Pressbook - Lucky Red

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Pressbook - Lucky Red
VENEZIA CLASSICI
Little Bear Films
Nan Bush
presentano
let’s get lost
un film di
BRUCE WEBER
con
CHET BAKER
durata
120 min
materiali stampa scaricabili dal sito www.luckyred.it (sezione luckypress)
ufficio stampa
Alessandra Tieri (+39 335.8480787 [email protected])
Georgette Ranucci (+39 335.5943393 [email protected])
Olga Brucciani (+39 345.8670603 [email protected])
A volte Chet ci raccontava certe storie da lasciarci a bocca aperta, ma il giorno dopo scoprivamo
che non c’era nulla di vero. Ciò malgrado, credo tutt’ora in alcune di quelle storie.
Forse era un buon attore, forse era davvero la verità, forse mentiva quando sosteneva di dire il
falso…
Credo che i documentari a volte si basino eccessivamente su fatti e verità fino a non lasciare alcun
mistero irrisolto…
Nan Bush, produttore
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CREDITI NON CONTRATTUALI
PERSONAGGI
CAROL BAKER
E’ stata la terza moglie di Chet Baker; lei e Chet
si sono separati ma non hanno mai divorziato.
Oggi vive a Stillwater, in Oklahoma, con i tre figli
avuti da Chet
VERA BAKER
Madre di Chet
PAUL, DEAN & MISSY BAKER
I tre figli di Chet e Carol Baker
DICK BOCK
Fondatore della Pacific Jazz, prima etichetta di
Chet
WILLIAM CLAXTON
Il fotografo le cui foto di Chet negli anni '50
contribuirono a promuovere l'immagine del
giovane musicista come “il James Dean del
Jazz”
FLEA
Membro del gruppo rock dei Red Hot Chilli
Peppers, fan e sosia di Chet Baker
HERSH HAMEL
Musicista, suonò con Chet agli inizi della sua
carriera
CHRIS ISAAK
Cantante, ha partecipato alle sessioni di
registrazione del film
ANDY MINSKER
Pugile e sosia di Chet Baker; protagonista di
Broken Noses, primo film di Bruce Weber
JACK SHELDON
Virtuoso trombettista, amico di Chet agli inizi
della sua carriera
LAWRENCE TRIMBLE
Sceneggiatore e fan di Chet Baker
JOYCE NIGHT TUCKER
Cantante e fidanzata di Chet agli inizi della
carriera
CHERRY VANILLA
Ex cantante, ha realizzato alcune delle interviste
del film
DIANE VAVRA
Batterista, ultima compagna di Chet
RUTH YOUNG
Cantante, compagna di Chet per dieci anni
Appaiono solo in fotografia
CHARLAINE BAKER
Prima moglie di Chet
HALIMA BAKER
Seconda moglie di Chet
CHESNEY BAKER
Figlio di Chet e Halima
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CREDITI NON CONTRATTUALI
CAST TECNICO
Diretto e prodotto da BRUCE WEBER
Direttore della fotografia JEFF PREISS
Montaggio ANGELA CORRAO
Montaggio suono MAURICE SCHELL
Montaggio dialoghi LAURA CIVIELLO
Montaggio musiche JOSEPH S. DEBEASI
Musicisti FRANK STRAZZERI/ PIANO
JOHN LEFTWICH/ BASSO
RALPH PENLAND/ BATTERIA
NICOLA STILO/ CHITARRA
Mixer LEE DICHTER
Produttore esecutivo NAN BUSH
Produttore associato ITAKA SCHLUBACH-HICKS
Produttore delegato EMIE AMEMIYA
Prodotto da LITTLE BEAR FILMS, INC.
restauro a cura di
Cinema Arts and Little Bear Inc
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CREDITI NON CONTRATTUALI
LET'S GET LOST – PERDIAMOCI
LET’S GET LOST, secondo film di Bruce Weber, fotografo e regista famoso in tutto il mondo, ha
ottenuto una candidatura agli Oscar come miglior documentario. Il film racconta la vita del grande
musicista jazz scomparso Chet Baker.
Alla sua uscita LET’S GET LOST si è rivelato subito un evento nei molti festival cinematografici ai
quali ha partecipato, tra cui la rassegna del Museum of Modern Art di New York “New
Directors/New Films” del 1989 e la Mostra del Cinema di Venezia, dove ha vinto il prestigioso
Premio della critica.
