ttobre 2010 - Circolo Fotografico La Gondola

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ttobre 2010 - Circolo Fotografico La Gondola
I soci del Circolo Fotografico La Gondola si riuniscono ogni venerdì alle ore 21 presso la Sede Sociale alla Giudecca c/o il Centro Civico
Recapito postale P.O.BOX120 - Venezia, tel. Presidente 041-5237116,
www.cflagondola.it e-mail to: [email protected] - fax 0415237116
CALENDARIO DI OTTOBRE 2010
•Venerdì 1 visione opere per la mostra “Corpo” probabile sciopero ACTV
•Venerdì 8 visione opere per la mostra “Corpo”
•Venerdì 15ospiti del mese: Paolo Barbaro, Giulio
Bizzarri e Claudia Cavatorta presentano il volume:
“Lezioni di Fotografia”
•Venerdì 22 visione opere per la mostra “Corpo”; a
seguire festa dei compleanni
•Venerdì 29 Carlo Chiapponi e Paolo
Laudicina presentano i portfolio vincitori al Trieste
PhotoFestival
IL PUNTO SU GHIRRI
L’intervento di Giorgio Giacobbi sul Notiziario di
Luglio/Agosto (“Ghirri e la morte del fotografo”)
aveva come riferimento il volume “Lezioni di
fotografia”, trascrizione a cura di Paolo Barbaro e
Giulio Bizzarri delle lezioni che Luigi Ghirri tenne
presso l’Università del Progetto di Reggio Emilia.
La sostanza un po’ acre dell’articolo di Giacobbi
e la risposta del sottoscritto hanno generato una
positiva attenzione da parte di molti.
Tra gli altri, i medesimi curatori del volume; costoro
saranno tra noi il 15 di questo mese per parlare
soprattutto del pensiero di Ghirri che tramite queste
lezioni è possibile, almeno in parte, definire.
Ghirri, infatti, è stato non solo un fotografo
straordinario ma anche un intellettuale di
prim’ordine; l’occasione di questo incontro sarà
propizia per una riflessione specifica sull’opera del
Maestro e per esteso anche sugli aspetti più dibattuti
dell’espressività fotografica spesso al centro dei
nostri incontri del venerdì.
Gli interlocutori sono assai qualificati:
Paolo Barbaro, laureato in storia della fotografia,
è stato assistente di Ghirri mentre insegnava storia
della fotografia presso l’Università di Parma; a sua
volta è stato docente della medesima dal 1997 al
2000 e successivamente ha tenuto il corso di Storia
fotografica dell’architettura contemporanea presso
l’Università di Ferrara.
Ha frequentato e stretto rapporti di amicizia con
alcuni dei maggiori autori della ricerca fotografica:
Franco Guerzoni, Franco Vaccari, Giovanni
Chiaramonte, Guido Guidi, Nino Migliori, Mario
Cresci e molti altri.
Ha curato svariate iniziative inerenti il campo
fotografico e ha pubblicato innumerevoli saggi,
articoli e monografie.
Giulio Bizzarri professionista della comunicazione,
è consulente editoriale per la casa Baldini Castoldi
Dalai, curatore dell’immagine coordinata per CONAD
e progettista del Museo delle Langhe di Grinzane
Cavour e del Museo Diocesano di Reggio Emilia.
Nel 1989 ha fondato l’Università del Progetto di
Reggio coinvolgendo intellettuali e artisti tra cui Luigi
Ghirri con il quale produsse la campagna di lettura
sulla via Emilia.
Ha alternato attività strettamente pubblicitarie ad
esperienze di progettazione di eventi culturali.
Ha collaborato con importanti riviste, tra cui la
letteraria “Il Caffé” di Giambattista Vicari.
Nel 1992 ha vinto l’oro nell’Art Director’s Club
come miglior direttore creativo; nel 1999 è stato
premiato dall’ADI con il Compasso d’Oro per grafica
e comunicazione della progettazione del Museo
Ebraico di Bologna.
Claudia Cavatorta Laureata in storia del cinema
ha fatto parte del Comitato Centrale Nazionale dei
Cineforum operando nell’organizzazione di mostre e
rassegne; ha lavorato presso l’Università di Parma,
Istituto di Neuroscienze, e presso il Centro Studi
Archivio della Comunicazione.
Si è specializzata nell’archiviazione fotografica;
in quest’ambito ha approfondito la conoscenza
dell’opera di Ghirri e collaborato nel 2009 alla
trascrizione delle Lezioni di Fotografia.
Dal 2004 è membro della Società Europea di
Storia della Fotografia.
