il trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l

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il trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l
UN TRATTATO MONDIALE PER LA SICUREZZA
ALIMENTARE E L’AGRICOLTURA SOSTENIBILE
UN TRATTATO MONDIALE PER LA SICUREZZA
ALIMENTARE E L’AGRICOLTURA SOSTENIBILE
IL TRATTATO INTERNAZIONALE
SULLE RISORSE FITOGENETICHE
PER L’ALIMENTAZIONE E L’AGRICOLTURA
IL TRATTATO
INTERNAZIONALE
SULLE RISORSE
FITOGENETICHE
PER L’ALIMENTAZIONE
E L’AGRICOLTURA
J. T. Esquinas
Le risorse fitogenetiche per
l’alimentazione e
l’agricoltura sono
un’eredità preziosa
proveniente da generazioni
di agricoltori di ogni
regione del mondo, i quali
– come il contadino di
questa foto – hanno
sviluppato e conservato le
risorse genetiche che
stiamo usando oggi. Tutti
noi, collettivamente,
abbiamo l’obbligo morale
di trasmettere queste
risorse alle generazioni
future perché, una volta perse, saranno perdute per
sempre. L’uso generalizzato di un numero limitato di
colture moderne, ha portato alla rapida perdita di
questa diversità. Per mezzo del Trattato, dobbiamo
assicurare la sopravvivenza delle risorse fitogenetiche
del nostro pianeta, affinché esse, a loro volta, possano
assicurare la nostra.
Segretariato della Commissione
sulle Risorse Genetiche
per l’Alimentazione e l’Agricoltura
Organizzazione delle Nazioni Unite
per l’Alimentazione e l’Agricoltura
Viale delle Terme di Caracolla
00100 Roma, Italia
Tel. (39) 0657054986
Fax (39) 0657053057
E-mail: [email protected]
www.fao.org/ag/cgrfa
AD/I/Y5514I/1/10.04/3000
La Commissione sulle Risorse Genetiche per
l’Alimentazione e l’Agricoltura è il foro nel quale i
paesi hanno negoziato il Trattato Internazionale.
Per ulteriori informazioni
rivolgersi al
Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura
L’Imperatore degli Asburgo Rodolfo II, come Vertumnus,
dipinto da Giuseppe Arcimboldo nel 1591.
Castello di Skokloster, Svezia
UN TRATTATO GLOBALE PER LA
SICUREZZA
ALIMENTARE
E
L’AGRICOLTURA SOSTENIBILE
Le risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura
sono cruciali per provvedere all’alimentazione della
popolazione mondiale. Sono la materia prima che contadini
e fitomiglioratori usano per migliorare la qualità e la
produttività delle colture. Il futuro dell’agricoltura dipende
dalla cooperazione internazionale e dal libero scambio dei
prodotti agricoli e relativi geni che gli agricoltori di tutto il
mondo hanno sviluppato e scambiato per 10,000 anni.
Nessun paese è autosufficiente perché tutti dipendono dalle
colture, e dalla diversità genetica all’interno di queste
colture, provenienti da altri paesi e altre regioni.
Dopo sette anni di negoziati, la Conferenza della FAO nel
Novembre del 2001 adottò il Trattato internazionale sulle
risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura.
Questo Trattato, che è giuridicamente vincolante, include
tutte le risorse fitogenetiche connesse all’alimentazione e
all’agricoltura ed è in accordo con la Convenzione sulla
Diversità Biologica.
Il Trattato è d’importanza vitale nell’assicurare la continua
disponibilità delle risorse fitogenetiche di cui i paesi hanno
ed avranno bisogno per alimentare le loro popolazioni.
Dobbiamo conservare per le generazioni future la diversità
genetica su cui basiamo la nostra alimentazione ed
agricoltura.
IL TRATTATO INTERNAZIONALE SULLE RISORSE
FITOGENETICHE PER L’ALIMENTAZIONE E L’AGRICOLTURA
Cosa sono le “risorse fitogenetiche
per l’alimentazione e l’agricoltura”?
Il Trattato le definisce come “qualsiasi materiale genetico d’origine
vegetale che abbia un valore effettivo o potenziale per l’alimentazione e
l’agricoltura”.
Quali sono gli obiettivi del
Trattato?
I suoi obiettivi sono “la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse
fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura e la ripartizione giusta ed
equa dei benefici derivati dal loro utilizzo, in accordo con la Convenzione
sulla Diversità Biologica” ai fini di un’agricoltura sostenibile e della
sicurezza alimentare.
