la minoranza dei Lemko - Comunità Montana del Gemonese, Canal
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la minoranza dei Lemko - Comunità Montana del Gemonese, Canal
Da sportello a sportello! La tutela delle lingue minoritarie negli altri paesi europei: lo sportello linguistico della Comunità Montana “incontra” i Lemko, minoranza ucraina residente in Polonia. Dopo aver presentato nei precedenti numeri della newsletter alcune delle minoranze linguistiche presenti nella nostra penisola e tutelate dalle Legge 482/99, in questo numero del notiziario dell’Ente abbiamo deciso di conoscere la realtà dei Lemko, una minoranza di origine ucraina residente da molti anni in Polonia, nella parte occidentale dei Carpazi. Tale comunità comprende individui parlanti il ruteno. Questa minoranza è molto legata al Friuli, il presidente di una delle più note associazioni culturali Lemko, il gruppo Pod Kyczera, è in fatti un profondo conoscitore della realtà friulana dove sono presenti le tre grandi famiglie linguistiche europee: quella latina, quella slava e quella germanica. Da anni, il presidente Jerzy Starzynski tiene contatti con associazioni culturali del Friuli-Venezia Giulia, specialmente con gruppi folkloristici che poi invita all’annuale manifestazione, Europejskich Spotka, Mniejszoci Narodowych i Etnicznych-Pod Kyczera, il festival dedicato ai gruppi che rappresentano minoranze etniche in Europa e nel mondo. CHI SONO E DOVE VIVONO I LEMKO I Lemko, o come si definiscono loro stessi Rusynu o Rusnaky, sono una popolazione di origine ucraina che però vive in Polonia da moltissimo tempo e che al giorno d’oggi ha raggiunto le 60.000 unità. L’origine di questo nome è una combinazione della parola LEM che significa “solamente”. La regione in cui vivono, invece, è chiamata Lemkovyna ed è situata nella parte ovest dei monti Carpazi, dove furono deportati in seguito all’”Operazione Vistola” del 1947. Si trattò di una deportazione forzata di tutti gli ucraini (compresi i Lemko) dalla parte orientale della Polonia verso la parte nord-occidentale del paese, che oggi appartiene alla Germania, e l’insediamento avvenne attraverso regole molto rigide: per esempio furono sistemati nelle aree periferiche situate a 50 km dal confine, lontano dalle arterie stradali più importanti. Pur in questa situazione, la minoranza dei Lemko ha sempre coltivato e tramandato la propria cultura e identità. Basti pensare che i Lemko hanno due gruppi folkloristici di canto e ballo chiamati "Kyczera" e "Lemkovyna", e pubblicano anche delle riviste culturali. Ogni anno due grandi festival nominati "Lemkos’ Vatra" vengono organizzati assieme ad altri eventi culturali. Una delle caratteristiche principali dei Lemko, è il fatto che all’interno di questa minoranza esistono due distinzioni forti tra il gruppo dei Lemko di orientamento ucraino e i Karpatho-Rusyn, ovvero i Lemko carpato-russi. Il primo gruppo, quello dei Lemko ucraini, si considera come gruppo etnico della nazione ucraina e parla un dialetto ucraino. Questo gruppo si è raccolto attorno alla “Unione dei Lemko” e sono riusciti ad organizzare l’insegnamento della lingua ucraina nelle scuole polacche. Il secondo gruppo, quello dei Karpatho-Rusyn Lemko, si identifica con una associazione chiamata “Associazione dei Lemko", e la lingua che tendono a conservare e proteggere nelle scuole è invece il Lemko. Questa distinzione all’interno della stessa minoranza porta a dispute e conflitti interni, tanto che la loro identità in questo caso non rappresenta un fattore di integrazione della comunità. Al loro interno si possono notare significative differenze che influenzano la vita sociale che si possono notare in modo più vistoso nella vita locale e nell’atteggiamento religioso. I membri delle organizzazioni si riuniscono solamente attorno alla propria associazione, quindi “Unione dei Lemko” nel caso dei Lemko ucraini e “Associazione dei Lemko” nel caso dei Karpatho-Rusyn Lemko. A rafforzare ulteriormente il carattere bipolare della situazione è la diversità religiosa; infatti i Lemko sono cattolici greci