RAGAZZE SPECCHIETTI
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RAGAZZE SPECCHIETTI
diffusione:185402 tiratura:273909 offsEt/shuttErstock ragazze specchietti e latitudini Usa grazia e destrezza, passandolo rapidamente: un cubetto di tè verde ghiacciato sopra le occhiaie può fare molto, anche se non basta. È solo uno degli step del rituale del layering, la cura minuziosa e quotidiana a strati (ovvero a tappe) da rispettare per meritarsi l’unico complimento che valga in Giappone – «Hai la pelle come un mochi» (il dolce cremoso di riso) – e ottenere, poi, la promessa di matrimonio. Perché nella terra del Sol levante un viso bianco è il motivo principale per cui un uomo ti sceglie e il culto della bellezza si chiama bihaku (bi signifca “bello” e haku “bianco”). La blogger e designer francese Elodie-Joy Jaubert (sirenebio.fr) ha rubato segreti alle giovani donne e li racconta, con illustrazioni deliziose, in Sette riti di bellezza giapponese (Sonzogno). In Giappone, come ci racconta un nuovo libro, il must per le donne è avere la pelle bianca. In India si punta sui capelli. In Italia sulla linea. Essere attraenti, insomma, è anche una questione geografica. Vi diamo le coordinate di Rossana Campisi 107 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato canoni estetici 01/10/2015 Pag. 109 N.38 - 10 ottobre 2015 diffusione:185402 tiratura:273909 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato canoni estetici 01/10/2015 Pag. 109 N.38 - 10 ottobre 2015 Ce lo dicono i dati 2014 di Cosmetica Italia, per cui la fetta di mercato più sostanziosa è quella del comparto “prodotti per il corpo”. Ce lo dicono i lavori dei 18 designer coinvolti nel mondo che, su invito della farmacia inglese Superdrug online doctors, hanno fornito, attraverso Photoshop, l’immagine della donna ideale, secondo i criteri estetici di ogni Paese. Il risultato 108 è Perceptions of perfection, un progetto dove i canoni di bellezza italiani si sono così assottigliati che gambe e braccia sembrano quelle di un’étoile. E le francesi? Non è che sono meno virtuose in fatto di silhouette, semplicemente loro restano magre, come ha testimoniato Mireille Guiliano con il suo bestseller, Le francesi non ingrassano (Sperling & Kupfer). Loro si godono la vita e rifuggono da ogni contaminazione d’Oltreoceano in materia di “mascheroni”: non le reggono, insomma, queste americane così eccessive nel make up. «Quel che sta arrivando dall’America è infatti lo stile trans, adottato dalle donne che puntano su zigomi e labbra gonfate simil bambola», precisa Luigi Sutera, consulente d’immagine di Diego Dalla Palma a Milano. Oltre alla mania delle sopracciglia: nei brow bar di New York, come quello per esempio di Eliza Petrescu, la guru delle sopracciglia in Madison Avenue, si spendono addirittura 125 dollari per sette minuti di cure. Che siano ad ali di gabbiano o folte, poco importa. «In America, però, i canoni variano da costa a costa», aggiunge Cisterna. «A Los Angeles si sente l’infuenza di Hollywood: le donne usano ombretti intensi nero, marrone o oro, e molto offSet/ShutterStocK Tornando al protocollo di regole del layering, sappiate che ogni sera è prevista anche una spazzolatura del corpo a secco, con setole naturali, dal basso verso l’alto: rafforza il sistema immunitario, elimina le tossine e rallenta la comparsa della pelle a buccia d’arancia. In materia di benessere le italiane battono tutte. Come dimostrano le fat talks (scambi di idee sulla forma fsica) che, secondo lo studio di Kellogg’s effettuato su 7.000 donne europee, sono molto diffuse da noi: almeno una volta al giorno (con le amiche o il partner) noi parliamo infatti di diete. «Basta camminare per Milano e vedere donne di tutte le età magrissime, anche se la cura per il viso è davvero minima: mascara e un flo di blush...», aggiunge Micol Cisterna, docente di make up beauty etnico e fotografco alla Mba di Milano. «E così, mentre le nipponiche si schiariscono la pelle con prodotti a base di riso, creati anche da aziende come la Shiseido, e usano il blush sotto gli occhi come gli anime, – i cartoni animati giapponesi (da animation), spesso tratti dai manga, i fumetti – noi abbiamo l’ossessione della linea». «Secondo uno studio di Kellogg’s su 7.000 donne europee, le italiane sono le più interessate alla linea: almeno una volta al giorno parlano di diete» 01/10/2015 Pag. 109 N.38 - 10 ottobre 2015 diffusione:185402 tiratura:273909 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato canoni estetici Affascinata dal Giappone, Elodie-Joy Jaubert, illustratrice e blogger parigina, racconta in Sette riti di bellezza (Sonzogno, pp. 127, € 13) i segreti delle cure che regalano pelle di porcellana e capelli lucidi alle ragazze nipponiche. Accompagnandoci, step by step, con i suoi disegni semplici e chiari. Alle australiane bastano invece labbra meravigliose, da coccolare con pomate a base di papaya. Alle indiane, i capelli lucidi e lunghi da pettinare con olio di cocco (le giapponesi aggiungerebbero di usare l’acqua fredda e di dormire la notte con una cuffa di seta in testa!). Le stesse indiane che, come le egiziane e le africane, riservano grande attenzione agli occhi, anche se il sex appeal, in questo caso, non è la ragione principale: spalmarsi di kajal sopra e sotto le palpebre ha infatti un effetto disinfettante e protettivo nei confronti delle mosche (ecco perché lo mettono la sera prima di andare a letto, uomini e bambini compresi). Se le ragazze svedesi e irlandesi fanno raramente a meno delle creme autoabbronzanti per ravvivare il loro incarnato pallido, le donne dell’Europa dell’Est si dedicano con passione alla nail art, mentre le russe confdano nel maquillage perfetto per spiccare in originalità e grinta: le loro collezioni di ciglia fnte sono tra le più ricche e variegate del mondo. Per un effetto fnale di perfetta armonia, le giapponesi non omettono mai di consumare ogni giorno semi di sesamo: serve per sentirsi in sintonia con gli elementi dell’universo. E noi italiane che eravamo ferme al rossetto e al cioccolato! G offSet/ShutterStock Fascino d’Oriente contouring per neutralizzare le imperfezioni e sembrare Barbie. A New York, la businesswoman, sempre di corsa, punta sulla semplicità. Nulla a che vedere comunque con l’effetto naturale ricercato dalle coreane: l’unico artifcio che si concedono è la lente a contatto che ingrandisce la pupilla come quella di una bambola. A differenza delle donne caraibiche che si divertono con eyeliner colorati sopra e sotto l’occhio».