Lez.1 - Il Calcio e le Capacità Condizionali

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Lez.1 - Il Calcio e le Capacità Condizionali
 Il Gioco del Calcio 1) STORIA DEL CALCIO: -­‐ Origini più Antiche: IN CINA: Risalgono al II-­‐III sec. A.C., veniva chiamato “Cùjù” (letteralmente “Palla spinta con il piede”). Bisognava calciare una palla riempita con piume e capelli Tra due canne di bambù, che erano infilate nel terreno ad una distanza di 30-­‐40 cm. IN GRECIA: Nel IV sec. A.C. si giocava l’Episicro (che nella successiva epoca romana venne chiamato “Harpastum”) dove le due squadre dovevano portare una palla oltre la linea di fondo avversaria e qui prevaleva solo l’aspetto fisico e antagonistico rispetto a quello agonistico. QUI SIAMO MOLTO LONTANI DAL REALE CALCIO MODERNO….. QUALE FU LA PATRIA DEL CALCIO MODERNO?? -­‐ Origini del calcio moderno: In Inghilterra il calcio fu portato dai conquistatori romani ma incontrò molte opposizioni: o Nel 1314 il Podestà di Londra dichiarò il calcio fuorilegge o Durante la guerra dei 100 anni fu vietato a favore del tiro con l’arco o I puritani dello sport di quell’epoca lo definivano uno sport “frivolo” e si opponevano allo sviluppo del calcio Quindi la patria del calcio moderno fu L’INGHILTERRA ed in particolare i college. Il calcio nacque come sport d’èlite e inizialmente veniva praticato dai giovani delle scuole più ricche. Le classi al tempo erano formate da 10 studenti e a questi si aggiungeva sempre il professore a giocare con loro. È proprio qui che nacque la tradizione di giocare a calcio in 11. Le diverse scuole inglesi giocavano ognuna secondo le proprie regole, spesso diverse, e dopo qualche anno decisero di eleggere dei rapprensentanti che si incontrassero per una riunione. Quest’ultima durò 8 ore e venne tenuta nel 1848 e proprio qui vennero stilate le prime regole basilari del calcio Pochi anni dopo (nel 1857) venne fondato il primo club di calcio della storia: lo “SHEFFIELD F.C.” Negli anni successivi il calcio si diffuse a macchia d’olio in tutto il mondo e pian piano vennero modificate le regole del gioco in maniera sempre più dettagliata. 2) LE REGOLE DEL GIOCO DEL CALCIO: Le regole ufficiali del gioco del calcio sono 17 e sono pubblicate dalla FIFA: I. IL TERRENO DI GIOCO: La lunghezza del campo dev’essere compresa fra i 90 e i 120 metri mentre la larghezza del campo dev’essere compresa fra i 45 e i 90 metri. In serie A e nelle più alte leghe dei campionati Europei, le dimensioni massime del campo sono state standardizzate intorno ai 105 metri di lunghezza per 68 metri di larghezza. L’area di rigore misura 40,32 mt per 16,50 mt e il dischetto per il calcio di rigore è a 11 mt. Le porte misurano 7,32 metri di lunghezza per 2,44 metri di altezza. II. IL PALLONE: Escluso il pallone che è in gioco nel campo, ci sono altri 12 palloni messi a disposizione dalla società ospitante e sono gestiti da 10 raccattapalle. III. NUMERO DEI CALCIATORI: Sono 11 giocatori titolari in campo compreso il portiere. I calciatori di riserva in panchina possono essere da 3 a 12…(questa regola è stata modificata nel 2012 e prima potevano essere da 3 a 7) IV. EQUIPAGGIAMENTI: Gli equipaggiamenti sono 5: Maglia, Pantaloncini, Calze, Scarpe e Parastinchi. I portieri sono gli unici che possono portare i pantaloni lunghi d’inverno mentre i guanti possono essere portati da tutti oltre che dai portieri. V. L’ARBITRO: Deve controllare che la partita di calcio si svolga sotto l’osservanza delle regole di gioco stabilite dalla FIFA e dalla FIGC VI. GLI ASSISTENTI DELL’ARBITRO: Gli assistenti arbitrali sono due e vengono detti anche “guardalinee” e insieme all’arbitro formano la cosiddetta “Terna Arbitrale”. Le segnalazioni degli assistenti sono esclusivamente di supporto e quindi spetta sempre e solo all’arbitro decidere se interrompere il gioco o meno. Cosa segnalano i guardalinee?? Segnalano il fuorigioco, quando la palla esce dal campo, quale squadra deve riprendere il gioco, segnalano un’infrazione se l’arbitro non la vede, segnalano se una squadra intende effettuare un cambio. Se ritenuto necessario, alla terna arbitrale viene designato anche il quarto uomo e in caso straordinario può essere designato anche un assistente di riserva detto anche “Quinto Ufficiale”. In alcune competizioni UEFA, vengono designati anche due assistenti supplementari detti “Arbitri di Porta” che vigilano su quanto accade nell’area di rigore. VII.
