Frati Minori dell`Emilia-Romagna Notiziario -1

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Frati Minori dell`Emilia-Romagna Notiziario -1
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
1
Festa della
Provincia
Sommario
Santa Maria di Campagna - Piacenza
21 maggio 2007
Festa della Provincia 1
I - Saluto del Ministro 2
II - Beato Marco...
3
III - Cronaca ...
8
Definitorio generale... 9
Unione Conferenze... 11
Vita della Provinica 14
I - Definitorio
14
Note di Cronaca
17
I - Osservanza...
17
I - Le Grazie...
19
Abbiamo Vissuto
20
Patriarca...
22
I nostri defunti
28
Si è svolta a Piacenza lunedì 21 maggio ‘07, presso la
Chiesa e il Convento di S. Maria di Campagna la
prima festa della Provincia. Si è trattato di un appuntamento nuovo, occasione di fraternità, di festa,
di preghiera e di condivisione della nostra vita. Come
primo momento abbiamo ricordato il nostro confratello e Beato Marco da Bologna, poi celebrato l’Eucarestia, condiviso la mensa e infine abbiamo reso grazie al Signore per il dono della Vocazione.
2 - Notiziario
Fraternitas n. 132
Notiziario
Provincia di “CRISTO RE”
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
(In copertina: “Frate Foco”, olio su tavola, di Piero Casentini, 2004. Bologna, Curia provinciale.)
Anno XXXIX - n.s.
N. 129 - Giugno 2007
Sped. in Abbonamento postale
art. 2 comma 20/c legge 662/96
Filiale di Bologna - Stampato in proprio
Reg. Trib. Bologna n. 6799 del 10.04.98
Periodicità mensile
Dir. resp.: Fr. Giovanni Mascarucci
Redattore: Fr. Marco Zanotti
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
I
Saluto del Ministro
Carissimi fratelli,
benvenuti a questa 1° Festa della Provincia e grazie per
aver risposto così numerosi, per
aver avuto il coraggio di lasciare
le vostre occupazioni quotidiane,
per esservi sentiti liberi di rispondere alla chiamata del Ministro
provinciale sapendo che in fondo le nostre Chiese o i nostri Conventi non cascano se manchiamo
un giorno o anche qualche giorno.
L’esperienza primitiva
del nostro Ordine ci dovrebbe essere di sprone per non perdere la
libertà interiore e per dare alla nostra vita uno svolgimento seguendo priorità che la qualificano.
Tommaso da Celano, al
capitolo 15 della Vita prima, descrive il fervore iniziale e la voglia dei primi Frati di ritrovarsi
insieme: “Com’era ardente l’amore fraterno dei nuovi discepoli di Cristo! Quanto era forte in
essi l’amore per la loro famiglia
religiosa! Ogni volta che in qualche luogo o per strada, come
poteva accadere, si incontravano, era una vera esplosione del
loro affetto spirituale, il solo
amore che sopra ogni altro amore è fonte di vera carità fraterna.
Ed erano casti abbracci, delicati
sentimenti, santi baci, dolci colloqui…
Essendo immuni da
qualsiasi amore egoistico, dal
momento che riversavano tutto
l’affetto del cuore in seno alla
comunità, cercavano con tutto
l’impegno di donare perfino se
stessi per venire incontro alle
necessità dei fratelli. Erano felici quando potevano riunirsi, più
felici quando stavano insieme;
era invece penosa per tutti la seFrati Minori dell’Emilia-Romagna
parazione, amaro il distacco,
doloroso il momento dell’addio”
(2Cel 38-39: FF 387).
Siamo convenuti qui per
fare festa, per esprimere a Dio e
manifestarci reciprocamente la
gratitudine e la gioia della nostra
vocazione francescana.
Siamo qui per un corale
rendimento di grazie al Signore
e questo lo faremo nella celebrazione dell’Eucaristia. In particolare ricorderemo i fratelli Bellarmino, Benvenuto e Contardo che
ricordano il 50° di professione
(1957) e Fr. Secondo il 25° (1982).
Un breve momento di ascolto della vita santa di un nostro confratello: il Beato Marco
da Bologna, che qui riposa, ci
aiuterà a fare memoria della nostra storia e delle nostre tradizioni. Ringrazio Fr. Luigi Dima per
aver accolto la mia richiesta e
colgo l’occasione per congratularmi, congratularci con lui per
il recente conseguimento, presso
la Facoltà di Storia e Filosofia
dell’Università di Bologna, del
Dottorato in Cultura del Medioevo e Archivistica con il massimo dei voti: 110 lode.
L’agape fraterna, preparataci dalla Fraternità di Santa
Maria di Campagna con l’aiuto
di tante persone di buona volontà che vogliono bene ai Frati, sarà
un altro bel momento di fraternità.
La celebrazione della
nostra vocazione, che concluderà questa giornata, ci unirà nel
rinnovare la Professione che ciascuno di noi, in tempi differenti
ha emesso, per ripresentare, con
entusiasmo e con fede, l’offerta
delle nostre vite.
Ascolteremo la Parola di
Dio, la Regola, le Costituzioni.
A partire da queste suggestioni,
chi vuole, con parole brevi ed
ispirate e con ordine, potrà parlare ai fratelli di Dio e della vita
religiosa.
Al termine della celebrazione, faremo alcuni gesti che
vogliono essere segni che consolidano la reciproca appartenenza
alla nostra Famiglia provinciale:
questi gesti sono significati dal
bacio del Vangelo di Nostro Signore che abbiamo promesso di
vivere, dalla consegna della Regola a ciascuno da parte del Ministro quale invito a seguire da
Saluto del Ministro provinciale, Fr. Bruno Bartolini
Notiziario -
3
vicino l’esperienza santa del Padre San Francesco, dall’offerta
dell’obolo che i Guardiani, in nome delle Fraternità, deporranno
nelle mani del Ministro a favore
di famiglie o persone bisognose,
costituiranno il suggello della
gioia riconoscente e della volontà di “perseverare sino alla fine”.
Poi “casti abbracci, delicati sentimenti, santi baci” e di
nuovo alle nostre case.
Un ringraziamento particolare va alla Fraternità di Santa
Maria di Campagna per l’accoglienza festosa e in particolare al
Guardiano Fr. Gloriano Pazzini,
per il quale, poi, mi è giunta una
comunicazione da parte del governo dell’Ordine: nomina a Visitatore generale per la Provincia
tridentina di San Vigilio, in Italia. Felicitazione e auguri uniti al
ricordo nella preghiera.
La Festa della Provincia
2008 si terrà a Bologna; sarà presente il Ministro Generale, Fr.
José R. Carballo, in visita alla
nostra Provincia
Fr. Bruno Bartolini
Ministro provinciale
II
Presentazione
del Beato Marco
da Bologna
Marco da Bologna nasce
nel 14091 col nome di Basotto
da Bartolomeo di Giacomo (di S.
Maria) della Vezzola nel territorio della parrocchia di S.
Barbaziano presso Farneto
(BO)2 , mastro armaiuolo (+1439/
1440), e da Lisia (figlia) di
Basotto d’Argile (BO), notaio,
anziano e ambasciatore di Bologna, terziaria ed ancora vivente
nel 1473. I frati dell’Osservanza
compaiono sempre nei cinque testamenti da loro dettati (dal 1438
al 1463). Basotto per alcuni richiama il bacio (basium), più probabilmente è pronuncia di un
diminutivo (Pasotto) di Pase cioè
Pace. L’appartenenza alla famiglia Fantuzzi gli verrà attribuita
solo nel secolo successivo.
Non si sa solo molto della sua infanzia, va però rilevato
come Bologna stesse vivendo un
momento particolare di grazia,
anche per la presenza degli Osservanti, stabilitisi da poco presso la città nel 1403 con la fondazione del Convento di S. Paolo
in Monte da parte di fra Giovanni di Stroncone. Nel 1417 viene
eletto come vescovo di Bologna
il B. Niccolò Albergati (+1143)
che, fra l’altro, nel 1421 gli conferisce alcuni benefici ecclesiastici. Nel 1424 S. Bernardino
giunge a Bologna. Nel 1431 diventa pontefice Eugenio IV e viene convocato il Capitolo Generale degli Osservanti nel convento di S. Paolo in Monte a Bologna. Nel 1433 La Madonna di S.
Luca scende a Bologna e le piogge alluvionali terminano. Nel
frattempo Basotto si dedica agli
studi e diventa “magister artium”
che indica la competenza in filosofia, medicina e diritto. In quest’ultimo campo era particolarmente versato sia nel campo civile che in quello canonico.
Il 25 aprile 14353 Basotto, in seguito alla predica di fra
Francesco da Trevi, percorre la
salita dell’Osservanza e riceve
l’abito dal b. Giacomo Primadizzi cambiando il nome con quello
del santo del giorno, Marco,
l’evangelista. Vale la pena ricordare come l’Osservanza stesse
vivendo il suo periodo d’oro grazie alla presenza di Santi come
Bernardino da Siena (+14-44),
Pietro Regalado (+1456), Gio-
Durante la presentazione della figura del Beato Marco
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Frati Minori dell’Emilia-Romagna
vanni da Capestrano (+1456),
Diego d’Alcalà (+1463), Giacomo della Marca (+1476), e di
molti altri venerabili frati, molti
dei quali conosciuti da lui personalmente4 .
Il nostro Beato probabilmente manifesta subito particolari doti dato che dopo solo tre
anni di vita religiosa, che era il
limite minimo, viene nominato
guardiano a Fonte Colombo e in
seguito sembra avere sempre ricoperto incarichi di responsabilità. Nel 1444, in particolare,
Marco viene mandato a Faenza a
fondare il convento di S.
Gerolamo (ora cimitero comunale). Nel frattempo la riforma dell’Osservanza si avvia alla maturità. Nel 1438 S Bernardino nominato primo Vic. Gen. degli Osservanti Cisalpini e l’anno dopo
la sua morte avvenuta nel 1444
viene nominato S. Giovanni da
Capestrano. Infine l’undici gennaio 1446, con la bolla Ut Sacra
di Eugenio IV, gli Osservanti
vengono ad avere una pressoché
totale autonomia e a Roma avviene l’elezione del b. Giacomo
Primadizzi a primo Vicario Generale degli Osservanti eletto dai
frati al quale succederà nel 1449
S. Giovanni da Capestrano. Per
quanto riguarda il convento dell’Osservanza di Bologna vanno
segnalati i primi tentativi di
domus filiale con la dimora di S.
Anna dentro porta S. Mamolo.
La figura di Marco comincia ad avere rilevanza nazionale attestata dalle numerose
predicazioni a cominciare da
quella del 1450 a L’Aquila5 , dove
riposa il corpo di Bernardino da
Siena che sarà canonizzato a
Roma nello stesso anno. Marco
partecipa alla celebrazione che
vedrà la presenza di numerosi
frati e dove avrà modo di conoscerli e di farsi conoscere, tanto
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
che l’anno successivo S Giovanni da Capestrano, dovendo partire per l’Europa centrale, lo nomina suo delegato e commissario.
Questa sua esperienza lo
renderà il naturale successore del
Vicario Generale degli Osservanti e, in effetti, nel 1452 avverrà
la sua prima elezione a questo
importante incarico. Durante il
suo primo mandato comincia a
tessere relazioni con le famiglie
signorili del tempo attestate dalle sue 48 lettere a noi pervenute6 . Quella però a mio avviso più
interessante è quella a fra Roberto Caracciolo da Lecce, il quale,
essendo personalità di grande rilievo e non gradendo l’elezione
di Marco (probabilmente perché
pensava di essere eletto lui), “torna” fra i Conventuali e si mette a
scrivere accuse contro l’Osservanza tanto dure da portare la
questione fin davanti al Pontefice. Sventate le sue accuse, chiede di essere riaccolto nell’Osservanza e la lettera di Marco è appunto una lettera di riconciliazione scritta nel medesimo spirito
della Lettera ad un Ministro di S.
Francesco. Questa sua premura
da vero discepolo di Francesco è
tanto più ammirevole in quanto
fra Roberto tornerà a brigare fino
ad uscire definitivamente dall’Osservanza per poi diventare
vescovo di Lecce. Un avvenimento felice è invece l’autorizzazione di Niccolò V a fondare
un Monastero delle Clarisse a
Bologna, quello che sarà il
Corpus Domini retto da S.
Caterina Vigri (+1463).
Nel 1455 Callisto III diventa pontefice, scade il mandato di Marco, ma viene comunque scelto fra i sei frati a disposizione del pontefice per eventuali
missioni a Costantinopoli, caduta in mano dei Turchi il 29 mag-
gio 1453. Nel frattempo diventa
nuovamente superiore provinciale e nel 1456 avrà la gioia e l’onore di accogliere S. Caterina Vigri
a Bologna. Nel 1458 Marco, scadendo da Provinciale si reca a
Roma per mettersi al servizio del
Vicario Genarale. Nel 1461 diventa nuovamente Ministro Provinciale7 , ma due anni dopo viene inviato a visitare i conventi di
Palestina, Creta e Rodi.
Ritorna nel 1464 in tempo per la sua seconda elezione a
Vicario Generale degli Osservanti ad Assisi. Anche durante questo secondo governo deve subire
l’amarezza di una ribellione dei
frati, questa volta capeggiati da
Pietro Caprioli da Brescia
(Capriolanti) 8 . Nel 1467 al Capitolo generale degli Osservanti
a Mantova scade dal mandato,
ma rimane come assistente del
nuovo Vic. Gen., che morendo
dopo solo due anni aprirà la strada alla terza elezione del nostro
Beato. Questo terzo mandato vedrà Marco impegnato nella sua
prova più difficile in quanto nel
1471 avviene l’elezione di fra
Francesco della Rovere O.F.M.
