i generi cinematografici

Transcript

i generi cinematografici
I GENERI CINEMATOGRAFICI Molti dei film normalmente prodotti hanno in comune molte caratteristiche nella storia narrata, nel tipo di personaggi mostrati, nell'ambientazione, etc. Scegliendo alcune di queste caratteristiche comuni cerchiamo di fare una classificazione dei film, raggruppandoli in sei categorie dette Generi. All'interno dei Generi si possono individuare dei sottogeneri detti Filoni. Naturalmente non vogliamo esaurire il numero vastissimo di esperienze cinematografiche fatte dai Lumière ad oggi, ma solo cercare di dare un'idea di tutti quei film che non rappresentano momenti fondamentali della storia del cinema, ma che sono stati e continuano ad essere prodotti e visti da tanta gente. Le schematizzazioni qui proposte, ovviamente, non sono rigide, poiché spesso generi e filoni si intrecciano. GENERE AVVENTUROSO Filone FANTASTORIA Sono storie ambientate in varie epoche storiche, in cui agiscono personaggi immaginari, generalmente con doti superiori alla norma che superano ostacoli e difficoltà grazie alle loro qualità: forza, coraggio, intelligenza. I protagonisti sono visti come personificazioni del bene che si contrappongono ai cattivi. Tra i film di questo tipo ricordiamo: CABIRIA (1914) di Giovanni Pastrone; I LANCIERI DEL BENGALA (1936) di Henry Hathaway; IL SEGNO DI ZORRO (1939) di Rouben Mamoulian e tutti gli altri film successivi che hanno il personaggio di Zorro come protagonista; DIECI COMANDAMENTI (1923; remake nel 1956) e CLEOPATRA (1934) di Cecil B. De Mille; BEN HUR (1926) di Fred Niblo (remake nel 1958 di William Wyler); FABIOLA (1948) di Alessandro Blasetti; tutti i film di cappa e spada: I TRE MOSCHETTIERI (1921) di Fred Niblo, la serie con Angelica protagonista ecc.; la serie dell'agente 007 James Bond; LA GUERRA DEL FUOCO (1982) di Jean‐Jacques Annaud. Non mancano alcune rivisitazioni di saghe medievali: EXCALIBUR (1981) di John Boorman, dove l'esaltazione dell'eroismo porta nel fiabesco, e IL SIGNORE DEGLI ANELLI (1979) film d'animazione di Ralph Bakshi. Tra gli interpreti di questi film ricordiamo: Douglas Fairbanks senior, Errol Flynn, Clark Gable, Burt Lancaster, Sean Connery. Filone FANTASCIENZA Sono film che ambientano le loro storie in un tempo futuro e, a volte, nel passato con un viaggio a ritroso nel tempo. Le situazioni maggiormente ricorrenti sono: la vita sulla terra nel futuro prossimo (BLADE RUNNER, di Ridley Scott, 1982) o in quello più lontano (FAHRENHEIT 451 di Francois Truffaut, 1966); esplorazione e colonizzazione di altri mondi (ALIEN di Ridley Scott, 1979); arrivo, pacifico (ET di Steven Spielberg, 1982) o bellicoso (LA COSA di John Carpenter, 1982) di alieni sulla terra; esperienze futuristiche che si svolgono nel presente sulla terra (VIAGGIO ALLUCINANTE di Richard Fleischer, 1966); viaggi a ritroso nel tempo (la serie di RITORNO AL FUTURO). Il filone Fantascientifico nasce con uno dei pionieri del cinema: Georges Méliès, il quale realizzando VIAGGIO NELLA LUNA (1902), VIAGGIO ATTRAVERSO L'IMPOSSIBILE (1904) ecc. rappresenta il futuro in maniera tranquilla, evasiva, fiabesca. Appena vent'anni dopo Fritz Lang con METROPOLIS, ribalta tale visione, ideando un futuro prossimo in cui l'uomo è dominato dalle macchine e la società è devastata da profondi conflitti sociali. Il momento più prolifico di tale genere si ha negli anni '50, in corrispondenza ‐ dello sviluppo della letteratura di questo genere, ‐ della realizzazione di diverse scoperte scientifiche e della loro applicazione tecnologica. ‐ dell'inizio dei lanci spaziali. Negli USA si producono numerosi film: UOMINI SULLA LUNA (1950) di Irving Pichel, LA COSA DA UN ALTRO MONDO (1951), di Howard Hawks, QUANDO I MONDI SI SCONTRANO (1951) di Rudolph Matè, LA GUERRA DEI MONDI (1953) di Byron Haskin ecc. Molti di questi film, in cui si racconta di invasioni della terra da parte di extraterrestri, sono considerati delle metafore della "guerra fredda" (la contrapposizione USA‐URSS nel dopoguerra): gli alieni rappresentano i sovietici. 