PICCOLE COSE VENEZIANE
Alcuni anni fa il gruppo Benetton, holding
finanziaria di rilevanza internazionale con interessi
nell’abbigliamento, nelle autostrade, aeroporti,
ecc., nella costante ricerca di diversificare i propri
investimenti acquistò un blocco di edifici, nel cuore
del centro storico veneziano tra San Marco e il
Bacino, comprendente tra l’altro un albergo, un
teatro e un cinema.
La ristrutturazione comportò la sostituzione di
alcune tra le tessere più importanti dell’intrattenimento
culturale veneziano, come lo storico teatro del Ridotto
e il cinema San Marco entrambi peraltro in profonda
crisi, con amplissimi spazi a varia destinazione. Uno
di questi fu affittato a Giovanni Pellizzato, erede di
una stirpe di librai tra i più noti in città, che allestì in
franchising un punto vendita Mondadori
Il terzo piano dello stabile, una capiente sala, fu
adibita a centro convegni, così come il Comune di
Venezia aveva chiesto in sede di concessione della
licenza edilizia al fine di surrogare in qualche modo
quanto era stato abbattuto.
Questo centro si dimostrò quanto mai idoneo per
soddisfare le esigenze della vita culturale cittadina
accogliendo senza soluzione di continuità convegni,
presentazioni, dibattiti e anche mostre sulle ampie e
ben illuminate pareti.
In breve, in una città strapiena di edifici insigni e
prestigiosi monopolizzati dal mercantilismo culturale
internazionale, lo SpazioEventi divenne l’unico vero
punto di riferimento dove gli operatori locali ricchi
di idee ma poveri di risorse potevano presentare le
proprie iniziative.
Vi transitarono spesso personalità illustri della
politica, dell’arte e dello spettacolo; le carte vincenti
erano la perfetta organizzazione, la rapidità di
adattamento alle singole intraprese, l’abbinamento
con la funzione commerciale e infine la centralità del
luogo.
La Gondola fu la prima ad usufruirne nel novembre
1994 esponendo la mostra “Venezia e l’acqua” alla
presenza di Gianni Berengo Gardin e Fulvio Roiter.
Il successo creò le premesse per tutta l’attività
espositiva dello Spazio e determinò con Giovanni
Pellizzato uno stretto rapporto collaborativo basato
sulle reciproche stima e simpatia.
Lo Spazio Mondadori divenne in breve sede
irrinunciabile per le mostre della Gondola oltre a
costituirne l’appuntamento annuale di maggior
prestigio.
Ma, come è ormai prassi in questa città, tutto
quanto viene gestito in alternativa alla monocultura
turistica ha vita breve.
Alla scadenza della locazione, avvenuta all’inizio
di quest’anno, la gestione Pellizzato si è vista
recapitare un contratto di rinnovo con un canone
stratosferico, impossibile da reggere con la sola
vendita di libri.
Le alternative proposte dalla Benetton erano tali
da scoraggiare qualsiasi prosecuzione del rapporto
perciò tra qualche mese la libreria e lo SpazioEventi
con ogni probabilità cesseranno per lasciare il posto
a qualche “griffe” internazionale ovvero a un centro
espositivo “d’arte” di cui la cittadinanza non ha alcun
bisogno, anzi.
La questione, come si può ben capire, deborda
il mero aspetto economico per investire in pieno
l’aspetto politico, nel senso migliore del termine.
Se, com’é giusto, il Gruppo Benetton bada al
proprio tornaconto è altrettanto vero che a differenza
di precedenti episodi - Palazzo Grassi, la Punta
della Dogana- in questo caso si va ad azzerare il
contenitore di un fervore culturale e sociale che era
anche segno di speranza e di vitalità in una città in
rapido e inesorabile declino.
E’ perciò altrettanto giusto che l’Amministrazione
Comunale, unitamente ad altre forze di buona
volontà, si faccia interprete presso i Benetton della
profonda amarezza della cittadinanza e, se del caso,
trovi gli strumenti adatti per convincerli a modificare
questo atteggiamento del tutto speculativo.
Non è detto che rinunciare a un surplus economico
corrisponda necessariamente ad una perdita; talvolta
il “mecenatismo”( chiamiamolo così..) in una città dai
risvolti internazionali come Venezia può garantire un
ritorno d’immagine – e quindi d’affari - ben superiore,
ad esempio, ai manifesti con le facce dei condannati
a morte esposte in giro per l’America.
Comunque, staremo a vedere.
Manfredo Manfroi
MA LA FOTOGRAFIA E’ ARTE?
IL TORMENTONE CONTINUA
di Giorgio Giacobbi
Sul Corriere di qualche tempo fa Arturo Carlo
Quintavalle è ritornato sull’antico e abusato quesito
se la fotografia sia arte.
Già Baudelaire aveva scritto che ove prevale il
fatto meccanico, ove non siano evidenti il segno, il
disegno, la grafia impressi dalla mano dell’uomo,
non possa esservi arte.
