Una strage di pecore Altri due lupi avvistati sul

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Una strage di pecore Altri due lupi avvistati sul
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LA PROVINCIA
DOMENICA 27 SETTEMBRE 2015
Lago e Valli
Una strage di pecore
Altri due lupi
avvistati sul confine
Allarme. L’allevatore: «Divorati 43 animali su 120»
Due cacciatori testimoni oculari, la Svizzera si attiva
E la Provincia di Como: «Metteremo le fototrappole»
MARCO PALUMBO
Questa volta sono
due schiaccianti indizi a fare
una prova. E a creare nuovi timori lungo la linea di confine
legati all’inatteso e, secondo
alcuni, preoccupante ritorno
del lupo sulle creste montuose
tra Canton Ticino e valli del
Comasco, in particolare Val
Cavargna e Valle Albano.
Situazione sotto controllo
Dopo l’avvistamento con tanto
di foto-prova lo scorso 29 agosto in Valle Morobbia di una famigliola di predatori – madre e
tre cuccioli – ecco una nuova
testimonianza che rimbalza
dal Ticino con tanto di dettagli.
È stata una coppia di cacciatori
rossocrociati a rivelare di aver
assistito nei giorni scorsi alla
seguente scena: due esemplari
lupi adulti stavano sbranando
una pecora.
Quanto basta per far scattare un nuovo allarme non solo
in Valle Morobbia, ma anche al
di qua del confine. Il racconto
dei due cacciatori apre, secondo l’Ufficio cantonale Caccia,
due ipotesi: o alla famigliola
avvistata il 29 agosto si è aggregato un secondo esemplare
adulto o siamo in presenza di
due nuovi predatori che da
qualche giorno occupano stabilmente la Valle Morobbia e
che, come bacino di caccia, potrebbero tranquillamente
sconfinare in alta Val Cavargna e di lì sulle cime dell’Alto
lago. L’Ufficio cantonale Caccia ha avviato gli accertamenti,
mentre l’allevatore cui i lupi
hanno sbranato la pecora ha
commentato sconsolato: «E
con questa sono 43, su un gregge di 120 pecore!».
Peraltro i due cacciatori
hanno parlato di “esemplari di
grossa taglia”. Chiaro che non
si tratta, a questo punto, solo di
segnalazioni, ma di una presenza fissa, che sicuramente
non deve essere sottovalutata.
L’abbondanza di ungulati (cinghiali e cervi in particolare), in
Val Cavargna, rappresenta un
richiamo irresistibile per questi indomiti predatori. I commenti e le prese di posizione, a
due passi dal confine, non si
sono fatti attendere. L’Associazione per un territorio senza grandi predatori ha già parlato di “invasione” e si è prontamente appellata al Consiglio
federale per rivedere la Convenzione di Berna (in base alla
quale il lupo è specie protetta).
Anche la Provincia di Como,
con il vicepresidente con delega alla Caccia Fiorenzo Bongiasca e il comandante della
Polizia provinciale Marco Testa, si è prontamente attivata,
dopo la segnalazione del 29
agosto. In realtà, il monitoraggio era già iniziato da qualche
tempo.
«Nei prossimi giorni andremo a posizionare lungo il confine quattro fototrappole –
conferma Marco Testa -.
Questo ci consentirà di capire
quanto sta avvenendo. Le zone
montagne sono popolate da
ungulati, cervi e soprattutto
cinghiali, che rappresentano
quasi il 90% del cibo per i lupi.
Va ricordato che questi predatori si nutrono anche di carcasse animali. I nuovi avvistamenti? Non credo si tratti di
una seconda coppia di lupi. La
struttura sociale prevede la
caccia in branco. Dunque, è
probabile che la coppia che ha
sbranato una pecora nei giorni
scorsi sia la stessa immortalata
lo scorso 29 agosto. Magari in
quella particolare circostanza
il maschio si era allontanato alla ricerca di cibo. Si muovono
per cacciare anche in un’area
di cinque chilometri».
Nessun pericolo per le persone
Con le fototrappole dunque (e
con un po’ di fortuna) si avranno presto tracce tangibili del
transito del lupo anche nel Comasco. I tecnici hanno però ribadito che “non c’è nessun pericolo per l’uomo”.
«Promesso, cambieremo
la bandiera a brandelli»
Lanzo Intelvi
Il sindaco interviene
dopo la segnalazione
di un lettore de La Provincia
sulla Sighignola
Proseguono a ritmo
serrato i lavori di messa in sicurezza del piazzale a ridosso
Balcone d’Italia.
Dalla Regione Lombardia,
attraverso la Comunità montata Lario Intelvese, dopo l’approvazione del progetto preliminare, erano stati assegnati
al comune di Lanzo 70 mila euro, il Comune ha trovato gli altri 60mila.