2001 ODISSEA NELLO SPAZIO (1968)di Stanley Kubrick, costituisce il punto di svolta nel filone, infatti si tratta di un film in cui un tema tipico della fantascienza (il viaggio spaziale) diventa la ricerca dell'origine dell'uomo; è spettacolare la messa in scena di questo film. Anche Andrej Tarkovskij con SOLARIS (1972) e STALKER (1979) usa il filone fantascientifico per riflettere sulla situazione psicologica dell'uomo contemporaneo. I primi anni '70 vedono la produzione di molti film di questo filone in cui parlando del futuro dell'uomo si criticano le condizioni sociali, culturali ed economiche delle società occidentali: l'intolleranza, la costrizione ed il controllo dell'individuo da parte di stati totalitari, lo sviluppo scientifico e tecnico incontrollato ecc.: ARANCIA MECCANICA (1971) di Stanley Kubrick L'UOMO CHE CADDE SULLA TERRA (1975) di Nicolas Roeg, ZARDOZ (1973) di John Boorman, etc. Con GUERRE STELLARI (1977), di George Lucas e la saga che lo segue negli anni '80, INCONTRI RAVVICINATI DEL TERZO TIPO (1978) di Steven Spielberg e ALIEN il filone esaltando maggiormente l'aspetto spettacolare e avventuroso, ottiene grandi successi di pubblico che attraverso gli ottimi 1997 FUGA DA NEW YORK (1981) di John Carpenter, BLADE RUNNER e i vari Interceptor e Terminator. Filone WESTERN L'epopea della conquista del West costituisce uno dei filoni più ricchi del cinema americano, nella storia dei vari conflitti (da quello franco‐indiano del settecento alla guerra di secessione), della repressione del banditismo, della colonizzazione, della costruzione della ferrovia transcontinentale, della febbre dell'oro. Si possono distinguere almeno due fasi: l'una primitiva, mitica, basata soprattutto sulla lotta contro i cattivi pellirossa, la quale partendo dall'ASSALTO AL TRENO (1903) di Edwin S. Porter, si estende sino ai primi anni '60; la seconda, che arriva fino a giorni nostri, è psicologicamente adulta, si mantiene più fedele alla realtà storica cercando di stabilire la verità sui rapporti tra invasori bianchi e indigeni (SOLDATO BLU ‐ 1969 ‐ di Ralph Nelson, PICCOLO GRANDE UOMO ‐ 1970 ‐ di Artur Penn, BALLA COI LUPI ‐1990‐ di Kevin Costner). Fra i maggiori registi ricordiamo: John Ford (OMBRE ROSSE ‐1939, SFIDA INFERNALE ‐ 1946, IL MASSACRO DI FORTE APACHE ‐ 1948, SOLDATI A CAVALLO ‐ 1959); Howard Hawks (IL FIUME ROSSO ‐ 1948); William Wellman (CIELO GIALLO ‐ 1948) John Huston (IL TESORO DELLA SIERRA MADRE ‐ 1948); Fred Zinnemann (MEZZOGIORNO DI FUOCO, 1952); George Stevens (IL CAVALIERE DELLA VALLE SOLITARIA, 1957); Anthony Mann (WINCHESTER '73 ‐ 1956); Sam Peckinpah (IL MUCCHIO SELVAGGIO ‐ 1969). Fra gli attori che hanno interpretato western, ricordiamo: John Wayne, Henry Fonda, Randolph Scott, Kirk Douglas, James Stewart, Gary Cooper, Glenn Ford, Alan Ladd, Robert Mitchum. Sfruttando il successo del filone, ma anche rinnovando la sua tematica, ha avuto fortuna il western all'italiana, inaugurato nel 1964 da PER UN PUGNO DI DOLLARI di Sergio Leone, che mostrava insolite dosi di violenza e sangue. Filone BELLICO Illustrano soprattutto eventi delle due guerre mondiali. accanto a pellicole che sottolineano gli aspetti epici, è comparso un certo numero di film che tendevano a mostrare senza attenuazioni tutte le atrocità e le conseguenze tragiche delle vicende belliche (ALL'OVEST NIENTE DI NUOVO, 1930, di Lewis Milestone; WESTFRONT 1918, di G. W. Pabst; LA GRANDE ILLUSIONE, 1937, di Jean Renoir). Dopo il secondo conflitto mondiale si è tentato di mostrare il risvolto