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Anita Zollinger Sandra Caduff Claudio Sivieri Maturità Post 2003-2004 1 INDICE 1. Introduzione e obiettivi ................................................................................ 3 2. Organizzazione del lavoro........................................................................... 4 3. Perché emigrano .......................................................................................... 6 4. Nazionalità e provenienza........................................................................ 11 5. Dove risiedono maggiormente in Svizzera .............................................. 17 6. Situazione finanziaria.................................................................................. 24 7. La domanda: stranieri in aumento? ......................................................... 28 8. Glossario ...................................................................................................... 29 9. Fonti.............................................................................................................. 29 10. Commenti personali................................................................................. 30 2 1. Introduzione e obiettivi Ogni giorno siamo a contatto con persone provenienti da tutto il mondo. Sono clandestini? Sono asilanti? O semplicemente persone venute da paesi molto lontani, con culture molto differenti dalle nostre, per guadagnarsi da vivere? Forse sono scappati da guerre, forse erano perseguitati da altri abitanti del Paese o ancora erano malati e con aiuti esteri sono riusciti ad arrivare da noi per farsi curare. Sono tutte domande che ci poniamo, ma alle quali è difficile dare una risposta soddisfacente, inoltre le conclusioni che spesso sono tratte non corrispondono alla verità. Per questo motivo nascono discussioni, litigi fra diverse nazionalità e frequentemente ci sono discriminazioni. Il nostro obiettivo principale è quello di fare luce sulla situazione attuale in Svizzera dei clandestini o richiedenti d’asilo, ma ovviamente anche di individuare le cause più importanti della migrazione, le situazione finanziarie e tutto ciò che è legato a questo campo. Ci siamo posti anche una domanda: i rifugiati1 e i clandestini sono in aumento, in diminuzione o sono stabili in Svizzera? Tramite la ricerca vorremo riuscire a rispondere in modo chiaro anche a tale quesito, così abbiamo deciso infine di strutturare il lavoro secondo i seguenti punti: 1° punto: Introduzione ed obiettivi Nostre riflessioni e domande iniziali e come vogliamo in seguito sviluppare il lavoro. 2° punto: Organizzazione del lavoro Breve spiegazione di come ci siamo organizzati. 3° punto: Perché emigrano Motivi principali che spingono le persone ad emigrare dal loro paese natale. 4° punto: Nazionalità e provenienza Nel punto si valuta la provenienza e la nazionalità. 5° punto: Dove risiedono maggiormente in Svizzera Una volta ricevuto il permesso di rimanere, il clandestino si deve pur insediare in qualche comune o cantone della Svizzera. In questo capitolo si può visualizzare in quale luogo risiede la maggior parte delle persone straniere. Ovviamente si deve tener conto delle dimensioni del cantone. 3 6° punto: Situazione finanziaria Spiega le diverse situazioni finanziarie ed economiche. Inoltre i vari costi che la Svizzera deve sostenere in favore dei clandestini. 7° punto: La domanda: stranieri in aumento? E’ la domanda principale che ci siamo posti inizialmente. In base a ricerche nei vari siti Internet e chiedendo l’opinione delle persone intervistate per strada, cercheremo di darci una risposta, ovviamente anche nell’interesse delle persone che già molte volte si sono chieste com’è la situazione dei clandestini in Svizzera. 8° punto: Glossario Definizione delle parole. 9° punto: Fonti Aiuti per sviluppare la ricerca. 10° punto: Commenti personali I nostri pensieri e riflessioni. 11° punto: Conclusioni Breve riassunto generale. 