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DURATA DELLA GARA: La partita dura 90 minuti, suddivisa in 2 tempi da 45 minuti (con 15 minuti di pausa fra il primo ed il secondo tempo) Alcune competizioni, come i tornei ad eliminazione prevedono l’utilizzo di tempi supplementari che durano 30 minuti (suddivisi in 2 tempi da 15 min) Nel 1994 venne introdotta la regola del “Golden Goal” e nel 2002 venne introdotto il “Silver Goal”. Entrambi furono aboliti nel 2004 dopo i campionati del mondo in Portogallo. INIZIO E RIPRESA DEL GIOCO: Il calcio d’inizio è il modo in cui si da inizio a ciascuno dei tempi regolamentari o supplementari. A inizio partita il possesso palla si stabilisce con il lancio della moneta. PALLONE IN GIOCO o NON IN GIOCO: La palla viene considerata fuori solo quando supera COMPLETAMENTE la linea perimetrale LA SEGNATURA DELLA RETE: E’ il GOAL e anche qui la palla deve superare completamente la linea di porta IL FUORIGIOCO: Il calciatore è in fuorigioco quando si trova nella metà campo avversaria ed è più vicino alla linea di porta avversaria SIA rispetto al pallone SIA all’ultimo avversario (escluso il portiere). Se un giocatore si trova in posizione irregolare, ma non partecipa direttamente e attivamente all’azione, l’arbitro può decidere di non fischiare l’irregolarità e in questo caso si considera un giocatore in fuorigioco passivo. I FALLI E LE SCORRETTEZZE: Sono tutte quelle azioni che comportano l’interruzione del gioco e l’assegnazione di un calcio di punizione oppure di un calcio di rigore. IL CALCIO DI PUNIZIONE: E’ il modo con cui viene ripreso il gioco dopo che è stata fischiata un'infrazione dall’arbitro. Esistono due tipi di calci di punizione quello diretto e quello indiretto. Nel primo caso si può segnare un Goal direttamente dal calcio di punizione, mentre nel secondo caso non si puo segnare direttamente il Goal senza che la palla abbia toccato almeno un altro giocatore. IL CALCIO DI RIGORE: E’ il modo in cui viene ripreso il gioco quando un calciatore commette un fallo nei confronti di un avversario, nella propria area di rigore e con il pallone in gioco. XV. LA RIMESSA LATERALE: E’ la ripresa del gioco dopo che il gioco è stato fermato per l’uscita del pallone dalle linee laterali del campo. XVI. IL CALCIO DI RINVIO: E’ la ripresa di gioco quando il pallone esce da una linea di fondo senza che sia stata segnata una rete e l'ultimo tocco al pallone è stato effettuato da un avversario. XVII. IL CALCIO D’ANGOLO: E’ la ripresa di gioco quando il pallone esce da una linea di fondo senza che sia stata segnata una rete e quando l'ultimo tocco del pallone è stato effettuato da un difendente. 3) L’IMPORTANZA DELLA PREPARAZIONE ATLETICA E TECNICO-­‐TATTICA: E’ molto importante sapere che per un calciatore (oppure per un qualsiasi altro atleta che faccia sport a livello agonistico) il giusto connubio tra preparazione atletica e la tecnica dei fondamentali del proprio sport è un requisito fondamentale per esprimersi ad alti livelli. Non esistono atleti di alto livello che hanno una preparazione fisica altissima e sono scarsissimi di tecnica e neppure il contrario. Le società sportive e quindi il presidente, gli allenatori, i preparatori atletici, i medici, i fisioterapisti etc…strutturano una programmazione di allenamenti a lungo termine sia per quel che riguarda la preparazione fisica degli atleti, sia per quel che riguarda il miglioramento e il mantenimento della tecnica. Prima che