(conv.) a Sommo Pontefice col
nome di Sisto IV. Questa elezio-
Fr. Luigi Dima mentre presenta il
Beato Marco da Bologna
Notiziario -
5
ne aprirà la contesa col nipote di
lui, Pietro Riario O.F.M. (conv.),
divenuto Cardinale protettore
dell’Ordine, il quale vuole sopprimere l’Osservanza. Chiamato
in Concistoro gli viene comunicata senza preavviso l’intenzione di sopprimere l’Osservanza.
Marco difende valorosamente la
santità della riforma, confermata
fra l’altro, dai primi Santi Osservanti, ma si trova di fronte da una
parte l’ostilità di Pietro Riario,
malcelata da una ostentata indifferenza alle sue parole, e dall’altra l’inerzia del Collegio Cardinalizio e dello stesso Pontefice di
fronte alla decisione del Cardinale nipote. A questo punto avviene una scena drammatica.
Marco, consapevole che la scelta è gia stata presa e che le sue
parole di difesa sono vane, pieno
di commozione fa un atto non
protocollare. Estrae dalla manica una copia della Regola Bollata, la depone davanti al Papa e
invoca S. Francesco invitandolo
a difendere la sua Regola, perché
lui non ci riesce; poi scoppia in
pianto e se ne va senza essere
congedato. Questa reazione coglie di sorpresa sia il Papa che i
Cardinali. Marco, consapevole
che sarebbe stato richiamato, parte da Roma prima di essere nuovamente convocato. Si reca quindi a Napoli, poi in Toscana e in
Lombardia, andandosene ogni
volta prima che giungano i messi pontifici, con la “complicità”
degli ospiti. Formalmente non si
può parlare di fuga in quanto non
ha mai ricevuto personalmente la
convocazione. Al suo comportamento ai limiti dell’obbedienza
si aggiunge un appello presso le
corti europee. Queste rispondono con lettere di protesta al Pontefice che è costretto a desistere.
L’Osservanza è salva, ma, ovviamente, Marco non è più nelle gra-
6 - Notiziario
zie della Santa Sede. Nel 1472,
al Capitolo Generale degli Osservanti a L’Aquila, viene eletto il
B. Angelo da Chivasso e Marco,
secondo il desiderio del Pontefice, viene dimesso da ogni incarico di governo e torna in provincia dove non sarà eletto nemmeno guardiano, ma tornerà ad essere il semplice frate dei primi
anni.
La sua autorità morale
resta comunque grande e nel 1473 insieme al b. Michele Carcano
da Milano, che predica il quaresimale in S. Petronio a Bologna,
e a B. Bernardino da Feltre è fra
i promotori del Monte di Pietà di
Bologna. La disgrazia ai livelli
alti comunque persiste e nel 1475
viene escluso dai partecipanti al
Capitolo Gen. a Napoli. Anche
qui il nostro Beato fa un gesto ai
limiti: non è convocato, ma vi si
reca ugualmente. Quando l’aula
capitolare si chiude e Marco rimane fuori dalla porta, S. Giacomo della Marca protesta apertamente e dichiara di cedergli il
suo voto. A questo punto l’assemblea capitolare acconsente alla
sua presenza e viene accolto fra
il plauso generale. Marco, nonostante sia stato ricolmato di ono-
ri, è ormai fuori dai quadri generali dell’Ordine, anche per l’età
ormai avanzata, e non riceve alcuna responsabilità.
In quello stesso anno va
ricordata a Bologna la fondazione della SS. Annunziata come
succursale del convento di S. Paolo in Monte. La giovane figlia
dell’Osservanza bolognese verrà
ben presto a scalzare la primaria
importanza della madre grazie
alla posizione e, successivamente, all’estensione causata dalla
presenza dello Studio Generale
dell’Ordine.
Il 10 aprile 1478 è al
Capitolo generale degli Osservanti a Pavia dove fa uno dei discorsi ai Capitolari e esattamente un anno dopo, il 10 aprile 1479,
Sabato Santo, muore a S. Maria
di Nazareth a Piacenza, dove si
era recato per predicare il Quaresimale. L’Osservanza viene a
perdere uno dei suoi più grandi
difensori, ma annovera ancora tra
le sue fila frati di grande rilievo9 .
Il suo corpo attrae la devozione
di molti fedeli e cominciano i primi miracoli, anche nonostante i
tentativi di contenimento dei frati. Le autorità comunali per far
cessare l’afflusso alla chiesa cer-
Il Ministro provinciale, Fr. Bruno Bartolini, presiede l’Eucarestia
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
cano di far riesumare il corpo
perché la putrefazione distolga i
fedeli. I frati si oppongono, ma il
timore non era fondato, visto che
l’anno successivo, quando viene
esumato per trasferirlo nella cappella a lui dedicata, viene trovato ancora sostanzialmente intatto, mentre un frate sepolto insieme a lui nello stesso giorno era
già decomposto.
Nel 1527, per allargare le
mura della città, viene decisa la
demolizione della chiesa di S.
Maria di Nazareth ed il corpo viene traslato nella chiesa di S. Maria Maddalena delle Suore Francescane Terziarie. Nel 1547 viene edificata l’attuale chiesa di S.
Maria in Campagna al posto della chiesa abbattuta. Nel 1622 inizia la costruzione della cappella
dei Magi affrescata dal Pordenone e nel 1626 il corpo di Marco viene portato nella nuova chiesa e deposto nella cappella dei
Magi.
Il 5 marzo 1868 Marco
da Bologna viene beatificato da
parte del B. Pio IX.
Fr. Luigi Dima*
Elefantuzzi (Fantuzzi), decapitato
per congiura il 15 marzo 1512. La
madre si sarebbe poi risposata con
Bartolomeo.
3
Secondo l’Ariosti/Melloni.
Wadding 1431, Tosti 1437, Tosti/
Piana 1438.
4
Ricordiamo anche i Beati per la
Chiesa universale Tommaso da Firenze (+1447), Ercolano da Piegaro
(+1451), Matteo d’Agrigento
(+1451), Gabriele Ferretti (+1456),
Arcangelo da Calatafimi (+1460) e
Antonio da Stroncone (+1461). Vi
sono inoltre i beati per l’Ordine Alberto da Sarteano (+1450), Giacomo Primadizzi da Bologna (+1456),
Gabriele Mezzavacca da Bologna
(+1463). Bologna annovera fra i frati
anche fra Francesco Piazza (+1460).
5
Successive predicazioni a
Ravenna, Norcia e Mantova, quaresimali in S. Petronio a Bologna
(1454), in S. Croce a Firenze (1461),
in S. Lorenzo in Perugia (1470), due
a Milano (il secondo nel 1472)
6
Per avere un’idea ricordiamo quelle a Giorgio I Brankovitch, re di
Bosnia, a Bianca Maria Visconti,
duchessa di Milano (cinque), a
Galeazzo Maria Sforza (Visconti),
Duca di Milano (due), a Federico I
d’Urbino e Montefeltro, Piero I Medici (due), al suo figlio Lorenzo il
Magnifico, a Barbara degli Hohenzollern di Brandeburgo, Marchesa di
Mantova (due), a Ludovico III Gonzaga, Marchese di Mantova.
7
Secondo altre testimonianze sarebbe stato Vicario dal 1456 al 1460 per
la seconda volta, senza indicare
quando sarebbe stato eletto la prima
e se vi fu un’altra elezione.
8
La Secessione ufficiale dei
Capriolanti avverrà nel 1472 e terminerà nel 1479 con la morte di fra
Pietro Caprioli.
9
Ricordiamo i Beati per la Chiesa
Universale Pacifico da Cerano
(+1482), Simone da Lipnicz (+1482), Antonio Bonfadini da Ferrara
(+1482), Giovanni da Dukla (+1484), Cristoforo da Milano (+1485),
Giacomo Illirico da Bitetto (+1485c.), Pietro da Mogliano (+1490),
Baldassare Ravaschieri da Chiavari
(+1492), Bernardino da Feltre (+1494), Angelo da Chivasso (+1495),
Marco da Montegallo (+1496),
Bernardino da Fossa (+1503), Vincenzo de L’Aquila (+1504), Timoteo
da Montecchio (+1504), Ladislao da
Gielnòw (+1505), Francesco da
Calderola (+1507). Vi sono inoltre i
beati per l’Ordine Michele Carcano
da Milano, Ludovico Gonzaga,
Barnaba da Terni e Alessandro
Ariosti da Bologna (o da Ferrara,
+1486c.). Bologna annovera tra i
suoi frati anche fra Ludovico, Patriarca d’Antiochia, (vivente il 29
maggio 1479).
* Questa è la stesura della relazione avvenuta il 21 maggio a S. Maria
di Campagna (PC) per la Prima
Festa della Provincia. Ho rielaborato gli appunti per una più facile lettura. Per un approfondimento
e per una ricerca delle fonti rimando al lavoro di fra Giambattista
Montorsi in “Risuona nelle mie
orecchie il rumore del loro andare...”, Pazzini Editore 2006.
NOTE:
1
Secondo l’Ariosti/Melloni, la data
tradizionale tratta dal Wadding sarebbe il 1405; secondo il Tosti il
1415; secondo il Tosti corretto da
Piana il 1416.
2
Per alcuni sarebbe figlio di Ponaro
(Apollinare) della famiglia degli
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Il Guardiano, Fr. Gloriano Pazzini, dà il benventuo ai Frati per il pranzo
Notiziario -
7
Il pranzo nel
refettorio del
Convento che
contiene 75
Frati della
Provincia
La Celebrazione della nostra vocazione:
ringraziamento per
la propria vocazione
e rinnovo della professione di vita evangelica. Nella foto a
lato momenti della
suggestiva celebrazione: bacio del Vangelo, mani sul libro
aperto della Regola
come segno di affidamento, consegna della Regola dei Frati
Minori e del Testamento di S. Francesco ad ogni Frate, da
parte del Ministro
Ogni Guardiano consegna nelle mani del Ministro l’obolo che la Fraternità
in Capitolo ha deciso di offrire in segno di condivisione a chi si trova in
difficoltà nel vivere quotidiano nell’ambito del territorio regionale
8 - Notiziario
Regola dei Frati Minori e Testamento di S. Francesco, Edizioni Terra dei
Fioretti, 2007. Immagini della vita
di S. Francesco tratte da antichi codici
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
III
Cronaca
della Festa
Lunedì 21 Maggio 2007
si è tenuta per la prima volta la
festa della Provincia. La scelta di
questa data, anziché quella di Cristo Re, nostro titolare, è stata motivata sia dal fatto che il 21 Maggio cade la memoria del beato
Marco da Bologna, sia dall’essere quello primaverile un tempo
più favorevole.
In ogni modo ci siamo ritrovati, convocati dal nostro Ministro, in più di 70 frati, ospiti della fraternità di S. Maria di Campagna, attorno al corpo del beato
Marco, conservato nella stupenda basilica piacentina.
Non si è trattato né di un
Capitolo delle stuoie, né di un Capitolo spirituale, bensì di una festa, anche se non sono mancati i
momenti di formazione e di preghiera.
Le parole introduttive
del Ministro ci hanno ricordato
il clima di gioia e di amore vicendevole che caratterizzava la
prima fraternità dei frati minori.
È seguita l’esposizione,
ricca di contenuti e nello stesso
tempo semplice, sul beato Marco da Bologna, tenuta da Fr. Luigi Dima, a lui dobbiamo dire un
grazie sincero. Fr. Luigi ha saputo renderci simpatico e vicino
questo nostro fratello, vissuto
tanti secoli fa, in un contesto molto diverso dal nostro. Il beato
Marco infatti ha ancora molte cose da insegnarci: l’amore alla propria vocazione, la carità fraterna,
lo zelo apostolico, l’attenzione ai
poveri; soprattutto la fedeltà alla
Regola e il coraggio nel difendere il proprio ideale di vita, unito
sempre all’obbedienza al Papa,
anche in situazioni drammatiche.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
La concelebrazione Eucaristica, presieduta dal Ministro,
ci ha visti riuniti attorno alla Parola e all’Eucaristia, come una
famiglia di fratelli, per attingere
a quella sorgente, la forza e la fiducia. La testimonianza della vita
fraterna, ci ha ricordato il Ministro, è la prima forma di evangelizzazione ed anche il primo modo di fare pastorale vocazionale.
Il pranzo comunitario,
abbondante e ben servito da molti
volontari, è stato un’occasione
per rinsaldare rapporti, scambiarsi informazioni e soprattutto vivere in gioiosa semplicità la festa della fraternità.
A conclusione della giornata, ci siamo radunati nella basilica per la “Celebrazione della nostra vocazione tra memoria
e impegno”.
Di questo momento ricordiamo in particolare il rinnovo della professione religiosa e
la consegna della Regola ad ogni
frate da parte del Ministro.
Significativo è stato pure
il gesto di solidarietà che ogni
fraternità ha compiuto, offrendo
una somma di danaro al Ministro
che la devolverà ad una situazione di particolare bisogno.
Con la riconoscenza al
Signore per il dono dei fratelli,
siamo ripartiti per le nostre case,
felici per aver potuto sperimentare ancora una volta la bellezza
della vocazione francescana alla
quale il Signore si è degnato di
chiamarci.
Fr. Francesco Marchesi
Particolare della Basilica di S. Maria di Campagna in Piacenza
Notiziario -
9
Dalla Curia generale
Comunicato del Definitorio - maggio 2007
1. Scambi Fraterni
I membri del Definitorio
generale si sono aggiornati a vicenda sulle attività e visite svolte dall’ultimo incontro di marzo,
un periodo che include la Settimana Santa e la Pasqua. Il Ministro ed il Vicario generale, con
quasi tutti i Definitori hanno partecipato ad un incontro con la
Conferenza di Spagna e Portogallo (CONFRES) a Siviglia nei primi giorni di aprile. Inoltre il Ministro generale ha presenziato a
parte del Capitolo della Provincia di San Giacomo di Compostella e visitato brevemente la
Provincia di Arantzazu con Fr.
Miguel Vallecillo M. Fr. Miguel
ha anche assistito al Capitolo della Federazione del Marocco. Fr.