2. Organizzazione del lavoro Subito dopo aver scelto il tema, abbiamo fissato i diversi punti da trattare durante la ricerca. Subito ci siamo messi al lavoro ed abbiamo iniziato a cercare il materiale necessario, lavoro non facile, poiché è un argomento molto ristretto ma allo stesso tempo alquanto complesso. Inoltre abbiamo scritto un mail agli uffici di Berna, i quali molto gentilmente ci hanno inviato delle brochure e statistiche. Purtroppo il materiale finora trovato non è dell’anno corrente, ma d’altronde bisogna arrangiarsi con quello che si ha a disposizione. In seguito, in base alle “misere” documentazioni trovate, ci siamo suddivisi i punti, per poi iniziare individualmente la stesura di una bozza iniziale per ogni capitolo. Nel secondo periodo ci siamo trovati un pochino spiazzati, in quanto il nostro compagno Adrian Spiess, ha dovuto lasciare il corso. Tutto sommato, il lavoro non è stato tanto difficile, ma molto impegnativo per quanto riguarda la ricerca delle informazioni necessarie. Infatti i siti internet che abbiamo avuto a disposizione sono ben fatti, ma alcune informazioni utili per sviluppare e completare la nostra ricerca non siamo riusciti a trovarle, per il momento. 4 Mail inviato al Centro dei Rifugiati a Berna: [email protected] Guten Tag, wir sind Schüler von der Berufsmatura in Chiasso. Dieses Jahr müssen wir eine Recherche über die Flüchtlinge und Ausländer machen. Für unsere Recherche möchten wir einige Fragen stellen. Wir würden uns sehr freuen, wenn sie uns diese E-mail beantwortet wieder zurücksenden könnten. Mit freundlichen Grüssen Sandra, Anita und Claudio FRAGEN 1. Wie hoch ist der aktuelle Prozentsatz der Ausländer in der Schweiz? 2. Woher kommen die meisten Ausländer? Und warum? 3. Wie kommen die Ausländer zu uns? 4. Haben Sie mehr mit älteren oder jüngeren Menschen zu tun? 5. Was sind die häufigsten Probleme, mit denen Sie konfrontiert werden? 6. Nehmen die Ausländer ihrer Meinung nach den Schweizern die Arbeit weg? 7. Funktioniert die Ausländer-Politik in der Schweiz? 8. Wird es in Zukunft immer mehr Ausländer bei uns geben? TRADUZIONE 1. Quanto è alta l’attuale percentuale degli stranieri in Svizzera? 2. Da dove arriva la maggior parte degli stranieri? E perché? 3. Come vengono da noi gli stranieri? 4. Trattate più con giovani o con adulti? 5. Quali sono i problemi più frequenti che riscontrate? 6. Secondo il vostro parere gli stranieri “rubano” il lavoro agli svizzeri? 7. La politica degli stranieri, in Svizzera funziona? 8. In futuro ci saranno sempre più stranieri? 5 3. Perché emigrano Emigrare. Tanti sono i modi di emigrare, di immigrare. C'è chi emigra verso un paese scelto perché sembra dare la possibilità di una vita migliore. E' il povero, colui che non riesce a trovare un lavoro remunerativo nel proprio paese, che emigra verso una comunità più ricca, piena di prospettive più allettanti. Quindi in primo luogo è la miseria, il bisogno fisico che spinge l'individuo a cambiare paese. Non è detto che nel nuovo luogo egli trovi effettivamente ciò che ha sperato di trovare. Ma il bisogno lo costringe a cercare altrove quello di cui necessita. Spesso è il modo di "essere" dell'individuo che non gli permette di trovare anche nel nuovo paese delle opportunità, perché è lui stesso che non vuole trovarle oppure non ha le possibilità intellettuali e manuali per apprendere lavori di qualunque tipo, anche i peggiori che siano a portata di mano. In questo caso l'emigrazione non serve. L'emigrazione è per i forti di carattere, per coloro che hanno idee chiare, per quelli che sanno rimboccarsi le maniche e far funzionare il cervello in ogni momento e condizione. C'è chi emigra perché politicamente non riconosce il proprio paese e quindi diventa un transfuga, un esiliato. Spesso l'ordinamento pubblico è tale da non lasciare alternative agli individui, specialmente a coloro che hanno qualche cosa da dire, da dire a se stessi e agli altri…e quindi sono pericolosi per il sistema. Emigrati o forse esiliati o autoesiliati? L'emigrato politico vede il paese lasciato come una promessa futura, un mondo cui ritornare con un bagaglio di idee da sviluppare, così come l'emigrato per lavoro tenterà di ritornare al proprio paese con un patrimonio, una dote che gli dia la possibilità di sopravvivere in quel paese che aridamente lo aveva fatto nascere. C'è chi emigra per conoscere il mondo, per immergersi in una totalità di altri individui, per poterne trarre il meglio, per far crescere la propria personalità, la propria esperienza. Anche questi cercheranno di ritornare, ma forse sono quelli che peggio si adatteranno ad un ritorno completo. Lasceranno sempre un pezzo di se stessi in ogni luogo nuovo che visiteranno, con l'intento di viverci completamente, e da questi luoghi porteranno via sempre pezzi di cultura, di vita. Forse sono proprio questi ultimi i più restii a ritornare per restare, perché saranno diventati figli di un paese molto più grande. Ci sono poi quelli che emigrano senza concretamente emigrare. Si dissociano dal modo di essere, di vivere degli altri individui. Estremamente critici o estremamente consci di chi li circonda, ad un certo momento lasciano quello per il quale hanno lavorato, pensato sino a quel momento e intraprendono nuove strade, nuovi pensieri, nuove esperienze, cambiando non paese, ma cambiando modo di vivere, liberandosi da legami formali e ipocriti, vivendo ogni giorno come fosse il primo e l'ultimo, ma assaporando veramente il loro modo di "essere". 