pacifista, l'appello democratico connesso all'odio nei confronti della guerra, di qualunque guerra (PRIMA LINEA, 1956, di Robert Aldrich; ORIZZONTI DI GLORIA, 1957 di Stanley Kubrick; PER IL RE E PER LA PATRIA,1964, di Joseph Losey; APOCALIPSE NOW, 1979, di Francis Ford Coppola), non esclusi i film sulla paura atomica (L'ULTIMA SPIAGGIA, 1959 di Stanley Kramer; A PROVA DI ERRORE, 1963, di Sidney Lumet; IL DOTTOR STRANAMORE, 1963, di Stanley Kubrick). Filone MITOLOGICO Negli anni Cinquanta‐ Sessanta, riprendendo uno spunto dal cinema muto (il già citato Cabiria e il ciclo delle avventure di Maciste), la produzione italiana realizzò molti film nei quali gli eroi della mitologia antica, greco‐latina, venivano inquadrati in uno sfondo ambientale favoloso che ne esaltava le valorose imprese. Caratteristica dei film mitologici è l'elementare psicologia dei personaggi (interamente buoni o cattivi) e la semplicità della narrazione, assolutamente irrealistica soprattutto per quanto riguarda l'invincibilità dei protagonisti, nonchè la vastità degli scenari e l'impiego di masse di comparse: ULISSE, 1954, di Mario Camerini; LE FATICHE DI ERCOLE, 1958, di P. Francisci; MACISTE ALL'INFERNO di Riccardo Freda. Filone POLIZIESCO Si distinguono almeno due sottospecie: "gangster" e "giallo"; nella prima si evidenziano figure realmente esistite di banditi o capimafia statunitesi, come Al Capone e Dillinger (PICCOLO CESARE, 1931, di Mervyn Le Roy; SCARFACE, 1932, di H. Hawks; IL PADRINO 197, di F. F. Coppola), interpretati da attori dalla straordinaria comunicativa: Paul Muni, Edward G. Robinson, Humphrey Bogart, James Cagney, George Raft. Oppure si narrano più genericamente episodi di lotta al banditismo: IL GANGSTER, 1946, di R. Siodmak; CHIAMATE NORD 777, 1948, di Henry Hathaway; LA CITTÀ NUDA, 1947, di Jules Dassin; GIUNGLA D'ASFALTO, 1950, di John Huston; in Italia la serie iniziata da LA POLIZIA RINGRAZIA, 1972, di Stefano Vanzina. Il "giallo" pone in maggior rilievo la figura dell'investigatore, giocando su elementi di suspence e scene a vivace contenuto drammatico. Maestro dell'emozione è stato Alfred Hitchcock (NOTORIUS, 1946; IL DELITTO PERFETTO, 1954; LA FINESTRA SUL CORTILE, 1954; PSYCHO, 1960 ecc.). Filone TERRORE Fa leva sulla tensione emotiva creata dalla drammaticità del racconto, attraverso atmosfere allucinanti, personaggi mostruosi, apparizioni magiche, incubi visualizzati, e su una gamma di sensazione che vanno appunto dal terrore a un vero e proprio disgusto. Il filone, che ha precursori nel cinema scandinavo (IL CARRETTO FANTASMA, 1920, di V. Sjostrom; VAMPYR, 1932, di Carl Theodor Dreyer) e nell'espressionismo tedesco (IL GABINETTO DEL DOTTOR CALIGARI, 1919, di Robert Wiene; NOSFERATU IL VAMPIRO, 1922, di F. W. Murnau), venne sfruttato commercialmente da Hollywood negli anni trenta attraverso il trucco abnorme, esasperato, di abili caratteristi, quali Boris Karloff (Frankenstein), Bela Lugosi (Dracula), Lon Chaney jr. (L'uomo Lupo). Recentemente si sono ripresi, in chiave attualizzata, vecchi spauracchi tombali (LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI, 1973, di George A. Romero ?); si sono girati numerosi film in cui prevale un avvenimento catastrofico provocato o da fenomeni naturali di apocalittica grandiosità (L'INFERNO DI CRISTALLO, 1974, di J. Guillermin; TERREMOTO, 1974, di M. Robson) o da animali di eccezionali dimensioni e di inaudita ferocia (KING KONG, 1976, di John Guillermin, remake dell'omonimo film del 1933, diretto da E. Schoedsack e E. Cooper; LO SQUALO, 1974, di Steven Spielberg). Ma brividi ben più sottili vengono offerti da più moderne incarnazioni demoniache, non di rado ispirate dalla cronaca nera (ROSEMARY'S BABY, 1968, di Roman Polanski; L'ESORCISTA, 1973, di William Friedkin). Filone