LET’S GET LOST, che è anche il titolo di un brano di Baker rimasto a lungo fuori catalogo, trasmette
efficacemente l'energia espressa da Baker e dalla sua musica. Il suo look alla James Dean e il suo
modo di suonare hanno reso Baker unico tra i musicisti del suo tempo, ma la sua perenne
dipendenza dalle droghe ha fatto anche da apripista per un'intera generazione di fan del jazz, che
hanno vissuto - a modo loro - una “gioventù bruciata”.
La vita di Chet Baker sembra uscita dalle pagine di un libro di Kerouac, così come la sua morte (è
precipitato da una finestra di un hotel di Amsterdam un venerdì 13 del 1988, all'età di 58 anni). Ma
il risultato di questa vita sono alcuni tra i brani per tromba e di musica jazz più lirici e appassionati
mai sentiti.
Cercando di star dietro ad un protagonista sfuggente e imprevedibile, Weber, il direttore della
fotografia Jeff Preiss e la troupe hanno seguito Baker dalla Costa Ovest fino a quella Est e poi in
Europa, durante quello che si è poi rivelato l'ultimo anno di vita del musicista. Weber è riuscito a
catturare alcune delle ultime sessioni di registrazione di Baker e a mescolare estratti da B-movies
italiani in cui recitava un giovane e prestante Chet, rare riprese d'epoca delle sue performance, a
interviste improvvisate a Baker, a musicisti, amici, ex-mogli battagliere e figli. Questi diversi
elementi danno vita ad una dimensione visiva che si è rivelato essere il segno distintivo del cinema
di Weber.
L'album della colonna sonora, “Chet Baker Sings and Plays from the album “LET’S GET LOST”, è
uscito in LP e CD pubblicato dalla RCA/Novus Records. Questa colonna sonora, che comprende
musica prodotta durante la realizzazione del film, contiene con tutta probabilità le ultime
registrazioni di Chet Baker. L'album è stato registrato a Hollywood e a Parigi ed è stato missato a
New York. Comprende brani indimenticabili come “Imagination”, “My One and Only Love”, “Almost
Blue” e “You’re my Thrill”.
A Film Journal, il libro di Bruce Weber che ha accompagnato LET’S GET LOST, con foto di Weber,
William Claxton (che per primo immortalò la star del jazz negli anni '50) ed altri, è stato pubblicato
dalla Little Bear Press.
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CREDITI NON CONTRATTUALI
NOTE DI PRODUZIONE
“Non è che ci siamo seduti dicendo ‘faremo un film di due ore su Chet Baker’ - dice Nan Bush,
produttore esecutivo di LET’S GET LOST - tutta questa cosa è nata per caso...”
“Bruce stava preparando una mostra per la Biennale del Whitney e voleva inserirci una foto di
Chet, che in quello stesso periodo stava facendo qualcosa in un piccolo locale di New York. Così
siamo andati lì e lo abbiamo incontrato. Adoravamo Chet e la sua musica – era davvero un idolo
per noi. E quando Bruce ha ritirato le fotografie, era così emozionato che ha chiamato il suo
operatore, Jeff Preiss, e gli ha chiesto di recarsi all'appartamento di Chet e di girare qualcosa con la
sua Bolex.”
La scintilla dell'eccitazione causata da altre riprese fatte in uno studio di registrazione di Los
Angeles li ha portati a decidere di realizzare un progetto più maturo. Ha anche portato Bruce
Weber e Nan Bush ad avere a che fare con il meno affidabile tra i protagonisti.
“Era sempre molto complicato rintracciarlo” dice Nan Bush. “Dovevamo preparare la troupe e uno
studio, pianificare la logistica, ma non eravamo mai sicuri che alla fine ce l'avrebbe fatta. Chet non
viveva secondo le regole seguite dalla maggior parte della gente. Avevamo un produttore delegato,
una donna, la cui pazienza è stata messa alla prova oltre ogni limite. Lei lo chiamava, parlava con
lui qualche volta per tutta la notte, chiacchierando, parlando con la sua fidanzata, di tutto. Una
volta la troupe ha trascorso un giorno intero a prepararsi per una ripresa, e invece Chet è tornato
dall'Europa con un giorno di ritardo. Poi alla fine delle riprese girate a Los Angeles, ci ha detto: “al
diavolo tutto questo” e anche Bruce a quel punto era pronto a mollare. Ma un attimo dopo Chet ha
dato a Bruce una pacca sulla spalla, in un modo davvero carino, si è ricomposto ed era di nuovo
pronto a partire. In qualsiasi momento poteva succedere che si alzasse e se ne andasse, che se la
prendesse con qualcuno o che ti desse un pugno, o che invece si sedesse tranquillo e fosse gentile
da morire”.