6 Nel 2002, 101'876 cittadini stranieri sono emigrati in Svizzera in vista di un soggiorno permanente, cioè per 12 mesi o più. Questo numero corrisponde al 7.7 %, ed è il valore più elevato, misurato negli ultimi 10 anni. Ma perché i clandestini emigrano in Svizzera? Esistono tre motivi principali: ♦ Per un terzo (30.8 %) è l’esercizio di un’attività lucrativa ♦ Ricongiungimento famigliare (42.4 %). Spesso è preso come motivo dalle persone provenienti del Terzo mondo. ♦ Formazione o perfezionamento professionale (13.8 %). Altre motivazioni ¶ Migliori prospettive economiche Il desiderio di trovare un lavoro e guadagnarsi un salario è nella maggior parte dei casi il motivo principale della migrazione; molti sono spinti ad emigrare in paesi lontani, prendendo esempio da famigliari già emigrati in precedenza. La maggioranza delle persone che cerca lavoro fuori di solito lo fa con l’intenzione di restaci solo per un determinato tempo. Infatti tanti abbandonano il loro paese con l’idea o la speranza di farci ritorno un giorno. Alcuni sognano persino di guadagnare all’estero la somma necessaria per poter intraprendere, una volta tornati nella loro patria, un’attività propria. Ad esempio aprire un negozio, oppure, se ha lavorato come muratore, aprire una ditta edile. Ma una vita passata sotto cieli diversi, con altri valori ed abitudini, può talvolta allentare i contatti con il paese d’origine. ¶ Pessime condizioni di vita Molti abbandonano la propria casa, perché scarseggiano terre coltivabili e pascoli ancora fertili; mancano acqua, cibo e lavoro o altre condizioni per vivere. Anche le gravi catastrofi ambientali come la siccità o le inondazioni, possono costringere molte persone ad abbandonare il proprio paese. 7 ¶ Crescita demografica e disuguaglianze economiche Gli Stati del Terzo mondo e dell’ex Unione sovietica soffrono della mancanza di capitali e di conoscenze scientifiche e tecnologiche. In alcuni di essi il debito pubblico eccessivo inghiotte gran parte della ricchezza economica. Bassi prezzi per le materie prime nonché barriere doganali e limiti all’importazione da parte dei paesi industrializzati ostacolano la sana crescita dell’industria d’esportazione. Una politica economica instabile, le incertezze sul piano del diritto e la corruzione dilagante demotivano investitori e industriali da attività produttive a lungo termine in queste regioni. ¶ Violenze e prepotenze In questo punto vengono considerate le persone che subiscono persecuzioni a causa della loro razza, religione, etnia o delle loro opinioni politiche. A queste persone la cui vita e libertà sono in pericolo, gli altri stati devono offrire protezione, come stipulato da accordi internazionali. I “profughi di guerra” sono invece in fuga non perché vengono personalmente perseguitati, ma a causa della violenza, che mette in grave pericolo ampie fasce di popolazione di una regione o di un paese. Le persone vittime di questi conflitti si rifugiano spesso in un altro angolo del paese o in uno Stato limitrofo. In simili situazioni i paesi non tormentati da conflitti e con condizioni economiche stabili sono chiamati a dar prova di solidarietà, assumendo i doveri e gli oneri che si impongono in tali casi (per esempio: accoglienza provvisoria dei profughi di guerra, missioni di pace, aiuti materiali e aiuti alla ricostruzione). ¶ Meglio i ricchi paesi industrializzati Il turismo, la televisione ed internet invogliano ad emigrare perché il benessere dei ricchi sembra a portata di mano dei poveri. Mezzi di trasporto più efficienti agevolano gli spostamenti verso i paesi industrializzati. Finora solo una minima parte di chi vuol migrare ha i mezzi per cambiare continente. Questa situazione potrebbe però mutare rapidamente: chi è già emigrato e ha trovato un posto di lavoro invia una parte del guadagno ai parenti rimasti a casa. Altre persone si trovano cosi in tasca i soldi sufficienti per partire a loro volta verso mete più attraenti, anche se molto lontane. I richiedenti l’asilo prediligono gli Stati in cui già vivono i loro connazionali. In altre parole: la migrazione è generatrice di altre migrazioni. 