e i Karpatho-Rusyn Lemko sono di fede ortodossa. In generale, le relazioni tra le chiese greco-cattoliche e ortodosse sono negative. I Lemko costituiscono comunque due gruppi separati, che a malapena si mescolano gli uni con gli altri e anche l’attitudine ai matrimoni misti è piuttosto rara. Il conflitto di identità risulta difficile, le diversità aumentano e spesso si trasformano in odio. Un dialogo costruttivo tra le due parti al momento sembra possibile nelle famiglie dove sono rappresentate tutte e due le fedi, come succede per esempio nel villaggio di Bielanka, nel quale nella stessa chiesa sono presenti addirittura tre religioni (cattolica romana, greco-cattolica e ortodossa). Quello che invece accomuna i due rami di questa minoranza sono le tradizioni e la cultura, due valori ritenuti molto importanti dal popolo dei Lemko, di qualsiasi identità siano. La maggioranza dei Lemko tende appunto a preservare questi valori e a tramandarli alle generazioni successive. Nell’immagine un esempio di casa tipica dei Lemko nel villaggio di Zakarpatski, Polonia. IL RUTENO Il ruteno, chiamato anche "russino" o "lingua rutena pannonica" (русин, rusin, in lingua) è una lingua slava del sottogruppo orientale (comprendente anche il russo, bielorusso e l’ucraino) che dimostra una stretta parentela con l’ucraino. Questa lingua è parlata nell'Oblast di Zakarpatia in Ucraina, nella zona orientale della Slovacchia, in alcune zone meridionali della Polonia (dove viene spesso chiamato łemkowski o 'Lemko', per la parola caratteristica lem/лєм 'solamente'), ed in alcune parti dell'Ungheria. In Serbia ne viene parlata una variante detta pannonica, anche se alcuni la considerano una lingua slava occidentale a sé. In Ucraina il ruteno viene spesso considerato un dialetto della lingua ucraina, poiché assomiglia molto al dialetto ucraino Hutsul, ma i locutori del ruteno si considerano distinti dagli ucraini. I tentativi di standardizzare la lingua hanno sofferto del fatto di essere divisa in quattro paesi, così che in ogni paese c'è stata un'ortografia diversa (anche se in ogni caso usando varianti dell'Alfabeto cirillico) e differenti standard grammaticali, basati sulle differenze dei dialetti ruteni. I centri culturali ruteni sono Prešov in Slovacchia, Užhorod e Mukačeve in Ucraina, Krynica e Legnica in Polonia, e Budapest in Ungheria. Molti locutori del ruteno vivono anche in Canada e negli Stati Uniti. IL FESTIVAL CULTURALE DEI LEMKO Ecco alcune immagini del festival che si svolge ogni anno a Legnica, in Polonia. Nell’immagine a lato una ragazza è stata fotografata mentre sta ballando. In questa immagine la sfilata dei gruppi partecipanti al festival, in questo caso del gruppo polacco, Polska. Nell’immagine in basso, invece, il rientro di un gruppo al villaggio polacco di Legnica dopo aver svolto la propria esibizione MINORANZE NAZIONALI IN POLONIA La Polonia ha al suo interno minoranze etniche nazionali. Considerando le minoranze si può fornire la definizione dei termini di minoranze etniche e minoranze nazionali. Secondo la legge polacca passata al parlamento polacco (Sejm) il 5 novembre 2004, la minoranza è nazionale se è esistita in Polonia per almeno 100 anni e proviene da una nazione che ha un proprio stato. La minoranza è etnica se è esistita in Polonia per almeno 100 anni e non ha un proprio stato. LE MINORANZE ETNICHE E NAZIONALI CHE VIVONO NELLE CITTA’ DI LUBLINO E LEGNICA La minoranza ucraina e dei Lemko La minoranza ucraina e dei Lemko, gruppo etnico della nazione ucraina che però manifestano la loro differenza nel linguaggio e nei costumi folkloristici, vivono dal 1944 nel sud della Polonia, nei Carpazi, lungo il confine polacco-slovacco. Circa 15.000 ucraini si sono insediati nella regione chiamata “Lower Silesia” e tra loro 7,000-8,000 Lemko che da allora vivono nel distretto amministrativo di Lublino e Legnica. La minoranza ucraina e dei Lemko sono molto attive nella vita sociale, educativa e culturale. Nel villaggio di Legnica prima menzionato ci sono due scuole: il ginnasio e il liceo dove gli allievi possono