L’imprevedibilità di Baker era aggravata dai suoi fallimenti nel business, che hanno impedito alla
produzione di usare molti dei brani che Bruce Weber aveva selezionato per il film. Qualche volta il
corso delle riprese è stato deviato anche dalla memoria selettiva di Baker.
“C'è una scena verso la fine del film in cui gli chiediamo se i suoi figli sono interessati alla musica”,
ricorda Nan Bush, “e lui ha risposto che pensava di no, ma che un altro figlio avuto da un'altra
moglie probabilmente sì. A Bruce è quasi caduta dalle mani la macchina da presa. Nessuno ci aveva
mai detto che lui avesse avuto un figlio da un'altra moglie. Chet non ci aveva mai parlato di lui. E
questo genere di cose ci hanno davvero spossato, perché passavamo il tempo a chiedergli: 'C'è
qualcuno che dovremmo cercare di trovare per il film?’ Ma Chet non era tipo da dare molte
informazioni”.
I problemi nella realizzazione di LET’S GET LOST hanno avuto come effetto di far immergere ancora
di più Bruce Weber nel film, offrendogli l'opportunità di fare scelte poco ortodosse, così come
aveva fatto Baker con la sua musica.
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CREDITI NON CONTRATTUALI
IL COMMENTO DI BRUCE WEBER
TUTTI HANNO UNA STORIA DA RACCONTARE SU CHET
Bill Claxton, il fotografo, mi ha detto che quando Charlie Parker ha sentito per la prima volta
suonare Chet, ha chiamato Miles Davis e Dizzie Gillespie e ha detto loro: “C'è un jazzista bianco qui
fuori che vi darà un bel po' di filo da torcere”. Charlaine, la prima moglie di Chet, ci ha raccontato di
come Chet suonasse la tromba nella doccia perché era convinto che il suono ne guadagnasse. Negli
anni '50 Marilyn Monroe e Jane Russell erano solite sedersi ad un tavolo in prima fila al The Haig
per sentir suonare insieme Chet e Gerry Mulligan. Qualcuno mi ha detto che per calmarsi Chet
andava a piedi da Parigi a Roma. Sam Shepard mi ha raccontato di quando una volta è andato a
casa di Charlie Mingus e vi ha trovato quest'uomo che si aggirava in pantaloni da cavallerizzo e
frustino, senza camicia. Ovviamente si trattava di Chet. Si dice che una volta gli abbiano presentato
James Dean per strada a New York all'inizio degli anni '50. E che lui gli abbia semplicemente detto
“salve” per poi andarsene. Dico nel film: “Tutti hanno una storia da raccontare su Chet Baker”. Ho
fatto il film con Chet perché volevo avere anch'io qualcosa da raccontare su di lui.
QUALCOSA DEL SUO MODO DI MUOVERSI E DI PARLARE
All'inizio volevo fargli più foto, ma sembrava un po' poco, allora ho pensato che con lui sarebbe
stato meglio girare un filmino di tre minuti, perché non avevo alcuna certezza di rivederlo il giorno
dopo. Spariva, se ne andava per le strade, senza numeri di telefono, senza indirizzi, nessun modo di
mettersi in contatto con lui. Ho pensato che facendo questo film avrei mostrato qualcosa del suo
modo di muoversi e di parlare, oltre alla sua musica.
AMORE E FASCINAZIONE
Conosco Chet Baker da quando avevo quattordici anni, da quando ho comprato l'album “Let’s Get
Lost & Other Songs”. La foto della copertina era stata scattata da William Claxton. Conoscevo bene
lui e la sua musica molto prima di incontrarlo, per cui il mio modo di accostarmi alla storia di Chet è
stata molto simile alla canzone “Love and Fascination”. Si tratta solo di questo in fondo. Il film ha
significato il coinvolgimento di tutto il cast e di tutta la troupe quanto di Chet. E' stato un continuo
passare dall'illusione alla disillusione e poi di nuovo ad un'illusione creata da un eroe. Niente è
andato come avevamo immaginato, ma credo che il desiderio maggiore di Chet fosse quello di
creare musica meravigliosa, non importa quali problemi avesse nella sua vita personale.
CHET E' STATO LA STORIA DEL JAZZ
Dick Bock, il fondatore della Pacific Jazz Records, pensava che Chet suonasse come se fosse la
storia del jazz. Era Louis Armstrong, Bix Beiderbecke e Bunny Berrigan messi insieme. La sua
musica comunica il romanticismo di una spiaggia, il mare e il chiaro di luna, in qualsiasi parte del
mondo ti trovi mentre la ascolti.
