Pilepic:«Nonèriiiizioche sognavo Eppure questa
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Pilepic:«Nonèriiiizioche sognavo Eppure questa
Pilepic:«Nonèriiiizioche sognavo Eppure questa Cantù è da playoff» Basket. La guardia croata: «Continuo a pensareche il nostro roster sia uno dei migliori della A Èsoltanto questione di tempo per mostrare una buona pallacanestro. E i risultati arriveranno* FABIO CAVAGNA CANTÙ «L'ambiente mi piace e la società è molto organizzata È chiaro però che avrei voluto iniziare la stagione diversamente e non con due sconfitte. C'è un po' di frustrazione anche perché il club arriva da un anno non positivo eper questo volevamo assolutamente partire con il piede giusto. Non è facile però mettere insieme llgiocatorinuovi, che praticamente non si conoscevano, in poco tempo. Inpiù siamo stati anche sfortunati con l'infortunio a Dowdell a cui si sono aggiunte le cattive condizioni fisiche di Laganà. Giocare con un solo playmaker a Brescia è stata chiaramente una cosa complicata. Ora fortunatamente abbiamo due partite in casaedobbiamo vincerle entrambe per riportare ilbilancio inpari e vedere la stagione, che comunque è lunga, da un'angolazione migliore». Così, tutto d'un fiato un educatissimo e disponibilissimo Fran Pilepic dipinge la situazione in casabiancoblù. «DevDedobbiamodfenderemeglk>> «Senza Dowdell abbiamo perso un riferimento e, come accennavo non è facile giocare con un solo play - puntualizzala guardia croata -. Per questo ci serve tantissimo l'innesto di Waters e dovremo esserebravi neh'inserirlo nel gruppo nel più breve tempo possibile perché intanto sto avendo la conferma che il campionato italiano è uno dei migliori in Europa: equi- librato e con diverse squadre di grande qualità Se guardo il nostro roster penso sia uno dei migliori della serieAe per questo sono convinto che il nostro obiettivo debba essere quello di raggiungere i playoff». Detto dellasquadra, ecco Pilepic (fidanzato con Boj ana che sposerà laprossimaestate)parlare un po' di se stesso. «Il tiro da tre sugli scarichi il mio punto forte eia difesa il punto debole? Direi di sì, questo è quello che emerso nelle prime due giornate - confessa -. Credoche ingeneratela squadradebbacrescere in difesaperché abbiamo subito troppi punti, ma penso altresì che dopo una sconfitta ogni giocatore debbaguardare in primo luogo ai propri errori e sicuramente la mia difesa nelle due gare è stata negativa Sono frustrato perquesto soprattutto per l'esordio con Venezia perché era una partita punto a punto e senza qualche errore avremmo potuto vincere. In particolare a inizio dell'ultimo quarto eravamo pari e ogni possesso era doppiamente importante. Con Brescia ho mostrato qualche progresso, ma non è ancora sufficiente». «Il coach, i tifosi e i nostri leader» E di Kurtinaitis cosa l'ha più impressionata? «Premetto che del coach posso dire solo cose positive. È stato un grande giocatore e capisce ilbasket da diverse angolazioni, dote che nonsempre isuoi colleghi hanno. Avendogiocato ad alto livello sa cosapensano i giocatori in determinati momenti della gara Personalmente credo che possa darmi consigli utilissimi. Inoltre è un grande lavoratore. Ci alleniamo moltissimo ed è soltanto questione di tempo. Continuando alavorare in questo modo sono certo che mostreremo una buonapallacanestro e che i risultati arriveranno». APilepic chiediamo altresì cosa l'abbia più sorpreso dell'impatto con l'ambiente. «I tifosi sono incredibili - risponde senza indugio -. Sia in precampionato sia nella gara a Desio hanno mostrato una caricaenorme e si vede che cercano in tutti i modi di aiutare laloro squadra a vincere. Anche se il PalaDesio non erapieno, laloro spinta si è sentita eccome. Vivono la partitaunpo' come in Spagna ma addiritturaconunamaggiore carica agonistica». Per chiudere, chi ritiene sia il vero leader di questa squadra? «È difficile dare una rispostaperché è ancora molto presto. Sicuramente Dowdell anche per il ruolo chericoprivain campo eraun riferimento importante. Darden è un giocatore di grande esperienza ed è quello che ha avuto la camera più vincente e ad alto livello. Callahan si sta calandobenissimo nel molo di capitano, sta facendo un ottimo lavoro e anche lui è molto esperto. In campo sicuramente Lawalèunfattorenell'areapitturata. Direi questi tre anche se poi le gerarchie siformano stradafacendo». Fran Pilepic, 27 anni, guardia croata di 1.93, da questa stagione alla Pallacanestro Cantù l due nuovi giocatori aggregati Acker: potrei venire apiedi... Spinelli: ottima opportunità Primo allenamento ieri per i due nuovi giocatori che la Pallacanestro Cantù ha voluto subito aggregare. L'allusione è ovviamente ad Alex Acker e a Valerio Spinelli. «Sono felice di potermi allenare qui a Cantù e ringrazio la società per avermi dato questa possibilità - confida Acker, 33 anni, guardia americana di nazionalità italiana (acquisita grazie al matrimonio con una ragazza di Cantù), ma con status di comunitario per la serie A -. Non solo infatti posso mantenermi in condizione con una squadra di alto livello, ma allo stesso tempo sono in una situazione logisticamente molto comoda. Abito a pochi minuti dal Toto Caimi e addirittura potrei venire qui anche a piedi...» «Ho accettato di buon grado la proposta di Cantù di allenarmi qui e dare una mano alla squadra in questo momento di difficoltà per l'infortunio del playmaker e per i problemi fisici di Laganà così il 37enne play Spinelli -. Mi sembra anche un'ottima opportunità di tenermi in forma dato che ho già visto che qui si lavora tanto e intensamente». Pfrfrie«NonèrùiiziodK>sogiiavo EppurequestaCantùèdaplayoff»