studiare la lingua ucraina e ottenere certificati ufficiali relativi alla conoscenza di questa lingua. Un’immagine di Legnica, Polonia. Legnica (in tedesco Liegnitz) è una città della Polonia sudoccidentale, nella regione della Bassa Slesia (Dolnoślaskie), situata 65 km a nordovest di Breslavia; sorge alla confluenza dei fiumi Czarna Woda e Kaczawa, in una fertile regione agricola. Nella foto il teatro di Legnica. Nel piccolo villaggio di Przemków, non lontano da Lublino, anche i bambini più piccoli possono studiare il linguaggio dei Lemko come madrelingua. Considerando l’istruzione più alta, l’università jagellonica di Cracovia rappresenta le maggiori opportunità per studiare tutte e due le lingue nella nuova facoltà di lingue istituita 4 anni fa. Parlando delle minoranze non possiamo dimenticare le loro attività sociali e culturali. I Lemko, tra le altre cose, sono molto attivi nell’organizzazione dei festival. Ricordiamo due associazioni molto conosciute e prestigiose, ovvero il Lemko Folk Song e il Dance Group “Kyczera” creato nel 1991, fondato da Mr Jerzy Starzyński, che è anche il direttore artistico. I membri di questo gruppo sono giovani persone di età compresa tra15 e 25 anni principalmente di Legnica e dei paesi vicini. Il gruppo è composto da 110 membri divisi in 3 sezioni: bambini, giovani e adulti. Il gruppo rappresenta il folklore dei Lemko attraverso i costumi che provengono dai diversi paesi in cui vivono. Il programma svolto dal gruppo comprende composizioni vocali, musicali e balli. “Kyczera” ha tenuto concerti in tutta l’Europa: Germania,Slovacchia, Ucraina, Francia, Romania, Portogallo, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Messico. Il gruppo è stato registrato dalla radio polacca e dalla televisione e in molte occasioni è risultato vincitore di prestigiosi premi. Il gruppo organizza il festival internazionale di minoranze nazionali ed etniche “Pod Kyczerš” che si tiene ogni anno. Municipio di Lublino. Lublino (in polacco Lublin, come anche in altre lingue europee) è una città di circa 356.000 abitanti della Polonia orientale. Capoluogo del Voivodato di Lublino, si affaccia sul fiume Bystrzyca ed è sede vescovile. Dal 1918 ospita una rinomata Università cattolica. La minoranza nazionale dei Rom Sono circa 1319 in Polonia e appartengono a 4 gruppi etnici principali: Rom polacchi (Polska Roma), Rom dei Carpazi (Bergitka), Kelderaris (calderai) e i Lovaris (commercianti di cavalli). Il primo documento che testimonia la presenza dei rom in Polonia è datato 1401 e proviene da Cracovia. Oggi la maggior parte dei rom, vivono in città quali Varsavia, Cracovia, Poznan, Danzica e naturalmente nei centri minori. Tanti giovani frequentano la scuola e vengono inseriti in classi che risultano abbastanza integrate con gli allievi polacchi. Ci sono più di 10 classi in tutta la regione. La Parish Roma School nel villaggio di Suwalki nel nord della Polonia è il miglior esempio di istruzione privata organizzata da un’istituzione no-profit. Sfortunatamente ci sono anche persone che non hanno partecipato all’istruzione obbligatoria e rappresenta la percentuale del 30%. La minoranza rom è ben organizzata in due istituzioni: Consiglio Centrale degli zingari e Associazione Polacca degli zingari. Per quanto riguarda la vita sociale e culturale, la minoranza zingara è attiva nel folklore e a questo proposito ricordiamo l’incontro internazionale delle bande zingare “Romane Dyvesa” nel villaggio di Gorzow Wielkopolski, il festival internazionale di cantanti zingari nel paese di Ciechocinek e infine “The Opening and Closing Gipsy Season Festival” a Tarnów. La minoranza zingara ricorda il martirio nell’ultima guerra mondiale, attraverso la commemorazione e celebrazione delle famiglie zingare e sinti sterminate dai nazisti nei campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau nella notte del 2 agosto 1944. Notizie tratte dai siti: http://www.lemko.org/art/madzelan/69eng.html; www.polonia.it; http://it.wikipedia.org/wiki/Legnica; http://it.wikipedia.org/wiki/Lublino; http://lemko.org/lemlem/best01.html