VERITA' O BUGIE
Sono un grande fan di alcuni documentari di David Wolper, e dell'idea che i documentari
dovrebbero essere come i film, dovrebbero intrattenere il pubblico e non solo esporre un fatto
dopo l'altro. Qualche volta Chet raccontava una storia e noi restavamo incantati, ma il giorno dopo
scoprivamo che non c'era niente di vero. Eppure, io continuo a credere ad alcune di quelle storie.
Forse era un buon attore, forse diceva la verità, e forse era proprio la persona che ci diceva il
contrario ad aver mentito. Credo che talvolta i documentari siano talmente basati sulla verità e sui
fatti da non lasciare alcuno spazio al mistero.
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CREDITI NON CONTRATTUALI
LASCIARE CHE LE COSE ACCADANO
Nel film non abbiamo creato nessuna situazione per Chet; abbiamo lasciato che le cose
accadessero. Una volta avevamo stabilito di girare sulla spiaggia, ma Chet è arrivato talmente tardi
che abbiamo trovato alcuni cuccioli randagi e abbiamo girato con quelli invece che con lui. In un
certo senso mi facevano venire in mente tutti quei giovani jazzisti della Costa Ovest che avevano
creato una musica tanto speciale.
GIOVANE DENTRO
Perché i ragazzi a Venice Beach? Vedi Chet a 24 anni, un giovane musicista che suonava con Charlie
Parker, e poi a 58 anni era come se dentro ne avesse ancora 24. Se avessi riunito un mucchio di
vecchi musicisti per suonare con lui, se ne sarebbe andato via subito. Non vedeva se stesso come
un cinquantottenne rugoso. Si vedeva come uno di quei ragazzi.
IL LOOK
Il direttore della fotografia Jeff Preiss ed io abbiamo lavorato a stretto contatto per rendere il film
un misto tra una pellicola a inversione in bianco e nero, e un po' di 8mm. Volevamo che il film
risultasse omogeneo con i filmati d'archivio.
WILLIAM CLAXTON
Conosco William Claxton da quando avevo 19 anni e frequentavo la Film School dell'Università di
New York. Mi ha fotografato e mi ha inserito in uno dei suoi cortometraggi. Le prime copertine
degli album di Chet mi hanno fatto conoscere le fotografie di Bill sul mondo del jazz.
IL PROCEDIMENTO
La gente qualche volta pensa che il tuo lavoro come fotografo e quello come regista non
dovrebbero scontrarsi. Comincio sempre un film scattando delle fotografie e facendo delle riprese
allo stesso tempo. Il mio desiderio era di fare film che avessero lo stesso contenuto delle mie
fotografie – qualsiasi cosa fosse. Ma non mi piace parlarne troppo.
IL PROGETTO SUCCESSIVO
Robert Mitchum era l'attore preferito da Chet e da me, così quando ho finito di girare LET’S GET
LOST, ho cominciato a lavorare ad un musical su Bob. L'idea era nata da un libro scritto da Bob e da
suo fratello John intitolato Them Ornery Mitchum Boys! Marianne Faithfull, Rickie Lee Jones e Dr.
John si sono uniti a noi e la cosa si è trasformata in un'avventura pazzesca. Il film su Chet ha
rappresentato il mio tirocinio ad Harvard, il mio addestramento nei marine: mi ha permesso di
sentirmi pronto a fare un film sul primo ragazzaccio di Hollywood, il mio amico Bob Mitchum.
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CREDITI NON CONTRATTUALI
LET’S GET LOST
Testo e musica di Chet Baker
Touch me I'm cold, unable to control
Touch me I'm golden and wild as the wind blows
And tumbling, tumbling, don't go fascination
If just for tonight, darling Let's get lost
If just for tonight, darling Let's get lost
Let me come closer, I'm not your shadow
With our eyes shielding from the oncoming counts
It's not hard for us to say what we should not
If just for tonight, darling Let's get lost
Just for tonight, darling Let's get lost
Touch me I'm cold, unable to control
Touch me I'm golden and wild as the wind blows
And tumbling, tumbling, don't go fascination
If just for tonight, darling Let's get lost
Just for tonight, darling Let's get lost
If just for tonight, darling Let's get lost
Let's get lost Let's get lost
Let's get lost Let's get lost
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CREDITI NON CONTRATTUALI
BIOGRAFIA DI CHET BAKER
Nonostante Chet Baker abbia inciso quasi cento dischi col suo nome o come side player, e che a
lungo negli anni '50 il suo nome fosse ai vertici delle classifiche internazionali come trombettista
jazz, oggi solo pochi dei suoi dischi vengono ristampati. Ma la mitologia che ha accompagnato la
vita tormentata di Baker nel corso dei suoi 58 anni è sempre stata a disposizione di tutti, anche
quando l'uomo (e l'artista) nell'ultimo periodo della sua vita hanno cominciato a vacillare.
