Coaching San Luigi di Orbassano

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Coaching San Luigi di Orbassano
AOU San Luigi di Orbassano: il coaching entra in reparto
Nelle Aziende Sanitarie è sempre più importante introdurre strumenti per consolidare la
“cassetta degli attrezzi” del management. Alcuni di questi possono essere estrapolati da
contesti anche piuttosto diversi da quello ospedaliero, sempre in funzione dello sviluppo e
del raggiungimento degli obiettivi della organizzazione.
E’ noto come il vero valore aggiunto, sempre più fattore competitivo per le aziende di
servizio, sia nell’ambito delle Risorse Umane. Il “coaching” nasce per sviluppare e
incrementare la prestazione sportiva, ma ha avuto negli ultimi due decenni sempre
maggiore diffusione nelle aziende private, anche e soprattutto quale utile supporto alla
guida e alla gestione dei gruppi. Si tratta di una metodologia di approccio consulenziale
solitamente “one-to-one” ma che può essere facilmente estesa ad un gruppo (teamcoaching) e che mira a sviluppare e potenziare le capacità dei singoli e della “squadra”
superando quelle resistenze e quegli ostacoli che si frappongono ad uno reale sbocco
evolutivo.
A seguito dei contatti con il CUS Torino e attraverso la collaborazione con il presidente
dott. Riccardo D’Elicio e il supporto tecnico di Vittorio Bertini, presso l’AOU San Luigi è
stato dunque pensato un primo ambito di intervento di formazione specifico in cui sono
stati introdotti i concetti caratteristici del coaching.
Sottolinea il Commissario Franco Ripa “Negli incontri di staff abbiamo individuato
l’esigenza di sviluppare ulteriormente le azioni in un settore di fondamentale importanza
come il management delle Risorse Umane. Nel modulo di formazione sulla gestione per
obiettivi, gli stessi obiettivi regionali sono stati pertanto approfonditi con i dirigenti di area
sanitaria ed amministrativa in un una sessione di lavoro dedicata.
Si sono condivise le strategie da mettere in atto per raggiungere i risultati previsti, e in
particolare si è ragionato sull’applicazione da parte del personale delle coaching skills, da
affiancare alle più tradizionali competenze scientifiche del personale”.
La caratteristica “aperta” del coaching, con l’utilizzo di domande non retoriche, investe il
ragionamento e propone essenzialmente di cambiare abitudini lavorative poco funzionali in
favore di nuovi comportamenti positivi per la propria area business. L’intervento proposto
prende le basi dal solido modello ICF di Executive Coaching, particolarmente centrato allo
sviluppo del Business Coaching in ambito aziendale (manager).
Un modello di formazione-azione molto innovativo dunque, che avrà anche un excursus
con il modulo sulla leadership, funzione essenziale per la gestione delle risorse umane e
la guida dei gruppi di lavoro.