protocollo d`intesa per l`attuazione di un programma di informazione

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protocollo d`intesa per l`attuazione di un programma di informazione
PROTOCOLLO D’INTESA
PER L’ATTUAZIONE DI UN PROGRAMMA
DI INFORMAZIONE, FORMAZIONE ED EDUCAZIONE
ALL’AMBIENTE E ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE
TRA
REGIONE LOMBARDIA
E
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA LOMBARDIA
PROTOCOLLO D'INTESA
PER L'ATTUAZIONE DI UN PROGRAMMA
DI INFORMAZIONE, FORMAZIONE ED EDUCAZIONE
ALL'AMBIENTE E ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE
Regione Lombardia, con sede legale in Milano, Via Fabio Fìlzi, 22, nelle
persone dell’Assessore pro-tempore alla Qualità dell’Ambiente, Marco
Pagnoncelli
E
Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, con sede legale in Milano,
Via Ripamonti, 85, nella persona del Direttore, dott.ssa Anna Maria
Dominici
VISTI E CONSIDERATI:
A. LE INDICAZIONI DI ORGANISMI INTERNAZIONALI E DELL'UNIONE
EUROPEA IN MATERIA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE E DI
EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE:
•
VISTE le indicazioni e le raccomandazioni delle. Nazioni Unite (Convenzione
di Rio de Janeiro sulla diversità biologica - 1992; Educazione ambientale e
sviluppo sostenibile -1995) per tutelare l'ambiente e l'equilibrio degli
ecosistemi attraverso un migliore accesso ad una qualitativa educazione di
base e ad uno sviluppo sostenibile;
•
VISTO lo Schema intemazionale dì implementazione per il decennio delle
Nazioni Unite dell'educazione per lo sviluppo sostenibile, promulgato da
UNESCO il 13 settembre 2005, indicante le quattro direttrici dell'educazione
allo sviluppo sostenibile:
-
miglioramento dell'accesso ad una educazione di base di qualità;
riorientamento dei programmi educativi esistenti;
sviluppo di consapevolezze e di conoscenze;
promozione della formazione;
•
VISTI i Trattati dell'Unione europea, la Raccomandazione del Parlamento
Europeo e del Consiglio del 18.12.2006 (2006/962/CE) ed il VI Programma
d'azione per l'ambiente 2001/2010, nella prospettiva della tutela ambientale
e dello sviluppo sostenibile;
•
VISTA la Raccomandazione del Consiglio d'Europa n. 174 del 2.6.2005,
relativa al ruolo delle Regioni rispetto all'educazione dei giovani riferita allo
sviluppo sostenibile e richiamato ulteriormente il VI Programma d'azione per
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l'ambiente 2001/2010 che stabilisce tra l'altro le azioni da attuare entro il
2010 per integrare l'educazione ambientale con lo sviluppo sostenibile;
B. I RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI E GLI ACCORDI DI
PROGRAMMA IN MATERIA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE E ALLO
SVILUPPO SOSTENIBILE NEL RACCORDO CON I PERCORSI
SCOLASTICI:
•
VISTA la legge regionale 6 agosto 2007, n. 19 “Norme sul sistema educativo
di istruzione e formazione della Regione Lombardia” che attribuisce alla
competenza regionale la programmazione dei servizi educativi di istruzione
e formazione, l’individuazione della quota regionale dei piani di studio, e, in
fase di prima attuazione, la stipula di atti negoziali con gli uffici periferici del
Ministero della Pubblica Istruzione;
•
VISTO il D.L.vo 31 marzo 1998, n.112, che dispone il conferimento di
funzioni e di compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali
anche in materia di informazione ed educazione ambientale;
•
VISTO l'art. 21 della Legge 15 marzo 1997, n. 59 che attribuisce alle
istituzioni scolastiche l'autonomia funzionale in base alla quale realizzare le
opportune interazioni con le autonomie locali, i settori economici e produttivi
e le associazioni del territorio, al fine di un'integrazione efficace fra realtà
territoriali e offerta formativa;
•
VISTO il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275 con il quale è stato emanato il
regolamento recante norme in materia dì autonomia didattica e
organizzativa delle istituzioni scolastiche, ai sensi del citato art. 21 della
legge 59/97;
•
PRESO ATTO del Decreto del Ministero della;Pubblica Istruzione n. 47 del
13 giugno 2006 e della Nota del M.P.I. del 22 giugno 2006, relativi alla quota
oraria del 20% rimessa all'autonomia delle istituzioni scolastiche, da
utilizzare nell'ambito degli indirizzi definiti dalle Regioni;
•
VISTO l'Accordo di Programma Stato-Regioni sancito dalla Conferenza.