8 Il grafico sottostante ci mostra in percentuali i diversi motivi che provocano la migrazione. Commentandolo brevemente, si può notare che le percentuali più alte sono dovute al ricongiungimento famigliare col 30.8%, e allo svolgimento di un’attività lucrativa sottostante a contingente col 26.2%. I rifugiati riconosciuti e altri motivi d’immigrazione invece hanno entrambi una percentuale molto bassa, cioè del 1.2%. Motivi d’ immigrazione a fine 2003 Totale: 94'049 entrate 9 Motivo d'immigrazione: tabella riassuntiva del grafico precedente a fine dicembre 2003 Motivo d'immigrazione Totale entrate 2003 in % 94’049 100 Ricongiungimento familiare 40’229 42.8 Stranieri con attività lucrativa sottostante a contingente 24’671 26.2 Stranieri con attività lucrativa non sottostante a contingente 4’478 4.8 Stranieri senza attività lucrativa 4’597 4.9 13’640 14.5 162 0.2 Rifugiati riconosciuti 1’118 1.2 Casi particolarmente rigorosi 4’171 4.4 983 1.0 Formazione e perfezionamento Stranieri che non entrano in Svizzera per la prima volta Altri motivi di immigrazione 10 4. Nazionalità e provenienza Che siano emigranti o rifugiati, la maggior parte delle persone proviene dal Terzo mondo o dall’ex Europa comunista. Conflitti etnici, che obbligano la gente a fuggire, hanno pesanti e durature conseguenze. Gli eventi in Bosnia Erzegovina e in Kosovo dimostrano che crudeltà indicibili avvelenano per generazioni la convivenza di gruppi etnici diversi. Definizione di “Nazionalità”: 1. Qualità, condizione di ciò che è nazionale. Principio di nazionalità, principio, sorto verso la fine del Settecento e sviluppatosi nell’Ottocento, in base al quale ogni nazione dovrebbe costituirsi in unità politica indipendente. 2. Appartenenza alla propria nazione: difendere la propria nazionalità; perdere la nazionalità tedesca. 3. Nazione: popoli di diverse nazionalità. Definizione di “Provenienza”: 1. Provenire: la provenienza di molte navi. Fig. Origine, derivazione: la provenienza delle vostre disgrazie; oggetti di misteriosa provenienza. 2. Luogo di origine: la provenienza del clandestino non è stata accertata. Breve confronto Nazionalità significa appartenere ad una nazione, ad un Paese. La provenienza può essere diversa dalla nazionalità. Ad esempio una ragazza svizzera, con la madre americana e il padre svizzero, ha la nazionalità svizzera. Dato però che la madre ha i genitori africani, la ragazza ha origini africane. 11 Qual è l’origine degli stranieri? Le persone che provengono dall’Unione Europea (EU) e dall’Associazione Europea di libero scambio, rimangono le più numerose e rappresentano il 56.4 % della popolazione straniera residente in Svizzera. Più di un terzo (36.6 %) dei cittadini stranieri sono originari dei paesi vicini. Nel grafico sottostante viene rappresentato l’origine della popolazione permanente straniera alla fine del dicembre 2002: 12 Nel frattempo nella lista delle nazionalità più importanti si trovano regolarmente anche Stati, che non fanno parte dell’Unione Europea o dell’Associazione di libero scambio. Al 31 dicembre 2002 nella lista erano rappresentati i principali 10 paesi di entrambe le due categorie. 13 Grafico Effettivo al 30 novembre 2003 14 Istogramma 15 Commento al grafico: le principali nazionalità che vengono da noi in Svizzera, sono quelle dove ci sono state delle guerre, o sono ancora in corso. Oppure in cui regnano condizioni di vita molto difficili. Ormai non è più un mistero il fatto che la vita in Svizzera è più facile, e che anche gli stranieri qui beneficiano di buone condizioni di vita. Niente di più facile che un componente della famiglia inizi a venire in Svizzera, e poco più tardi arriva tutta la famiglia, dagli zii ai nonni, nipoti, figli, mogli e cugini. Dal grafico circolare si può notare che più della metà degli stranieri proviene dall’Est Europeo e dall’Asia, mentre quasi il 41 % proviene da altri Stati (non è però specificato da quali). Questa tabella riguarda l’anno 2003. Probabilmente negli ultimi mesi è ancora cambiato il numero degli stranieri, anche perché le guerre continuano, e la gente continua a fuggire dalla propria nazione. Inoltre sicuramente da novembre 2003 ad oggi ci sono state ancora delle persone che hanno richiesto l’asilo. Commento all’istogramma: le nazioni dell’Africa sono tante, ma rappresentano solo una piccola parte dei richiedenti d’asilo. Sono invece molto più numerosi i richiedenti provenienti dai paesi dell’ex-Jugoslavia, come la Bosnia, la Serbia, e Montenegro. La causa può essere che negli ultimi anni ci sono stati molti problemi politici e naturalmente le diverse guerre! Alcuni sono della Turchia e qualcuno dell’Irak, dove vi è stata la guerra l’anno scorso. Tutti gli altri richiedenti, quindi gran parte, arrivano da altri Stati, dei quali non si conoscono i dettagli. Secondo noi sono persone che arrivano dall’America del Sud, dato che anche lì le condizioni di vita non sono proprio delle migliori. 