Francesco Bravi, Vicario generale, ha partecipato a parte del Capitolo della Provincia di Lombardia, e ha lavorato con i Francescani Secolari italiani. Il Ministro
generale e Fr. Jakab Várnai hanno visitato i Paesi Bassi; Fr. Jakab
ha anche partecipato al Capitolo
delle Stuoie della Provincia del
Beato Pacifico in Francia e della
Provincia dei Tre Compagni in
Francia e Belgio. Fr. Scime
Samac ha presieduto il Capitolo
della Provincia dell’Assunzione
10 - Notiziario
in Bosnia-Herzegovina, e si è unito al Ministro generale nella visita a due Province in Polonia: la
Provincia di Santa Maria degli
Angeli e la Provincia dell’Immacolata Concezione entrambe con
la curia provinciale a Kraków. Fr.
Finian McGinn ha partecipato
all’incontro di primavera della
Conferenza di Lingua inglese a
Vilnius, Lituania. Fr. Juan Ignacio Muro e Fr. Luis G. Cabrera
H. sono stati presenti al Congresso francescano a Monterey, Messico. Fr. Luis ha partecipato anche al Capitolo delle Stuoie della Provincia del Santo Vangelo in
Messico. Fr. Amaral Bernardo Amaral ha visitato la Libia durante il periodo pasquale. Fr. Mario
Favretto è stato al Capitolo di
Milano. Fr. Ambrogio Nguyen
Van Si ha visitato la Cina. Il Ministro generale ha partecipato ad
un incontro della Conferenza dei
Ministri generali del Primo Ordine e del T.O.R., accompagnato
da Fr. Stefano Recchia, che è stato riconfermato Segretario della
Conferenza per un altro mandato.
2. Relazioni di Visita
Il Definitorio ha studiato e discusso le relazioni della
Visita Canonica di due delle fraternità dipendenti dal Ministro
generale: la fraternità dei Penitenzieri della Basilica di S. Giovanni in Laterano e la Fraternità
del Collegio di San Bonaventura
a Grottaferrata.
3. Elezione di Visitatori
I seguenti Visitatori sono
stati eletti dal Definitorio generale:
Fr. Gloriano Pazzini, della Provincia di Cristo Re di Bologna, Italia, come Visitatore della Provincia di San Vigilio di
Trento, Italia.
Fr. Giacinto D’Angelo
della Provincia dell’Immacolata
Concezione della BVM di Salerno, Italia, come Visitatore della
Provincia di San Giacomo delle
Marche, Italia.
4. Il Fondo Giubileo
Il Definitorio ha ricevuto la relazione del recente incontro del Consiglio di Amministrazione del Fondo Giubileo ed ha
preso decisioni in merito ad alcune proposte. Ha anche accettato le modifiche alle Norme del
Fondo raccomandate dal Consiglio.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
5. Approvazione di Statuti Particolari
Le modifiche proposte
per gli Statuti Particolari di alcune Province sono state prese in
considerazione, insieme alle raccomandazioni della Commissione Giuridica dell’Ordine, e sono
state prese delle decisioni.
6. Questioni economiche
* La relazione del revisore dei conti esterno riguardanti i
Conti Generali è stata presentato
al Definitorio; più tardi sarà diffuso alle Province.
* L’Economo Generale,
Fr. Giancarlo Lati, ha anche presentato un aggiornamento sul lavoro nei cantieri aperti nelle case
dipendenti dal Ministro generale.
* Le raccomandazioni della Commissione per le Richieste
Finanziarie sono state esaminate
e gli stanziamenti decisi.
* Il Definitorio generale ha
ricevuto una relazione sull’incontro tenuto il 5 maggio ‘07 dal
Gruppo per la Collaborazione
nell’Assistenza Finanziaria (costituito da varie agenzie nell’Ordine che provvedono assistenza
per i progetti) e ha sostenuto i piani per sveltire la coordinazione
dell’informazione sulle richieste
e la concessione di assistenza.
7. Incontro dei Presidenti di
Conferenza
Durante la seconda settimana del “tempo forte”, il Definitorio si è incontrato con i Presidenti delle Conferenze dell’Ordine (7, 8 e 9 maggio). Gli argomenti affrontati includevano il
ruolo delle Conferenze nell’animazione e nel rinnovamento dell’Ordine, il ritorno di come le
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Entità stanno accogliendo la visione e la dinamica del Capitolo
Generale Straordinario del 2006,
un aggiornamento sulle questioni economiche delle case dipendenti dal Ministro generale, ed un
confronto iniziale sul prossimo
Capitolo Generale. Alla fine dell’incontro, il Definitorio generale ha riflettuto sulla verifica orale e scritta che i Presidenti hanno
offerto sull’incontro stesso, e ha
discusso su come incorporarla
nella programmazione futura.
8. Incontri ed Eventi prossimi
Il Definitorio si è accordato con i membri impegnati nella preparazione di diversi eventi
dei mesi futuri, specialmente per
l’Incontro con i Cardinali e Vescovi francescani ad Assisi e Roma (18-22 giugno) ed il Capitolo
delle Stuoie “Under 10” in Terra
Santa (prima settimana di luglio).
Il Definitorio ha discusso anche
i preparativi per l’incontro dell’UFME (Unione dei Ministri
Francescani d’Europa) che si terrà a Sarajevo dal 9 al 14 ottobre
2007, e per l’incontro del Definitorio generale con la Conferenza
di lingua inglese (ESC) alla St.
Bonaventure University, NY, nel
marzo-aprile 2008.
9. Decisioni Amministrative
In due sessioni separate
il Definitorio ha studiato un ampio numero di documenti riguardanti l’amministrazione ed il governo, ed ha preso decisioni al
riguardo.
Fr. Seán Collins, ofm
Segretario Generale
La Segreteria generale per la Formazione e gli Studi ha
presentato lo strumento di lavoro
per il II Congresso
Internazionale dei
Moderatori che si
terrà ad Assisi dal
13 al 28 ott. ‘07.
L’Instrumentum
Laboris pensato e
redatto nel corso
dell’XI Consiglio
Internazionale per
la Formazione e gli
Studi, che si è tenuto a Nairobi (Kenya) nel febbraio
‘07, dopo l’approvazione del Definitorio generale, è
consegnato ai Moderatori della Formazione permanente provinciali
Notiziario -
11
Unione Conferenze
Ministri Provinciali
Verbale del Consiglio di Presidenza
Il giorno 26 aprile 2007
presso la sede della Cimp-Cap in
Roma si è riunito il Consiglio di
Presidenza dell’Unione Conferenze Ministri Provinciali Francescani d’Italia, convocato a breve distanza dalla 31a Assemblea
di Arenzano per procedere ad alcuni adempimenti urgenti demandati dall’Assemblea al CdP.
Ha aperto i lavori il neo
Presidente di turno fr Aldo Broccato, il quale augurando ai presenti un proficuo cammino nello
spirito di comunione, ha presentato l’o.d.g. spiegando le motivazioni della convocazione.
Si apre la discussione
sulle risonanze e verifica dell’ultima 31 a Assemblea. Da tutti è
stata ribadita l’alta qualità dei
contenuti proposti, che hanno
centrato l’obiettivo per una preparazione adeguata dei Ministri
al Centenario delle Origini. Sui
contenuti qualcuno ha rilevato
che talune relazioni non hanno
focalizzato a pieno gli obiettivi
delle tematiche proposte; altri
hanno sottolineato che la scelta
delle quattro icone della vita di
Francesco d’Assisi, hanno arricchito la conoscenza delle Fonti e
delle intuizioni che hanno segnato l’esperienza umana e spirituale di Francesco. Sull’organizzazione e la sede dell’Assemblea si-
12 - Notiziario
è rilevata l’ottima accoglienza
riservata ai Ministri da parte dei
Provinciali della Liguria ed anche la buona articolazione delle
giornate assembleari, delle liturgie ben preparate e della serata
nella Cattedrale di Genova con il
neo Presidente della CEI Mons.
Angelo Bagnasco e la festa al
Palazzo Ducale con i canti e le
musiche di Michele Paulicelli;
inoltre viene raccomandato di
scegliere possibilmente strutture
ricettive più modeste, anche se su
Genova, come ha ribadito il Segretario, la scelta è stata obbligata per ovvi motivi (economia,
servizi vari, camere singole e sale
per incontri).
Richiesta della conferenza assistenti ofs e gi.fra. (CASIT)
Vengono lette due lettere inviate all’Unione dagli Assistenti Nazionali Ofs e Gi.Fra. Gli
Assistenti Ofs chiedono una sede
operativa stabile per lo svolgimento delle loro attività. Viene
ricordato a tal proposito che già
lo scorso anno ad Amantea si era
data la disponibilità di una sede
stabile presso la Cimp-Cap in
Roma. Ma in questa seconda richiesta viene ipotizzata la sede di
Assisi-Capodacqua come luogo
ideale. L’Unione non ha difficoltà a destinare una sede, ma occor-
re che da parte degli Assistenti
Ofs vi sia una posizione definitiva sulla scelta. Viene incaricato
il Segretario a prendere contatti
con il Provinciale dei Cappuccini di Assisi per offrire loro la disponibilità di un ufficio e di un’eventuale stanza per l’ospitalità
del Presidente.
In merito alla richiesta
degli Assistenti Gi.Fra. di creare
una Conferenza autonoma dall’Ofs degli Assistenti Nazionali
Gi.Fra., il CdP ha ritenuto di approfondire l’argomento con gli
Assistenti Gi.Fra. delle quattro
Famiglie in un apposito incontro
congiunto del CdP con gli Assistenti, al fine di chiarire questa
problematica e aspettando le conclusioni del Capitolo Nazionale
Ofs che dovrà trattare questo argomento e rivedere alcuni articoli
degli statuti Gi.Fra.
Programmazione del centenario delle origini 2008 e 2009
Dal risultato delle discussioni nei gruppi di studio
nella 31a Assemblea di Arenzano
circa la programmazione degli
anni 2008 e 2009 emergono le
seguenti indicazioni:
2008 - Si tenga un corso
di Esercizi spirituali da tenersi in
Assisi presso la Casa Leonori dal
17 al 23 Marzo 2008, possibilFrati Minori dell’Emilia-Romagna
mente con le meditazioni dettate
a due voci. Vengono incaricati il
Provinciale dei Minori di Assisi,
Fr. Massimo Reschiglian, il Segretario della COMPI Ofm Fr
Adriano Bertero assieme al Segretario dell’Unione Fr. Paolo
Fiasconaro per l’organizzazione,
contattando i relatori e un’equipe
per le liturgie, il canto e le due
celebrazioni nelle Basiliche della Porziuncola e di San Francesco. A conclusione degli esercizi, si tenga la 32a Assemblea generale per trattare le tematiche
sulla “vita dell’Unione”.
2009 - Si prende in considerazione la proposta di Fr. Pietro Maranesi presentata nell’Assemblea di Arenzano di organizzare una settimana celebrativa da
tenersi in Assisi dal 28 settembre
al 4 ottobre 2009 con convegno
di studio ed eventi particolari
aperti a tutti i frati e conclusione
il 4 ottobre con l’invito del Santo Padre. La stessa proposta è stata inoltrata anche alla Conferenza dei Ministri generali.
Il Segretario riferisce di
un colloquio avuto con la segreteria dei Ministri generali, i quali hanno ribadito le stesse perplessità espresse dai Ministri Provinciali durante l’Assemblea di
Arenzano circa la fattibilità della proposta. I Ministri Generali
risponderanno alla Commissione
di fr Maranesi per avere dei
chiarimenti, mentre il CdP è dell’avviso di patrocinarne l’eventuale iniziativa e proporrà ai Ministri Generali di organizzare un
grande raduno di frati in Assisi
per un “Capitolo delle stuoie“ da
tenersi nei giorni 27-28 e 29 novembre, data degli ottocento anni
di promulgazione della Regola e
conclusione in Roma con il Santo Padre. Questa iniziativa si vuole organizzare a livello italiano e
si può estendere a livello interFrati Minori dell’Emilia-Romagna
nazionale coinvolgendo i Ministri generali. A tal proposito il
Presidente invierà una lettera ai
Ministri generali che si riuniranno in Assisi il prossimo 3 ottobre
per far conoscere loro questa unica iniziativa che l’Unione intende organizzare nel 2009.
Commissione liturgica interfrancescana
Il Presidente della Commissione Fr. Ferdinando Campana presenta la relazione della
Commissione relativa alla mozione approvata nell’Assemblea
di Arenzano in merito al nuovo
Calendario da presentare alla Sacra Congregazione per il Culto
Divino e sulla pubblicazione del
nuovo Messale francescano. La
Commissione avendo recepito le
varie istanze e le votazioni su alcune proposte presentate nell’ul-
tima Assemblea, ha stilato il nuovo calendario e le “Variationes”
che saranno presentate in Congregazione, tenendo presente le
istanza delle singole Famiglie. Il
CdP approva le “ Variationes “ e
queste saranno presentate entro
il mese di maggio in Congregazione.
Sui rapporti con il Consorzio degli Editori francescani
è stato delegato il Presidente della
Commissione di prendere tutti gli
accordi necessari per la stampa
del Messale e si prevede la pubblicazione entro l’anno in corso.
Con l’agape fraterna offerta dalla Segreteria della CimpCap, si è chiuso l’incontro.
Fr. Paolo Fiasconaro
Segretario Generale
dell’Unione
In occasione del 50°
anniversario dei
Trattati di Roma la
Pontificia Università
Antonianum organizza un convegno di
studi su “La persona
umana operatrice di
giustizia pace salvaguardia del creato”
nella giornata di venerdì 22 giugno
2007. I relatori del
convegno sono: Fr.
Massimo Pazzini, Fr.
Lluis Oviedo, Fr.
Johannes B. Freyer,
Prof. Marco Bartoli,
Fr. José Merino, Fr.
David Jaeger. Per
informazioni e prenotazioni tel.:
0670373502, e-mail:
[email protected].