Nato in Oklahoma nel 1929, gli inizi della sua carriera da trombettista furono contrassegnati da un
successo fenomenale. A 24 anni Baker suonava con Charlie Parker a Los Angeles, ed era entrato a
far parte del celebre quartetto senza pianoforte del sax baritono Gerry Mulligan. Il punto di forza di
Baker erano i suoi fraseggi per tromba, lirici, fluidi e lamentosi; quando costituì i suoi gruppi, in
particolare con compositori come Russ Freeman e Dick Twardzik, la poca tecnica e lo scarso
repertorio di Chet – i musicisti lo definivano un suonatore d'istinto—crebbero, facendogli
raggiungere l'apice della sua carriera alla metà degli anni '50, periodo in cui uscirono i suoi album
migliori, tra cui “Chet Baker in Paris” (1955).
Andato a vivere in Europa, la carriera di Baker cominciò a vacillare per la droga, gli arresti, i
matrimoni falliti (dai quali nacquero quattro figli, con nessuno dei quali ha mai vissuto) e per una
forte reazione negativa della critica alle sue sonorità “cool”. Tentò a più riprese di tornare in auge,
registrò alcuni album per etichette europee – probabilmente anche per il bisogno di soldi – per
poi, alla fine degli anni '60 e tornato negli Stati Uniti, subire un colpo decisivo per la sua carriera
quando i suoi denti saltarono durante una rissa a San Francisco.
Negli ultimi anni della sua vita, Baker si dedicò sempre più spesso al canto, e i brani da lui cantati
hanno le stesse caratteristiche dolorose e intime del suono della sua tromba, mai abbandonata.
Ma il mito, inseparabile dall'uomo, è sempre rimasto intatto. Il suo aspetto piacevole, giovane,
fragile e introverso che lo aveva trasformato in un mito classico da anni '50 – e che nel corso della
sua vita lui non fece che alimentare con il suo comportamento– sono le ragioni per cui il fotografo
e regista Bruce Weber ha deciso di fare un film su Chet Baker nel 1987. Il risultato è nuova musica
di Chet Baker e il rinnovarsi di un mito nella forma di LET’S GET LOST.
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CREDITI NON CONTRATTUALI
BIOGRAFIA DI BRUCE WEBER
Bruce Weber è nato il 29 marzo 1946 a Greenburg, in Pennsylvania. Noto in tutto il mondo come
fotografo e regista, ha scattato foto per le riviste più prestigiose e ha pubblicato 23 libri. A lui sono
state dedicate mostre in oltre 60 gallerie e musei di tutto il mondo e le sue fotografie fanno parte
di collezioni permanenti del Victoria and Albert Museum di Londra e della Photography Division di
Parigi.
Bruce Weber è ugualmente conosciuto per il suo lavoro di regista e ha prodotto un totale di cinque
lungometraggi e cortometraggi. Il suo primo e il suo secondo film, BROKEN NOSES e LET’S GET
LOST hanno vinto il premio come miglior documentario assegnato dalla International Documentary
Association. LET’S GET LOST è stato candidato al premio Oscar. La colonna sonora del film è
arrivata in vetta alle classifiche ed è la raccolta di brani di Chet Baker più venduta della storia. Il suo
lavoro successivo è stato il tanto atteso film su Robert Mitchum. Weber ha diretto anche video
musicali per Chris Isaac e i Pet Shop Boys, quest'ultimo vincitore del “Video dell'anno”. Ha diretto
spot pubblicitari per Calvin Klein, Banana Republic, Jill Sander, Ralph Lauren, Abercrombie & Fitch,
Volvo e Dior Homme.
Bruce Weber vive a New York.