16 5. Dove risiedono maggiormente in Svizzera La Svizzera e i suoi cantoni e semi-cantoni La domanda d’asilo, ovvero la richiesta di ammissione in Svizzera da parte di un cittadino straniero, può essere presentata verbalmente o per iscritto. Questa può essere fatta presso qualsiasi rappresentanza svizzera all’estero, posto di frontiera Svizzero o controllo di frontiera di un aeroporto svizzero. Inoltrando la domanda d’asilo, il richiedente rende nota alle autorità svizzere la sua identità, comprovandola con documenti ufficiali, se ne è in possesso. Egli indica i motivi che lo spingono a lasciare il suo Paese d’origine. I richiedenti asilo consapevoli dell’importanza di questa procedura, si sforzano di documentare con mezzi di prova adeguati (passaporto, certificati,…) la propria situazione, ma naturalmente ci sono anche coloro che fanno di tutto per non mostrare la loro vera identità e provenienza, eliminando i propri dati personali, prima dell’accoglienza al Centro. Ovviamente questo complica le cose e richiede maggior tempo per l’accettazione o il rifiuto della domanda d’asilo. La maggior parte delle domande d’asilo vengono trasmesse ad un centro di registrazione dell’Ufficio Federale dei Rifugiati. Nel frattempo il clandestino viene accolto in un Centro per i rifugiati e vi rimane soltanto fino al momento in cui gli viene comunicato se può rimanere o se deve lasciare la Svizzera definitivamente. Se la domanda d’asilo viene accettata dall’UFR, quest’ultimi lasciano il Centro e in teoria si stabiliscono in qualche parte della Svizzera. 17 Quanti stranieri vivono in Svizzera? Al 31 dicembre 2002, circa 1'447'312 persone di nazionalità straniera risiedevano in maniera permanentemente in Svizzera. Cioè un abitante su cinque risulta straniero. Effettivo della popolazione residente permanente straniera per Cantone di residenza: a fine dicembre 2003 Cantone di domicilio Totale Proporzione approssimativa degli stranieri 1* Modifica rispetto all'anno precedente in cifre assolute in % Svizzera 1‘471’033 20.1 23’721 1.6 Zurigo Berna Lucerna Uri Svitto 277’072 114’279 54’108 2’862 21’464 22.1 12.1 15.3 8.1 15.9 2’077 1 24 141 4 524 0.8 1.1 0.3 0.1 2.5 Obwaldo Nidwaldo Glarona Zugo Friburgo 3’715 3’672 7’780 20’709 36’888 11.2 9.4 20.2 20.0 15.0 114 -5 146 424 1’289 3.2 -0.1 1.9 2.1 3.6 Soletta Basilea-Città Basilea-Campagna Sciaffusa Appenzello Esterno 43’313 53’229 46’649 15’226 7’109 17.6 28.7 17.7 20.5 13.4 753 884 432 249 - 142 1.8 1.7 0.9 1.7 -2.0 Appenzello Interno San Gallo Grigioni Argovia Turgovia 1’465 92’534 25’762 110’561 45’115 9.8 20.2 13.8 19.7 19.5 - 20 1’581 638 2’290 1’060 -1.3 1.7 2.5 2.1 2.4 Ticino Vaud Vallese Neuchâtel Ginevra Giura 78’949 173’997 48’633 38’045 139’675 8’222 25.0 27.4 17.1 22.8 34.7 11.9 423 5’889 1’674 51 2’024 - 28 0.5 3.5 3.6 0.1 1.5 -0.3 1* Proporzione della popolazione straniera rispetto alla popolazione residente permanente 18 Sul piano internazionale la Svizzera ha una percentuale molto elevata di stranieri, pari al 19.9 %. Ma in quale parte della Svizzera risiede la maggioranza di stranieri, cioè coloro che hanno ricevuto risposta positiva in seguito alla domanda d’asilo? La percentuali di stranieri risulta più elevata nei centri urbani. Questo fenomeno è ancora più visibile nelle zone di confine, in cui esiste un contatto economico diretto con l’estero (es. Ginevra, Basilea città e Ticino). Al contrario più ci si allontana dalle zone di frontiera e centri urbani più la percentuale di stranieri diminuisce. Si può notare pertanto che a Ginevra è presente una percentuale del 34.5 % di stranieri mentre Uri soltanto dell’8.2 %; una bella differenza! Il grafico sottostante ci mostra la percentuale di stranieri per cantone alla fine del dicembre 2002. La colonna in rosso indica la percentuale totale di stranieri in Svizzera. Nel canton Ginevra si misura la concentrazione più alta di stranieri, confronto al canton Uri che misura la minore percentuale. Si devono comunque tenere in considerazione le caratteristiche geografiche di ogni singolo cantone. 