Chiara e il dialogo «Lì nasce la fraternità

Transcript

Chiara e il dialogo «Lì nasce la fraternità
TRENTINO
15-03-10,
pag 1 e 20
Chiara e il dialogo «Lì nasce la fraternità»
Chiara Lubich *
Il dialogo è un arricchimento reciproco, è un volersi bene, è un sentirsi già fratelli, è un creare la
fraternità universale già su questa terra. Naturalmente il dialogo è vero se è animato dall’amore vero.
Ora l’amore è vero se è disinteressato; se no non è amore. È egoismo. Mi è stato domandato
(SEGUE A PAGINA 20)
Chiara Lubich / * tratto dagli scritti di Chiara Lubich sul dialogo
se ci possa essere un interesse nell’amare, anche nel dialogo stesso. In tal caso sarebbe un dialogo
costruito senza l’amore; quindi non sarebbe dialogo, ma un’altra cosa: proselitismo, ad esempio. Il
proselitismo deve restare fuori dalla porta, non può esserci, perché altrimenti non c’è dialogo. Dialogare
significa amare, donare quello che abbiamo dentro di noi per amore dell’altro, e anche ricevere e
arricchirsi: divenire “uomini mondo”, che hanno dentro gli altri e sono riusciti a dare anche del proprio.
Ricordo che quando noi abbiamo incominciato, ci era stato suggerito che la linea da tenere era l’amore. E
quello che avevamo ben fisso in testa era che l’amore è disinteressato: tu non devi amare per
conquistare quella persona; tu non devi amare per farti un gruppetto per conto tuo, tu non devi amare
per influire, ad esempio, sull’ufficio che tu hai o sulla scuola. No: tu devi amare per amare. Noi lo
facevamo per un motivo soprannaturale, perché abbiamo la fede cristiana. Per questo le persone,
sentendosi libere, vedendo la bellezza di questa vita, ci seguivano. Ma tutti lo possono fare, per arrivare a
una vera fraternità, a quel valore che è la fraternità universale. Gesù considera come alleati e amici suoi
tutti quegli uomini che lottano contro il male e lavorano, tante volte senza rendersene conto, per
l’attuazione del Regno di Dio. Gesù ci chiede un amore capace di farsi dialogo, cioè un amore che, lungi
dal chiudersi orgogliosamente nel proprio recinto, sappia aprirsi verso tutti, e collaborare con tutte le
persone di buona volontà per costruire insieme la pace e l’unità nel mondo. Cerchiamo quindi di aprire gli
occhi sui prossimi che incontriamo per ammirarne il bene che operano, quali che siano le loro convinzioni,
per sentirci solidali con loro e incoraggiarci a vicenda nella via della giustizia e dell’amore.