Notiziario -
13
Ritiri CPV giovani
26 - 27 maggio all'Osservanza di Bologna
25 luglio - 4 agosto XXVII Marcia francescana
verso Assisi
7-12 agosto Convegno europeo giovani ad Assisi
(max 30 posti)
In agosto Vacanze francescane a Villa Verucchio
20-30 agosto Pellegrinaggio in Terra Santa
Per informazioni rivolgersi a fra Luigi Dima
Centro Provinciale Vocazioni - Convento
Osservanza di Bologna
Tel. 051-582024 - Cell. 333 9755598
La Commissione per il dialogo in collaborazione
con la Segreteria generale per l’evangelizzazione organizza un corso di formazione permanente
sul dialogo ecumenico ed interreligioso ad
I-stanbul dal 17 al 28 ottobre 2007 in italiano e
in spagnolo. Il costo del corso è di 600,00, include vitto, alloggio, partecipazione al corso e
visita alle chiese dell’Apocalisse. I partecipanti
dovranno provvedere alle spese di viaggio e spese
personali. L’iscrizione dovrà essere inviata tramite fax oppure posta elettronica entro e non oltre
giovedì 30 giugno 2007 inviando nome completo
e Provincia di appartenenza. Per informazioni e
iscrizione: Fr. Ruben Tierrablanca Convento Santa Maria Draperis ‹stiklal Caddesi n. 429 - P.K.
243 - 34433 Beyoelu – Istanbul TÜRKYE (Turchia); Tel. +902122440243; Fax
+902122432791; e-mail:
[email protected]; [email protected] I
posti disponibili per il corso sono 20. I primi venti iscritti saranno confermati e riceveranno il programma dettagliato del corso.
14 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Vita della Provincia
I
Definitorio
S. Francesco in S.
Piero in B. (FC)
5 giugno 2007
* Nella mattinata di martedì 5 il Definitorio partecipa ai
funerali del Sig. Aldo Piazza, papà di Fr. Maurizio. Dopo aver
pranzato con la Fraternità di S.
Piero in Bagno nel pomeriggio si
iniziano i lavori alle ore 14.05. È
assente Fr. Giuseppe Ferrari impegnato come Visitatore generale presso la Custodia dipendente
(Napoli) del S. Cuore di Gesù in
Brasile.
* Si approvano all’unanimità i verbali della riunione
del Definitorio dell’8 maggio e
subito firmati.
* Il Ministro provinciale
chiede al Definitorio uno scambio sulla festa della Provincia tenutasi a Piacenza il 21 maggio.
Si è riscontrato un buon clima
fraterno e di festa, vi è stata una
bella accoglienza da parte della
Fraternità e si è potuto sperimentare un senso di appartenenza alla
Provincia più spiccato. Inoltre è
stato molto apprezzato la presentazione della figura del Beato
Marco da Bologna da parte di Fr.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Luigi Dima. Infine si è riscontrato una buona partecipazione di
Frati. Il Ministro provinciale si è
rammaricato per alcune assenze.
* Il Ministro provinciale
ha comunicato che sono stati raccolti 9.025,00 dall’offerta dell’obolo di ciascuna fraternità. Per
proposta del Ministro provinciale il Definitorio all’unanimità esprime parere favorevole a che le
offerte ricevute vengano devolute ad una famiglia in stato di necessità.
* Il Ministro provinciale
propone l’integrazione dell’équipe vocazionale nominando Fr.
Mauro Galesini Vice Animatore
Vocazionale e Fr. Ivano Cavazzuti membro dell’equipe.
* Il Ministro provinciale
presenta alcune difficoltà che si
sono presentate nell’iter burocratico fra la Regione, la SERINAR,
il Comune di Forlì e la Provincia
di Cristo Re circa la gestione dello Studentato “S. Francesco”. A
questo proposito la provincia ha
presentato un “parere pro veritate” elaborato da un noto Studio
legale di Bologna.
* Il Ministro provinciale
comunica al Definitorio che a
partire dal 1 maggio scorso vi è
un nuovo contratto di locazione
fra la Provincia e la Signora Rossi
attuale gestore del Bar inserito
nel complesso conventuale di S.
Piero in Bagno.
* Il Ministro provinciale
ha presentato una proposta di locazione di alcuni locali dell’ultimo piano dell’Osservanza di Bologna con la Scuola privata Kinder Hause diretta dalla Signora
Marianti.
* Il Definitorio si è soffermato sulle tematiche del prossimo incontro dei Definitòri provinciali del Nord Italia che si terrà a Montebello della Battaglia
dal 2 al 5 luglio prossimo.
* Il Ministro provinciale
dà lettura di una lettera del Presidente della COMPI, Fr. Marino Porcelli, in cui ringrazia Fr.
Gloriano Pazzini per il servizio
svolto in nome della Conferenza
come Assistente nazionale OFS.
* Il Ministro provinciale
informa il Definitorio che dal 16
al 23 giugno prossimo si recherà
in Russia per un pellegrinaggio
ai Monasteri ortodossi (Mosca,
Anello d’Oro, S. Pietroburgo)
nell’ambito della programmazione del Commissariato di Terra
Santa.
Notiziario -
15
* Alle ore 17.50 il Definitorio si incontra con la Fraternità lcoale per un ascolto fraterno sulla vita, sulle attività e sualla
salute dei Frati.
* I lavori terminano alle
ore 18.20, si saluta e si ringrazia
la Fraternità per la cordiale e fraterna ospitalità e si rientra nelle
proprie case.
CALENDARIO PER
L’ELABORAZIONE
DEL PROGETTO
DI VITA FRATERNA
IN PROVINCIA
6-7 S. Piero in B.;
14-15 S. Orsola;
26-28 SS. Annunziata Bologna;
28-30 S. Cesario
Richiesta
del Delegato provinciale
Missioni al Popolo
Nei giorni 4 e 5 giugno si è svolta ad Assisi (Casa Leonori)
la riunione nazionale dei delegati per le Missioni al Popolo. Per
la nostra Provincia erano presenti fra Giovanni Mascarucci, fra
Costantino Tamagnini e fra Riccardo Ceriani, ovvero la Fraternità
San Paolo Apostolo di San Cesario, incaricata per le missioni al
popolo. A seguito di questa riunione tutti i frati della Provincia
sono invitati a valutare la propria disponibilità per le seguenti
Missioni al popolo che si svolgeranno a
- Carnate (prov. di Lecco; missione dei frati lombardi)
dal 13 al 28 ottobre 2007
- Cagliari e Quartu (su richiesta della diocesi di Cagliari)
dal 20 gennaio al 3 febbraio 2008
- Sesto San Giovanni (prov. di Milano, missione nazionale) novembre 2009.
Si sta valutando anche la possibilità di una missione popolare nazionale nella nostra regione, poiché al momento non è
programmata nessuna missione nazionale per il novembre 2008.
Inoltre la Fraternità di San Cesario si sta muovendo per far conoscere alle diocesi e alle parrocchie della nostra regione la possibilità di effettuare diverse tipologie di missioni a seconda delle
necessità locali. Per ulteriori informazioni e/o per dare già la propria disponibilità si può telefonare a P. Giovanni (cell.
338.91.11.723 – 059/97.73.982). Sarà comunque cura dei frati
incaricati di sensibilizzare ogni fraternità su questo importante
aspetto della nostra evangelizzazione.
La Fraternità di evangelizzazione S. Paolo Ap.
10-12 Ravenna;
25-27 Ferrara
15-17 Piacenza;
18-20 Fiorenzuola;
22-24 Reggio Emilia
Convento S. Paolo apostolo
13-15 Villa Verucchio;
20-22 Montepaolo
16 - Notiziario
Via Emilia Est, 705 - 41018 S. CESARIO S. P. (MO)
Telefono:059-9773982
E-mail: [email protected]
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Ricorrenze
Giubilari
2007
25mo
professione
(1982)
Calendario del Definitorio
2-5 luglio 2007: Incontro dei Definitòri
del Nord Italia
6-8 settembre 2007: Pinié
2 ottobre 2007: Ravenna
30 ottobre: Carpi
26 novembre - 1 dicembre 2007, Tempo
forte del Definitorio: Bardonecchia (TO)
Fr. Secondo Ballati
23 X
50mo
professione
(1957)
Fr. Benvenuto
Busignani
22 IX
Fr. Bellarmino
Casadei
22 IX
Fr. Contardo
Montemaggi
22 IX
Elia Fr. Facchini
Benedetto Fr. Dalmastri
Enrico Fr. Zini
Bonaventura Fr. Pini
Celestino Fr. Baldi
8 luglio
11 luglio
13 luglio
15 luglio
27 luglio
Onomastici
Luglio
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
17
Note di Cronaca
I
XXVI Gioranta
dell’Osservanza
L’ Osservanza con gli appuntamenti delle sue “Giornate”,
a maggio, e delle “Giornate settembrine” promuove da 26 anni
iniziative di significativa cultura.
Il 5 e 6 maggio u.s. ha
vissuto uno di questi momenti
inserendosi nel ciclo delle manifestazioni centenarie carducciane
nazionali.
Il Carducci grande interprete nell’Ottocento dell’identità nazionale, come delle correnti
del pensiero europeo, non fu estraneo alla geografia dell’Osservanza; nelle giornate di riposo
presso i conti Gozzadini, sul colle di Ronzano, o seduto a leggere il quotidiano presso gli amici
di via di san Vittore vedeva dinanzi l’Osservanza. In quegli anni era noto l’umanista p. Paolino
Dall’Olio, l’amico confidente del
Pascoli.
Sabato 5 maggio, dopo il
saluto delle autorità municipali,
accademiche, della Fondazione
del Monte e del Ministro Provinciale dei Frati Minori dell’Emilia-Romagna si sono succeduti
relatori di forte spessore: il vice
presidente del CISM Sen. Nico-
18 - Notiziario
la Mancino, il prof. Massimo
Cacciari, Sindaco di Venezia ed
Emilio Pasquini, presidente delle celebrazioni centenarie carducciane.
Si chiudeva la prima
giornata con il concerto “Carducci in musica”, con Alida Oliva,
soprano e Paola Perrucci, arpa.
Il pieno in sala come nel
grande corridoio di accesso collegato con schermo gigante dai
tecnici di “Bologna Congressi”,
dava la misura dell’attesa degli
oratori. Il prof. Massimo Cacciari, sindaco di Venezia, ha inquadrato culturalmente il concetto di
etica partendo dalla radice greca
del termine “ethos”, la predisposizione di ognuno ad un partico-
lare comportamento e la predisposizione al cambiamento che,
nell’uomo, si fanno un tutt’uno
mediante la cultura. L’ethos non
aveva il significato morale di oggi.
Il vice presidente del
Consiglio Superiore della Magistratura Sen. Nicola Mancino
trattava il tema: “Etica e politica: laici e cattolici a confronto”.
Il dialogo approda sempre all’armonia e al rispetto reciproco:
auspicio nella situazione politica di oggi nello spirito del cristianesimo. Nell’ottica del servizio
alla persona umana, compito della politica, non dovrebbe esserci
posto per interferenze fra etica
laica e etica religiosa, proprio per
Alcuni invitati alla XXVI edizione delle Giornate dell’Osservanza dal tema:
“Per il centenario di G. Carducci: etica laica e etica religiosa” tenutasi dal
5 al 6 maggio 2007. Da sinistra: il Ministro provinciale, Fr. Bruno Bartolini;
il delegato dell’Università di Bologna, prof. Ivano Dionigi; il Sindaco di
Venezia, prof. Massimo Cacciari; il Vicepresidente del CISM, Sen. Nicolò
Mancino, il Presidente delle celebrazioni centenarie carducciane, il prof.
Emilio Pasquini, il Segretario della Fondazione del Monte, dott. Giuseppe
Chili.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
un reciproco arricchimento.
Il prof Emilio Pasquini,
coordinatore delle celebrazioni
centenarie dell’Università degli
Studi , ha parlato degli “Elementi religiosi nell’etica carducciana”. Il poeta credeva in Dio, l’ha
confessato pur con momenti ribelli e atteggiamenti massonici.
Non mancano nel poeta sentimenti velati di umiltà. C’era nel
poeta vivo un sentimento di energia evangelica che si nutriva di
un senso profondo della sacralità
della persona umana. Che il p.
Paolino Dall’Olio abbia avvicinato il poeta moribondo al suo capezzale negli ultimi giorni è il tema di una pubblicazione.
Domenica, 6 maggio, è
stato il giorno degli appuntamenti
di S. Ecc.za Rino Fisichella, Rettore Magnifico Università del Laterano, dei proff. Angelo Panebianco, Angelo Varni e Francesco Santi, seguiti sempre da un
pubblico numeroso e interessato.
Il prof. Varni con “Carducci e Bologna postrisorgimentale” ha parlato della nostra città
negli anni successivi all’unità
d’Italia, immersa nelle politiche
del periodo risorgimentale che il
poeta ha trasfigurato collegandole alle epopee della romanità classica e dei comuni medievali, non
mancava in lui il travaglio davanti alle innovazioni del secondo
Ottocento dovute alle tensioni
dell’incipiente industrializzazione.
Il prof. Angelo Panebianco con: “L’etica politica nell’età
contemporanea” ha parlato della
differenza, oggi, tra etica e forme di pseudo etica che in realtà
costituiscono forme di moralismo: l’etica dovrebbe rispettare
la specificità dei diversi ambiti:
della ricerca scientifica e dell’informazione alla politica.
Il prof Francesco Santi
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
ha trattato il tema: “L’etica francescana”. L’etica francescana
non propone una nuova cultura,
ma un diverso atteggiamento di
fronte alle attese del nostro tempo. Il francescano che sa di essere chiamato a vivere e operare in
uno spazio privo di garanzie, raccoglie quanto è sul tappeto, senza smarrimento e denunce e si
impegna a diffondere una sensibilità che porta ad autoconcepirsi
come “dono” da donarsi, a propria volta, con progetti che vedano “l’altro” al centro di ogni
interesse.