Stato-Regioni nell'agosto 2007 per la sostenibilità ambientale di settori
economico-produttivi o di aree geografiche, nonché per l'educazione e
l'informazione ambientale;
•
VISTI la legge regionale 12/05 "Legge per il governo del territorio" che all'art.
1 dispone tra l'altro che la Regione provveda alla diffusione della cultura
della sostenibilità ambientale ed il Libro Verde sull'ambiente dell'Unione
Europea promulgato il 28,3.07, da cui si rileva l'importanza della
sensibilizzazione verso gli strumenti di politica ambientale
SI IMPEGNANO A:
1. creare, in collegamento con il Territorio e con gli Enti Locali ed in funzione
di moduli tematici di percorso per l'educazione ambientale, raccordi
progettuali fra:
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•
•
•
•
rete dei Centri di educazione ambientale,
rete dell'Amministrazione e Istituzioni scolastiche,
realtà museali, dei parchi,
associazioni operanti nel settore ambientale e del sociale
organizzato;
2. avviare, nel rispetto delle autonomie scolastiche, percorsi sistematici di
educazione ambientale e di sviluppo sostenibile nei curricola delle scuole
di ogni ordine e grado;
3. definire una pianificazione condivisa sui tempi progettuali e programmatori
cosi delineati:
• nel primo semestre del 2008: ricerca, individuazione e definizione di
linee finalizzate a percorsi di educazione ambientale e di sviluppo
sostenibile nei curricola dei diversi gradi e ordini di scuole;
• 2008-2009: realizzazione della prima annualità riferita a percorsi di
apprendimento di educazione ambientale e di sviluppo sostenibile
nei cunicola dei diversi gradi e ordini di scuole, sulla base di un
bando elaborato di comune accordo tra le Parti del presente
Protocollo, pubblicato e gestito da Regione Lombardia - Direzione
Generale Qualità dell'Ambiente, destinato ad un numero limitato di
istituti scolastici;
• 2009-2010: realizzazione della seconda annualità di percorsi
curricolari di educazione ambientale ed allo sviluppo sostenibile,
con valutazione della sperimentazione biennale svolta;
4. attivare, in coerenza con il Piano Triennale di cui al successivo articolo 5,
strumenti quali:
• laboratori didattici utilizzabili dalle scuole come aule all'aperto, con
lo scopo di integrare le conoscenze e le attività in essere dei vari
centri parco, riserve naturali e musei con i programmi scolastici;
• spazi permanenti e mostre itineranti per la didattica interattiva sui
temi di educazione ambientale e di sviluppo sostenibile;
• centri servizi, identificati, come centri risorse ambientali per la
partecipazione pubblica e privata, in particolare con i musei, i
parchi regionali e le riserve naturali;
• convegni, seminari, workshop ed altri eventi come "Expo
scuolambiente" intesi come momenti per la valutazione
partecipativa di quanto realizzato;
• azioni europee riferite all'educazione ambientale ed allo sviluppo
sostenibile anche attraverso scambi e partecipazione a programmi
ed iniziative come la "Green Week";
• monitoraggio delle esperienze riferite alla sperimentazione;
• sito web (realizzato e gestito di comune accordo tra le varie realtà)
attraverso il quale presentare materiali prodotti, utili alla
promozione fra i giovani della cultura della sostenibilità dello
sviluppo e della protezione ambientale;
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5. costituire, ai fini dì una ottimale gestione delle attività previste dal
presente Protocollo:
a) un "COMITATO INTERISTITUZIONALE" composto da:
− Regione Lombardia - Direzione Generale Qualità dell'Ambiente Struttura Informazione Ambientale, che lo presiede e coordina,
− Regione Lombardia – Direzione Generale Istruzione, Formazione
e Lavoro,
− Ufficio Scolastico Regionale,
− Fondazione Lombardia per l'Ambiente, in quanto Soggetto
operante all'interno del Sistema allargato di Regione Lombardia,
− altri Enti del Sistema regionale allargato, con competenze
istituzionali coerenti con le finalità del presente Protocollo;
che definirà il Piano Triennale per il periodo 2008/2010, la