«È stata approvata una variazione al progetto originario- conferma il sindaco Enrico Manzoni- che prevede la
posa di fioriere , la realizzazione di marciapiedi per l’accesso
Orby
Ecco i lupi fotografati al confine con la Val Cavargna FOTO ARCHIVIO
Grandi predatori
Paura anche in val Roggiasca
Il cacciatore trova un orso
Non solo dalle vette che delimitano il confine naturale tra Comasco
e Canton Ticino arrivano segnali
preoccupazioni circa la presenza
di grandi predatori. È di questi
giorni un avvistamento altrettanto preoccupante nei Grigioni
italiani e precisamente in Val
Roggiasca, nella parte più a sud
del municipio di Roveredo. Anche
in questo caso la segnalazione
arriva da un cacciatore, che si è
imbattuto in un orso, forse lo
stesso già avvistato in Val Brega-
glia qualche tempo fa. La segnalazione è stata confermata dall’Ufficio Caccia Cantonale. La zona in cui
e’ stato avvistato l’orso è a poche
ore di cammino dal nostro territorio e dalla Valle di San Jorio. L’orso
avrebbe tentato di avvicinarsi al
cacciatore. «Un avvistamento
singolare, il primo del genere in
quel territorio - conferma il comandante della polizia provinciale, Marco Testa -. Sicuramente la
segnalazione non va sottovalutata. L’orso può coprire distanze
in Vetta ai disabili. Saranno rifatte le luci e sarà sistemato
l’attraversamento pedonale.
Per quanto concerne il ritardo
della sostituzione della bandiera sulla terrazza panoramica è stato causato dalla rottura
della carrucola e il cavo di scorrimento non si è trattato né di
incuria, disinteresse o degrado, vista l’attenzione che dedichiamo al sito. Le bandiere
vengono sostituite 4 volte l’anno. Il 2 giugno, il 4 novembre,
nel corso della stagione turistica estiva e quando necessita».
In municipio ci sono grandi
scorte proprio perchè la bandiera si rovina facilmente.
Una ditta si occuperà di aggiustare la carrucola, il sindaco
è stato ricoverato in ospedale e
questo ha rallentato le procedure che stava seguendo in prima persona
Sull’abbattimento delle barriere architettoniche richieste
anche dal Fai,Fondo per l’Ambiente Italiano che ha messo a
disposizione 15 mila euro poiché il Balcone d’Italia è uno dei
« luoghi del cuore», interviene
anche la consigliera regionale
Daniela Maroni capogruppo
in commissione e relatrice in
aula della legge sul turismo.
«Con questa legge- spiega Daniela Maroni- vogliamo rendere tutti i cittadini uguali nella fruizione dei servizi turistici, senza una distinzione con i
diversamente abili. Abbiamo
voluto con forza l’abbattimento delle barriere architettoniche in quanto il turista è turista
anche se seduto in carrozzina.
Con un intero articolo- il n 4
della legge- conclude-abbiamo
regolamentato il turismo accessibile». Sulla Sighignola interviene anche la Presidente
della Pro Loco Carla Cereghini Negri.
«In questa stagione estiva il
Balcone d’Italia è stato al centro di tante manifestazioni.
Nonostante i lavori e malgrado
ancora ci sia ancora tanto da
fare, Pro Loco e l’associazione
Valle Intelvi Turismo, hanno
promosso e rivitalizzato uno
dei luoghi più affascinanti del
territorio nazionale».I gestori
del chiosco in vetta, i quali, nonostante il cantiere, hanno
cercato di mantenere pulizia e
decoro su tutta l’area.
Francesco Aita
importanti in poco tempo, anche
più di 20 chilometri. E Roveredo
non è distante da noi. Solitamente
gli orsi vengono avvistati in altre
zone, al confine con il Bresciano o
con la Provincia di Sondrio».
L’Ufficio grigionese per la caccia
ha invitato alla prudenza. Anche
in territorio comasco si guarda
con attenzione all’evolversi della
situazione e a possibili nuovi
avvistamenti in territorio grigionese. Le autorità del vicino Cantone hanno messo a disposizione di
cittadini e cacciatori un sito in cui
sono descritti i comportamenti da
tenere in caso di “incontri ravvicinati”. Anche in provincia di Como
la guardia e’ alta. 1 M. PAL.
CARLAZZO
Crotto Castello
Oggi inaugurazione
Oggi la cooperativa Azalea
inaugura il crotto di Castello, che la Comunità montana le ha affidato in gestione.
Da qualche tempo è già attiva la vendita di prodotti locali, che la clientela mostra
di apprezzare. In occasione
dell’inaugurazione ufficiale, dalle 11 al pomeriggio
sarà possibile degustare
polenta con salsiccia e altre
specialità tipiche. G. RIV.
MENAGGIO
Vivi Nobiallo
Festa culinaria
Il gruppo Vivi Nobiallo propone, per oggi la festa del
cinghiale. Appuntamento
a mezzogiorno nel parco
giochi della frazione, con
polente e spezzatino e polenta e cinghiale come piatti forti. E’ consigliabile la
prenotazione
allo
0344/35257 0 allo
0344/30653. G. RIV.