Alle ore 21,00 si chiudeva la seconda “Giornata” con il
concerto: “Carducci in musica”
con il “Coro della Chiesa Universitaria S. Sigismondo”, diretto da
Stefano Parmeggiani e la partecipazione del soprano Alida Oliva e Paola Perrucci, arpa, e il coordinamento artistico di M.Pia
Jacoboni. Concerto straordinario:
le musiche del primo Novecento
riproponevano liriche del Carducci .
A conclusione di questa
XXVI° ed. delle “Giornate dell’Osservanza” si può serenamente affermare che Bologna ha vissuto un appuntamento significativo del centenario carducciano .
La significativa presenza di autorità accademiche, militari, di
Stato e della Fondazione del
Monte e il foltissimo pubblico
pur nella coincidenza dell’inaugurazione di Mambo, programmata dal Comune di Bologna,
confermavano il valore dell’appuntamento carducciano dell’Osservanza. L’avvenimento verrà
riproposto in autunno con la pubblicazione degli Atti nella collana: “Quaderni del Monte 12° volume”.
Fr. Onofrio Gianaroli
"Gruppo della Sound of Scotland Pipe Band" per il Concerto a conclusione
della "IX Settimana della Cultura Europea" tenuto nel chiostro dell'osservanza il 13 Maggio, promosso dal Ministero per i Beni Culturali e
Paesaggistici, in occasione dell'inaugurazione dei lavori dei restauro alla
Chiesa promossi dalla Soprintendenza per i Beni ambientali.
Notiziario -
19
II
Catechesi
alle Grazie
Cinque anni fa nel nostro
Santuario, durante il mese di
maggio, abbiamo iniziato una serie di omaggi con la collaborazione delle parrocchie vicine vale a
dire quelle di S. Fortunato, del
Crocifisso, della Riconciliazione
e di S. Gaudenzo. Nel primo anno
abbiamo meditato su “Le figure
di Maria nel vecchio Testamento”; nel secondo su “Maria nel
Vangelo di Luca”; nel terzo su
“Maria madre di Dio nel mistero
di Cristo e della Chiesa”; nel
quarto “Il Santuario delle Grazie
un Santuario che catechizza”.
Il desiderio di tanti ci ha
spinto a continuare anche quest’anno, ed anche quest’anno abbiamo tenuto presente quanto il
Card. Ratzinger il 20 marzo 2005, poco prima di essere eletto
papa, nella introduzione al “Catechismo della Chiesa cattolica,
compendio”, scriveva: “Gli artisti di ogni tempo hanno offerto
alla contemplazione e allo stupore dei fedeli i fatti salienti del mistero della salvezza, presentandoli nello splendore del colore e nella perfezione della bellezza. È un
indizio questo di come oggi più
che mai, nella civiltà dell’immagine, l’immagine sacra possa esprimere molto di più della stessa parola, dal momento che è oltremodo efficace il suo dinamismo di comunicazione e di trasmissione del messaggio evangelico”.
Il nostro santuario all’inizio del 1600 fu tutto affrescato, non perché fosse più bello, ma
perché parlasse ai devoti di Maria; con il passare del tempo è stato molto impoverito dai terremoti
e dalla guerra, ma ha ancora una
20 - Notiziario
notevole ricchezza. Se si guardano le opere d’arte del santuario
avendo la preoccupazione di ascoltarle, si rimane ammirati per
il loro insegnamento. Per esempio quest’anno abbiamo approfondito il tema: “L’uomo nel progetto di Dio”, e l’arte del santuario ci ha permesso di seguire la
storia dell’uomo dalla creazione
fino al ritorno alla casa del Padre.
Nei soliti quattro venerdì, alle ore 21 abbiamo riflettuto
sui seguenti soggetti: Dio crea e
redime l’uomo; La chiesa madre
e maestra; Maria nella nostra vita;
Pellegrini verso il Padre.
Abbiamo seguito questo
schema ormai collaudato: Canto
d’ingresso; Introduzione: 1. Atto
penitenziale; 2. Invocazione allo
Spirito santo; Meditazione: 1.
Lettura della parola di Dio; 2.
Riflessione del sacerdote; 3.
Catechesi con proiezioni e Canti; Lode e invocazione: 1. Inno
Akàthistos; 2. Affidamento delle
famiglie a Maria; Conclusione.
I quattro temi sono stati
affidati alle quattro parrocchie
che si sono succedute in questo
ordine: 4 maggio, Riconciliazione; 11 maggio, Crocifisso; 18
maggio, S. Gaudenzo; 25 maggio, S. Fortunato. Per favorire la
partecipazione dei presenti è stato predisposto un fascicoletto che
riporta la Parola di Dio e i canti;
contiene anche il testo, letto da
una guida, che prepara all’ascolto dei canti e alla proiezione delle immagini.
Fr. Giambattista Montorsi
L’Editore Monte Università Parma
ha dato alle stampe la Cronica di
Salimbene de Adam, testo in latino,
a cura di Giuseppe Scalia, e traduzione in italiano a fronte di Fr.
Berardo Rossi. La presentazione
della “Cronica” in due volumi, per
la prima volta è disponibile per tutti
i lettori nell’edizione integrale e
completa.I volumi sarnno presentati nella sala delle Feste del Palazzo
Sanvitale in Parma, martedì 5 giugno alle ore 17.30.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Abbiamo vissuto
MAGGIO 2007
* Mercoledì 9 inizia a Milano Marittima l’incontro di Formazione permanente per fasce di
età 45-65 anni guidato da Mons.
Giuseppe Verucchi, Vescovo di
Ravenna.
* Giovedì 10 si conclude
l’incontro di Formazione permanente per fasce di età 45-65 anni
ed inizia l’incontro per la fascia
di età oltre i 65 anni, sempre guidato da Mons. Verucchi.
* Giovedì 10 alle ore 11.00
presso l’aula Paolo VI della Pontificia Università Lateranense in
Roma, è presentata l’ultima fatica di Fr. Adriano Garuti “Patriarca d’Occidente?” Storia ed Attualità alla presenza del Card. G.
Cattier con interventi di Mons. R.
Fisichella, Rettore Magnifico
PUL, del Prof. Cyril Vasil’ s.j. e
del Prof. G. Feliciani.
* Il giorno 11 si comunica
al Ministro provinciale che il
Definitorio generale ha nominato Fr. Gloriano Pazzini Visitatore generale per la Provincia Tridentina di San Virgilio.
* Venerdì 11 nel pomerigFrati Minori dell’Emilia-Romagna
gio si riunisce il Consiglio dello
Studio Teologico S. Antonio.
* Nel pomeriggio di sabato 12 il Ministro provinciale incontra a Ferrara il Vescovo Mons.
Paolo Rabitti.
* Sabato 12 nella primissima mattinata Fr. Giuseppe Ferrari parte per il Brasile come Visitatore generale della Custodia
dipendente (Napoli) del S. Cuore di Gesù.
* Nella giornata di sabato
Fr. Gilberto Aquini è ricoverato
presso il policlinico S. OrsolaMalpighi per accertamenti dopo
un lieve malore.
* Domenica 13 il Ministro
provinciale presiede alle ore
11.30 la celebrazione eucaristica
di chiusura della visita della statua originale della Madonna Pellegrina di Fatima al Santuario del
Murazzo in Modena.
* Il giorno 14 Fr. Gregorio
Montali è ricoverato per accertamenti presso la casa di cura Toniolo.
* Martedì 15 a Frascati Fr.
Marco Zanotti anima una giorna-
ta per i Formatori dell’Ordine di
lingua italiana e spagnola, nell’ambito di un corso formativo
organizzato dal Segretariato FeS
dell’Ordine.
* Dal pomeriggio del giorno 15 fino alla mattinata di giovedì 17 il Ministro provinciale
anima l’elaborazione del Progetto di Vita Fraterna della Fraternità
dell’Osservanza di Cesena.
* Nel pomeriggio di venerdì 18 presso la Curia provinciale
si riunisce l’Equipe dell’Animazione Vocazionale, con la presenza del Ministro provinciale.
* Nella giornata di lunedì
21 si svolge a Piacenza la prima
Festa della Provincia. Erano presenti circa 75 Frati.
* Nella mattinata di martedì 22 il Ministro provinciale
incontra Don Massimo Goni, parroco della Madonna del Paradiso in Faenza.
* La sera di martedì 22
presso la Chiesa del Corpus Domini di Bologna si è commemorato il 295° anniversario della Canonizzazione di Caterina de’
Vigri.
Notiziario -
21
* Dalla mattinata di mercoledì 23 fino al pranzo di venerdì 25 il Ministro provinciale anima l’elaborazione del Progetto di
Vita Fraterna della Fraternità di
S. Nicolò in Carpi.
* Il giorno 25 si concludono le lezioni presso lo Studio Teologico S. Antonio.
* Nel pomeriggio del giorno 25 si svolge l’Assemblea dello Studio Teologico S. Antonio.
* Lunedì 28 giunge la comunicazione del nuovo Governo
della Provincia Sannito-Irpina
(Benevento): Fr. Sabino Iannuzzi, Ministro provinciale; Fr. Franco Pepe, Vicario; Fr. Giulio Palmarozza, Fr. Vito Mercogliano,
Fr. Davide Panella, Fr. Giuseppe
Falzarano e Fr. Vittorio Barzarano, Definitori.
* Nel primo pomeriggio di
martedì 29 il Ministro e l’Economo provinciale si incontrano con
i dirigenti della SERINAR di
Forlì.
* Nella serata del giorno
29 la Fraternità S. Paolo di S.
Cesario mette in scena “Spettri,
d’umanità”, spettacolo multimediale presso il Teatro Michelangelo di Modena.
* Alle ore 09.30 di mercoledì 30 si incontra il Consiglio del
Segretario Formazione e Studi.
GIUGNO 2007
* Nel pomeriggio di sabato 2 giugno si è svolta la prima
marcia francescana per i colli bolognesi organizzata dai Frati
del Convento di S. Antonio in
Bologna.
22 - Notiziario
* La sera di sabato 2 presso l’ospedale civile di Ravenna è
deceduto Piazza Aldo, papà di Fr.
Maurizio.
* Lunedì 4 presso Villa Imelda a Idice (BO) inizia il corso di formazione per formatrici
promosso dalla Federazione dei
Monasteri del Veneto e dell’Emilia-Romagna.
* Il giorno 5 alle ore 10.00
si sono svolti i funerali del Sig.
Aldo PIazza, papà di Fr. Maurizio, a Forlì presso la Chiesa parrocchiale di S. Maria Lauretana.
* Nel pomeriggio di Martedì 5 incontro del Definitorio a S. Piero
in Bagno (FC)
* Alle ore 17.30 del giorno 5 è stato presentato presso il
Palazzo Sanvitale di Parma “La
Cronaca” di Salimbene de Adam,
traduzione di Fr. Berardo Rossi.
La comunità intera di
S. Marino di Carpi
grata per l’eroico apostolato profuso
presso le proprie genti durante i terribili,
tragici e nefasti momenti di guerra del 1943
e per le numerose vite soccorse e salvate
dalla morte esprime la sua infinita riconoscenza
a
Padre Luca Fellini
Il primo maggio 2007 una folta rappresentaza
delle maggiori associazioni di S. Marino di Carpi
ha consegnato a p. Luca una targa
che riconosce i meriti civili.
Beati gli operatori di pace
perché saranno chiamati Figli di Dio
(Mt 5,9)
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Patriarca d’Occidente?
Significato dell’omissione del titolo.
Presentazione dell’ultimo volume di Fr. Adriano Garuti:
“Patriarca d’Occidente, Storia e attualità”,
ESD, Bologna 2007.
Giovedì 10 maggio 2007
alle ore 11, nell’Aula Paolo VI
della Pontificia Università Lateranense veniva presentata l’ultima opera di p. Garuti (ndr): “Un
contributo di grande valore teologico all’interno dell’attualissimo
dibattito ecumenico”. In questo
modo iniziava il suo intervento
S. Em.za Rev.ma il Cardinale
George Cottier, Teologo Emerito
della Casa Pontificia alla presentazione del libro Patriarca d’Occidente? Storia e attualità, edito
dall’Edizioni Studio Domenicano, e scritto da P. Adriano Garuti
ofm, che per circa un ventennio
ha prestato il suo servizio alla Sede Apostolica, come capoufficio
della sezione dottrinale della
Congregazione per la Dottrina
della Fede, ed attualmente insegna come professore ordinario di
Ecclesiologia ed Ecumenismo
presso la suddetta Università e la
Pontificia Università Antonianum. Tra gli illustri relatori ol-tre
al Cardinale Cottier, Mons. Rino
Fisichella, Rettore Magnifico
della Pontificia Università
Lateranense, il prof. Cyril Vasil,
Decano della Facoltà di Diritto
canonico presso il Pontificio Istituto Orientale e il prof. Giorgio
Feliciani, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di
Milano. Fungeva da moderatore
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
il prof. don Salvatore Vitiello,
docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Oltre agli alunni e docenti presenti
venivano segnalati: Mons. Walter
Brandmùller, Presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, Mons. Nicola Filippi, Segretario particolare di S. Em.za
il Cardinale Camillo Ruini, nonché docente presso l’Istituto
Ecclesia Mater della Lateranense, P. Fernando Campagna, Guardiano del Collegio Internazionale “S. Antonio” di Roma, P. Vincenzo Battaglia, decano della
Facoltà di Teologia della Pontificia Università Antonianum, P.
Vladimiro Caroli del Pontificio
Consiglio per l’Unità dei Cristiani ed infine Mons. Michael K.
Magee, officiale della Congregazione per il Culto Divino e la
Disciplina dei Sacramenti, con il
quale l’autore nel suo testo ha
intrapreso un sereno dibattito sull’argomento.
