emendamenti presentati su 5 per mille e tariffe postali nelle

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emendamenti presentati su 5 per mille e tariffe postali nelle
EMENDAMENTI PRESENTATI SU 5 PER MILLE E TARIFFE POSTALI
NELLE COMMISSIONI AFFARI COSTITUZIONALI E BILANCIO DEL SENATO AL DL S2518
5 PER MILLE 2011
Art. 2.
2.1
Barbolini, Biondelli, Bassoli, Bianco, Mercatali, Roilo, Adamo, Baio, Armato, Adragna, Blazina, Bastico, Bosone,
Carloni, Ceccanti, Chiaromonte, Cosentino, De Sena, Ghedini, Giaretta, Ichino, Incostante, Legnini, Ignazio
Marino, Mauro Maria Marino, Nerozzi, Passoni, Poretti, Sanna, Anna Maria Serafini, Treu, Vimercati, Vita, Vitali
Al comma 1, terzo periodo, sostituire le parole: «euro 400.000.000» con le seguenti: «euro 500.000.000»
Conseguentemente, dopo il comma 1 aggiungere il seguente:
«1-bis. Al fine di razionalizzare e ottimizzare l’organizzazione delle spese e dei costi di funzionamento dei
Ministeri, con regolamenti da emanare ai sensi dell’articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400,
si provvede alla rideterminazione delle strutture periferiche, prevedendo la loro riduzione e la loro ridefinizione,
ove possibile, su base regionale o la riorganizzazione presso le prefetture-uffici territoriali del Governo, ove risulti
sostenibile e maggiormente funzionale sulla base dei princìpi di efficienza ed economicità a seguito di valutazione
congiunta tra il Ministro competente, il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione ed il Ministro
dell’interno, attraverso la realizzazione dell’esercizio unitario delle funzioni logistiche e strumentali, l’istituzione
dei servizi comuni e l’utilizzazione in via prioritaria dei beni immobili di proprietà pubblica, in modo da assicurare
la continuità dell’esercizio delle funzioni statali sul territorio. Dalle disposizioni di cui al presente comma devono
derivare risparmi per 100 milioni di euro a decorrere dall’anno 2011. I risparmi devono essere conseguiti
dall’amministrazione sanitaria ed in caso di accertamento di minori economie, si provvede alla corrispondente
riduzione, per ciascuna amministrazione inadempiente, delle dotazioni di bilancio relative a spese non
obbligatorie, fino alla totale copertura dell’obiettivo di risparmio ad essa assegnato».
2.2
Baio, Armato, Bassoli, Bianco, Mercatali, Barbolini, Roilo, Adamo, Adragna, Blazina, Bastico, Biondelli, Bosone,
Carloni, Ceccanti, Chiaromonte, Cosentino, De Sena, Ghedini, Giaretta, Ichino, Incostante, Legnini, Ignazio
Marino, Mauro Maria Marino, Nerozzi, Passoni, Poretti, Sanna, Anna Maria Serafini, Treu, Vimercati, Vita, Vitali
Al comma 1, terzo periodo, sostituire le parole: «euro 400.000.000» con le seguenti: «euro 500.000.000» e
sostituire l’ultimo periodo con il seguente: «Al maggiore onere derivante dai precedenti periodi, pari a 300 milioni
di euro per l’anno 2011, si provvede mediante i maggiori risparmi di spesa di cui al comma 1-bis.»
Conseguentemente, dopo il comma 1 aggiungere il seguente:
«1-bis. Al fine di razionalizzare e ottimizzare l’organizzazione delle spese e dei costi di funzionamento dei
Ministeri, con regolamenti da emanare ai sensi dell’articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400,
si provvede alla rideterminazione delle strutture periferiche, prevedendo la loro riduzione e la loro ridefinizione,
ove possibile, su base regionale o la riorganizzazione presso le prefetture-uffici territoriali del Governo, ove risulti
sostenibile e maggiormente funzionale sulla base dei principi di efficienza ed economicità a seguito di valutazione
congiunta tra il Ministro competente, il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione ed il Ministro
dell’interno, attraverso la realizzazione dell’esercizio unitario delle funzioni logistiche e strumentali, l’istituzione
dei servizi comuni e l’utilizzazione in via prioritaria dei beni immobili di proprietà pubblica, in modo da assicurare
la continuità dell’esercizio delle funzioni statali sul territorio. Dalle disposizioni di cui al presente comma devono
derivare risparmi per 300 milioni di euro a decorrere dall’anno 2011. I risparmi devono essere conseguiti
dall’amministrazione sanitaria ed in caso di accertamento di minori economie, si provvede alla corrispondente
riduzione, per ciascuna amministrazione inadempiente, delle dotazioni di bilancio relative a spese non
obbligatorie, fino alla totale copertura dell’obiettivo di risparmio ad essa assegnato.»
2.5
Possa
Al comma 1, dopo le parole: «della legge 27 dicembre 2006, n. 296» aggiungere le seguenti: «e una quota pari a 2
milioni di euro è destinata a interventi in favore dell’Accademia dei Lincei, ai sensi della legge n. 466 del 1988».
