Rapporto sulla sicurezza stradale

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Rapporto sulla sicurezza stradale
Rapporto sulla sicurezza stradale in Puglia
Tutto quello che credete di sapere e non sapete
Se la tendenza dei dati definitivi sarà confermata, in Puglia nel
2009 saranno meno di 300 i morti da incidente stradale, contro i
353 dello scorso anno ed il picco di 428 decessi del 2005. È
questo il primo risultato che emerge dalle analisi svolte dal
C.Re.M.S.S. (il Centro Regionale di Monitoraggio e Governo della
Sicurezza Stradale1). Per i dati definitivi si attende che l’ISTAT
termini la raccolta nazionale e proceda a validare tutti i dati
raccolti a livello locale.
Le operazioni di raccolta sono lunghe e laboriose perché in Italia
esistono almeno tre fonti principali di raccolta dati (Polizia
Stradale, Carabinieri, Polizie Municipali), le quali hanno
competenze territoriali, metodi di raccolta e di trasmissione dei
dati completamente autonomi.
Proprio per questo nasce il Centro di Monitoraggio Regionale,
per consentire di avere una visione globale del fenomeno,
altrimenti inficiata sempre dalla parzialità di ogni singola fonte.
Distribuzione territoriale : Bari al primo posto
Gli aspetti più interessanti riguardano non tanto le valutazioni
quantitative, quanto la geografia dell’incidentalità stradale nella
nostra regione.
Intanto, una prima analisi della distribuzione provinciale mette
in evidenza che la provincia di Bari presenta sempre
(confrontando i dati consolidati dell’ultimo decennio) 5-6 punti
percentuali in più di incidenti stradali (e di feriti), attestandosi
intorno al 45% rispetto alla quota di popolazione (39% al 31
dicembre 2009), mentre, allo stesso modo la percentuale è in
meno se si osservano i decessi (solo il 32%).
Ferma restando la distribuzione territoriale, che vede la maggior
frequenza di sinistri, feriti e decessi nella provincia di Bari, le
particolarità emergono rispetto alle distribuzioni temporali dei
sinistri.
Rapporto sulla sicurezza stradale in Puglia - ASSESSORATO INFRASTRUTTURE STRATEGICHE E MOBILITÀ
70125 Bari Via G. De Ruggiero 58
18.000
16.541
16.000
Incidenti
Decessi
14.000
Feriti
12.000
10.096
10.000
8.000
6.000
7.485
4.564
4.000
2.462
2.404
1.2871.945 1.360
1.516
1.3692.245
2.000
0
87
48
Bari
65
Brindisi
Foggia
270
39
31
Lecce
Taranto
Puglia
Distribuzione temporale: estate bollente
Sfatando miti classici e leggende metropolitane che circolano
attorno agli eventi incidenti, la Puglia, in linea con i dati
nazionali degli ultimi anni, presenta una forte concentrazione dei
sinistri (e quindi di decessi e feriti) nei mesi estivi, con Luglio
che conta il doppio di incidenti rispetto a Novembre (oltre 1300
contro circa 600), mentre è Agosto il mese che registra più
decessi (39), contro i 15 del mese di Gennaio.
16,0
14,0
Deceduti %
12,9 13,313,1
13,0
Feriti %
11,7
12,0
10,8
9,7
10,0
8,0
Incidenti %
14,4
8,3 8,4
6,8 6,3 6,8
5,6
6,0
6,36,5
9,2
7,9 7,6
8,8 8,6
8,7
7,4
7,0
8,7
7,0
8,6
6,8 7,0
6,7
6,0 6,3 6,4
6,6
5,9
4,8
4,0
2,0
0,0
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
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Distribuzione nella settimana: più rischi nei giorni
lavorativi
Anche la distribuzione dei sinistri nella settimana ribadisce
quanto già più volte sottolineato in altri contesti, in Puglia si
fanno più incidenti di lunedì e giovedì, che sono anche i giorni in
cui è più alta la propensione a rimanere feriti, mentre il picco dei
decessi si manifesta di domenica. L’incrocio di quest’ultimo dato,
però, con l’ora dei sinistri evidenzia che in buona parte questo
fenomeno non è da attribuire alle famigerate stragi del sabato
sera, sicuramente meno evidenti in Puglia di quanto non lo
siano in altri contesti territoriali, ma al normale aumento dei
volumi di traffico, i c.d. guidatori della domenica.
Puglia
20,0
18,0
16,0
14,0
12,0
10,0
8,0
deceduti
N.D
Domenica
Sabato
Venerdì
Giovedì
Mercoledì
Martedì
feriti
Lunedì
6,0
4,0
2,0
0,0
Incidenti
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Distribuzione fasce orarie: le distrazioni fatali del
primo pomeriggio
L’osservazione rispetto alle ora della giornata, infatti, chiarisce
ogni dubbio sulle dinamiche relative alla sinistrosità stradale, le
ore più a rischio sono quelle in cui è presente la maggiore
concentrazione di traffico, infatti, il picco dei decessi si ha
intorno alle 3 del pomeriggio, orario caratterizzato dagli
spostamenti casa-lavoro, così come la mattina intorno a
mezzogiorno ed il pomeriggio intorno alle 18, orari con più
elevata percentuale di incidenti e di feriti, quando, cioè, si
sommano i volumi di traffico provenienti dagli spostamenti casalavoro a quelli diretti versi lo shopping pomeridiano.