Nel suo intervento
Mons. Fisichella affermava:
“Alla base della pubblicazione di
questo testo notiamo tre motivi
di fondo: il primo, la rinuncia del
titolo di Patriarca d’Occidente
all’interno dell’Annuario Pontificio; il secondo, dibattito che
l’autore ha avuto con il P. Magee;
e il terzo, se è sufficiente la scom-
parsa di questo titolo dall’annuario - motivato anche da una nota
esplicativa del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani - per
far sì che esso non appartenga più
al Romano Pontefice e dunque
non abbia più nessuna valenza
all’interno della Chiesa, o si debba attendere ad un atto vero e proprio del Papa?”. Dopo queste premesse Mons. Fisichella aggiungeva: “Il libro del P. Garuti
ruota attorno ad una triplice interpretazione: la nota esplicativa
del Pontifìcio Consiglio, la quale ha un valore peculiare all’interno del dialogo ecumenico,
che non riguarda la Chiesa solo
ad extra ma anche ad intra, perché ha una valenza ecclesiologica, l’interpretazione del prof. Magee e l’interpretazione dell’autore”. Mons. Rettore metteva anche in evidenza le differenti visioni che si hanno a livello ecumenico che distinguono la struttura patriarcale - più consona all’Oriente - da quella delle Conferenze epi-scopali - più attinente invece a quella occidentale,
con la proble-matica della Chiesa universale e quella locale.
Concludeva il suo pensiero ringraziando il P. Garuti
perché: “Finalmente si ritornava
in teologia a dibattere seriamente, dunque si usciva da quella viNotiziario -
23
sione monodale, che regna purtroppo nelle università dove al
massimo ci si insulta e non si è
più capaci come in passato di creare un dibattito, il quale gioverebbe senz’altro anche al magistero”.
Nascita dell’istituzione patriarcale
L’intervento di P. Vasil
verteva invece attorno all’aspetto storico e in modo particolare
al ruolo che il modello dell’impero romano aveva avuto nella nascita dell’istituzione patriarcale.
Egli affermava che all’inizio della Chiesa nascente: “In Occidente l’unica città che vantava l’origine apostolica era Roma, mentre in Oriente vi erano diverse città come Alessandria, Antiochia,
Efeso e Cesarea, le quali essendo legate all’attività apostolica
vantavano una certa giurisdizione
e un certo legame con le Chiese
limitrofe”. Ma ciò che era stato
di fondamentale importanza per
la formulazione dell’istituzione
patriarcale, erano i canoni degli
antichi sinodi, tra i quali in modo
rilevante, il canone 34 degli Apostoli. In questo modo lo sviluppo
del suo pensiero era ruotato attorno alla fondazione dei patriarcati, in modo particolare nell’ambito orientale, attraverso i vari
canoni sinodali e conciliari.
stico”; difatti: “sia i Patriarcati
che le Conferenze episcopali sono espressioni parziali di collegialità”, anche se bisogna dire
che “l’istituto patriarcale caratteristico dell’Oriente trova il suo
corrispondente non nel Patriarcato d’Occidente, ma nelle Conferenze episcopali”; e questa impostazione affermava il prof. Feliciani è apprezzabile perché a volte “si tende a presentare le Conferenze episcopali come realtà di
diritto umano, come se fossero
solo una sorta di espediente per
far fronte a contingenti esigenze
di carattere operativo e pastorale”. È risaputo invece che: “il diritto umano e divino non sono né
contrapposti né separati”, per
questo motivo: “ogni istituzione
autenticamente ecclesiale se da
un lato risponde ad esigenze di
diritto divino, dall’altro trovano
concreta realizzazione nella storia degli uomini in forme differenziate secondo le esigenze dei
tempi e dei luoghi”. Per quanto
riguardava le Conferenze episcopali, rifacendosi sia alla Lumen
gentium che al motu proprio Apostolos suos, ma anche alle varie
visite ad limina di Giovanni Pa-
olo II egli affermava che: “Le
conferenze sono una manifestazione, una particolare espressione e un organo particolarmente
appropriato della collegialità
episcopale nonché un modo concreto per esercitarla. Infatti la
conferenza tende in vari modi ad
esprimere quello iunctim che è il
punto di contatto tra il carattere
collegiale dei Vescovi e quello
primaziale di Pietro. E su queste
basi il Pontefice giunge ad affermare che esse riflettono in modo
notevole l’unità della Chiesa di
Cristo”. Inoltre delineando i poteri, i compiti e l’attività che esse
esercitano all’interno della Chiesa, affermava che: “Quando si
parla di Patriarcati e conferenze
al massimo si può parlare di somiglianza e non certo di identità
[...] infatti da una denominazione desunta dagli insegnamenti
conciliari [...] ci si spiega anche
perché la dottrina abbia più volte
paragonato le conferenze non
tanto ai patriarcati, quanto ai loro
sinodi”.
Reazioni alla soppressione del
titolo
Come si evince dall’in-
Rapporto tra le istituzioni patriarcali (in Oriente) e le Conferenze episcopali (in Occidente)
Il prof. Feliciani ha invece trattato maggiormente l’aspetto giuridico del rapporto tra Patriarcati e Conferenze episcopali.
Rifacendosi al P. Garuti ha affermato per quanto concerne i Patriarcati: “Si tratta di strutture radicate nella collegialità, che però
appartengono al diritto ecclesia-
24 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
troduzione del libro, già nel 1990
p. Garuti aveva affrontato questa
tematica in un altro lavoro, nel
quale affermava che tale titolo
attribuito al Romano Pontefice
non aveva un fondamento né storico né dottrinale, e concludeva
il suo contributo in questo modo:
“Anzi, ancor oggi nell’Annuario
Pontificio tra i diversi titoli del
Papa figura anche quello di Patriarca d’Occidente. Al termine
di questa ricerca ci si potrebbe
chiedere se non fosse opportuno
che non vi figurasse più”1.
Tale affermazione provocatoria nel corso degli anni ha
suscitato un notevole dibattito
trai teologi non solo cattolici, ma
anche di altre confessioni e in
modo particolare in quelli ortodossi, sollecitando così una vasta letteratura.
Ma la vera reazione è emersa nel mese di marzo dell’anno scorso, quando un noto quotidiano italiano anticipava attraverso un servizio, che il titolo
Patriarca d’Occidente era stato
soppresso dall’Annuario Pontificio. Subito la notizia si diffuse
rapidamente a livello internazionale e fu riportata da tutte le testate giornalistiche, le quali non
omisero nel loro servizio un esplicito riferimento al P. Garuti
per quanto concerne l’influsso
che egli aveva potuto esercitare
in tale gesto pontificio; considerando anche il legame, di cui l’autore gode ancora tutt’oggi con
Benedetto XVI in virtù del rapporto lavorativo e amicale, per il
fatto che, come si diceva prima,
era stato un suo strettissimo collaboratore in Congregazione.
Per questo motivo, non
tardarono varie reazioni. Alcuni
esprimevano “timori per la reazione che gli ortodossi potevano
avere”, altri parlarono di “inspiegabile e forse temporanea casFrati Minori dell’Emilia-Romagna
sazione”, altri ancora forse “di
una plausibile gioia che il patriarca Bartolomeo I avrebbe potuto
avere, essendo rimasto l’unico
depositario di un titolo patriarcale
di portata ultranazionale”. Sta di
fatto che il gesto venne interpretato in maniera diversa a livello
ecumenico, e in particolare dalle
Chiese ortodosse.
Da lì a pochi giorni infatti, il Vescovo Hilarion Alfeev
del patriarcato ortodosso di Mosca affermò che tale gesto doveva essere interpretato come “una
prova di crescenti pretese da parte
del Vescovo di Roma al primato
universale, ben sottolineato dai
titoli conservati” ossia come la
“pretesa del Papa a una giurisdizione universale come Vicario di
Gesù Cristo, successore del principe degli apostoli, il sommo
Pontefice della Chiesa universale”2. Quindi tale gesto non poteva essere considerato, come per
alcuni, segno della volontà del
Papa di migliorare i rapporti con
gli ortodossi, ma al contrario una
prova della sempre crescente pretesa al primato di giurisdizione,
che nessuna Chiesa ortodossa
non ha mai riconosciuto e non
può riconoscere3.
Anche M. Stavrou aveva dichiarato che i vari titoli con-
servati dal Pontefice risultavano
problematici per il mondo ortodosso, a differenza di quello patriarcale - il più accreditato anticamente dopo quello di Vescovo
di Roma - era perfettamente accettabile per l’Oriente cristiano.
Pertanto per Stavrou, la sua omissione ricopriva una considerevole
portata ecumenica, in quanto significava che esso non esistendo
più per il Papa, comportava di
fatto che la giurisdizione romana non era più circoscritta alla
Chiesa d’Occidente, ma in questo modo si estendeva al mondo
intero e invadeva il territorio canonico dei Patriarcati ortodossi4.
Motivazioni della omissione
A seguito di tutti questi
interventi, il 22 marzo 2006, il
Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani
emetteva un comunicato nel quale dal punto di vista storico si affermava: “In Oriente, nell’ambito del sistema ecclesiastico imperiale di Giustiniano (527-565),
accanto ai quattro Patriarcati
orientali (Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme), il Papa era compreso come
Patriarca d’Occidente”. A questa
visione orientale veniva contrapposta quella occidentale:
Notiziario -
25
“Inversamente, Roma privilegiò
l’idea delle tre sedi episcopali petrine: Roma, Alessandria ed Antiochia. Senza usare il titolo di
Patriarca d’Occidente, il IV
Concilio di Costantinopoli (86970), il IV Concilio del Laterano
(1215) ed il Concilio di Firenze
(1439), elencarono il Papa come
il primo degli allora cinque Patriarchi”, infatti: “Il titolo di Patriarca d’Occidente fu adoperato nell’anno 642 da Papa Teodoro
I. In seguito esso ricorse soltanto
raramente e non ebbe un significato chiaro. La sua fioritura avvenne nel XVI e XVII secolo, nel
quadro del moltiplicarsi dei titoli del Papa; nell’Annuario Pontificio esso apparve per la prima
volta nel 1863”.
Il comunicato osservava
inoltre che: “I1 significato del termine Occidente richiama un contesto culturale che non si riferisce soltanto all’Europa Occidentale, ma si estende dagli Stani
Uniti d’America fino all’Australia e alla Nuova Zelanda, differenziandosi così da altri contesti
culturali”, di conseguenza: “tale
significato del termine Occidente non intende descrivere un territorio ecclesiastico né esso può
essere adoperato come definizione di un territorio patriarcale”.
Resta invece “discutibile” l’affermazione che seguiva:
“Se si vuole dare al termine Occidente un significato applicabile
al linguaggio giuridico ecclesiale, potrebbe essere compreso soltanto in riferimento alla Chiesa
latina. Pertanto, il titolo Patriarca d’Occidente descriverebbe la
speciale relazione del Vescovo di
Roma a quest’ultima, e potrebbe
esprimere la giurisdizione particolare del Vescovo di Roma per
la Chiesa latina”.
Molto interessante era
poi la conclusione dove si affer-
26 - Notiziario
mava che il titolo Patriarca
d’Occidente, poco chiaro fin dall’inizio e divenuto “obsoleto e
praticamente non più utilizzabile”, appariva privo di senso “insistere a trascinarselo dietro”.
Pertanto è pienamente condivisibile, quella che potrebbe essere interpretata come la giustificazione della omissione del titolo
nell’Annuario Pontificio, e in
qualche modo attenua la portata
della prospettata particolare
giurisdizione del Vescovo di
Roma sulla Chiesa latina: “Ciò
tanto più che la Chiesa cattolica
con il Concilio Vaticano II ha trovato per la Chiesa latina nella
forma delle Conferenze
Episcopali e delle loro riunioni
internazionali di Conferenze
Episcopali, l’ordinamento
canonico adeguato alle necessità
di oggi”. Di conseguenza l’omissione “non cambia chiaramente
nulla al riconoscimento, tanto
solennemente dichiarato dal Concilio Vaticano II, delle antiche
Chiese patriarcali (LG 23)”.
Pertanto il gesto di Benedetto XVI “vuole esprimere un
realismo storico e teologico” e
non “sottintende nuove rivendicazioni”, anzi tale rinuncia
“potrebbe essere di giovamento
al dialogo ecumenico”.
A questo punto non era
mancato un secondo intervento
del Vescovo Alfeev, il quale dopo
alcune valutazioni discutibili del
territorio canonico e dell’uniatismo, ribadiva la diversa visione
ecclesiologica dei cattolici e degli ortodossi, e la conseguente
impossibilità per la Chiesa ortodossa di riconoscere la dottrina
sul primato. Egli auspicava inoltre che il ristabilimento dell’unità si potrà attualizzare solamente
se il primato del Vescovo di
Roma verrà inteso, come nel primo millennio, e cioè nel senso di
un primus inter pares tra i primati
delle Chiese locali5. Ne conseguiva inoltre la critica al Pontificio
Consiglio per non aver spiegato
in che senso la rinuncia del titolo
avrebbe favorito il dialogo ecumenico e che l’unico gesto che
poteva essere accettato era la rinuncia ai titoli che sottolineano
la giurisdizione universale del
Papa6.
Solo l’8 giugno 2006 veniva pubblicato un comunicato
ufficiale del Patriarcato Ecumenico, nel quale si affermava che
tra i titoli attribuiti al Papa solo
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
quello di Patriarca d’Occidente
veniva accettato dalla coscienza
della Chiesa ortodossa, tutti gli
altri erano inaccettabili in quanto implicavano una giurisdizione su tutta la Chiesa, che gli ortodossi non hanno accettato7.
Bisogna inoltre dire come affermava il comunicato del
Pontificio Consiglio per l’unità
dei cristiani che tale soppressione esprime: “l’orientamento
ecumenico del nuovo pontificato” e che “l’abbandono del titolo
di Patriarca d’Occidente, non
cambia per nulla il riconoscimento delle antiche Chiese patriarcali, manifestato con tanta solennità dal Vaticano II”.