Cos’è il Sistema Multilaterale d’Accesso
e Distribuzione dei Benefici?
Per mezzo del Trattato, i paesi concordano nello stabilire un Sistema
Multilaterale efficiente, efficace e trasparente, che faciliti l’accesso alle risorse
fitogeniche per l’alimentazione e l’agricoltura, e che permetta di ripartire i
benefici in modo giusto ed equo. Il Sistema Multilaterale ha inizialmente
identificato più di 64 tra le principali colture agricole e foraggere. L’Organo
direttivo del Trattato, che sarà composto dai paesi che lo hanno ratificato,
stabilirà le condizioni d’accesso alle risorse e la ripartizione tramite un
“Accordo tipo di Trasferimento di Materiale Genetico”.
Quali sono le condizioni d’accesso al
Sistema Multilaterale?
Risorse potranno essere ottenute dal Sistema Multilaterale per attività di
ricerca, miglioramento e formazione, sull’uso ed il mantenimento del
materiale genetico. Qualora un prodotto commerciale venisse sviluppato
usando queste risorse, il Trattato prevede il pagamento di una porzione
equa dei benefici monetari risultanti dalla sua commercializzazione, se il
prodotto non viene reso interamente disponibile per ulteriore ricerca o
miglioramento. Se viene reso disponibile, il pagamento è volontario.
J. T. Esquinas
Come saranno ripartiti
i benefici?
Il Trattato contiene disposizioni per la ripartizione dei benefici derivanti
dall’utilizzo di risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura,
attraverso lo scambio d’informazione, l’accesso alla tecnologia, e la
formazione. Prevede inoltre una strategia di finanziamento che potrà
mobilizzare fondi per attività, progetti e programmi per aiutare soprattutto i
piccoli agricoltori nei paesi in via di sviluppo. La strategia di finanziamento
prevede anche la ripartizione dei benefici monetari pagati al Sistema
Multilaterale.
Come protegge il Trattato i “Diritti
degli Agricoltori”?
Il Trattato riconosce l’enorme contributo che gli agricoltori e le comunità
contadine hanno dato e continuano a dare alla conservazione e allo
sviluppo delle risorse fitogenetiche. Questo riconoscimento è la base dei
“Diritti degli Agricoltori”, che comprendono la protezione delle conoscenze
tradizionali e il diritto a partecipare in maniera equa alla ripartizione dei
benefici, così come il diritto di partecipare alle decisioni prese a livello
nazionale in materia di risorse fitogenetiche. Il Trattato conferisce ai
governi la responsabilità dell’applicazione dei Diritti degli Agricoltori.
Chi altro trae benefici dal Trattato, e
come?
Tutti ne traggono beneficio, in modo diverso:
Gli agricoltori e le loro comunità, per mezzo dei “Diritti degli Agricoltori”;
I consumatori, grazie alla maggiore varietà di alimenti e di prodotti
agricoli, oltre che all’accresciuta sicurezza alimentare;
La comunità scientifica, per mezzo dell’accesso a risorse fitogenetiche
cruciali per la ricerca e il miglioramento;
I centri internazionali di ricerca agricola, le cui collezioni di materiale
genetico vengono inserite in uno schema giuridico sicuro e a lungo termine;
Sia il settore pubblico che quello privato, che avranno sicuro accesso a una
larga gamma di diversità genetica per lo sviluppo agricolo;
L’ambiente, e le generazioni future, poiché il Trattato aiuterà a conservare la
diversità genetica necessaria ad affrontare imprevisti cambiamenti climatici e
futuri bisogni umani.
Entrata in vigore del Trattato
Il Trattato é entrato in vigore il 29 giugno 2004, quindi la prima riunione
dell’Organo direttivo potrà essere convocata. L’Organo direttivo sarà
composto da tutti i paesi che avranno ratificato il Trattato almeno 90 giorni
prima della riunione. In questa riunione, si affronteranno questioni
importanti quali il livello, la forma e la modalità dei pagamenti per la
commercializzazione, un accordo per il trasferimento di materiale delle
risorse fitogenetiche contenute nel Trattato, i meccanismi per promuovere
l’applicazione del Trattato, e la strategia di finanziamento. Di
conseguenza, per ogni paese può essere importante essere fra i primi a
ratificare il Trattato, per garantire così che i propri interessi nazionali siano
presi in considerazione durante la prima riunione dell’Organo direttivo.
Le tappe successive
Ogni paese che lo avrà ratificato, dovrà sviluppare la propria legislazione
e le proprie normative per applicare il nuovo Trattato.