Ma furono proprio i pittori realisti a usare il mezzo
fotografico, tratto per tratto, a servirsi in buona
sostanza della tanto vituperata e negletta fotografia.
Non da meno, gli impressionisti francesi, nel
dipingere i loro quadri avevano sempre come
riferimento le fotografie di paesaggi e i ritratti di
persone illustri.
Un caso emblematico è stato quello di Giovanni
Boldini che nei suoi celebri ritratti “veristi,” dipinti con
accuratezza e finezza di particolari anche i più minuti,
faceva pensare di aver copiato una “fotografia”.
Ma allora? Allora svanisce la cosiddetta “certezza”
dell’occhio dell’artista se persino Jean -Auguste
Dominique Ingres, se Francesco Hayez (nato tra
l’altro a Venezia..), se Edgar Degas, Delacroix,
usavano la fotografia come supporto per comporre
i loro quadri?
No, assolutamente no!
La fotografia è soltanto un mezzo come la
tavolozza e i pennelli del pittore.
Ma, alla fin fine – dico io - “chissenefrega”?
chissenefrega”
chissenefrega”?
Che la fotografia sia arte (nel significato molto
approssimativo e presuntuoso usato da Giuseppe
Cavalli) non vuol dire un bel nulla.
L’importante è che il fotografo sia lui l’artista (cioè
l’uomo che sa vedere e rappresentare le cose
con poesia), l’artista che con la sua mente catturi
l’immagine, la fissi nei meandri del suo cervello e
quindi dia ordine alla macchina di registrarla in una
frazione di secondo.
Ecco: null’altro di più.
Giorgio Giacobbi.
UN PENSIERO FOTOGRAFICO
di Carlo Chiapponi
Mi capita ancora di ammirare le nuvole.
A volte, dopo una notte ventosa, ne rimangono
alcune sospese nel cielo terso del mattino.
Le vedo lì da sole, sparse, affusolate, luminescenti,
a schermare come possono un sole tornato
padrone.
Viene da chiedersi del perché sono rimaste sole
queste nuvole, quale forza le ha fin lì sospinte e
quale altra le mantenga adesso quasi immobili,
come zucchero filato, abbandonate alla loro libertà.
Sembra che con il medesimo e sconosciuto
impeto usciamo dall’utero di nostra madre, una forza
generatrice ci sospinge e già corriamo a crescere,
a imparare, a cercare la nostra libertà, la nostra
cosciente solitudine.
Nel tardo e caldo pomeriggio prendo il largo con
la bicicletta e la Nikon alla ricerca di nuovi irrisolti
pensieri. Subito incontro una suora, minuta, vestita di
bianco sotto un ampio ombrello azzurro, ne incrocio il
percorso e lo sguardo, inclinando dolcemente il capo
mi regala un sorriso più giovane di lei: Buonasera!
Ed io: Buonasera.
Forse le nuvole hanno preso voce, adesso tutto mi
è più chiaro.
Carlo Chiapponi
DONAZIONI ALL’ARCHIVIO STORICO
L’Archivio Storico si è arricchito di un importante
lascito; il socio Piero Carlon, deceduto nel 2008,
ha donato tutta la sua produzione fotografica che
ammonta a ben 1971 stampe di vario formato e
tipologia.
Carlon è stato un ottimo fotografo, specializzato
nel ritratto. Il fondo comprende infatti una rilevante
sezione dedicata ai maggiori artisti contemporanei
ritratti durante le loro presenze veneziane, specie
nelle varie edizioni della Biennale d’Arte.
Assieme al fondo fotografico ci è pervenuta anche
la sua ricca biblioteca, prevalentemente formata
da volumi inerenti la fotografia, “girataci” dal socio
Massimo Stefanutti a cui Carlon l’aveva destinata.
Ringraziamo il consigliere Stefanutti per la
generosità del gesto.
Altre donazioni del mese:
da Giorgio Semenzato 49 stampe in b/n e cpl
da Lorenzo Bullo 6 fotografie di reportage
da Gianfranco Giantin una stampa in b/n e il bel
volume “Ritratti nobili”
Grazie di cuore a tutti i donatori
NOVITA’ DAL SITO
WWW.CFLAGONDOLA.IT
La home page del mese di ottobre è dedicata a
un socio prematuramente scomparso; un ottimo
fotografo oltre che una persona buona e gentile il
cui ricordo è ancora vivo tra i soci che lo conobbero
e gli furono amici: Roberto Capuis (Venezia, 19391987)
Di lui l’Archivio conserva i principali lavori:
“una giornata di Nane ganzer” un reportage su
un personaggio speciale della Venezia minore e
“L’uomo e la vite” , visione emblematica del rapporto
tra l’agricoltore e la coltura vitivinicola.