19 Suddividendo la proporzione di stranieri per regione linguistica (a fine dicembre 2002) risulta quanto segue in tale istogramma: 25.4 24 19.9 18.1 Svizzera italiana Svizzera francese Svizzera generale Svizzera tedesca La tabella riassume più dettagliatamente i dati del precedente istogramma: Regione linguistica Effettivo Valori assoluti In % Proporzione approssimativa di stranieri in % Svizzera generale 1'447’312 100.0 19.9 Svizzera tedesca 939’377 64.9 18.1 Svizzera francese 427’828 29.6 24.0 Svizzera italiana 80’107 5.5 25.4 Hanno una preferenza nella scelta del cantone di residenza? La ripartizione della popolazione straniera sul territorio di 26 cantoni e di semi-cantoni è assai eterogenea. Infatti i cantoni di Zurigo, Vaud, Ginevra, Berna e Argovia accolgono più della metà degli stranieri. 20 CLANDESTINI CLASSIFICATI A SECONDA DEL PAESE DI PROVENIENZA E CHE HANNO RICEVUTO IL PERMESSO DI SOGGIORNARE IN SVIZZERA. FINE DICEMBRE 2001 Paese di maggiore provenienza Totali Afghanistan Ex-Yugoslavia Iraq Iran Cambogia Tibet Turchia Vietnam Totale 26'582 981 8'983 1'883 847 767 544 5'198 2'725 Regione Ginevra 4'738 340 1'379 376 148 130 1 419 535 Ginevra 1'275 72 397 101 49 4 0 85 86 Vallese 589 39 234 34 16 32 1 67 39 Vaud 2'874 229 748 241 83 94 0 267 410 Altro 4'654 1'410 481 127 802 Altipiano Svizzero Berna Friborgo Giura Neuchâtel Soletta 6'595 3'980 891 134 625 965 218 147 24 8 23 16 2'045 1'236 240 65 189 315 313 244 33 1 6 29 322 245 22 6 14 35 287 177 53 13 18 26 18 16 1 0 0 1 1'242 715 126 20 126 255 972 576 183 0 33 180 1'178 624 209 21 216 108 Nord - Ovest Svizzera Argovia Basilea Campagna Basilea Città 3'158 1'929 844 385 103 67 35 1 1'070 625 339 106 219 153 11 55 38 26 6 6 117 117 0 0 5 3 2 0 1'010 545 327 138 264 183 35 46 332 210 89 33 Zurigo Est Svizzera Appenzello Esterno Appenzello Interno Glarona Grigioni San Gallo Sciaffusa Turgovia 5'210 3'566 110 37 107 405 1'859 316 732 175 63 0 0 0 0 33 17 13 1'792 1'190 41 12 57 187 536 126 231 486 367 0 0 2 37 159 39 130 195 99 0 0 0 14 47 7 31 145 36 1 0 0 0 21 1 13 278 239 3 0 33 16 163 0 24 1'167 788 58 25 12 90 395 74 134 304 416 0 0 2 6 322 13 73 668 368 7 0 1 55 183 39 83 Svizzera Centrale Lucerna Nidvaldo Obvaldo Svitto Uri Zugo 2'787 1'674 129 67 477 47 393 82 67 0 0 0 0 15 1'141 504 87 33 309 22 186 103 57 0 2 10 0 34 33 28 0 0 4 0 1 52 47 0 1 3 0 1 3 1 0 0 2 0 0 493 216 33 31 87 25 101 215 134 5 0 52 0 24 665 620 4 0 10 0 31 Ticino 528 0 366 19 12 0 0 79 19 33 21 Commento alla tabella precedente Questa tabella praticamente parla già da sé. Una nostra prima idea delle grosse differenze è quella che il Ticino, essendo piccolo, offre meno risorse e posti di lavoro rispetto alle regioni più “ricercate” dagli stranieri. E’ normale che zone montagnose, come Appenzello Interno ed Uri, offrano meno agli occhi degli stranieri di una città come Zurigo, Berna o Ginevra. Probabilmente sono anche città più ospitali, dal momento che in esse gli stranieri possono trovare sicuramente più connazionali che parlano la stessa lingua e hanno la stessa cultura. 22 6. Situazione finanziaria Negli ultimi 20 anni la situazione nel settore dell’asilo ha subito notevoli mutamenti. Conseguenza diretta dei movimenti migratori e degli aspri conflitti di questo ventennio, il numero dei richiedenti d’asilo in Svizzera è eccessivamente cresciuto. Infatti, secondo il prospetto “Asilo in Svizzera” redatto dall’Ufficio Federale dei Rifugiati, dall’inizio degli anni Novanta le domande sono quadruplicate rispetto a quelle degli anni Ottanta. Confederazione, cantoni, comuni e istituzioni di soccorso hanno dovuto approntare in tempi record, e talvolta improvvisando, l’infrastruttura necessaria. L’esame delle domande, l’alloggio e l’assistenza dei richiedenti l’asilo occupa alcune centinaia di persone e ha bisogno di un’infrastruttura efficiente e flessibile. La Confederazione deve dunque far fronte ad elevati costi. Cosa significa “dipendente dell’assistenza”? La nostra tradizione umanitaria ha plasmato l’immagine che gli altri paesi hanno di noi. Salvaguardare questi valori è un obbligo inderogabile. L’assistenza viene fornita secondo criteri dettati dalla Legge sull’asilo, dalle direttive di applicazione e dalle regole dell’UFR, nonché dalle disposizioni del Dipartimento delle Opere Sociali del Cantone Ticino. Lo Stato svizzero rimborsa le spese ai cantoni con un importo forfetario per ogni richiedente l’asilo assistito. Questa indennità comprende una somma fissa per l’alloggio, l’assistenza e le cure sanitarie, nonché un contributo pure fisso per le spese di servizio sociale e amministrativo. In linea di massima, l’assistenza è data con beni in natura e non con denaro. Questo vuol dire, a seconda dei casi, il provvedere soprattutto al vitto e all’alloggio. Spetta ai cantoni fissare e fornire le prestazioni assistenziali, la Confederazione poi versa loro una somma forfetaria a titolo d’indennizzo. Nel 2000 i sussidi della Confederazione per ogni richiedente l’asilo erano in media Fr. 14'400.