STORICO Fondato sulle vicende delle persone realmente vissute, cura una ricostruzione ambientale, più o meno fedele, dell'epoca nella quale vissero ed agirono. Talvolta lo scenario è semplice espediente esteriore e pretesto di minore importanza rispetto alla forte caratterizzazione drammatica. Ricordiamo : LA NASCITA DI UNA NAZIONE, 1915, di David Wark Griffith; VIA COL VENTO, 1939, di Victor Fleming, nel quale la realtà storica della guerra di secessione statunitese fa da sfondo alle vicende amorose dei protagonisti; 1860, 1934, di Alessandro Blasetti, sulla spedizione dei Mille. GENERE PASSIONALE Dà rilievo, invece che alla vicenda narrata, ai sentimenti, soprattutto d'amore, che animano i personaggi, con esito spesso negativo e comunque con una trama tormentata. Nel filone, basilare per diffusione e commerciabilità, tra gli innumerevoli esempi, emergono talvolta risultati di eccellente livello artistico: ASSUNTA SPINA, 1915, di G. Serena; GIGLIO INFRANTO, 1919, di D. W. Griffith; ALBA TRAGICA, 1939, di Marcel Carné; LUCI DELLA RIBALTA, 1952, di Charlie Chaplin; LA STRADA, 1954 di Federico Fellini; L'AMORE E' UNA COSA MERAVIGLIOSA, 1955, di Henry King. GENERE UMORISTICO Filone LA COMICA Provoca reazioni di ilarità attraverso le risorse mimiche di un attore dotato di una "maschera" comica oppure mediante una situazione ridicola (la gag) o una battuta. La prima comica pura, cortometraggio scherzoso che generalmente veniva proiettato dopo un lungo metraggio avventuroso o drammatico, risale al cinema francese del primo Novecento con attori del "music hall". Anche in Italia cominciò relativamente presto, perchè non richiedeva una vera e propria trama, ma si basava sulla ripresa di "sketches" da circo o da varietà. Il filone "delle torte in faccia" (così chiamato per il principale espediente adottato per far ridere) ebbe un salto di qualità quando, dalle piroette e dalle smorfie dei pionieri, Mack Sennett, Larry Semon (Ridolini), passò ad attori più completi ed originali come Harold Lloyd e Buster Keaton; divenne arte con Charlie Chaplin, creatore di Charlot. In seguito la comicità ebbe modo di articolarsi nel cinema statunitese attraverso l'abile affiancamento di attori dotati di risorse mimiche diverse e complementari, come nel teatro e nel circo, il "comico" e la sua "spalla": i fratelli Marx, Stan Laurel e Oliver Hardy, Bud Abbott e Lou Costello (Gianni e Pinotto), Jerry Lewis e Dean Martin. Filone COMMEDIA BRILLANTE Un ampliamento degli spunti della comica, ricorrendo a sceneggiature più articolate, dove le varie trovate, le gag, sono legate dal filo logico di un racconto di normale durata, ha creato una categoria a sé che comunque fa leva sul talento istrionico di attori: Woody Allen, Mel Brooks, Marty Feldman, Alec Guiness, Peter Sellers, Fernandel, Louis de Funés, Jacques Tati, Eddy Murphy, etc. i cui film ottengono successo anche se a volte non sono di straordinaria qualità. In Italia la gamma dei comici si estende da personalità di spicco come Totò a caratteristi di minor livello ma assai popolari: Franchi e Ingrassia, Paolo Villagio, Enrico Montesano, Renato Pozzetto, etc. Nel corso degli anni '80 diversi nuovi autori hanno debuttato nel cinema con film di questo genere; di solito ne sono anche interpreti e oggi rappresentano la quota principale degli incassi per il cinema prodotto in Italia: Maurizio Nichetti (RATATAPLAN, LADRI DI SAPONETTE, VOLERE VOLARE), Roberto Benigni (TU MI TURBI, IL PICCOLO DIAVOLO, JOHNNY STECCHINO), Massimo Troisi (RICOMINCIO DA TRE, SCUSATE IL RITARDO, PENSAVO FOSSE AMORE E INVECE E' UN CALESSE), Carlo Verdone (UN SACCO BELLO, BOROTALCO, MALEDETTO IL GIORNO CHE TI HO INCONTRATO). Non sono da ridurre soltanto al filone comico attori dalle più ampie e articolate possibilità espressive: Alberto