Gesto autonomo e responsabile del Romano Pontefice
In risposta alle diverse
reazioni seguite all’abolizione
del titolo di Patriarca d’Occidente, il P. Garuti col suo lavoro ha
voluto dimostrare, a mio avviso,
prima di tutto che si è trattato di
un gesto autonomo e responsabile di Benedetto XVI, segnato
da un effettivo sviluppo nel pensiero del giovane teologo J. Ratzinger; pertanto il motivo principale dell’abolizione sembra essere costituito dalle implicazioni
ecumeniche del titolo. L’autore
ha anche rivisitato, nei capitoli
successivi, le diverse problematiche relative all’origine orientale dei Patriarcati, alla natura dei
poteri patriarcali e alla diversa
struttura della Chiesa in Oriente
e in Occidente, ma per concludere: “Al di là di ogni controversia storico-dottrinale e nonostante la diversa visione dei partner
del dialogo occorrerà pure prendere atto che già il Cardinal Prefetto della Congregazione per la
Dottrina della Fede firmò la Nota
sull’espressione “Chiese sorelle”, nella quale si diceva espresFrati Minori dell’Emilia-Romagna
samente che in Occidente “non
si sviluppò quella struttura patriarcale che è tipica dell’Oriente”. Divenuto Benedetto XVI,
alla prima occasione egli decise
che il titolo di Patriarca dell’Occidente fosse cancellato dall’Annuario Pontifìcio”8.
“In questo gesto Papa
Benedetto XVI - aggiungeva al
termine del suo intervento P.
Garuti - ha agito in maniera autonoma e responsabile, e penso
che abbia eliminato questo titolo
dall’Annuario Pontificio per ché
di per sé esso nel contesto attuale del dialogo ecumenico ha contrassegnato una perdita di quello
che è il significato della natura
stessa del primato. Già nella storia con la teoria della pentarchia,
ma ancora oggi l’insistenza nel
richiamare la necessità di distinguere i ruoli pri-maziale e patriarcale, di fatto ha diminuito quello che è l’esercizio del Romano
Pontefice. Pertanto Papa Benedetto XVI attraverso questo atto
ha voluto di nuovo mettere in evidenza l’irrinunciabilità della natura del primato. Per questo motivo la preoccupazione di fondo
che si trova nel gesto del Papa, è
di dire una parola chiara in campo ecumenico e cioè non si può
più continuare a riproporre questo ritorno alla pentarchia come
tentativo per superare quello che
è lo scoglio del primato del Romano Pontefice ma bisogna trovare un’altra via”.
Con questa visione era
d’accordo anche il Cardinale
Cottier il quale concludeva il suo
intervento affermando che: “Nel
dialogo ecumenico il titolo di Patriarca d’Occidente creava solo
una confusione, in quanto era una
maniera non chiara di riconoscere un certo tipo di primato a Pietro che non è il vero primato di
Pietro”.
Pertanto, conclude l’autore, “Una decisione pienamente
responsabile del successore di
Pietro va, dunque accolta con il
dovuto assenso”9.
Michele Barone
Articolo dell’“Osservatore
Romano”
1 giugno 2007
NOTE:
1. A. Garuti IlPapa Patriarca d’Occidente? Studio storico
dottrinale, Edizioni Francescane,
Bologna 1990, pp. 270.
2. V. Priscindaro, All’ombra del cupolone. Lo scoglio del primato petrino, in “Jesus”, aprile 2006,
pp. 55.
3. Cfr H. Alfeev, Que
signifie pur les orthodoxes
l’abandon par le Pape du titre de
“Patriarche d’Occident”?, in “Istituì” 51 (2006), pp. 14-15.
4. Cfr Ibidem, 19-20.
5. Cfr L. Lo Russo, Reazioni ortodosse circa la rinuncia del
Papa di Roma Benedetto XVI al titolo di “Patriarca di Occidente”, in
“O Odigos”, p. 11.
6. Cfr Ibidem, p. 18.
7. Secretaire General du
Saint et Sacre Synode du Patriarcat
Ecumenique, Communiqué concernant la renonciation par le Pape de
Rome Benoit XVI au titre de
“Patriarche d’Occident”, nn. 2-5, in
“Istina” 51 (2006), p. 11.
8. A. Garuti, Patriarca
d’Occidente, Storia e attualità, ESD,
Bologna 2007, p. 183.
9. Ibidem.
Notiziario -
27
La Custodia di Terra Santa
presenta un DVD “Terra
Sancta - Custodi delle Sorgenti della Salvezza” prodotto
dal-l’Antoniano di Bologna.
La storia della salvezza
attraverso i santuari di Terra
Santa in un racconto che originandosi dal Monte Nebo
e dal ruolo dei profeti nelle
vicende bibli-che di Israele si fa guida ai luoghi dell’esperienza terrena di Gesù,
giungendo fino a Emmaus e
alla vita della prima comunità
cristiana. In un filmato di
3.40’ si dipana un percorso
senza uguali, illustrato da
indicazioni geografiche
realizzate in computer-grafica
con mappe e cartine e corredato da essenziali cenni
storici e accurati riferimenti
biblico-ar-cheologici. Agli
aspetti descrittivi, funzionali
per il pellegrino-visitatore alla pianificazione del proprio
itinerario, si unisce - Bibbia
alla mano - l’invito ad un
viaggio più grande, quello
della riflessione e del rinnovamento spirituale, compiutamente accompagnato dagli
interventi dei religiosi. “Terra
Sancta - Custodi delleSorgenti
della Salvezza” è espressione
istituzionale della Custodia di
Terra Santa e del plurisecolare e multiforme impegno dei
figli di Francesco d’Assisi
nella preservazione e
vivificazione dei luoghi legati
alla memoria di Cristo, nello
studio delle loro testimonianze
materiali e spirituali e nella
divulgazione della loro
conoscenza, nell’accoglienza
e nella guida dei pellegrini. Il
DVD è un supporto digitale
leggibile tramite televisione o
computer. Il menu offre
l’oppurtunità di scegliere le
seguenti lingue: Inglese,
Italiano, Francese, Spagnolo,
Tedesco, Polacco, Croato,
Portoghese, Arabo
ed Ebraico.
28 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
I nostri fratelli defunti
A tutti i fratelli e alle
sorelle della Provincia
Sabato 2 giugno è deceduto il Signor Aldo Piazza, papà
di Fr. Maurizio.
Il Signor Aldo aveva 82
anni: una lunga vita spesa nella
dedizione alla famiglia e al lavoro.
I funerali si svolgeranno
martedì 5 giugno alle ore 10.00 a
Forlì presso la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Lauretana.
Ricordo a tutti, l’impegno di pregare il Signore per il
papà di Fr. Maurizio e di farlo anche secondo le indicazioni degli
Statuti Provinciali.
Fr. Marco Zanotti
Segretario provinciale
Bologna, Curia provinciale:
3 giugno 2007
La Provincia
sicialiana ha
organizzato una
settimana di
formazione sulle
“Origni del
Francescanesimo
nelle prime fonti
agiografiche”
dal 3 all’8
settembre 2007
a Palermo. I
relatori sono il
Prof. Marco
Bartoli e Fr.
Antonio Ciceri.
Per informazioni
e prenotazioni
rivogersi a Fr.
Salvatore Ferro,
Cell:.
3358058254, email:
[email protected].
Questo numero del Notiziario
è stato chiuso in Segreteria provinciale il
5 giugno 2007
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
29
FRATERNITAS
ita Vol. XXXX. Nr. 132 - OFM Roma - Email: [email protected] - 01. 06. 2007
Lungo il cammino
Per intravedere il futuro del francescanesimo la sola cosa che dobbiamo fare noi francescani di oggi è di
guardarci allo specchio: vediamo in noi il costante impegno per il Vangelo? Si percepisce l’audacia evangelica della nostra vita, o si è appannato lo scintillio evangelico che si intravedeva nella vita di Francesco e di tanti
nostri Frati in questi 800 anni di storia? Ciò che siamo ora, sarà il francescanesimo del futuro. Se non vogliamo che nella nostra esistenza ci si rinsecchisca l’anima e avvizzisca la vita, se non vogliamo vivere vuoti e
autodistruggerci, dobbiamo tornare al Vangelo. Senza un impegno per la Parola non potremo conservare le
braci per il futuro. Se non dedichiamo tempo ad immergerci nel Vangelo a causa dei lavori evangelici che
svolgiamo, stiamo trasformando in dio noi e il nostro lavoro. Se non vogliamo che la prossima generazione sia
un aborto o nasca morta, torniamo al Vangelo, convertiamoci al Vangelo, abbiamo il coraggio di vivere il
Vangelo. Cosa siamo disposti a fare a livello individuale, di Entità o di Conferenze per rivitalizzare la nostra
vita e missione in base al Vangelo? Quali sono i cambiamenti più urgenti che ci vengono chiesti per osare di
vivere il Vangelo? (Incontro con i Presidenti delle Conferenze maggio 2007 Fr. José Rodríguez Carballo,
Ministro generale)
Spagna - Anno Santo al monastero di S. Toribio de Liébana in Cantabria
A conclusione della celebrazione dell’anno santo nel monastero di S. Toribio de Liébana e della celebrazione dei 50 anni del ritorno dei Francescani a Santander, il Ministro generale, il 21 aprile 2007 ha benedetto
una statua di san Francesco ed inaugurato una rotonda in suo onore a Viveda (Santillana del Mar-Cantabria).
All’avvenimento erano presenti un numeroso gruppo della Famiglia Francescana, il Presidente della Comunità di Cantrabria, D. Miguel Ángel Revilla, accompagnato da alcuni Consiglieri. La statua in bronzo, opera
della scultrice Mercedes Rodríguez Elvira, rappresenta “San Francesco d’Assisi pellegrino evangelico”. Sulla
targa commemorativa è stata posta la scritta: “Per questo posto, passò pellegrino frate Francesco, il poverello
d’Assisi. Alloggiò, secondo la leggenda, nel Torrione medievale dei Calderones. 1214-2007. Strada giubilare
Giacomea e Lebanea”. Dopo l’inaugurazione il Ministro generale, accompagnato da Fr. M. Valecillo, Definitore
generale, si è recato al vicino santuario di S. Toribio de Liébana, dove ha presieduto l’Eucaristia per la chiusura ufficiale della “Porta del perdono”. Attraverso questa porta, nell’anno giubilare (16 aprile 2006-21 aprile
2007), sono passati più di un milione di pellegrini provenienti dalla Spagna, dai paesi dell’Europa e anche dal
continente americano. In questo santuario, che dal 1961 è servito dai Frati della Provincia di Arantzazu, si
conserva il “Lignum Crucis”, il pezzo più grande della croce di nostro Signore Gesù Cristo.
Australia - Capitolo nazionale elettivo dell’OFS di Oceania
Il Capitolo elettivo della Fraternità nazionale dell’OFS dell’Oceania è stato celebrato a Sydney dal 27 al
29 aprile 2007. A nome della Presidenza CIOFS hanno presieduto il Capitolo elettivo Lucy Almirañes, Consigliera della Presidenza, e Fr. Ivan Matic, OFM, Assistente generale dell’OFS. Al Capitolo hanno partecipato
circa 50 capitolari con vari Assistenti regionali. Era presente Fr. Carl Schafer, OFM, Assistente nazionale
dell’OFS, che ha illustrato la situazione dell’assistenza spirituale e pastorale a livello nazionale. È stato anche
approvato il testo del nuovo Statuto nazionale che dovrà essere ratificato dalla Presidenza CIOFS. Nel pomeriggio del 28 aprile si è svolta l’elezione del nuovo Consiglio nazionale. Sono stati eletti: Helen Britton, come
Ministra nazionale (rieletta), e Sandra Tilley, come Consigliera Internazionale. Poiché si sta preparando l’incontro internazionale della GiFra a Sydney, durante la Giornata Mondiale della Gioventù (Sydney, 15-20
luglio 2008), Fr. Ivan, infine, ha presentato una relazione sulla Gioventù Francescana.
Polonia - Formatori a Convegno
Nel convento di Góra _w. Anny (Polonia) si è svolto, dal 16 al 21 aprile 2007, il Convegno per i Forrmatori
OFM della Conferenza Nord-Slavica. Vi hanno partecipato i Frati impegnati nella formazione delle Province
della Polonia, della Slovacchia, dell’Ucraina e un missionario polacco in Tanzania. Il Convegno è stato organizzato da Fr. Witos_aw Sztyk,OFM, Responsabile di una Casa di formazione e Segretario per la Formazione
e gli Studi della Conferenza, coadiuvato da Fr. Sergiusz Ba_dyga, OFM, Direttore del Centro di Accoglienza
Vocazionale “Tre Compagni”. “La crisi, lo scoraggiamento, l’apatia” è stato il tema del Convegno, che aveva-
30 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
lo scopo di approfondire e migliorare l’azione dei Formatori della Conferenza Nord-Slavica, attraverso il
contributo qualificato di vari Relatori (Sig.ra Maria Marquardt, Sr. Hilaria Hatko, Fr. Emilian Go__bek OFM,
Fr. Syrach Janicki OFM e Fr. Sergiusz Ba_dyga OFM) e il coinvolgimento pratico dei partecipanti nei lavori
di gruppo.
Spagna - Di nuovo sulla strada per Emmaus
Nel fine settimana tra il 20 ed il 22 aprile 2007, a Madrid, i frati giovani di Spagna e Portogallo si sono
ritrovati insieme a Fr. Giacomo Bini per condividere una riflessione sulle “Sfide e le Proposte” che debbono
essere affrontate a partire dal carisma e dalla nostra realtà propria del frate Minore. Riprendendo il messaggio
del capitolo generale straordinario, si è ribadito che tutto l’Ordine deve tornare ad Emmaus, in quel luogo
dove i discepoli, delusi e stanchi, si incontrarono, per la seconda volta, con il Signore risorto, per non perdere
mai più la gioia. L’Ordine dei Frati Minori può definirsi una “Fraternità contemplativa in missione”. In questa
definizione si sottolineano tre elementi centrali dell’essere frate: Fraternità, Preghiera ed Evangelizzazione.