Distribuzione incidenti nelle ore della giornata
9,0
8,0
Valore percentuale
7,0
6,0
Incidenti
5,0
deceduti
4,0
feriti
3,0
2,0
1,0
0,0
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Ora
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Meno stragi il sabato sera
Sembra confermato, quindi, il dato a livello nazionale, in cui
sono proprio i grandi volumi di traffico a far decollare il rischio di
incidenti, e questo spiegherebbe anche il perché dell’aumento
dei sinistri soprattutto le domeniche estive, quando, infatti,
grandi masse di “guidatori della domenica” si avventura in
percorsi giornalieri, ingolfando le strade che portano verso i
luoghi di villeggiatura.
Un discorso a parte meritano le “stragi del sabato sera”; senza
voler sottovalutare un fenomeno che colpisce in maniera
cruenta soprattutto i giovani con incidenti purtroppo solitamente
eccezionali, in Puglia appare evidente che l’incidenza in essi di
decessi e dei feriti complessivi non raggiunge valori
preoccupanti, infatti, meno del 5% degli eventi luttuosi e di
lesioni avviene in orari riconducibili alle movida notturna.
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I pericoli sulle strade urbane
Il luogo dove avviene un incidente stradale rappresenta un
fattore discriminante importante per gli esiti che questo
produce, infatti, se 2/3 dei sinistri e dei feriti si riscontrano negli
ambiti urbani, quindi in città, ma anche in tutte quelle strade
che caratterizzano gli accessi ai centri urbani, subire un
incidente su una strada extra-urbana (in massima parte
provinciali) fa aumentare di molto il rischio di morte, è in queste
tipologie di sinistri che si concentra quasi la metà (44%) dei
decessi, a dimostrazione della diversa natura dei sinistri e
dell’elevato rischio che spesso le infrastrutture presentano
proprio in questa tipologia di strade.
Una particolarità, degna di nota, riguarda i luoghi in cui
avvengono gli incidenti stradali, sembrerà difficile da credere ma
se la metà dei sinistri avviene agli incroci (con buon peso dei
sinistri urbani), il rischio di decesso negli incidenti in rettilineo
diventa quasi i 2/3 del totale.
12000
10838
10000
6964
8000
5313
6000
Autostrada
Nell'abitato
Fuori dall'abitato
2917
4000
2000
123
8
57
205
220
0
Incidenti
deceduti
feriti
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Attenti ai colpi di sole
Altro paradosso riguarda la concentrazione di incidenti rispetto
alle condizioni climatiche, ben ¾ degli incidenti, dei feriti e dei
decessi in Puglia avviene in perfette condizioni climatiche e solo
un 10% si rileva in condizioni climatiche avverse (pioggia, neve,
ghiaccio).
Sereno
73,1%
73,1%
73,1%
73,0%
73,0%
73,0%
72,9%
72,9%
72,8%
72,8%
72,8%
72,7%
72,7%
Incidenti
Decessi
Feriti
Pioggia
10,6%
10,5%
10,4%
10,2%
10,0%
10,1%
9,8%
9,6%
9,4%
9,3%
9,2%
9,0%
8,8%
8,6%
Incidenti
Decessi
Feriti
Altro
17,8%
17,8%
17,6%
17,4%
17,2%
17,0%
16,9%
16,8%
16,6%
16,6%
16,4%
16,2%
16,0%
Incidenti
Decessi
Feriti
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Uomini al volante…
Una considerazione finale, in attesa che vengano messi a punto
ulteriori focus da parte del C.Re.M.S.S., riguarda la distribuzione
per sesso e per età dei conducenti di veicoli coinvolti in incidenti
stradali, se la distribuzione per sesso non riserva sorprese (solo
1/5 e di sesso femminile) in linea con i dati nazionali, la
distribuzione per età mette in evidenza alcune peculiarità: 1/10
dei conducenti coinvolti è minorenne, ed una identica
proporzione riguarda solo i conducenti maschi di età compresa
fra 20-24 anni, complessivamente oltre un terzo dei conducenti
è compreso nella fascia d’età 20-35, con percentuali via via
decrescenti al crescere dell’età.
600
550
500
450
400
350
300
femmine
maschi
250
200
150
100
50
0
1
Il C.Re.M.S.S. (Centro Regionale di Monitoraggio e Governo della Sicurezza Stradale) nasce nel
2007, sulla spinta del PNSS (Piano Nazionale della Sicurezza Stradale), per far fronte alle
esigenze conoscitive del fenomeno della incidentalità stradale a livello locale.Fino alla nascita del
C.Re.M.S.S., le informazioni e le analisi sugli incidenti stradali erano disponibili non prima di 1836 mesi, e solo a livello aggregato. Adesso, invece, e possibile conoscere i dettagli degli incidenti
stradali. Dal 1° luglio 2009 il C.Re.M.S.S. sostituisce l’ISTAT nella raccolta locale dei dati.
²
Elaborazione grafica: Tom Comunicazioni
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