Sordi, Aldo Fabrizi, Nino Manfredi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni. Filone LA COMMEDIA SENTIMENTALE Senza ricorrere al gioco mimico esasperato del comico puro, si propone di divertire mostrando uno spettacolo leggero, delle storielle scacciapensieri, talora con concessioni all'erotismo o più spesso scivolate nel sentimentale, con situazioni grottesche e amene. Il filone, aperto dai film di Ernst Lubitsch, negli anni Trenta allorché gli USA si stavano risollevando dalla depressione economica del '29, ha conosciuto a Hollywood un periodo aureo con la cosiddetta "commedia sofisticata" in cui prevaleva un dialogo frizzante, di taglio teatrale e, in una cornice di lusso, di signorilità, di raffinatezza, recitavano attori dalla prorompente simpatia: James Stewart, Cary Grant, Carole Lombard, William Powell, oppure le rosee novelle natalizie di Frank Capra. Anche in questo caso la caratterizzazione personale dei divi protagonisti ha contato molto sull'esito delle produzioni: VENTESIMO SECOLO, 1934, di Howard Hawks; ACCADDE UNA NOTTE, 1934, di Frank Capra. Dopo una serie di insuccessi, per la ripetitività dei soggetti, il filone ha ripreso quota per merito dell'affiatata coppia Spencer Tracy‐Katharine Hepburn (specie in LA COSTOLA DI ADAMO, 1949, di George Cukor) e al sex appeal di Marilyn Monroe: QUANDO LA MOGLIE È IN VACANZA, 1955 e A QUALCUNO PIACE CALDO, 1959, entrambi diretti da Billy Wilder, del quale sono da ricordare anche L'APPARTAMENTO, 1960 e PRIMA PAGINA 1974. Fuori degli USA si può parlare di un coerente filone della commedia solo per la Gran Bretagna, che ha alle spalle, in questo campo, una lunga tradizione teatrale (per esempio L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI ERNESTO, 1952, di Anthony Asquith e LA SIGNORA OMICIDI, 1955, di Alexander Mackendrick) In Italia è da ricordare la commedia all'italiana. GENERE MUSICALE Filone COMMEDIA MUSICALE (MUSICAL) In alcuni casi il cinema si è limitato a trasferire sullo schermo grandi successi dei palcoscenici di Broadway, con vicende prive di qualunque attrattiva, ma ideate allo scopo di presentare "numeri" cantati e danzati; in altri si sono inventate opere e operette musicali autonome, giovandosi del talento di ballerini e coreografi eccellenti quali Fred Astaire e Gene Kelly o bravi cantanti: SEGUENDO LA FLOTTA, 1936, di M. Sandrich; UN AMERICANO A PARIGI, 1951, di Vincente Minnelli; CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA, 1952, di Gene Kelly; SETTE SPOSE PER SETTE FRATELLI, 1954, di Stanley Donen. Mentre in questa seconda specie i risultati sono stati spesso lusinghieri è raro che il semplice trasferimento dalla scena al cinema abbia avuto una soddisfacente soluzione (un'eccezione WEST SIDE STORY, 1961, di Robbins e Wise). Filone BIOGRAFIA Sorta di rievocazione romanzata della vita di celebri cantanti, compositori, ballerini: È NATA UNA STELLA, 1955, di George Cukor; AL THAT JAZZ, 1979, di Bob Fosse; o anche musicisti dell'Ottocento, di cui vale la pena di citare i soli titoli: ANGELI SENZA PARADISO, IL GRANDE WALZER, L'ETERNA ARMONIA, MELODIE ETERNE, CASA RICORDI. Filone FILMOPERA Trascrizione cinematografica di melodrammi: LA TRAVIATA, 1967, di Mario Lanfranchini; IL FLAUTO MAGICO, 1974, di Ingmar Bergman,; DON GIOVANNI, 1979, di Joseph Losey. Esempi di opera‐rock sono JESUS CHRIST SUPERSTAR, 1973, di Norman Jewison, TOMMY, 1975, di Ken Russell, THE ROCKY HORROR PICTURE SHOW, 1975, di Jim Sharman, e THE WALL, 1982, di Alan Parker. Filone FILM CONCERTO Soggetti imbastiti unicamente per far eseguire canzoni sullo schermo o riprendono un concerto di qualche star della musica pop: RUST NEVER SLEEPS, 1979, di Bernard Shakey; LA GRANDE TRUFFA DEL ROCK'N ROLL, 1980, di Julian Temple; L'ULTIMO VALZER, 1978, di Martin Scorsese.