Prescindere da uno dei tre significa spegnere completamente il carisma. Tutto questo deve essere vissuto nella
dimensione del Rinnovamento; fr. Giacomo ha invitato a saltare i muri delle nostre istituzioni, avvicinando il
vangelo all’uomo della strada. E’ il vangelo che ci chiede di inventare modi e mediazioni nuovi, di costruire
fraternità con gioia, che rompano ogni immagine di Chiesa che cerca di difendere i suoi propri spazi, per
mettersi a disposizione dello Spirito di Dio, capace di creare vita nuova ogni giorno. Oggi viviamo una situazione di eccessivo lavoro che ci impedisce di essere disponibili per portare a compimento il rinnovamento,
che Fr. Giacomo tenta di incentrare sull’evangelizzazione a partire dalla fraternità. I giovani frati hanno accolto l’invito a rischiare; ogni nuova esperienza, anche breve, non sarà mai un insuccesso, sarà esperienza. E ogni
esperienza è fonte di vita; che cosa ha ottenuto san Francesco con la sua visita al Sultano d’Egitto? Nulla. Il
rischio più grosso è non rischiare. L’incontro è stato come un vaso di acqua fresca a metà giornata. Fr. Giacomo ha condiviso l’inizio di un suo nuovo itinerario, mentre sta iniziando a vivere in una Fraternità itinerante
europea, nata per la missione nei luoghi dove verrà chiamata. Una delle priorità di questa nuova fraternità sarà
potenziare la presenza francescana sul “Camino de Santiago”, per l’accoglienza dei pellegrini a Compostella
e propone anche di impegnare la nuova fraternità itinerante con la Fraternità di Vega de Valcarce, per creare
qui una comunità internazionale, formata da frati di diverse lingue.
Spagna - Accoglienza dei pellegrini a Santiago de Compostela
Anche quest’anno, dal 15 giugno al 10 settembre aprirà le proprie porte il “Luogo di spiritualità San
Francesco di Assisi”, nel convento francescano di Santiago de Compostela. Si tratta di uno spazio riservato
esclusivamente all’accoglienza dei pellegrini che arrivano a piedi o in bicicletta fino alla cattedrale di Santiago
(Galizia, Spagna) secondo le parole di Francesco: “accogliete tutti coloro che vengano a voi”. Nel 2006
furono più di 100.000 i pellegrini che passarono per la cattedrale. Si sta riscontrando un grande aumento di
pellegrini italiani. Il “Luogo di spiritualità” è una scommessa francescana sul Cammino di Santiago. A tale
scopo si è destinata una parte del convento per accogliere i pellegrini offrendo loro la possibilità di pernottare
gratuitamente e di condividere la spiritualità francescana attorno al Crocifisso di San Damiano. È, allo stesso
tempo, una possibilità di aprire nuovi orizzonti per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso (visto che giungono in pellegrinaggio molte persone che professano la loro fede in altre chiese cristiane e anche buddisti), oltre
al lavoro pastorale (visto che la maggioranza dei pellegrini sono cristiani cattolici). L’accoglienza è portata
avanti dai frati con la collaborazione di alcuni volontari/e che risiedono, durante la loro permanenza in città,
nel convento, condividendo la vita e la tavola con la Fraternità di Santiago. Durante quest’estate si aggiungeranno all’esperienza altri 10 frati da diversi luoghi d’Europa, tra i quali i frati della Fraternità Itinerante
recentemente costituita e un frate conventuale. Per maggiori informazioni: www.franciscanos-santiago.org
(“albergue conventual para peregrinos cristianos”), o scrivere a: [email protected].
Isole Mauritius - Corso di formazione, Visita e Capitolo elettivo dell’OFS
Presso la casa Foyer Fiat a Rose-Hill nelle Is. Mauritius si è svolto, dal 13 al 19 aprile 2008, il Corso di
formazione sull’OFS-GiFra e sull’assistenza spirituale per Frati, Suore e Francescani Secolari delle Isole
Mauritius, di Réunion e del Madagascar. Il Corso è stato organizzato dal Consiglio nazionale dell’OFS delle
Is. Mauritius e dalla Presidenza CIOFS, con il contributo degli Assistenti spirituali locali, Fr. René Coutagne,
OFM, e Fr. Krisnah Ramsamy, OFM. Hanno partecipato 4 Frati, 19 Suore Francescane Missionarie di Maria,
12 Francescani Secolari, 2 Rappresentanti della GiFra e 1 Francescano Secolare del Rwanda. Era presente
anche il nuovo Assistente nazionale di Madagascar, Fr. Roger Aimé Rabemahafaly, OFM. A nome della PreFrati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
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Presidenza CIOFS il Corso è stato animato da Benedetto Lino, Consigliere della Presidenza, e da Fr. Ivan
MatiC, OFM, Assistente generale dell’OFS. Il 20 aprile si è svolta la visita fraterna e pastorale al Consiglio
nazionale dell’OFS delle Is. Mauritius e nei giorni 21-22 aprile si è celebrato il Capitolo nazionale elettivo,
dove Marie Thérèse Soobaroyen è stata eletta Ministra nazionale e Consigliera internazionale. I Capitolari
sono stati circa 80.
Il 17 giugno Benedetto XVI visiterà Assisi
Il Papa arriverà nella cittadina umbra in elicottero e sarà accolto da monsignor Domenico Sorrentino,
Arcivescovo - vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, e da altre autorità religiose e civili a Rivotorto.
In auto si recherà a San Damiano e poi a Santa Chiara per una breve sosta di preghiera in privato. Alle 10.00
celebrerà la Messa nella basilica inferiore di San Francesco e alla fine reciterà l’Angelus. Alle 13.00 al Sacro
Convento, ci sarà il pranzo con i Vescovi dell’Umbria, con la comunità religiosa e il seguito. Il Santo Padre
saluterà anche le suore Clarisse Cappuccine tedesche. Alle 16.45 nella cattedrale di S. Rufino, si terrà l’incontro con il clero e i religiosi. Il programma della giornata si concluderà a S. Maria degli Angeli, con la visita in
privato alla Porziuncola e l’incontro con i giovani nel piazzale della basilica.
Angola - Implantatio Ordinis
Nel mese di giugno di quest’anno, emetteranno la loro professione solenne i primi due frati minori angolani.
La missione in Angola conta dodici professi solenni, undici brasiliani e un frate colombiano, ai quali molto
presto si uniranno i due frati neoprofessi angolani. Questa entità ha anche quattro postulanti e una ventina di
aspiranti. Dipende giuridicamente dalla provincia dell’Immacolata Concezione del Brasile.
Premio “San Francesco d’Assisi: evangelizzazione e teologia”
La Pontificia Università Antonianum ha istituito il premio “San Francesco d’Assisi: evangelizzazione e
teologia”, da assegnare a pubblicazioni scientifiche di indole francescana che affrontino i temi elencati di
seguito: Sacra Scrittura, teologia, diritto e filosofia - storia dell’Ordine dei Frati Minori - valori del Vangelo e
diritti fondamentali nella legislazione degli istituti religiosi - matrimonio e famiglia nelle problematiche del
terzo millennio alla luce dei documenti del Magistero della Chiesa. Le pubblicazioni, di almeno 50.000 parole, dovranno pervenire al Rettore Magnifico entro il 30 novembre 2008 e saranno valutate da una commissione istituita dall’autorità accademica dell’Antonianum. http://www.antonianum.ofm.org/
Servizio per il Dialogo
La Commissione del Servizio per il Dialogo dell’Ordine sta preparando, con l’approvazione del Definitorio
generale, un convegno, dal 18 al 21 settembre 2007 presso Curia generale, sulla nostra presenza francescana
nei paesi di maggioranza musulmana o dove ci sono minoranze musulmane significative. Questo è uno degli
obiettivi che abbiamo fissato all’inizio del triennio nel campo del dialogo interreligioso, approfittando della
ricorrenza del XXV anniversario del primo convegno dei francescani che vivono tra i musulmani, celebrato
ad Assisi nel 1982, e il X anniversario dell’ultimo tenutosi nel 1997 a Sarajevo. Per ulteriori informazioni
rivolgersi a: Fr. Miguel Vallecillo: [email protected].
Francia - Nomina dell’Arcivescovo di Strasburgo
Città del Vaticano, 21 aprile 2007 - Benedetto XVI ha nominato Arcivescovo di Strasburgo (Francia)
Mons. Jean-Pierre Grallet, OFM , Vescovo titolare di Dardano ed Ausiliare della medesima Arcidiocesi dal 27
settembre 2004. Mons. Grallet ha preso possesso della Diocesi il 13 maggio 2007.
Grandi/piccole notizie
* Francescani e le francescane tra autorità e obbedienza: L’Istituto Francescano di Spiritualità della
Pontificia Università Antonianum di Roma ha tenuto il 27 aprile 2007 la sua annuale Giornata di Studio, sul
tema: “Autorità ed obbedienza. L’attuale dibattito nella vita consacrata e nella famiglia francescana”.
* Incontro dei vescovi francescani ad Assisi: Il Ministro generale ha invitato i vescovi OFM di tutto il
mondo ad un incontro con il Definitorio generale, in occasione dell’ottavo centenario della fondazione del
nostro Ordine. L’incontro si terrà tra Assisi e Roma dal 18 al 22 giugno di quest’anno. A Roma ci sarà una
solenne concelebrazione a San Giovanni in Laterano presieduta da un delegato del Santo Padre. Si è chiesta al
papa un’udienza particolare.
* Fr. Maurizio Faggioni della Provincia di S. Francesco Stimmatizzato (Italia) il 16 maggio 2007 è stato
32 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
nominato da Benedetto XVI Consigliere del Tribunale della Penitenzieria Apostolica.
* Assisi - Incontro europeo dei giovani 2007: I Frati minori d’Europa (UFME), nella certezza che Francesco d’Assisi è una luce, ancora capace di illuminare il cammino dei nostri popoli e di dare speranza al cuore
degli uomini e delle donne di oggi, invitano i giovani europei – dai 18 ai 30 anni – ad incontrarsi per scoprire
le radici francescane del nostro continente. Vedi il sito: http://www.assisi2007.org
Nuovi ministri provinciali
Fr. Vítor José Melícias Lopes è stato eletto Ministro provinciale della Provincia dei S. Martiri di Marocco (Portogallo).
Fr. Paolo Fantaccini è stato eletto Ministro provinciale della Provincia di S. Francesco Stimmatizzato
(Italia).
Fr. Norbert Plogmann è stato rieletto Ministro provinciale della Provincia di S. Croce (Germania).
Fr. Hadrian W. Koch è stato eletto Ministro provinciale della Provincia di S. Elisabetta (Germania).
Fr. Ivan Sesar è stato eletto Ministro provinciale della Provincia dell’Assunzione della BVM (Bosnia –
Erzegovina).
Fr. Francesco Lanzillotta è stato eletto Ministro provinciale della Provincia dei S. VII Martiri di Calabria
(Italia).
Fr. Agostino Esposito è stato eletto Ministro provinciale della Provincia del SS. Cuore di Gesù (Italia).
Nuovi visitatori generali
Fr. Gloriano Pazzini, Provincia di Cristo Re, Italia, per la Provincia di S. Vigilio (Trento), Italia.
Fr. Giacinto D’Angelo, Provincia dell’Immacolata Concezione della BVM, Italia, per la Provincia di S.
Giacomo della Marca, Italia.
Agenda del Ministro generale
01-05 giugno: Visita alla Provincia di S. Pietro Battista (Filippine).
09-13 giugno: Visita alla Provincia di S. Francesco Solano (Perù).
17 giugno: Assisi, incontro con il Santo Padre Benedetto XVI in visita pastorale.
18-22 giugno: Incontro del Ministro e del Definitorio generale con i Vescovi e i Cardinali OFM, in Assisi
e Roma.
25-27 giugno: Incontro con i Frati in formazione iniziale della Conferenza nord-slavica a Calvaria (Polonia).
29-30 giugno: Celebrazione del Capitolo delle Stuoie dei Frati giovani dell’Ordine, in Terra Santa, insieme al Definitorio generale.
Anno 2007: Osiamo vivere il Vangelo!
L’anno 2007, nello spirito della Grazia delle Origini, ci propone di osare vivere il Vangelo e ci ricorda, in
modo particolare, l’incontro di Francesco con il Vangelo della missione dei discepoli di Gesù. “Dove andiamo?” Verso scelte concrete e profetiche, in vista della progettazione della nostra vita e missione. Elaborare un
progetto di vita e di evangelizzazione, più che un’attività tecnica, è un esercizio di discernimento personale e
comunitario. Ciò presuppone un ambiente di speranza, evitando gli atteggiamenti di conservatorismo e di
pragmatismo. Progettare è essere creativi nel presente ed aperti al futuro. Per questo c’è bisogno di saper
leggere e interpretare i segni dei tempi alla luce della fede e delle esperienze fondanti del carisma, tenendo
conto sia della realtà interna alla fraternità, sia di quella esterna. Dal discernimento nascono decisioni e orientamenti che radicano la nostra evangelizzazione dentro la qualità della vita evangelica, senza idealismi superficiali e senza realismo soffocante. Forse ci viene chiesto “il coraggio di iniziare cammini inediti di presenza
e di testimonianza” oppure di “abbandonare alcune situazioni sociali ed ecclesiali per scegliere con maggior
decisione i luoghi di frontiera e la marginalità”. Forse, ancora, ci viene chiesto di rivedere globalmente la
nostra vita e la nostra evangelizzazione nelle diverse presenze e forme, sempre in un cammino di Fraternità e
di comunione ecclesiale.
FRATERNITAS - OFM - Roma
Direttore responsabile: Gino Concetti - Redattore : Robert Bahcic
Internet: http://www.ofm.org/fraternitas. Email: [email protected]
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
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