incominci la stagione calcistica (e quindi il campionato) le società sportive fanno fare una preparazione al campionato. Questa preparazione consiste inizialmente nel fare una valutazione fisica dei calciatori con alcuni test per valutarne le capacità fisiche. A quel punto gli atleti verranno suddivisi in diversi gruppi in base ai risultati dei test ed eseguiranno dei lavori di preparazione fisica differenziati. Questo sistema permette di ottenere da ciascun giocatore il massimo delle sue potenzialità fisiche in previsione del campionato che inizierà di li a poco. Ad es. un calciatore che gioca in attacco ed è alto 1,90 mt e pesa 85 kg non ha le stesse caratteristiche di gioco di un giocatore che gioca in difesa ed è alto 1,65 mt e pesa 70 kg. Proprio per questo motivo i loro allenamenti di preparazione al campionato saranno diversificati per ottenere un rendimento ottimale da loro. Anche per quel che riguarda gli allenamenti di Tecnica e Tattica sono diversificati: un terzino deve per forza prediligere alcuni movimenti per difendere la propria porta dagli avversari come per esempio il “Tackle”(entrata in scivolata) rispetto ad un attaccante che deve prediligere lo scatto breve (20 metri) con conseguente tiro in porta. Esistono tantissime correnti di pensiero su quale sia il metodo migliore per preparare Una squadra al campionato, sia da un punto di visto fisico che da un punto di vista Tecnico-­‐Tattico…Per fare un esempio pratico si può notare come Vincenzo Montella (l’attuale allenatore della Fiorentina nella stagione 2014/2015), utilizzi dei rilevatori GPS sui giocatori per valutare durante un allenamento (o durante una gara) quanti metri percorrono in totale, quanti scatti fanno e di quanti metri, se utilizzano molto la corsa laterale e la corsa indietro e i momenti di pausa di gioco. Montella stesso utilizza questo sistema all’avanguardia per programmare negli allenamenti gli stessi identici movimenti di gioco di ogni singolo giocatore (o reparto)… Cosi facendo fa allenare il giocatore in base a quello che è il suo stile di gioco in partita e ne massimizza le prestazioni. Una corrente di pensiero completamente diversa è quella del “vecchio metodo” Zeman. Quest’ultimo crede che il gioco del calcio sia per un 70% solo ed esclusivamente potenza aerobica (cioè avere una elevata capacità di resistenza sulle lunghe distanze di corsa) e quindi lui ha sempre impostato i suoi allenamenti con degli allenamenti di corsa molto estenuanti, come per esempio 6 ripetute da 1000 metri in tot tempo, prima di fare qualsiasi altra cosa con la palla. 4) CENNI SULLE CAPACITÀ CONDIZIONALI: Sono suddivise in tre differenti tipologie: forza, resistenza e velocità. 1. La forza comprende: -­‐ la forza massimale, è quella capacità motoria che permette di vincere o resistere ad un carico esterno; -­‐ la forza resistente, è la capacità di resistere a un’attività di forza muscolare quando si prolunga lo sforzo nel tempo; 2. La resistenza:
La resistenza è quella capacità fisica che permette di sostenere un determinato sforzo il più a lungo possibile come per esempio nella maratona, nel canottaggio e nello sci di fondo. -­‐ la resistenza alla forza, è la capacità di opporsi ad una resistenza il piu a lungo possibile -­‐ la resistenza alla velocità, è lacapacità di sostenere una velocità massimale o submassimale per tempi relativamente prolungati (8 -­‐ 45 secondi). 3. La velocità: E’ la capacità di eseguire azioni motorie nel minor tempo possibile.