composizione del Comitato Tecnico di cui alla lettera b) del presente
articolo e delle sue articolazioni, nonché le modalità di
coordinamento e di interazione tra tali organismi; il Comitato potrà
avvalersi di tavoli di lavoro composti da realtà di rappresentanza
istituzionale, dell'associazionismo sociale e civile, delle università e
del mondo della ricerca;
b) un
"COMITATO
TECNICO"
composto
da
rappresentanti
dell'Amministrazione scolastica e delle relative Istituzioni, secondo i
gradi d'istruzione, dei Centri di educazione Ambientale (CREA), dei
musei, dei parchi e riserve naturali, delle associazioni socioeconomiche, con il compito di coordinare e supportare le reti che a
livello dei territori provinciali della Lombardia contribuiranno
all'elaborazione ed all'attuazione del Piano Triennale;
c) "GRUPPI TECNICI INTEGRATI" formati da referenti del Centri di
Educazione Ambientale, dei Parchi e dei Musei, da associazioni
impegnate nelle attività ambientali e sociali con rappresentanti delle
realtà dell'Amministrazione e delle Istituzioni scolastiche, con i
seguenti compiti:
1. individuare il fabbisogno territoriale e le modalità di risposta
coerenti
2. valutare criteri per l'attuazione del Piano Triennale per quanto di
competenza anche ai fini del monitoraggio e della valutazione
articolata rispetto alle diverse fasi delle attività;
6. programmare:
• la Struttura regionale "Informazione Ambientale" della D.G. Qualità
dell'Ambiente, per lo svolgimento delle proprie funzioni di
programmazione, ricerca e sperimentazione, si avvarrà della struttura
di cui all'articolo 5, lettera b);
• in particolare, con il supporto del Comitato Tecnico dovrà elaborare:
a. entro 8 mesi dalla firma del presente Protocollo: le linee
programmatiche pluriennali operative, comprensive delle risorse
umane, economiche/finanziarie;
b. entro il 1 aprile di ciascuna delle annualità del presente
Protocollo: un programma operativo comprensivo delle risorse
umane, economiche, finanziarie;
c. per il primo anno di applicazione del presente Protocollo, ovvero
relativamente all'anno scolastico 2007/08: un programma stralcio;
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7. condividere risorse:
Regione Lombardia - Direzione Generale Qualità dell'Ambiente e l'Ufficio
Scolastico
Regionale
per
la
Lombardia,
nell'individuazione,
programmazione, realizzazione e valutazione delle fasi attuative del
presente Protocollo:
a) intendono avvalersi di:
• risorse umane in possesso di specifiche competenze in materia,
differenziate per ciascuna Parte del presente Protocollo secondo
le rispettive disponibilità, che saranno concordate e definite
attraverso specifici accordi;
• risorse economico finanziarie, derivate anche da progetti nazionali
o europei, integrabili da parte di realtà istituzionali, del privato, de!
privato sociale ed associativo che intendano partecipare,
differenziate per ciascuna Parte del presente Protocollo secondo
le rispettive disponibilità, previamente e annualmente concordate
sulla base di specifici accordi;
b) tengono conto delle proprie, specifiche funzioni e competenze,
dell'apporto partecipativo di soggetti pubblici e privati che,
partecipando al Protocollo, ne condividano i contenuti e siano ritenuti
validi coattori;
c) mettono a reciproca disposizione. le proprie banche dati e le
informazioni necessarie per le realizzazioni progettuali concordate.
8. DURATA DEL PROTOCOLLO DI INTESA:
Il presente Protocollo di Intesa scade II 31 dicembre 2010.
Le Parti possono concordare integrazioni e/o modifiche al presente
Protocollo, considerate necessarie per migliorare il perseguimento degli
obiettivi del Protocollo stesso, nonché lo svolgimento dei propri compiti
istituzionali.
Letto, confermato e sottoscritto:
Milano, 16 aprile 2008
per la Regione Lombardia
per l'Ufficio Scolastico
Regionale per la Lombardia
L'Assessore alla
Qualità dell'Ambiente
Il Direttore
(Marco Pagnoncelli)
(Anna Maria Dominici)
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