DOCUMENTO MANIFESTAZIONE 28 MARZO 2006

Transcript

DOCUMENTO MANIFESTAZIONE 28 MARZO 2006
s a r d e g n a
DOCUMENTO MANIFESTAZIONE 28 MARZO 2006
Cagliari, Hotel Mediterraneo, ore 9.30
La CISL SARDA conferma il proprio impegno a difesa del lavoro anche in questa fase caratterizzata
da una difficile emergenza. Soprattutto in alcuni settori quali la formazione professionale,
l’assistenza tecnica in agricoltura, l’area della bonifica e del pubblico impiego in genere. Il mondo
del lavoro in Sardegna è scosso da tentativi continui di ridimensionamento che sono fonte di tensione tra i lavoratori e causa di preoccupazioni per il futuro. Nel recente periodo, alcuni provvedimenti adottati dall’Amministrazione regionale hanno esposto questi settori ad una condizione di
precarietà, alimentando, tra i lavoratori, perplessità ed incertezze sulla quotidianità e, soprattutto, sulla prospettiva futura.
La proposta di cancellazione della legge 42/1989 sulla formazione professionale, già operativa
nei fatti, l’avvio del disegno di riforma degli enti operanti in agricoltura, il disegno di riordino dei
consorzi di bonifica e dei consorzi industriali, la strisciante modifica – senza contrattazione sindacale – di importanti norme sul personale della Regione, unitamente ad altri provvedimenti «cantierati» dalla Giunta regionale, costituiscono un attentato grave e costante alle certezze del lavoro
conquistate in questi settori. Tali provvedimenti, presentati come riforme necessarie, di fatto prefigurano precarietà, potenziali inefficienze nei servizi pubblici erogati, violazione di elementari regole di relazioni sindacali.
Le riforme proposte dalla Regione - come ormai si è constatato - hanno come matrice comune il
taglio drastico delle risorse e dei trasferimenti finanziari al territorio e l’attuazione di un anacronistico disegno neocentralistico penalizzante verso le capacità gestionali e l’iniziativa programmatoria di Comuni e Province. Una politica, pregiudizialmente contraria alla concertazione, in netto
contrasto con la Costituzione Repubblicana che assegna pari dignità alla Regione, al Comune e
alla Provincia.
La CISL SARDA è favorevole ad un processo riformatore istuzionale, amministrativo e organizzativo
del sistema-regione in tutte le sue articolazioni, dirette e indirette. Da almeno 10 anni la nostra
organizzazione chiede una stagione costituente per l’elaborazione di un razionale disegno riformistico che dalla riscrittura dello statuto si estenda fino alle articolazioni comunali attraverso la
legge statutaria, il numero e le competenze degli assessorati, l’organizzazione e il funzionamento
della macchina burocratico-amministrativa, ruolo degli enti strumentali, conferma della separazione della responsabilità politica da quella gestionale-amministrativa. È il minimo che si possa e
debba fare per evitare il puzzle impazzito creato da norme settoriali.
Nel volgere di quasi due anni, una serie di iniziative riformistiche della Giunta regionale hanno
proiettato in una dimensione di possibile precarietà e incertezza non meno di 7000 lavoratori del
sistema pubblico e parapubblico. Alcune riforme di tipo ragionieristico, unicamente preoccupate di
risparmiare risorse, hanno clamorosamente rivelato l’incapacità degli amministratori di coniugare
necessarie riorganizzazioni con la salvaguardia dei posti di lavoro attuali e futuri.
La CISL SARDA ha da sempre un progetto di riforma della formazione professionale più rispondente
alle politiche di sviluppo e alle dinamiche del mercato del lavoro, ha inoltre concepito gli enti agricoli come uno strumento per valorizzare l’agricoltura sarda, e la riforma dei consorzi di bonifica come un’azione efficace per governare il rilancio dell’ agricoltura irrigua.