-- all’anno. Ovviamente l’assistenza materiale viene fornita solo a chi è privo di mezzi. L’assistenza offerta ai richiedenti l’asilo e la verifica delle loro domande causa costi molto ingenti. Le spese nel settore dell’asilo sono cresciute costantemente negli ultimi anni. Nel 1998 le spese sostenute dall’Ufficio federale dei rifugiati sono ammontate a oltre un miliardo di franchi. Quasi il 90 percento di questa somma è stato speso per l’assistenza dei rifugiati riconosciuti, delle persone ammesse provvisoriamente e dei richiedenti asilo. 23 Non è solo il numero dei nuovi richiedenti l’asilo a causare l’aumento dei costi, ma è il numero complessivo delle persone che deve essere assegnato al settore dell’asilo e di conseguenza alla competenza finanziaria della Confederazione: fra questi rientrano i richiedenti l’asilo la cui procedura o la cui esecuzione d’allontanamento è ancora pendente, le persone ammesse provvisoriamente e i rifugiati riconosciuti. Complessivamente in questa cerchia rientrano oggi 119 000 persone. Ogni anno questo gruppo cresce di ca. 5 000 10 000 persone. I motivi di questa crescita sono attribuibili da un lato al fatto che sempre nuove persone ottengono lo statuto di rifugiato o vengono ammesse provvisoriamente, dall’altro però sono attribuibili anche alle difficoltà di esecuzione degli allontanamenti. Un motivo importante dell’aumento dei costi nel settore dell’asilo è inoltre l’elevata percentuale di richiedenti l’asilo, delle persone ammesse provvisoriamente e dei rifugiati bisognosi di assistenza che non hanno la facoltà di lavorare. Sempre secondo il prospetto “Asilo in Svizzera”, alla fine degli anni Ottanta il numero dei richiedenti l’asilo era aumentato vertiginosamente. Di conseguenza urgevano misure per frenare l’afflusso di coloro che presentavano domanda d’asilo non per reale bisogno di protezione, ma perché erano in cerca di lavoro. Così, nel 1990, venne introdotta la regola che vietava ai richiedenti l’asilo di lavorare nei primi tre mesi dopo l’inoltro della domanda. Se poi la domanda era respinta in prima istanza durante questi tre mesi, il cantone poteva prorogare nuovamente di tre mesi il divieto di lavoro. Poiché le autorità preposte all’asilo sono oggi in grado di evadere in sei mesi i quattro quinti delle domande, la maggior parte dei richiedenti l’asilo é assoggettata al divieto di lavoro per l’intera durata della procedura. L'ASSISTENZA AI RICHIEDENTI PROVVISORIAMENTE (perm. F) L'ASILO (perm. N) E ALLE PERSONE AMMESSE L'Ordinanza 2 sull'asilo relativa alle questioni finanziarie (OAsi 2) disciplina l'assistenza finanziaria ai richiedenti l'asilo e alle persone ammesse provvisoriamente in Svizzera. Ai richiedenti l'asilo e alle persone ammesse provvisoriamente privi di mezzi sono offerti vitto, alloggio e una piccola somma di denaro; sono, inoltre, assicurati contro la malattia e gli infortuni. Le cure dentarie sono garantite, ma unicamente quelle semplici tendenti a lenire il dolore. I richiedenti l'asilo sono generalmente alloggiati in strutture collettive o in modesti appartamenti. Spetta ai cantoni fissare e fornire le prestazioni assistenziali; la Confederazione poi versa loro una somma forfetaria a titolo di indennizzo, per ogni giorno di presenza in Svizzera a partire dal giorno dell'inoltro della domanda d'asilo fino al giorno in cui l'allontanamento deve essere eseguito. (Art. 20, OAsi 2). 24 Prestazioni della Confederazione al 1. gennaio 2003, per giornata di presenza: (Art. 21 OAsi 2) Prestazioni di sostegno: fr. 16.66 (Art. 24 OAsi 2) Spese di collocamento per il cantone TI: fr. 11.02 (Art. 25 OAsi 2) Forme di collocamento speciali: fr. 46.85 (Art. 26 OAsi 2) Spese sanitarie per minorenni: fr. 3.518 Spese per giovani e adulti (dai 18 anni): fr. 12.367 Prestazioni d'assistenza in canton Ticino, per giornata di presenza: Prestazioni di sostegno per perm. N e F nei centri CRS: Adulti: fr. 10.-- + fr. 3.-- (spillatico) Adutli soli con prole: fr. 10.-- + fr. 3.-- (spillatico) fr. 10.-- (primo figlio) fr. 8.-- (dal secondo figlio in poi) Coppia con prole: fr. 10.-- + fr. 3.-- (spillatico) fr. 10.-- (primo figlio) fr. 8.-- (dal secondo figlio in poi) Ai ragazzi dai 15 ai 18 anni viene concesso uno spillatico di fr. 2.