E’ presente nel sito anche il nuovo portfolio di
Stefano Pandiani
LUTTI DEL CIRCOLO
Il 17 del mese scorso è scomparso Carlo
Mantovani, uno dei superstiti della Gondola del
primo decennio.
Nato a Venezia il 1 gennaio 1915 entrò nel Circolo
nel 1950 distinguendosi subito per l’originalità del suo
percorso espressivo specie nello sperimentalismo
dove ebbe modo di far valere le ottime doti di
stampatore; fu indubbiamente uno degli autori più
interessanti di quel periodo.
Si interessò anche di macrofotografia applicandola
al mondo degli insetti di cui raccolse un notevolissimo
insieme di immagini.
Durante la crisi a cavallo degli anni ‘50 e ‘60, si
impegnò in modo determinante assieme a Gigi
Bacci per la sopravvivenza del Circolo.
Pur aderendo alla diaspora de “Il Ponte”,
Mantovani rimase socio sino al 1966, continuando
poi a seguire le vicende del nostro sodalizio fino a
quando glielo permise la lunga malattia che lo portò
alla fine.
Il Circolo La Gondola e il Consiglio Direttivo
esprimono ai familiari le più sentite condoglianze.
Si associano al lutto: Licia e Annalisa Bruni, Gigi
Ferrigno, Giorgio Giacobbi, Gianni Berengo Gardin
e Italo Zannier.
Manfredo Manfroi ha parlato dei primi
sessant’anni della Gondola il 16 settembre scorso,
su invito di Gustavo Millozzi e del Gruppo Antenore,
presso il Sottopasso alla Stua di Padova.
Ancora Manfredo Manfroi con Mario Mazziol,
Marco Marcoz, Lorenzo Molteni e Gian Gabriele
Mazzucco ha formato la giuria del concorso
fotografico Quinto Memorial Marcello Missinato,
tenutosi lo scorso settembre a Budoia.
ATTIVITA’ DEL CIRCOLO
E’ stato proiettato al Centro Candiani, il 29
settembre scorso, nell’ambito della manifestazione
della Rivista Orale di Filosofia, Arti e Scienze
intitolata “La Danza Macabra”, il video fotografico di
Paola Casanova dal titolo “Hello Morte!”.
Nell’ambito del Festival delle Arti tenutosi
dal 16 al 18 settembre scorso, organizzato dalle
associazioni culturali presenti nell’isola della
Giudecca, la Gondola ha allestito un “atelier del
ritratto” preparando un set di ripresa all’interno del
Centro Culturale CZ95.
Chiunque lo desiderasse poteva essere ritratto
dai soci della Gondola; le migliori immagini sono
state poi distribuite gratuitamente agli occasionali
“modelli”.
L’iniziativa ha avuto un ottimo successo, specie
tra i giovanissimi.
AFFERMAZIONI DEI NOSTRI SOCI
“Les bleus vénitiens” di Fabrizio Uliana sono
stati esposti a Dinard (Bretagna, Francia) presso la
Galleria l’Ancien Temple dal 27 luglio al 17 agosto e
successivamente ad Anghiari dal 2 al 12 settembre
nell’ambito dei Cantieri della Libera Università
dell’Autobiografia
Dal 30 di questo mese sino al 9 gennaio 2011 la
mostra sarà esposta presso lo StadtHotelCittà di
Bolzano ( Alto Adige, Italia). Inaugurazione sabato
30 ottobre h.17.30
Carlo Chiapponi con il porfolio “Deframmentazioni”
si è aggiudicato il secondo premio nell’ottava
edizione di “Portfolio Trieste”, selezione fotografica
nazionale a lettura di portfolio, nell’ambito della
rassegna “Trieste PhotoFestival” tenutasi nella città
giuliana dal 17 al 19 dello scorso settembre.
Massimo Stefanutti tiene a Vicenza il 4 e l’11
ottobre un seminario su immagine e diritto presso
il Centro Congressi della Confartigianato; oggetto
delle lezioni: il diritto d’autore, ecc. (il 4.10) e il
consenso delle riprese, ecc. (l’11.10) ; informazioni al
0444/168372 oppure all’avv. Stefanutti medesimo.
FIOCCO ROSA
La Gondola diventa nonna; è infatti nata il 20
agosto scorso Marianna Vitturi, nipote di Walter
ex socio della Gondola ma tuttora valido sostenitore
del Circolo attraverso il suo avviato esercizio
commerciale.
Alla mamma Laura e al papà Francesco i più vivi
rallegramenti.
AUGURI
Ai soci Manfredo Manfroi e David Salvadori
nonché a tutti gli amici che compiono gli anni nel
corrente mese.
MERCATINO
Enrico Gigi Bacci vende al miglior offerente
ingranditore Durst M605; contattare con e.mail
[email protected]

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