Mediaset, si occupa anche dell’acquisto di format. Inizia la sua carriera nella televisione commerciale a Canale 5 nel 1981, con il regista Davide Rampello. Capace di adattare al gusto nazionale format Usa di grande successo, lega il suo nome ad alcuni dei programmi storici del gruppo, Il gioco delle coppie (1985), Tra moglie e marito (1987), C’eravamo tanto amati (1989), La ruota della fortuna (1989), Lui lei l’altro (1992), Karaoke (1992), Scherzi a parte (1992) e, recentemente, Love Bug’s. 40 TiVù m a g g i o 2011 C oordinatrice dell’Istituto di Economia dei media (Iem), è stata tra l’89 e il ‘93 producer e autore per Videa e nel 2001 consulente in qualità di autrice per Palomar. Dal 2002 al 2003 è stata responsabile di ricerca per IsiCult. barbara scaramucci Direttore RaiTeche M uove i primi passi in Rai alla cronaca del Tg1 e Tg3. Nella Rai di Claudio DeMatté ha diretto la testata giornalistica regionale. Dopo alcune esprienze alle tribune è approdata agli archivi del servizio pubblico. Le Teche partecipano al progetto Ue Presto Space, che propone a tv, radio, archivi istituzionali e società private la possibilità di sviluppare al meglio la conservazione e lo sfruttamento degli archivi. È autrice di testi sulla tv, tra cui Come si documenta la tv o Roma 1960, le Olimpiadi della tv. MARINELLA SOLDI/ANTONELLA D’ERRICO General Manager Discovery Networks Southern Europe e ad Discovery Italia/Vp Channels Southern Europe Discovery D a McKinsey alla guida di Discovery, con la responsabilità di supervisionare le attività locali di Discovery in Italia, Francia, Spagna e Portogallo, Soldi è inoltre un membro chiave del gruppo Senior di direzione Emea di Discovery Networks. Ha lavorato come Executive Coach per importanti marchi internazionali nei settori technology e media. Conta una serie di esperienze in Mtv, tra cui Senior Vice President dello sviluppo strategico a Londra e dg di Mtv Italia a Milano. È socio fondatore e Ceo della società Soldi Coaching/Glitz srl. D’Errico si occupa invece dello sviluppo dei canali Discovery nel Sud Europa, definendone il posizionamento e i contenuti, e coordina i team dei canali in Italia, Francia, Spagna e Portogallo. Ha la responsabilità del Creative Hub (attività creative, di programmazione e di marketing on e off air del Sud Europa). Il suo background è nel marketing come direttore in Levi Strauss Italia, occupandosi dello sviluppo dei marchi Levi’s e Dockers. Si forma televisivamente in Telepiù cinema (19911997), coordinando le attività di adv e marketing editoriale, e in Mtv Italia, di cui ha curato il lancio come responsabile marketing. MILLY BUONANNO GIORGINA DI SANTO ANNALISA MURATORI F È O onda nel 1986 con Giovanni Bechelloni l’Ofi (Osservatorio sulla fiction italiana) e “Il Campo”, centro studi sociologico sulla tv italiana ed europea. Dirige il Laboratorio avanzato di creazione e produzione fiction del Centro sperimentale di cinematografia. Programming&Acquisition Director di NbcUniversal Global Networks Italia, dove lavora da 11 anni. È stata per 10 anni in Uk, in Virgin e nella distribuzione cinematografica, vendite internazionali e nel team del London Film Festival. ggi è partner responsabile di finanza e amministrazione di Switchover Media ed è stata Finance & Administration Director di Jetix Europe Srl (2000-2009) e Deputy Managing Director (2006-2009). Ha esperienze in area finance. maggio 2 0 1 1 TiVù 41 personaggi CECILIA PADULA CHIARA SBARIGIA GEORGINA TWISS È I C Content Director di Turner Italia con la responsabilità dei programmi, delle produzioni originali e delle acquisizioni dei canali Turner. Conta esperienze in Multitematique e Jetix Europe. n Apt (Associazione produttori tv) dal 1994, nel 2003 diventa Segretario generale. Le spetta il coordinamento strategico delle attività istituzionali dell’associazione. Il valore dell’immagine Quote rosa? Non bastano senza una più realistica rappresentazione mediatica dell’universo femminile. Una visione ridotta della società. È questa la nostra dieta mediatica. C’è infatti tutta una realtà femminile, che costituisce almeno il 50%, che non viene ben “raccontata” dai media, in primis dalle tv. Quante donne nel nostro Paese lavorano, si impegnano, hanno successo nei più diversi ambiti, dando un grande contributo di crescita alla società? E quanto spazio hanno per illustrare questa straordinaria realtà, al pari di quello che viene attribuito alla pletora di miss, ragazze immagine o concorrenti di reality? Il rischio è far continuare a crescere una civiltà con una percezione stereotipata, quindi ridotta, del ruolo che le donne possono svolgere. È ovvio che poi non ci siano quote che tengano per sostituire il danno provocato da una subcultura così permeante. È un ossimoro voler realizzare per regolamento il contrario di quello che viene iniettato quotidianamente, attraverso i media, nella linfa delle nostre percezioni. La questione è culturale. Non si può ignorare l’esistenza e il ruolo dei media che raccontano la società in cui operano, ma al tempo stesso prefigurano i modelli di riferimento per l’immaginario collettivo, sedimentando nei nostri percettori i 42 TiVù m a g g i o 2011 ome Managing Director di Eurosport Italia ha la responsabilità sulle aree istituzionale, editoriale e commerciale. È anche Regional Director of Distribution Uk, Irlanda, Germania, Benelux e Iberna. di Gabriella Cims* modelli raccontati come vincenti. O è un caso il gran numero di ragazze che vuol fare “la velina” da grande? O l’aumento delle violenze di minorenni a danno di coetanee? Dobbiamo chiederci quanta responsabilità abbiano quei ragazzini e quanta chi ha trasmesso loro una percezione distorta della femminilità. Orpello ornamentale per accalappiare facilmente audience. È a questo che vogliamo ricondurre che Rai ha accettato di assumersi, che sono altrettanti diritti per una programmazione più «rispettosa della dignità umana, culturale e professionale delle donne». Per un’attuazione soddisfacente, molto dipenderà dal grado di attenzione che riusciremo a tenere sul tema. Il servizio pubblico può porsi quale avanguardia per le altre tv e gli altri soggetti che operano dobbiamo chiederci quanta responsabilità abbia chi trasmette una percezione della femminilità come orpello per accalappiare audience la femminilità? Occorre cambiare registro con urgenza, intervenendo con opportune riforme. Proprio in questi giorni è entrata in vigore la riforma della Rai. Un anno fa, chi scrive, ha lanciato un appello alle istituzioni e nel web. “Appello Donne e Media” ha raccolto migliaia di sottoscrizioni. Abbiamo fatto massa critica balzando dal web, con la campagna di Key4biz, all’Agenda politica del Paese. Il Presidente della Repubblica ci ha dato il suo sostegno. Oggi la nostra è una riforma in vigore, con il primo punto messo a segno: 12 nuovi impegni nella comunicazione. Ma in generale occorre intervenire, come abbiamo già previsto, con una regolamentazione che investa tutti i settori, in linea con gli altri paesi europei. Per parte nostra continueremo a sollecitare l’opinione pubblica e le istituzioni a riflettere e agire per dotarci di un comparto mediatico in grado di rappresentare la pluralità della realtà femminile. Affinché i mezzi di comunicazione non trascurino buona parte della società. Affinché la società non disperda buona parte di sé. *Promotrice Appello Donne e Media