—al giorno. Prestazioni di sostegno per perm. N e F in alloggi individuali: Adulti: fr. 12.-- + fr. 3.-- (spillatico) Primo figlio: fr. 9.333 Secondo figlio in poi: fr. 7.666 Ai ragazzi dai 12 ai 17 anni viene concesso uno spillatico di fr. 1.—al giorno. 25 Spese sanitarie per perm. N e F in alloggi individuali e centri CRS: I richiedenti l'asilo e le persone ammesse provvisoriamente che alloggiano in appartamento o nei centri collettivi della Croce Rossa Svizzera sono affiliati a un contratto collettivo stipulato con la cassa malati Helsana SA. Adulti: franchigia fr. 230.--, premio fr. 282.35 Giovani in formazione: franchigia fr. 230.--, premo fr. 211.35 Minorenni: franchigia fr. 0.--, premio fr. 77.75 Spese di collocamento per perm. N e F in centri CRS: Franchi 11.02 per persona al giorno. Spese di collocamento per perm. N e F in alloggi individuali: L'USSI provvede al versamento del deposito di garanzia, al pagamento mensile della pigione e di tutte le spese legate alla locazione (mobilio, spese accessorie, fattura dell'azienda elettrica, ecc.). Minorenni, anziani e invalidi collocati in istituto: Pagamento rata mensile e spese sanitarie Helsana SA. 26 7. La domanda: stranieri in aumento? E’ dall’inizio che ci poniamo questa domanda, ed ora è arrivato il momento di chiedere il parere anche ai nostri coetanei. Ecco il risultato: Aumento 55% Stabili 33% Diminuzione 2% Commenti personali al “risultato”: Chiedendo a 100 persone diverse, è emerso che oltre la metà è del parere che gli stranieri sono in aumento. Il 33% pensa che sono stabili e soltanto il 2% dice che sono in diminuzione. Secondo noi cambiano i luoghi di provenienza ma più o meno il numero degli stranieri rimane stabile. Sicuramente può avere un influsso anche la situazione attuale dei Paesi esteri . Ad esempio se in Messico le condizioni di vita non sono delle migliori, certamente molte persone cercheranno prospettive migliori all’estero. Mentre se la situazione nel Paese estero è piuttosto positiva, le persone staranno ben volentieri nel loro Paese. A meno che non vogliano fare nuove esperienze cambiando il luogo di residenza. 27 8. Glossario ♠ Rifugiati: sono stranieri che, nel paese d’origine o di ultima residenza, sono esposti a seri pericoli per ragioni di religione, razza, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per loro opinioni politiche, oppure che hanno fondati timori di essere esposti a simili pericoli. Sono pericoli seri quelli che danneggiano la vita, l’integrità corporale o la libertà. 9. Fonti Sito: www.google.ch Sito: www.asyl.admin.ch Ufficio federale dei rifugiati, l’indirizzo del sito è dato con la sigla in tedesco. E’ visibile anche in lingua italiana sempre allo stesso indirizzo. Sito: http://www.rivistaorizzonti.net Annuario di statistica 2002 Asilo in Svizzera – Una panoramica sul settore dell’asilo e dei rifugiati (2001) Ufficio Fedederale dei Rifugiati, Berna 28 10. Considerazioni conclusive Possiamo dire che è stato molto interessante quello che abbiamo realizzato nel corso interdisciplinare riguardo alla problematica delle persone richiedenti l’asilo. Abbiamo apprezzato molto l’opportunità di capirne di più, anche se a volte la ricerca di alcune informazioni non è stata affatto semplice. Questo lavoro ci ha permesso di conoscere e approfondire una tematica, alla quale non si dà molta importanza se non si è direttamente toccati dalla questione. Ogni giorno siamo a contatto direttamente o indirettamente con persone che non hanno la nostra nazionalità e i nostri tratti somatici. Purtroppo molto spesso la gente mette tutti gli stranieri nello stesso calderone e quando si parla di traffico di droga, rapine e truffe varie si finisce subito col dare la colpa a chi meno si può difendere. O si può finire col dire che loro non lavorano eppure fanno la bella vita... È importante, studiando il problema e documentandosi, vedere come stanno effettivamente le cose. Analizzare se le accuse che vengono mosse nei confronti di queste persone con cui dobbiamo convivere sono fondate o frutto di una nostra indole un po’ razzista. Con l’aiuto di questa ricerca abbiamo avuto l’occasione di mettere in luce i nostri dubbi o domande che ogni tanto ci ponevamo. Certo è un argomento molto vasto e ci vorrebbe molto più tempo per conoscerlo e approfondirlo, ma chi lo sa, magari questo è solo l’inizio! Tutto sommato è stato un lavoro lungo e impegnativo, ma anche un arricchimento delle nostre conoscenze riguardo all’argomento della migrazione e dei suoi movimenti. 29