2.660
Possa, Asciutti, Giambrone, Gustavino, Pittoni, Rusconi, Valditara
Al comma 1, dopo le parole: «della legge 27 dicembre 2006, n. 296» aggiungere le seguenti: «e una quota pari a
700.000 euro è destinata a interventi in favore della Biblioteca italiana per ciechi “Regina Margherita” di monza, ai
sensi della legge 20 gennaio 1994, n. 52.».
TARIFFE POSTALI
2.0.207
Vimercati, Baio
Dopo l’articolo, inserire il seguente:
«Art. 2-bis.
(Proroga fondi tariffe postali Onlus)
1. Le somme di cui all’articolo 2, comma 2-undecies del decreto-legge 5 marzo 2010 n. 40, convertito dalla legge
22 maggio 2010, n. 73, finalizzate al ripristino delle agevolazioni tariffarie postali a favore dei soggetti di cui
all’articolo 1 comma 2 del decreto-legge 24 dicembre 2003, n. 353, convertito, con modificazioni dalla legge 27
febbraio 2004, n. 46, sono mantenute in bilancio anche per l’anno 2011 e, conseguentemente è prorogata
l’efficacia del relativo decreto tariffario emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il
Ministero dell’Economia e delle Finanze, in conformità alla nuova disciplina comunitaria dei servizi postali di cui
alla direttiva 2008/6/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 febbraio 2008.
2. In assenza di contributo pubblico, le testate periodiche edite dai soggetti di cui al comma precedente
usufruiscono delle tariffe previste nel decreto del Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero
dell’Economia e delle Finanze del 21 ottobre 2010 senza applicazione delle condizioni di cui all’articolo 2, lettere
b), g) e h) del decreto-legge 24 dicembre 2003, n. 353, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2004,
n. 46».
G/2518/1 e 5/5
Vimercati, Baio
Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge Atto Senato n. 2518 recante proroga di termini previsti da disposizioni
legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie
premesso che:
le agevolazioni postali per l’editoria sono disciplinate dalla legge 46 del 2004 che prevede, oltre ai quotidiani e
periodici commerciali, anche testate edite da associazioni ed enti senza fini di lucro; l’articolo 2, comma 2undecies della legge 73 del 2010 ha rideterminato i soggetti no profit beneficiari di specifica agevolazione postale
ricomprendendo in questo novero soltanto «le associazioni – di cui all’articolo 10 del decreto legislativo 4
dicembre 1997, n. 460, e successive modificazioni, le organizzazioni di volontariato di cui alla legge 11 agosto
1991, n. 266, e successive modificazioni, le organizzazioni non governative riconosciute ai sensi dell’articolo 28
della legge 26 febbraio 1987, n. 49, le associazioni di promozione sociale di cui alla legge 7 dicembre 2000, n.
383, le fondazioni ed associazioni senza fini di lucro aventi scopi religiosi, nonché gli enti ecclesiastici, le
associazioni storiche operanti, per statuto, da almeno cinquanta anni per la conoscenza, la difesa e la
valorizzazione dell’ambiente naturale e le associazioni dei profughi istriani, fiumani e dalmati» e riconoscendo
loro il perdurante diritto a mantenere la vecchia tariffa agevolata, particolarmente favorevole, a fronte di uno
stanziamento previsto di euro 30 milioni;
il decreto interministeriale 30 marzo 2010 ha sospeso le agevolazioni postali per l’editoria per tutto il comparto
editoriale per carenza di fondi;
nell’ottobre 2010 i quotidiani e periodici commerciali hanno beneficiato di una rideterminazione delle tariffe
postali per la spedizione delle proprie pubblicazioni, usufruendo di una tariffa agevolata che si colloca in misura
intermedia tra la tariffa base vigente e la vecchia tariffa agevolata di cui hanno goduto negli anni scorsi; per
accedere a tale nuova tariffa agevolata, è previsto che le testate edite da imprese commerciali attestino il possesso
di requisiti quali l’iscrizione dell’impresa editrice al Registro degli operatori di Comunicazione tenuto da Agcom,
la fissazione di un prezzo di copertina o di abbonamento e la dimostrazione che almeno il 50% degli abbonamenti
sottoscritti a titolo oneroso siano pagati direttamente dai singoli destinatari; quasi tutte le ONLUS si trovano nelle
condizioni di non poter rispettare i 3 vincoli stabiliti dal regolamento, tipicamente concepiti per attività di tipo
commerciale e, di conseguenza, non godono né della tariffa particolarmente agevolata che è stata loro promessa
per il 2010 né della possibilità di accedere alla tariffa prevista per le imprese commerciali,
impegna il Governo:
ad estendere alle editrici in forma di ONLUS, per il 2011, le medesime tariffe agevolate previste per le editrici
profit, senza condizioni e vincoli incompatibili con la natura di questi soggetti no-profit.