FILMOGRAFIA DEL REGISTA
Nice Girls Don’t Stay For Breakfast
Con Robert Mitchum, Dr. John, Marianne Faithfull, Rickie Lee Jones
Wine and Cupcakes 2007 (cortometraggio)
Con Angela McCluskey e Paul Cantelon
A Letter to True 2003
Con True, Tai, Dirk Bogarde Voci narranti di Marianne Faithfull e Julie Christie
Chop Suey 2000
Vincitore – Menzione speciale Teddy Award – Festival di Berlino 2001
Con Peter Johnson e Frances Faye
The Teddy Boys of the Edwardian Drape Society 1996 (cortometraggio)
Gentle Giants 1994 (cortometraggio)
Dedicato a River Phoenix
Backyard Movie 1991 (cortometraggio)
Let’s Get Lost 1988
Candidato all'Oscar – Miglior documentario
Vincitore – Premio internazionale della critica – Mostra del Cinema di Venezia
Vincitore – Premio International Documentary Association
Con Chet Baker
The Beauty Brothers 1987 (cortometraggio)
Con i fratelli Dillon
Broken Noses 1987
Vincitore – Premio International Documentary Association
Sundance Film Festival 1988, candidato al Gran Premio della Giuria
Con Andy Minsker e i ragazzi del Mt. Scott Boxing Club
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CREDITI NON CONTRATTUALI
PER LA PRIMA VOLTA IN DVD E
BLU RAY
DAL 17 DICEMBRE
let’s get lost
chet baker
in un film di bruce weber
Disponibile in DVD e BLU-RAY Lucky Red
distribuito da CG Home Video, per Mustang
Entertainment
La storia. 25 anni fa Lucky Red inaugurava la sua carriera nel mondo della distribuzione cinematografica portando in
sala Let’s get lost. Fu un’operazione coraggiosa: si trattava di un documentario, per di più in bianco e nero, su un
musicista geniale sì ma anche “dannato”, firmato da un autore originale, Bruce Weber, ma ancora poco conosciuto in
veste di regista.
Ma il film era troppo bello per non vedere il buio della sala e la paura lasciò spazio all’amore totale per il cinema!
Let’s get lost, ritratto emozionante e commovente di Chet Baker, uno dei musicisti più autentici del XX secolo, ottenne
una candidatura agli Oscar e divenne presto un cult della cinematografia indipendente internazionale.
A distanza di 25 anni Lucky Red celebra nuovamente quel magico incontro col cinema di Bruce Weber e la musica di
Chet Baker facendo uscire il film per la prima volta in home video nella splendida versione restaurata presentata al
Festival di Venezia 2013, correlata da un contributo extra inedito e da un libretto ricco di preziose informazioni,
immagini e magnifici ricordi.
Nel film non abbiamo creato nessuna situazione per Chet; abbiamo lasciato che le cose accadessero. Una volta avevamo
stabilito di girare sulla spiaggia, ma Chet è arrivato talmente tardi che abbiamo trovato alcuni cuccioli randagi e abbiamo
girato con quelli invece che con lui. In un certo senso mi facevano venire in mente tutti quei giovani jazzisti della Costa Ovest
che avevano creato una musica tanto speciale.
Bruce Weber
Il film. Cercando di star dietro ad un protagonista sfuggente e imprevedibile, Bruce Weber, il direttore della fotografia
Jeff Preiss e la troupe hanno seguito Baker dalla Costa Ovest fino a quella Est e poi in Europa, durante quello che si è
poi rivelato l'ultimo anno di vita del musicista. Weber è riuscito a catturare alcune delle ultime sessioni di registrazione
e a mescolare estratti da B-movies italiani in cui recitava un giovane e prestante Chet, rare riprese d'epoca delle sue
performance, interviste improvvisate a musicisti, amici, ex-mogli battagliere e figli. Questi diversi elementi danno vita
ad una dimensione visiva che si è rivelato essere il segno distintivo del cinema di Weber.
Chet Baker, trombettista jazz, bianco, tre mogli, quattro figli, un numero incalcolabile di donne, amici, ammiratori.
Sleale, infedele, affascinante, in rapporto costante solo con la musica e con l'eroina sembra uscito dalle pagine di un
libro di Kerouac..
Le specifiche tecniche BLU RAY.
Video 4/3 1,33:1 full frame 1080p@24fps, BD 50 regione B
Audio Inglese dts-HD MA 2.0, Inglese PCM
Sottotitoli Italiano
Extra In cerca di Chet – making of
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CREDITI NON CONTRATTUALI
Le specifiche tecniche DVD.
Video 4/3 1,33:1, PAL regione 2 dvd 9
Audio Inglese 2.0 Dolby Digital
Sottotitoli Italiano
Extra In cerca di Chet – making of