La protezione e la sicurezza sociale costituiscono un settore che registra un preoccupante ritardo
nell’attuazione dei provvedimenti sui servizi alla persona. Il progetto di Piano sociale integrato
aveva alimentato attese e speranze sui bisogni sociali dei sardi, soprattutto in presenza di un decadimento della qualità dei servizi che aggravano la condizione riguardante alcune categorie so-documento manifestazione 28032006 hotelmediterraneo
Data creazione 24/03/2006 9.55
Pagina 1 di 2
Data ultima stampa 27/03/2006 12.43
s a r d e g n a
ciali. Lo stesso piano sanitario più volte annunciato, e necessario al sistema sociale integrato, rimane ancora una chimera. Infatti, molti problemi risultano insoluti, gravano sugli assistiti e le famiglie
che allo stato attuale si ritrovano lunghe liste d’attesa e continuano così i viaggi della speranza.
L’assistenza è limitata e non adeguata ai bisogni di salute dei cittadini, dei lavoratori e dei pensionati, su cui ricadono scelte di razionalizzazione, sempre in nome dei costi più che dell’efficacia
e dell’efficienza e della valorizzazione delle professionalità. La rete ospedaliera, la formazione
del personale, le strutture assistenziali e sanitarie, i livelli essenziali di assistenza restano ancora
obiettivi ottimali da raggiungere.
LA CISL SARDA, IN RAGIONE DI TUTTO CIÒ, CHIEDE LA MODIFICA DEL MAXI COLLEGATO ALLA FINANZIARIA
E DEI DDL ANCORA IN DISCUSSIONE NELLE RISPETTIVE COMMISSIONI. PER TALI RAGIONI SOLLECITA IL
CONSIGLIO STESSO AD APPORTARE I NECESSARI CORRETTIVI IN OCCASIONE DEI LAVORI PREVISTI DOPO IL
RINNOVO DEL PARLAMENTO, E LE COMMISSIONI A GARANTIRE LE OPPORTUNE MODIFICHE.
IN PARTICOLARE LA CISL CHIEDE:
1) La riforma della formazione professionale attraverso un suo appropriato riordino, ed il potenziamento dei servizi offerti, la riqualificazione del personale occupato e la tutela dei posti
di lavoro, il pluralismo dell’offerta formativa e la libertà di scelta e di accesso.
2)
La riforma dei servizi in agricoltura attraverso:
q
il rafforzamento dell’assistenza tecnica rivolta alle aziende agricole;
q
l’attività di supporto e di orientamento per rilanciare l’agricoltura;
q
la tutela e riqualificazione delle risorse umane e professionali presenti negli attuali enti;
q
la creazione di un unico ente a sostegno dell’agricoltura con i servizi di pagamento,
l’assistenza alle aziende, la ricerca applicata.
3)
La riforma e la riorganizzazione della Regione, all’interno di un progetto organico di riforme
istituzionali (nuovo Statuto, legge statutaria, decentramento agli Enti locali) e la separazione
della responsabilità politica dalla responsabilità amministrativa.
4)
La riforma dei consorzi di bonifica in agricoltura per il rilancio delle attività di bonifica e per
la difesa e la valorizzazione dell’agricoltura irrigua, con l’abbattimento dei costi del servizio
irriguo e contestualmente la garanzia per il mantenimento di tutti i posti di lavoro.
5)
La riforma dei consorzi industriali in sintonia con le esigenze dei territori e con il trasferimento
di funzioni, compiti risorse agli Enti locali e con la valorizzazione delle professionalità dei lavoratori.
6)
L’immediata attuazione dei provvedimenti di riordino del servizio sanitario regionale e del
servizio integrato assistenziale, rafforzandone però la qualità e l’efficacia dei servizi offerti.
In questa direzione è fondamentale la presenza nel territorio di una adeguata rete ospedaliera e l’istituzione e il funzionamento dei distretti; l’avvio ed il pieno funzionamento dei servizi integrati alla persona, con particolare attenzione ai soggetti più deboli, quali gli anziani,
alle persone non-autosufficienti e le famiglie in condizione di grave disagio sociale.
La segreteria regionale CISL
-documento manifestazione 28032006 hotelmediterraneo
Data creazione 24/03/2006 9.55
Pagina 2 di 2
Data ultima stampa 27/03/2006 12.43